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[dossier genovaG8] scheda Convenzioni sulle armi chimiche
by incollato da blup Sunday, Apr. 11, 2004 at 7:46 PM mail:

per il dossier genovaG8, bozza di scheda sulle Convenzioni internazionali sulle armi chimiche. Quelle che proibiscono i lacrimogeni in caso di conflitti tra stati, ma non per reprimere manifestazioni di piazza. Aggiunte, correzioni, informazioni e notizie graditissime: aggiungetele nello spazio commenti e qualcun* provvedera’ a inserirle nel testo! Se invece volete partecipare al Dossier GenovaG8, scrivete una mail a: inchiesta-g8@indymedia.org.

Le convenzioni internazionali sulle armi chimiche

Già nell'antichità venivano usate sostanze chimiche-batteriologiche a scopi bellici: una delle prime azioni viene fatta risalire al 1743, quando alcuni coloni americani distribuirono coperte contaminate dal virus del vaiolo a una tribù indiana, con il deliberato scopo di sterminarla.
La nascita delle moderne armi chimiche viene fatta risalire al 22 aprile 1915, quando l'esercito tedesco, durante un attacco a Ypern, fece uso di gas di cloro provocando la morte di 5.000 uomini e lesioni ad altri 10.000.
Nel 1916 venne impiegato per la prima volta un aggressivo chimico specificamente sviluppato per scopi militari (il fosgene, sostanza velenosa con azione a livello polmonare). In sequenza sempre più rapida vennero poi sviluppate e impiegate nuove sostanze: veleni per via cutanea e per inalazione, nonché sostanze irritanti e capaci di penetrare nelle maschere. Fino al termine del primo conflitto mondiale furono complessivamente 125.000 gli aggressivi chimici impiegati, che causarono la morte o il ferimento di 1.300.000 uomini.

1925: Protocollo di Ginevra
La pressione esercitata dall'opinione pubblica mondiale, pervasa dall'orrore della "Guerra chimica" appena superata, portò il 17 giugno 1925 alla firma del Protocollo per la proibizione dell'uso in guerra di gas asfissianti velenosi o di altri gas e dei metodi batteriologici di guerra, firmato a Ginevra il 17 giugno 1925 (per questo noto come “Protocollo di Ginevra”), con il quale si vietava sì l'impiego di armi chimiche come mezzo di aggressione, tuttavia non lo sviluppo, né la loro produzione.
Pertanto questo Protocollo, relativamente debole, non poté evitare il ripetersi dell'impiego di armi chimiche negli anni Trenta sia in Abissinia (da parte dell'esercito italiano), sia in Cina (da parte del Giappone) che nel Sinkiang (da parte dell'Armata Rossa).
Nel 1937 il Dr. Gerhard Schrader, lavorando nella più assoluta segretezza, mise a punto la formula del primo gas nervino, il Tabun. Nel 1938, seguì la scoperta del Sarin (il gas asfissiante di Tokyo) e nel 1944 del Soman.

1972: Biological and Toxin Weapons Convention(BWC)
La BWC, o Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione ed immagazzinaggio delle armi batteriologiche (biologiche) e tossiche e loro distruzione - firmata a Londra, Mosca e Washington il 10 aprile 1972 - si è spinta oltre il divieto di impiego delle armi chimiche: ne vieta lo sviluppo, la produzione, l'aquisizione, lo stoccaggio e il possesso. Tuttavia, la Convenzione non contempla procedure di verifica, una scappatoia che ha permesso agli stati aderenti di continuare senza ostacoli il proprio programma di guerra biologica per altri vent'anni.

1993: Chemical Weapons Convention
A questo problema vuole ovviare la “Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione”, conclusa a Parigi il 13 gennaio 1993 – in breve nota come “Convenzione sulle armi chimiche” (in sigla CWC - Chemical Weapons Convention). La “Convenzione di Parigi”, nasce come strumento di grande rilevanza nell'ambito del processo di disarmo internazionale, perche’ afferma che " i risultati nel campo della chimica dovranno essere usati esclusivamente a beneficio dell'umanità". La CWC prevede in primo luogo l'impegno da parte degli Stati firmatari a cessare la produzione e l'uso di armi chimiche; in un secondo momento, si dovrà procedere alla distruzione degli arsenali esistenti ed allo smantellamento degli impianti per la produzione di tali armi. Per vigilare sul rispetto dei patti concordati, è stata istituita un'autorità sovranazionale (l'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche) i cui organi sono dotati di poteri di controllo ed ispezione.
Alla Convenzione sono allegate, tra l'altro, tre tabelle di specificazione delle armi chimiche, classificate a seconda della loro pericolosità: si noti che per alcuni di questi composti chimici (contenuti nella Tabella 1 allegata alla Convenzione citata) è escluso l'uso anche per il cosiddetto "law enforcement", cioè per il mantenimento dell'ordine pubblico.
Sui circa 200 paesi del mondo, 43 non sono membri della Convenzione. Fra questi, 25 l’hanno firmata, ma non ratificata. 18 paesi non l’hanno neanche firmata. La CWC è amministrata da un’apposita agenzia delle Nazioni Unite: per la OPCW(Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons).
La sezione k del Regolamento OPCW è dedicata ai cosiddetti “riot control agents” e prescrive che ogni stato membro debba sottoporre all’OPCW una scheda con informazioni su ogni agente chimico usato per scopi di ordine pubblico, in particolare: nome chimico, formula, numero di registro CAS (Chemical Abstracts Service).

testo completo della CWC
lista di paesi che hanno sottoscritto la CWC

i soliti ignoti
-- Rumsfeld le vuole usare anche in guerra 1 - 2
Bush mette in pratica



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