....

(AGI/EFE/REUTERS) - Bogota', 12 ago. - "In questi momenti eccezionali", ha affermato nel dare l'annuncio del provvedimento il ministro dell'Interno e della Giustizia, Luis Fernando Londono Hoyos, "le misure da adottare sono facili da comprendere". Del resto, ha aggiunto, "erano "largamente previste" e nel decreto di introduzione dello stato di emergenza sono gia' "predisposte". La relativa decisione e' giunta nel corso di una lunghissima seduta serale del Consiglio dei Ministri presieduto dallo stesso Uribe; e' entrata in vigore alla mezzanotte scorsa ora locale, le 7 del mattino di oggi in Italia, e avra' validita' per novanta giorni, a norma della Costituzione prorogabili per un uguale periodo qualora il presidente della Repubblica lo ritenesse necessario. Congiuntamente e' stato decretato anche lo stato di emergenza economica, che permettera' all'esecutivo di raccolgiere i fondi indispensabili per finanziare Forze Armate e servizi di sicurezza e permettere cosi' loro di condurre la lotta alle formazioni paramilitari, di estrema sinistra o di estrema destra che siano, ivi comprese quelle specificamente dedite al narcotraffico. "Stiamo affrontando gruppi armati", ha avvertito ancora Londono Hoyos, "i quali dimostrano ogni volta di piu' il possesso di capacita' distruttive e posssibilita' di nuocere al popolo colombiano, fino a estremi oltremodo inquietanti". (AGI)

Bogotà, 10:36
Colombia, presidente Uribe dichiara stato di emergenza

Con un decreto scattato alla mezzanotte (ore 7 di stamani in Italia) il nuovo presidente della Colombia Alvaro Uribe ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese per far fronte al terrore scatenato dai gruppi estremisti di sinistra. Uribe si era insediato alla presidenza mercoledì scorso: da quel momento fino ad oggi, in soli cinque giorni, l'esplosione di violenza in Colombia ha provocato la morte di 115 persone, una ventina nella stessa Bogotà.
La notizia dello stato di emergenza è stata data questa notte dal ministro dell'Interno e della Giustizia Fernando Londono durante una conferenza stampa, nella quale però non ha specificato cosa il provvedimento eccezionale avrebbe comportato.

Secondo l'articolo 213 della Costituzione il capo dello stato è autorizzato a "sospendere le leggi incompatibili con l'applicazione" dello stato di emergenza "in caso di alterazione dell'ordine pubblico suscettibile di minacciare in modo diretto la stabilità istituzionale e la sicurezza dello stato". La durata massima di tale provvedimento è di 90 giorni, con due possibilità di prolungamento da parte della massima autorità dello stato.

Uribe ha anche deciso, con suo decreto, una tassa straordinaria che permetta al governo di raccogliere una somma pari a 778 milioni di dollari per rafforzare il settore militare, in vista di quella lotta al terrore che era stata uno dei punti principali del suo programma elettorale. (Red)