Solidarieta' ai compagni dell'Orso Da Castellanza solidarieta' ai compagni dell'Orso.
Spendere troppe parole e' inutile, siamo stanchi di vedere colpite le realta' antifasciste colpite e vedere impuniti i colpevoli. Dalle coltellate e i tentati furti e incendi di agosto, passando per la sede dell'Anpi di Busto Arsizio, arrivando alle fiamme al Paci' e all'O.r.so. la violenza nazi fascista di strada sta dilagando sempre di piu' con grande preoccupazione e pericolo.
Siamo con voi, e saremo con voi sabato in piazza
Officina Shake_senza casa
SOLIDARIETA' AI COMPAGNI DELL'ORSO L'attacco incendiario all'O.R.So. è l'ultimo di una serie di attacchi fascisti che hanno colpito diversi compagni e centri sociali negli ultimi due anni in varie parti d'Italia.
Questo è uno dei modi in cui si dispiega la guerra preventiva che Stato e Capitale conducono contro chiunque osa opporsi al dominio, alla sopraffazione e allo sfruttamento. Nessuno deve disturbare il manovratore.
Gli amministratori della società divisa in classi - di fronte alle difficoltà sempre maggiori di riprodurre valore, consenso e i rapporti sociali esistenti - dichiarano guerra a tutto ciò che resiste, in quanto vivo, alle loro logiche di morte.
Ora, non si tratta più di evitare la guerra, né di cominciarla, ma di combatterla sul nostro terreno: quello della critica della sopravvivenza quotidiana, dell'alienazione, dei ruoli sociali, dei rapporti personali e collettivi, quello dell'assunzione di responsabilità e della solidarietà attiva.
Il silenzio, l'indifferenza e la rassegnazione rafforzano la violenza del Potere.
Non prendere partito somiglia sempre più a quello che, durante la seconda guerra mondiale, veniva chiamato collaborazionismo.
Il Potere ha paura di perdere tutto; noi non abbiamo da perdere che le nostre paure.
Kinesis - Tradate
SABATO 15 GENNAIO MANIFESTAZIONE A MILANO
RITROVO ALLE ORE 15 IN PIAZZA DUOMO
L'Ambulatorio Medico Popolare aderisce alla manifestazione di sabato e esprimiamo la massima solidarietà per l'incendio di settimana scorsa. AMP
Comunicato di solidarietà dell’11. 01.2005
L'Assemblea Nazionale Anticapitalista e Linearossa esprimono la loro solidarietà militante ai/lle compagni/e dell'Officina della Resistenza Sociale (O.R.So.) colpiti nuovamente da un attentato fascista alle proprie strutture. E' da tempo ormai che l'impennata dell'azione repressiva dello Stato nei confronti delle realtà di classe, che sviluppano attività sul territorio con il lavoro politico e sociale, va di pari passo con l'azione squadrista di gruppi neofascisti. Congiuntamente ad inchieste, denuncie, perquisizioni, diffide, carcere... la manovalanza fascista fa il paio con le sue azioni nel tentativo di minare l'agibilità politica dei/lle compagni/e e delle loro strutture. Il recente atto incendiario contro l'O.R.So., i processi e le restrizioni ad alcuni suoi militanti, l'assassinio di Dax, sono un attacco a tutto il movimento antagonista e anticapitalista. Contro lo Stato borghese ed i suoi tirapiedi che vogliono far terra bruciata a tutto ciò che a loro si contrappone, che lavorano costantemente per attaccare, frammentare, dividere il movimento di classe per peggiorare le condizioni di vita e di lavoro del proletariato e per reprimere ed isolare tutte le sue espressioni politiche ed antagoniste, la solidarietà non è solo necessaria, ma è una fondamentale arma da socializzare e sviluppare per organizzarsi e mobilitarsi contro padroni, politicanti e fascisti di qualsiasi risma e tendenza.
- SOLIDARIETA' E SOSTEGNO MILITANTE AI/LLE COMPAGNI/E DELL'O.R.So - LOTTA E UNITA' DI CLASSE CONTRO LA REPRESSIONE
Assemblea Nazionale Anticapitalista e Linearossa
La redazione del "Ribelle" di Ferrara ed il Centro Sociale Occupato Dazdramir esprimono la massima solidarietà ai compagni dell' orso ed agli altri compagni di Milano colpiti dai soliti vigliacchi attacchi squadristi. Per tutte/i Voi, per i familiari ed amici di Dax per tutti i partigiani di oggi ed di ieri ORA E SEMPRE RESISTENZA. HASTA SIEMRE. compagni di ferrara
L'assemblea spazi autogestiti di Lucca, esprime la sua totale solidarietà ai compagni dell'ORSO, colpiti nuovamente dai servi del capitale, perché altro non sono questi personaggi che, picchiano, bruciano e ammazzano, chi come noi è un'opposizione concreta ai loro padroni. Ci rendiamo disponibili sin da ora per le iniziative che i compagni vorranno fare. MORTE AL FASCISMO. Un saluto a pugno chiuso Assemblea spazi autogestiti.
L'incendio doloso e fascista rappresenta l'ennesimo episodio di un percorso che in poco tempo è già diventato abbastanza lungo se mettiamo in fila gli episodi degli ultimi tempi, da Bergamo a Milano.
Dobbiamo reagire con fermezza mantenendo il percorso di iniziativa che abbiamo intrapreso e rispondere politicamente a questi attacchi.
Montagnoli Walter CUB -- Walter Montagnoli <flaica@cubnazionale.it> FLAICA -CUB
Solidarietà ai compagni dell'O.R.So.
Non funziona mai. Non può funzionare. C'è chi tenta di seppellire le lotte sotto distese di cenere e detriti, ma sono fiamme appiccate controvento, tornano al piromane e gli ustionano le mani, bruciano le code di paglia dei fascisti. Fuoco e fiamme non cancellano le esperienze, possono annerire le pietre ma la lotta riparte sempre e sfida l'oblio, per impedire all'infamia di celebrare la sua vittoria. Lo aveva già scritto Franco Calamandrei nel 1952, nella sua epigrafe "ad ignominia", affissa in segno di protesta contro la scarcerazione del boia nazista ALbert Kesselring: il monumento all'occupazione tedesca non sarebbe stato eretto "coi sassi affumicati / dei borghi inermi straziati [dallo] sterminio", ma "con la roccia di questo patto / giurato fra uomini liberi / che volontari si adunarono / per dignità e non per odio / decisi a riscattare / la vergogna e il terrore del mondo". Gli ultimi due versi di quella lapide erano e restano nitidi e lisci come tagli di rasoio: "ora e sempre / RESISTENZA". Ora e sempre. Solidarietà all'O.R.So, solidarietà al Pacì Paciana, solidarietà a Milo, Marta, Orlando e Federico. "...sarebbe consigliabile portarsi dietro una scopetta, con la quale cancellare per l'eternità persino l'impronta ultima dei piedi dei fascisti sulla polvere delle nostre strade" (Cocito, ne Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio, cap.2)
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