dal messaggero di ieri

di LUCA LIPPERA

«Quest’anno non è successo assolutamente niente di diverso rispetto agli anni passati. È soltanto che c’è un certo clima... A Campo de’ Fiori, secondo loro, la sera non dovresti fare niente. I gavettoni alla fine della scuola non te li puoi tirare, sennò arriva la polizia. I cortei li fai solo se sono ufficiali, autorizzati e con l’etichetta. Il Centro è dei turisti, dei negozi, di chi compra e di chi dice che tutto è bellissimo e perfetto. Ma a noi, alla fine, che cavolo ci resta?».

Il punto, forse, è proprio qui: che cavolo gli resta, a loro? Gli studenti del “Virgilio”, bacchettati dalla polizia per la presunta esuberanza con cui hanno festeggiato la fine dell’anno scolastico, rilanciano, ragionano, e tirano le somme. «Alla fine uno si fa quasi l’idea che divertirsi sia diventato un reato dice G., 17 anni, uno dei rappresentanti d’istituto del liceo classico di via Giulia Perché stia accadendo non lo so. Ma pare proprio che sia così».

Prendete è il loro ragionamento Campo de’ Fiori. «È sempre stato uno spazio per i giovani dice L., 17 anni, figlio di un sindacalista, ogni mattina pendolare da Viterbo («Una o due ore») per arrivare al “Virgilio” Era così da sempre. Poi, all’improvviso, si moltiplicano i bar, i pub, i tavolini, i ristoranti, i locali, i localetti. Ora ci accusano perché, il sabato sera, giochiamo a pallone in piazza e può capitare che il pallone finisca sopra un tavolino. E allora apriti cielo: titoloni sui giornali, interventi della polizia, iniziative dei residenti, in un meccanismo a catena che è impossibile fermare. Resta il fatto che Campo de’ Fiori era dei giovani e che ora qualcuno, questi giovani, cerca di espellerli».

Colpa della troppa esuberanza? Di un minore rispetto per gli altri rispetto al passato? «Invenzioni sostiene Valerio, il portavoce del Coordinamento Studenti Autorganizzati È solo che ora c’è più attenzione di prima per la nostra presenza». La spiegazione di L. è questa: «Il commissariato di zona (Trevi, ndr) ragiona sta tentando di imporre un suo sistema per la zona. Secondo me, c’è di mezzo pure il Comune. L’idea è fare “qualcosa” per il Centro. Questo qualcosa alcuni lo chiamano “rivalutare”. Per me, invece, si vuole annullare il ruolo di richiamo che la zona ha sempre avuto per i giovani. Questo, insomma, deve essere un “salotto” e chi non è invitato può accomodarsi fuori».

A piazza della Chiesa Nuova, venerdì scorso, la polizia ha interrotto la battaglia d’acqua con cui gli studenti del “Virgilio” festeggiavano le vacanze. Una paio di giovani contusi, uno fermato, otto denunce in arrivo. Una ragazza, V., 18 anni, è finita in ospedale: slogatura di un polso, afferrato da un agente. «Questo clima repressivo ragiona è tanto incomprensibile che uno si convince che ci sia qualcosa di politico dietro. Licei come il “Visconti” e il “Virgilio” hanno fama di scuole di sinistra. I gavettoni a fine anno si sono sempre fatti. Non è successo nulla di diverso dagli anni passati. E allora perchè tutta questa smania di comprimerci? C’è una motivazione politica».

La scelta dei termini, forse, dice più di ogni altra cosa. È una questione di “spazi”, di “compressioni”, di “repressioni”, di “espulsioni”. Loro, almeno, la vedono così. Il Centro? «È un territorio anche nostro», dicono. «La questione Campo de’ Fiori ragiona Luciano è semplice. Il sabato sera c’è una cosa folkloristica. Gli altri ne tengano conto e non succede nulla». «Capisco le coppiette che si ritrovano col pallone sul tavolo dice V. ma bisogna capire anche noi: abbiamo fame di divertirci».

finisce quando limiti la mia:
La morale è liberi i ragazzi del Virgilio di tirarsi i gavettoni ,anche i blocchetti di cemento se vogliono, fino a quando non coinvolgono nei loro giochi altre persone che non hanno voglia di essere coinvolte.
Liberi i ragazzi del Virgilio di giocare a pallone a campo dei fiori fino a quando con una pallonata non rovesciano un tavolino con le consumazioni, perchè a questo punto devono risarcire il conto delle consumazioni e gli eventuali danni: bicchieri rotti o lavanderia.

E' una questione di civiltà, bisogna assumersi delle responsabilità.

ma vai a fare in culo, jorge: te e la tua piccola piccola analisi borghesucola da segaiolo cocainomane coi soldi di papà in tasca.
sei un poveretto. speriamo solo che tu non metta al mondo figl*: giusto per evitar loro la tristezza che ti riempe il cervello e le intenzioni.

mi complimento con te escremento dell'umanità per la tua poco cortese e al contempo poco lucida sfuriata.
Che analisi profonda che hai fatto, da poche mie frasi sei riuscito a capire quanto io non avevo capito in tutta la mia vita.
Ma che bravo e tu chi saresti? Spiegami come funziona la società dei tuoi sogni, anzi no, ho capito, non sforzare il tuo unico neurone, sai l'altro si è suicidato.

Sono sicuro che il tuo sogno è l'anarchia, ma stai attento che in una società così fatta ha ragione il più forte e tu mi sembri messo maluccio, soprattutto psicologicamente.
In una società come quella che tu sogni io verrei a scoparmi tua sorella e a spaccarti il cranio.

se cerchi borghesucoli (?), segaioli, cocainomani, coi soldi di papà in tasca al Virgilio ne trovi in abbondanza specie fra i guerriglieri dei gavettoni.

ma a lavorà, no?

io proprio non capisco se questi che stanno a dire che i virgilioti sono stronzetti, che chi se ne frega dei gavettoni e via dicendo sono tutti fascistelli o soltanto degli idioti

perchè solo un idiota non capirebbe che è stata una ritorsione del commissariato di zona, che ha sfrutta la prima occasione utile

ma sopratutto solo un idiota non capirebbe che sul centro storico è in corso una partita da miliardi, che vede coinvolti molti soggetti - non è un caso che il comitato per l'ordine e la sicurezza (serra) da settimane si occupa piu' di campo dei fiori che di qualsiasi altra cosa - non è un caso la politica abititativa sul centro, le cartolarizzazioni ed una serie di incentivi che sono serviti a far lasciare comunque le case - insomma, qui si parla di cambiare la natura del centro, che puo' diventare una fabbrica di soldi come lo sono in quasi tutte le capital europee, e non un luogo vissuto e reale - ma insomma, se qualcuno ogni tanto pensasse, leggesse, prendesse un piano regolatore in mano, desse anche solo un'occhiata ai giornali lo troverebbe evidente - le telecamenre anche a s.lorenzo saranno sul serio per limitare i punkettoni con i cani, che pare ci stanno da adesso...ma dai

a tutti quelli che dicono di occuaparsi di coses serie dico francamente di starsene zitti, che proprio non li vedono i problemi

a parte che poi non si capisce perchè se uno è stronzetto (magari lo sono pure sti virgilioti, chi se ne frega)debba prendersi manganellate

e non si capisce perchè è piu' grave se ti manganellano per un corteo sui cpt che se ti tiri i gavettoni, anzi, a me pare piu' grave la seconda...

che cavolo di divertimento c'è a tirarsi i gavettoni mentre c'è gente che muore di sete???

piuttosto tiratevi davvero i blocchetti di cemento!

ottimo... le libertà altrui iniziano dove finiscono le proprie...

verissimo... verissimo?

Si da il caso che io abiti proprio accanto alla scena dei "delitti" di cui si sta raccontando. Personalmente ritengo che se gli studenti del virgilio, del visconti, o di qualunque altra scuola vogliono tirarsi i gavettoni, giocare a pallone in piazza o svolgere qualunque attività essi vogliano, non c'è nulla di male. Fin qui mi sembra di aver detto una cosa ovvia.

Ovvia ma parziale.

Se infatti questi amabili studenti fossero in grado di svolgere le loro divertentissime attività silenziosamente, senza disturbare chi in quella zona non ci si ritrova solo alla fine dell'anno scolastico, ma magari, ci lavora o, peggio, ci torna a dormire dopo una giornata di lavoro, allora andrebbe tutto bene.

Evidentemente, però non è così. Qui, da queste parti, dormire senza tappi nelle orecchie è un optional. Poter legger un libro senza essere disturbati dai rumori della strada, è un optional. Vedere un film senza dover alzare il volume oltre il desiderato è un optional.

E non raccontiamoci cazzate sul "folklore" delle partite di pallone alle 4 del mattino o sulle sbronze moleste a campo de fiori: altro che folklore, si tratta di inciviltà. Oltretutto, se vogliamo dirla tutta, non credo che i mille pub americanoidi e americanofili che hanno aperto in questa zona negli ultimi anni facciano propriamente parte di una cultura che ci appartiene. Oppure i simpatici studenti non fanno una differenza tra le cazzate che gli spara MTV e la realtà?

Se poi gli studentelli vogliono tirarsi i gavettoni, cantare inni fascistoidi dedicati al (loro) dio "forzaroma" o prendersi a bottigliate in testa, per come la vedo io, lo facciano quanto e come vogliono, purchè mi lascino dormire.

Buona notte