pressioni sui lavoratori ikea roma

La socialdemocratica ikea, monumento globale del capitalismo
dalla correttezza pelosa e viscida, calamita irresistibile per migliaia di clienti quotidiani con fatturati da far accapponare la pelle vista da dentro svela il suo volto....
Pressioni inaudite sui lavoratori e sulle lavoratrici che non si assoggettano alle richieste-imposizioni di straordinari senza limite, 80% di dipendenti part time tenuti per la gola dal miraggio di un misero aumento di orario, ghettizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici che non vogliono identificarsi con l'immagine paranoica aziendale, ricatti continui, ritmi di lavoro disumani, pressioni ossessive sui lavoratori e le lavoratrici che usufruiscono di periodi di malattia o maternità, non riconoscimento di infortuni mascherati da malattie.
Controllo video dei luoghi di lavoro interni al negozio di roma, superiori che si atteggiano a gerarchi, non rispetto di alcune norme di sicurezza, connivenze sindacali avvilenti.

La notizia è molto interessante, e andrebbe approfondita e ampliata per darle una visibilità e denunciare in modo più articolato il lato "buono del capitalismo" incarnato da Ikea... qual'è la fonte? E' possibile approfondire meglio la questione. Bella

E.

dagli fuocodi notte

Ecco un reportage onesto e corretto.
Esso infatti, non accusa Ikea di essere posseduta dagli ebrei!!!!
(aspetto 2 minuti prima che un centinaio di posting dimostrano il contrario)

Sono un compagno dell'assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà e teniamo una trasmissione sulle questioni della precarietà su radio onda rossa tutti i lunedi dalle 20,15, quindi se qualche lavorator@ di Ikea volesse potrebbe intervenire alla trasmissione inoltre noi ci vediamo tutti i lunedi dalle 21 a via dei volsci, 26 e quindi potremmo organizzare un intervento diretto ad Ikea.
Ciao Marco

questo ha un senso...non le assurde congetture sulla produzione dei mobili da parte di detenuti! lavoro in ikea da un anno, sono stata assunta con un contratto di venti ore (nonostante il fatto che abbia 30 anni , una laurea e che conosca tre lingue, e che il mio capo sappia a mala pena l'italiano), subito dopo mi hanno aumentato a ventiquattro ore , poi a trenta e ora dopo natale di nuovo a venti. la "filosofia" del negozio è avere una moltitudine di part time, gente che lavora sedici ore senza formazione, contenti loro..

o senti troviamo il modo di entrare in contatto all'ikea...
io non sono troppo d'accordo sul "contenti loro" perchè voglio essere contento pure io ... magari ti lascio un messaggio con la mia e mail sulla bacheca questo sabato ok?

Ciao carissimo.
Prima di contornare il tuo inutile discorso di parole ricercate in tutta fretta sul vocabolario per attirare l'attenzione di chi legge dovresti informarti un po'meglio sulla struttura,sulle regole e soprattutto sui dati relativi all'ikea.
Vai a lavorare invece di scrivere cazzate!
Un dipendente "comunista" di IKEA

scambiatevi le mail tra di voi così potrete allargare la catena a tutti i centri ikea in Italia.
all'inizio vi confronterete ,poi potete anche organizzare qualcosa(magari ciascuno fornisce materiale sui sorprusi nel proprio negozio e sommandoli si ha un'idea della linea italiana dell'azienda).
Poi dovete arrivare a far interessare i sindacati.Per ladykill:mi spiace che la tua laurea sia servita a così poco;cioè a non capire che nel lavoro non conta chi è istruito o bravo ecc.;conta chi serve meglio il padrone.Quest'esperienza ti servirà.