Comunicato per il 25 aprile

Nell'occasione di questo 25 aprile vogliamo sottolineare il pericolo del persistere dei movimenti che si ispirano apertamente all'ideologia nazifascista. Circa un anno fa il compagno Dax, del centro sociale O.R.So., veniva ucciso da un gruppo di fascisti. Ad un anno di distanza dobbiamo purtroppo constatare che non si è trattato di un episodio isolato: l'11 aprile scorso un altro attivista è stato accoltellato. L'ondata di violenza nei confronti di chi si oppone attivamente a queste ideologie quindi continua, a dimostrazione della volontà di intimidire il pensiero antagonista. Alla luce di tutto ciò viene il dubbio che dietro a questi fatti ci sia un disegno eversivo di più vasta portata, non certo nuovo nella storia della nostra Repubblica. La Costituzione italiana vieta espressamente la ricostituzione del partito fascista, e quindi i movimenti che a queste ideologie si richiamano. Nonostante ciò non solo in parlamento vi sono partiti di più o meno chiara matrice fascista, alcuni dei quali addirittura al governo, ma i recenti fatti di Bari ci mostrano la connivenza di gruppi eversivi di estrema destra con elementi delle forze dell'ordine. Il recente proscioglimento di tutti gli imputati di piazza Fontana è un ulteriore motivo di preoccupazione. Così come l'accanimento che le forze dell'ordine dimostrano nei confronti dei compagni antifascisti milanesi, recentemente arrestati col pretesto di rapina e aggressione ai danni di due fascisti, ma con l'intento di stroncare il movimento antifascista. Questi fatti non devono lasciarci indifferenti, ad essere in pericolo è la nostra stessa libertà. Vogliamo che le istituzioni prendano una chiara posizione nel condannare le ideologie fasciste e chi compie azioni ad esse ispirate. Vogliamo che i gruppi di estrema destra vengano sciolti, come dettato dalla legge Mancino. Vogliamo la liberazione immediata dei compagni arrestati. Vogliamo che cessi il processo di revisionismo storico ai danni della Resistenza. Vogliamo che i valori della Resistenza siano alla base della nostra società, come recita la Costituzione.

Folletti U.R.B.A.N.I. - Pavia

follettiurbani@paranoici.org

La cosa strana è che sembra abbiano "diversificato" i modi di apparire. Nel mondo, malato e agonizzante, del calcio c'è stato un rapido quanto silenzioso reclutamento tra i supporters delle curve, e non solo, attraverso l'etichetta di C18 (Combat 1[Adolf] 8[Hitler]), i fanta dementi peggiori, che hanno una rete piuttosto diffusa in tutta europa (Spiccano Svezia, Germania, Inghilterra e Serbia). Di sicuro se non c'è un unico "capo" c'è il fatto che si organizzano tra loro, per cosa? Solo il disordine? Lattirare l'attenzione?. Appurata la dilagante presenza di questi soggetti negli stadi di serie A e B, curiosa è anche la frequentazione da parte di alcuni tifosi che compiono 2-300 km per andare a tifare per squadre che militano in campionati semi-profesionistici di regioni diverse da quelle di residenza. Occhio quindi, secondo me è tutto in preparazione.
Ho provato a immaginare un corteo di No-Global che per protesta invadeva l'olimpico, è puro delirio immaginarlo mà..., durante il derby, ci sarebbero stati ugulamente 150 feriti, ma non tra gli agenti di ps. Come mai nessuno, Vespamming, si è indignato per mesi delle scene di guerriglia accadute intorno allo stadio? Come mai nessuno ha starnazzato contro i teppisti che devastano la città?
Ripeto, occhio a tutti gli antifa, il periodo è cupo e ... nero.