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report ingresso in Corelli domenica 10 aprile
by comitato di sostegno alla lotta dei detenuti Monday, Apr. 11, 2005 at 9:06 PM mail:

report di quanto avvenuto all'incontro con i migranti rinchiusi in corelli

ieri, domenica 10 aprile, un'altra delegazione del "comitato in sostegno alla lotta dei detenuti di Corelli" è entrata nel lager, portando, come richiesto, acqua succhi di frutta e sigarette . beni necessari quanto razionati all'interno della struttura.
Davanti alla stanza dei colloqui abbiamo trovato ad attenderci, fra gli altri, il responsabile della croce rossa del CPT, tale Cappelletti.
alle nostre domande sull'assistenza medica fornita ai migranti è stato risposto in modo generico, e, alle domande più specifiche, non ha risposto perchè "Mi dispiace ma non sono un medico".Bene. il coordinatore della croce rossa all'interno del lager NON È un medico. Ma un semplice impiegato messo li per affinità di vedute con gli aguzzini che questo centro lo tengono in piedi e che permettono i continui soprusi che avvengono al suo interno.
i medici sono presenti sei gg su sette dalle 13 alle 21 mentre la notte c'è solo un infermiere (prima della Bossi-Fini il medico c'era anche di notte).

finalmente arriva il primo gruppo di migranti, tre, provenienti da Egitto e Marocco.
sono fra gli iniziatori dello scipoero della fame
Gli offriamo acqua e sigarette e gli spieghiamo che fuori c'è gente che conosce la loro lotta, che è con loro, e cercherà di fare tutto il possibile per aiutarli, ed è bruttissimo perchè mentre lo dici sai che sarà poco quello che si può fare se gli abitanti di questa città non si svegliano e non capiscono che è ora di ribellarsi, subito, di opporsi all'esistenza di simili carceri.
S. non parla quasi, ha 21 anni e lo sguardo tristissimo. ha bisogno un telefono perchè è totalmente tagliato fuori dal mondo reale altrimenti.
B.,in Italia da un po di anni; è stato "scoperto" il 20 dicembre in un'altra città e subito condannato a 5 mesi di carcere perchè "sprovvisto del regolare permesso di soggiorno".
i 650 euro mollati all'avvocato che poi è sparito...
la frattura alla spalla mai guarita e che nessuno gli cura...
e ora ancora due mesi qui dentro, a cibo scaduto, freddo, insulti, vuoto....
S.S. parla bene l'italiano, sta per uscire e per questo vuole fare di tutto per aiutare i suoi fatelli, ha una fidanzata che gli ha proposto di sposarla per ottenere il permesso di soggiorno, ma lui non vuole mischiare le due cose.
ha bisogno della sua cartella clinica per i continui dolori a una gamba che si è fratturato 5 giorni dopo il suo arrivo in Italia. ha il nome degli ospedali e dei medici che lo hanno avuto in cura. ma della sua cartella clinica, nessuna traccia.
Ci informa che in totale almeno una settantina di detenuti distribuiti nei diversi settori, sono in sciopero della fame.
e poi ci raccontano la loro testimonianza dei fatti,tutto confermato, il ragazzo che si taglia i medici che curano con una semplice fasciatura un taglio che avrebbe palesemente bisogno di punti, lui che continua a sanguinare con poliziotti e operatori che lo guardano ridendo,l'ambulanza che non arriva.
a un certo punto m. non sopporta piu di stare a guardare e comincia a prendere a calci una sedia, la polizia interviene, lo picchia e lo porta via.
dopo 40 minuti arriva l'ambulanza, nel frattempo i detenuti vengono caricati e ammassati in sala mensa per permettere ai 50 poliziotti in assetto antisommossa di devastare le loro "camere".

Bene, la vendetta nazi-fascista si è compiuta, ora le bestie possono tornare ai loro alloggi, a raccogliere i cocci e dormire, se mai ci riusciranno, con la rabbia che hanno dentro e la domanda che li assilla "perchè?"
purtroppo l'unica cosa che mi sento di rispondergli è, perchè sono pazzi.

il racconto continua col cibo scaduto e drogato di tranquillanti, le coperte da bambino, un litro di acqua al giorno, le telecamere nelle stanze (i trans le loro le hanno dostrutte tutte), le grate davanti al televisore, le domande di asilo fatte compilare senza l'aiuto di un traduttore.
ma ci dobbiamo salutare, il tempo è poco e ci sono altre persone.

arrivano cinque rumeni che sono in un altro settore anche loro in sciopero della fame.
la donna che è con loro ci racconta di insulti pesanti e intimidazioni asfondo sessuale che i i polizziotti che fanno la ronda a piedi intorno al settore femminile gli rivolgono, prendendo di mira soprattutto le nigeriane.

uno degli uomini è un ragazzo rumeno portato al Corelli durante una retata in un campo nomadi.
in questura per ore, li hanno obbligati a stare con la finestra spalancata perchè "puzzate troppo". ora ha la nefrite da 10 giorni e nessuno si degna di curarlo seriamente.
X., invece, ha ottenuto il permesso di soggiorno con la sanatoria del 2002.ha fatto la domanda per il rinnovo un po in ritardo ma in quatura gli dicono che non ci sono problemi, ma invece quando lo chiamano per andare a ritirare il nuovo permesso, lo portano direttamente in Corelli.pare a causa di una condanna di un anno PER OCCUPAZIONE. un anno di carcere per aver cercato un posto dove dormire.

QUESTA È UNA SITUAZIONE CHE NON PUO ESSERE ACCETTATA.
è ora di dire basta e obbligarli a chiudere tutti i Corelli d'Italia. continuiamo nella lotta.

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