comunicato di solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla repressione.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i compagni colpiti dalla repressione mattina e pomeriggio e del 4 e nei giorni successivi, in un quadro di crescente “clima di tensione” sempre più chiaro (perquisizioni, denunce, arresti, fermi si stanno susseguendo con particolare frequenza nelle ultime giornate in tutte le città – da roma a torino – e non sono mancati gli ormai consueti “pacchi bomba”).
Crediamo contro la repressione vi debba essere una risposta di tutti i compagni, fuori da ogni gioco di “buoni e cattivi” che purtroppo abbiamo visto fin troppo spesso (basti pensare ai compagni arrestati in questi anni e ancora detenuti dei quali in pochi ricordano).
E crediamo che, al di là di ogni valutazione tattica finalizzata a tutelare i compagni dal punto di vista legale, la risposta reale sia sempre quella da sviluppare nei territori e nella lotta (pertanto il referente non potranno mai essere le “forze politiche democratiche” o “le amministrazioni locali”).
Crediamo inoltre sia importante avviare un confronto diffuso per comprendere le attuali strategie repressive. Si pensi in particolare all’utilizzo di nuove figure di reato sempre più improbabili (abbiamo visto in questi anni utilizzare “associazione sovversiva” come unica imputazione od in giorni recenti la configurazione di “associazone a delinquere finalizzata a reati contro il patrimonio immobiliare”) che tuttavia se venissero applicate con metodo consentirebbero di indagare ogni semplice “simpatizzante” (mostrando forse la estrema relatività delle c.d. "garanzia democratice costituzionali"). Magari in situazioni (non possiamo non pensare alle occupazioni delle scuole) che non avrebbero tanta visibilità come le recenti perquisizioni ad Action.
Crediamo infine si debba ragionare sulla repressione non solo nella prospettiva di “difesa dei compagni” ma come dinamica fondante della attuale struttura sociale – che colpisce quindi tutti gli sfruttati in ogni aspetto della loro vita – in modo da uscire dalle sole manifestazioni “di emergenza” – purtroppo spesso, inoltre, non è chiaro perché alcune perquisizioni ed alcuni arresti divengano “emergenza” ed altri invece finiscano nell’oblio.
In questa prospettiva, riteniamo sia importante ribadire sempre la nostra solidarietà militante e partecipare con la propria analisi a tutte le iniziative contro la repressione. Invitiamo quindi tutti i compagni con i quali da anni condividiamo percorsi d autorganizzazione alla partecipazione alla manifestazione di Sabato 11 e, soprattutto, allo sviluppo di percorsi di lotta dal basso reali che assumano la questione repressione come tematica qualificante.
alcuni giovani precari autorganizzati - ROMA (studenti, universitari, lavoratori, ??) 10.X.2003
Ricordiamo inoltre che il 17 ottobre si terrà una giornata cittadina di mobilitazione autorganizzata contro la repressione nelle scuole e nella città
http://italy.indymedia.org/news/2003/10/397452.php
(appello promosso dall’ assemblea giovanile autorganizzata del 6 ottobre).
Invitiamo tutti i compagni dell’autorganizzazione e dell’antagonismo a sviluppare iniziative nei diversi territori ed a partecipare al concentramento cittadino (ore 17.00 liceo virgilio – via giulia) promosso dagli studenti medi. PER ADESIONI INFO E PER COORDINARE LE INIZIATIVE: niikkiop@tiscalinet.it
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