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http://italy.indymedia.org/news/2005/01/714020.php Nascondi i commenti.

Ancora Di Vuono da Secondigliano
by liberitutti Tuesday, Jan. 18, 2005 at 10:51 PM mail:

Nel corso di un colloquio avuto sabato scorso nel carcere di Secondigliano col detenuto genovese Bernardo Di Vuono, peraltro dichiarato già incompatibile col regime carcerario da un Perito d'Ufficio nominato dalla Sorveglianza di Genova oltre un anno fà, e ciò nonostante ancora dentro nonostante tre interventi chirurgici al cuore e nonostante debba scontare ancora poco più di un anno di pena, lo stesso mi ha consegnato una missiva con richiesta esplicita di farne pubblica denuncia:

"Gentile Avv. Trupiano, più il tempo passa e sempre più temo per la mia vita. Il motivo è dovuto ad una non corretta coagulazione del sangue. Il sottoscritto necessita di visite specialistiche cardiologiche e non più di un dottore generico, per cui non mi resta che chiedere l'incompatibilità con tutti i dottori generici di codesta casa circondariale di Secondigliano. Adesso ho capito perchè ci sono tutti questi morti in questo carcere, perchè i dottori sono degli incapaci oltre che dei menefreghisti della salute dei pazienti detenuti. A mio avviso questi dottori che esercitano in questo carcere sono uguali ai dottori dei lager tedeschi e pertanto andrebbero processati e condannati per tutti i morti che sono avvenuti in questo carcere. Io faccio solo alcuni nomi di persone che sono morte in questo carcere, anche se la direzione dichiarò che le persone sono morte durante il tragitto in ambulanza o in ospedale. La direzione dichiarò e scrisse il falso, e complici sono i barellieri dell'ambulanza e i medici che scrissero i verbali di morte di Racco Francesco, Rosmini Diego e Albanese Francesco, più altri. Quanti altri morti ci dovranno stare prima che qualcuno prenda provvedimenti? Non sono io a dover decidere a decidere a chi scrivere o no, chi decide per me è il direttore, e quando chiedo spiegazioni se sono partite le mmie lettere o i fax, mi rispondono che loro le hanno inviate e che la colpa è delle poste. Tanto varrebbe la pena fucilare i detenuti malati o fargli una puntura letale e farla finita. Siamo in Italia in questo carcere di Secondigliano o siamo in un Gulag Staliniano? Copia di questa lettera la consegnerò al mio legale Avv. Vittorio Trupiano."

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Sono stato nominato difensore di Bernardo Di Vuono solo in data 13 gennaio 2005, in quanto precedente nomina era inficiata dal fatto che lo stesso non avesse revocato due dei suoi tre precedenti difensori e, come è noto, per ogni procedimento non si possono nominare più di due difensori.
In occasione del mio incontro con Di Vuono ho spiegato a questi, come già avevo fatto in precedenza con Catgiù, con Dorigo e tanti altri, in utimo anche con Rossetti Busa nella nostra conversazione telefonica di martedi scorso, un concetto per me essenziale. Tutti i nominati prigionieri mi hanno richiesto di assisterli col gratuito patrocinio. Il mio rifiuto è politico e concettuale al tempo stesso: con tale forma di assistenza, infatti, chi mi pagherebbe è lo Stato, quindi sarebbe lo Stato in ultima analisi il mio vero cliente. Tutto ciò per me è inacettabile in quanto tradirei la fiducia di chi vado assistere per il semplice motivo che se è lo Stato a permettere che tutto ciò accada, accettarne il pagamento significa diventarne complici. Non si può assistere la vittima e farsi pagare dal carnefice, è quanto spiegai pure alla madre di Marcello Lonzi. Come potevo farmi pagare dallo Stato se l'Amministrazione Penitenziaria ne fa parte?
Dai toturati e dagli schiavi del regime non accetto soldi, nemmeno per interposte persone.

Vittorio Trupiano

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Reference:
http://italy.indymedia.org/news/2005/01/709394.php

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by femm Wednesday, Jan. 19, 2005 at 10:36 AM mail:

allora assistili gratise. faresti cosa buona e giusta

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buh
by ... Wednesday, Jan. 19, 2005 at 11:55 AM mail:

mi pare che sia così no?
lo ha scritto ... :)

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significa
by post Wednesday, Jan. 19, 2005 at 10:28 PM mail:

assisterli non significa nè dirlo, nè scriverlo, nè andarci una sola volta.
assisterli in una situazione quando si parla di morti significa controllare regolarmente, andare a trovarli regolarmente proprio come se pagassero
altrimenti sono farse e le farse in casi come questi possono avere gravi conseguenze.
su questa assistenza, intesa anche come visite regolari in carcere, spero di diate aggiornamenti
altrimenti tutti sapranno rendersi conto da soli di come è stata trattata tutta questa drammatica situazione.

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x post
by cdcd Saturday, Feb. 05, 2005 at 2:01 AM mail:

se vuoi aggiornarti sulla situazione puoi scrivere ai diretti interessati. prima di rappresentarli e di decidere quale avvocato sia meglio x loro magari CONSULTATI così ti manderanno direttamente loro a quel paese!

sono stati gli attacchi gratuiti di gente come te che hanno prodotto questa incresciosa situazione e allo stesso modo delle spiegazioni pubbliche da parte del legale dei prigionieri.

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