Indymedia Italia


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http://italy.indymedia.org/news/2004/03/493533.php Nascondi i commenti.

20 marzo giornata contro tutte le guerra
by totoro Friday, Mar. 05, 2004 at 11:51 AM mail: france5co@email.it

MARCH 20, 2004 GLOBAL DAY OF ACTION BRING THE TROOPS HOME NOW! END COLONIAL OCCUPATION from IRAQ to PALESTINE and EVERYWHERE!

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Molto spesso dimentichiamo che gli Stati Uniti oltre a essere la patria dei peggiori aggressori, sono anche il più grande bacino di attivisti pacifisti. Il sito www.internationalanswer.org è molto attivo e forse si possono tradurre dei materiali per la giornata di mobilitazione in Italia

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FUORI L'ITALIA DALL'IRAK!
by sole rosso Friday, Mar. 05, 2004 at 11:54 AM mail:

FUORI L'ITALIA DALL'...
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Per il ritiro degli eserciti imperialisti dall'Iraq
Partecipa col PMLI alla manifestazione nazionale del 20 marzo a Roma
I simpatizzanti e gli amici del PMLI sono caldamente invitati a unirsi sotto le rosse bandiere dei maestri e del Partito nella manifestazione nazionale promossa da Fermiamo la guerra per il ritiro degli eserciti imperialisti dall'Iraq si svolgerà a Roma sabato 20 marzo.
Questo invito è esteso, naturalmente, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle disoccupate e ai disoccupati, alle pensionate e ai pensionati, alle casalinghe, alle studentesse e agli studenti che vogliono esprimere con maggior forza la loro opposizione e rabbia contro l'occupazione imperialista dell'Iraq.
Affinché le parole d'ordine del Partito possano avere un impatto maggiore tra i manifestanti è necessario che lo spezzone di corteo del PMLI sia il più possibile folto, organizzato e combattivo.
Non aspettare l'ultimo giorno per prendere contatto con il Partito, occorre sapere per tempo su quanti simpatizzanti e amici possiamo contare. Mettiti in contatto con l'Organizzazione locale oppure col Centro del PMLI.
Prenota per tempo il posto in treno o in pullman preferibilmente presso la Fiom, la Cgil, l'Arci della tua città o luogo di lavoro.
Per ritrovarci a Roma prendi accordi fin da ora con le Organizzazioni locali o col Centro del Partito. In quest'ultimo caso
CHIAMACI O INVIACI UN FAX ALLO 0552347272, OPPURE SCRIVI UNA E-MAIL A: pmli.cc@tiscalinet.it

Se vuoi richiedere il manifesto e il volantino con le parole d'ordine del PMLI e la striscia adesiva "Buttiamolo giù!", comunicacelo urgentemente e manda 1,80 euro in francobolli al seguente indirizzo:
IL BOLSCEVICO - C.P. 477 - 50100 FIRENZE.

Il PMLI e "Il Bolscevico" hanno aderito ufficialmente alla manifestazione
- FUORI L'ITALIA DALL'IRAQ! - VIVA LA RESISTENZA IRACHENA - BUTTIAMO GIU' IL GOVERNO DEL NEODUCE BERLUSCONI!
Arrivederci a Roma.
I nostri indirizzi
<http://www.pmli.it/0inostriindirizzi.htm>

http://www.pmli.it

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No war..
by ..but class war! Friday, Mar. 05, 2004 at 12:19 PM mail:

hai fatto bene a ricordare chi e' che ha indetto l'appello e il corteo del 20...
fossero cosi' anche i pacifisti italiani...
chiunque non si trova nell'appello, farebbe benne a nn venire al corteo... parlo dei >DS!!!

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i DS e la guerra
by sole rosso Friday, Mar. 05, 2004 at 12:50 PM mail:

Non volendo votare no per non prestarsi all'accusa di essere "antipatriottici" e di non voler sostenere "i nostri ragazzi" in Iraq, e non potendo di conseguenza astenersi (al Senato l'astensione vale come voto contrario) Fassino, Rutelli e Boselli, d'accordo con Prodi e con i rispettivi capigruppo, hanno ideato lo squallido "escamotage" della non partecipazione al voto, pur rimanendo in aula, da attuare dopo aver fatto un estremo tentativo (andato a vuoto) di convincere la casa del fascio ad accettare lo scorporo della missione "Antica Babilonia. In questa penosa situazione il capogruppo diessino Angius ha raggiunto il ridicolo e si è pure beccato i sarcasmi del Polo quando, rivolgendosi ai "cari colleghi dell'opposizione" per difendere la scelta opportunista del non voto, ha detto: "Il dilemma di oggi non è quello tra pace e guerra. Non stiamo votando sulla guerra, ma su un decreto in cui sono contenute tante missioni che riguardano settemila uomini che stanno facendo del bene in paesi devastati. Missioni che qualificano il nostro Paese. Un aiuto concreto di cui l'Italia è fiera e orgogliosa. Ma il governo ci ha impedito di dire sì a queste missioni". i partiti del "triciclo" le hanno provate tutte per arrivare ad un accordo con la casa del fascio. Alla fine non hanno ottenuto lo scorporo, che avrebbe permesso loro di votare sì alla prosecuzione della guerra in Afghanistan e alle altre missioni escluso l'Iraq, ma hanno comunque ottenuto l'approvazione di un ordine del giorno affinché "sia riconosciuto all'Onu un ruolo centrale nella transizione in Iraq, e perché "sia favorita la configurazione di una forza multinazionale di stabilità e sicurezza, sotto egida Onu", ovviamente a partecipazione anche italiana. Inoltre l'intesa "bipartisan" c'è stata quantomeno quando il capogruppo di Forza fascisti, Schifani, si è messo a leggere in aula l'elenco dei militari morti a Nassiriya, e tutta l'aula compreso il "centro-sinistra", tranne pochissime eccezioni, si è alzata in piedi per rendere loro omaggio, a dimostrazione di come alla fine destra e "sinistra" del regime neofascista siano perfettamente d'accordo sul piano ideologico e politico a sostegno del nazionalismo patriottardo e del militarismo guerrafondaio dell'imperialismo nostrano. Del resto la stessa "sinistra" dell'Ulivo - Verdi, PdCI e "correntone" - nonché Rifondazione, pur votando no alla missione hanno ribadito la loro disponibiltà a una partecipazione militare italiana all'occupazione dell'Iraq sotto le bandiere delle Nazioni Unite. Lo stesso Cesare Salvi, nel dichiarare il suo voto contrario, ha detto di richiamarsi "alle posizioni del candidato presidente americano John Kerry". Il che la dice lunga sulla "coerenza" di certi "pacifisti".
http://www.pmli.it/votomissioniguerrasenato.htm

I nostri indirizzi
<http://www.pmli.it/0inostriindirizzi.htm>



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non tutte le guerre sono ingiuste!
by sole rosso Friday, Mar. 05, 2004 at 1:10 PM mail:

Non è vero che tutte le guerre sono ingiuste, come essi affermano: così dicendo si cancella l’eroica Resistenza partigiana antifascista o le guerre di liberazione nazionale, come per esempio quella del valoroso popolo palestinese, che sono guerre giuste e vano sostenute. Social Forum, Disobbedienti e Rete no global e PRC rinnegano la violenza rivoluzionaria di massa, la guerra rivoluzionaria di popolo, la rivoluzione socialista per abbracciare un imbelle pacifismo e la non violenza di tipo ghandiano.
http://www.pmli.it

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KENTZ' 'E BASIS NISÇUNA GHERRA !
by KENTZ' 'E BASIS NISÇUNA GHERRA ! Saturday, Mar. 06, 2004 at 4:46 AM mail:

KENTZ' 'E BASIS NISÇUNA GHERRA !
SENZA BASI NESSUNA GUERRA !
NO BASES NO WAR !

UN ANNO FA GLI ESERCITI ANGLOAMERICANI BOMBARDARONO ED INVASERO L'IRAK ALLA RICERCA DI ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA.
Tutto ciò avenne con la pretesa di voler portare la democrazia in Irak, violando qualsiasi norma di diritto internazionale, e in totale disaccordo con l'opinione pubblica mondiale che viceversa manifestava contro la guerra.

DOPO UN ANNO APPARE EVIDENTE QUELLO CHE ERA IL REALE SCOPO DELL'INVASIONE IN IRAK: IL CONTROLLO DELLE BASI PETROLIFERE.
E oggi gli u.s.a. e i paesi occidentali sono già pronti a dividersi la torta del mega-business della ricostruzione, dopo aver distrutto un paese.

PER POTER FARE QUESTE GUERRE GLI U.S.A. HANNO BISOGNO DI ESERCITI E DI BASI MILITARI SPARSE PER IL MONDO: BASI OPERATIVE E BASI PER ESERCITAZIONI.
La Sardegna ospita, suo malgrado, ben 2/3 del totale delle servitù militari dell'intero territorio italiano: ci sono basi per operazioni d'appoggio dei sottomarini u.s.a. a propulsione nucleare dotati di testate atomiche (La Maddalena), porti nucleari (Cagliari), depositi sotterranei NATO per carburanti e per armi (La Maddalena), enormi poligoni permanenti NATO per esercitazioni terra-aria-mare (Teulada), aeroporti NATO per l'addestramento al volo e le esercitazioni (Decimomannu), poligoni per esercitazioni di tiro a fuoco aria-terra e mare-terra (Capo Frasca), spazi aerei militarizzati (Gennargentu), serbatoi sotterranei di carburanti navali (Sella del Diavolo, Cagliari), depositi sotterranei di combustibili-avio (Monte Urpinu, collegato da una rete di oleodotti al molo di Levante e agli aeroporti militari di Elmas e Decimomannu), poligoni missilistici sperimentali e di addestramento con URANIO IMPOVERITO (Quirra – Perdasdefogu), e la lista potrebbe continuare ancora a lungo.

QUESTE BASI, FUNZIONALI ALLE GUERRE DI AGGRESSIONE U.S.A., IN SARDEGNA LASCIANO POVERTÀ E MORTE.
Mentre amministratori e massmedia complici (gli stessi che negano spudoratamente che sia l'uranio a far morire di leucemia, che ci sia radioattività a La Maddalena) parlano di presunte ricadute economiche (cioè qualche impiegato civile e qualche impresa di pulizia) sui territori vicini alle basi militari, in Sardegna l'economia locale è bloccata dalla presenza delle basi, che rubano terra da coltivare, pascolo per gli allevamenti, mare ai pescatori, salute agli abitanti.
Nei comuni vicini a alle basi dove quotidianamente gli eserciti sperimentano la guerra, le popolazioni contano malattie e morti sospette in numero sempre più elevato.

NOI DICIAMO BASTA ALL'OCCUPAZIONE DELLA NOSTRA TERRA !

20 MARZO 2004
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA GUERRA

MANIFESTAZIONI A CAGLIARI, SASSARI, NUORO, ORISTANO, E IN TUTTI I COMUNI SARDI CHE RIFIUTANO LA GUERRA E LE SERVITU' MILITARI

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