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scontri e blocchi nella giornata di venerdì a giugliano(NA) [fonte il mattino]
by tana Sunday, May. 30, 2004 at 12:53 AM mail: tana@ecn.org

scontri e blocchi nella giornata di venerdì a giugliano(NA)

IL REPORTAGE
DALL’INVIATO
FRANCESCO VASTARELLA
Giugliano. È l’una di notte. Una nuvola di fumo nero si leva nel cielo. È il segnale della rivolta. Cinque o sei motorini attraverso il sentiero raggiungono la discarica di Settecainate requisita lunedì dal commissariato per l’emergenza rifiuti. Il guardiano è solo, attende i camion. Il lancio improvviso di pietre costringe il vigilante, solo nonostante l’attentato di lunedì, a spostarsi. E così qualcuno scaraventa bottiglie incendiarie sul serbatoio di gasolio che alimenta il generatore elettrico.
Il guardiano non ha il tempo di rendersene conto e dall’altra parte della discarica volano ancora bottiglie incendiarie. «Ho sparato tre colpi in aria, ma le bottiglie erano già sulla guaina protettiva dela cava», racconta il vigilante dopo tre ore e mezza trascorse da solo, con le luci accese della sua auto, ostaggio di ombre che continuano ad aggirarsi minacciose intorno alla cava. Il guardiano non può fuggire, il sentiero è ostruito da rifiuti messi di traverso, da una roulotte data alle fiamme, da grossi cubi di cemento armato e pneumatici sistemati lungo la siepe per essere dati alle fiamme. Lassù, sulla discarica si può arrivare soltanto a piedi, al buio ci si avventura. Quando alle 4 si scende, i manifestanti non ci sono più, stanno per arrivare in forze polizia, carabinieri, e i vigili del fuoco che a mezzanotte avevano dovuto fare marcia indietro. È l’alba di un lungo giorno di battaglia.
Blocchi stradali, assalti a bus e camion, paralisi e disagi, imboscate sulle strade di campagna. La protesta è ora guerriglia. In azione comitati di ambientalisti e residenti, che però vedono compromesse le iniziative da schegge impazzite, gruppi marginali che pianificano il sabotaggio, tagliano addirittura un pino secolare e cercano di spingerlo sulla strada.
Alle 5.30 arrivano i blindati a Settecaiante. Poco dopo i mezzi pesanti dei vigili del fuoco, in sosta nell’area Asi di Giugliano-Qualiano, zona di sicurezza, e scortati per spianare la via ai camion lungo il sentiero sabotato. I cinque funzionari della Questura arrivati da Napoli sanno di avere i minuti contati, fremono i carabinieri. Alle 8 arriveranno le mamme con i 1.400 bambini del quarto circolo didattico, poco distante, e ogni operazione si potrebbe complicare.
Alle 6.30 ecco i primi 20 camion dal Cdr di Tufino. Vengono messi in fila. All’improvviso un carabiniere grida: «Subito con me, stanno tagliano i pneumatici dei mezzi». La gente torna alla carica. Romilda, in testa un fazzoletto, è tra le prime ad uscire di casa: «Ucciderete tutti con quest’immondizia. Ho perso due dei miei familiari. Io sono in chemioterapia, vado al Pascale, chissà quanta gente come me è vittima dei veleni. Dovreste vedere. Via i camion».
Spintoni, insulti, qualche primo fermo di manifestante, poi rilasciato. Sono le 7.10 i residenti rinunciano al corpo al corpo con le forze dell’ordine e scelgono altre forme di protesta. Blocco allo svincolo della variante della Tangenziale a Licola, a ridosso del Magic World. Poi, alle uscite di Varcaturo. Poi, in via Ripuaria. Con scudi e manganelli la gente viene ogni volta allontanata, ma torna. Alle 10 un bus Ctp viene bloccato in via San Nullo, l’altro accesso a Settecainate, l’autista costretto a scendere, il mezzo devastato e messo di traverso sulla carreggiata. Più tardi verrà individuato uno dei presunti responsabili, Zeferino D’Alterio, 30 anni, arrestato dalla polizia con l’accusa di rapina aggravata e sequestro di persona insieme con complici sconosciuti. In serata un altro bus finisce in trappola, l’autista cerca di tornare indietro ma viene accerchiato, qualcuno dice che sia stato malmenato, un bambino cerca di impossessarsi delle chiavi del mezzo, che poi vengono restituite.
Passano le ore e si moltiplicano le notizie di blocchi e sit-in. I camion continuano ad arrivare, con la via spianata sembra ormai fatta. Non è così. Il Commissariato è costretto a far aprire per le campagne una seconda strada per la discarica. E intanto, il vicesindasco di Qualiano ordina dei controlli sui mezzi di rifiuti che passano nella sua zona. Ma mentre i vigili controllano i camion un gruppo di manifestanti dà l’assalto ai mezzi, taglia le gomme, sversa sulla strada il contenuto dei cassoni, gli autisti sono malmenati. Si avvicina la sera, la protesta non si placa. Giugliano si prepara a un’altra notte di fuoco.

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