I manifestanti interrogati a Berlino dai pm di Genova denunciano le
violenze subite durante il blitz alla scuola Diaz. E sostengono che
furono gli uomini di Canterini i primi a entrare.
GENOVA – I dodici manifestanti tedeschi, interrogati a Berlino sul blitz alla scuola Diaz del 20 luglio scorso, confermano le violenze subite dalle forze dell’ordine. I pm Enrico Zucca e Francesco Pinto, avrebbero trovato importanti riscontri da parte dei manifestanti interrogati che hanno riconosciuto, tramite alcune fotografie, sia le divise dei reparti che operarono all'interno della scuola sia, stando alle indiscrezioni, le singole persone. I giovani avrebbero accusato di violenze soprattutto alcuni uomini del reparto mobile di Roma e del nucleo sperimentale antisommossa di Vincenzo Canterini.
Ci sarebbe la conferma infatti che gli uomini al comando di Canterini furono i primi ad entrare nell'edificio scolastico. Loro invece avevano sempre negato di aver fatto irruzione per primi alla scuola Diaz e di essere gli autori dei pestaggi. La conferma però verrebbe dal fatto che i manifestanti tedeschi, interrogati a Berlino, hanno invece riconosciuto le divise dei poliziotti romani fornendo ai magistrati descrizioni precise e univoche.
Secondo le testimonianze dei giovani ci fu ricorso gratuito alla violenza: calci, pugni, e un uso improprio dei manganelli. Michele Fournier, braccio destro di Canterini, sarebbe una delle persone riconosciute dai giovani presenti nella notte del 20 luglio alla scuola Diaz: Fournier, a un certo punto dell'operazione, avrebbe esclamato "basta, basta" . Sulle presunte violenze nella caserma di Bolzaneto, i manifestanti avrebbero detto di aver subito soprusi anche in infermeria. Uno dei racconti più scioccanti per i magistrati è stato quello di Anna Kutschuku alla quale le forze dell'ordine hanno rotto sette denti durante l' irruzione alla scuola Diaz .
''Se fosse vera la metà delle cose che sono state denunciate - ha commentato il magistrato tedesco che ha interrogato per rogatoria i manifestanti - e che ho sentito personalmente, sarebbe una vera catastrofe''.
Anche la dinamica dell'irruzione ricostruita dai magistrati avrebbe trovato riscontri positivi nelle deposizioni raccolte a Berlino. I magistrati torneranno a Berlino per nuovi interrogatori e si recheranno anche ad Amburgo e in Spagna dove sentiranno dodici ragazzi.
La prima tornata di interrogatori in Germania è durata cinque giorni, dal 18 al 22 febbraio scorsi, per complessive 57 ore tra deposizioni e trascrizioni a verbale. Altri 15 manifestanti tedeschi saranno sentiti dal 4 all' 8 marzo prossimi a Berlino e ad Amburgo. Nello stesso periodo altri due pm della procura di Genova si recheranno a Saragozza, in Spagna, per sentire altri manifestanti, sempre nella duplice veste di indagati e di presunte parti lese per i pestaggi avvenuti alla Diaz e nella caserma di Bolzaneto.
(25 FEBBRAIO 2002, ORE 16:00 aggiornato alle 18)
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