sulla crisi della fabbrica di Terni
CRONACA Il Cig dovrebbe partire dal prossimo 7 febbraio e riguarderà i lavoratori del reparto destinato alla chiusura Terni, Tk chiede cassa a zero ore per 380 dipendenti del magnetico La Fiom: "Domani decideremo nuove iniziative di lotta"
Proteste degli operai di Terni TERNI - La Thyssen Krupp-Acciai speciali Terni chiederà la cassa integrazione a zero ore a partire dal 7 febbraio prossimo, per due anni, per i 380 dipendenti del reparto magnetico, la cui chiusura è prevista in settembre. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, Tk-Ast avrebbe informato l'Assindustria di Terni dell'intenzione di chiedere la cassa integrazione per i dipendenti del magnetico con un documento in cui pone alla base di questa decisione le perdite finanziarie del reparto nei due ultimi esercizi. In particolare, l'anno scorso queste perdite sarebbero state superiori a quelle preventivate in bilancio.
Ma, al di là della richiesta di cassaintegrazione, i sindacati dei metalmeccanici sono pronti a dare battaglia. Domani, dopo una nuova riunione delle Rsu dell'Ast di Terni, verrà deciso il calendario e le modalità delle azioni di lotta nell'ambito della vertenza per il polo siderurgico ternano.
A Terni per partecipare alle assemblee dei lavoratori dopo la rottura del tavolo negoziale della notte scorsa ("erano più di 2.000, una grande risposta alla controparte", ha detto il leader Fiom Giorgio Cremaschi). Cremaschi ha ribadito che "Thyssen Krupp non ha mai accettato di trattare veramente sul futuro dell'Ast, preferendo parlare soltanto degli ammortizzatori sociali", ed ha criticato il governo italiano "per la sua assoluta passività nella trattativa".
Questo - ha spiegato Cremaschi - anche a fronte del fatto che "Tk, come abbiamo potuto appurare nell'incontro della notte scorsa, si appresta non solo a chiudere il magnetico, ma anche e soprattutto a trasferire all'estero questa produzione, con tutto il suo know-how. Una cosa di una gravità inaudita, sulla quale - si domanda Cremaschi - il nostro governo non ha nulla da dire?".
(2 febbraio 2005)
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