Indymedia Italia


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http://italy.indymedia.org/news/2004/04/518020.php Nascondi i commenti.

In Slovenia la "pulizia etnica" e' compito della burocrazia.
by Solitario Sunday, Apr. 04, 2004 at 8:31 PM mail:

Dall'Indipendent UK salta fuori questa storia torbida. Mi chiedo come mai certe cose si trovino solo sui media stranieri e mai nei nostri.


Come si "ripuliscono "etnie diverse senza lasciare traccia:
http://www.slobodan-milosevic.org/news/independent040204.htm

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I risultati
by Solitario Sunday, Apr. 04, 2004 at 8:53 PM mail:

SLOVENIA: REFERENDUM, 90 % CONTRO RIAMMISSIONE CANCELLATI
(ANSA) - LUBIANA, 4 APR - Secondo i primi risultati parziali il 90 per cento degli elettori sloveni si e' pronunciato contro la legge di riammissione alla cittadinanza slovena dei ''cancellati'', quei cittadini non sloveni che, nel 1991, dopo la proclamazione dell'indipendenza non chiesero la cittadinanza perdendo ogni diritto costituzionale. L'affluenza alle urne e' stata del 30 per cento circa , ma non inficia il risultato perche' la legge slovena non prevede il quorum. Il capo della commissione elettorale Marko Golobik ha dichiarato che ''in base al 15 per cento delle schede scrutinate il 90 per cento degli elettori ha votato contro la riammissione dei cancellati''. Il quesito riguarda 4200 dei 18.000 che dal 1992 vivono in Slovenia senza senza alcuno status legale. Il referendum e' stato voluto dall'opposizione di centrodestra capeggiata da Janez Jansa dopo una legge del parlamento e una pronuncia favorevole della Corte Costituzionale. La maggioranza di centrosinistra ha chiesto alla cittadinanza di non andare a votare ''perche' - ha detto il governo- non si puo' sottoporre al voto una norma sui diritti umani''. Non si sono recati alle urne il presidente della Repubblica Janez Drnovsek, il primo ministro Anton Rop e neppure l'ex capo dello stato Milan Kucan che giorni fa ha dichiarato che ''la Corte costituzionale ha sempre ragione, anche se i cittadini non sono d'accordo''. Commentando i primi risultati Jansa, leader del partito social-liberale, di centrodestra, ha chiesto le dimissioni del ministro dell' interno Rade Bohinc. (ANSA) VD
04/04/2004 20:52 "

Da notare che tale Janez Jansa era nel 1990 il maggior propugnatore della secessione slovena,reclamando per la Slovenia democrazia ed Europa contro il comunismo Serbo.


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"comunismo serbo"???
by quale comunismo serbo? Sunday, Apr. 04, 2004 at 11:53 PM mail:

Se Milosevic nel '90 era comunista...anche Hitler lo era!

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Mi puzza di propaganda.
by curioso Monday, Apr. 05, 2004 at 10:43 AM mail:

Se Milosevic fosse statocome Hitler, perche' i tedeschi non l'hanno aiutato allora.
Mi apre un paragone comunque che puzza di propaganda che serve solo a deviare l'attenzione.
Pero' a me interessa l'atteggiamento rispetto alla pulizia etnica slovena nei confronti delle minoranze, che qui non si pone chissa perche'..

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perchè non hanno massacrato nessuno!
by c'è pulizia e "pulizia"! Monday, Apr. 05, 2004 at 11:34 AM mail:

Gli Sloveni non hanno bruciato case, non hanno assassinato civili, non hanno deportato nessuno! Non hanno mai bombardato villaggi e città non slovene...
Quelli che non hanno voluto riconoscere l'indipendenza slovena sono ancora vivi e vegeti, vivono a casa loro, e non sono nei lagher!
Mi sembra un comportamento piuttosto diverso da quello che hanno fatto altri...
C'è pulizia e pulizia.

Quei link, quelli si chiaramente di uffici di propaganda serbi, vorrebbero parificare comportamenti CRIMINALI con scorrettezze amministrative.

Ciò non toglie che il diritto alla cittadinanza è di tutti.

Ma in Italia o in Europa quanti ottengono quel diritto?

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cosa stai cianciando
by curioso Monday, Apr. 05, 2004 at 11:49 AM mail:

L'indipendent e l'ansa sarebbero link filoserbi ???

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Dini cos'è?
by massoneria serba e italiana... Monday, Apr. 05, 2004 at 12:50 PM mail:

la massoneria è filoserba!

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c'è ben di peggio
by in Serbia... Monday, Apr. 05, 2004 at 1:11 PM mail:

...Buona parte dei cittadini della Serbia è ...favorevole alla pena di morte. Altrettanto numerosi sono coloro i quali si dichiarano contrari alla consegna al tribunale internazionale di connazionali ritenuti responsabili di crimini di guerra. Inoltre, ad eccezione di pochi casi, vi è una sorta di oblio nei media del Paese sui crimini commessi negli anni ’90; senza dimenticare che la commissione che doveva indagare e fare chiarezza su un decennio tragico per Serbia e Montenegro, costituita dall’allora presidente federale Vojislav Koštunica, oggi premier, è svanita nel nulla, dopo un anno poco produttivo.

Nel nulla è finito anche lo scandalo dei camion frigorifero coi quali si trasportavano i morti albanesi dal Kosovo alla Serbia: quattro anni fa, a Batajnica, furono trovati in fosse comuni circa 700 corpi di albanesi kosovari. A tale vicenda l'etnologo e saggista Ivan Čolović dedicò un libro, ma chi lo ha mai letto?

Oggi il Paese vara invece un governo con l’appoggio del partito di Milošević, una coalizione governativa composta da “nazionalisti moderati” (qualche anno fa alcuni intellettuali belgradesi si chiesero cosa significasse “nazionalista moderato”? “Nazionalista o lo si è, o non lo si è”, affermarono in quell’occasione), un gruppo di filo-monarchici, nazionalisti pure loro, e una minoranza di esperti economisti liberisti. Ciò che sembra accomunare un po’ tutti è l’indifferenza per i crimini commessi dalla propria gente, e per estensione un’indifferenza per l’elaborazione del recente passato.

Niente lustrazione, niente elaborazione del passato, la collaborazione con la giustizia internazionale messa all’ultimo posto dell’agenda politica nonostante sia purtroppo accertata l’impreparazione dei tribunali locali alla conduzione di processi per crimini di guerra.

Per quanto riguarda la possibilità di spostare nei tribunali locali della Serbia i casi di competenza del Tribunale internazionale dell’Aia, il Consiglio d’Europa, nel suo rapporto relativo al terzo quadrimestre (novembre 2003 febbraio 2004) sottolinea l’impossibilità di realizzare un tale accordo, dal momento che i tribunali locali e gli organi della procura non sono ancora pronti per processare i casi relativi ai crimini di guerra, in particolare – si legge nel rapporto – per via del fatto che l’indipendenza del Procuratore speciale per i crimini di guerra e del Tribunale per i crimini di guerra possono essere messe in discussione piuttosto seriamente.

Inoltre il Consiglio d’Europa ha espresso una particolare preoccupazione dal momento che in Serbia dall’inizio di novembre non è stato consegnato o arrestato alcun sospettato dal tribunale dell’Aia.

Ci si scandalizza per le preoccupazioni occidentali su tale esecutivo?

Per fortuna a mostrare preoccupazione è pure una fetta di cittadini serbi, quei cittadini che appartengono all’“altra Serbia”, che pur amando il proprio Paese, ne criticano la guida e le ingiustizie (a dire il vero un po’ meno presenti durante le ripetute violazioni dei diritti umani durante lo stato di emergenza).

Sembra dunque, come accade in altri Paesi dell’area, che vi siano due immagini del Paese: una ad uso esterno, guidata dalle diplomazie politiche (la firma delle Convenzioni legate al Consiglio d’Europa rientra in quest’ultima), l’altra ad uso interno, attenta ed in sintonia con le sensibilità dell’opinione pubblica.

Questa dicotomia fa sì che il ministro degli esteri si appresti a ratificare l’abolizione della pena di morte, quando non solo l’ex ministro della giustizia, ma buona parte della cittadinanza è del parere opposto.

L’osservatore intenzionato a far luce sul paese deve sottoporsi ad una sorta di diplopia fenomenologica. Con uno sguardo si tiene ferma l’immagine che il paese cerca di proiettare verso l’esterno, con l’altro si prende di mira la realtà politica e sociale interna. A volte le due immagini non combaciano.

Di queste incongruenze si è accorta anche l’organizzazione internazionale Amnesty International, la quale ha sollevato delle riserve sul rispetto dei diritti umani in Serbia.

Nel rapporto di Amnesty sulla Serbia e Montenegro viene sollevata una certa preoccupazione per via del fatto che la Serbia e Montenegro non sembra rispettare gli impegni relativi alla consegna degli accusati dal Tribunale dell’Aia, ma anche perché vengono condotte torture da parte della polizia e perché un pessimo trattamento viene riservato ai detenuti malati (questioni ampiamente sollevate durante lo stato di emergenza dello scorso anno, durante il quale circa 10.000 persone furono arrestate).

Amnesty International ha invitato il Consiglio d’Europa a far sentire la propria influenza sulla Serbia e Montenegro al fine di far rispettare gli obblighi riguardanti i diritti umani. Profonda insoddisfazione Amnesty ha espresso anche in merito al rifiuto del governo di consegnare i quattro generali accusati dall’Aia di crimini contro l’umanità. Mentre un accento particolare è stato posto sullo scandalo di Batajnica, di cui dicevamo prima, per il quale ancora non è stata emessa alcuna accusa ufficiale.

Anche le ONG serbe in questi giorni hanno detto la loro. Le rappresentanti delle “Donne in nero” hanno richiesto al parlamento della Serbia e Montenegro la consegna al tribunale dell’Aia di tutti i suoi accusati. Le “Donne in nero”, a nome di 70 ong della Serbia e Montenegro, hanno lanciato la campagna “Non nel nostro nome, non con i nostri soldi” con la quale si richiede che ai reclusi nel carcere internazionale e alle rispettive famiglie non vengano pagate le spese legali col denaro statale.
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estratto da Osservatorio dei Balcani

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Un'altro link "filoserbo" ???
by curioso Monday, Apr. 05, 2004 at 4:07 PM mail:

Spero che la BBC non lo sia diventato...

http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/3601125.stm


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rimuovere dall'anagrafe
by non è rimuovere dalla vita! Monday, Apr. 05, 2004 at 5:15 PM mail:

"...Around 18,000 people were removed from population records and lost all their residency rights. Most of them were nationals of other former Yugoslav republics.
Earlier this year parliament passed a law restoring the citizenship, but results from Sunday's vote showed a massive vote against the law.
Initial results from the state electoral commission showed 94% of those who voted rejected the law. Only 4% voted in favour. Turnout was 31%.
..."


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PERCHE' UN VOTO COSì MASSICCIO CONTRO QUEGLI ESCLUSI?

Nessuno se lo chiede?

Ma perchè in assoluta maggioranza erano membri dell'esercito e della polizia,in gran parte serbi e montenegrini. Quell'esercito e quella polizia che tra il 1991 e il 1999 ha RIMOSSO DALL'ESISTENZA IN VITA centinaia di migliaia di civili, rei di non voler vivere più sotto la loro protezione, ed ha raso al suolo tutto ciò che le sfuggiva al controllo.

Parificare Slovenia e Serbia è un'enorme mistificazione.

L'Inghilterra con Lord Owen e la Francia con Mitterrand lo hanno fatto sino all'intervento della Allbright e di Clinton che hanno posto fine al macello!

In Italia poi basta dare addosso ai "s'ciavi" !
Fini si precipitò nel 1991 da Seselj a Belgrado per "riavere Istria e Dalmazia", ed Arduino Agnelli invece frequentò assiduamente le Repubblichette secessioniste serbe, dove operò una misteriosa brigata Garibaldi di agenti dei Servizi italiani, sino alla loro scomparsa...

Dietro a tutto ciò si intravvede l'antico sodalizio massonico antisloveno ed anticroato.

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Tutte balle !!!
by mah Monday, Apr. 05, 2004 at 6:30 PM mail:

I Sloveni erano sempre al servizio di qualcuno,prima degli Austroungarici e dopo una breve parentesi come repubblica indipendente Federale di Yugoslavia, hanno scelto di stare al servizio del piu' ricco Occidente e non esitarono a scatenare una guerra "da operetta" per dimostrare ai nuovi padroni di essere "degni di fiducia".

http://www.tightrope.it/user/chefare/archivcf/cf22/guejugo.htm

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Mah e le illusioni dell'O.C.I.
by dure a morire! Monday, Apr. 05, 2004 at 10:16 PM mail:

Mah rimanda ad un Link della O.C.I. per spiegare tutto.
La verità sempre in tasca dei dogmatici spiega tutto.

"...L'Organizzazione Comunista Internazionalista si ritiene parte del movimento comunista nel senso autentico che questa parola ha: quello invariabile ad esso consegnato dal marxismo, dal "Manifesto" del 1848 alla costituzione del Partito Comunista d'Italia nel '21 a Livorno, dalla formazione della Terza Internazionale di Lenin alla battaglia delle sue sinistre (italiana e russa in primo luogo; due nomi per tutti: Bordiga e Trotzkij) contro la degenerazione successivamente manifestatasi in essa..."

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Ora al super comunista mah bisogna ricordare che:

1-La Slovenia era REPUBBLICA SOCIALISTA, nata dalla resistenza antifascista guidata dall'Osvobodilna Fronta (OF)guidata dal Partito Comunista Sloveno, federata liberamente alla Federativa Jugoslavia , con diritto di secessione , come sancito dalla Costituzione del 1946 riaffermata da quella del 1974.

2-I secessionisti sloveni erano TUTTI membri della Lega dei comunisti di Jugoslavia.

3-Sono divenuti secessionisti quando la Jugoslavia stava affondando nel fallimento, nella corruzione, ed a Belgrado aveva preso il sopravvento, dopo la morte di Tito, del nazionalismo grande serbo, espresso con inaudita violenza contro il Kosovo sin dal 1981. Sin da allora i comunisti della Slovenia criticarono Belgrado per l'uso inaudito dell'esercito contro il popolo a Pristina.

4- Janez Jansa, direttore del settimanale Mladina, organo della Gioventù Socialista della Slovenia, venne processato per aver pubblicato nel 1986 i piani segreti politico-militari per un colpo di stato e per la creazione della Grande Serbia. In quel processo il popolo sloveno si schierò compatto dalla parte di Mladina.

Quello per Jansa fu l'inizio della sua carriera politica.
Ma dopo la secessione del 1991, diretta militarmente da lui con gran decisione usando la Difesa Territoriale -istituita da Tito come ausilio all'Armata in caso d'invasione - per paralizzare l'Armata, i vecchi della Lega, trasformatisi in ducetti di neonati "partiti democratici", Jansa venne messo in disparte, dov'è ancora oggi.

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Chiedo a mah: riproponi ancora il "comunismo"?
Quale? Quello di Bordiga e Trozki? O almeno quello di Ciliga? (ma sai chi era?)
Come? Non c'è nemmeno più un partito comunista ad Est di trieste! Con chi?
Ma te le poni queste domande?
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ciao!

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Risposta
by mah Tuesday, Apr. 06, 2004 at 10:58 AM mail:

Ecco una risposta piu' esauriente e articolata di quella
che saprei dare io.

http://www.pane-rose.it/indice_temi.php?id_tema=71&loc=1


Questo non toglie e non aggiunge niente al FATTO che oggi
la Slovenia e' uno staterello nazional-zenofobo, come lo era gia nel 1990.
L'Europa puo essere "fiera" di aggiungere una tale "stella"
alla sua bandiera.

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perchè il referendum?
by Mladina Tuesday, Apr. 06, 2004 at 7:45 PM mail:

Estratto da Mladina, settimanale della gioventù della Slovenia, già diretta da Janez Jansa, il promotore attuale del referendum, prima della secessione slovena del 1991.

"...
Il dott. Brejc, uno dei firmatari della proposta di referendum, dichiarava convinto: "Noi non siamo d'accordo che 450 ufficiali , o forse più, ottengano ciò che non meritano- essi sono intervenuti contro di noi!"

Ecco l'oggetto del referendum sui cancellati svoltosi il 4 aprile in Slovenia:
" 450 ufficiali cancellati dai registri della cittadinanza slovena", privati dei diritti di tutti gli altri.

Janez Jansa, il capo dell'SDS, il promotore del referendum, dichiarava con rabbia che l'ingiustizia colpirebbe solo "alcune massaie ignoranti". (!)

Cioè, a sentir lui, il numero di 18.305 cancellati nasconderebbe un battaglione di nemici, una divisione di speculatori ed una massa di buoni a nulla.

Ora la storia vera di molti "cancellati" è divenuta pubblica e si può constatare che questa cifra non conta solamente delle "massaie ignoranti" , ma anche degli allenatori di calcio. Certo fra i cancellati vi sono degli ufficiali della JNA, ma anche dei veterani della guerra d'indipendenza . Vi sono fra i cancellati degli Sloveni DOC, geneticamente non modificati, come dei Rom. E dei Bosgnacchi, dei Serbi, degli Ungheresi , dei Croati, degli Albanesi e dei Montenegrini.

Il referendum non cambia nulla per eventuali indennizzi.
Se qualcuno pensa che lo Stato gli ha causato un torto qualsiasi, già oggi può fargli causa. Il richiedente non necessita del responso del referendum ne di una legge. La Costituzione e la giurisprudenza della Corte Costituzionale sono sufficienti, poichè la Corte Costituzionale ha stabilito nel 1999 che la cancellazione era illegale, ed è evidente che ogni danno subito riconosciuto in questo contesto è conseguente all'illegalità dello Stato. La parte lesa deve solamente provare che ha subito un danno provocato dallo Stato. Deve anche provare che il danno è conseguente alla cancellazione. Le persone che hanno subito dei danni possono anche a distanza di tempo richiedere un indennizzo.
Siccome mancano le informazioni sugli indennizzi suscettibili di essere pagati dallo Stato , è probabile che non si tratterà di miliardi di Euro.

Gli ufficiali della JNA cancellati potrebbero reclamare le loro paghe dallo Stato?
No, perchè non possono provare di aver perso la paga a causa della cancellazione : la JNA si era già ritirata dalla Slovenia nell'ottobre 1991. Dopo quella data nessuno in Slovenia poteva pretendere la paga dalla JNA, che si era nel frattempo disintegrata. La cancellazione non c'entra per nulla. Sarebbe più facile provare che la cancellazione ha causato la perdita dei propri diritti assicurativi sanitari .

Allora perchè il referendum?

Immaginiamo che un persona xy sia stata cancellata dal registro della popolazione slovena nel febbraio 1992. Cinque anni dopo , nel febbraio 1997, xy ottiene lo statuto di residente permanente. Xy dispone dunque oggi di questo statuto da sette anni. Ora, la Corte Costituzionale ha deciso che lo Stato deve egualmente conferire ai cancellati lo statuto di residenti permanenti durante il periodo problematico. Ciò significa che xy dispone ora di questo status da 12 anni, e non sette. In breve, la questione centrale del referendum è la seguente: bisogna accordare a xy, il cui nome è stato cancellato dai registri per cinque anni e che ha ottenuto in seguito lo status di residente permanente, questo stesso status per il periodo della cancellazione dai registri?
A cosa può servire il cambio di status legale di una persona nel corso di questo periodo? La domanda di aquisizione della cittadinanza slovena è possibile solo dopo 10 anni di residenza permanente: la modifica dello status del periodo di cncellazione può quindi accelerare notevolmente il processo. Tuttavia, lo Stato si riserva il diritto di rifiutare la domanda di cittadinanza . Se il richiedente non conosce la lingua, se ha un procedimento penale o se può rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale, lo Stato può dare un responso negativo.

In chiaro, gli indennizzi sarebbero pagati solo ai cancellati che possano provare di aver subito un danno specifico causato dalla decisione illegale dello Stato. Inoltre, la cittadinanza slovena non potrebbe essere ottenuta che nel caso lo Stato non faccia uso del suo potere discrezionale per respingere la domanda.

Detto ciò , la confusione che circonda il referendum e gli ufficiali della JNA che hanno partecipato all'aggressione contro la Slovenia solleva un'altra questione. Sono passati più di una dozzina d'anni dal conflitto, ed è strano vedere ancora in questi ufficiali la minaccia di una resurrezione della JNA. Quando proprio Janez jansa, il promotore del referendum, quand'era Ministro della Difesa, reclutò alcuni degli ufficiali che avevano partecipato nel 1991 ad azioni sul terreno contro l'integrità della Slovenia, per formare il nuovo esercito sloveno...

Stupefacente contraddizione!

Dal punto di vista della sicurezza nazionale, si tratta di due cose incomparabili. Lo status di residente permanenta d'una persona nella Slovenia del 2004 costituisce una minaccia trascurabile per la sicurezza nazionale. Per contro, se un ufficiale - che ha partecipato nel 1991 alle operazioni sul terreno contro la Slovenia - aveva occupato, grazie alla firma del Ministro della Difesa, il posto di aggiunto al capo di Stato Maggiore delle forze corazzate, le conseguenze ipotetiche sulla sicurezza nazionale sarebbero state molto più grandi. La situazione alla fine del 1991 era molto diversa dall'attuale. Ad esempio, Vukovar è stata distrutta nel dicembre 1991. La guerra in Bosnia non era ancora cominciata.
Lo sa bene con chi ha avuto a che fare chi , al Ministero della Difesa ha reclutato a Lubiana molti ex ufficiali della JNA? Forse no.
Poichè si è bellamente piazzato nel seno dello Stato maggiore della nascente armata slovena per affidargli la direzione delle forze corazzate un ufficiale che ha giocato indubbiamente un ruolo importante nell'aggressione alla Slovenia... è bizzarro e lascia per lo meno stupiti che i servizi di sicurezza non abbiano passato opportunamente al setaccio le persone impiegate nell'Armata slovena dalla sua creazione nel 1991, in particolare i tankisti.

I promotori del referendum parlano solo di "450 ufficiali".

E' inesatto. Una parte degli ufficiali fu effettivamente cancellata. Ma altri furono reclutati dal Ministero della Difesa. Ed il loro contratto è stato firmato proprio dal promotore del referendum..."

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x mah
by incredulo Tuesday, Apr. 06, 2004 at 10:04 PM mail:

"il pane e le rose", link salvagente di mah, è totalmente filo Milosevic. Il quale è "socialista", o peggio, "comunista", tanto quanto Pol Pot...

Milosevic studiò economia ad Harvard con Kissinger, non dimenticare. Le privatizzazioni delle aziende "autogestite" sono opera sua. Il recupero del nazionalismo pure. E non è secondo a nessuno nella doppiezza.

I compagni di Padova del PRC sbagliano completamente a difenderlo.

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fascista è chi massacra il popolo!
by viva la Slovenia indipendente! Wednesday, Apr. 07, 2004 at 8:05 AM mail:

qualsiasi cosa facciano e dicano gli Sloveni, per l'Italiano doc non va bene.
Ora anche l'attacco come "pulizia etnica"!!!

L'Italia taccia almeno oggi, 6 aprile, data dell'invasione della Slovenia, quando Lubiana divenne "italiana" nel 1941!

Tacciare oggi gli Sloveni dei crimini di pulizia etnica solo per alcune carte negate , e tacere invece sulle stragi compiute dall'Armata "popolare" di Milosevic, soprattutto in Croazia ed in Bosnia, ed in Kosovo da sempre...

Fascista è chi spara sul popolo!

PRC e parificati: VERGOGNA!

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la pulizia etnica è ok se non la fanno gli sporchi e balcanici serbi?
by bear Wednesday, Apr. 07, 2004 at 2:39 PM mail:

La Slovenia è un piccolo e interessante paese, austrofilo, filotedesco, abbastanza avanzato, ma tutt'altro che di sinistra.
Solo dei borghesotti nostalgici di Franz Josef possono difendere la pulizia etnica "evoluta" che si sta colà praticando, e tirare in ballo l'Italia in questo caso centra come i cavoli a merenda.

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ma sciaquati la bocca, bear!
by la pulizia etnica è orrore, incendi, sangue, Wednesday, Apr. 07, 2004 at 4:23 PM mail:

I tuoi "borghesucci sloveni" hanno resistito sin dal 1918 alla violenza di Stato e fascista italiana , dall'incendio del Balkan alle leggi contro gli "alloglotti" , dai processi del Tribunale Speciale fascista che condannò a morte decine, alle incarcerazioni ed al confino...
La Slovenia occupata nel 1941 da italia e Germania ha offerto la resistenza più dura al nazifascismo, e l'OF ha inferto loro duri colpi.
Centinaia di migliaia di Sloveni sono stati deportati nei campi di concentramento italiani e tedeschi...

Cosa cianci bear???

Quel referendum INUTILE non è nemmeno paragonabile alla vera pulizia etnica, che ha riempito i campi profughi di tutta Europa per 10 anni, fatta dai LURIDI CETNICI serbi con i coltelli ed il pene in un'orgia iniziata a Vukovar e finita solo nel 1999 in Kosovo GRAZIE ALLA NATO! Quei cetnici che hanno collaborato coi nazisti ed i fascisti e contro i quali il PRC e assimilati non ha mai avuto nulla da ridire, anzi, ed oggi il loro partito, il Radicale serbo, ha vinto le elezioni in Serbia...

E' per questo che la Slovenia ha aderito alla NATO , preferita alla Jugoslavia di Milosevic (altra cosa di quella di Tito!!!), nel tentativo di sottrarsi al gorgo balcanico che continua a risucchiare vite umane... Altrocchè "carte" negate!

E quanto al referendum, leggiti cosa scrive il giornale sloveno Mladina qualche post prima!

LE PAROLE SONO PIETRE!

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I figli non sempre sono eguali ai padri..
by curioso Wednesday, Apr. 07, 2004 at 5:01 PM mail:

Piu' di qualcuno se lo dimentica o fa finta di dimenticarlo.
I Sloveni di oggi sono tuttaltra cosa di quelli che combatterono per la liberta' dal nazi-fascismo.

Lo staterello che hanno ottenuto dai Austro-tedeschi e dal Papa dovranno pagarlo molto salato d'ora in poi.
Ecco cosa ne pensano al Partito Comunista Sloveno(clandestino o quasi)

http://komunist.free.fr/arhiva/apr2004/kps_03.html

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ma nemmeno i Serbia!
by non dici nulla dei cetnici? Wednesday, Apr. 07, 2004 at 7:19 PM mail:

Ecco cosa ho estratto tuo sito del Partito Comunista Sloveno , che tu definisci giustamente semiclandestino, poichè è tanto sloveno che scrive in...croato! (il che fa supporre che ...non ci sia nemmeno uno Sloveno!)

"... A onda, kao "grom iz vedra neba", rukovodstva SKJ, bez otpora, predaju vlast građanskoj klasi, nacionalistima!
Normalno da se bes ljudi sručio na SKJ. On je okrivljen za razbijanje države i samoupravljanja. Tako razočarane ljude nacionalisti su lako pridobili za svoju ratnohuškačku politiku. Izbio je novi bratoubilački rat na čiju je mogućnost Tito upozoravao do poslednjih dana svog života. Trebalo je da prođe deset i više godina da ljudi shvate suštinu događanja od 1991.do danas i da se počnu distancirati od nacionalističkih i kapitalističkih režima u nekadašnjim jugoslovenskim republikama..." ecc.ecc.

Non dice pane al pane: cioè che la direzione della Lega dei Comunisti di Serbia era caduta sin dal 1988 nelle mani di Milosevic dopo l'eliminazione di Bulatovic (assassinato nel 2000). E che quei nazionalisti erano i "comunisti" tipo Milosevic e co., ma assieme ai cetnici da lui legalizzati e risorti organizzati in bande armate dall'Armata "Popolare" Jugoslava (la JNA)

Come vedi se Sparta piange Atene non ride...
Le generazioni cresciute nella dittatura "di classe" sono divenute , per reazione o per ignoranza, nazionaliste!
Un clamoroso fallimento della gloriosa Lega dei Comunisti di Jugoslavia, convieni?

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traduzione
by x curioso Thursday, Apr. 08, 2004 at 1:06 PM mail:

"... A onda, kao "grom iz vedra neba", rukovodstva SKJ, bez otpora, predaju vlast građanskoj klasi, nacionalistima!..."
-----------------------------------------------------------
cioè
"QUINDI, COME FULMINE A CIEL SERENO , LA DIRIGENZA DELLA LEGA DEI COMUNISTI DELLA JUGOSLAVIA, SENZA RESISTENZA, CEDETTE IL POTERE ALLA CLASSE BORGHESE , AI NAZIONALISTI"

commento:
da dove diavolo veniva fuori la "classe borghese" dopo mezzo secolo di "dittatura proletaria"? Non è forse che la stessa dirigenza "comunista" era in realtà la "borghesia rossa" che denunciava Gilas negli anni Cinquanta, che cessò di essere "rossa"? (e per ciò si fece un bel po di galera titoista!)E quei "nazionalisti" chi diavolo erano se non l'intellighenzia serba, allignata nell'Accademia Serba delle Arti e della Scienza, la SANU?

Perchè questo misterioso "Partito Comunista Sloveno" clandestino non ha il coraggio di dirlo?
------------------------------------------------------------ continua:
"...Normalno da se bes ljudi sručio na SKJ. On je okrivljen za razbijanje države i samoupravljanja. Tako razočarane ljude nacionalisti su lako pridobili za svoju ratnohuškačku politiku..."

cioè
"NORMALE CHE IL POPOLO ABBIA ROVESCIATE LE CARENZE SULLA LEGA. DA CIò LA COLPA DELLA DISTRUZIONE DELLO STATO E DELL'AUTOGESTIONE. LA GENTE DELUSA è STATA ATTRATTA DAI NAZIONALISTI PER LA LORO POLITICA GUERRAFONDAIA..."

commento:
i "nazionalisti" e la loro politica guerrafondaia da dove arrivava? Non c'è stata forse una irresponsabile eccitazione nazionalista proprio della dirigenza "comunista" , dell'intellighenzia, che calcolò di restare al potere puntando sul vecchio cavallo del nazionalismo grande serbo? Perchè non è detto con chiarezza?
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continua:
"... Izbio je novi bratoubilački rat na čiju je mogućnost Tito upozoravao do poslednjih dana svog života. Trebalo je da prođe deset i više godina da ljudi shvate suštinu događanja od 1991.do danas i da se počnu distancirati od nacionalističkih i kapitalističkih režima u nekadašnjim jugoslovenskim republikama..."

"è SORTA LA NUOVA GUERRA FRATRICIDA CONTRO LA CUI POSSIBILITà TITO COMBATTè SINO ALL'ULTIMO MOMENTO DELLA SUA VITA. OCCORRERANNO DECINE DI ANNI PER ROVESCIARE IL CORSO DEGLI AVVENIMENTI INIZIATI NEL 1991 E CI SI COMINCI A DISTANZIARE DAI REGIMI NAZIONALISTI E CAPITALISTI DELLE EX REPUBBLICHE JUGOSLAVE..."

commento:
è "sorta" la guerra? le guerre non "sorgono" dal nulla! I carri armati , l'aviazione, i missili li aveva solo Belgrado!...perchè non chiamare le cose col loro vero nome : l'Armata Popolare Jugoslava è stata usata per AGGREDIRE, assieme alle milizie cetniche, la Croazia nell'estate 1991, la Bosnia nel 1992, e il Kosovo sin dalla morte di Tito.

Questa reticenza di un partitino che aspira, a quanto sembra, ad una "rifondazione" comunista jugoslava, la sua ambiguità , il suo pessimismo sul futuro, ne fanno solo un partito fumogeno per coprire le responsabilità di Belgrado, e di Milosevic in particolare.
Quanto alle altre ex repubbliche jugoslave, egualmente troviamo alla loro direzione ex membri della gloriosa Lega dei Comunisti della Jugoslavia...
Tanto gloriosa quanto la sua fine ha dimostrato!

Occorrerebbe ben altro per riproporre il socialismo!

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