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CHIAPAS:la COCOPA chiede al governo sforzi per il dialogo
by La Jornada Monday, Apr. 26, 2004 at 11:54 AM mail:

La Jornada 22 aprile 2004 - Il problema dell'EZLN non si risolvere solo con il passare del tempo. LA COCOPA CHIEDE UN MAGGIORE SFORZO DEL GOVERNO PER RIPRENDERE IL DIALOGO DI PACE ALONSO URRUTIA


Nella riunione con il segretario di Governo, Santiago
Creel, e l'incaricato per la pace in Chiapas, Luis H.
Alvarez, i componenti della Commissione di Concordia e
Pacificazione (Cocopa) hanno chiesto al governo
federale di fare maggiori sforzi per riannodare il
dialogo per distendere i conflitti e rispondere alle
istanze sociali. "Questo è un obbligo del governo non
perché lo chiedano i chiapanechi, ma perché in Chiapas
è in atto un conflitto dichiarato", ha sostenuto Arely
Madrid, presidente in turno della commissione.

Durante l'incontro durato quasi due ore, alcuni
legislatori hanno segnalato che "il problema
dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
(EZLN) non svnirà solo con il trascorrere del tempo;
il problema non si risolverà solo per inazione. Il
governo federale deve essere presente e fare la sua
parte per riprendere il dialogo, questa è una
necessità del paese", ha affermato il perredista
Rutilio Escandón.

Secondo la versione dei legislatori, la riunione è
stata convocata per presentare i nuovi componenti
della Cocopa - i deputati della 59 Legislatura - e con
l'occasione Creel ed Alvarez hanno presentato un
rapporto sulle diverse azioni realizzate dal governo
federale per la ripresa del dialogo.

I legilsatori hanno sentito parlare di ricollocamento
delle basi militari che si trovano in alcuni punti
della zona di conflitto e che l'EZLN aveva chiesto di
ritirare; della liberazione della maggior parte dei
prigionieri zapatisti ancora reclusi in diverse
carceri del paese; della promozione fatta dal governo
dell'iniziativa di legge di riforma indigena della
Cocopa - che alla fine il Congresso dell'Unione ha
modificato - e del rafforzamento dei programmi sociali
in Chiapas.
In questo contesto, alcuni dei legislatori - in
particolare del PRD - hanno manifestato l'importanza
di riaprire il dibattito sulle azioni legislative che
sono state portate avanti e, in particolare, discutere
"le riforme della legge indigena" approvata dal
Congresso dell'Unione e che virtualmente ha motivato
la rottura dei contatti tra il governo e l'EZLN, ha
rilevato Escandón.

Al riguardo, la presidente in turno della Cocopa non
ha scartato la possibilità di riaprire la discussione
intorno a questa riforma, poiché "qualsiasi legge è
perfettibile". Tuttavia, ha ricordato, manca ancora
l'approvazione delle leggi secondarie vincolate alla
riforma costituzionale approvata.

Il più critico sui risultati dell'incontro è stato il
senatore panista Felipe de Jesus Vicencio, che ha
affermato che la riunione è stata veramente
"immanente", perché è servita solo per presentare i
nuovi componenti della Cocopa che "vergognosamente" si
è composta diversi mesi dopo l'avvio dell'attuale
legislatura. La cosa importante sarebbe che questo
servisse per rilanciare il lavoro della Cocopa, con
una nuova visione strategia e di Stato che
contribuisca a risolvere la situazione in Chiapas.

Per Madrid Tovilla, l'incontro è servito affinché la
Cocopa presentasse al governo la necessità di
riattivare gli sforzi per riprendere il dialogo con
l'EZLN; "che il governo insista, che non si stanchi,
affinché entrambi - Cocopa e governo - troviamo un
accordo per vedere se anche l'EZLN vuole sedersi a
dialogare".

Secondo i presenti, i fatti di Zinacantan sono stati
trattati in maniera collaterale e non approfondita. La
presidente in turno ha dichiarato che la questione era
stata segnalata come "una questione di prevenzione;
intendiamo che effettivamente è una questione
interna".

Per altri legislatori, come il senatore priista Carlos
Rojas, questo tipo di conflitti, come quello di
Zinacantan, si verificano precisamente in un contesto
di abbandono che contribuisce a creare gli scontri, "e
dopo, non dobbiamo lamentarcene".

(traduzione Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)




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