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[WSIS] Informazione ai prepotenti
by il manifesto Friday, Dec. 12, 2003 at 8:31 PM mail:

articolo pubblicato su Il manifesto del 12-11-2003


Informazione ai prepotenti
Alla conferenza dell'Onu sull'informazione braccia aperte al presidente della Tunisia Ben Ali ma porte chiuse per Reporters sans frontières. Prove di controllo totale
SERENA TINARI
GINEVRA
Al terzo giorno di vertice, la società dell'informazione a misura di Nazioni unite comincia a prendere forma. E ha del mostruoso. A partire dagli applausi dedicati dall'assemblea al presidente tunisino Ben Ali, che ha inaugurato con Kofi Annan i lavori del summit. Sarà a Tunisi nel 2005, infatti, la sessione di verifica degli impegni che i governi assumeranno al Wsis (Summit mondiale sulla società dell'informazione) di Ginevra. Da settimane le organizzazioni per i diritti umani protestano - a quanto pare invano - per il paradosso di affidare la bandiera della «informazione per tutti» ad un paese dove pure le e-mail sono sottoposte a censura. In compenso Terra Viva, un foglio realizzato per i giorni del Wsis da alcune ong, ha subìto la razzia ripetuta da parte di misteriosi personaggi che a spintoni si sono portati via centinaia di copie della pubblicazione. Non è andata meglio a «Reporters sans frontières» (Rsf). L'associazione, esclusa dall'Onu per avere protestato contro la presidenza della Commissione per i diritti umani (affidata alla «liberale» Libia), aveva messo in piedi una radio pirata. Radionongrata.info trasmetteva dalla vicina Francia e si propagava nel summit grazie agli apparecchi tascabili che attivisti dell'associazione distribuivano nelle anticamere del Palaexpo. Deliziosi gadget di plastica colorata, malauguratamente col marchio «made in China», per togliere il bavaglio a Rsf. A rimetterlo hanno provveduto i gendarmi francesi che si sono presentati per intimare la fine delle trasmissioni. Radionongrata continua in Internet e ricorda che nel mondo almeno 50 persone sono in carcere per avere fatto informazione on-line. I responsabili? Passeggiano al Palaexpo di Ginevra fino al 13 dicembre, dove prosegue a pieno ritmo una sorta di enorme fiera delle tecnologie per la comunicazione e l'informazione, con decine di conferenze e eventi paralleli.
Dagli stand delle multinazionali agli onnipresenti inviati della Banca mondiale fino a panel ai confini della realtà, come quello sull'e-government coordinato dal ministro italiano Stanca. In mezzo, si affannano fra business e pubbliche relazioni centinaia di delegazioni governative, dal mondo dell'impresa e dalla società civile. C'è anche il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe: bandito da Ue, Usa e pure dalla Svizzera per frodi elettorali e finanziarie, è stato premiato con un visto eccezionale per partecipare al Wsis.
Un baraccone che forse diventerà celebre anche come banca dati degli addetti ai lavori della società dell'informazione, ha svelato ieri una ricerca indipendente (http://www.nodo50.org/wsis). I badge per il vertice sarebbero dotati di un chip radiotrasmittente in grado di comunicare le informazioni su chi lo porta ai sensori sparsi per il Palaexpo. Le potenzialità del mezzo sono enormi, pensate solo a quante statistiche si potrebbero mettere insieme su Chi è andato ad ascoltare Cosa. Di sicuro, i computer del Wsis hanno raccolto schede personali di migliaia di persone. Cosa ne faranno? Una cosa è certa: torneranno utili per Tunisi 2005.
La città di Ginevra intanto ha concesso un nuovo spazio al Polymedialab del gruppo Geneva03, dopo lo sgombero inglorioso di martedì. La sala Palladium ospita ora HighNoon, una trasmissione per suoni e immagini da seguire in streaming sul vostro computer. Tutte le istruzioni del caso su http://www.hubproject.org. Da Miami, sono giunte le immagini dell'Infowar all'americana: alle manifestazioni contro l'Alca (Area di libero commercio delle Americhe) gli agenti erano armati di mazze di legno e di pistole, manganelli e scudi Taser per l'elettrochoc. I media? «Embedded», come in Iraq, seguivano le proteste dagli elicotteri della polizia: http://www.ftaaimc.org. Chi padroneggia l'inglese può seguire la discussione on line: http://irclogs.indymedia.org.uk/sconf/. Ieri Geneva03 ha portato al Wipo, l'agenzia sulla propietà intellettuale dell'Onu, una protesta burlona contro i brevetti: i delegati avevano ricevuto inviti «ufficiali», ma si sono trovati di fronte un video, proiettato sull'edificio, che inneggiava alle libertà digitali.
È prevista per oggi l'approvazione dei documenti pomposamente definiti da Annan «la Magna Charta della società dell'informazione»: un piano d'azione «per dotare tutti i villaggi, le scuole e gli ospedali del mondo di tecnologie entro il 2015», e una dichiarazione di principi. Attesa anche una dichiarazione autonoma delle ong deluse dal vertice, mentre una manifestazione «contro i tiranni autoproclamati del Wsis» sfilerà per le strade di Ginevra a partire dalle 12.

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Cyber giornalista tunisino in carcere da un anno
by uno Friday, Jun. 04, 2004 at 4:30 AM mail:

Il cyberdissidente Zouhair Yahyaoui, fondatore del sito TUNeZINE, è in carcere ormai da oltre un anno. Arrestato il 4 giugno 2002 in un cybercaffé, è stato condannato, nel luglio dello scorso anno, a due anni di carcere. Per protestare contro il suo arresto e le condizioni di detenzione alle quali è sottoposto, il giornalista tunisino sta conducendo attualmente un nuovo sciopero della fame.

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