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Al Viminale il G8 è più lontano
by dal manifesto Monday, Oct. 06, 2003 at 12:42 PM mail:

Pisanu soddisfatto. Trionfa Serra, il prefetto che studia da capo della polizia.


Al Viminale sono sereni e soddisfatti, in questura e in prefettura anche di più. «Abbiamo garantito il diritto di manifestare pacificamente - dicono gli uomini di Gianni De Gennaro - e siamo intervenuti solo quando era inevitabile». Le forze dell'ordine hanno mostrato i muscoli, con i caschi in testa anche quando non era necessario e a volte la battitura dei tonfa sugli scudi che tanto impressionò al G8 di Genova (solo i carabinieri, la polizia ha anche abbandonato il tonfa). Qualche esagerazione in realtà c'è stata e non sempre di uomini provati dalla stanchezza: i manganelli impugnati al rovescio non si contavano, alcuni giovani fermati all'Eur hanno preso botte anche dopo essere stati immobilizzati. Per non dire della caccia all'uomo nei quartieri Marconi e Laurentino e di un certo numero di funzionari in borghese che si sono distinti a suon di calci. Si discuterà sui singoli episodi, che però non turbano il ministro dell'interno Giuseppe Pisanu, chiuso tutto il giorno nel suo ufficio a seguire gli avvenimenti in contatto diretto con il capo della polizia e il prefetto di Roma Achille Sera. Alla fine è stato Pisanu a parlare per tutti: «Ringrazio di cuore le donne e gli uomini della polizia di stato, dell'arma dei carabinieri e della guardia di finanza, certo di interpretare non solo i sentimenti del governo, ma anche quelli dei sinceri democratici». Anche perché, spiega il ministro, quel che è successo all'Eur «non ha minimamente turbato lo svolgimento del vertice»: per il governo di Berlusconi era la cosa più importante. Quando sono iniziati gli scontri Pisanu ha detto solo che «come era previsto, circa 400 facinorosi hanno fatto di tutto per cercare lo scontro e far degenerare la manifestazione». Per concludere che «se si è riusciti a ridurre al minimo violenze e danneggiamenti, si deve ai manifestanti pacifici e, soprattutto, al grande autocontrollo ed alla professionalità delle forze dell' ordine». E' lo stesso ministro a diffondere la cifra, che suona un po' ridicola, di «cinquemila» partecipanti per il corteo del movimento all'Eur. Su quei numeri giura anche il prefetto Achille Serra: «Li ho visti dalle riprese dell'elicottero, non erano di più». Diversi funzionari di polizia presenti in piazza facevano stime diverse, dai 15 ai 20 mila. Si vede che non avevano l'elicottero...

Serra, che a detta di molti studia da capo della polizia, incassa un grande risultato. «Sono particolarmente soddisfatto - ha spiegato - perché il dialogo ancora una volta è servito anche per arginare il gruppo di violenti che avevano preordinato disordini». Era stato il prefetto a intavolare le trattative con il movimento. E ieri si è sentito e risentito più volte, durante la lunga giornata, con gli interlocutori di queste due settimane (cioè tutte le forze presenti all'Eur, con l'eccezione di chi ha scelto di non incontrarlo). «Se possibile, viste le azioni che sono state compiute dai dimostranti e che sono state testimoniate dalla diretta televisiva, è andata ancora meglio di Firenze», ha detto ancora Serra ricordando il Social forum europeo di un anno fa sul quale pesavano i peggiori allarmismi. Allora era prefetto di Firenze. «Il comportamento delle forze dell'ordine è stato esemplare e di altissima professionalità. Davanti al palazzo dei congressi gli uomini hanno subito di tutto senza reagire. E alla fine siamo riusciti a contenere una situazione ben più difficile di Firenze»



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