26 maggio 2005
DAL CARCERE DI VELLETRI, STRALCI DI UNA LETTERA DI STEFANO DEL MORO, ARRESTATO IL 26/5/05
12/6/05
Ciao a tutti
Sto bene. Sto in isolamento in attesa di un posto in sezione di alta sorveglianza. Il carcere è strapieno, come tutti d’altronde. La struttura è abbastanza nuova e presenta i soliti specchietti per le allodole; tipici delle gabbie moderne e progressiste; come serre e frutteto (a cui hanno accesso ovviamente i più buoni), campo di calcio e palestra e poi mi ritrovo nella sezione di isolamento (una specie di limbo dove vengono appoggiati i prigionieri in attesa di migliore sistemazione) con a malapena un letto e uno sgabello su cui è appoggiata una tv mezza scassata perché sono finiti gli armadietti e gli sgabelli e non è previsto niente che possa assomigliare ad una scrivania.
Questa non è una novità, è semplicemente la galera.
Comunque faccio i passeggi (dalle 9:00 alle 11:00 e dalle 13:00 alle 15:00) con gli altri dell’A.S. che immediatamente mi hanno mostrato grande solidarietà e anche un discreto interesse e apprezzamento per l’attività degli anarchici pure se non capiscono chi ce lo fa fare a rischiare di finire in galera senza guadagnarci una lira.
Il blindato è sempre aperto, tranne che dalle 23:00 alle 8:00 e non c’è conta di notte o almeno non è come a Regina Coeli dove ti svegliano accendendo la luce. A Regina Coeli poi il blindo era sempre chiuso e impedivano ogni contatto con gli altri detenuti, anche con i lavoranti (per il vitto e la spesa passavano le guardie) e il passeggio era da solo e durava 10 minuti. […]
…Ho deciso di leggere un memoriale a quella carogna di Muntoni (anche questo spero sia stato diffuso) e ho voluto spiegare perché ho preso questa decisione. Insieme al memoriale vorrei che girasse anche l’ordinanza di custodia cautelare perché credo sia giusto che ci si renda conto di come si stanno muovendo senza però fossilizzarsi su quello che scrivono le guardie: gli appelli al garantismo non ci appartengono. […]
E’ ovvio che non mi ridurrò mai a piagnucolare che sto in galera per una montatura. Sono anarchico quindi ritengo che lo stesso concetto di giustizia democratica sia già una farsa e non mi convince nemmeno la giustizia proletaria. L’anarchia è inevitabile.
Un abbraccio ribelle.
Stefano.
Stefano Del Moro carcere di Velletri via Campoleone km. 8,600 00049 Velletri
di Giovedì, 23 Giugno 2005 - 12:54 PM
Fonte: http://www.anarcotico.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4412&mode=thread&order=0&thold=0
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