traduzione da Bolpress, 13.47 ora di La Paz

Si riunisce la maggiore manifestazione della storia della democrazia, chiede le dimissioni del presidente

(Bolpress.com). Migliaia di vicini, in file ordinate, marciano nel centro di La Paz esigendo la rinuncia del presidente Gonzalo Sánchez de Lozada. Il numero dei manifestanti, che secondo i calcoli della polizia è già adesso superiore ai 50mila, aumenta di minuto in minuto ed essi si vanno posizionando davanti a tutti gli accessi alla Piazza Murillo, che è vigilata da carri armati.

"E' un cabildo (un'assemblea popolare sovrana di piazza, ndt), il popolo ha le sue idee e prenderà decisioni", ha detto qualche minuto fa il segretario esecutivo della Centrale Operaia Boliviana, Jaime Solares.

Finora la marcia è stata pacifica, senza che si manifestato nessun principio di scontro con le forze di polizia e militari che si trovano nella zona.

Secondo gli osservatori, per la quantità di persone riunite nella piazza San Francisco (la grande piazza vicina alla Murillo, ndt), questa è già adesso la più grande manifestazione degli ultmi 21 anni di recente democrazia.


Per la rinuncia del presidente

I manifestanti sono calati da El Alto, da Yungas, dalle bidonvilles della città.

Diversi tra di loro sono arrivati nel centro scandendo "ahora sí guerra civil" (adesso sì, guerra civile!, ndt), benché la maggioranza semplicemente continui a gridare la richiesta di dimissioni del presidente e sia arrivata in piazza con centinaia di bandiere boliviane listate a lutto.

Secondo gli analisti, la convocazione della manifestazione moltitudinaria è responsabilità del governo che nella notte ha ordinato l'arresto di vari leaders dei vicini a El Alto, obbligando i vicini stessi a difendersi erigendo barricate nelle strade e facendo esplodere piccole cariche di dinamite.

Immagini televisivi della rete A, canale 36 di La Paz, hanno mostrato l'interno di Piazza Murillo che è difesa da carri armati e autoblindo e da vari militari che hanno usato gli arredi della piazza per improvvisare barriere.

La piazza Murillo, dove ha dese il Palazzo di Governo e il Parlamento, è vuota. Il presidente Sánchez de Lozada resta nella residenza presidenziale di San Jorge, nella parte sud del centro della città, che è presidiata dal battaglione della Polizia Militare.