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http://italy.indymedia.org/news/2004/05/540744.php Nascondi i commenti.

Numerosi altri scandali come quello di Abu Ghraib sotto inchiesta
by Joe Monday, May. 03, 2004 at 7:13 PM mail:

Si fa strada l’ipotesi che gli strani abusi compiuti dagli americani nelle carceri irachene sia una manovra dell’ per screditare gli Usa. A che pro? Per dare potere ad un’organizzazione truffaldina come l’Onu.





Abu Ghraib col senno del poi

Come ha notato uno storico, i lazzi avvenuti ai danni di alcuni prigionieri e mostrati da <60 Minutes> ( della <Cbs> ) sono “irrilevanti” da un punto di vista propriamente militare. Paiono allestiti più per creare uno scandalo che per umiliare realmente lo spirito dei guerriglieri locali, seppure siano stati probabilmente usati con tale scopo apparente. La Lega Araba ha protestato vivacemente, dichiarando che quelle cose ci si poteva aspettarle dall’ex-Raìs, non da chi asseriva di essere andato in Iraq a portare la libertà.
Perché la Cia avrebbe dovuto ordinare delle amenità del genere, a base di fil di ferro sui genitali, sodomizzazioni e sesso orale coatto fra commilitoni prigionieri, oltreché violenze di soldati statunitensi ai danni di giovani donne irachene, oggetto di abusi sessuali in tutte le maniere, e pagliacciate varie? Se non fosse così, come hanno fatto le foto a fare il giro della terra? La risposta non è semplice e va cercata nel tentativo attribuito all’inetta copia Bush-Cheney di <disunire> l’America e il mondo.

<Links> allarmanti ( il primo contiene foto inedite di violenze sessuali d'ogni genre alle donne oltre alle altre sui maschi rivisitate- il secondo allude ad ordini dall’alto-il terzo parla di 30 ulteriori scandali ):
http://www.albasrah.net/images/iraqi-pow/iraqi-pow
http://www.rense.com/general52/militaryintelandCIA.htm
http://www.rense.com/general52/toro.htm


Strategia del <divide and rule>

Molti, ingannati da certe teorie cospirazioniste un po’ superficiali ritengono che l’America si voglia costruire un impero pezzo per pezzo, al modo come facevano gl’imperi coloniali durante il XVI, il XVII e il XVIII secolo. Prima l’Afghanistan, poi l’Iraq; quindi la Siria, infine l’Iran, con la Cina a seguire e così via. Non si può negare che tale strategia esista epidermicamente e neppure che sottostiano motivazioni di politica economica in tali eventi, ma un’impero costruito a questa maniera ( ammettendo di arrivare un giorno al <rush> finale ) sarebbe estremamente fragile e i popoli della terra difficilmente lo accetterebbero.
La strategia di chi vuole costruire un unico potere in sede internazionale probabilmente è molto più complessa e passa per le Nazioni Unite.


Ruolo del Consiglio di Sicurezza

Tutto ciò che sta accadendo, cosa molto preoccupamte spinge in una stessa direzione. Da un lato la divisione fra Francia-Germania, unitamente alla Spagna ballerina; dall’altra gli U.S.A., la G.B., l’Australia. Quale sartà l’unica soluzione adottabile se non una mediazione demandata al palazzo di Vetro. Come afferma Boselli, al di là dell’Onu c’è solo la violenza della forza bruta.
Già avevo indicato però in dicembre, sulla scorta di Padre Benjamin*, la colpa dell’U.N.S.C.O.M. nella preparazione della guerra ad Hussein.
Insomma, che c’è di meglio di una risistemazione politica generale che, si fa credere alla popolazione del globo, è voluta da lei medesima? Una risistemazaione che gli organi di stampa e i telegiornali di tutto il mondo presenteranno quale strettamente necessaria per risolvere il problema del terrorismo, della guerra e degli abusi indiscriminati da parte delle grandi potenze sui più deboli. Le mire della Sinarchia internazionalista passerano perciò per Abu Ghraib ed altri analoghi scandali appositamente confezionati e commissionati dai poteri forti, scandali che aggiunti agli attentati molteplici susseguentisi qua e là ( l’ultimo quello nell’<Arabia felix> ai danni di strutture petrolifere della <povera> Exxon ) finiranno per confondere l’opinione pubblica mondiale, spingendola ad accettare passivamente le risoluzioni additate dalle parti politiche, divise nelle posizioni ma unite nei fini, in nome nome di una democrazia rappresentativa più formale che effettiva.

* Gl’inganni dell’Onu- A/D

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Le notizie alterate dei tg sulle violenze
by Joe Monday, May. 03, 2004 at 8:31 PM mail:

Ho constatato che in ogni emittente si omettono le foto delle donne violentate da due o tre soldati o costrette alla <fallatio>. Si parla solo dei maschi e li si dice "costretti ad imitare atti (omo)sessuali fra di loro", ma forse non era solo un'imitazione. Perché Vespa non dedica una serata al tema. Ne ha dedicate tante alla vicenda di Aosta, una a tale argomento sarebbe di dovere, o sbaglio Dottore? Non deluda il suo pubblico!
Ci andranno di mezzo coloro che hanno compiuto gli atti, non chi glieli ha ordinati. I soldati americani, qualcuno asserisce, vengono impiegati come "agnelli sacrificali". Credono di poter spadroneggiare impunemente, non si rendono conto che qualcuno si beffa di loro dietro le spalle.
In tutte le guerre ci sono violenze sessuali alle donne. In Kossovo fu orribile. Qui però le violenze agli uomini hanno qualcosa di artefatto, sembrano caricature, fanno apparire il tutto una rappresentazione porno-video amatoriale segretamente controllata dall'esterno.

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bufala
by gyo Monday, May. 03, 2004 at 9:49 PM mail:

le foto di violenza sulle donne sono finte, nel senso che sono prese da un sito porno: http://www.carmillaonline.com/archives/2003/05/000221.html

Cio' non toglie che e' sicuro al 100% che ci sono violenze sulle donne, e' successo in tutte le guerre nel mondo, non vedo perche' non debba succedere anche con questa.....

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a me la storia puzza
by kaiser sosa Tuesday, May. 04, 2004 at 2:08 PM mail:

Sono mesi che le organizzazioni umanitarie denunciano le violenze e le torture. Mai una foto.
Poi un'emittente americana e una inglese diffondono foto di umilazione a uomini arabi (tipo Saddam con il dentista...)
Mi sembra evidente che ciò non sia accaduto a caso o per sbaglio.
Stanno cercando il conflitto tra civiltà, vogliono fare salire il sangue agli occhi agli arabi, provocare l'odio, il caos, le guerre.
Vanno isolati questi delinquenti.

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Precisazioni sulle violenze alle donne ed altro
by Joe Wednesday, May. 05, 2004 at 2:03 PM mail:

Che qualcosa di artefatto vi fosse nell'aria l'avevo segnalato io stesso. Questo però non basta, a mio parere, per dire che le violenze alle donne siano finte e quelle fra gli uomini solo mimate. Il <link> citato da Gyo mi pare vada fuori tema. Che c'entrano i siti pornografici? Non è il caso peraltro di fare i moralisti con gli altri, visto che le statistiche dicono che 1 su 3 collegamenti sono relativi a cose erotiche. E' facile presentarsi a chiacchiere come esseri morali distinti dagli altri, considerati volgari e isterici libidinosi, pronti a masturbarsi o svolgere commerci sesseuali impropri. In quanto alla morbosità chiunque tratta di fatti che hanno a che fare con l'argomento, è impossibile non si ecciti un po', non siamo mica macchine. tanto vale allora escludere l'argomento a priori per <pruderie>.

Sarebbe una precauzione nei confronti delle femmine d'altra parte incomprensibile, visto quello che sono stati capaci di fare gli americani precedentemente ( ad esempio in Vietnam, dove sono avvenute cose molto peggiori dell'Iraq ), che gli <yankee> limitassero la loro sopraffazine nei confronti dei maschi. D'altronde non si può neanche affermare che le violenze facciano sempre parte integrante delle guerre. Vi sono state guerre dove le violenze di questo tipo non sussistevano. In genere però, è vero, accade.

Qui, ad ogni modo,quello che stona è la freddezza con cui queste cose sono state compiute. Ciò fa pensare che la faccenda sia una manipolazione. Non nel senso di negare i fatti, per filo-americanismo. Se fosse tutta una montatura fotografica, lo sarebbe anche per i maschi. Comunque i tg avrebbero dovuto parlare se non additrittura presentare nei loro filmato, magari in tarda serata, le violenze sulle donne. La visione di un corpo nusdo maschile è tollerata, quella di una donna no? Perchè mai? Il problema vero è un altro, è che le violenze sulle donne lasciano il segno e indignano molto di più l'opinione pubblica.

Può sembrare un controsenso con quanto dicevo sopra. Perchè qualcuno potrebbe chiedersi questo. Se la stampa è condizionata dai poteri forti e questi avevano interesse a far scoppiare lo scandalo per dare credito e potere alle Nazioni Unite, con l'aiuto degli oppositori alla guerra ignari, non sarebbe stato meglio far sì che lo scandalo scoppiasse in tutta la sua virulenza? No, non sarebbe stgato interesse, perché se gli scandali non vengono pilotati possono finir male. Invece è molto più opportuno fare in modo che lo scandalo avvenga, che si prendano provvedimenti atti ad impedirne di nuovi ( almeno in apparenza ), raggiungendo quegli scopi che ci si prefiggeva in anticipo.

Non è tale procedimento il gioco consueto dell'<Intelligence> ed in particolare di quella statunitense? A confermare la supposizione, vi sono le accuse del generale americano delle carceri irachene, non illazioni. Oltreché l'innaturalezza delle fotografie, con troppi sorrisi. Chi fa violenza cerca di nascondere, non di farsi fotografare, a meno di fini reconditi specifici. Che poi i benpensanti italiani facciano sempre gli ipocriti, negando l'evidenza ( le violenze ci sono, non paiono simulazioni )e simultaneamnte facendo passare le atrocità del presente per prassi comune, la cosa fa parte della storia del nostro paese. Non ci sarebbe stato il Ventennio se l'Italia non fosse una nazione abitata da voltagabbana, pronti da un giorno all'altro a passare da socialisti a fascisti, da fascisti a filo-israeliani e filo-americani. Additando un giorno Hitler e Mussolini, falsi oppositori delle plutocrazie anglo-americane, quale nemici della civiltà e l'altro guiorno comportandosi secondo i loro insegnamnenti, quali servi sciocchi dell'<establishment>.

In tutto questo, d'accordo, l'eros c'entra poco. C'entra solo siccome mezzo ulteriore di sopraffazione e di manipolazione dell'esere umano, al servizio dei potenti di turno, senza carità umana, senza cuore per le sofferenze indicibili dei loro simili.

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