Lentamente, con calma, forse si muove qualcosa.

Dopo oltre un anno di grida che si levavano sparute nel mondo dell'informazione internazionale, dopo decine di migliaia di morti e ancora piu' profughi in una regione che ha poco meno dell'inferno, i gendarmi del mondo si accorgono del crimine.

Curioso, forse gli Usa cercano un po' di benemerenze a basso costo, eppure erano al corrente della situazione da quando č cominciata.

Anche l'Europa era al corrente a livello governativo; e anche se non se ne č parlato molto, coinvolta in una mediazione tra il governo islamico e le milizie cristiane armate di fresco per ottenere una pace tanto vantaggiosamente petrolifera, quanto insulsa dal punto di vista umanitario. Usa, Gran Bretagna, Italia e Norvegia erano il "quartetto" deputato ad "assistere" il processo di pace. L'Agip ha un futuro roseo nel paese ricchissimo di petrolio.

Oggi Kofi Annan č giunto a Karthoum e ha dichiarato che la missione militare č un'opzione se il governo sudanese non sapra' o vorra' proteggere i suoi cittadini.

Intanto Colin "Good Cop" Powell č giunto nella remote regione del Darfur, dove bande di predoni fanno strame della popolazione locale costringendola ad un esodo biblico e a campeggiare nel deserto morendo di fame. Vuole controllare di persona com'č la situazione.

Il Sudan č vastissino e il governo non ha mai mostrato di voler distrarre forze dalla repressione verso i cristiani ed i Nuba, prossime vittime dell'accordo di pace, per dedicarle alla lotta ai "predoni", ma non solo.

Un particolare che la comunitą internazionale pare trascurare č che aerei sudanesi hanno bombardato i profughi fino a colpire una cittadina, vicino alla frontiera, nel territorio del vicino Chad. Governo e predoni agiscono insieme. Sottigliezze.

Il "buon" Powell mostra la faccia dello sceriffo compassionevole e accarezza l'idea di una missione "veramente" umanitaria a basso costo.
Qualche predone da tenere lontano e qualche migliaio di disperati da esibire come benemerenza a basso costo e nessun rischio. In Sudan da anni non volano aerei che gli americani non vogliano, il paese ospitava Osama, diversamete dai talebani ha "invitato" l'ospite a togliersi di torno.

L'idea di Annan potrebbe andare in porto velocemente, tantopiu' che il grosso delle truppe potrebbe essere non-americano, stante la crudezza della situazione umanitaria.

Dall'inizio di questa vicenda, che gli Stati Uniti potevano fermare con uno schiocco di dita, sono morti piu' sudanesi per la vergogna del Darfur di quanti ogni nazionalitą ne abbia lasciati nel pantano iracheno dall'inizio della guerra.
Il livello vergognoso di alcuni campi profughi dispersi nel deserto in Iraq, che ospitano nel silenzio qualche migliaio sventurati in condizioni pessime, impallidisce di fronte a quello dei campi sudanesi, che spesso non sono altro che accampamenti a cielo aperto di umani in attesa di morire di fame ricordando i loro paesi distrutti dai "predoni".

Speriamo che l'amministrazione Bush scucia qualche dollaro e un po' di protezione ai sudanesi, almeno in nome delle public relations elettorali.
La Comunitą Europea potrebbe fare molto, il compito non č difficile, vedremo se troverą fascino presso politici ed opinioni pubbliche, gli abitanti del Darfur intanto muoiono a decine ogni giorno.