Al mattino in piazza i confederali. Nel pomeriggio sfilano i sindacati di base.
Lo sviluppo, il lavoro, la legalità, la sicurezza. Due cortei per riaffermare i diritti dei lavoratori e ribadire il no al precariato. Oggi, primo Maggio. La giornata si apre alle 9.30 con il concentramento ai Bastioni di Porta Venezia per la tradizionale manifestazione dei sindacati confederali: il comizio conclusivo di piazza Duomo sarà tenuto quest’anno dai segretari milanesi Roberto Monticelli (Uil), Fulvio Giacomassi (Cisl), Giorgio Roilo (Cgil). Nel pomeriggio, invece, scenderanno in piazza i sindacati di base, i ragazzi dei collettivi studenteschi, i centri sociali. Appuntamento alle 14 in piazza XXIV maggio e poi via (dalle 15) all’Euro May Day parade. «Saremo oltre centomila», dicono gli organizzatori. Con gli slogan e gli striscioni: «Precari e imbavagliati». Al corteo parteciperanno anche mamme e maestre di Retescuole (concentrazione alle 14 in piazza Sant’Eustorgio), studenti e lavoratori delle università, i «militanti in bicicletta» di Critical Mass, giovani senza lavoro provenienti da tutta Italia. Più di trenta carri, tanta musica, bande di strada e l’apparizione di San Precario. Fino a piazza Castello, dove si farà festa fino a tarda notte. «Confermiamo il Primo Maggio come giornata di lotta - spiega Walter Montagnoli, coordinatore nazionale Cub - e sottolineiamo l'essere alternativi alla manifestazione di Cgil Cisl e Uil che, concertando concertando, hanno portato a questo disastro». Già da questa mattina i Cub promettono picchetti davanti ai centri commerciali e alle catene della grande distribuzione: «Abbiamo pensato - dicono - di dichiarare lo sciopero che l'anno scorso ha fatto chiudere quasi tutti i supermercati che altrimenti avrebbero costretto migliaia di precari a lavorare impedendo loro di festeggiare il Primo Maggio. Le mobilitazioni continueranno ovunque, compresi i luoghi del sapere e della cultura». Di precariato e diritti dei lavoratori parlerà anche il prefetto di Milano, Bruno Ferrante, durante la cerimonia di consegna delle «Stelle al merito del lavoro», in programma questa mattina - alle 10. 30 in Fiera - con il vicepremier Giulio Tremonti. Il prefetto toccherà il tema del lavoro come «valore», dell’immigrazione, del sommerso, della sicurezza. Una giornata di festa e rivendicazioni. Di giochi nei parchi e proteste di piazza (i mezzi pubblici viaggeranno a orario ridotto, dalle 7 alle 20, le tre line del metrò partiranno un’ora dopo rispetto alla programmazione festiva). «Ma in merito ai cortei e agli imbrattamenti che solitamente si verificano in queste occasioni - precisa Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia - lancio un appello a tutti quanti celebrano il Primo Maggio: impediscano questi fenomeni, non rimangano indifferenti. Facciano capire ai soliti facinorosi che la città appartiene a tutti. E che quella di oggi è la festa dei lavoratori, non di chi danneggia la città».
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