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http://italy.indymedia.org/news/2005/05/795258.php Nascondi i commenti.

Foce del Neto a rischio devastazione ambientale - Post dinamico
by IMC Calabria Saturday, May. 21, 2005 at 12:58 PM mail:

Contributi, approfondimenti, riflessioni

Foce del Neto a risc...
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dalla rete
by rete Sunday, May. 22, 2005 at 11:03 AM mail:

A Crotone sarà realizzato un mega villaggio turistico che dovrebbe ricadere completamente all’interno del SIC della Foce del Neto. Nessuno dei progettisti e degli amministratori ai quali è stata presentata questa opera colossale pare essersi accorto dell’importanza naturalistica del sito in questione. La Foce del Neto è una delle zone umide più importanti della Calabria per la sosta invernale e migratoria di più di 180 specie di uccelli. Ma è anche importante per la presenza di specie di anfibi, rettili e mammiferi, per la presenza di boschi igrofili, vegetazione riparia e mediterranea, pantani ed aree periodicamente allagate che, seppur ridotti a frammenti superstiti di habitat una volta ben più estesi, rappresentano ancora esempi di notevole biodiversità da proteggere e riqualificare.
Per tale motivo la LIPU insieme a altre Associazioni Ambientaliste, Italia Nostra, ENPA, Legambiente, WWF, AIIG ha promosso una petizione popolare con raccolta di firme con tavoli a promozione dell’iniziativa sia nella città di Crotone che in altri posti della regione.
Si può firmare on line all’indirizzo http://www.lipurende.it/foceneto oppure richiedere il modulo cartaceo alla sezione Lipu di Rende, Tel. 0984.447092
tratto da
http://www.amicidellaterrapollino.it/articolo.asp?ID=184

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dalla rete 2
by Ercolina Milanesi Monday, May. 23, 2005 at 10:43 AM mail: http://www.italiasociale.org/articoli2005/notizie080405-10.html

" LA CALATA DEI BARBARI, PARDON, DI ISRAELIANI IN CALABRIA "

Non per gita turistica, ma per un grande, immenso business, altrimenti che ebrei sarebbero ?
David Appel, imprenditore internazionale, intende costruire una cittadella dedicata al turismo, ovvio per capitalisti e per il popolo eletto.
Vi saranno hotel a cinque e sei stelle extra lusso, piscine, campi di golf, maneggi, Disney village, negozi e un" piccolo stadio" di calcio da 120.000 posti per ospitare grandi eventi sportivi. Tutte queste strutture verranno collegate alla città da una metropolitana al porto e all'aeroporto attraverso treni e pullman. La cittadella sorgerà a nord di Crotone fra cinque anni circa e costerà 5 miliardi di euro.
Questa enorme struttura sorgerà a 300 metri dal mare, su una superficie di mille ettari. Per tale opera lavoreranno 4 mila operai e 15.000 saranno i dipendenti necessari per gestire il tutto I posti letto saranno oltre 10.000
con un flusso di aerei di 50-60 al giorno sullo scalo Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto ove arriverà l'80% dei turisti.
Tutto ciò grazie al sindaco di Crotone, senatore di Alleanza Nazionale,che ha presentato la società formata al pubblico e al consiglio comunale. Alla riunione erano presenti i dirigenti della multinazionale israeliana MADPIT Group, rappresentati dall'azionista David Appel, dal suo consigliere Rami Avivi, dal capo dei progettisti del gruppo, architetto Smulick Schimschoni e da David Valter, docente di architettura all'Università di Firenze e al Politecnico di Mantova.
La Madpit group, società con capitali americani e svizzeri, oltre che israeliani, durante l'incontro con i giornalisti, ha detto di aver già realizzato simili strutture sparse nel mondo, gestite con i principali tour
operator internazionali.
A livello locale il gruppo di investitori ha creato una società per azioni, denominata la "EURO PARADISO".
David Appel ha spiegato che nella scelta di Crotone ha influito la vicinanza tra mare e monti e la presenza di reperti archeologici.
Ma chi è David Appel ? Il suo nome è noto alle cronache di tutto il mondo per uno scandalo che ha visto coinvolgere perfino il premier israeliano Sharon, che fu costretto dai giudici ad essere ascoltato sui rapporti avuti con David Appel. L'inchiesta sospettava di essersi fatto corrompere dal grande imprenditore. Un'eventuale incriminazione avrebbe costretto Sharon alle dimissioni da premier e a nuove elezioni, indi non se ne fece nulla.
Per un semplice caso di corruzione era una responsabilità troppo grande per il giudice.
Ma il problema non era tanto Sharon quanto il figlio Gilad. I sospetti sono su di lui e sugli affari che Gilad avrebbe intrapreso con David Appel ed il conseguente intervento del padre per ottenere alcuni terreni vicino a Gerusalemme. Intervento richiesto non solo per terreni in Israele ma anche in Grecia fra il 98 e il 99, e il caso fu noto come l'affare dell'isola greca. Appel avrebbe cercato di ottenere l'intervento di Sharon, allora Ministro degli Esteri, per convincere le autorità greche per l'autorizzazione di costruire un complesso turistico che l'imprenditore voleva costruire nell'isola Patroclo, considerata zona archeologica protetta e non edificabile.
"Il fine giustifica i mezzi" e Appel avrebbe offerto a Gilad Sharon un grosso contratto di consulenza per il marketing del progetto, con la promessa di un guadagno di oltre 3 milioni di dollari. Inoltre l'imprenditore avrebbe voluto ottenere l' aiuto del vice premier Olmert, allora sindaco di Gerusalemme, offrendogli in cambio appoggi politici nelle elezioni primarie del Likud se avesse fatto pressioni su pezzi grossi della politica greca. Secondo la polizia vi è il sospetto che Appel abbia cercato di ottenere l'aiuto di Sharon per edificare un appezzamento di terreno nei pressi di Tel Aviv.
Nel sud Italia non solo vi è arrivo di extra comunitari, poveri in cerca di lavoro per sfamare le loro famiglie, ma anche le grandi multinazionali ebraiche per estendere il loro dominio, dato che Israele è troppo piccola per un "popolo eletto".
Ercolina Milanesi

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UN ISOLOTTO GRECO FA VACILLARE SHARON 23/1/04
by Paola Caridi Monday, May. 23, 2005 at 10:46 AM mail:

Venerdi' 23 Gennaio 2004
La spada di Damocle sul governo di Ariel Sharon potrebbe durare alcuni mesi. Ma secondo fonti citate dalla stampa israeliana, anche poche settimane. Addirittura due, prima di sapere se anche il premier e il suo vice, Ehud Olmert, saranno rinviati a giudizio – o meno - per corruzione. E’ il primo risultato della notizia, resa nota ufficialmente lunedì, dell’incriminazione da parte di un tribunale di Tel Aviv di un noto uomo d’affari israeliano, David Appel, per il cosiddetto “scandalo dell’isoletta greca”. Appel avrebbe – secondo l’accusa – tentato di corrompere Sharon con 690mila dollari, e avrebbe pagato molto salata la consulenza del figlio del premier, Gilad, per il progetto turistico da realizzare su di una isoletta greca poco distante da Atene. Sharon era allora ministro degli esteri e Olmert, altro politico coinvolto dalle indagini, era sindaco di Gerusalemme.
Lo scandalo, di cui comunque si parla da molto tempo, si intreccia temporalmente con un’altra indagine in corso nei confronti dei figli di Sharon, quella che coinvolge un businessman sudafricano, Cyril Stern, e sul quale a Gilad Sharon è stato ingiunto nello scorso dicembre di presentare la documentazione in suo possesso. Ma è il possibile coinvolgimento di suo padre in un’accusa di corruzione ad aver monopolizzato l’attenzione degli israeliani. In gran parte orientati verso le dimissioni, almeno secondo quanto risulta da una serie di sondaggi effettuati dai principali quotidiani. I due terzi degli intervistati di Haaretz, molto critico col governo, pensano che Sharon debba dimettersi se viene provato il suo coinvolgimento. Il 53% degli intervistati di Ma’ariv, considerato di centro-destra, ritiene Sharon implicato in atti di corruzione, e il 49% del campione del centrista Yediot Ahronot, pensa che il premier dovrebbe autosospendersi in via temporanea.
Mentre Sharon conferma di non volersi dimettere – “né oggi, né domani, né il prossimo anno” – il pubblico israeliano è molto meno fermo, sull’argomento. A fare da contraltare al premier è una donna, in pregiudicato di diventare l’altra protagonista di questa storia. Si chiama Edna Arbel, e ieri ha detto che, secondo lei, ci sono “prove sufficienti per incriminare Sharon”. È il procuratore generale dello Stato, ma anche – per le coincidenze della storia – consulente legale del governo facente funzione, dopo il pensionamento anticipato di Rubinstein. Ed è diventata in questi giorni il magistrato più in vista in Israele anche sulle questioni giuridiche legate al muro di separazione. Al centro dell’attenzione per tutto il prossimo mese di febbraio. Non sarà lei, in prima persona, a occuparsi della vicenda, visto che domenica prossima finirà il suo interim e il governo dovrà eleggere il nuovo general attorney, la figura deputata ad avere l’ultima parola sulla possibile incriminazione. Ma è certo che il suo pesante giudizio, ieri, l’ha messa al centro della scena.
Nella storia d’Israele, non è certo la prima volta che un premier viene toccato dal vento di uno scandalo giudiziario. Lo stesso Ytzhak Rabin, nel 1977, decise di dimettersi per un conto corrente negli Usa. Una questione chiarita dopo appena sei mesi. Gli scandali hanno anche sfiorato un altro laburista, Ehud Barak, e l’attuale ministro delle finanze Benyamin Netanyahu, uno dei candidati alla successione al premierato di Sharon, nel caso l’attuale capo del governo dovesse dimettersi. Ma lo scandalo più eclatante è stato quello che ha colpito, nel 1999, un grande amico dello stesso David Appel. L’allora capo del partito religioso Shas, Arieh Deri, si era dovuto dimettere da ministro dell’interno per una storia di mazzette, ed è andato in prigione nel 2000 per scontare una condanna a tre anni di detenzione.



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Tangenti, Sharon a rischio dimissioni
by Giancarlo Lannutti Monday, May. 23, 2005 at 10:53 AM mail:

tratto da:
Liberazione 30 marzo 2004


Pesanti ombre si addensano sull'immediato futuro di Ariel Sharon, per gli scandali e le accuse di corruzione in cui è coinvolto insieme al figlio Gilad e che mettono di fatto in discussione il suo status di primo ministro, anche se il suo vice Ehud Olmert si affretta a negare ogni ipotesi di dimissioni; una vicenda che costituisce certo «un affare interno di Israele», come ha sottolineato il ministro-negoziatore dell'Anp Saeb Erekat, ma che si intreccia inevitabilmente con gli sviluppi del conflitto israelo-palestinese. Se verrà formalmente incriminato, infatti, difficilmente il premier potrà far finta di niente, tanto più che richieste di dimissioni - se un caso del genere si verificasse - sono state già avanzate da settori dell'opinione pubblica e anche dall'interno dello stesso governo. Da questo punto di vista, si può dire che per Sharon i guai vengono a catena: dopo che sabato scorso il procuratore capo Edna Arbel aveva chiesto formalmente al suo superiore, il procuratore generale Menachem Mazuz, l'incriminazione di Sharon per corruzione, ieri la Corte suprema ha intimato a Gilad Sharon, figlio del premier, di consegnare tutta la documentazione relativa appunto alle inchieste per corruzione in cui è coinvolto insieme al padre.

Le accuse contro Sharon e il figlio riguardano sia una vicenda di presunti fondi neri percepiti dall'estero per finanziare la campagna elettorale, sia un versamento di supposte tangenti da parte di un discusso speculatore immobiliare, David Appel, amico degli Sharon, membro del loro stesso partito (il Likud) e già sotto processo per le stesse imputazioni. La vicenda più clamorosa è quella riguardante il progetto di Appel di realizzare un centro turistico su un'isola greca, in violazione delle locali leggi di tutela ambientale, per favorire il quale Sharon si sarebbe adoperato, allora nella sua veste di ministro degli Esteri, presso esponenti del governo di Atene; le tangenti sarebbero state versate da Appel anche attraverso l'assunzione di Gilad Sharon come "consulente". Sharon ha sempre respinto le accuse sostenendo di essere estraneo a quella vicenda; ma evidentemente la procura di Stato e la Corte suprema non gli credono, o hanno almeno fondati dubbi, se hanno adottato le misure sopra riferite; e resta il fatto che David Appel è già stato incriminato.

L'ultima parola spetta ora al procuratore generale, ed è evidente che la sua pronuncia avrà riflessi immediati sulla crisi israelo-palestinese: da un lato perché mette in pericolo l'incarico di primo ministro, e un cambio al vertice non resterebbe ovviamente senza conseguenze; dall'altro lato perché l'Anp teme, come ha detto chiaramente Erekat, che Sharon possa intensificare gli attacchi militari e gli "assassinii mirati" nel tentativo di «distogliere l'opinione pubblica israeliana dagli scandali che lo guardano, versando così ulteriore sangue palestinese». Interrogativi e timori che troveranno comunque una risposta nei prossimi giorni.

Sul fronte arabo, invece, continuano a tenere banco le polemiche suscitate dal rinvio del vertice di Tunisi, deciso unilateralmente dal governo di Ben Ali per ragioni che non vengono ufficialmente chiarite ma che diplomatici arabi attribuiscono alla volontà dei dirigenti tunisini «di guadagnarsi il favore degli Stati Uniti», visto che veniva sostanzialmente respinta la pressione americana perché il summit si occupasse soprattutto di "riforme democratiche" nel mondo arabo anziché di Iraq e di Palestina. L'Egitto ha espresso «stupore e riprovazione» per la decisione tunisina e si è fatto promotore, con l'appoggio di Paesi come lo Yemen e l'Arabia saudita, di una riconvocazione del vertice «al più presto», forse già il 16 aprile, al Cairo o a Sharm el Sheik. Prima di allora il presidente Mubarak si recherà, il 12 aprile, negli Usa per incontrare George Bush jr.



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10. Crotone, si sono perse le tracce dell’europaradiso
by tratto da: il velno Monday, May. 23, 2005 at 10:58 AM mail:

Trovata elettorale o reale opportunità di sviluppo? È ancora incerto il futuro dell’europaradiso che dovrebbe essere realizzato a Crotone. Dopo il clamore iniziale, nulla si è più saputo del mega-impianto, annunciato dal sindaco Pasquale Senatore (An) alla vigilia della campagna elettorale (è stato eletto consigliere regionale). La struttura che dovrebbe sorgere nella frazione Gabella di Crotone ideata e progettata da una multinazionale israeliana non convince però i crotonesi, scettici non tanto sull’opportunità di realizzare l’insediamento quanto sulla fattibilità del progetto: il rischio infatti è che il paradiso turistico rimanga slegato dal contesto storico-culturale crotonese, una sorta di super-villaggio vacanze separato dalla città. Un villaggio che originariamente doveva essere realizzato in Croazia ma che poi la società ha deciso di costruire a Crotone, dopo aver visto le spiagge calabresi, a due passi dalle montagne e da siti archeologici. Insomma, una Sharm el Sheikh calabrese, che verrà realizzata esclusivamente con capitali privati e che dovrebbe attrarre 25 milioni di turisti l’anno. L’investimento previsto è di cinque miliardi di euro, per la costruzione di hotel extralusso, campi da golf, palazzetto del ghiaccio, Disney village, piscine. Il tutto realizzato dalla Madpit group, società con capitali americani e svizzeri, oltre che israeliani: tra questi il patron della multinazionale che ha proposto l’europaradiso, l’uomo d’affari David Appel. (lux)

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Il casinò nell'isolotto greco è stata una grande scommessa
by :P Sunday, May. 29, 2005 at 1:17 PM mail:

Il casinò nell'isolotto greco è stata una grande scommessa
David Appel, il promotore immobiliare israeliano al centro della tempesta
che minaccia di far cadere Ariel Sharon avrebbe avuto bisogno di un pesante
appoggio politico per i suoi piani che prevedevano la costruzione di un
casinò all'interno di un'area di un'eccezionale bellezza naturale nei pressi
di Atene.
Mr Appel si sarebbe dovuto appoggiare a contatti influenti per portare
avanti i piani per la costruzione di un grande complesso hotel casinò
sull'isola di Patroclo, ha riferito il proprietario dell'isola greca.
Petros Yiatrakos, un autorevole legale ateniese la cui famiglia possiede
dagli anni '60 quest'isola disabitata ha riferito al Guardian che la rigida
legislazione urbanistica ha reso "estremamente difficile" ogni possibile
sviluppo turistico nella regione.
Dopo aver incontrato circa una quindicina di volte Mr Appel tra il 97 ed il
98 Yiatrakos ha detto che cominciò ad avere sospetti molto forti sul fatto
che avesse influenti contatti con l'elite politica ateniese, se non altro
perché il luogo proposto aveva un prezzo di cartellino pari a 5 miliardi di
dollari.
Si sarebbe anche coinvolti nella costruzione di un casino in un paese dove i
casino privati sono stati fuorilegge fino alla fine degli anni 90 e tuttora
rimangono rigidamente regolamentati dallo stato.
Lo scorso mercoledì un corte israeliana ha accusato Appel di aver pagato
circa 700 mila dollari al figlio di Ariel Sharon, Gilad, 5 anni fa con la
speranza di corrompere Sharon, che allora era il Ministro degli esteri
israeliano.


L'accusa sosteneva che mr Appel disse a Sharon che suo figlio avrebbe
guadagnato un sacco di soldi. Mr Appel ha negato l'accusa e dal canto loro
anche il primo ministro israeliano e suo figlio hanno negato ogni
implicazione nelle vicende evidenziate nell'accusa.I funzionari della
giustizia israeliana stanno appurando se ci sono prove sufficienti per
mettere in stato d'accusa Sharon e suo figlio, ma prima che decidano
probabilmente sarà questione di settimane, o mesi."Mr Appel aveva dei grandi
piani" ha detto Yiatrakos. "A causa dell'enormità del progetto avevo
fortissimi sospetti che egli avesse contatti influenti. C'era necessità di
gente che avesse potere per portare avanti qualcosa del genere."Se non fosse
sopravvenuta la morte del padre di Yiatrakos sarebbe stato costruito un
imponente luogo turistico che si sarebbe esteso per tutti i 2,5 miglia di
isola, completo di gallerie sottacqua ed uno dei più grandi casinò del
Mediterraneo.In passato si era reclamizzato Patroclo come possibile posto
per ospitare Disney Land o le scene di un film di James Bond, ma mai per un
cosa così tanto grande.Naturalmente Appel non mi ha detto chi erano i suoi
contatti, perché eravamo in procinto di creare ciò che sarebbe dovuto essere
una joint venture. Se li avesse avuti, mi sarei potuto recare direttamente
da loro.
Secondo la legge greca i casinò devono essere costruiti ad una distanza di
almeno 50 chilometri da Atene. Anche se l'isola di Patroclo soddisfa tale
condizione, ottenere la licenza di un casinò in un paese dove il gioco
d'azzardo è ancora ufficialmente considerato come una malattia risulta
tutt'altro che facile.
Poter edificare nella regione è diventato estremamente difficile ha detto
Yiatrakos. In questo caso, il progetto, per essere approvato, necessiterebbe
di vari passaggi deliberativi attraverso diversi comitati per ottenere la
licenza edilizia al ministero dei lavori pubblici e successivamente al
parlamento. Qualsiasi costruzione avrebbe quindi necessitato del permesso
della marina militare e del servizio archeologico e dei dipartimenti
forestali - una prassi che solitamente può durare anni. L'affarista
israeliano avrebbe dovuto richiedere concessioni edilizie attraverso una
corsia preferenziale speciale allo scopo di ultimare l'opera di costruzione
della località turistica per l'occasione dei giochi olimpici estivi di
Atene. "Ottenere una licenza per un casinò può aver rappresentato la parte
più innocente di tutta la vicenda" afferma un esperto legale. "Fare le cose
all'insegna dell'etica, senza incontrare alcuna forma di veto, sarebbe stato
praticamente impossibile e non si può negare che l'aiuto politico dall'alto
sia stato necessario. Quando era Ministro degli Esteri Sharon sarebbe stato
nella posizione giusta per effettuare le chiamate necessarie". Yiatrakos non
è stato il solo greco ad aver avuto contatti con Appel ed i suoi associati.
Nel 1999 un equipe di 6 alti funzionari del governo del partito socialista
greco guidato dal''ex vice ministro degli esteri Kranidiotis avrebbe
presumibilmente discusso la questione durante di una visita a Gerusalemme.
Si racconta che nello stesso anno l'allora sindaco di Atene, Avramopoulos,
abbia promesso il suo aiuto in occasione di un pranzo con il vice primo
ministro Olmert, che allora ricopriva la carica di sindaco di Gerusalemme.
Mr Appel è quindi accusato di aver cercato di corrompere Olmert nella
promozione del progetto. "Nel corso dei nostri incontri Appel diceva spesso
che Patroclo sarebbe diventata il simbolo dell'amicizia tra greci ed
israeliani" afferma Yiatrakos. "Poi un giorno smettemmo di avere notizie di
lui". Mio padre si ammalò gravemente ed io mi occupai di altre faccende. Le
negoziazioni terminarono così come erano cominciate".

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La Regione Calabria incontra David Appel
by re/foceinkazzata Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:00 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/06/806253.php

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Il Consiglio si dà da fare in fretta e furia!
by da il crotonese del 03.06.05 Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:05 PM mail:



Consiglio su Europaradiso

Suonata la sveglia sulla possibilità di perdere l’investimento per realizzare Europaradiso, le rappresentanze delle categorie imprenditoriali e sindacali si sono mobilitate e dopo una riunione tenutasi lunedì scorso, 30 maggio, hanno inviato una delegazione ad incontrare l’Amministrazione comunale. Incontro avvenuto il giorno successivo, martedì 31, tra Salvatore Foti, responsabile turismo di Assindustria, Roberto Salerno e Cesare Spanò, Ascom, Maria Bruni, Camera di commercio, e Carlo Turino, presidente del Consorzio industriale, con il sindaco reggente e il direttore generale del Comune.
Una scossa se l’è data anche la politica, in particolare i consiglieri comunali e su tutti quelli impegnati nella commissione di studio nominata ad hoc sul mega villaggio turistico da realizzare a nord della città. “Finalmente si comincia a fare chiarezza sulla vicenda Europaradiso - dice Francesco Pignolo, capogruppo di An - Nessun consigliere comunale si è mai sognato di intralciare in qualche misura tale importante progetto, mentre al contrario ha da subito vissuto con entusiasmo la vicenda, consapevole che si contribuirebbe a risolvere a cascata tutti gli altri problemi, a cominciare dal lavoro e dalle infrastrutture”.
Dopo la polemica, trascinatasi anche in Consiglio comunale, successiva alle dichiarazioni del direttore generale del Comune, Francesco Sulla (“gli investitori hanno detto al Comune che se non avranno impegni precisi da parte del Consiglio entro giugno dirotteranno altrove l’investimento”), sono saltate fuori le richieste e i documenti presentati dagli israeliani agli uffici comunali.
La prima reazione dei consiglieri comunali alle dichiarazioni di Sulla, infatti, era stata quella di dire due cose: che finora è stata presentata solo una brochure del progetto e che il Consiglio non è mai stato convocato per discutere l’avvio della procedura per realizzare la variante al Prg necessaria per realizzare l’intero progetto di Europaradiso.
Sul secondo punto, il sindaco reggente, Armando Riganello, avrebbe preso l’impegno con la delegazione delle categorie produttive e con i sindacati, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione (nodo cruciale perché il mancato adempimento prevede lo scioglimento del Consiglio con lo slittamento di almeno un anno dei tempi per il possibile varo della variante al Prg), di convocare a breve la conferenza dei capigruppo per indire una seduta del Consiglio comunale con un unico punto all’ordine del giorno: l’insediamento di Europaradiso.
Sul primo punto, invece, i documenti, preliminari, sono già stati depositati all’ufficio Urbanistica dal 15 gennaio scorso: a metà dicembre (14) gli investitori della Madpit group, attraverso la società Europaradiso, creata ad hoc, manifestano ufficialmente al Comune la loro intenzione di costruire il villaggio; l’ente risponde a stretto giro di posta indicando i documenti necessari e i tecnici che lavorano per l’imprenditore David Appel si mettono al lavoro presentando: il piano comparativo; la relazione geomorfologica; la relazione di impatto ambientale; la relazione tecnica; il progetto di massima; laa presentazione del gruppo costruttore con l’indicazione della capacità finanziaria (in due lingue: inglese ed italiano); la stima dell’approvigionamento idrico necessario e della rete fognaria.
Emilio Genovese

http://www.ilcrotonese.it/notizia.asp?IDNotizia=10475&IDCategoria=2

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Il Prefetto diffida il Consiglio Comunale
by dal crotonese del 07.06.05 Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:06 PM mail:



Consiglio comunale diffidato dal prefetto

Il Consiglio comunale, riconvocato per ieri pomeriggio, lunedì 6 giugno, per approvare il bilancio di previsione 2005, dopo la bocciatura nella seduta di sabato 28 maggio, al momento di andare in stampa, non aveva ancora terminato la discussione. Anche se An e FI hanno manifestato l’intenzione di mantenere il voto contrario e la maggior parte degli interventi era più incentrata sulla vicenda Europaradiso.
Prima dell’inizio della seduta ai consiglieri è stato notificata la diffida del prefetto Piero Mattei: scaduto il termine del 31 maggio, i consiglieri dovranno approvare “entro e non oltre il termine di 20 giorni dalla data di notifica” (e quindi entro il 26 giugno) il bilancio di previsione 2005, altrimenti il Consiglio stesso sarà sciolto e il Comune commissariato. In previsione, ove occorra, sarebbe ancora possibile una terza convocazione sempre sul bilancio.
La seduta, iniziata alle 19 (la convocazione era per le 17), è stata ritenuta valida per un soffio: il 21esimo consigliere, Giuseppe Mercurio (Ds), ha fatto il suo ingresso in aula un attimo prima che si concludesse l’appello. Il primo intervento è stato di Emilio Trocino (An) che ha ribadito il voto contrario al bilancio: “Lo abbiamo bocciato una settimana fa, come è pensabile che lo stesso bilancio possiamo approvarlo adesso?”. Trocino ha introdotto anche un argomento richiamato da diversi consiglieri: il progetto della cittadella di Europaradiso. Il consigliere di An ha denunciato un tentativo di far esprimere al consiglio un voto “di coercizione” sul bilancio. Secondo Trocino è in atto “un linciaggio terribile” contro i consiglieri additati dai cittadini come quelli che non vogliono la cittadella turistica: “Ma penso che non ci sia un solo consigliere che non voglia approvare Europaradiso se non con trasparenza e dopo che saranno vagliati tutti i documenti”. Dello stesso tenore è stato anche l’intervento di Ettore Perziano (Ds). Così come quello di Carlo Turino (An) che si è chiesto “chi ha tenuto chiusi in un cassetto i documenti su Europaradiso dal 14 dicembre al 4 maggio?”, giorno della costituzione della commissione di studio. Documenti che ora “escono fuori e che noi non abbiamo mai visto”. Per il consigliere di An “il bilancio con questi punti non c’entra: è un alibi”; ed ha proposto la convocazione di una conferenza dei capigruppo allargata alle associazioni per fissare un consiglio ad hoc. Antonio Leto, sempre di An, si è invece chiesto perché la Madpit group non cominci a “presentare i progetti” per costruire sui terreni edificabili che ha già. Mercurio si è detto favorevole ad Europaradiso ma non disposto “a fare carte false” perché il progetto “prima lo vogliamo vedere e valutare”. E anche dai ds è venuto l’ok ad un consiglio specifico con in più la proposta di un’autoconvocazione per approvare i progetti che fanno “il bene della città” al di là del bilancio e prima del possibile scioglimento.
La seduta è stata animata da un battibecco tra il presidente Stefano Forleo e Giuseppe Mercurio quando quest’ultimo ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno per discutere prima della convenzione per i Pit inserita al secondo punto, che il presidente ha negato perché aveva già avviato la discussione sul bilancio. Lo scontro verbale si è poi allargato anche nell’opposizione tra Mercurio e i ds, da una parte, e il capogruppo della Margherita Gaetano Grillo, che invece ha appoggiato Forleo. Nel suo intervento, Grillo ha spiegato il no al bilancio: “non faremo da stampella alla maggioranza, sia che esista sia che non esista”. L’esponente della Margherita ha anche aperto uno spiraglio per approvare, nei 20 giorni che mancano prima dello scioglimento, nel caso probabilissimo in cui il bilancio non sia approvato, altri progetti utili alla città come i Pit.
A questo punto dai banchi del pubblico il nuovo presidente dell’Ascom, Roberto Salerno, ha contestato i consiglieri accusandoli di non avere a cuore la sorte di Europaradiso. In precedenza i commercianti, presenti numerosi, poco prima dell’inizio dei lavori hanno tenuto una riunione nella sala giunta chiedendo poi ai consiglieri la convocazione di un consiglio ad hoc sulla cittadella.
(e.gen.)

http://www.ilcrotonese.it/notizia.asp?IDNotizia=10486&IDCategoria=2

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chissaà se Appel l'ha fatta?
by d'asca Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:10 PM mail:

CROTONE/PROVINCIA: DOMANDE COMPATIBILITA' PAESAGGISTICA

(ASCA) - Crotone, 8 giu - Il Servizio Amministrativo del
Settore Ambiente e Pianificazione Territoriale della
Provincia di Crotone, di concerto con l'ufficio beni
paesaggistici ed ambientali, comunica che la Direttiva
regionale per le modalita' di applicazione della legge
308/2004 (approvata con deliberazione della Giunta Regionale
n* 379 del 22 marzo 2005 e pubblicata sul BUR Calabria 23
aprile 2005) ha stabilito che la disamina delle domande di
compatibilita' paesaggistica e' di competenza della Regione
Calabria. Pertanto, in attuazione dell'indicata direttiva,
l'ufficio ha provveduto ad inviare al competente Assessorato
Ambiente - Dipartimento Ambiente, tutte le domande pervenute
al protocollo provinciale, dandone avviso agli istanti.
com/mac/rs

(Asca)

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via!
by bolscevico calabrese Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:13 PM mail:

che si fotta sto Appel!
via dalla nostra regione questo camorrista!

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rassstamp
by nuovacosenza.com Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:16 PM mail:

Investitori israeliani presentano un progetto al Presidente Loiero per una cittadella del turismo

07/06 Un investimento da svariati milioni di euro per la costruzione di una cittadella dedicata al turismo ed al tempo libero su un' area di circa 1.200 ettari a nord di Crotone: e' quello che e' stato illustrato oggi al presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, da una delegazione di professionisti israeliani promotori del progetto. L' iniziativa fa capo alla societa' ''Europaradiso'', una company del settore composta da partner israeliani ed europei. La delegazione israeliana, con a capo il presidente Avrahm Burg, ha illustrato il progetto video, un' opera imponente in grado di poter coinvolgere un numero elevato di personale (le previsioni parlano di oltre 10mila unita'). Oltre a una struttura alberghiera che dovrebbe ospitare complessivamente 9 mila camere, il progetto prevede una rivoluzionaria offerta turistica: volo, camera e prima colazione gratuite. Il turista pagherebbe solo il resto degli innumerevoli servizi a disposizione: ristoranti, campi da golf, beauty farm, visite guidate. Il tutto in armonia con il territorio, le bellezze naturali e archeologiche. Secondo gli studi realizzati dalla societa' ''Europaradiso'', riferisce un comunicato dell' ufficio stampa della Giunta regionale, il bacino d' utenza sarebbe incredibilmente vasto: milioni di persone provenienti dal resto d' Europa, dal Nord Africa e dal Medio Oriente potrebbero potenzialmente raggiungere, in sole due ore, la Calabria, senza contare che un' offerta turistica di questo genere sarebbe innovativa per l' intero continente europeo. Loiero, che ha incontrato la delegazione insieme ai consiglieri regionali Francesco Sulla ed Enzo Sculco, ha espresso compiacimento per il progetto. ''Accolgo con piacere - ha detto - persone come voi che intendono investire e intraprendere iniziative nella nostra Regione. Una Regione che ha bisogno di sviluppo e occupazione''. Loiero, pero', ha anche fatto presente la necessita' di ulteriori riflessioni sulla proposta presentategli. A tale scopo e' stata prevista la convocazione di una prossima riunione per aprire un tavolo di confronto sulle linee del progetto, che dovra' tenere conto delle esigenze del territorio e dei suggerimenti che le diverse istituzioni coinvolte potranno dare.

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by bolscevico Wednesday, Jun. 08, 2005 at 12:22 PM mail:

e basta con questi squallidi articoli tratti da ogani di stampa asserviti alla borghesia mafiosa e agli interessi forti!ilcrotonese,nuovacosenza, non fanno altro che riportare gli interessi di alcuni personaggi che sperano di cavare qualche mollica dalla grande torta!i vari piccoloborghesi corrotti e magnasoldi, solo questi si augurano che il progewtto vada in porto, complice l'ignoranza e la stupidità di chi gli va dietro e crede ancora alle cazzate sullo sviluppo!
vedo che si rifanno vivi quelli squallidi individui
come mister x di AN crotone(non ci vorrà molto a identificarti) che si aspettava di ottenere qualche tangete!
via questo stronzo corrotto e sionista !

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forza agazioooo
by psylocibe Sunday, Jun. 12, 2005 at 8:44 PM mail:

forza agazioooo...
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Forza Agaziooo!!

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x bolscevico calabrese
by tyt Wednesday, Jun. 22, 2005 at 4:39 PM mail:

Ragazzi questo bolscevico è figlio di una troia fascista.

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by b.c. Wednesday, Jun. 22, 2005 at 4:42 PM mail:

guarda che qualcuno potrebbe presentarti il conto di quanto stai facendo..è già successo, e non è stato piacevole per la vittima...
quindi,camorrista di destra servo dei cementificatori guardati le spalle

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