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9 gennaio: sciopero nazionale
by (A) Tuesday, Dec. 30, 2003 at 8:25 PM mail: laquestionesociale@libero.it

9 gennaio: sciopero nazionale

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Oggi moltissimi cittadini italiani sanno come è andata la vertenza dei ferro-tranvieri. Sanno che il loro contratto è stato violato per due anni, e che ciascuno di loro vantava crediti per migliaia di euro dalla azienda. Sanno anche che i tranvieri, nonostante l’adeguamento strappato dai sindacati (e che non tutti hanno accettato) ricevono uno stipendio molto leggero, non certo al livello della durezza del loro lavoro. Sanno che molte famiglie di tranvieri vivono, magari in quattro persone, con ottocento o mille euro al mese, e la metà - o di più - se ne va per l’affitto. Quindi sono sotto la soglia di povertà, anche se hanno un impiego fisso e di notevole importanza. Come mai moltissimi italiani, che fino a un mese fa ignoravano tutto sul contratto dei tranvieri, ora lo conoscono così bene? Perché i tranvieri milanesi (e poi di altre città), con un atto sovversivo e illegale, hanno scioperato a gatto selvaggio e paralizzato le città, creando enormi disagi tra la gente. Piero Sansonetti “I lavoratori fantasma” da L'Unità del 27 dicembre 2003.


Allargare il fronte

La vertenza degli auto-ferro-tranvieri, che prosegue con forme di boicottaggio diffuse, dimostra che solo quando la lotta è direttamente gestita dai lavoratori è incisiva e capace di porre all’ordine del giorno le questioni essenziali.

In questa vicenda c’è molto di più della semplice richiesta dell'aumento dei miseri 106 euro, previsti dal contratto e negate dalle controparti.

Vi è, infatti, anche la rivolta dei lavoratori precarizzati del trasporto urbano, di donne ed uomini privi di certezze e ridotti ad una retribuzione miserevole.

Con leggi, accordi contrattuali, regolamentazioni varie vengono, infatti, cancellate, una dopo l’altra, le principali conquiste dei lavoratori, determinandone il progressivo impoverimento. La lotta per un salario adeguato e per un’adeguata pensione deve diventare una risposta generalizzata di tutti i lavoratori uniti contro l’attacco quotidiano del caro-vita.

Ma non basta. Occorre che la lotta contro il caro-vita si allarghi anche nel terreno sociale, estendendo, ad esempio, le autoriduzioni nei supermercati.

I lavoratori auto-ferro-tranvieri e aeroportuali hanno anche dimostrato che delle leggi sulla regolamentazione dello sciopero possono essere abbattute solo dalla lotta stessa.

Occorre ora organizzare un cordone di solidarietà attorno ai lavoratori delle lotte irregolari, respingendo gli attacchi repressivi degli apparati statali e aziendali.

Come è sempre stato, la miglior difesa è l’attacco e lo sviluppo in tutte le aziende ed in tutte le categorie di lotte autorganizzate e su piattaforme chiare e radicali.

Il prossimo importante appuntamento che ci deve vedere tutti uniti è quello dello sciopero nazionale del 9 gennaio dei lavoratori auto-ferro-tranvieri contro il famigerato accordo sottoscritto da CGIL-CISL-UIL.

Per l’autorganizzazione delle lotte e per spazzare via la legge antisciopero
Per una società autogestita dai lavoratori stessi.

9 gennaio: sciopero nazionale


Commissione “La Questione Sociale” della Federazione Anarchica Italiana

laquestionesociale@libero.it
http://www.federazioneanarchica.org


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