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Fermiamo la Moratti: Unical in rivolta.
by Melissa Cosenza Monday, Oct. 18, 2004 at 1:10 PM mail: cosenzafranco@libero.it

I ricercatori dell'Università della Calabria proseguono la proteste contro il Ddl Moratti. Sit-In davanti al rettorato e prossimamente il No-Moratti Day.

“Fermiamo la Moratti” è il grido di protesta che risuona in tutta Italia, da un capo all’altro del nostro Paese, coinvolgendo numerosi centri universitari. L’Università della Calabria non è rimasta a guardare. I ricercatori universitari infatti anche in Calabria hanno aperto una vertenza, che rientra nella piattaforma nazionale di lotta, con l’obiettivo di bloccare il disegno di legge dell’attuale Ministro della Pubblica Istruzione, ottenendo il ritiro della disegno di legge da parte della stessa Moratti oppure la bocciatura in sede parlamentare. Lo stipendio dei ricercatori oggi è di 1050 Euro mensili, che sembrano davvero pochi se si pensa al modo in cui incidono nell’attività universitaria, garantendo il proseguimento della didattica. I ricercatori, guardando al futuro sembrano non avere più alcuna speranza con la proposta della Moratti. Infatti la prospettiva sarebbe relativa a contratti quinquennali, che sottoporrebbero i ricercatori ad un eterno precariato, senza possibilità alcuna d’un avanzamento di carriera. Se venisse approvata una simile legge probabilmente i migliori studiosi calabresi ci penserebbero bene prima d’accettare un ruolo precaria nell’Università e si rivolgerebbero invece all’industria ed alle grandi imprese private, lasciando il modndo dell’Istruzione in mano ad un personale sempre meno qualificato. Le critiche dei ricercatori dell’Unical sono state rivolte anche al rettore Latorre, a seguito d’una riunione tenutasi il 5 Ottobre 2004. “Il rettore –ha sottolineato la ricercatrice Rossella Morrone- ci aveva invitato a riprendere l’attività didattica, ricevendo in cambio una fittizia dichiarazione di stato d’agitazione dell’Unical. Noi però non accettiamo posizioni troppo comode”. E’ per questo che i ricercatori si sono mobilitati, con un sit-in davanti al rettorato della loro università, in data 18 Ottobre 2004, cui seguirà il No-Moratti Day il 15 Novembre. Il sit-in di protesta ha visto la partecipazioni dei sindacati, di numerosi studenti, Giovani Comunisti, Sinistra Giovanile e rappresentanti dell’Udu. Intanto i ricercatori dell’Unical in segno di protesta hanno rifiutato incarichi di suppenza e affidamento, svolgendo esclusivamente i compiti che sono di stretto dovere del ricercatore, e continueranno così fino al ritiro del Ddl Moratti. La spiegazione di tale gesto, ripetuto in numerose facoltà dell’Unical è stato dato attraverso una lettera dei ricercatori agli studenti ed alle loro famiglie, in merito al percorso di lotta intrapreso, in contrapposizione al precariato e per una pubblica istruzione funzionante, contro il modello di riforma universitaria del 3+2.
Melissa Cosenza

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