MARCIA E SCONTRO IN SANTA CRUZ Chasquirojo (05/01/2005 20:33) ULTIMO: in Santa Cruz: oggi nel pomeriggio una grande marcia dei settori popolari diretti dalla COD di Santa Cruz.

si notano alcune bandire bianche e verdi ed anche rosse, con disegnato il viso del Che. L'ambiente si va riscaldando quando una donna grida "dato che questo presidente aumenta la benzina, non pensa ai nostri figli che vanno a scuola in minibus e a noi stessi, il governo ci ha tradito, volgiamo la rinuncia del presidente", mentre grida e richieste si alzano intorno, pare sentirsi " un altro ottobre, carajo!". Ovviamente, i dirigenti del MAS ( partito del "Movimiento Al Socialismo" presieduto da Evo Morales, leader dei cocaleros della zona del Chapare, N.d.T.) di Santa Cruz e il sindaco sono coloro che si pongono in testa e rilasciano dichiarazioni ai media dicendo: "noi rifiutiamo energicamente queste misure del governo" ma, allo stesso modo aggiungono "pero' non chiediamo la rinucia del presidente" senza dire una parola in merito alla nazionliazzazione.
Lo scenario ci porta fino alla prefettura. Si sentono grida che chiedono la rinuncia, del presidente, mentre qualche guardia in verde, intimidisce i manifesanti.
Gli spezzoni piu' giovani, gli universitari e i settori dei lavoratori afferrano le bandiere rosse e tutti i manifestanti cominciano a tirare pietre, rompendo i vetri, sul punto di entrare e incendiare la prefettura, mentre da dietro un centinaio di guardie si appostano alle spalle dei manifesatnti, tutti gridano abbasso il "gazolinazo". Un rumore di spari di lacrimogeni dei poliziotti interrompe l'ingresso dei manifesatnti alla prefettura, costringendoli a dover scappare in strada.
Ma lo scontro continua !
una cosa si nota prima dello scontro, che i dirigenti del MAS e il sindaco spariscono...
La massa popolare, la piu povera di Santa Cruz, sorpassa i dirigenti che non seguono, nei fatti, coni settori popolari.