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[Milano] 25 Apirle: antagonisti in piazza
by dal manifesto Wednesday, Apr. 21, 2004 at 12:38 PM mail:

Il 25 aprile dei centri sociali: corteo «antifascista militante» verso il consolato Usa.

«L'antifascismo non è solo ricordare e non dimenticare mai la Resistenza contro il nazifascismo, ma è anche antifascismo militante». E' una parola d'ordine che ogni anno si affianca, si mescola e si distingue nelle manifestazioni milanesi del 25 aprile. E quest'anno gli antifascisti più militanti sfileranno con lo spezzone che marcerà verso il consolato americano «contro la guerra e il neoliberismo», ma anche contro la repressione sociale e poliziesca. A Milano in questi giorni significa chiedere anche che vengano liberati Marta, Orlando, Milo e Federico, i quattro antifascisti arrestati alcune settimane fa per ordine della procura di Genova, che ora sta facendo di tutto per rendere difficile la loro vicenda processuale. E se l'uso delle manette sembrava già un'esagerazione, ora nei confronti dei quattro l'accanimento è decisamente sproporzionato rispetto all'episodio che ha consentito ai magistrati di usare le manette. Marta, Orlando, Milo e Federico sono stati arrestati con l'accusa di aver aggredito alcuni ragazzi con capelli rasati e catenine «ornate» di svastica. Il 17 gennaio scorso alla stazione di Genova erano saliti per errore sul treno che riportava a Milano alcuni militanti dopo una manifestazione a Nervi. Per gli antifascisti si sarebbe trattato di un «allontanamento inevitabile». Da quel treno senza dubbio sono stati fatti scendere in malo modo - e senza più catenina con la svastica (8 giorni di prognosi) - ma nessuno si poteva aspettare per questo di finire in carcere due mesi dopo con l'accusa di lesioni e rapina. E tanto meno che da quel momento si sarebbe innescato un simile meccanismo di repressione. Addirittura il questore di Genova Oscar Fioriolli, senza aver fornito alcuna prova, «non aveva escluso» l'ipotesi di un collegamento tra la bomba alla caserma di Sturla e gli arresti dei milanesi avvenuti pochi giorni prima. E così a Marta sono stati concessi gli arresti domiciliari solo dopo 11 giorni di carcere perché i carabinieri di Crema non facevano arrivare un fax e dopo un inutile trasferimento per una sola notte dal carcere di Genova a quello di Vigevano. «E' un record - spiega l'avvocato Mirko Mazzali - un trattamento mai visto nei confronti di una ragazza di 22 anni incensurata». E' agli arresti domiciliari anche Milo, mentre resta in carcere Orlando del centro sociale Orso, anche lui incensurato; non è più a Genova ma ad Alessandria, perché il Dap ha deciso che andava trasferito sempre per motivi di ordine pubblico, anche se di solito i detenuti non vengono trasferiti dalla città in cui ha sede il processo. E' invece a San Vittore Federico, che è stato arrestato solo una settimana fa. Ora bisognerà attendere la chiusura delle indagini, spiega Mazzali, «certo a Genova stanno facendo di tutto per renderci la vita difficile».



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