Indymedia Italia


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http://italy.indymedia.org/news/2004/05/553991.php Nascondi i commenti.

bush rovina a terra dalla bici
by precario Sunday, May. 23, 2004 at 12:00 AM mail:

Preludio alla caduta dell'impero?

bush rovina a terra ...
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Durante la passevggiata in un ranch del texas bush è rovinosamente caduto riportando numerose ferite al labbro , alla testa, naso e alla mano destra

Non si placano le polemiche sulle TORTURE!


W la Pace e Cuba Socialista!

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isolare la guerra di bush!
by Maria Sunday, May. 23, 2004 at 12:02 AM mail:

Fermare gli orrori in IraQ!Rispetto della Costituzione italiana! Pace in Iraq! Pluralismo in Italia!


Mai piu' guerre e torture!

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No alla guerra di bush!
by No alle TORTURE! Sunday, May. 23, 2004 at 12:10 AM mail:

No alla guerra di bu...
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Pluralismo e informazione sulle TORTURE!
by Maria Sunday, May. 23, 2004 at 12:13 AM mail:

IL POPOLO ITALIANO DEVE SAPERE DEGLI ORRORI PERPETRATI DAI SOLDATI USA E DELLA GRAN BRETAGNA IN IRAQ!

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=34745

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Bush cade dalla bici
by da rai news24 Sunday, May. 23, 2004 at 12:14 AM mail:

23/05 00.00
Usa: Bush cade della bici, lievi ferite
Il presidente Bush è caduto dalla sua mountain-bike durante una passeggiata nel ranch di Crawford, in Texas. Bush ha riportato solo lievi abrasioni al mento, al labbro superiore, al naso, alla mano destra e a entrambe le ginocchia. Lo ha riferito il portavoce della Casa Bianca. Il presidente era al 25° chilometro di una passeggiata di 27 quando è avvenuto il piccolo incidente.
http://www.rai.it/notiziatelevideo/0,9216,4039758,00.html

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non sono dei
by cittadino Sunday, May. 23, 2004 at 12:29 AM mail:


COSTRUIRE LA NUOVA UMANITA' IN TUTTO IL MONDO!

La guerra sta dimostrando il livello di disumanita'
che puo' raggiungere il mondo senza un equilibrio di poteri e un equilibrio tra gli stati.

La vittoria degli Stati Uniti sul blocco del Patto di Varsavia ha determinato una crisi spaventosa negli ex paesi dell'est e una volonta' di potenza illimitata
dei vincitori.

La novita' vera devgli ultimi anni per fortuna è anche il nuovo movimento antiliberista e pacifista che ha determinato una vasta critica sociale e politica alle scelte neoliberiste dei governi occidentali.
Nonostante il controllo dei media e la continua propaganda
i lavoratori oggi hanno aperto gli occhi e hanno voltato le spalle a questa propaganda.
Dalla Spagna , alla Gran Bretavgna, agli Stati Uniti, all'Italia, masse crescenti reclamano la fine della guerra all'Iraq, la fine delle torture dei soldati usa e del regno unito su inermi prigionieri,la fine della occupazione militare.

Il sonno della ragione genera mostri ed è per questa ragione che il potere non puo' che essere collettivo e finalizzato all'interesse venerale.la virtu' del popolo della pace sapra' vincere sulle tenebre e sul privilegio.
La ragione genera il progresso e la virtu' e questa ovgvgi è interamente nelle mani delle moltitudini in lotta per un altro mondo possibile.

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Rifondazione la strada del triciclo non porta a nulla!
by Tornare a Marx e a Lenin! Sunday, May. 23, 2004 at 12:34 AM mail:

Occorre una giusta direzione per un mondo socialista!
http://www.icl-fi.org/index.htm

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Cos'è la SOA?
by accade negli usa Sunday, May. 23, 2004 at 12:41 AM mail:

@@@@

La Scuola delle Americhe (SOA) è una scuola di combattimento a Fort Benning in Georgia (USA). Nei suoi 56 anni di vita ha insegnato a più di 60.000 soldati latinoamericani, tecniche di repressione, di guerra d’assalto e psicologica, di spionaggio militare e tattiche per gli interrogatori. Centinaia di migliaia di latinoamericani sono stati torturati, stuprati, assassinati, “fatti sparire”, massacrati e obbligati a fuggire ad opera dei “diplomati” presso la SOA.

Ecco cos'è la SOA:
http://www.nuovimondimedia.it

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dietrologia o realta?
by Roberto Sunday, May. 23, 2004 at 12:46 AM mail:

Non è che questa caduta dalla bici non verra' piu' in Italia?Il Pentagono probabilmente avra' suggerito che un arrivo in Europa sarebbe in questo momento molto impopolare, piu' impopolare che negli stessi Stati Uniti
dove la maggioranza ormai chiede l'immediato ritiro e di fare chiarezza sulle orribili torture sui prigionieri.


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Il crollo delle ideologie ma anche delle bugie!
by Maria Sunday, May. 23, 2004 at 12:53 AM mail:

Avevano detto che facevano la guerra per distruggere le armi di distruzione di massa

Le armi di distruzuione di massa non ne hanno trovate

Avevano detto che andavano per prevenire il terrorismo islamico


il terrorismo islamico non c'era ed oggi purtroppo c'è in Iraq


Avevano detto che andavano a portare la democrazia e la liberta'

Hanno portato le bombe all'uranio, le torture, i maltrattamenti, le distruzioni, la miseria e la disoccupazione di massa.

Avevano detto che l'Iraq era un regime totalitario

E hanno tenute nascoste le foto e minimizzato le torture

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Rapporto di Amnesty
by sulle torture Sunday, May. 23, 2004 at 1:13 AM mail:

http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=torture&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=34554

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non capisco
by Malecon Sunday, May. 23, 2004 at 1:16 PM mail:

Io non capisco molto...Castro a Cuba incarcera per decenni i dissidenti, li tortura regolarmente e li lascia morire in cella privandoli delle medicine e alimentandoli solo con semola di mais. Molti cubani sono in cella di isolamento da anni e non avete mai detto nulla per loro, è semplicemente disgustosa la vostra protesta a senso unico, gli americani sono dei mostri a torturare-------Castro invece lo fà per difendere la rivoluzione!.......perchè non vi fermate un attimo e vi chiedete se siete credibili quando protestate contro gli USA, finchè non lotterete anche contro la dittatura cubana è ovvio che non lo siete, tutti o nessuno.

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SULLE ORRENDE TORTURE DEI SOLDATI USA
by Roberto Sunday, May. 23, 2004 at 2:52 PM mail:

ECCO IL NUOVO MONDO DI ORRORI E MACERIE.TORNARE A MARX!

Tutto il mondo ha visto le foto , i video, ha sentito le testimonianze sulle orrende torture di massa e sulla sparizione di decine di prigionieri morti sotto orrende torture.
Cuba non bombarda con bombe micidiali e con armi di distruzione di massa all'uranio case, mercati, ospedali,

Non c'è una sola prova di maltrattamenti nelle prigioni cubane e sarai credibile.
Qui non si tratta nemmeno di abusi , ma di orrende torture, orrende umiliazioni prodotte per giunta in un paese occupato militarmente dopo aver ucciso migliaia di iracheni sia soldati ma anche migliaia di civili; donne vecchi e bambini.
Le sofferenze del popolo iracheno sono incalcolabili , ma oggi è tutta l'umanita' ad essere offesa e colpita
Non si era visto tanto orrore dalla aggressione al Vietnam

Forse un giorno i paesi oppressi scriveranno la vera storia dell'umanita' ed anche in Italia sara' data piena cittadinanza al ruolo di chi realmente ha sconfitto gli orrori del nazi-fascismo: l'Armata Rossa e la Resistenza partigiana.
I nostri figli sapranno tutto sulle due bombe atomiche sganciate sulle citta' di Hiroshima e Nagasachi, sulla
guerra di corea , quella contro il Vietnam e le piu' recenti guerre per il petrolio e per distruggere le civilta' socialiste.

Liberta' per i prigionieri iracheni malvagiamente torturati!
Liberta' per i cinque intellettuali segregati in un buncher usa!

FERMARE LA GUERRA E GLI ORRORI!

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LE ORRENDE TORTURE USA
by Roberto Sunday, May. 23, 2004 at 2:58 PM mail:

ECCO IL NUOVO MONDO DI ORRORI E MACERIE.TORNARE A MARX!

Tutto il mondo ha visto le foto , i video, ha sentito le testimonianze sulle orrende torture di massa e sulla sparizione di decine di prigionieri morti sotto orrende torture.
Cuba non bombarda con bombe micidiali e con armi di distruzione di massa all'uranio case, mercati, ospedali,

Non c'è una sola prova di maltrattamenti nelle prigioni cubane .Sarai credibile quando i torturatori usa verrano condannati all'ergastolo e tu fornirai una prova di maltrattamenti nelle prigioni di Cuba.

La realta' è che Castro è amato perche' è uno del popolo mentre bush quando esce in mezzo alla folla è sempre
superprotetto e attorniato da teatrini costruiti ad arte.

Qui non si tratta nemmeno di abusi , ma di orrende torture, orrende umiliazioni prodotte per giunta in un paese occupato militarmente dopo aver ucciso migliaia di iracheni sia soldati ma anche migliaia di civili; donne vecchi e bambini.
Le sofferenze del popolo iracheno sono incalcolabili , ma oggi è tutta l'umanita' ad essere offesa e colpita
Non si era visto tanto orrore dalla aggressione al Vietnam

Forse un giorno i paesi oppressi scriveranno la vera storia dell'umanita' ed anche in Italia sara' data piena cittadinanza al ruolo di chi realmente ha sconfitto gli orrori del nazi-fascismo: l'Armata Rossa e la Resistenza partigiana.
I nostri figli sapranno tutto sulle due bombe atomiche sganciate sulle citta' di Hiroshima e Nagasachi, sulla
guerra di corea , quella contro il Vietnam e le piu' recenti guerre per il petrolio e per distruggere le civilta' socialiste.

Liberta' per i prigionieri iracheni malvagiamente torturati!
Liberta' per i cinque intellettuali segregati in un buncher usa!

La guerra di bush è orrenda non solo per le torture di massa, i manuali della Cia sull'uso della tortura, le scuole di tortura, Guantabamo, l'uso dell'uranio, le continue bugie, è orrenda per la disumanita' e per il conflitto di civilta' che sta alimentando.
Un conflitto che alimenta il fondamentalismi di ogni genere a danno dei piu' poveri non certo di chi sta nei buncher.

FERMARE LA GUERRA E GLI ORRORI!

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TORTURAVANO PER DIVERTIMENTO!
by FERMIAMO BUSH! IRAQ LIBERO! Sunday, May. 23, 2004 at 3:10 PM mail:




Il Washington Post: sevizie non sempre legate agli interrogatori. Alcune morti dei prigionieri di Abu Ghraib erano state attribuite a cause naturali o "non determinate".

NEW YORK - Dal carcere dell'orrore di Abu Ghraib dopo l'ultima ondata di foto, continuano a emergere nuovi particolari. Secondo le ultime versioni buona parte delle torture dei prigionieri non avvenivano per estorcere informazioni ma solo per diventimento dei carcerieri o come punizione. Il Washington Post di sabato cita infatti un documento nel quale un ufficiale della polizia militare afferma che ufficiali dell'intelligence civile e militare visitavano spesso la prigione la notte, portando via detenuti per interrogarli in «una capanna di legno» dietro al carcere senza la presenza della polizia militare.

IN TOTALE SONO 37 I DECESSI SOTTO INCHIESTA - Sono almeno 37 le persone morte durante la detenzione in strutture gestite dagli americani in Iraq e Afghanistan. Ad ammetterlo sono stati funzionari del Pentagono, precisando che alcuni di questi casi sono stati classificati come decessi dovuti a cause naturali o non determinate, ma dieci sono stati classificati come omicidi. Molti dei casi attualmente oggetto di inchiesta risultano essere avvenuti prima o durante gli interrogatori. Almeno due dei decessi sono avvenuti nel carcere di Abu Ghraib, a Bagdad. Due settimane fa, ricorda la Bbc, gli Stati Uniti avevano annunciato di aver aperto un'inchiesta su 25 casi di decessi avvenuti dal dicembre 2002: ora a questi si sono aggiunti altri otto casi - portando quindi il numero a 33 - alcuni dei quali riguardano però la morte di più di una persona, in tutto 37 vittime. Trentadue di queste sono morte in Iraq, le altre cinque in Afghanistan. Alcuni casi risalgono anche al mese di agosto 2002.

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Vogliono riscrivere la storia!
by di Giulietto Chiesa Sunday, May. 23, 2004 at 3:29 PM mail:

di GIULIETTO CHIESA

Pensavo fosse un luogo comune. Invece l'ho visto con i miei occhi. La storia la narrano sempre i vincitori. Intendo dire la prima versione della storia di un fatto, un evento, un crollo, una vittoria. Qualsiasi cosa sia accaduta i primi a raccontarla sono sempre i vincitori. Occorre poi gran tempo, spesso intere generazioni, perché qualche verità sia ripristinata, le esagerazioni (dei vincitori, appunto), le vanterie, le bugie vere e proprie, i tentativi di occultamento delle ignominie (dei vincitori, appunto) siano disvelate. Naturalmente è sempre troppo tardi per i vinti.

L'ho visto osservando da vicino, vivendola, la caduta dell'impero sovietico. L'ho anche scritto - mentre lo vedevo crollare, quell'impero - quante fossero le menzogne che accompagnavano il suo crollo. Ed erano tutte menzogne dei vincitori. Ma ho sperimentato quanto fosse difficile andare contro la corrente. La corrente esige che gli sconfitti siano sviliti, depredati, o uccisi. I costumi si sono venuti affinando, con il passare dei secoli, ma solo nelle forme esteriori. In tempi lontani le città conquistate venivano rase al suolo. Era un modo per cancellare le uniche memorie esistenti. E quando ancora la scrittura era poca e riservata a pochi potenti colti, allora si doveva cancellare l'immagine che un popolo aveva costruito di sé. Era la sua architettura, le sue città. E la tradizione orale e la lingua venivano anch'esse cancellate uccidendone i portatori. Perché i vincitori - in tutte le epoche - non sono mai generosi con i vinti. Non lo furono gli spagnoli contro gli Aztechi. Non lo fu Roma con Cartagine, non lo fu Atene con Sparta, non lo è stato l'Occidente con i sovietici.
Poi vennero civiltà che oggi consideriamo più evolute. Esse non cancellarono con la forza la storia degli sconfitti, non li uccisero, non li liquidarono fisicamente, ma si preoccuparono sempre di irriderne il passato, di sminuirne i meriti, che sempre esistevano, dipingendo gli sconfitti come barbari, che meritavano la loro sorte, o come imbelli, che meritavano la tragedia a causa della loro ignavia o viltà. Dunque la storia dei vincitori, quasi per definizione, è menzognera. Conosco un solo caso in cui non credo lo sia stata. Per lo meno tutto ciò che conosco conferma, a sessant'anni di distanza, che la storia dei vincitori fu vera. Il processo di Norimberga fu una chiusura dei conti con il nazismo drastica, unilaterale nella sua esecuzione, ma sostanzialmente giusta.
Come mai sia avvenuta questa classica eccezione che conferma la regola è materia di dibattito, probabilmente infinita. Io credo che l'Europa e il mondo occidentale si trovarono di fronte a una deviazione così mostruosa e violenta rispetto ai loro standard da essere costretti a respingerla e ripudiarla collettivamente con un atto di violenza che costituiva, al tempo stesso, il risultato di una penosa presa di coscienza critica che il pericolo restava incombente, che avrebbe potuto ripetersi e che stava annidato nelle profondità stesse dell'Uomo.
Fu innalzato un tabù che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto restare invalicabile per sempre, alla pari dell'incesto, alla pari del cannibalismo.
L'olocausto si era rivelato incompatibile con la sensibilità media del XX secolo. Ma noi sappiamo che altri olocausti si erano verificati nei secoli precedenti, senza essere percepiti come tali, senza essere fonte di sensi di colpa in coloro che li avevano eseguiti. Le sensibilità medie di quei secoli non erano evidentemente altrettanto elevate. L'odissea dello schiavismo, ad esempio, segnò lo sterminio di decine di milioni di neri africani. E non ci fu, né avrebbe potuto essere concepita, una Norimberga per i responsabili. I quali non seppero mai di essere responsabili di genocidio, un concetto che nacque molto tempo dopo di loro. Lo sterminio degl'indiani d'America è stato relegato in un angolo minuscolo della storia di quel paese. Nascosto così bene che non se ne parla e, anzi, - poiché in questa epoca moderna i sensi di colpa sono dilatati - non se ne deve proprio parlare. E' anch'esso un esempio preclaro della regola secondo cui sono i vincitori a fare la storia, o , quando occorre, a cancellarla.
Stabiliti questi criteri, che servono a relativizzare i concetto di storia dei vincitori, le soluzioni adottate da questi ultimi sono le più diverse. Per esempio nel caso della fine del regime franchista (per restare nel XX secolo) la soluzione è stata volutamente morbida per consenso delle parti, ma anche con l'aiuto degli osservatori esterni. I vinti non avevano più l'energia per difendersi. I vincitori non avevano bisogno di rivincite perché i vinti si erano arresi senza combattere. E, del resto, coloro che avevano aiutato i vinti a restare al potere per tanti anni, sapevano che una resa dei conti avrebbe costretto anch'essi a presentarsi sul banco degli accusati. Gli Stati Uniti d'America, in primo luogo. Erano venuti a liberare l'Europa dal nazismo, ma appena finita la guerra si occuparono solo di contrastare la minaccia sovietica e lasciarono in tutta tranquillità al potere sia il dittatore Francisco Franco che il famigerato Salazar in Portogallo. Tutti gli alleati erano buoni per la bisogna, e furono usati.
Le ostilità furono dunque chiuse in silenzio. Non ci furono rappresaglie, non amnistie. I monumenti restarono quietamente ai loro posti, le vie non vennero ribattezzate. Il regime economico non aveva alcun bisogno di essere modificato: capitalismo era, capitalismo restò con poche e inessenziali modifiche, La struttura politica fu uniformata a quella delle democrazie occidentali e non ci fu alcun bisogno di fare ricorso a forme di coercizione.
Ma questo accadde perché la Spagna era stata un episodio marginale del "secolo breve". Aveva acceso odi e sollecitato vendette; la guerra civile era stata sanguinosa e terribile; il valore simbolico della sconfitta della Repubblica era stato potente, il fascismo e il nazismo ne trassero forza e impeto. Ma non era stato quello il tornante decisivo del secolo.
Altra cosa fu la fine dell'Unione Sovietica.
Era stato l'unico esperimento storico realmente alternativo (o vissuto come tale da miliardi di individui in tutto il mondo, il che equivale a dire la stessa cosa) al capitalismo. Aveva assunto proporzioni immense, e aveva acquistato una forza altrettanto grande.
Venivano meno, all'improvviso, inaspettatamente, le paure di mezzo mondo che avevano caratterizzato tutti i decenni dal 1945 al 1989. E, insieme, quelle che (assieme agli entusiasmi dell'altro mezzo mondo) si erano accese dal novembre 1917. In quel caso l'opera di demolizione doveva, per forza di cose, essere totale. La sconfitta doveva essere accompagnata dall'infamia dei vinti. La vittoria doveva trasformarsi in colonizzazione, anche perché il paese sconfitto era talmente grande, talmente appetitoso, che il bottino non avrebbe potuto essere portato via in un sol boccone. E, inoltre, si sarebbero dovute lasciare sul posto le garitte di controllo. Non si sa mai: magari, passato lo choc, il gigante si risolleva. Il comunismo sovietico è stato così cancellato nello spazio di pochi anni. In meno di una generazione non se ne conserva il ricordo. I figli di padri che l'hanno visto e conosciuto non sanno nemmeno cosa fosse. In ogni caso non ne parlano. La proprietà pubblica dei mezzi di produzione è stata cancellata insieme a ogni forma di solidarietà sociale. Al suo posto è stata installata un'America "russa", ancora più violenta e selvaggia di quella che realizzò negli Stati Uniti nascenti l'accumulazione originaria del capitale. I monumenti sono stati rimossi, i nomi delle strade e delle piazze sono stati sostituiti. La nomenklatura sovietica è sparita nel giro di pochi mesi. Al suo posto si è insediata una nuova nomenklatura, composta da ex mafiosi ed ex funzionari intermedi e inferiori del passato regime: i detentori, adesso (oppure i prestanome in molti casi di capitali stranieri) della nuova proprietà privata.
Il partito comunista è stato dichiarato fuorilegge, ma solo per pochi mesi. Perché i comunisti erano rimasti troppi e aprire un processo sarebbe stato straordinariamente difficile e avrebbe complicato tremendamente le cose. La de-comunistizzazione è avvenuta per linee interne, senza clamore, con un'epurazione radicale ma controllata. Senza vendette.
I vincitori erano stranieri, ma ebbero il sostegno pieno e totale dell'intelligencija locale. Che si suicidò e suicidò il proprio paese con assoluta dedizione ai conquistatori provenienti dall'Impero del Bene. La storia è stata riscritta, anche sui libri di testo. I rivoluzionari sono ora descritti come delinquenti comuni. Magari, come Lenin o Bukharin, un po' grafomani, avendo scritto decine di volumi. I "bianchi" come Kolchak, sono ora gli eroi. Lo zar è stato santificato. Tutto ha funzionato perfettamente per un certo, ristretto numero di anni. Poi, quando la gente comune ha cominciato a contarsi i soldi in tasca, a capire che le sue condizioni di vita sono precipitate all'indietro di trent'anni, è apparsa una reazione di massa, a metà strada tra la nostalgia e la rabbia. Ma, nel frattempo tutti i media sono diventati privati : in una prima fase di proprietari privati in senso stretto, in una seconda fase, l'attuale, privati e al servizio dello stato al tempo stesso. Di uno stato privatizzato dal nuovo potere.
Così le antiche ambizioni di potenza sono state coltivate dal potere insieme alla miseria di massa. Invece di pane, orgoglio. L'inno è stato ripristinato, con nuove parole e stessa musica. C'è voluta la guerra di Cecenia, due volte, per tentare di ridare ai russi un minimo di soddisfazione per il loro orgoglio nazionale. Ma entrambe le guerre (El'tsin prima, Putin poi) sono andate male. In Occidente di Russia non si parla più, salvo che per contare i morti degli attentati terroristici. Anche in questo caso i vincitori sono riusciti a far passare la loro vulgata: la Russia è stata conquistata al capitalismo e alla democrazia, è stata omologata e non conta più niente. E' anche, più o meno, quello che pensano i russi di se stessi. E non ne sono particolarmente felici.
Naturalmente la vulgata è falsa. E, come è spesso accaduto nella storia, gl'inventori delle vulgate di comodo finiscono per credere alle storie che hanno inventato. E, quando accade, poi, che esse vengono smentite dai fatti, se ne stupiscono sinceramente. Con la Russia sarà così, io ne sono certo. Ma non saprei dire quando.


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