Oggetto: Il processo di Cosenza al movimento noglobal rinviato al 22 giugno per aspettare la pronuncia della Corte Costituzionale. Il Pm Fiordalisi in confusione: nel materiale di prova consegnato alla difesa anche i files di bakup dei suoi computers, subito restituiti !
Il presidente della Corte D'Assise di Cosenza Giudice Onorati ha rinviato al
28 giugno le udienze previste per oggi e domani del processo alla "rete sud ribelle" per i fatti del Global Forum e del G8 del 2001. Il motivo è stata una istanza della difesa di Luca Casarini sull'illegittimità costituzionale degli art 335 comma I e 407 comma III cpp,
in relazione agli articoli 3 comma I e art 111 comma 3 della costituzione, quando non prevedono la inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti nei
confronti dell'imputato in epoca anteriore alla sua iscrizione nel registro notizie di reato. Il giorno 8 giugno infatti la Corte Costituzionale si esprimerà sul merito in virtù di due istanze analoghe presentate da due GUP che "hanno rimesso gli atti dinanzi alla Corte Costituzionale con motivazioni che questa Corte condivide e alle quali integralmente si riporta", per usare le parole del dispostivo finale dell'udienza di oggi.
Luca Casarini e Alfonso De Vito sono infatti due imputati iscritti nel registro notizie di reato solo nel febbraio scorso a due mesi dalla richiesta di rinvio a giudizio e alla fine (invece che all'inizio...) dell'inchiesta stessa.
Solo il 28 giugno si potranno poi esaminare le altre contestazioni dei difensori per le prove presentate dal pm Fiordalisi, fra cui l'inutilizzabilità di molte acquisizioni per le loro modalità (tanto che il pm, ammettendo l'errore, paventava nuovi sequestri...) e poi rispetto all'enorme mole di materiale video che quasi mai riguarda gli imputati ma che ripropone anche a Cosenza l'esame delle centinaia di ore delle manifestazioni di Genova del 2001. In particolare gli avvocati si riservano di fare ricorso al garante della privacy in quanto Fiordalisi ha inserito nel materiale di prova non singoli documenti ma gli interi Hard Disck dei pc
sequestrati agli imputati, comprensivi di tutti i documenti personali (tesi di laurea, lettere d'amore, canzoni ecc) privando per altro la difesa della possibilità di capire quali documenti siano effettivamente oggetto di prova.
Praticamente inesistente la corrispondenza tra la lista presentata da Fiordalisi e il materiale poi consegnato (solo ieri) alla difesa. Tra i cd consegnatigli ieri (come materiale di prova dell'accusa) dalla cancelleria della corte d'Assise ( e ricevuti evidentemente dal Pm) gli avvocati rinvenivano clamorosamente anche i presumibili files di backup dei computers del pubblico ministero Fiordalisi!!! Un clamoroso errore del pm, al quale gli avvocati hanno reagito comunicandolo immediatamente alla Corte ed a Fiordalisi stesso per poi immediatamente restituirgli i cd in cancelleria....
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