Qualche considerazione: con tutto il rispetto per il tentativo delle compagne (sorelle se preferite) di sperimentare pratiche disobbedienti nuove e "provocatorie" (sia internamente che esternamente al mov dei disob) a me è parso che l'organizzazione del tutto sia stata concordata con i maschietti,i quali non credo proprio avrebbero accettato di scendere in piazza senza fare un po di zizza, come si dice su! Altrimenti non mi spiego come mai l'azione delle compagne (alcune delle quali erano disposte a continuare ancora a lungo la pressione)si sia interrotta così perentoreamente dando spazio a scudi e mazze per far sfogare il testosterone dei maschietti.
La seconda fase della pressione (quella che ha provocato gli scontri) non sembrava per nulla necessaria...qual'era il suo scopo?prego le compagne di spiegarmela visto che sono loro ad essere state "spodestate" e ad aver subito per questo l'infame sefinizione dei girnali che le hanno chiamate "donne dei disobbedienti"! A me pareva che si potesse continuare ancora la pressione delle compagne e, nel caso, far continuare il corteo.Per come si erano messe le cose il punto politico era anche riuscire a finire quella manifestazione.
Ultima osservazione (rivolta a donne e uomini,stavolta)- spero che tra i disob si faccia questa riflessione: vi rendete conto che anche da un punto di vista "tattico" l'azione con scudi e mazze è stata una disfatta? Non si era studiato bene il luogo dello scontro? non ci si è resi conto delle forze messe in campo dalle "forze del dis-ordine"? O non glie ne è fregato un cazzo a nessuno? Il tentativo "maschile" di sfondamento ha retto 2 minuti alla carica della polizia...questo la dice lunga sulla preparazione con cui i /le compagni/e sono scesi in piazza!
La pratica degli scudi, da Genova in poi, è andata perdendo efficacia (spesso anche quella mediatica). A Riva del Garda le cose sono andate diversamente, è vero, ma le condizioni erano totalmente diverse. Stavolta mi pare che qualcuno abbia cercato a tutti i costi lo scontro per dimostrarsi "più radicale" di altri!
Non mi va di smerdare i disob (è troppo facile con l'anonimato della rete) perchè credo siano un pezzo importante del movimento, ma non credo nemmeno che si debbano giustificare tutte le cazzate fatte.
Sabato non è andata bene...credo che un po' di sana autocritica vada fatta soprattutto se ci si pone l'obbiettivo di "camminare domandando"!

ok, un commento che non condivido in toto ma che vuole essere costruttivo,a suo modo.
premetto che non sono una compagna, ma non direi che "le" disobbedienti abbiano subito il testosterone dei maschietti, nè che si siano fatte spodestare. semplicemente anche altri avevano voglia di fare pressione, anche se hanno sbagliato modi e tempi (su questo concordo).
ciao

e tu dici" semplicemente anche altri avevano voglia di fare pressione, anche se hanno sbagliato modi e tempi (su questo concordo)."?

come se nessuno sapesse che questi altri non vengono diretti dalla linea dei disobbedienti? vuoi farci credere che hanno preso l'iniziativa così, senza consultare il capo? dai, che era tutto previsto; il momento finale tanto per far vedere, perchè non sapevate come chiudere

bella cagata, la prossima volta non mi faccio tanti chilometri se so che ci siete voi, oppure faccio altre azioni con chi si organizza; sinceramente, ne avevo sentite tante su di voi disobb ed ero un pò scettico; ma a roma ho visto che la realtà è peggio, ancora , il teatrino di cui si parla spesso era ancora + squallido.....

farò altro e con me spero tanti altri, il movimento non può essere così poco....
anzichè andare avanti stiamo andando indietro, se è questa l'avanguardia....

Care amiche disobbedienti,
cos'avevate in comune con le donne di Cancun? Loro sono una forza reale, veramente autorganizzata, e quando si oppongono all'esercito non sono soggette a trattamenti di favore. Quanta presunzione e ingenuità nel paragaonarvi a loro. Nell'essere strumento eterodiretto. Nell'esservi fatte definire "le donne dei disobbedienti", persino Radio Popolare nella diretta vi definiva "le ragazze". Care compagne, siete state utilizzate come strumento mediatico, avete fatto le veline dello scontro, mentre i "calciatori" erano dietro di voi. L'unica cosa positiva che vedo in questa vergognosa messinscena che avete fatto è la speranza che diventi un'autocritica per un futuro in cui pagliacciate del genere non si vedano più
Una disobbediente che, per scelta, non era tra voi...

e allora che facevi la guardona ?
ci sono state delle assemblee se pensavi che stavamo facendo le veline lo potevi anche dire , non ti pare ?

magari alle assemblee non c'è potuta venire. avete fatto assemblee all'aula magna dell'università, che c'erano tutte le disobbedienti d'Italia? o magari alle assemblee c'è stata e ha pure parlato. noi che ne sappiamo qui nella piazza virtuale? dobbiamo fidarci di te e non di lei? xchè?
la domanda è altra. xchè non puoi accettare una critica specialmente se viene da una persona che dice di militare dove militi anche tu? bah

Sono fermamente convinta che la modalità di espressione del conflitto da parte delle donne sia un tesoro ricchissimo,ma non ancora espresso nella sua reale potenzialità.Penso che l'azione di sabato sia stata svolta si da donne,ma con modalità prettamente maschili,questo deve farci riflettere ancora di più sulle nostre possibilità e sui nostri modi di creare conflitto senza però perdere incisività determinazione e grinta,che invece sono tutte caratteristiche che ci appartengono.Ho molte perplessità sulle dinamiche di piazza che si sono succese il 4 ottobre all'interno dello spezzone disobbediente,ma della scelta di fare una testa interamente formata da donne non ho nessun dubbio:si se puede! questo deve rappresentare solo l'inizio di un lungo percorso nella pratica del conflitto da parte delle donne, non lasciamoci togliere da nessuno la possibilità che ci siamo create il 4 ottobre!

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Contro lo sciacallaggio delle individualità!
Scegli la faccia da infilare sotto la torta!!!
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