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REGINA COELI / Reazioni del mondo "politico" | ||
by info Thursday, Aug. 19, 2004 at 9:27 AM | mail: | |
Gli scambi d'accuse tra "ranger" padani alla Castelli e "cattivi maestri Radicali. Dibattiti utili soprattutto a migliorare le condizioni dei detenuti e lo strumento detentivo come organo di controllo e sorveglianza - prima ancora che di punizione.
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1. Se nelle carceri in agosto scoppiano le rivolte la colpa è dei «soliti personaggi», di quei politici che vanno a far visita ai detenuti e si comportano da «cattivi maestri». A lanciare la pesante accusa è stato il ministro della Giustizia Roberto Castelli che martedì notte si è recato a sorpresa nel carcere romano di Regina Coeli dove era scoppiata la violenta protesta dei reclusi. Il ministro ha denunciato la coincidenza che le proteste in carcere scoppiano dopo la visita di certi «personaggi». Non ha fatto nomi, ma a sentirsi chiamati in causa sono stati i dirigenti del Partito Radicale che nei giorni scorsi hanno visitato Regina Coeli. Ora hanno annunciato che denunceranno il ministro per calunnia. Qualcuno, ha attaccato Castelli, si dovrebbe vergognare per quanto accade nelle carceri. Ha aggiunto di «avere l'elenco di chi ha visitato il carcere e penso - ha affermato - che gli avvenimenti non siano del tutto casuali». Il 14 agosto, va ricordato, i radicali si erano recati nel carcere di Regina Coeli per raccogliere le firme tra i detenuti per un referendum abrogativo della legge sulla procreazione assistita. Vi sono molti modi, ha affermato ancora Castelli, per assicurarsi spazio sui giornali nel mese di agosto, «soprattutto da parte di partiti che hanno pretese di governo». I dirigenti radicali Rita Bernardini e Daniele Capezzone hanno reagito con una minaccia di querela. Il ministro, hanno affermato, dovrà rispondere in ogni sede delle sue affermazioni offensive e calunniose. Le carceri scoppiano, hanno affermato, ed emerge il dramma dei suicidi. |
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In Sicilia c'è la Santa Inquisizione | ||
by eretico Saturday, Aug. 21, 2004 at 4:57 PM | mail: | |
Ogni anno in Sicilia la Santa Inquisizione arresta e tortura nelle sezioni di Alta Sicurezza migliaia di Siciliani accusati di "concorso esterno in associazione mafiosa ". Sono segregati 3-4 anni con enorme danno per la Società, le famiglie, i figli, gli amici. La maggior parte vengono poi assolti con formula piena, altri condannati per reati minori per i quali avrebbero scontato una minor pena o addirittura la condizionale. |
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