I pm contro supportoG8

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R: Noi siamo qua fuori dal tribunale, per altro la tensione di questa giornata e' stata caricata ulteriormente dal fatto che mentre aspettavamo la serntenza quindi pochi minuti dopo la fine dell'udienza, un operatore di indymedia, che segue i processi sia per il g8 sia per questo e' stato fermato, volevano portarlo via per un verbale di sequestro del computer con cui lui lavora, per cui hanno operato questo sequestro del computer poi all'interno del tribunale perche' sono intervenuti gli avvocati impedendo che il soggetto venisse poi anche portato addirittura in questura, chiaramente questo e' stato un elemento di tensione, di spintonamenti con gli agenti della digos, che tra l'altro sono presenti in maniera molto visibile e forte da questa mattina presto

D. ascolta, solo per informazione per gli ascoltatori, il computer e' stato sequestrato?

R: il computer e' stato sequestrato, poco dopo la fine dell'udienza, quindi, niente, noi siamo qua, tra l'altro il merito della cosa, e' proprio firmato da Canepa e Canciani, che appunto accusano di aver fatto uscire delle cose sulle trascrizioni

D. insomma, siamo in presenza delle digos che agisce in un'aula di tribunale, su mandato dei pm sequestrando un computer...

R. si, ma non e' successo nell'aula, ma appena fuori, quando ci stavano chamando a piccoli gruppi...

D si ,ma insomma la differenza non e'...

R Nono, assolutamente, quindi fuori dalla visibilita', in un momento di pausa, mentre non eravamo tutti insieme, mentre si stava definendo tranquillamente, si , cmq sono gli stessi pm che stanno gestendo il processo, per cui e' assurdo questa operazione qua, e' assurda...

D. e chiaramente pensiamo che, lo diciamo non avendo tutti gli elementi, ma pensiamo che sia chiaramente un atteggiamento di tipo vendicativo, assolutamente di protervie istituzionale di pm che purtoppo in questo paese sono poi titolari dell'azione penale e dispongono anche della polizia giusdiziaria liberamente, oltre che della digos chiaramente. E quindi trovandosi, lo diciamo x i nostri ascoltatori, trovandosi di fronte a compagni e compagne attivisti che svolgono un lavoro di tutela legale, rispondono con le armi, non e' una novita' in assoluto, tante volte negli anni passati l'abbiamo dovuto dire e vivere, avvocati, quindi titolari legittimi della difesa di persone, sono stati inquisiti, sono stati anche condizionati, per ridurli al silenzio. Purtoppo e' un'ulteriore segnale di una situazione a genova...