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http://italy.indymedia.org/news/2004/10/663180.php Nascondi i commenti.

[genova-g8] diaz - trascrizione xi ud. prel. - 15 set 2004 - difesa luperi e gratteri
by imc italy Friday, Oct. 15, 2004 at 5:55 PM mail:

trascrizione delle xi ud. prel. del processo contro 28 poliziotti (due udienze fa e' stato separato dal processo Di Bernardini in quanto in coma) per l'irruzione alla scuola diaz e alla scuola pascoli. Arringa breve per fare dramma dell'avvocato Di Bugno per Luperi e arringa fiume di 6 ore dell'avvocato Li Gotti per Gratteri.


TRASCRIZIONE SOMMARIA

[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa(pm) ; C = parti civili/parti
lese ; R = teste]

P: [appello]
P: e' stata presentata un'istanza di rinvio per l'udienza di oggi.
D: avendo appreso dai giornali che e' in corso l'attivita' di acquisizione dei
tabulati. insisto nell'istanza di rinvio.
P: [verbalizza] l'avvocato Di Bugno insiste nella richiesta di rinvio
dell'udienza per un periodo non inferiore a 30 giorni allo scopo di preparare la
memoria difensiva gia' depositata in cancelleria.
A: (cardona) il pm ritiene che si debba stare al deciso del giudice. la
questione dei tabulati il giudice si e' gia' pronunciato due volte. quello che
l'ufficio del pm sta facendo e' di chiedere alla pg di ottemperare alle
richieste gia' fatte, come attivita' parallela e integrativa. Il presidente si
e' gia' pronunciato sulla questione dei tabulati. Per cui ci opponiamo
P: ma l'istanza e' circa la preparazione della memoria difensiva. [legge la
richiesta di rinvio, che sostanzialmente afferma che le parti civili hanno
impedito con i rinvii alla difesa di elaborare una memoria difensiva con tempi
consoni].
A: (cardona) non c'e' bisogno che ricordi a nessuno la funzione dell'udienza
preliminare. Tempo non ne hai mancato, come da c.p.p. I tempi sono stati
ampliati dall'ufficio dlla procura, nella memoria non c'e' nessun novum rispetto
agli atti depositati, per cui non ci sembra che la richiesta sia fondata.
C: (passeggi) noi riteniamo che i termini siano stati ampiamente rispettati,
per cui ci opponiamo.
D: (mascia) [alza la voce] noi ci aspettiamo un atteggiamento collaborativo
tanto quanto noi lo abbiamo avuto. noi siamo stati tanto collaborativi da
chiedere la fissaiozn dell'udienza di citazione del responsabile civile prima
della pausa estiva. Questo non e' stato fatto e questo ha ampliato i tempi. Io
comunque daro' atto a verbale che io difendero' solo su PARTE delle accuse
perche' non c'e' stato il tempo di preparare adeguatamente una difesa. Quindi mi
associo.
D: [ si associano tutti ]
P: il giudice rilevato che non sussistono le condizioni di legge per concedere i
termini per la difesa, che il pm ha depositato memoria fin dal 23 settembre
2004, ch ele difese hanno aavuto ampio termine per esaminare sia glia tti del
processo che la memoria, rigetta l'istanza di rinvio.
P: nulla impedisce che anche a fine udienza vengano depositate delle memorie,
anche successivamente alla deposizione, ovviamente...
P: sulla richiesta di rinvio della prossima udienza ne parliamo a conclusione
dell'udienza.
Resp. Civile: (ministero dell'interno) il ministero degli interni e' stato
citato da alcune difese come responsabile civile in un ambito penale, quindi la
qualifica dell'amministrazione e' quella alla pari di qualsiasi altro soggetto
che entra in un processo penale obbligato per i risarciimenti del danno derivati
dai reati ascritti agli imputati. In sostanza intendo dire che non e' presente
lo Stato Italiano, ma la pubblica amministrazione, non e' presente una
Istituzione, ma uno Stato Amministrazione in una sua branca, quella
dell'Interno, in quanto gli imputati sono dipendenti del Ministero degli
Interni, vale il principio per cui i pubblici impiegati sono responsabili dei
reati compiuti e di seguito la stessa pubblica amministrazione e' responsabile
direttamente nei confronti di terzi. Quindi in questi termini deve individuarsi
la prospettazione della pubblica accusa nel senso di una responsabilita' degli
imputati che si estende all'amministrazione di appartenenza, in quanto agenti
della PS che hanno operato in occasione della perquisizione alla scuola diaz il
21 luglio del 2001. [...]
Date queste premesse, in tesi il ministero degli interni, in questa sede,
limitata in quanto ud. prel., si auspica un esonero degli imputati da qualsiasi
responsabilita' e quindi un esonero del ministero stesso dalla responsabilita'
civile.
Noi sosteniamo e sosterremo che gli imputati non sono colpevoli, e poiche' non
esiste una presunzione civilistica di responsabilita', e' ovvio che gli imputati
non fossero considerati colpevoli dei reati, l'amministrazione non ne
risponderebbe.
Debbo dire che un asupicio come quello che ho fatto pocanzi non puo' trovare da
parte della difesa un adeguato supporto defensionale, in altre parole, il
ministero degli interni non puo' identificarsi nelle posizioni differenziate,
variegate, con sfaccettature diverse, dei vari imputati. Mi si chiederebbe
qualcosa al di la' delle mie forze, cioe' prendere posizione per ognuno degli
imputati.
E' un compito che lascio ai difensori dei singoli imputati, perche' una volta
poi sentite le difese di ciascuno di essi sara' piu' agevole per la difesa
ministeriale assumere una strategia omonima. E' chiaro che non sposiamo adesso
le linee difensive di tutti, ci potranno essere delle linee discriminanti o
conflittuali che emergeranno in dibattimento che dovremo prendere in
considerazoine.
Mi preme osservare che quelle che qualcuno ha definito prove granitiche a me non
sembrano tali, almeno allo stato attuale. E' vero, l'indagine ha portato un
quantitativo di materiale enorme, che questa difesa ha potuto esaminare in tempi
stretti, e sicuramente elementi che indicano una situazione anonima ci sono,
elementi che possono aver convinto la pubblica accusa a chiedere il rinvio a
giudizio, e che in questa fase sono alla sua valutazione.
Quello che vorrei escludere fin da questo mometno in maniera chiara ed energica
e' una aspettazione emergente nelle stesse parole del pm oralmente e nella
memoria, e nelle stesse parole delle parti civili, cioe' che questa e' stata
un'operazione studiata, congegnata dalla polizia, con uno scopo di rivalsa, di
spedizione punitiva a carico dei manifestanti in quanto nei precedenti giorni le
operazioni di polizia non avevano dato concreti risultati o i risultati non sono
soddisfacenti, quindi un operazione rappresentata di immagine da parte della
polizia di stato, quasi che fosse una riappropriazione del controllo dell'ordine
pubblico, a prescindere dagli aspetti di legalita' e di correttezza che devono
sempre immprontare l'operato delle ffoo. Se viene improntata all'attivita' della
ps un'attivita' di polizia di regime, quasi un impronta di corpo che agisce
all'esterno dell'ordine costituito, ebbene questa difesa non e' d'accordo. La
polizia avra' agito con eccessi, forse gli episodi convulsi incontrollabili,
sono sfuggiti al controllo dei dirigenti, certamente questo in teoria puo'
ammettersi, ma questo non significa che la polizia sia sul banco degli imputati.
Non c'e' la ps, non c'e' lo Stato Italiano, non c'e' il Ministero degli Interni,
ci sono dirigenti che hanno portato avanti un operaione in modo malaugurato, non
corretto, ma respingiamo l'ipotesi che si sia portato avanti un disegno eversivo
delle norme di questo Stato.
Dobbiamo stigmatizzare chi era la parte agggredita e la parte che aggredisce in
quei giorni. [...] In quei giorni sono moltissimi i violenti che hanno aggredito
la citta' con manifestazioni di massa incontrollate. Dobbiamo quindi
contestualizzare l'episodio della diaz in questa situazione generale, in questo
ambiente che si era creato e ravvisare quelle che sono le motivazioni addotte
agli imputati per cui si era cercato di eseguire una perquisizione per prevenire
ulteriori reati, visto che la repressione creava non poche difficolta'. Alla
stregua di quanto finora ho detto, ritengo che l'auspicio iniziale, cioe' che
tutti gli imputati vengano considerti non colpevoli, si concluda con un non
luogo a procedere forse e' troppo. Ci rendiamo conto che e' facile che molti
verranno rinviati a giudizio, perche' la ristrettezza di maglie commentata
dall'avvocato passeggi esiste e sussiste e la quantita' di indizi raccolti sono
formalmente molti. ANche se molti degli imputati fossero prosciolti, basta che
uno solo degli imputati venga rinviato a giudizio che questo responsabile civile
lo seguirebbe, per questo non posso andare oltre in questa sede , se non dopo
aver sentito le difese. [...]
Nell'impianto accusatorio, il reato omissivo sulle lesioni non si e' attribuito
a nessuno in specifico, pur essendo il perno dell'impianto accusatorio. Questa
difesa non ha voluto interferire nelle diatribe insorte tra difese e pm in
ordine a vizi di procedura rilevati. La nostra posizione in questo momento ci
consigliava di astenerci prudntemente.
Pero' non manco che se dei vizi ci sono , e probabilmente ci sono, e' interesse
di tutte le parti processuali che vengano eliminati, e' importante che venganon
eliminati mine vaganti in tutto il processo. Ritengo che l'acquisizione dei
famosi tabulati vada disposta, vedra' il giudice come e quando, per consentire
la completezza della difesa.
Questa difesa, nell'interesse del Ministero degli INterni, ritiene dinon poter
prendere posizione per il dilemma dell'avvocato Moser, cioe' di prendere
posizione per la condanna degli imputati; ci sembrerebbe paradossale.
La difesa pubblica dell'amministrazione dell'interno prendera' atto dell'esito
dell'ud. prel. auspicando che dopo la discussione degli imputati ci sia una
convizione che gli elementi acquisiti non siano sufficienti a rinviare a
giudizio gli imputati. Se peraltro saremo costretti a entrare in dibattimento,
l'amministrazione non si sottrarra' dalle proprie responsabilita' e se
responsabilita' emergeranno il ministero dell'interno sara' pronto a risppondere
nelle apposite sedi.
Concludendo chiediamo il non luogo a procedere, salvo restando che se nel corso
del processo emergesse la responsabilita' di taluni degli imputati ebbene
l'amministrazione di appartenenza risarcira' il danno che risultera' agli atti.
P: [verbalizza]

D: (di bugno - luperi) ho gia' accennato a una questione a cui lei ha gia'
risposto. Quindi ad oggi non conosciamo nel processo l'esito di una attivita'
integrativa di indagine, ma attraverso il giornale ho saputo che si sta
procedendo l'acquisizione integrale dei tabulati. Faccio presente che questa
difesa non ha mai chiesta l'acquisizoine integrale dei tabulati, questa difesa
ha solo posto il problema che questi tabulati entrino nel fascicolo del giudice.
NOn e' un problema del fascicolo del pm, noi discutiamo solo del materiale che
ha il giudice ai sensi del c.p.p.
Questo non toglie che la difesa si e' attivata per chiedere che gli venissero
consegnati i tabulati, non acquisiti i tabulati. [...]
Nessuna richiesta di acquisizione ma richeista di poter visualizzare un
materiale che doveva gia' esserci nel fascicolo.
Pressupposto questo io non voglio tornare su un punto a meno che non ci siano i
presupposti per revocare un'ordinanza.
Emerge dalle notizie che siano in corso l'acquisizione dei tabulati, non so in
che forma di attivita', so solo che si sta svolgendo questo tipo di
acquisizione. Ho contattato il pm che mi ha confermato che alcuni tabulati sono
gia' stati acquisiti. Ho contattato il pm zucca che e' in corso l'acquisizione
dei tabuolati.
Se e' intenzione della procura introdurre nel fascicolo questi tabulati, chiedo
che il pm lo dichiari e chiedo di poter discutere dopo aver conosciuto questi
atti. Se l'acquisiozne avvenisse dopo la mia discussione io nonpotrei che
considerare leso il mio diritto a difendere.
Faccio presente che le annotazioni in presenza al momento non valgono niente,
perche' in tali annotazioni c'e' un errore clamoroso e quindi non possiamo
escludere che ci sia un altro errore. La cellula del dott. Ferri risulta
pontremoli e il dott Ferri lo vediamo alla diaz. La presenza di un errore
inficia tutte le annotazioni e il pm ha ritenuto di usare materiale non valido.
Adesso entriamo nel vivo, non ci possiamo appellare a questioni formali.
Noi non ci siamo mai opposti alle decisioni del giudicie, ci siamo sempre
rimessi, anche quando questo processo e' stato rinviato furoi da ogni norma di
legge, come quando si e' rinviato per un legittimo impedimento delle parti
civili, ma quando si guarda la difesa si va a guardare la prua formalita'.
[...] Qui si sta verificando un evento particolare, di cui siamo a conoscenza,
la procura ha intenzione di acquisirli per tenerli nel cassetto ? Se non e'
cosi' lo si dica, si dia la possibilita' alla difesa di verificarli, si
discutera' se e' possibile acquisirli e poi vedremo.
Sulla base di elementi assolutamente non attendibili come dimostrato
precedentemente come si chiede che ci si dia il tempo per elaborare una difesa.
Attivita' dilatoria di che tipo, se il reato si prescrive in 15 anni? cos'e' un
mese ?
Io chiedo di rispondermi al pm, perche' voglio anche io guardare lo stesso
materiale di tutte el altre difese.
Io capisco che non e' una questione, pero' chiedo che venga risolta.
Io oggi non mi sento di poter discutere un processo in cui atti vengono
acquisiti mentre io dvo ancora discutere.
P: io capisco e cheidero' al pm. lei sembra dimenticare che nel caso ci siano
attivita' integrative di indagine , le persone che hanno gia' discusso possono
ridiscutere. Chiedero' un indicazione al pm, ma in maniera del tutto irrituale,
poi se decido di andare avanti, chi deve discutere, discute sulla base degli
atti, al limite annotando l'inesistenza e via dicendo, e poi nel caso ci siano
nuove prove, qualsiasi nuova prova, le difese avranno la possiblita' di
ridiscutere.
D: (di bugno) le volevo preannunciare che allo stato mi limitero' a chiedere il
non luogo a procedere. [...] se deve essere cosi' mi risparmia anche queste
conclusioni virtuali
P: ho capito il suo pensiero. In maniera informale, e' in grado il pm di darmi
qualche indicazione ?
A: (zucca) il pm cardona ha gia' dichiarato cosa si sta facendo. Il problema e'
questo che cose gia' dette milioni di volte non vengono sentite se non si
vogliono sentire. HO sentito dire la difesa luperi che voglio solo vedere i
tabulati e non acquisirli. E' stato detto in tutte le manieree, c'e' qui
l'udienza con il valore del pm, che questi tabulati NON esistono e non sono mai
esistiti, nel senso che nessuno li ha mai trasmessi al pm. QUesto e' l
aposizione formale del pm. E adesso sento la difesa luperi che cita i giornali e
l'ufficio del procuratore, che non capisco chi siano se noi o altri. Se la
domanda e' "consegnataci i tabulati in possesso del pm", la risposta e' "non ci
sono". Se la difesa luperi e' talmente sicuro di questa cosa, allora si consenta
alla procura di aprire un indagine interna per chi li ha sottratti [..]
[ di bugno interrompe, zucca si lamenta ]
P: chiedo solo informalmente se c'e' in corso una preventivata acquisizoine di
questi materiali. Non e' una domanda per discutere la rilevanza, ma una domanda
per decidere le udienze.
P: la domanda e' : entro le udienze del 18-20 ottobre ritiene che ci sia il
deposito di queste prove come attivita' integrativa ?
A: come ha chiarito il collega, noi abbiamo sollecitato i gestori a trasmettere
quanto richiesto. Ogni cosa che ci viene consegnata verra' messa a disposizione
delle parti, mandando avviso di deposito nella nostra segreteria alle parti.
Io credo che nel giro di qualche giorno dovremmo avere tutta la documentazione,
certamente l'avviso di deposito conterra' elenco e indice analiltico onde
evitare che la difesa luperi abbia altro da lamentarsi. Non so se lunedi'
prossimo sara' possibile mandare questo avviso.
D: (di bugno - luperi) c'e' sempre una polemica dietro e' bene chairie...
P: non mi interessano le polemiche
D: perche' sembra che si voglia scavalcare...
P: non mi interessa
D: noi non abbiamo fatto polemiche dei timbri, ma questioni di diritto, chiaro ?
[...]
P: [verbalizza] l'avvocato di bugno chiede di poter discutere successivamente al
deposito di questi ulteriori atti, allo scopo di discutere sul quadro
probatorio completo.
[ nel mentre battibecchi sul c.p.p. tra il pm e l'avvocato dibugno ]
P: [verbalizza] su richeista del giudice il pm comunica che e' in corso
attivvita' di acquisizione dei tabulati cartacei sulla base dell'originale
provvedimento mai completamente eseguito e che e' ipotizzabile che detti
tabulati potranno essere oggetto di deposito quale indagine integrativa
nell'arco della prossima settimana.
P: avvocato di bugno, siccome mi e' stato anticipato informalmente una richiesta
di incidente probatorio ...
D: e' una questione... dobbiamo risolvere questa cosa, questa difesa e'
liquida...
P: si pero' tenga presente che le richeiste di incidente probatorio seguono una
strada parallela, soprattutto dato che e' una attivita' di indagine difensiva,
e' un'attivita' con percorso parallelo. Io inviterei l'avvocato di bugno e altre
difese che intendono chiedere incidente probatorio ha chiederlo subito, in modo
da poter procedere.
D: se posso precisare. Si tratta di Salore. E' una delle persone che telefonano
secondo i tabulati all'assistente burgio verso 00.27. Salore vuole essere
sentito in merito al contenuto della telefonata, ma anche al fine di verificare
se effettivamente quella telefonata c'era stata, se ricorda a che ora c'era
stata, visto che anche le contestazioni difensive sono basate su quello. Ecco
perche' non le so dire se voglio un incidente probatorio, prima di verificare
nei tabulati.
P: ma quindi questa e' una conseguenza di un'attivita' investigativa che stava
gia' svolgendo
D: faccio presente che salore non si e' presentato a questa difesa e quindi
l'attivita' investigativa non si e' conclusa.
P: premetto fin d'ora che daro' un rinvio breve sperando che questo consentira'
di non avere ulteriori rinvii.
Oggi e' il 15 ottobre; c'e' gia' un istanza di rionvio dell'udienza del 18
ottobre. L'avvocato DI Bugno chiede il rinvio per attendere prima della
discussione il deposito in cancelleria dei tabulati.
A: (cardona) io vorrei solo far rilevare una cosa. I tabulati non c'erano agli
atti del nostro fascicolo e bisognava farlo risultare. Adesso si cheide un
rinvio per veder i tabulati veri. Adesso si chiede un rinvio per un incidente
probatorio basato sui tabulati che non si volevano usare. Nono posso che
rilevare un attivita' che sembra finalizzata al solo rinvio.
P: [verbalizza] il pm sioppone alla richiesta di rinvio ritenendo assolutamente
infondata la richiesta di ottenere a disposizione tabulati che stanno venendo
acquisiti, posto che la stessa difesa ha detto di non volere gli stessi tabulati
e posto che la stessa difesa ha richiesto un incidente probatorio utilizzando i
tabulati che sono gia' nei fascicoli.
C: [ ci opponiamo. ci rimettiamo sul legittimo impedimento ]

[ si ritira un attimo a valutare ]

P: il giudice sulla richiesta di rinvio formulata dall'avv. di bugno, rilevato
che sull'informazione del pm non e' dato sapere quando saranno in disposizione,
che tale disposizione conrasta con il principio di speditezza dell'ud. prel.,
[...] rigetta la richiesta di rinvio e dispone si prosegua nella discussione

D: (di bugno - luperi) chiede il non luogo a procedere. Fa presente che il prof.
marzaduri presentera' memoria attinente a priofili di merito e di diritto.
D: (li gotti - gratteri) signor giudice il mio intervento non sara' breve, non
solo ma dovro' per forza di cose nei limiti dell'essenzialita' procedere ad
alcune letture, tra l'altro non ritengo di dover depositare nessuna memoria
scritta quindi cio' che diro' ricopre il compito difensivo.
Nel suo ultimo interrogatorio, prima della chiusura delle indagini, il 30 luglio
del 2002, l'ufficio del pm a pagina 44 e 45 della seconda parte della
trascrizioone della cassetta 290/02 comunicava al dottor cardona "dott le stavo
dicendo che noi non ci siamo permessi di fare domande che puntino [...] a
dimostrare la sua colpevolezza; noi stiamo facendo una indagine di merito,
cercando di far quadrare fatti che non quadrano [...] perche' nel verbale non vi
e' scritto dove sono state trovate gli oggetti, ne' le mazze, ne' gli indumenti
[...] partendo da queste anomalie... quindi non abbiamo sospettato le anomalie
subito, ma abbiao dovuto sospettare quando alcune persone ci hanno dato una
versione contrastante [...] " immediatamente dopo a pag. 46 "questo e' il
problema, che prima di arrivare ad accusare di dolo una persona vogliamo
formulare delle ipotesi... noi abbiamo degli indizi, ma non degli indizi
specifici soprattutto nei confronti suoi [...] ma abbiamo pero' indizi, ci
possiamo permettere di dirlo".
Era questa la situazione del processo il 30 luglio del 2002 quando fu reso il
secondo e ltimo interrogatorio del dott Gratteri, ossia un'ipotesi investigativa
non supportata da indizi specifici soprattutto nei confronti dell'indagato.
Dopo la conclusione delle indagini, prospettando la medesima ricostruzione dei
fatti del 30 luglio, l'indagato dava atto di un interrogatorio, il 29 novemrbe
2002. E giustamente l'indagato dopo un attimo di silenzio si rompeva il ghiaccio
e formulava una richiesta... "Ora io volevo capire quali sono le ipotesi
formulate, e chiedo di capire quali sono gli elementi di prova, le fonti di
prova attraverso le quali si e' costruita le ipotesi accusatoria nei miei
confronti". Il pm elencava le prove. "C'e' il reperto 234 che inquadra l'ingresso
nella scuola ripreso da un edificio che inquadra piazza merani;[...] lei e'
presente in due frammenti che nel datacode riportano le 0.22 e le 0.31;
successivamente la macchina riprende una fase in cui e' gia' avvenuta
l'irruzione, si puo' distinguere lei che da indicazioni, indicando persone che
stanno percorrendo l'impalcatura, che stanno andando sul retro della scuola.
Questo e' un reperto. Lei gia' conosce il filmato che le e' stato mostrato con
il sacchetto delle molotov. Vi sono altri filmati ch ela riprendono all'esterno
della scuola; vi sono poi molte altre deposizioni di altre persone che la citano
come presente, tra cui il dott. Gallo e il dott. ????" l'indagato interrompeva
"il dott. Gallo dice di aver parlato con me ? no no no dottore" "no dice che lei
era presnte". Il pm poi specifica "lei non era presente nel cortile durante
l'irruzione [...] guardi non c'e' alcun elemento per attribuire a lei questo
ruolo di ispiratore." il difensore interveniva dicendo che l'ipotesi accusatoria
si riduceva al minimo, per logica e il pm rispondeva che la logica non e'
spazzatura. Il pm "lei sa bene che noi intendiamo la presenza come la sua fisica
presente non nella irruzione, lei non mi puo' dire che essere presente significa
essere presente sui luoghi ma nel contesto [...] per noi ha il significato come
presenza che puo' rendersi conto di quello che sta succedendo". [...] Di estremo
interesse ed eravamo in una faase di totale scopertura e' l'affermazione del
dott. Di Bernardini (pag. 85-86) "credo che poi alla fine, sono due ore che
stiamo discutendo, sia abbastanza chiaro che noi gli elementi che abbiamo per
costruire un ipotesi di responsabilita', che sia chiara la funzione di questa
fase di incitazione al contraddittorio, io le ho indicatoin modo sommario e
riassuntivo, se lei chiede se disponiamo di prove indiziarie io no posso esporle
cio' che non esiste [...] agli atti esistono un insieme di elementi, in parte
costituiti da elementi filmati, in parte da deposizione sue e di colleghi,
inparte da elementi logici di ricostruzione, questi sono gli elementi che noi
abbiamo". Quello e' un momento come dicono gli stessi pm della provocazione del
contraddittorio... Ma quello e' il momento della prospettazione delle prove a
carico dell'imputato. Ci si era parlato di filmati che sono quelli indicati nel
verbale, quali elementi di prova a supporto dell'ipotesi di accusa.
Il 27 settembre in ud. prel. l'ufficio del pm rivedeva questa sua posizione "con
questo voglio dire che l'elemento dei filmati non e' stato centrale nelle
indagini, sia perche' acquisiti tardivamente, sia perche' sono flash, frammenti
che incrociati con altri elementi possono chiarire elementi, come il rep 234
[...] una docuemtnazione di contesto e di contorno che da sola non serve ma che
deve essere confrontati con verbali e interrogatori." Cioe' c'e' una certa
retrocessione degli elementi filmati ad elementi di contorno e di contesto.
Sicche' come dice il pm "non esistono indizi specifici soprattutto nei confronti
suoi ", non esistono deposizione di indagati o coindagati accusatorie, il valore
dei filmati e' quello di contesto e di contorno. [...] Allora la trama
accusatoria si e' ridotta a questo. Noi dimostreremo come questa trama
accusatoria sviluppata nella ponderosa memoria della pubblica accusa, sia
infarcita di ingiustificabili omissioni, di opzioni spesso psicologiche piu' che
giuridiche, e il nostro intervento sara' modulato in linea di massima sulle
argomentazioni della memoria depositata dai pm.
La trama accusatoria dei pm muove i suoi primi passi partendo da un mutamento di
direttive circa l'iontervento delle forze di polizia il 21 luglio del 2001,
mutamento direttivo finalizzato all'esecuzione di un numero consistente di
arresti a compensare quanto non accaduto nei giorni precedenti. E siffatta
ipotesi accusatoria troverebbe il suo punto di partenza nella strumentalita'
dell'episodio di aggressione alla pattuglia in via cesare battisti, episodio che
e' precedente alla perquisizione, quando via battisti venen percorsa dal
pattuglione, di 4 autovetture, due civili e due non. Secondo i pm l'episodio
sarebbe stato caricato di eccessivo significato, tale da poter essere utilizzato
come giustificazione del successivo intervento. A conforto documentale i pm
citano (pag 5-6, 20 della memoria) l'errato orario di intervento indicato dal
capo pattuglia Di Bernardini, attribuendo a tale errato orario un significato.
Essi attribuiscono che l'orario delle 22.30 sia un orario errato, e lo e', ma
che sia stato deliberatamente spostato cosi' da creare una falsificazione
strumentale. Pur ponendosi il dubbio che quell'errato orario potrebbe non avere
all'apparenza alcun significato. Senonche' i pm superano la perplessita'
assumendo che la conclusione della sostanziale falsificazione fosse finalizzata
al compimento del successivo atto perche' sarebbe stata avvalorata dalla lettura
degli atti al momento del verbale di arresto. Sicche' questo spostamento di
orario alle 22.30 rispetto al vero orrio di aggressione alle 21.30, si sarebbe
ridotto il margine di valutazoine tra l'orario di aggressione e l'esecuzione
della perquisizone.
Ora per sostenere questa riduttiva iniziale tesi, di falsificazione di un
orario, teso a dare tempi brevi tra l'atto e la perquisizione, i pm avrebbero
dovuto inserire in questa propettazione tutti i dati a loro disposzione perche'
se cosi' non avessero fato e noi dimostreremo che cosi' non hanno fatto, questa
giustificazione non reggerebbe.
Il 2 agosto del 2001, SIT del dott Gratteri al dott. Lalla, vol 14, foglio 260,
il teste dichiaro' "intorno alle 21.30 del 21 luglio mi telefona il dott
caldarozzi dicendo che il gruppo del dott di bernardini e' stato aggredito fuori
dalla scuola." Il medesimo orario e' riferito dal dott gratteri in comm.
parlamentare. Il medesimo orario e' riferito dal dott gratteri il 29 giugno
2002, quando gli viene contestata la relazione di servizio del dott di
bernardini, in quella sede il dott grattteri dichiara che evidentemente l'orario
indicato da di bernerdini e' errato. Ora se i pm avessero inserito nella loro
relazione questo dato non avrebbero potuto asserire che la mente apicale di
quella operazione che aveva necessita' dello spostamento di orario cosi'
falsificando un dato lo avrebbe smentito nel corso delle SIT del 2 agosto 2001,
facendo crollare le tesi che voleva difendere. ORa per sostenere la tesi che
l'orario di Di Bernardini fosse un falso finalizzato, i pmnon potevano omettere
l'errore nell'orario reso dalla mente apicale fin dal 2 agosto 2001. Se lo
avessero fatto quell'inizio di memoria non avrebbe potuto scriversi in quel
modo, non avrebbe potuto dichiararsi come vero il falso strumentale.
A questo episodio e' collegato un successivo passaggio anche questo prospettato
dai sigg pm in forma ingannevole. Cioe' non solo l'orario e' stato falsamente
posticipato, ma la ricostruzione dinamica dell'episodio contiene ancor piu'
inspiegabili contraddizioni [...] (pag 8 della memoria) Alla nota numero 9 si
evidenzia "tutte le persone sentite non hanno avuto reticenza ad ammettere un
isolato lancio di oggetto alcune anche sulla base di percezioni uditive, ma il
quadro fornito non ci avvicina neppure lontnamente alle scene di battaglia
descritte dalle relazioni [...] " Non e' vero!
Aggiungo ulteriormente che ammantare di mistero, oltre ai falsi, la vicenda
della pattuglia che percorse via cesare battisti, i pm hanno agigunto la
considerazione che nonostante gli sforzi fatti (viene citato rapporto del dott
salvemini del 9 agosto 2001) non si era riusciti ad individuare i componenti
delle due autovetture. QUesto elemento viene inserito per accrescere il cono
d'ombra di questo episodio. Anzi questo affermazione dei pm e' totalemtne errata
ed essi ne erano a conoscenza, a prescindere dalla relazione del dott salvemini
del 9 agosto 2001: "le autovetture erano : autovetture del RM Roma con a bordo
Massimo Di Bernardini e l'agente Barbara Galbiati"; il dott Di Bernardini
dichiaro' "ne conosco soltanto tre della squadra mobile di roma che erano con
me"; per quanto riguarda la sua autovettura il dott Di Bernardini disse di
sapere esattamente chi ernao gli occupanti; "seconda macchian: autovettura della
digos di napoli"; il dott Antonio Sborrone, funzionariod ella Digos di Napoli,
indico' il personale presente a bordo del veicolo, "feci il nome dell'Isp.
Crispino e disse che erano persone appartenenti al suo ufficio, cioe' alla digos
di napoli". QUeste dichiarazioni il dott Sborrone le rese il 30 luglio 2001.
Terza autovettura. Venne interrogato l'indagato Marco Vitale occupante
dell'autovettura "gli altri occupanti erano noti, in quanto con comunicazione
del ottobre 2001 il reparto prevenzione anticrimine della campania aveva
comunicato ala questura di genova, l'elenco della composizione degli equipaggi
il giorno 21, alla nota consegnata alla procura; " vi e' la relazione di
servizio dell'isp. Libera Attonito evidenzia che il reparto e' quello in
servizio durante l'aggressione e ha notificato il rientro in questura e del
successivo impiego durante la perquisizoine diaz. Questo documento veniva
acquisito il 3 ottobre 2002. Quarta vettura i nomi si sanno e sono stati
interrogati. Ora perche' il pm pur avendo questi dati, avendo lui interrogato le
persone, perche' deve assumere, utilizzando un rapporto della squadra mobile del
9 agosto 2001, che non si era in grado di identificare i nominativi. Ma il pm
conttrolla la PG, nel momento in cui riceveva la relazione incompleta, il pm
avrebbe DOVUTO mettere a disposizione dellePG i dati che avevano. Perche' oggi
ci mette a disposizione e si picca la relazione del dott salvemini, e non
vengono citati gli elementi che i pm avevano da oltre un anno? solo per
ammantare di mistero l'episodio della pattuglia di via cesare battisti . Perche'
non ci sono altri elementi. Si pone a carico degli imputati l'omissione
dell'ufficio, quando questo si sapeva tutto.
Tutti gli agenti che vennero interrogati hanno riferito ognuno per il proprio
sentimento di conoscenza l'episodio dell'aggressione: ne parlo' l'agente
Cavalli, ne ha parlato l'agente Valeri Davide, ne parlo' il dott Di Bernardini, ne
parlo l'agente Vitale Marco... Ognuno riferi' di aggressione non con urla ma
aggressione materiale, lancio di ogggetti , una grossa pietra incrino' il vetro
dell'automezzo Magnum, lancio di bottiglie, lancio di altri oggetti, tentativo
di bloccare l'autovettura con persone aggrappate alla stessa, per l'ovvia
situazione che quelle vetture non percorrevano ad alta velocita' per la presenza
di un autopullman nella strada. Il loro transito era stato rallentato tanto che
si era usata la sirena, fino a provocare la reazione di un gran numero di
persone nella scuola che ovviamente hanno dedicato le loro attenzioni alle auto
con i colori dell'istituto, non essendo le altre due riconoscibili.
L'aggressione non e' solo avvenuta con il lancio di oggetti ma anche con il
tentativo di scuotere la macchina per ribaltarla.
I testimoni che hannoriferito dell'episodio erano conosciuti e hanno riferito
dell'episodio. Ne parla Massimo Carboni, di Radio Gap, ne parla una persona di
indymedia "a un certo punto ho sentito un singolo oggetto che ha colpito la
macchina; non posso dire [....] perche' quello e' stato il culmine della
tensione."; anche un altro dipendente di radio gap ha riferito "del lancio di
alcuni oggetti fors anche si un cubetto di porfido". Matteo valenti "senti' un
forte rumore di lamiera proveniente dall'ultima macchina che era passata".
Giuseppe Cugnati abitante nei pressi "la polizia se l'e' vista brutta perche' le
macchien sono state circondate e solo con un tsta coda sono riuscite ad
allontanarsi". Le stesse cose riferivano altre persone [...] che riferiscono di
lancio di vari oggetti nei confronti di due autovetture. [...]
Allora le affermazioni del pubblico ministero sono smentite.
Per i pm il passaggio di quella macchina fu una provocazione.
In effetti questa tesi fu sostenuta da alcuni testimoni, ma i pm assumono che la
polizia fosse alla ricerca di un possoibile pretesto per un operazione
repressiva. Non essendo vera la tesi secondo cui la posticipazione dell'orario
sia un falso strumentale. Non essendo vero che ci sia stato un isolato lancio di
oggetto. Non e' vero che sia stato il solitario gesto di uno scalmanato. Non e'
vero che i danni all'autovettura vengono riscontrati con ritardo malliziosamente
riscontrato, perche' il verbale di riconsegna e' del 22 lugglio, cioe' il giorno
dopo. Non e' vero quello che scrive il pm a pag 15 cioe' che la scena delineata
e' una "manifesta avversita' con urla e insulti, che venne vissuto il passaggio
della macchina come provocazione"... Ma si puo' prospettare questo episodio come
un aggressione di urla insulti, di fronte a testimoni che dicono il contrario,
non solo poliziotti, ma di persone che abitavano in quella strada. Ma si puo'
poi dire "tutte le persone sentite non hanno avuto reticenza ad asserire un
isolato lancio di oggetto", ma si puo? tutte le persone sentite! e' un tentativo
di inganno, e' un insulto alla verita', ma cosa si pensa che il giudice non
legge le carte. Su cosa si confida, che quelle pagine vengono strappate, che il
giudice non le legga? Che non le debba leggere ?
Si dfinisce inganno l'affermazione di un fatto vero. E non e' pensabile che un
ufficio pubblico possa afferamre una falsita' in un atto pubblico.
IN quella memoria ci sono falsi ideologici!!! [...]
Siete pubblici ufficiali, avete il dovere di essere leali e corretti. Io non
riesco a spiegarmi come sia possibile affidare a uno scritto questa falsita'. E'
una mancanza di riguardo per tutti e per lei, signor giudice.
Noi vi metteremo in discussione parola per parola. E il giudice ha l'obbligo di
verificare, se cio' che dite come fatto corrisponde alla verita' o meno.
Fino ad ora abbaimo parlato della pattuglia, noi abbiamo dimostrato che non e'
vero quello che c''e scritto nella memoria.
E questa falsita' e' stata utilizzata per scrivere a pagina 155 "che si cercasse
soltanto un obiettivo plausibile per effettuare l'intervento risolutivo una
volta identificato un possibile fuoco di estremisti". [...]
E' altresi' pacifico che proprio l'aggressione alla pattuglia sia stata una
volta che e' stato conosciuto il dato e la patutglia fatta rientrare, sia stato
un episodio non fatto di insulti e grida ostili, e non tentativo di aggressione,
ma aggressione, sia stato ritenuto da coloro che si trovavano in questura, quale
elemento che giustificasse l'intervento alla scuola diaz. E' altresi' pacifico
che "tutti i presenti a quella riunione, tutti nessuno escluso manifestarono il
convincimento di operare li per li". Ora appartiene all'ordione umano delle cose
che quella decisione possa essere stata accompagnata da riflessioni da
perplessita', perche' essa era delicata. E' possibile che in tutti o in alcuni
vi sia stato elemento di riflessione: il luogo, l'orario, il numero delle
persone, l'aggressivita' manifestata dalle persone. E in questa ottica si
colloca la perplessita' manifestanta dal dott. gratteri , non in ordine alla
possibilita' di fare l0operaozine, ma in merito all'orario, cioe' la
possibilita' di fare la perquisizione il matitno. La possibilta' e' stata
delineata dal prefetto Andreassi in commissione parlamentare: "non si trattava
di unoperazione di perquisizione. si trattava di un operazione delicata e
compessa, perche' si inseriva nel clima di una giornata di scontri e
dell'aggressivita' precedentemtne dimostrata". La traduzioen di questa
affermazione del prefetto andreassi si traduceva in un suggerimento : "di
rivolgere all'unita' speciale del reparto mobile di roma perche' dal punto di
vista della composizione delle squadre e dell'addestramento ricevuto, era la
squadra che mi dava maggiori garanzie. Non ho mandato l'unita' speciale per
effettuare l'irruzione ma mi pareva scontato."
Queste riflessioni erano ponderate da una sua esperienza su alcuni fenomeni.
Sempre nella commissione parlamentare: "(pag 222-223) Ci si e' chiesti se i black
block costituiscono una associazione a delinquere. Da i fatti di genova emerge
un fatto oggettivo, nessuno puo' negare l'intelaiatura organizzativa di qeusti
gruppi, per scopi politici, e quindi non esiterei a definire i black block come
un associazione sovversiva. Nei loro documenti non manca di prevedere la prassi
dell'infiltrazione con manifestanti pacifici e con essi stipulare rapporti di
solidarieta'. Il rapporto tra bb e altri manifestanti non e' una contiguita', ma
un infiltrazione che mira a portare le frange piu' estreme del movimento alla
violenza"
E l'intercettazione ambientale . A parlare sono Anna, Giulio e Massimo.
A-> "com'e' la situazione da voi"
G-> "e' arrivato il bb"
A-> "e quindi?"
G-> "adesso cerchiamo di farli imboccare nell'altra scuola"
A-> "ti passo massimo"
G-> "ma ci sono le forze ?"
[ discussione, dato che sono atti del proccesso di COsenza, che l'avvocato
asserice di aver nel proprio fascicolo ]
[ esce sbattendo la porta una delle parti offese; la difesa si dispera; la parte
offesas asserisce che doveva solo andare in bagno facendo venire un attacco di
bile alla difesa ]
A-> "le forze; ma stanno detnro la scuola ?"
G-> "stanno sotto la scuola"
A-> "sono con giulio, cristina com'e' la situazione?"
C-> "il centro e' tranquillo"
A-> "pensavamo ci fossero le guardie"
C-> "no, non di guardie"
La perplessita' espressa da Francesco Gratteri e' stata da questi riferita nelle
sommarie informazioni testimoniali del 2 agosto 2001. "A quel puto si decise di
fare la perquisizione subito, anche se io ritenevo meglio farla la mattina
successiva". Vi e' un triplice riscontro della perplessita' riportata dal dott.
gratteri.
[ cita il prefetto andreassi alla comm. parl., il prefetto manganelli in una
telefonata con il dott gratteri ]
Ci fu una parentesi sgradevole nel corso dell'interrogatorio del dott gratteri
quando l'ufficio del pm contesto' il racconto del dott gratteri assumendo che le
dichiarazioni del prefetto andreassi fossero state di contenuto opposto alla
possibilita' di procedere alla perquisizione. "ci sono elementi che ci portano
ad escludere che siano stati il prefetto andreassi e il dott murgolo nella
decisione di procedere. [...]" Ci veniva contestato per rendere incredibile le
dichiarazioni dell'indagato, ma come e' possibile queste scorrettezze?!
Il prefetto andreassi dice esattamente il contrario. [...]
E' un opzione giuridica questa o un opzione psicologica ?
La rimozione di documenti risponde a un criterio giuridico o psicologico: le
dichiarazioni del prefetto andreassi erano coincidenti con l'interrogatorio del
dott Gratteri. E non si poteva contestare nulla al dott gratteri.
Nella memoria i pm di questo passaggio non ne parlano piu', preferiscono
ignorarlo, sorvolano... Alla materia dell'opzione psicologica e non giuridica,
si collega una nota (nota 13 a pag 17) ove si dice "[...] nonpuo' negarsi come
ques'ultima appaia come una scelta operativa che ha considerato opportuna e
matura un operazione quella notte con rischi sociali, politici, tecnici, [...]".
Insiste invece il dott Gratteri "dico soltanto che per quanto mi consta
personalmente la perquisizione fu determinata soltanto dall'episodio citato,
dal fatto che la pattuglia transitata intorno alle 21.30 [...] davanti alla
scuola." Per i pm il passaggio era stata solo una questione pretestuosa, ma non
si comprende la ragione per cui, se non per fini psicologici, sottolinei in
grassetto francesco gratteri come il protagonista della decisione e sotolinei
come riconduca al solo episodio l'aggressione, e non il prefetto andreassi che
dice "mi sembra del tutto pacifico che li' dentro ci fossero dei violenti, [...]
la perquisizione aveva il compito di accertare che dentro quella sede non
c'erano il social forum, ma persone che il social forum non voleva, li' dentro
c'erano dei violenti, magari dei black block, una parte di quelli che avevano
messo a soqquadro la citta' e quindi bisognava intervenire, di questo anche io
ero convinto."
Assolutamente speculari le dichiaraziooni di Colucci. Anche queste non citate,
neanche inuna noticina a pie' di pagina. Colui che insiste sulla causale
dell'intervento e' Gratteri. Ma questa cos'e' un opzione giuridica o
psciologica?
E qui si apre un altro siparietto, per dimostrare come certe volte poi questi
giochi psicologici si spingono cosi' avanti da diventare incontrollabili. Sempre
il dott Gratteri, (dura 20 pagg il siparietto nelal trascrizione) afferma di
aver appreso dal Di Bernardini il lancio di bottiglie d'acqua. "Dato che le
parole hanno un significato, lei ha parlato di bottiglie. Lei nella commissione
parlamentare parla di due bottiglie." " Scusi ma io non posso averlo fatto"
"Andiamo a vedere, perche' lei ha parlato solo del lancio di due bottiglie, ma
io ho letto la comm. parl. dove riferisce di due bottiglie." dopo sottopone la
lettura degli atti della comm. parl. e non ce ne rivela il contenuto . Nella
comm parl. gratteri dice "mentre transitavano le pattuglie [...] vennero colpite
dal lancio di oggetti". punto. dateci atto che ci avete arringato per 20 pagine
la contestazione delle bottiglie, non trova ilpunto e cade l'ooblio?
Ora tutti possono incorrere in errore, pero' quando si ripetono, sempre per il
medesimo indagato, io non ci credo piu'. Comincio a pensare che si tratti di una
deviante opzione psicologica.
Ora per concludere in termini giuridici su questo passaggio, la tesi del pm e'
quella della strumentalita' dell'episodio pattuglia come espediente per mostraer
i muscoli megliio e subito. [...] Il dato acquisito della perplessita'
manifestata da gratteri non sulla necessita' di fare la perquisiziione ma sulla
pericolosita' di procedere in quelle ore notturne, si pone concettualmente in
radicale discordanza con la tesi acusatoria di mostrare i muscoli. La risposta a
tale dato processuale e' stato dato malamente quando i pm hanno cercato di
contrastare al dott Gratteri una versione diversa e opposta del dott andreassi.
Che e' dimostrato non essere cosi'. Se Gratteri in positivo era stato
avversario, nel momento in cui e' negativo questo non puo' diventare elemento.
Se l'elemento che ricavo dal processo e' contrario alla tesi del processo,
l'elemento non e' neutro, significa che quell'elemento non esiste piu' e
contrario al processo. Bisogna tradurre questi elementi inelementi di processo.
Perche' non e' giusto, perche' il contrario non appartiene al mondo della
logica.
Io non sviluppo ulteriormente l'argomento dal punto di vista giuridico, ma tutte
le persone sono in grado di valutare questa situazione, dove l'elemento di
prova della scelta di intervenire subito di forza diventa il contraio, e' la
prova del contrario. Se il comportamento e' stato un altro, allora i muscoli
subito non dovevano essere mostrati.
Si aggancia a questa materia, una indicazione parzialmente errata fatta dal
prefetto andreassi quando dice che "dalla mattina del 21 luglio grattedi
francesco avesse assunto una sorta di direzione dell'ordine pubblico". Fu un
espressione caricata probabilmente da parte del prefetto andreassi, pero' poi
nel moento in cui il prefetto andreassi ha specificato la ragione da cui traeva
questa convinzione l'episodio siamo in grado di gestirlo con completezza.
la perquisizione all'istituto paul klee. andreassi disse "la diretta ssunzione
di responsabilita' dello sco puo' essere un segno di tale tendenza. Per quanto
riguarda la presenza di gratteri sia la conseguenza del suo impegno come nella
perquisizoine in via maggio nella assumere la direzioen delle operazioni delle
squadre mobili". I pm hanno mutuato questa posizione nella loro memoria.
[cita la memoria]
"il cambiamento di rotta non e' un ipotesi dell'accusa, ma trova risocntro nelle
parole dello stesso vicario [...] e in tale linea si inserisce la perquisiozne
alla scuola diaz. L'obiettivo e' quello di arrivare a un numero consistente di
arresti." [...]
I pm sviluppano quindi questa loro impostazione. Su questo cambio di direttive,
per quanto riguarda l'operazione alla diaz e' inutile che vi rileggo andreassi,
la sua convinzione sulla indilazionabilita' della operazione. Sappiamo anche che
il prefetto andreassi presiedette la riunione, che scelse il reparto mobile.
[...] All'evidenza di questa estraneita' a tendenze direttive in senso
repressive non e' strana. Una frase del genere mal si concilia con la lettura
che vi ho fatto. "a me estranea" quando partecipa alla riunione, decide
l'intervento, ma e' un po' paradossale che dica "a me estraneo". Noi abbiamo dal
prefetto andreassi una indicazione specifica che viene mutuata dai pm "diretta
assunzione di responsabilita' dello sco delle operazioni delle squadre mobili".
Lei e' sicuramente a conoscenza del fatto che il dottor Gratteri venne nominato
responsabile della Zona Rossa per tutto il g8. essendo direttore dello sco, gli
furono assegnate molto personale, fino a 400 unita' provenienti da diverse
squadre mobili d'italia: c'erano 13 funzionari sco, 57 sm genova, 12 digos di
ge, xx dalla squadra anticrimine, 300 dalle squadre mobili. Ora la zona rossa
non subi' nessun disordine. Il dott gratteri deponendo al comitato parlamentare
spiegava il suo ruolo e specificava che essendo la gran parte del personale
impegnato nella zona rossa, vi erano state delle eccezioni a questo compito
prioritario che erano consistite nell'intervento richiesto nel pomeriggio del 20
di accompagnare il procuratore della repubblica in piazza alimonda e fu in
quella occasione che gratteri con uomini che con lui lavoravano nella zona rossa
dovette prestare questa forma di assistenza dovuta, ma era un tipo di intervento
che prevede il rientro nella zona di competenza una volta esaurito. Su questa
indicazoine fornita al comitato parlamentare, allora il fatto che il 20 gratteri
sia uscito dalla zona rossa significa ch eil dott gratteri fosse a capo della
PG? no. era necessario che alcuno del personale dedicato a quella zona ne
uscisse. Forniva alcuni degli uomini a lui assegnati per compiere un attivita'
che era richiesta. Questo non significa che dal venerdi' aveva assunto il
controllo il dottor gratteri dell'ordine pubblico !
Il sabato mattina noi sappiamo cosa fece il dottor Gratteri, lo ha dichiarato
davanti alla comm. parl. , cioe' trascorre gran parte della mattinata in
compagnia del prefetto andreassi, perche' dispone che calderozzi si sposti nelal
zona rossa, e gratteri si sposti in questura per garantire contatto costante con
il suo vice. Trascorre gran parte della mattinata con il prefetto andreassi e il
questore. "A un certo punto questi e forse altri si misero a parlare di un fatto
che per loro era vicenda nota, per me no, che stava in immagini da un
elicottero, di un camion che stava percorrendo la strada in senso contrario e
che da quel camion era state viste, forse anche filmate, in un momento succesivo
mi accorgo che sono dei filmati, erano state viste scaricare alcune mazze di
ferro dal camion. Successivamente il prefetto andreassi diede disposizione agli
elicotteri una volta che venne localizzato all'interno della scuola paul klee,
di fare una perquisizione. Seguo dal filmato e mi rendo conto che insomma e' una
perquisizione ma era una passeggiata, per cui chiamo il collega vice capo della
squadra mobile di genova, e dico, guarda ho capito che e' importante
identificare questo mezzo, che voglio dire, intervieni anche tu... In effetti
il collega interviene, in quell'occasione procede all'arresto delle persone. IO
diedi solo disposizioni al collega di partecipare a una perquisizione che era
gia' in corso." e ne seguiva durante l'interrogatorio del29 giugno che il pm
diceva "questi atti sono stati tradotti all'autorita' giudiziaria con il timbro
squadra mobile -sco", esibito il documento il dott gratteri poteva rilevare
l'errore : SCO , servizio criminalita' organizzata, non servizio centrale
operativo!! [...]
"io le contesto solo questo, e' un operazione promossa e organizzata dal
servizio centrale operativo diretto da lei e il signor calderozzi" "il difensore
insiste che venga messa a verbale" [...[
l'ufficio del pm continuava ad insistere sullo sco, gratteri e caldarozzi.
Ora il punto di rilevanza giuridica dov'e' ?
Se fosse vero che sin dalla mattina lo sco e il suo direttore avessero preso il
diretto controllo delle operazioni su genova come indicato dall'operazione paul
klee... la risposta e' negli atti, vol 2 , relazione di servizio a firma del PD
Vincenzo D'Agnano diretto al questore di genova, che dice "in data odierna su
disposzione della signoria vostra, un contingente del RM di Padova si recava
[...] contestualmente sul posto interveniva personale delle squadre mobili di
genova che verificavano la condizione dei luoghi [...]" citando anche il
segretarioo di andreassi. Allora la perquisizione alla paul klee venen decisa
dal questore di genova, con l'ausilio del prefetto andreassi; il ruolo del dott
gratteri su solo di consigliare l'iontervento della squadra mobile in una
perquisizione ceh sembrava approssimativa. Lo ha detto lo stesso Ispettore
Dominici, nella sua deposizione [legge la deposizione dove dominici lo riporta
al questore dell'arresto effettuato da Scrofani; e che riporta al questore
quello che e' sucesso ...]
Nella trama accusatoria l'episodio Paul Klee rappresenta l'antecedente operativo
dell'operazione alla diaz. Nella trama accusatoria l'episodio Paul Klee vede
l'assunzione di responsabilita' diretta di francesco Gratteri.
Vi abbiamo dimostrato come l'episodio della Pail Klee non c'etnra niente, e lo
abbiamo fatto con documenti che sono in atti. [...]
Ma e' un episodio che non si colloca in linea con la trama accusatoria. L'accusa
non puo' sostenere che l'episodio alla Paul Klee era il segno di un cambio di
direttive nelle procedure operative, perche' l'episodio e' stato deciso da
andreassi e dal questroe, che quindinon possono essere estranei a questa
decisione.
Queste non sono opinioni, sono fatti e per annullare il valore di un fatto ci
vuole un altro fatto, se la prova e' un fatto, la controprova deve esser un
fatto con un peso specifico superiore a quello della prova. Diversamente una
prova non puo' essere contraddetta da un pensiero. Contro una pietra non si
oppone un pensiero. Questa e' la logica dell'ordinamento giuridico.
Dalle carte non si sfugge, ci si contrappone, in maniera critica, ma non si
sfugge, non si ignorano.
C'e' un altro episodio che si inserisce in tutto questo. Quello della scuola
Pascoli. E' successivo ma si colloca nella stessa contestualizzazione. E ne
parlo anche se il dott. Gratteri non e' imputato.
Perche' i pm dicono "l'episodio pascoli e' in linea con l'abuso generalizzato
e arbitrario del potere al fine di consentire lo svolgimento dell'operazione in corso".
E quando si dice coerenza nella'buso del potere, si dice che al fine di
consentire la'ltra operazoine si abusa arbitrariamente del potere
[ legge alcune deposizioni di gava ]
il dott Gratteri interrogato ha dichiarato "ho sempre saputo che nella scuola si
sia entrati per errore, perche' mi e' stato detto che c'era del personale nostro
nell'istituto, per cui io ho detto guarda noi non c'entriamo niente, che
uscissero subito da li', chi gli ha detto di entrare la', in questura non si e'
parlato di estendere nel secondo istituto" "noi le contestiamo che lei si sia
assunto la responsabilita' di ordinare di smettere" "mi sono assunto la
responsabilita' di interrrompere un attivita' illecita"
Il dott gratteri interviene nel momento in cui si avvede di un errore
nell'operazione.
Questo significa che la Pascoli rappresneta un episodio in linea con l'uso
arbitrario del potere. I pm contestano l'ordine del dott gratteri inferendone
una posizioone apicale. Questo e' il ragionamento. Era il vertice per la
Pasocli, perche'non per la Diaz. Hai interrotto della Pascoli, dovevi poter
interrompere alla Diaz. Sapevi della PAscoli, perche' non della Diaz.
Si verifica una devianza nella costruzione della accusa. Se c'e' un progetto
repressivo, com'e' che il dott gratteri va e interrompe quella parte di progetto
che e' funzionale al progetto. I pm devono darmi una spiegazione !
Se l'episodio della pascoli si colloca nella stessa linea di coerenza, se e'
funzioanle, come e' possibile che la mente apicale dia ordione agli uominii che
sono entrati nella pascoli di scendere. A questo quesito l'ufficio del pm deve
rispondere. DEVE!
Cioe' gratteri si difende da un intervento lecito!
Il pm deve giustificare se questo episodio come si colloca ? Cioe' gratteri in
quel momento sta deviando dal progetot repressivo ? Perche' ?
Cioe' e' rinsavito ? Oddioo quell'operazione e' connessa, pero' vabbe'....
Ma perche'0 ci sia una frattura bisogna assumere che vi sia stata alla diaz
l'omissione. Perche' finche' non c'e' dimostrazione che alla diaz c'era
consapevolezza, non si puo' parlare di frattura ! [...]

[ interruzione ]

[ assentato fino alle ore 15.00 in cui l'avvocato Li Gotti


D: (li gotti - gratteri) [...] i pm hanno assunto che il dott gratteri volse lo
sguardo quando senti' le grida degli occupanti della diaz che venivano
malmenate. Le urla si sentono perche' captate dalla videocamera di piazza
merani. L'urlo che si sente e' alle 00:07:05 secondi. Dal che si deduce che il
movimento di gratteri e calderozzi e' antecedente alle urla, ma vuole anche dire
che le urla erano precedenti all'ingresso alla scuola diaz, e quindi erano urla
di una persona alla scuola pascoli.
[...] Perche' il 234 sempre con il sistema di svolgimento al contrario
riprende nuovamente il dott Gratteri in strada alle 00:15:41, mentre da
indicazioni verso le impalcature richiamando l'attenzione di alcuni uomini
perche' alcuni occupanti si stavano allontanando. Questo inquadramento del
dottor Gratteri in via Cesare Battisti all'altezza del lato corto dell'istituto
e' successivo di 9 minuti allo sfondamento del cancello e di 6 minuti
dall'arrivo dei primi soccorsi all'interno della scuola: quei soccorsi che
descrivono la situazione nella scuola come totalmente calma. Quando il dott
Gratteri entrera' nel cortile e poi nella scuola al vano palestra, e' in un
orario successivo alle 00:15:41 (ad es. un immagine delle 00:22, ma puo' essere
prima), ma cmq non puo' essere stato prima delle 00:15:41 perche' in quel
momento e' ancora impegnato in via cesare battisti all'altezza del lato corto
dell'istituto.
Gratteri e Calderozzi non hanno riferito episodi di violenza e resistenza da
parte degli occupanti non avendoli saputi, non essendo li'. Non hanno detto di
aver visto nessun lancio di oggetti perche' non erano li'. Perche' non potevano
vederli, perche' dal punto in cui erano collocati non vi era la visuale
dell'ingresso. Quindi non riferirono di nessun lancio di oggetti, non avendovi
assistito.
Che siano arrivati succssivamente, oltre ai filmati, vi e' la conferma del dott
Filippo Ferri, nella SIT del 18 dicembre 2001, il quale dichiara che essendo
salito al primo piano dell'istituto, "quando sono sceso, ho visto che avevano
varcato il cancello, si stavano avvicinando all'entrata dell'edificio". Vede
calderozzi e gratteri quando entrano. [...]
E' un documento al processo, e' il reperto 234, abbiao avuto difficolta' ad
usarlo, perche' e' necessario che ci sia l'operatore, e lo sviluppo fatto dal
tecnico nominato dalla procura, e il signor Paganini Piergiorgio ha fatto un
verbale in due fasi successive. Un primo prodotto dovrebbe trovarsi al volume
34, che e' un elaborato fotografico. Un secondo prodotto il paganini lo
consegno' insieme all'originale del filmato che riprende le forze dell'ordine
che entrano nel cancello. E quando venne interrogato consegnando questi
documenti e dando 3 cd, uno contenente gli originali del filmato e due
contenenti lo sviluppo del suo lavoro, dichiara "in uno ho illuminato al massimo
le zone d'ombra, [...] individua 1. forze dell'ordine con cinturone bianco
caschi e divisa; 2. personale in borghese che sembra essere in coordinamento
dgli stessi; 4. fino all'arrivo di una camionetta come quella in uso alle ffoo;
5. il gruppo viene fatto oggetto di lancio di oggetti [...]"; sappiamo la
ragione per cui questa relazione non e' mai stata acquisita, ma il lavoro del
paganini e' agli atti del processo e questa relazione e' sottoscritta dal
paganini. Ma non e' solo paganini, ma vi e' Penelli Margherita che parla di
oggetti lanciati dalla Pascoli; il dotto r Giuseppe Caldaci ha riferito di
oggetti lanciati dalla Pascoli; Michele Margione ha dichiarato di essere colpito
da un san pietrino tirato dalla Pascoli; [...] andiamo alla Diaz: il dotto
Fiorentino ha dichiarato (SIT 13.11.2002) di aver visto pezzi di legno, marmo e
altri oggetti presumbilmente lanciati dalla scuola; il dott Sgalla (SIT
11.07.02) "mi venne altresi' riferito che all'ingresso nell'edificio vi fu un
lancio di pezzi dimarmo contro l'operativo; l'agente Sconcini (SIT) "allora nel
cortile vi erano un numero infinot di cose; il dott Ferri (SIT 01.08.2002) "sono
stati lanciati oggetti dalle finestre al chiaro indirizzo delle forze di
polizia"; il dott Sbordone "e' stata lanciata una pietra; ho sentito i colleghi
avvisare gli altri per il lancio di oggetti"; stessa cosa ha visto il dott
Luperi; Fabrizio Bassili "devo ravvisare il lancio di una mazzetta da cantiere
grande; dovrebbe essere stata anche raccolta da qualcuno; ho sentito il rumore
di vetri rotti e quindi erano forse bottiglie"; stessa dichiarazione dal dott
Spartaco Mortola "io ho personalmente visto cadere una mazza tipo spaccapietre";
il dott Lucaroli non solo ha visto ma ha dichiarato di aver raccolto una
mazzetta "nella fase di apertura ci sono piovute bottiglie e altri oggetti [...]
noi ci siamo appoggiati sul portone ed e' iniziato il lancio; l'avvocato gli
ricorda il nome di un suo collega; dall'esterno un agente mi ha consegnato una
mazza spaccapietre con manico asserendo che era stata lanciata dal piani
superiori; io l'ho consegnata a personale in civile che ha sicuramente
provveduto al sequestro";
Ecco un altra cosa non vera che si dice nella memoria. Qualcuno ha raccolto la
mazzetta; come si fa a scrivere che non esiste traccia alcuna di questo lancio
di oggetti ? Ma Perche' ?
Di lancio di pietre ha parlato il dott Canterini ! il dott. Ledotti "mi ricordo
il lancio di oggetti; un bullone; ", Compagnone "prima di entrare percepi' il
lancio di oggetti"; Cenni (SIT 22.09.2001) "ho visto cadere cosi' dall'alto
sentire sul casco, potevano essere bulloni, calcinacci; la mia cosa prioritaria
e' stata quella di proteggere gli uomini"; il dott. Di Sarro.... [che si e'
smentito nel suo stesso interrogatorio!!!!!!! ndr] [...]
Cioe' voglio dire c'e' un complesso di riferimenti sul lancio di oggetti, non di
gratteri ch enon ha riferito non trovandosi in quel luogo, ma riferito da un
numeroso gruppo di persone, cosi' come numerose sono state le cose che hanno
riferito le persone di aver subito aggressioni, non dal dott gratteri che entro'
nella scuola 9 minuti dopo l'irruzione e 6 minuti dopo la'rrivo dei primi
soccorsi: ma Tucci, Compagnoni, Ledotti, che citano anche altri colleghi come
colpiti dagli oggetti, che si tratta di persone identificate e mai sentite,
indicate espressamente e mai sentite, come persone che hanno riportato lesioni
[...] Che la situazione che il dott gratteri trovo nel cortile fosse quella di
una calma precaria, ma fosse quella che piu' voci riferiscono come resistenza
opposta agli agenti che erano entrati nel cortile e resistenza all'ingresso ivi
compreso l'episodiodel nucera e circostanza che cosi' come viene appresa da chi
non era presente ed e' imputato e non ha riferito per non avervi assistito,
analogamente viene riferita da chi non e' imputato e raccoglie lo stesso
riferimento: dott Murgolo (SIT, vol1 pag 284i, 22.07.2002). [...]
Giustamente il dott Murgolo non e' imputato, ma ha descritto le medesime cose
come apprese da Gratteri e Calderozzi, e sono imputati. Allora a compendio di
quello che accadde, noi possiamo affermare documentalmente : gratteri giunge
alle 00:06:32; il cancello viene sfondato 00:06:23; il dott gratteri e' ripreso
alle 00:07:37 in direzioen opposta alla diaz; alle 00:15:41 e' ancora in via
cesare battisti e sono gia' avvenuti i primi soccorsi; il lancio di ogetti
rimane un fatto oggettivo, rappresentato da un documento redatto da chi ha
elaborato parte dei video della procura; quando il dottor gratteri entra
nell'istituto dopo le 00:15:41, trova una situazione che gia' alle 00:10:00
viene definita di calma dal dott cremonesi e dall'infermiere galante; pero' si
assume il resto della perquisizione. "E avendo diretto la perquisizione non
poteva non aver visto" dicono i pm, mentre abbiamo le prove che quando inizia la
perquisizione non e' ancora in via cesare battisti. Tanto e' vero che abbiamo la
testimonianza di uno degli occupanti che subisce l'aggressione e l'orologio
segna le 00:08:00. [...]
Intanto cominciamo a dire che non avendo riferito non puo' ovviamente trovarsi
nell'ipotesi di falsificazione della realta', non avendo gratteri testimoniato
una realta' diversa; un fatto giuridico che il giudice non puo' non considerare.
Se io non l'ho neanche raccontato, non dico scritto, nella SIT del 01.08.2001
dice di non avervi assistito e di non poter nulla descrivere di quello che e'
successo, come puo' ancorarsi su questo dato di non conoscenza l'imputazione.
Giuridicamente e' insostenibile! L'imputatio veri si riferisce a un fatto
riferito in forma diversa, ma come e' possibile che si applichi se non l'ha mai
riferito ! PM questa e' giurisprudenza!!!!!!
Se la circostanza non e' riferita in nessun atto, non esiste il presupposto per
l'imputazione!
Ora affronto il capitolo delle molotov.
"A maggior chiarimento dell'operato della catena di comando e introducendo
elementi di analisi rispetto alal consapevolezza di ciascuno degli imputati si
pone come emblematica la vicenda delle bottiglie molotov; va premesso che a
ciascun funzionario e' stato chiesto di precisare le modalita' delle
perquisizioni e particolari sul rinvenimento delle bottiglie molotov; il reperto
assolutamente significativo non viene mai citato; e' quasi la presa di distanza
da un corpo di reato scomodo [...] " I pm sono perfettamente consapevoli che non
e' cosi', anche quando lo interrogo' il 29 giugno del 2002, furono domande
maliziose e fuorvianti.
Nella memoria, a pag 123 vi e' lo stralcio delle dichiarazioni del dott
gratteri, addirittura lo stralcio delle dichiarazioni di gratteri il 29 giugno.
"L'unico che menziona le molotov e' murgolo" "io non parlo delle molotov ? mi
pare strano" "l'unico che menziona le molotov e' il dott Murgolo" e' cosi'
stupito gratteri che dice "io non parlo delle molotov ????" nella sit del
02.08.2001 domanda del pm lalla "e' ingrado di dire se le bottiglie molotovo
fossero in possesso di uno degli arrestati" gratteri risponde "no". Ma quale
presa di distanza ??????? [...]
Allora questo ci porta a un altra contestazione. Se il rilievo in negati vo
dellla presa di distanza e' collegato in una logica che era che l'indagato ha
paura di parlare, il rilievo in positivo non puo' essere un dato neutro: non e'
cosi', giudice, non e' cosi!
Il ricorso alla logica dell'accusa vale anche al contrario; se il presupposto e'
sbagliato lo sviluppo e' sbagliato; se il presupposto viene confutato allora lo
sviluppo assorbe il dato e lo contesta: QUESTA E' LA LOGICA!
Un discorso logico e' corretto se segue i presupposti nello sviluppo. [...]
Ma non basta dire che la logica e' sbagliata, nel momento in cui si acquisisce
un dato sbagliato un presupposto sbagliato, la logica cambia.
Nel momento in cui la presa di distanza non c'e', non puo' rimanere lo stesso
discorso. [...]
Gratteri ha sempre sostenuto di non sapere qualefosse il punto esatto di
rinvenimento delle bottiglie molotov, sapendo solo che sono state trovate nel
corso della perquisizione. Ha precisato di aver visto le molotov nel cortile
della scuola, affermazione fatta prima che gli venga mostrato il famoso
filmato... quando uscira' il filmato, esso certifichera' che le molotov da un
gruppo di funzionari vengono viste nel cortile. gratteri confessa di avere un
flash, di aver visto le molotov tenute per il collo da un operatore di polizia,
ma ha escluso che questo suo flash potesse ricondursi all'analogo fatto che si
verifico' nel momento in cui le molotov vengono portate fuori dalla diaz. In
quel frangente l'agente Catania viene immortalato che porta le molotov fuori
dalla diaz. E gratteri nega che sia quello il flash. gratteri ritiene di essere
sicuro che il primo contatto con le molotov sia in un immagine analoga a quella
ma senza l'agente catania. HA dichiarato ch el'agente che portava le molotov nel
cortile le portasse per mostrarle. Dice che in quel momento potrebbe aver avuto
gia' conoscenza del rinvenimento per averlo saputo dal dott caldarozzi. Poi ha
contattato il dott manganelli per comunicare il rinvenimento dei due ordigni.
Il 30.07.2002 i pm contestavano al dott gratteri l'inverosimiglianza del suo
racconto dal momento che la ripresa del conciliabolo riprende un immagine di due
bottiglie contenute in un sacchetto di plastica dal quale fuoriescono
parzialmente, quindi i pm contestano che possa esserci spazio per un frammento
di cognizione, di attenzione visiva diversa, perche' il momento di primo
contatto nel cortile avviene diversamente, sono nel sacchetto. Assumono i pm a
pag 35 della memoria, "e peraltro stabilire un esatta cronologia degli eventi e'
possibile che rendono vanificata ogni difesa; rimandiamo all'analisi
dibattimentale dei filmati piu' significative e dell'incorcio con i tabulati di
questi ultimi". Bene, io non giustifico affatto la scelta dei pm di rinviare
alla fase dibattimentale la visione dei reperti. Noi rispettiamo la giustizia,
la fase dibattimentale che eventualmente ci sara', ma chi ha il dominio del
processo e' il giudice, e loro scrivono "li vedremo". si dira', il giudice puo'
vederli... certo.... ma e' la pretesa ! la pretesa di aver gia' deciso per il
giudice.... IO dioc lo faccia con noi.... e' unelemento di prova... nel
contraddittorio... lo faccia con noi.
Mi ricordo un processo per pedofilia in cui i pm volevano presentare una
trascrizione di video da presentare... noi chiedemmo di vederli insieme... iol
giudice espresse non luogo a procedere dicendo che se non avesse visto i giudici
non li avrebbe prosciolti...
Non capiamo perche' non farlo con noi. vediamoli insieme.
Pero' ne comprendiamo la ragione per cui i pm tentino di dire che i filmati
siano elementi di contorno e di confronto alle prove... Ne ho capito la ragione,
perche' il reperto 199 del conciliabolo smentisce la tesi dei pubblici
ministeri!
Partiamo dal rep 234. Burgio e' in piazza merani che telefona. Nel rep 199 il
vqa troiani di fianco a un ducato dove dovrebbero salire gli arrestati che
risponde al telefono di burgio. Dai tabulati si capisce perfettamente. Burgio ha
dichiarato che fu proprio nel corso di quella telefonata che ha ricevuto da
troiani l'incarico di portare le molotov. Il rep 199 riprende il conciliabolo.
Poiche' si vede Luperi al telefono dall'incrocio dei tabulati si riesce a
risalire al momento esatto della telefonata del dott Luperi, perche' e' l'unico
momento di coincidenza del dott Luperi con la telefonata dell'altro ispettore,
alle ore 00:41:31. Questo e' ben evidenziato. Il rep 199 riprende il
conciliabolo per 7-8 secondi. La telefonata del dott gratteri qual'era ?
Alle 00:41:02 gratteri chiama il centralino dello sco. La chiamata termina alle
00:41:10. Alle 00:41:44 il centralino chiama gratteri per 2 minuti e 22 secondi.
Il dott gratteri ha dichiarato di avere la conoscenza delle molotov al prefetto
manganelli. La telefonata con cui il dott gratteri avverte manganelli e' quella
delle 00:41:02. Ecco.
E' importante l'orario, perche' stiamo verificando se c'e' spazio per il ricordo
diverso di gratteri. Perche' sappiamo che quella e' la telefonata ? Perche' ce
lo dice il dott Manganelli, che e' impreciso negli orari, ma che i tabulati ci
chiariscono. [...]
Se il centralino dello SCO quadno manganelli autonomamente chiama gratteri, gli
risponde la stavo chiamando proprio io e la telefonata di gratteri al centralino
e' delle 00:41:02, significa che la notizia del rinvenimento delle molotov e la
visione delle molotov precede le 00:41:02 almeno di un minuto il tempo che gli
c'e' voluto a caldarozzi per dire a gratteri delle molotov, il tempo di comporre
il numero. Il tempo che da spazio per una realta' diversa perche' non puo'
assumersi che alle 00:41:33 il tempo si era fermato e tutto era statico. Non e'
pensabile questa staticita'. Se gratteri alle 00:41:02 telefona, vuol dire che
aveva gia' saputo delle molotov, quindi non c'entra niente il conciliabolo. Le
molotov arrivano non prima delle 00:38, 00:39. Alle 00:34 telefona al dott
troiani, alle 00:36 e' ancora al magnum, alle 00:38-00:39 burgio si riconosce
che sfila per entrare nella diaz. Beh ci sono due minuti. Beh il fatto di aver
escluso ilpassaggio dalla palestra cosi' come fatto dal dott mortola mi sembra
attempato, perche' ci sono due minuti. [...]
Che ha fatto burgio in quel momento? C'e' possibilita' che gratteri abbia colto
un momento diverso dal conciliabolo? Il che spiegherebbe l'atteggiamento di
disinteresse che si vede dal filmato che il dott gratteri mostra , vediamolo,
non si avvicina mai a meno di un metro, non parla con nessuno, nessuno parla con
lui. Ma poi vi pare che in 7 secondi si faccia un conciliabolo e si decida "dove
le mettiamo? qui la ! al secondo piano;! no altrove!" cioe' in sette secondi si
sia decisa l'ulteriore mutamento dei fatti.
Sin dall'inizio gratteri dice che "sin dall'inizio ho saputo delle molotov, ma
non so dove siano state rinvenute". Qeusto e' quello che dice. Puo' avere
alterato una realta' che non ha conosciuto????? anche in questo caso, non e'
possibile. grattreri dice "quando le ho viste stavano li'" come puo' esistere
una mutatio veris su una cosa che non ha visto ?
QUindi il rep 199 conferma il racconto di francesco gratteri, non lo smentisce.
Per poterlo smentire il pm deve sostenere che non esiste lo spazio per una
versione diversa da quella raccontata da gratteri. Io ho dimostrato il
contrario.
Io chiedo verametne e sollecito i pm a vedere questi reperti. E' importante
vederli nel contraddittorio. Quelli significativi durano poco, vediamoli
insieme, confrontiamoci, creiamo il contraddittorio su un elemento di prova
ritenuto importanti, offriamo al giudice la possibilita' di confrontarci.
Gli arresti... la decisione di procedere agli arresti e' sicuramente precedente.
Ma ci sono delle immagini nel rep 199 vede che ci sono persone che vengono fatte
salire sui furgoni, e gli arresti precedono le molotov. Perche' e' la stessa
immagine che riprende burgio al telefono con troiani. Non servivano le molotov
per gli arresti, ion virtu' della resistenza e della violenza, prima delle
molotov.
alle 00:34 si vedono salire su u furgone. Quindi la decisione degli arresti
precede l'arrivo delle molotov.
Ma questo e' un utleriore prova. Noi sappiamo che di fronte al comitato
parlamentare andreassi ebbe ad acquisire informazioni da murgolo che vi era
stata resistenza, violenza, lancio di oggetti ecc ecc. Al riscontro della
telefonata tra murgolo e andreassi alle 00:15:45. Andreassi 29 agosto 2001
"venni informato subito dopo l'irruzione dal collega sul posto perche' curasse
gli aspetti dell'operazoine. Egli mi disse che erano stati tirati oggetti, che
un agente aveva subito un tentativo di accoltellamento, mi disse che c'erano
parecchi feriti ma dagli scontri dei giorni precedenti".
Andreassi conosce una situazione fatta di resistenza e violenza
nell'immediatezza dell'operazione. E' vero che la'veva appresa nel corso di quel
contesto temporale ? Io non lo so. Perche' il rep 189 riprende anche una
telefonata di agnoletto con andreassi. Su questa telefonata c'e' un po' di
confusione sull'orario usando l'orologio di agnoletto, dalle 00:30 alle 00:35.
Noi abbiamo ricostruito che la telefonata e' alle 00:20:53, ma foss'anche alle
00:35, andreassi ci ha riferito lui il contenuto della telefonata (SIT
17.12.2002) "successivamente agnoletto comincia a inveire chiedendomi cosa
stiamo facendo" "lei ricorda che e' dopo la telefonata con murgolo?" "dopo,
perche' dovrebbe essere prima ?" "io ricordo che la telefonata con agnoletto e'
precedentemente al ritrovamenteo delle bottiglie questo per collocarla
temporalmente" "ma lei non e' sicuro di aver appreso da murgolo delle
bottiglie" "io la ricordo verso le 00:40; agnoletto agitatissimo, io piu'
agitato di lui, mi ero convinto dlla bonta' della perquisizione, guarda se
questo e' il GSF hanno fatto bene ad arrestarli tutti! Lui parlava evidentemente
della Pascoli" QUindi alle 00:30 circa andreassi per comunicare ad agnoletto
gia' e' consapevole della decisione della decisione degli arresti!!!! Non si
risponde hanno fatto bene ad arrestarli tutti se non si e' consapevoli!
Anche il dott Colucci aggiunge (SIT 16.12.2002 pag 67) "quando lo ha appreso?"
"forse anche per telefono, li arrestiamo tutti [...] io sapevo che c'era stato
un intervento, che c'erano dei feriti, mi chiedevano l'ausiliio per l'ordine
pubblico, a questo punto arrivano lenotizie, abbiamo trovato le bottiglie
molotov, ece ecc"
Quindi la decisione degli arresti precede le bottiglie molotov, quindi le
bottiglie molotov non sono funzionali agli arresti. Quindi anche questo fatto e'
smentito.
Qui ci sono altre telefonate che collocano la decisione degli arresti prima
delel molotov. E gratteri dice di aver condiviso no preso la decisione degli
arresti, precisando che se fosse ufficiale di PG non avrebbe esistato a firmare
l'atto. E ha precisato che la delicatezza della decisione degli arresti [...]
non e' cosa che possa essere imposta da qualcuno che rimane esterno alla
confezione del verbalee. E' come se il presidente del tribunale ordinasse al
sostituto procuratore di registrare un documento. Ma dove esiste ? Dove esiste
questa cosa ? Ma questo e rispetto della professionalita' ! Non esiste che un
sostituto proceda all'arresto perche' glielo ha imposto il cpao della procura!
Non esiste ! E voi pensate che in campo c'erano generali con sottoposti proni ad
eseguire qualsiasi ordine? Ma questo e' una violazione del sistema, un
allontanamento dal sistema !
C'e' differenza l'assunzione di responsabilita', la'ssunzione di un ruolo e
l'aver condiviso una decisione. E' una differenza sostanziale.
Non c'e' stata una deviazione del sistema. Non c'e' stata da parte di nessuno.
Non c'e' stata da parte dei funzionari. [...]
Funzionari hanno operato e deciso procedendo, probabilmente sbagliando alla
misura cautelare, che il pm ha condiviso e sbagliando portando a dei giudici che
probabilmente sbagliando hano condiviso e parzialmente condividendola
HAnno sbagliato tutti probabilmente! Perche' questo e' successo !
[...] Perche' i provvedimenti di non convalida fanno riferimento
all'impossibilita' documentata in atti dell'attribuzione dei singoli fatti agli
arrestati. I giudici hano detto che non c'erano i presupposti perche' non era
possibile assegnare ai singoli singoli comportaemnti.
E nonostante questo il pm ha chiesto la condanna, ne ha disposto la
perquisizione domiciliare. Sugli stessi atti!
Sulla redazione degli atti.... I pm mi hanno detto di non poterli contestare.
Non esiste nessuno che abbia attribuito al dott grattteri una interferenzanella
redazione degli atti. Vi prego signor giudice, credete ai pm quando dicono
questo, perche' io che sono dall'altra parte confermo che e' cosi', controllate
giustamente, il dubbio puo' albergare anche rispetto alle mie parole, ma sono
sicuro, non esistono!
Per questo capitolo mi riporto alle dichiarazioni del pm durante
l'interrogatorio nel 18.11.2002
Il pm a pag 157 della memoria dice "dall'analisi fin qui condotta, circa i reati
svolti in maniera sostanzialmente difforme dal verbale redatto all'autorita'
giudiziaria, che tutti gli ufficiali redattori degli atti, ma anche gli
ufficiali di pg luperi e gratteri si trovano nella piena conoscenza dei fatti.
Costoro come altri hanno potuto direttametne percepire lo svolgersi degli atti
[...]" Nella parte specifica per gratteri "il dott gratteri ha sempre dichiarato
di essere giunto solo successivamente. Il suo collocamente e' sempre riportato
relativametne a un suo posizionamento nei pressi dell'impalcatura. Le
informazioni del dott gratteri non sono esatte, se intendono indicare in quelle
immagini ilsuo arrivo e il suo insediarsi come figura di comando [...] il
del dottor gratteri come e' possibile dimostrare dai video e' gia' presente sul
posto all'irruzione, vero e' che al momento dell'irruzione caratterizzata dalle
urla , il dott gratteri si allontana dall'edificio guardando dalla parte
opposta." Fateci vedere i filmati che voi avete descritto in questo modo.
Cominciamo dalla prima affermazione: dalla pag 102 della memoria "seocndo quanto
si e' ricostruito la mancanza di un funzionario responsabile in termini unitari
e di una preventiva pianificazione anche formale dell'attivita' ha generato una
contingente situazione di caos per cui l'impiego di vari reparti comportava
l'effettiva direzioni di diversi dirigenti. [...] operava secondo una linea di
direttive secondo una catena di comando interna che facva riferimento alle
figure apicali. Pur in assenza di una figura formale di dirigenza, la linea
gerarchica faceva si che il funzionario piu' alto in grado fosse di fatto il
dirigente dell'operazione [...] era lo stesso sentire della polizia che portava
a individuare il funzionario piu' alto in grado come dirigente dell'operaiozne"
Alloora l'affermazione di cui sopra non coincide con queste frasi. Perche' si
parla del sentire della polizia. Ma questo cosa c'entra con il punto di causa
che e' la consapevolezza di cio' che era accaduto, c'e' un salto logico che e'
un salto nel vuoto. Quando mi si assume che e' il sentire della poliza, ossia il
singolo operatore ritrovava il vertice del suo reparto, il passaggio successivo
"essere vertice del reparto significa aver comando dell'operazoine che significa
aver consapevolezza degli eventi, che significa aver omesso di conoscere che
c'era una mutatio veris" sono una serie di sillogismi, SILLOGISMI! DI GIURIDICO
NON C'E' NULLA!!!
Ma noi stiamo costurendo un processo su una serie di sillogismi. [...]
Ma non sfiora l'elemento di prova, il sillogismo capzioso.... Dov'e' la prova ?
Ma vi sembra un discorso di prova? I pm dicono devo verificarlo al dibattimento?
Ma che cosa deve verificare ?
[...] il dott gratteri ha sempre dichiarato di esser ein via cesare battisti,
come abbiamo gia' visto! [...]
vi ho dimostrato vedendo il filmato che le urla sono successive di 5 secondi
all'allontanamento del dottor gratteri. una frazione di secondo, ma una frazione
di secondo che conta. [...] Il dott gratteri non si e' voltato, non ha voltato
le spalle.
[...] il pm parla del prefetto La Barbera... MA VOI LA SAPETE LA SUA STORIA ?
Non e' imputato, c'era bisogno dell'inciso ? MA VOI LA SAPETE LA SUA STORIA ?
Stiamo parlando di una persona che e' stato condannato a morte dalla mafia!
Questo e' rancore! [...]
P: non stiamo parlando di questo
D: (Li Gotti - Gratteri) io sono molto coinvolto. Lei e' giovane. Il giudice e'
il giudice. Io pensavo di cogliereuna filosofia di fondo. [...]
I punti di prova erano:
- e' certa l'aggressione della pattuglia in forma violenta ? si
- e' certa la decisione dell'operazione ? si
- e' certo che gratteri era per farla la mattina ? si
- e' certo che non assunse il comando delle operazioni la matina ? si
- e' certo che e' arrivato in via cesare battisti non vedendo l'irruzione ? si
- e' certo che gratteri avendo saputo dell'irruzione nella pascoli diede
disposizione di uscire ? si
- e' certo che gratteri non ha visto azioni di resistenza, ma avendolo appreso
da altri con nomi e cognomi ? si
- e' certo che l adecisioni degli arresti e' collocabile prima delle 00:30 ? si
- e' certo che le bottiglie molotov sono arrivate verso le 00:40 ?
- e' certo che lui puo' averle viste altrove rispetto al conciliabolo ? si
- e' certo che lui non ha interferito con la redazione degli atti ? si
E quindi il dibattimento e' luogo di formazione della prova, non di ricerca
della prova, le prove dovevate portarle qui. Non esistono prove inerenti alle
imputazioni ascritte. L'ufficio del pm chiede il rinvio a giudizio usando un
sillogismo. Il sillogismo non e' materia di prova. Doveva essere materia di
prova l'argomentare del pm. La prova da verificare in dibattimento dovrebbe
essere il sentire della polizia, che non c'entra nulla con la prova della
consapevolezza, che e' convincimento personale del pm. E noi dobbiamo fare il
dibattimento per verificare il convincimento del pm ? [...] Facciamo un
dibattimento per verificare se e' un bel sillogismo?
Io chiedo il non luogo a procedere perche' il dottor Gratteri non ha commesso i
fatti
P: lei ha citato materiali che non sono a fascicolo. vuoel depositarlo come
attivita' integrativa di indagine. La conferma ?
D: (Li Gotti - Gratteri) se la resistenza e' parte dei reati e se esiste
qualcuno che afferma che e' cosi', io chiedo che venga acquisito. Anche perche'
la prova potrebbe essere considerata inacquisibile per incompletezza della
prova. Se non c'e' l'peratore che ha fatto il supporto informatico e'
impossibile comprenderlo. Insisto nella richiesta.

P: un chiarimento. lei ha un co-difensore, l'avvocato Daspora. Siccome avevo
dimenticato l'altra volta non vorrei ci fosse un equivoco. Puo' parlare la
prossima volta
D: devo sentirlo. non saprei.
D: (romanelli) l'avv daspora chiede di parlare il 30 ottobre.
P: no. se viene parla subito dopo il suo co-difensore, altrimenti diventa
impossibile anche per me ricostruire il ragionamento giuridico. Se vuole puo'
parlare il 18.
D: chiedo solo di verbalizzare la mia richiesta.
P: cosi' informalmente ?
D: ci siamo sentiti. l'avvocato ha chiesto di trasferire questa richiesta, poi
lei dispone come ritiene piu' opportuno.
P: [verbalizza]
P: il giudice rifacendosi a quanto gia' stabilito, atteso che in data odierna ha
parlato l'avvocato li gotti, dispone che la discussione prosegua con l'eventuale
discussioen dell'avvocato daspora. Se poi ha degli impedimenti chiedera' un
rinvio. Francamente mi viene difficile decidere su una dimensione cosi'
informale.
P: la prossima udienza e' il 18. Dovevano parlare l'avvocato Daspora,
l'avvocato Corini e l'avvocato Iorio. L'avvocato Corini ha fatto uno scambio con
l'avvocato Porciani. L'avvocato Mascia lo conferma come sostituto di Corini.
Alla prossima udienza parleranno l'avvocato Daspora, l'avvocato Porciani e
l'avvocato Fiorio o chi sara' nominato d'ufficio con l'udienza. Non ho idea di
quanto parlera' l'avvocato Porciani, quidni se l'udienza prossima e' capiente di
qeuste persone, l'udienza successiva e' il turno dell'avvocato Mascia e
dell'avvocato Gazzollo, e quella dopo metterei due avvocati che difendono una
posizione Iunca e Giacomini.
D: (iunca) avevo presentato richiesta
P: lei ha presentato ricchiesta 18-19-20.
D: ma io ho indicato anche il 21, che sia io che giacomini non possiamo.
P: cmq il concetto e' che seguo l'ordine, il tempo e' quello che e'. Mi fate
l'impedimento, io rinvio a meno che non ci sia qualcuno che si offre. Siccome
molti vogliono parlare il piu' tardi possibile. Se c'e' qualcuno che parlerebbe
l'udienza dopo come Romanelli che vuole sostituirsi e parlare il 21. Io
l'udienza la devo riempire.
D: allora e' inutile chiedere le disponibilita' di ciascuno.
P: avrei fatto lo stesso questo discorso. Il fatto di comunicare le dispobilita'
speravo ....

[ si conclude ]

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