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http://italy.indymedia.org/news/2005/07/829722.php Nascondi i commenti.

Vertice dei Popoli delle Americhe, a Mar del Plata, Argentina, nel novembre 2005
by Organizzazioni Popolari Autonome Friday, Jul. 08, 2005 at 12:34 AM mail:

La situazione nei paesi latinoamericani è omogenea.L'imperialismo produce la violazione dei diritti più basilari,come quelli all'alimentazione,alla salute,alla casa, all'istruzione,al lavoro.

3ª Incontro Latino Americano delle Organizzazioni Popolari Autonome

Dichiarazione Finale del 3ª Incontro Latino Americano delle Organizzazioni Popolari Autonome, La Plata - Febbraio 2005



E' terminato nella città di La Plata, in Argentina il 3° Incontro delle Organizzazioni Popolari Autonome. L'incontro ha avuto la partecipazione di 400 persone e di più di 50 organizzazioni popolari di tutta l'America Latina. Per tre giorni dette organizzazioni si sono scambiate esperienze ed hanno discusso proposte concrete per fare avanzare la lotta popolare nel nostro continente.



Conclusioni generali

Introduzione

La situazione nei paesi latinoamericani è omogenea. L'imperialismo produce la violazione dei diritti più basilari, come quelli all'alimentazione, alla salute, alla casa, all'istruzione, al lavoro.

Questo non ha trovato nei governi socialdemocratici un'opposizione, ma al contrario la realtà del capitalismo opera come strumento di mutamento per continuare ad applicare il modello neoliberale. Alcuni esempi9 sono dati dalla creazione di basi militari dell'imperialismo nella regione, dal progetto ALCA per il libero commercio, il pagamento dei debiti esteri, le politiche di privatizzazione. Le mobilitazioni sociali vengono criminalizzate con la continuazione del terrorismo di Stato. Benché vediamo nel sorgere di nuovi movimenti sociali sintomi di riarticolazione della nostra classe, siamo peraltro coscienti della necessità di costruire un potere popolare sufficiente a far fronte all'imperialismo.

Costruzione del potere popolare

Quando si parla di potere popolare si parla del fatto che il popolo abbia la capacità di risolvere i suoi problemi da sé stesso, senza delegare ad altri. Il Potere Popolare si ha ogni giorno dove siamo presenti, con la democrazia diretta e l'azione diretta e l'orizzontalità. Si distrugge il potere borghese con il potere popolare. Costruendo il potere del popolo, da oggi andiamo costruendo una nuova società. Per costruire una nuova società di uguali, giusta e solidale è necessario cominciare a praticare questi principi da ora. Si tratta di una questione di correlazione delle forze fra le classi, e gli interessi di classe inconciliabili si articolano da posizioni di forza. Si possono costruire isole di potere popolare, ma dobbiamo crescere sulla base di un progetto unitario.

Il potere popolare deve essere costruito a partire da cinque assi fondamentali:

Organizzare i disorganizzati per fare fronte alla disorganizzazione esistente nella classe creando ambiti di partecipazione con indipendenza politica ed autonomia organica. Autonomia che va intesa come forme integrata ad un progetto unitario. Organizzazione in base ai principi della democrazia diretta e dell'orizzontalità. Il che permetta di applicare metodologie con ciò coerenti.

Unire chi è disperso: per ribaltare la dispersione e la frammentazione del nostro popolo ed unificare le lotte.

Creare una lotta ideologica: per dare vita alla soggettività della classe, ossia per riconoscerci come classe oppressa. Ci rendiamo conto dell'importanza della formazione politica per una costruzione collettiva e cosciente dal basso.

Mantenere l'autonomia dai partiti politici, dalla chiesa e dallo Stato.

Ricostruire i legami sociali ed i valori di solidarietà per rompere con l'individualismo e la decomposizione sociale.

L'accumulazione strategica delle forze per costruire il potere popolare deve essere intesa nel quadro del rafforzamento del campo popolare, giacché in definitiva è il popolo che deve portare avanti i mutamenti e per tale fine non vi è partito o organizzazione politica che lo sostituisca.

Come avanziamo nell'unità

Si è convenuto di portare avanti le seguenti attività:

Reagire alla visita di Bush in Argentina a novembre nel quadro del Vertice delle Americhe, con mobilitazioni in tutti i paesi in cui siano presenti organizzazioni di quest'incontro, contro la fame e l'ALCA.

Partecipare l'11 ottobre alle attività che si svolgeranno in ogni paese e nella regione.

Portare avanti in tutte le mobilitazioni in cui sia possibile la consegna per la liberazione dei prigionieri politici.

Far conoscere la situazione dei prigionieri politici nei vari paesi.

Creare una rete e-mail per mantenere una fluidità di comunicazione.

Prossimo Incontro

Si terrà nell'ultima settimana di febbraio a Montevideo, Uruguay. Il tema centrale sarà nuovamente quello della costruzione del potere popolare. Si è valutata la necessità di organizzare la discussione per settori, e perciò il primo giorno dell'incontro si incentrerà su una discussione generale sulla costruzione del potere popolare fra tutti i presenti, ed il secondo giorno si analizzerà come si costruisce il potere popolare in ciascun settore puntando all'avanzamento di una coordinazione intersettoriale.

comites_resistencia@yahoo.com.br



A questo 3° incontro, hanno partecipato oltre 400 compagn* delle seguenti organizzazioni:

URUGUAY
Centro Social El Galpón de Corrales
Espacio de Solidaridad

BRASILE
Comité de Resistencia Popular – Porto Alegre
Comité de Resistencia Popular – Sao Paulo

BOLIVIA
Red Tinku

CHILE
Biblioteca Popular Puel Mapu
Frente de Estudiantes Libertarios
Comité de Allegados Lucha y Vivienda

ARGENTINA
Frente Popular Darío Santillán
MUP, Movimiento de Unidad Popular
MTD Aníbal Verón
MTD La Verdad
MDO, Movimiento de Desocupados y Ocupados
UTL Sur
MRV26, Movimiento Resistir y Vencer 26 de Junio
Centro Popular Agustín Tosco
CTD Trabajo y Dignidad
Aguanegra
FAEA
Santiago Pampillón
Barrios Unidos (Mar del Plata)
Tinta Roja (Mar del Plata)
Unión de Vecinos Organizados (Mar del Plata)
Centro de Derechos Humanos Zaragoza (La Plata)
Equipo de Educación Popular de la Universidad de
Madres de Plaza de Mayo (Bs. As)
Equipo de Psicología Social de la Universidad de Madres de Plaza de Mayo (Bs. As.)
Comisión Techo y Trabajo (Bs. As)
Gran Parlamento Indígena
Grupo Humanidad (La Plata)
Asamblea Angel Gallardo (Cap. Federal)
Proyecto 19/20 (Bs. As)
Libres del Sur (Bs. As)
COPA La Plata (Bs. As)
Colectivo Desalambrando (Bs. As)
Defensorías Populares Autónomas ASE (Bs. As.)
Cimientos (Bs. As.)
Asamblea Juan B. Justo y Corrientes (Cap. Federal)
Repique (Bs. As.)
Nexos, Universidad Nacional de Quilmes (Bs. As.)
MTD 1º de Mayo (Bs. As.)
Foro Social de Salud (Bs. As.)
Izquierda Gay Lésbica, Transexual, transexual y
bisexual (Bs. As.)
Fábrica Recuperada Tucuy Paj (Bs. As.)
Organización Barrial Juanito Laguna (Bs. As.)
Asamblea de Bajo Belgrano (Cap. Federal)
Grupo de Reflexión Rural (Bs. As.)
Comisión Independiente del Puente Pueyrredón (Bs. As)
Colectivo de Trabajo de Periodismo (Bs. As)
Indymedia (Bs. As.)
Hoy no se fía (Bs. As.)
CIAJ (Bs. As.)
Centro Cultural Kichari (Bs. As.)
Asamblea por el derecho al aborto libre gratuito y despenalizado (Bs. As.)
Comunidad Originaria Kilmes (Bs. As.)
Asamblea de Wilde (Bs. As.)
Coordinadora Libertaria (Córdoba)

CLAC (Canada)
La Boatella (Spagna)
CNT (Francia)


Traduzione a cura di FdCA - Ufficio relazioni internazionali

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Speciale Forum Social Mundial
by Fonte Adista Friday, Jul. 08, 2005 at 12:36 AM mail:

Speciale Forum Social Mundial
Porto Alegre 2005
Fonte Adista
23 - 28 Gennaio 2005
Appello dei movimenti sociali
Siamo i movimenti sociali riuniti nel V Forum sociale mondiale. Il grande successo di partecipazione, pluralista e di massa, al Fsm ci dà la possibilità e la responsabilità di fare di più e meglio le nostre campagne e mobilitazioni per estendere e rafforzare le nostre lotte.
Quattro anni fa il grido collettivo e globale "un altro mondo è possibile" ha rotto la menzogna che il dominio neoliberista è inevitabile, come anche la "normalità" della guerra, della disuguaglianza sociale, del razzismo, delle caste, del patriarcato, dell'imperialismo e della distruzione dell'ambiente. Nella misura in cui i popoli si impossessano di questa verità, la loro forza si fa incontenibile e si va concretizzando in atti di resistenza, rivendicazione e proposta. Per questo, il nuovo della nostra epoca è la creazione e l'estensione dei movimenti sociali in tutti i Continenti e la loro capacità di costruire, nella diversità, nuove convergenze e azioni comuni e livello globale.
In questo quadro, decine di milioni di uomini e donne si sono mobilitate in ogni angolo del pianeta per la pace, contro la guerra e l'invasione capeggiata da Bush contro l'Iraq. I vertici del G8, dell'Omc, del Fmi e della Banca Mondiale, dove pochi pretendono di decidere per tutti e tutte, sono stati messi in questione e delegittimati dall'azione dei movimenti sociali. Le lotte popolari in difesa della natura, dei diritti dei popoli e dei beni comuni contro la loro privatizzazione, come avvenuto in Bolivia, Uruguay e in altri Paesi, dimostrano che esiste la possibilità di mettere in crisi la dominazione neoliberale. Ci si sono aperti nuovi spazi di lotta politica e sociale.
Il neoliberismo è incapace di offrire un futuro degno e democratico all'umanità. E tuttavia oggi, di fronte alla propria crisi di legittimità, riprende l'iniziativa con la forza, la militarizzazione, la repressione, la criminalizzazione delle lotte sociali, l'autoritarismo politico e la reazione ideologica. Milioni di uomini e donne soffrono ogni giorno. Vogliamo qui ricordare la guerra nel Congo che ha già causato quattro milioni di vittime. Per tutto questo, un altro mondo è non solo possibile, ma necessario ed urgente. Coscienti del fatto che il nostro cammino è ancora lungo, chiamiamo tutti i movimenti del mondo a lottare per la pace, per i diritti umani, sociali e democratici, per il diritto dei popoli a decidere del proprio destino e per la cancellazione immediata del debito estero dei Paesi del Sud, a partire dalla "Agenda" condivisa nel V Foro sociale mondiale:
Agenda di lotta

Facciamo appello a tutte le organizzazioni e movimenti sociali partecipanti al Fsm e a tutti quelli che non hanno potuto essere presenti a Porto Alegre, per impegnarci insieme in una campagna per l'immediata e incondizionata cancellazione del debito estero illegittimo di Paesi del Sud, a cominciare dai Paesi colpiti dallo tsunami e da quelli che hanno sofferto terribili disastri e crisi nei mesi recenti.
Appoggiamo i movimenti sociali del Sud che si dichiarano creditori dei debiti storici, sociali ed ecologici. Esigiamo il riconoscimento internazionale di questi debiti per fermarne l'incremento e per la restaurazione dei nostri ecosistemi e il risarcimento ai popoli. Esigiamo che cessi l'esecuzione di progetti e di "accordi di integrazione" che facilitano il saccheggio delle risorse naturali nei Paesi del Sud. Sosteniamo l'esigenza dei movimenti sociali di contadini e pescatori delle aree colpite dallo tsunami affinché le risorse per l'emergenza e la riabilitazione siano amministrate direttamente dalle comunità locali ed evitare così nuovi debiti, colonizzazione e militarizzazione.
A due anni dall'invasione dell'Iraq l'opposizione globale alla guerra è più grande che mai. Per il movimento contro la guerra è tempo di moltiplicare le azioni e non fare marcia indietro.
Esigiamo la fine dell'occupazione dell'Iraq. Esigiamo che gli Usa la smettano di minacciare l'Iran, il Venezuela e altri Paesi. Ci impegniamo a stabilire maggiori contatti con le forze anti-occupazione in Iraq e in Medio Oriente. Rafforzeremo le nostre campagne contro le aziende transnazionali implicate nell'occupazione; appoggiamo i militari che rifiutano la partecipazione alla guerra e difendiamo gli attivisti perseguiti perché sono contro la guerra.
Chiamiamo i movimenti a mobilitarsi il 19 marzo per un grande giorno di azione globale per il ritiro delle truppe d'occupazione dall'Iraq. Mai più guerre!
Appoggiamo tutte le campagne per il disarmo e la smilitarizzazione, compresa quella contro le basi militari degli Stati Uniti nel mondo, le campagne per il disarmo nucleare, per il controllo del commercio delle armi e per il taglio dei bilanci militari.
Con la scusa del "Libero Commercio" il capitalismo neoliberista avanza nell'indebolimento degli Stati, nello scardinamento delle economie e nella "legalizzazione" dei privilegi per le aziende transnazionali attraverso i Trattati di Libero Commercio (Tlc). Fallito l'Alca per la pressione popolare, ora si obbliga il Centroamerica ed altri Paesi a sottoscrivere Trattati di Libero Commercio bilaterali che i popoli rifiutano. In Europa, la direttiva Bolkestein della Ue vuole imporre la privatizzazione completa dei servizi pubblici. In questo contesto, chiamiamo tutti e tutte a mobilitarsi per le Giornate di Azione Globale, dal 10 al 17 aprile, per il Vertice dei Popoli delle Americhe, a Mar del Plata, Argentina, nel novembre 2005; e per la VI Riunione ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, a Hong Kong, nel dicembre 2005.
Appoggiamo la Marcia Mondiale delle Donne che organizzano una nuova campagna di azioni femministe globali, percorrendo il mondo a partire da Sao Paulo l'8 marzo per terminare il 17 ottobre in Burkina Faso, per riaffermare il loro impegno nella lotta contro il neoliberismo, contro il patriarcato, l'esclusione e la dominazione. Convochiamo tutti i movimenti a costruire in questo periodo azioni femministe contro il libero commercio, il traffico sessuale, la militarizzazione e per la sovranità alimentare.
Sosteniamo gli sforzi dei movimenti sociali e delle organizzazioni che promuovono la lotta per la dignità, la giustizia, l'uguaglianza e i diritti umani, specialmente quelli dei Dalits, degli afro-discendenti, dei popoli indigeni, rom, burakumins e dei più oppressi e repressi settori della società.
Chiamiamo alla mobilitazione di massa contro il vertice del G8 in Scozia dal 2 all'8 luglio. Andremo per le strade e parteciperemo al controvertice di Edimburgo e Gloneagles. Esigiamo: che la povertà diventi solo un ricordo, che si fermi la guerra, si cancelli il debito e si introduca una tassa globale alle transazioni finanziarie per finanziare lo sviluppo.
Protestiamo contro le politiche neoliberiste e contro gli appoggi militari dell'Unione Europea verso l'America Latina. Convochiamo una mobilitazione per la solidarietà fra i popoli in occasione del Vertice dei Presidenti dell'America Latina e dell'Unione Europea nel maggio 2006, a Vienna, in Austria.
Lottiamo per il diritto universale ad una alimentazione sana e sufficiente. Lottiamo per il diritto dei popoli, delle nazioni e dei contadini a produrre i loro alimenti. Siamo contro i sussidi all'esportazione che strozzano le economie delle comunità rurali. Evitiamo il dumping alimentare. Rifiutiamo gli alimenti transgenici perché, oltre a porre a rischio la nostra salute ed il nostro ambiente, sono lo strumento per il controllo dei mercati da parte di cinque imprese transnazionali. Rifiutiamo i brevetti su qualsiasi forma di vita e specialmente sui semi visto che è un modo per appropriarsi delle nostre risorse e della conoscenza associata ad esse.
Esigiamo la Riforma Agraria come strategia che permetta di garantire l'accesso dei contadini alla terra, che sia garanzia di alimentazione sana e sufficiente e che non consenta che si concentri la terra nelle mani delle transnazioanli e dei latifondisti. Esigiamo l'annullamento delle azioni contro i contadini di tutto il mondo, la liberazione dei contadini e prigionieri politici, la sospensione della militarizzazione delle zone rurali. Appoggiamo la produzione sostenibile basata sulla preservazione delle risorse naturali: suolo, acqua, boschi, aria, biodiversità, risorse idrogeologiche, ecc. Siamo per il sostegno della produzione organica e agroecologica.
Chiamiamo alla mobilitazione nella giornata mondiale dei contadini, il 17 aprile, e nell'anniversario della morte di Lee (leader sindacale coreano suicidatosi a Cancun, ndt) il 10 settembre contro la Omc.
Sosteniamo le campagne e le lotte in difesa dell'acqua come bene comune pubblico, contro la sua privatizzazione e per il riconoscimento dell'accesso all'acqua come diritto umano, come ad esempio la campagna "No alla multinazionale Suez in America Latina". Invitiamo a partecipare al Forum Internazionale dal 18 al 28 marzo a Ginevra.
Condividiamo l'esigenza di costruire un'alleanza fra movimenti sociali e reti per un "Contratto mondiale per il clima. Un mondo solare è possibile". L'energia è diritto alla vita ed è un bene comune. La lotta contro la povertà e il cambiamento climatico esigono che l'energia sostenibile sia tra le priorità delle iniziative e campagne del movimento sociale. Appoggiamo la marcia internazionale sul clima in novembre.
La "Responsabilità sociale delle Transnazionali" non vuole eliminare gli abusi e i crimini delle transnazionali. Per questo deve essere seriamente sfiduciata. I movimenti lavoreranno insieme per sottrarre potere alle transnazionali, fermare i loro abusi e crimini. Le comunità devono poter avere la libertà di proteggere se stesse, il loro ambiente e la società dal dominio delle transnazionali.
Sosteniamo le campagne contro le transnazionali che violano i diritti umani, sociali e sindacali, come quelle contro la Nestlé e la Coca-Cola in Colombia; e, la Pepsi e la Coca-Cola in India.
Appoggiamo la lotta del popolo palestinese per i suoi diritti fondamentali e nazionali, compreso il diritto al ritorno, basati sul diritto internazionale e sulle risoluzioni dell'Onu.
Chiediamo alla comunità internazionale e ai governi di imporre sanzioni politiche ed economiche a Israele, incluso l'embargo sulle armi. Chiamiamo i movimenti sociali a mobilitarsi anche in direzione di disinvestimenti e boicottaggi. Questi sforzi hanno l'obiettivo di fare pressione su Israele perché accetti le risoluzioni internazionali e rispetti il parere della Corte internazionale di Giustizia sullo stop alla costruzione del muro illegale di apartheid e porre fine all'occupazione.
Appoggiamo gli attivisti israeliani per la pace e i refusnik nella loro lotta contro l'occupazione.
Condanniamo l'ingiusto embargo contro Cuba e chiediamo un giudizio giusto per i cinque cubati prigionieri negli Stati Uniti. Allo stesso modo, esigiamo il ritiro immediato delle truppe militari straniere da Haiti.
Riconosciamo la diversità di opzione sessuale come espressione di un mondo alternativo e condanniamo la sua mercificazione. I movimenti si impegnano a condividere la lotta contro le esclusioni per identità, genere e omofobia. Uniremo le nostre voci contro tutte le forme di mercificazione del corpo, della donna e delle persone Glbt (gay, lesbiche, bisessuali e transessuali).
Sosteniamo il processo di costruzione di una rete globale di movimenti sociali impegnati per la difesa dei migranti, dei rifugiati e dislocati. Il neoliberismo e le politiche della "guerra contro il terrore" hanno prodotto la crescita della criminalizzazione degli immigrati, la militarizzazione delle frontiere, della clandestinità, della disponibilità di forza-lavoro sotto costo. Appoggiamo la campagna per la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti dei migranti che nessuno governo del Nord vuole accettare. Sosteniamo la campagna per formare un organismo indipendente che sanzioni i governi che non rispettino la Convenzione di Ginevra per i rifugiati e i diritti dei e delle migranti.
Sosteniamo le campagne e le lotte per i diritti dei bambini e delle bambine contro lo sfruttamento sessuale e lavorativo, contro il traffico dei bambini ed il turismo sessuale.
Appoggiamo l'appello degli esclusi, dei senza voce, per sviluppare una campagna di solidarietà attiva e dare impulso ad una marcia mondiale nella quale gli oppressi/oppresse e gli esclusi/escluse del pianeta levino la loro voce per conquistare il diritto ad una vita degna.
Dal 14 al 16 settembre, all'Assemblea generale dell'Onu, i capi di governo di tutto il mondo assumeranno decisioni sulla riforma delle Nazioni Unite e rivedranno i loro impegni per sradicare la povertà. Sono loro i principali responsabili dell'at-tuale situazione critica dell'umanità. Sosteniamo l'appello delle reti internazionali che invitano alla mobilitazione globale il 10 settembre per un nuovo ordine mondiale democratico e contro la povertà e la guerra.
Appoggiamo l'appello alla mobilitazione del 17 novembre, nel giorno internazionale degli studenti, in difesa dell'edu-cazione pubblica, contro la privatizzazione e la transnazionalizzazione dell'educazione.
In solidarietà con il Venezuela, la gioventù del mondo è chiamata a partecipare al 16.mo Festival mondiale della gioventù e degli studenti in Venezuela nei giorni dal 7 al 15 agosto.
La comunicazione è un diritto umano fondamentale. Appoggiamo l'appello per le mobilitazioni nell'ambito del Vertice mondiale della Comunicazione, a Tunisi il 16-18 novembre. Appoggiamo l'appello per una forte convenzione internazionale sulla Diversità Culturale e ci opponiamo alla mercificazione dell'informazione e della comunicazione da parte della Omc.
Sosteniamo l'economia sociale come espressione concreta di una alternativa di sviluppo giusto, solidale, democratico ed egualitario.
In difesa della salute pubblica e contro la sua privatizzazione, facciamo appello a tutti i popoli del mondo per una lotta permanente. Facciamo appello alla mobilitazione nell'ambito dell'Assemblea generale in Difesa della Salute dei Popoli, a Cuenca, Perù, 2005, e del Forum Mondiale della Salute nell'ambito del Forum Sociale Mondiale in Africa nel 2007.
Questa è una piccola manifestazione dei movimenti sociali in lotta.


Globalizziamo la lotta, globalizziamo la speranza!

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Organizzazione degli Stati Americani: storia e prospettive, nel panorama dell'integrazione
by Marica Di Pierri Friday, Jul. 08, 2005 at 12:39 AM mail:

Organizzazione degli Stati Americani: storia e prospettive, nel panorama dell'integrazione politica

Il 2 maggio scorso è stato eletto a Washington il nuovo segretario generale dell'Organizaciòn de los Estados Americanos (OEA). Si tratta del Ministro degli Interni cileno Josè Miguel Insulza (eletto con 31 voti a favore, 2 astensioni e una scheda bianco) candidato del Mercosur, che è riuscito - grazie alle sue doti di politico e mediatore navigato - a spuntarla contro il candidato sostenuto dagli Stati Uniti d'America, il Ministro degli Esteri messicano Ernesto Derbez.

Marica Di Pierri

Equilibri.net (24 maggio 2005) http://www.equilibri.net/

Le circostanze dell’elezione

Dopo il ritiro del candidato messicano Derbez, era ormai chiaro che dalla plenaria del 2 maggio a Washington sarebbe uscita la designazione del cileno Insulza. L’orientamento era già emerso inoppugnabilmente nella riunione a tre della settimana precedente a Santiago del Cile, presenti lo stesso Derbez e il Segretario di Stato Americano Condoleeza Rice. Insulza, già giovanissimo ministro nel governo di Alliende ed ora navigato reggente degli Affari Interni nell’attuale amministrazione di Lagos, aveva dichiarato, al termine dell’incontro, che “il Ministro Rice ha finito con l’appoggiare una scelta consensuale, motivo per cui al momento sono anche il candidato degli Stati Uniti, e non v’è motivo che nessuno per questo si senta sconfitto”.
Nonostante ciò, indubbiamente, la mancata designazione del candidato appoggiato dagli Stati Uniti rappresenta un chiaro insuccesso per la politica estera della Casa Bianca.
Nella storia dell’Organizzazione, che conta al suo attivo quasi un secolo di attività, non era mai successo che venisse designato un candidato che non godesse dell’appoggio nordamericano. Tale avvenimento pare un chiaro segnale del rifiuto – proveniente dalla quasi totalità dei Paesi del subcontinente - di continuare ad assoggettarsi agli interessi economici statunitensi nella regione latina, e ciò appare ancora più evidente se si pensa che ad avere la meglio non è stato solo l’antagonista del candidato targato USA, ma anche un fiero difensore della causa del Mercosur, ovvero del più importante tentativo di creazione di un Mercato Comune del Cono Sud, in antitesi con i tentativi nordamericani di far salpare la nave del Trattato di Libero Commercio delle Americhe (FTAA o ALCA).
Nel suo discorso di insediamento, il neo-eletto Insulza dichiarava che “i Paesi latinoamericani devono approfittare dell’opportunità di rafforzare l’istituzione, per renderla un reale spazio di rispetto dei valori democratici e di attenzione per i diversi interessi presenti nell’emisfero. (….) E’ indispensabile garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, così come dello stato di diritto, delle libertà individuali, delle minoranze e delle istituzioni del sistema democratico”.
Insulza sembra possedere le qualità politiche per incidere in maniera sensibile sulla gestione politica dell’Organizzazione, sfuggendo al rischio di trasformare il Segretariato Generale in un posto di potere dotato di scarsissima autonomia, rischio conseguente all’usuale supremazia del Consiglio Permanente, organo politico dell’istituzione in cui confluiscono gli interessi economici e politici dei Paesi membri.



Breve storia dell’OEA

Nel 1890, durante la Prima Conferenza Internazionale Americana, tenutasi a Washington, vide la luce l’Unione Internazionale delle Repubbliche Americane, primo reale tentativo di integrazione regionale dalla nascita dello Stato moderno, che si convertì poi, con una risoluzione adottata nel 1910, nell’Unione Panamericana (UP).
Il 30 aprile del 1948, con la firma del Trattato di Bogotà, ad opera di 21 paesi (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba – sospesa poi nel 1962 – Ecuador, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Stati Uniti d’America, Uruguay e Venezuela) dalle ceneri dell’UP nasceva la OEA, destinata a crescere fino ad includere attualmente 34 nazioni del continente, con l’adesione differita di Barbados (1967), Trinidad e Tobago (1967), Giamaica (1969) Grenada (1975), Suriname (1977), Repubblica Dominicana (1979), Saint Lucia (1979), Saint Vincent e Grenadine (1981), Antigua e Barbuda (1981), Bahama (1982), Saint Kitts e Nevis (1984), Canada (1989) e Belize e Guyana (entrambe nel 1991).
I Paesi membri dell’OEA hanno intensificato sensibilmente la cooperazione dalla fine della Guerra Fredda, assumendo via via nuove ed importanti sfide. Nel 1994, a Miami, fu celebrato il Primo Vertice delle Americhe, durante il quale si concordarono obiettivi di sviluppo politico economico e sociale.
Nel 1997, fu proposto ed approvato il Protocollo di Washington, che emendava la Carta dell’Organizzazione degli Stati Americani, firmata nel 48 a Bogotà. Nel documento veniva attribuito all’Organizzazione il diritto di sospendere uno Stato membro il cui governo democraticamente eletto fosse stato ribaltato mediante l’uso della forza.
Inoltre, durante la Tercera Cumbre de las Americas, tenutasi nel 2001, i leader dei Paesi dell’emisfero, delegavano all’Assemblea Generale lo studio e la realizzazione della Carta Democratica Interamericana, che, come esposto in seguito, da allora funge da somma fonte per la tutela e la vigilanza sulle istituzioni democratiche.
Infine, nel giugno dello scorso anno (durante la XXIII Assemblea Generale dell’OEA tenutasi a Santiago del Cile), veniva eletta la nuova Commissione per i Diritti Umani (CIDH), che, come si vedrà di seguito, si occupa di tutelare i cittadini dei Paesi membri contro gli abusi compiuti dai rispettivi governi. L’evento ha assunto particolare rilevanza perché ha sancito l’esclusione degli Stati Uniti dal massimo organismo di garanzia in materia di Diritti dell’Uomo.

In seno all’organismo giurisdizionale sono stati eletti rappresentanti di 33 Paesi, ma neanche uno dei rappresentanti che godevano dell’appoggio della Casa Bianca ha ottenuto la designazione, sintomo questo della rinnovata insofferenza con cui i Paesi del subcontinente avvertono la pesante influenza statunitense, esercitata prima di tutto attraverso istituzioni come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
Sebbene non si possa parlare di una svolta epocale, si tratta pur sempre di un segnale politico inequivocabile di cui Washington non potrà non tener conto.



Obiettivi e temi d’interesse dell’OEA

Obiettivi principali dell’OEA, enumerati nella Carta di Bogotà, sono:

- la difesa della democrazia ( proprio l’11 settembre del 2001, veniva ratificata da tutti i rappresentanti degli Stati membri la Carta Democratica Interamericana, che definisce gli elementi essenziali per la democrazia e stabilisce strumenti d’intervento nel caso sia posta in pericolo. Inoltre, organismo dell’Organizzazione è l’UPD – Unità per la Promozione della Democrazia – che vigila sulla regolarità delle operazioni elettorali nei Paesi membri)

- la protezione dei diritti umani (tenendo conto dei problemi emergenti in tutto il continente, primi tra i quali l’abuso di potere della polizia, la violazione delle procedure legali e la mancanza di indipendenza dell’amministrazione della giustizia, sono state istituite in seno all’OEA la Corte Interamericana e la Commissione Interamericana per i Diritti dell’Uomo, quest’ultima destinata ad accogliere, esaminare e decidere sui ricorsi dei cittadini che denunciano violazioni dei propri diritti da parte di uno dei Paesi membri)

- il rafforzamento della sicurezza interna (affidato al Comitato Interamericano Contro il Terrorismo, che studia misure per prevenire il finanziamento del terrorismo e favorire il coordinamento tra le istituzioni di polizia e giudiziarie dei vari paesi)

- la promozione del libero commercio (a causa della costante pressione statunitense sull’Unità di Commercio dell’OEA, quest’ultima ha sempre ampiamente appoggiato le trattative per la firma del Trattato che darebbe il via libera all’ALCA, il Trattato di Libero Commercio delle Americhe, che però stenta a prendere il via a causa delle perplessità di gran parte dei Paesi latinoamericani)

- la lotta contro la corruzione (nel 1996, veniva firmata la Convenzione Interamericana Contro la Corruzione, nel quale sono previsti strumenti di controllo e di diagnosi dei risultati raggiunti con la ratifica della convenzione)

- la lotta contro droga e narcotraffico (per la quale è stata creata la Commissione Interamericana per il Controllo dell’Abuso di Droga. I risultati del lavoro della Commissione vengono controllati tramite un Meccanismo di Valutazione Multilaterale, ideato per favorire la collaborazione e il coordinamento tra le forze dell’ordine e le istituzioni dei diversi Paesi).

Oltre a ciò, rientrano nelle priorità dell’Organizzazione: la tutela dell’uguaglianza dei sessi, la promozione del dialogo nazionale e della cultura democratica, la ricerca di nuovi approcci per lo sviluppo sostenibile e lo studio di misure contro i danni ambientali e la protezione del patrimonio naturale.



Struttura direttiva dell’Organizzazione

Per ciò che attiene al profilo organizzativo, il nucleo direttivo dell’OEA si compone di tre organi principali:

l’Assemblea Generale, che stabilisce politiche concertate ed obiettivi dell’Organizzazione, e nella quale confluiscono i Ministri degli Esteri di tutti gli Stati membri in una sessione dibattimentale convocata annualmente;

il Consiglio Permanente, formato da ambasciatori nominati da ciascuno Stato membro, che si riunisce periodicamente nella sede di Washington per delineare strategie politiche e d’intervento. La presidenza dell’organo ruota ogni 3 mesi tra tutti i Paesi membri, in ordine alfabetico. Ogni Paese, a prescindere dalla popolazione o dagli indicatori economici, ha a disposizione un voto soltanto;

il Segretariato generale, che si occupa di mettere in pratica le decisioni e i programmi assunti dagli organi politici. A capo della Segreteria, si trovano il Segretario Generale ed il Segretario Generale Aggiunto, eletti dagli Stati membri per un periodo di 5 anni.

Oltre ad essi, sono stati istituiti il Consiglio Interamericano per lo Sviluppo Integrale (CIDI), organo politico che si dedica alla promozione dello sviluppo e alla lotta contro la povertà e l’Agenzia Interamericana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICD), fondata nel 2000 per promuovere nuove forme di collaborazione tra i Paesi nella lotta all’indigenza.
Come ogni altra Organizzazione internazionale, anche l’OEA prevede al suo interno vari organismi specializzati, per la tutela della salute, dell’infanzia, delle minoranza indigene e lo sviluppo dell’agricoltura.



Attività dell’OEA

Per far fronte alle problematiche presenti nell’emisfero americano (seppur con forme e gradi differenti) e compiere gli impegni assunti tramite la sottoscrizione di convenzioni, l’OEA organizza periodicamente attività di sensibilizzazione, informazione, monitoraggio e riformulazione degli strumenti predisposti dagli organi politici.
In tale ottica si è tenuta a Washington, dal 2 al 6 maggio scorso, la Conclave Indigena, per preparare i negoziati da cui partire durante i lavori che inaugureranno l’Incontro sui Diritti delle Minoranze Indigene previsto per il prossimo settembre ad Antigua (Guatemala).
Alla fine dello scorso aprile, sempre a Washington, si è tenuta la Riunione Biennale del CIM (Comitato Direttivo della Commissione Interamericana per la Donna), che sta preparando i documenti da presentare alla prossima Cumbre de las Americas, in relazione alla lotta contro il traffico di esseri umani (in particolare di donne, adolescenti e bambini) e alla promozione del Programma Interamericano per la promozione dei Diritti Umani della Donna e dell’uguaglianza dei sessi.
Sempre in aprile, è stata organizzata una riunione con tutti gli Stati membri per fare il punto sui risultati ottenuti nella lotta alla corruzione, e per istituire nuovi strumenti di controllo, come il rifiuto di accogliere funzionari corrotti e l’obbligo di disporne l’estradizione, il recupero di beni e fondi derivanti da attività di corruzione e la loro restituzione ai legittimi proprietari.
Ancora, alla metà di aprile, a Lima (Perù), si è tenuto il Seminario Subregionale Andino, sul tema “Governabilità democratica e problema dell’occupazione nella subregione andina”.
Dal 5 al 7 di giugno, inoltre, si terrà in Florida, a Fort Lauderdale, l’annuale Assemblea Generale dell’OEA, il cui tema centrale sarà, quest’anno, la distribuzione dei benefici dei regimi democratici.
Infine, in vista della IV Cumbre de las Americas, prevista a Mar del Plata (Argentina), il 4 ed il 5 novembre prossimi (che si aprirà con lo slogan: “Creare lavoro per affrontare la povertà e consolidare la governabilità democratica”), si è tenuta a Buenos Aires in marzo la XXXVII Riunione del Gruppo di Revisione dell’Implementazione della Cumbre (GRIC), cui partecipano tutti e 34 i Paesi aderenti all’OEA. La finalità della riunione è quella di preparare le strategie negoziali per la stipula della Dichiarazione e del Piano d’azione che i Paesi concorderanno durante il vertice settembrino.

Oltre agli appuntamenti ordinari sui temi di maggior rilevanza per l’Organizzazione, gli strumenti di mediazione e monitoraggio degli organi politici non mancano di scendere in campo in caso di eventi straordinari relativi ai Paesi membri. È ciò che è accaduto, ad esempio, nel caso della destituzione del Presidente ecuadoriano Gutierrez, nell’aprile scorso, in seguito alla quale l’OEA ha prontamente convocato una riunione temendo una deriva autoritaria della repubblica e redarguendo gli attori politici circa i pericoli dell’instabilità.



Conclusione

In definitiva, l’Organizzazione degli Stati Americani, oltre a rappresentare il maggior centro di politiche concertate e di azione comune dell’emisfero occidentale, rappresenta anche il più antico tentativo di integrazione regionale in un’area geograficamente così ampia.
Come ogni Organizzazione di tale portata, il carico burocratico che l’OEA porta con sé è immenso, e non si può pensare ad una incidenza reale e diretta sulle faccende interne dei singoli Paesi membri.
Tuttavia, il recente cambio di rotta della politica dell’organizzazione, con la messa all’angolo degli interessi statunitensi, l’elezione del candidato del Mercosur Insulza, e l’estromissione dei rappresentanti a stelle e strisce dalla Commissione per i Diritti Umani potrebbe aprire, secondo la maggioranza degli osservatori, orizzonti interessanti.
Si tratterebbe di assistere ad una significativa emancipazione dell’OEA dal ruolo, fin’ora ricoperto, di fedele e strenue difensore degli interessi di Washington nel subcontinente, da sempre considerato dalla Casa Bianca come il proprio giardino privato.

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The Summits of the Americas Informs
by Albert R. Ramdin Friday, Jul. 08, 2005 at 12:45 AM mail:

Ministers of Health and Environment of the Americas gathered in Mar del Plata, Argentina on June 16-17, 2005 to discuss how to improve linkages and integrate a joint agenda in both areas. As a result of this meeting, the ministers of the Hemisphere will present a document to the Heads of State and Government at the Fourth Summit of the Americas that will take place in Mar del Plata, Argentina on November 4-5, 2005.

The priority issues of the meeting included children’s environmental health, integrated water resources and solid waste management, and the sound management of chemicals. Ministers also discussed the advances and challenges the countries face in achieving the Millennium Development Goals related to health and environment. For more information please click here: http://www.oas.org/hema/english/index_2.htm

“It is clear that strengthening and establishing democratic institutions and values alone is not enough to achieve social and economic development. It is important to recognize the multidimensional nature of democracy, development and security, the need to attach significant importance in promoting education and generating employment.”

Permanent Council
Organization of American States
May 25, 2005
Washington, DC

The Summits of the Americas Informs
Nº 3 - May 2005
Nº 2 - March 2005
Nº 1 - December 2004
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Working Papers and Reports by the Secretariat

Papers and Reports by other sources

News Articles

Speeches

Official Documents of the Summits of the Americas Process

Joint Summit Working Group Reports

Summits of the Americas: Highlights - June 2003

The Summit Report 2001-2003 Advancing in the Americas Progress and Challenges
is for sale for $30.00 (plus shipping and handling) per book. Cheques or money orders only. Please fax or e-mail invoice to the Summit of the Americas Secretariat. Fax: 202.458.3665 or e-mail to summit-info@oas.org.

The Official Documents from the Summits of the Americas Process from Miami to Quebec City, Volume III is for sale for $15.00 (plus shipping and handling) per book. Cheques or money orders only. Please fax or e-mail invoice to the Summit of the Americas Secretariat. Fax: 202.458.3665, e-mail summit-info@oas.org.

Printer Friendly version (1)

2005
April 21 - 22 XIV Inter-American Meeting, at the Ministerial Level, on Health and Agriculture Mexico DF, Mexico

June 17 - 18 Meeting of the Health and Environment Ministers
Mar del Plata, Argentina

August 11 - 12 IV Ministerial Meeting of Education
Port of Spain, Trinidad and Tobago

30 Aug
-
1 Sept
Ministerial Meeting of Agriculture and Rural Life
Guayaquil, Ecuador

*
Ministerial Meeting of the Western Hemisphere Transportation Initiative WHTI
Rio de Janeiro, Brazil

September 8 - 9 Meeting of Ministers and High Authorities on Sustainable Development
Santa Cruz de la Sierra, Bolivia

26 - 27 XIV Inter-American Conference of Ministers of Labor
Mexico DF, Mexico

*
Third Meeting of Ministers and High-Level Authorities Responsible for Policies on Decentralization, Local Government and Citizen Participation in the Hemisphere
OAS, Washington, D.C.

October *
II Meeting of Ministers and Highest Appropriate Authorities on Social Development
San Salvador, El Salvador



2006
* * Tourism Ministerial Meeting
Peru

*
Sixth Meeting of Ministers of Justice or of Attorneys General of the Americas (REMJA VI)
*

*
VII Conference of Ministers of Defense of the Americas
Nicaragua


(*) Information not available.
(1) This list is not entirely exhaustive and each event is strictly the responsibility of their sponsors.

Summits of the Americas Secretariat
Organization of American States

1889 F St. N.W.
Washington, DC 20006
e-mail: summit-info@oas.org
phone: (202) 458-3127
fax: (202) 458-3665

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Il documento finale del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre (completo)
by Globalizziamo la lotta, globalizziamo la sper Friday, Jul. 08, 2005 at 12:46 AM mail:

APPROFONDIMENTI

Il documento finale del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre (completo)
pubblicato il 26.02.2005


Il documento finale del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre (completo)


PORTO ALEGRE - 31 GENNAIO 2005

APPELLO DEI MOVIMENTI SOCIALI ALLA MOBILITAZIONE

CONTRO LA GUERRA, IL NEOLIBERISMO,

LO SFRUTTAMENTO E L'ESCLUSIONE

PER UN ALTRO MONDO POSSIBILE




http://www.agorapisa.it/absolut/__page_approfo_det.php?articleID=356

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Links Argentina, Tierra del fuego, Patagonia
by APPELLO AI MOVIMENTI SOCIALI Friday, Jul. 08, 2005 at 12:56 AM mail:

http://www.iaphet.it/argentina.htm

http://www.molilli.org/print.php?sid=2150

http://www.dimensionesperanza.it/modules/xfsection/article.php?articleid=1547

http://esteri.rifondazione.co.uk/Notizie05/02febbraio05/05M0226.htm

Cercate anche da voi Cumbre de las Americas Mar del Plata (ARGENTINA) Diciembre 2005.

Web Risultati 21 - 30 su circa 118 pagine in Italiano per delle Americhe a Mar del Plata novembre 2005 . (0,17 secondi)


Buon pro vi faccia.

P.S.: Alla Cumbre de las Americas NON vi parteciperà Fidel Castro perchè vi verrà George Walker Bush Junior !!!!!!!
Ancora non siete sufficentemente curiosi come per saperne di più ?

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Cuarta Cumbre de las Américas:
by Rafael Rodríguez Cruz Friday, Jul. 08, 2005 at 12:58 AM mail:

ESPECIAL PARA CLARIDAD

“Para tomar de verdad un camino,
habría que romper todas las estructuras,
volcarse del lado de las masas,
e iniciar una revolución completa.”
Che

Los días 4 y 5 de noviembre de 2005 se celebrará la llamada Cuarta Cumbre de las Américas en Mar del Plata, Argentina. Al evento, según lo anunciado, asistirán todos los presidentes del continente, excepción hecha por supuesto de Fidel Castro, dada la exclusión de Cuba de la Organización de Estados Americanos (OEA).

La Cuarta Cumbre, al igual que las anteriores, es todo menos una cumbre de las Américas. Se trata más bien de lo que el Che llamara un “gran teatro”, con el capital monopolista estadounidense desempeñando el papel principal y las demás naciones del continente como personajes secundarios, o sea, de “marionetas”.

En realidad, ya se han convocado seis cumbres y no cuatro, comenzando con la de 1956 en Panamá, que sentó las bases para el establecimiento del Banco Interregional de Desarrollo (BID) y de la Alianza para el Progreso. La segunda fue en Punta del Este, Uruguay, en 1967 donde ya la agenda de Estados Unidos hacia nuestra América se centraba claramente en la Alianza para el Progreso y en la OEA como el foro político exclusivo para dirimir los problemas de la región. Digo “foro” porque una cosa eran los “torneos de oratoria” en las actividades oficiales, y otra cosa la labor de Estados Unidos apoyando activa e ilegalmente regímenes dictatoriales y grupos terroristas de derecha en contra de Cuba y los movimientos progresistas en América Latina.

Aunque las llamadas cumbres tenían como propósito declarado el promover el desarrollo de la región y fortalecer los gobiernos alegadamente democráticos, el drama real ocurría tras bastidores, en los centros de tortura y contrainsurgencia de organismos como la CIA, el FBI y demás cuerpos represivos de Estados Unidos. Estas reuniones presidenciales cayeron en desuso hasta 1994, cuando el presidente de Estados Unidos, Bill Clinton, preocupado con los movimientos de izquierda en nuestra América y la influencia cada vez mayor de Cuba, llamó a una “cumbre de presidentes democráticos” en Miami con una agenda de “promover el desarrollo y la prosperidad mediante la preservación de la comunidad de democracias y el libre comercio”. De esa reunión sale el proyecto del Área de Libre Comercio de las Américas (ALCA), bajo los auspicios de la OEA, el BID y la CEPAL. Como en ocasiones anteriores, el tema de Cuba terminó siendo parte integral de la agenda, pues si de algo no desiste Estados Unidos es del propósito vano de destruir el ejemplo de esa hermana nación. Las otras cumbres se llevaron a cabo en Santiago, Chile, en 1998 y en Québec, Canadá, en el año 2001. Esta última, en particular, afirmó la necesidad de fortalecer la OEA como “foro” exclusivo para dirimir las diferencias políticas en la región y promover el bienestar económico y social. Además se efectuó una extraordinaria en Monterrey, México, en enero de 2004. La Cumbre de Mar del Plata tiene ahora como lema “crear trabajo para enfrentar la pobreza y fortalecer la gobernabilidad democrática”.

A pesar de toda la retórica que rodea el llamado a la Cuarta Cumbre, poco podemos esperar de esta conferencia política auspiciada por Estados Unidos y sus monopolios, particularmente en lo que toca a la creación de nuevos trabajos. En el centro de la crisis social que vive nuestra América está precisamente el papel de los monopolios estadounidenses (y europeos) que frenan cualquier intento de un desarrollo económico en función los intereses de las grandes masas. Ni siquiera Brasil o Argentina, con sus grandes recursos naturales y humanos, han podido escapar a esta ley implacable de la dependencia y explotación imperialista. Pero ese tema, el de la distorsión del desarrollo independiente por los monopolios, no va a ser discutido en la conferencia. Todo lo contrario, ya se acordó una agenda y una declaración final que coincide enteramente con los reclamos del gran capital financiero estadounidense. En lugar de un plan de desarrollo económico y social verdadero, que sirva a las grandes masas, el Proyecto de Declaración de Mar del Plata, ya redactado y super redactado, se centra en la necesidad de políticas fiscales “prudentes” por parte de los gobiernos de América Latina y en la modernización del aparato estatal en función del flujo de las inversiones exteriores. Más que una declaración de los “dignatarios de las Américas”, el documento parece un memorando de los que últimamente el FMI envía a Lula y Kirchner, dos presidentes que lo que dan es pena y mucha lástima por su política de servilismo. Tan bochornosa es la cosa que esta cumbre ni siquiera llamará a la prohibición de la explotación infantil, una de las principales causas de la pobreza en todo el continente, pues Estados Unidos se opone vehemente a respaldar la Declaración de los Derechos del Niño y todo lo que sea afirmar derechos infantiles como normas a respetar en el plano internacional. Lo único que les interesa a los monopolios es impulsar el ALCA y la política agresiva de Estados Unidos en contra de Cuba y Venezuela, así como adueñarse de nuestros valiosos recursos naturales.

Lo que sí puede señalarse es que la Cuarta Cumbre ocurrirá en el marco de una coyuntura muy interesante y bastante problemática para Estados Unidos, en la que entran en juego factores internacionales y continentales. A nivel internacional, el factor obviamente más relevante es la clara derrota de la estrategia militar estadounidense en Irak. No es extraño que en los pasillos del Congreso federal se hable ya abiertamente de la necesidad de retirar las tropas de Irak: Estados Unidos ha empleado su tecnología militar más sofisticada, en una forma no vista desde la Guerra de Vietnam, y no ha podido controlar un enemigo cientos de veces inferior. Es un bochorno lo que sufren allí. Todos los días sufren ataques que desestabilizan el gobierno títere iraquí e indican que la insurgencia, como ellos la llaman, está vivita y coleando. Los expertos del Pentágono dicen sin reparos que por cada insurgente que matan aparecen tres o cuatro, en un intento de justificar operaciones militares cada día más volcadas hacia el genocidio de la población civil. La desmoralización entre las tropas estadounidenses, cosa sobre la cual los medios de comunicación casi no hablan, es un secreto a voces. A esta histórica derrota militar, se une el impacto de las revelaciones de torturas y abusos en la base de Guantánamo, que han provocado la crítica hasta de Amnistía Internacional y que, ciertamente, no ayudan a la imagen de Estados Unidos como protector de los derechos de nadie, salvo las compañías petroleras.

A escala continental hay también factores coyunturales importantísimos. El primero, por supuesto, es la continuada e imparable efervescencia revolucionaria del pueblo cubano. Cuba sigue presente como un gran ejemplo para todos pueblos del mundo entero, a pesar de los repetidos y fallidos intentos del gobierno estadounidense y la narco-mafia de Miami por destruir las conquistas de la revolución. En estos momentos, Estados Unidos se encuentra completamente a la defensiva frente a la isla hermana, como resultado de las denuncias relativas a la presencia del terrorista Posada Carriles en su territorio. Ante los ojos de la opinión mundial, Estados Unidos aparece cada vez más como lo que es: el principal centro de entrenamiento y promoción del terrorismo hacia América Latina y el mundo entero. Otro factor continental de gran importancia es, naturalmente, la consolidación y avance de la Revolución Bolivariana, bajo la dirección del presidente Chávez. Venezuela es nuevamente, como en los tiempos del Libertador, luz que alumbra el futuro de nuestros pueblos. El hecho de que Chávez estará presente en la cumbre no es cosa de poca monta, dada la popularidad del presidente venezolano particularmente entre las masas empobrecidas de América Latina, incluyendo Argentina. Y donde está Venezuela sabemos que está presente Cuba, dos repúblicas nuestras hermanadas hoy, como siempre soñó José Martí. Un tercer factor lo es, innegablemente, el fracaso histórico de los programas para promover el desarrollo económico y social de América Latina, bajo el control de los grandes monopolios extranjeros, llámense Alianza para el Progreso o como se llamen. Nadie en su sano juicio apostaría su fortuna a que la Cuarta Cumbre traerá soluciones verdaderas a problemas tales como la deuda exterior, el desempleo y subempleo, la malnutrición, la explotación infantil y demás males que aquejan a las naciones de América Latina. Austeridad fiscal es lo que Kirchner le ha dado al pueblo de Argentina y hoy podemos ver los resultados por todas partes en ese país. El cuarto y último factor que debe mencionarse es el renacer de las luchas sociales y revolucionarias en toda América Latina, particularmente en lugares como Ecuador, Bolivia, Colombia, Uruguay e incluso Argentina.

Esa nueva realidad internacional y continental no pasa desapercibida a los organizadores de la Cuarta Cumbre, particularmente por la anunciada participación del presidente en el evento de Mar del Plata. Ya en marzo de 2005 el propio Rumsfeld viajó a Argentina para discutir todos los asuntos relacionados con la seguridad de la delegación estadounidense. Entre otras cosas, se acordó que Bush se quedará en el Hotel Sheraton, pero que ninguno de los empleados actuales del hotel trabajará durante esos días ni tendrá acceso al lugar. En su lugar, Bush traerá una delegación de 2,000 personas incluyendo desde recepcionistas, cocineros, mucamos y ascensoristas, hasta personal de mantenimiento. Además se le ha pedido al gobierno de Argentina que provea 5,000 efectivos de seguridad para proteger la cita de los presidentes. La ciudad de Mar del Plata estará vedada a grupos y personas tradicionalmente vinculadas a los movimientos de protesta en Argentina y el resto de América Latina. Todo esto indicativo de la poca popularidad que tiene Bush entre nuestra gente.

En respuesta a lo anterior, varias coaliciones progresistas han llamado a eventos en rechazo a la presencia de Bush en Mar del Plata. Uno de esos llamados se origina en el Movimiento Antiimperialista y por la Paz Mundial (MAP), integrado por gremios, organizaciones de desocupados y militantes de izquierda de Argentina. Según un comunicado firmado, entre otros compañeros, por Fernando Cardozo, de la secretaría internacional de ATE (Asociación Trabajadores del Estado), MAP está impulsando la creación de una Coordinadora de Boicot a Bush en Mar del Plata. El objetivo es organizar un boicot a todas las empresas y bancos estadounidenses que operan en Argentina, junto a un paro general de labores en todo el país los días 4 y 5 de noviembre. ATE y los demás grupos que integran MAP han anunciado su intención de marchar en Mar del Plata en repudio al presidente Bush, y de llevar a cabo otras protestas en las principales ciudades del país. Por otro lado, la Alianza Social Continental (ASC) y la Campaña Continental contra el ALCA acaban de convocar a una Tercera Cumbre de los Pueblos a realizarse los días 4 y 5 de noviembre. Cuatro temas dominarían esta cumbre que, como en el pasado, operaría a modo de un foro con muchas iniciativas descentralizadas, talleres y encuentros de autogestión. Esos temas son: no al ALCA, no a la deuda, no a la militarización y no a la pobreza. Por otro lado, ya este 9 de julio de 2005 habrá una gran marcha en Buenos Aires auspiciada por la Convocatoria Antiimperialista No a Bush en Argentina, que partirá desde el Congreso hasta el Obelisco con la consigna de “Ni un pie al genocida Bush en Argentina”. A esta actividad se han unido prácticamente todos los sectores progresistas de Argentina, así como las más importantes entidades de derechos humanos.

América Latina vive hoy un momento crucial en su historia. Por un lado, más de medio siglo de políticas neoliberales han llevado al continente entero al borde de la ruina y la desesperación. Es absurdo e inmoral pedirles programas de austeridad a países cuyas masas trabajadoras viven a un paso de la miseria absoluta, simplemente para incrementar las ganancias de los intereses monopolistas e inflar el nivel de vida en Estados Unidos. Por otro lado, a todo lo largo y ancho de nuestro gran continente vemos un resurgir de las luchas sociales y progresistas, que ponen de relieve que la gente está cansada ya de tantas supuestas “cumbres democráticas” que nunca redundan en beneficio real para los necesitados. Bush y la Cuarta Cumbre representan precisamente más de lo mismo: concesiones y más concesiones a favor de los grandes intereses monopolistas que para continuar expandiéndose necesitan hoy de la superexplotación de países como los nuestros. Argentina es el mejor ejemplo, sometida como está esa nación al saqueo y pillaje de sus recursos naturales y humanos, mientras su pueblo tiene que comer de los desechos y zafacones de basura. Tan triste es el cuadro de la patria del Che, que el presidente Kirchner ya no se atreve ni ir a Cuba ni a Venezuela por no ofender al FMI y al presidente Bush, socavando con ello la necesaria unidad continental en materias económicas y comerciales.

Es urgentísimo que todas las personas y organizaciones progresistas, en todos los lugares, brindemos nuestro apoyo más decidido a los eventos que se realizarán en repudio a la presencia de Bush en Mar del Plata. No se puede ser sectario en esto: hay que apoyarlo todo, el boicot impulsado por MAP, la Cumbre de los Pueblos y las actividades de la Convocatoria Antiimperialista, así como cualesquiera acciones que las fuerzas progresistas de Argentina consideren necesarias. Hasta ahora Kirchner ha logrado mantener la apariencia de ser un gobernante moderado y tolerante, e incluso proyectar la imagen de defensor de los intereses de la nación argentina. Este juego no va a seguir. El FMI y los grandes intereses monopolistas hace rato que le leyeron la cartilla y él, como buen heredero y representante de los intereses burgueses colaboracionistas, está entregando el país a precios de baratija. La presencia de Rumsfeld en Argentina en marzo, así como la participación directa de la CIA y el FBI en todo lo relacionado con la Cuarta Cumbre, es indicativa de que el próximo paso será la represión. Esto no es una cumbre de las Américas; es una reunión donde el capital monopolista les va a dictar la agenda a las burguesías nacionales para que se alejen de los ejemplos que hoy representan Cuba y Venezuela, y de paso les aprieten el yugo a sus propios pueblos. Ya el Che, hablando en Uruguay en 1961 durante la reunión del Consejo Interamericano Económico y Social (CIES), adscrito a la OEA, señaló el patrón de conducta de gobiernos como el de Kirchner cuando se trata de escoger entre complacer a los monopolios o al pueblo: “Lo que nosotros tristemente anotamos es que el ejemplo histórico demuestra que en esta disyuntiva, los gobernantes tienen miedo de la presión de las masas, se alían a los monopolios y a la parte importadora de las burguesías nacionales, e inician la etapa de la represión”.[Guevara, Ernesto. América Latina: Despertar de un Continente. Ocean Press, 2003, p. 334]. No se trata aquí, dicho sea de paso, de entrar en un debate abstracto sobre la lógica de las revoluciones progresistas en los llamados países dependientes, y de si unos pensadores socialistas u otros tenían la razón cincuenta o cien años atrás. Más bien, lo que exige el momento es tomar en cuenta el precedente innegable -en el contexto definido de la América nuestra-, de que “el imperialismo, al contrario de algunos grupos progresistas, sí aprende de sus errores” [Ídem, p. 276], y hacer los ajustes necesarios. La falta de unidad en la acción ha sido hasta ahora la debilidad mayor de la izquierda en países como Argentina. Y esa unidad hay que construirla ante todo en el plano de la práctica revolucionaria con las masas, no en disquisiciones abstractas sobre teorías marxistas de la organización y del partido. La marcha del 9 de julio en Buenos Aires, dada la amplia gama de grupos progresistas que participarán en la misma, es un paso clave en una dirección correcta, pienso yo. De forma concreta, es imperioso que en todos los países de América Latina organicemos brigadas de solidaridad con las distintas propuestas alrededor de la oposición a Bush y a la Cuarta Cumbre, participando directa o indirectamente en los eventos que podamos. No nos contentemos, como bien ha dicho el presidente Chávez, solamente con proclamas y discursos antiimperialistas, con congresos y más congresos y con proclamas y más discursos antiimperialistas. Es necesario forjar de inmediato la unidad continental en la práctica, que seamos un solo ejército consagrado al esfuerzo de la liberación de nuestra América, apoyándonos unos a otros, en la mejor tradición de nuestros grandes libertadores, desde Bolívar y San Martín hasta Fidel y Chávez. Es ahí, y no en los debates teóricos que tanto abundan y confunden, que encontraremos la respuesta a las cuestiones organizativas que nos apremian. La conciencia de la posibilidad del triunfo surgirá de la unidad en la acción, de los triunfos y no de las derrotas.

La Cuarta Cumbre es, como dijo el Che, un gran teatro, con sus personajes y su guión redactado de antemano. Nos corresponde a nosotros, las fuerzas progresistas del continente, sustituir esa farsa por el drama real que viven nuestros pueblos, demostrando en las calles y ciudades de Argentina, en Mar del Plata y en todas partes, este próximo noviembre que no sólo queremos un cambio real y profundo, sino que tenemos la fuerza, convicción y voluntad de lograrlo. Para ello sólo hay que pensar, como decía el Che, en la unidad indestructible de todo nuestro Continente, en todo los que nos ata y nos une y no en lo que nos divide.

* El autor es miembro de las juntas directivas de la Fundación Rosenberg y del semanario Claridad.

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ATENTADO EN LONDRES
by Isaac Bigio Friday, Jul. 08, 2005 at 1:00 AM mail:

Londres acaba de sufrir por lo menos 4 atentados simultáneos contra buses y metros, en lo que puede ser el primer atentado que sufre la mayor urbe europea desde el 11 de septiembre.

Escribimos estas líneas a pocos minutos de la última explosión cuando aún no se ha reportado ningún muerto o si los heridos se cuentan en decenas, cientos o millares.

Según información policial oficial ha habido explosiones en seis estaciones de metro en el centro capitalino. Dos de esas estaciones (King Cross y Liverpool Street) son también una de las principales terminales ferroviarias de Inglaterra. También habría sido destruido un bus de turistas en Tavistock Square, plaza presidida por una estatua del pacifista Gandhi y en la cual está la sede histórica del Instituto de Estudios de las Américas, el principal centro académico de estudios latinoamericanos.

No es la primera explosión que he presenciado en esta metrópolis. Recuerdo el bombazo del 24 de Abril de 1993 que afectó decenas de cuadras en la City de Londres. Sin embargo, hay una gran diferencia entre ambos atentados.

El sabotaje de la City de hace 12 años fue hecho por un solo y poderoso coche bomba y éste fue abiertamente reivindicado por el Ejército Republicano Irlandés (IRA) quien buscó maximizar el daño hacia edificios y minimizar el número de civiles afectados.

Los atentados del 7 de hace dos horas ha tenido como blancos a la propia población. Se han dado contra medios de transporte en medio de horas de mucho tráfico (cuando la gente va a trabajar desde las 9 a.m.).

El tipo de acto realizado no parece tener la marca de algún grupo disidente del IRA. Los republicanos nor-irlandeses acostumbran dar señales de alerta a la población para que no asista a lugares donde piensan atacar y le da mucha importancia a buscar ganar simpatía en la opinión pública. Por otra parte, resulta difícil concebir que el IRA Real u otro desprendimiento mantendría tal grado de operatividad.

Todo indica que los autores del 7 de julio están ligados a los del 11 de Marzo en España y el 11 de Septiembre en EEUU. Al igual que en Madrid vemos un ataque sincronizado contra varias estaciones de metro y tren, y que tiene como objetivo castigar a la población de un país que invadió Afganistán e Iraq.

En anteriores discursos Bin Laden habría advertido que sus seguidores deberían golpear al Reino Unido. El actual ataque se da justo cuando se da la cumbre de los 8 países más ricos en Escocia y al día siguiente que Londres estaba celebrando la decisión de ayer de convertirse en la sede de las olimpiadas del 2012.

Lo más probable es que este macro-atentado haya sido efectuado por extremistas islamistas. Este bombazo, según su estrategia, apuntaría a asustar y a vengar a los ‘cruzados occidentales’.

Un ataque de Al Qaeda contra Londres es algo que en esta ciudad se venía alertando desde hace 4 años y que ha sido motivo de programas televisivos. Uno de ellos, muy importante, incluso especulaba acerca de la posibilidad que fundamentalistas religiosos pudiesen matar millares con gases letales.

El nivel de daño, pese a ser alto, parecería ser, sin embargo, menor al visto previamente en Nueva York, Washington DC, Madrid o Bali.

Este atentado, a su vez, también es una forma de competir con el concierto anti-pobreza y las marchas anti-guerra que se han dado en Londres. Para Al Qaeda estas protestas le son un rival y están llenas de enemigos ‘socialistas’.

Un ataque binladenista también desarticula las protestas callejeras que se han venido dando durante toda esta semana contra la cumbre del G8.

Este macro-atentado termina favoreciendo a Bush y a los halcones. El presidente norteamericano asiste a la reunión de las 8 potencias siendo acusado de no controlar el deterioro del medio ambiente y de dar pocos recursos a la lucha contra la pobreza y las plagas en el Africa y Tercer Mundo. Hoy el podrá querer justificar su gran presupuesto bélico y querer mover a la opinión pública europea hacia una línea de mayor intervensionismo en el medio oriente.

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SEGURIDAD
by Fundación Seguridad y Democracia Friday, Jul. 08, 2005 at 1:02 AM mail:

EEUU y Latinoamérica: una agenda vista desde la seguridad (I)
La posesión de George W. Bush para su segundo periodo al frente del gobierno de los Estados Unidos de América, abrió nuevamente las discusiones sobre la naturaleza e intensidad de las relaciones de ese país con América Latina y el Caribe durante los próximos cuatro años.

César Andrés Restrepo
5 de julio de 2005


Este debate ya se había dado durante el inicio de su primer periodo, cuando sus antecedentes como gobernador de Texas y la alusión en su campaña presidencial a la necesidad de un fortalecimiento de las relaciones con los países al sur de los Estados Unidos, generaron discusiones acerca de cómo se aproximaría el nuevo gobierno republicano hacia el resto del continente.

Con la inauguración de su segundo periodo, el debate reapareció con una mayoría apuntando al sostenimiento de la agenda desarrollada durante los primeros cuatro años de Bush, para muchos caracterizada por cierta apatía hacia América Latina y el Caribe. Sin embargo, los postulados de la política exterior estadounidense y los pronunciamientos de los principales funcionarios encargados de esta, empiezan a mostrar un interés creciente por la situación en la región (manteniéndose en un plano secundario), vista desde el lente de la seguridad.

• Una política exterior condicionada por el terrorismo

El inicio del primer periodo de Bush estuvo acompañado del reconocimiento de la importancia de mantener una relación estrecha con Latinoamérica, como quedo demostrado en su primer discurso ante los empleados del Departamento de Estado -DOS-, en el cual indicó que al sur de los EEUU se encontraba una región a la que consideraba una fuente de "oportunidades y potencial", que había sido olvidada por la Casa Blanca1; así como con su primer viaje al exterior a México, que además de ser un importante socio bilateral es la puerta al sur.

Ésta indicación de Bush al Departamento de Estado sobre Latinoamérica y el Caribe, se vio inmediatamente reflejada en la política oficial hacia la región dictada por el Departamento de Estado2, la cual se debería concentrar en el fortalecimiento de la democracia en colaboración con los socios regionales, el fomento el desarrollo económico y el desarrollo de una respuesta hemisférica integrada y efectiva a las cuestiones transnacionales importantes, especialmente al narcotráfico.

Asimismo, el Presidente Bush recibió en Washington a siete presidentes latinoamericanos durante sus primeros seis meses de gobierno, con quienes discutió la importancia de avanzar en la consolidación del libre comercio en el hemisferio y de impulsar la agenda de la cumbre de las Américas3, lo que en la visión del Secretario de Estado de EEUU Colin Powell4, indicaba como el Presidente Bush trabajaba consistentemente en sus postulados de enero de 2001 sobre "oportunidades y potencial" en América Latina.

Para Powell, estas reuniones eran una demostración del trabajo del gobierno estadounidense en la consolidación de una red hemisférica para la defensa de la democracia, con base en el reconocimiento de la corrupción y los desajustes económicos como amenazas latentes para la estabilidad en la región. Esto sería reiterado en la tercera Cumbre de las Américas de Québec, donde la delegación estadounidense encabezada por Bush propuso la consolidación de una bitácora de trabajo en este sentido, que tomara el impulso del Área de Libre Comercio de las Américas -ALCA-, como un mecanismo para el fortalecimiento económico de la región y la generalización del buen gobierno en todos los niveles, y un seguro para el sostenimiento de las democracias5.

El trabajo de la delegación estadounidense en Québec confirmó la preocupación del gobierno Bush por neutralizar de manera oportuna cualquier crisis democrática en América Latina, que podría convertirse en un escenario potencial para el desborde de lo que el Departamento de Estado había llamado "asuntos transnacionales", como el narcotráfico y las migraciones, entre otros.

La agenda de los Estados Unidos hacia América Latina, se dedicaba entonces en la práctica a desarrollar objetivos como: desempantanar las negociaciones del ALCA, (la cual había sido proyectada para el año 2005 pero que sin lugar a duda presentaba un retrazo sustancial); las crisis de gobernabilidad en Ecuador, Haití y Perú principalmente; la crisis financiera Argentina; el sostenimiento de la cooperación para la lucha contra el narcotráfico en el área andina; el aumento de la presión para una transición hacia la democracia en Cuba; la atención a desastres naturales en Centroamérica y el Caribe; y el mejoramiento de la situación migratoria y la lucha contra el crimen en México.

Además de lo que se vislumbraba como la aceptación del gobierno Bush de la existencia de una agenda diversa con la región, el Departamento de Estado dio un paso adicional hacia la consolidación de una relación más fluida y una participación más activa en el ámbito hemisférico, con el reconocimiento6 de la importancia de la OEA como el foro de mayor importancia para la búsqueda de soluciones multilaterales a los asuntos que afectaran la estabilidad hemisférica, lo que se vio reflejado en el apoyo de los EEUU a la aprobación de la Carta Democrática Interamericana, en Perú el 11 de septiembre de 2001.

Este breve recuento de la consolidación de la política estadounidense hacia la región durante los primeros nueve meses de gobierno, permite ver como todos los pasos de la Casa Blanca en esa dirección demostraban lo que un buen número de analistas vislumbraba como una oportunidad histórica para las relaciones continentales en el marco del comercio y la consolidación de la democracia.

Sin embargo, la ruta que apenas empezaba a remontarse quedo bloqueada tan solo nueve meses después de iniciada, como resultado de los ataques terroristas del 11 de septiembre de 2001 contra Nueva York y Washington, los cuales causaron el cambio inmediato de las políticas del gobierno Bush, redireccionando los esfuerzos de la Casa Blanca hacia el aplastamiento de los enemigos involucrados en estos actos.

A partir de esa fecha, la política exterior estadounidense se concentró exclusivamente en la seguridad global y la defensa de su territorio, por lo cual todos los esfuerzos financieros y políticos que requería la diversa agenda de América Latina y el Caribe dejaron de ser una prioridad. Tras la invocación del Tratado de Rió7, como una respuesta a los terroristas y la reiteración de que el ataque a cualquier miembro del Tratado es un ataque contra todos, la agenda en construcción pasó a un segundo plano y las prioridades cambiaron definitivamente.

Durante los tres años siguientes el Gobierno de EE.UU. declaró una guerra global contra el terrorismo, en la que sus prioridades eran garantizar su seguridad interior, consolidar una alianza internacional para librar la guerra y cumplir con su misión contraterrorista en Afganistán e Irak. Sobre estas prioridades la administración de Bush encuadró su agenda para América latina y el Caribe, privilegiando las relaciones con sus aliados regionales en la guerra global contra el terrorismo y actuando en respuesta a los factores potenciales de inestabilidad en el continente. De hecho, el terrorismo y la seguridad son los temas más repetidos en los discursos y comunicados de la Oficina para Asuntos del Hemisferio Occidental del Departamento de Estado a partir del 11 de septiembre de 2001.

De las prioridades trazadas antes del 11 de septiembre, el gobierno estadounidense mantuvo algunas que consideraba enmarcadas en su nueva agenda internacional y en la guerra global contra el terrorismo, como la ampliación de la cooperación para la lucha contra el narcotráfico en Colombia a la lucha contra los grupos armados ilegales.

Asimismo, aumentó su presión sobre el régimen de Fidel Castro, señalándolo como auxiliador del terrorismo internacional8, desplegó sus tropas en Haití en la crisis que generó la dimisión del presidente Aristide, apoyó políticamente las labores de la OEA en la crisis boliviana que derivó en la renuncia del Presidente Gonzalo Sánchez de Losada, reforzó su acción política para el sostenimiento de los gobiernos en Ecuador y Perú, y se concentró en los efectos externos e internos del gobierno del presidente Chávez. Todas estas acciones encaminadas a prevenir y neutralizar cualquier amenaza contra la estabilidad del continente y por ende, contra la seguridad de los EEUU, la cual ya estaba bastante afectada por al amenaza terrorista.

Igualmente, aumentó su atención sobre México y subrayó la necesidad de fortalecer la acción bilateral en el tema fronterizo con el fin de neutralizar la posible entrada de terroristas y armas a los Estados Unidos por esa frontera de reconocida permeabilidad.

En un segundo plano quedaron la crisis financiera argentina; la atención a desastres naturales en Centroamérica y el Caribe; y el ALCA, privilegiando las negociaciones bilaterales o regionales de libre comercio; temas de alguna importancia para EEUU, pero que al no significar un factor de inseguridad latente, dejaban de ser una prioridad.

Ante el inicio de la campaña electoral estadounidense y la postulación de Bush para un segundo periodo, una vez más el tema de la agenda de EEUU para la región se puso sobre la mesa, y debido a la importancia creciente del electorado de origen latino en las votaciones de los Estados Unidos, los partidos crearon en cada una de sus campañas grupos de trabajo sobre América Latina y el Caribe.

No obstante, la región siguió siendo un tema secundario frente a la importancia innegable que tenia para los candidatos definir la pertinencia o no de la guerra en Irak, la eficiencia de la guerra global contra el terrorismo y el control de la proliferación nuclear, en cuanto a la agenda internacional atañía. Esto quedó demostrado en el primer debate público de los candidatos republicano y demócrata, quienes utilizaron el escenario de la Universidad de Miami para hablar de los temas internacionales, sin tener en cuenta ni una sola vez los asuntos de América Latina y el Caribe.

La campaña electoral terminó con la elección de Bush para un segundo periodo, quien durante su campaña propuso definir una "nueva dirección" en las relaciones con la región, lo que podría significar el reconocimiento de la pobre interacción con el sur durante su primer periodo.

Dicha "nueva dirección" de las relaciones, enmarcada en lo que la nueva Secretaria de Estado Condoleeza Rice señalaría como las tres grandes tareas de la diplomacia estadounidense en el mundo: la construcción de un sistema internacional basado en el cumplimiento de la Ley; el fortalecimiento de las democracias que luchan contra las amenazas a la seguridad, el terrorismo y la solución de los factores que dan origen al terror; y finalmente, expandir la libertad y la democracia por todo el mundo.9

Estos parámetros fueron ratificados por el embajador Roger Noriega, en una audiencia ante el Comité de Asuntos del Hemisferio Occidental de la Cámara de Representantes de los EEUU en abril de 200510, donde resaltó la preocupación por el mantenimiento de un ambiente de seguridad y el sostenimiento de las democracias, como las prioridades del Departamento de Estado hacia el continente.

La consolidación de una agenda vista con el lente de la seguridad en el gobierno de Bush, del cual se esperaban avances en otros temas, ha causado referencias cada vez más comunes entre los analistas, sobre la militarización de la agenda en la región y el aumento del protagonismo del Comando Sur de los Estados Unidos en la diplomacia hacia América Latina y el Caribe, desplazando la acción del Departamento de Estado. Sin embargo, los desarrollos políticos desde la posesión de Bush en el 2001 hasta el momento, demuestran como el Departamento de Estado mantiene al mando de la agenda hacia la región, utilizando como operador de dicha política al Comando Sur, en consonancia con sus prioridades de política exterior.

Este esquema ha sido utilizado desde el gobierno Clinton con la cooperación para el Plan Colombia -un plan antinarcóticos del gobierno colombiano apoyado por el Departamento de Estado-, que fue administrada y operada por el Departamento de Defensa dada su naturaleza y sus características. El programa de asistencia para la lucha contra el narcotráfico en Colombia, nunca significó la sustitución del Departamento de Estado en la administración de la agenda internacional antinarcóticos, solo la utilización del Departamento de Defensa como operador parcial de la cooperación y por tanto de la agenda inmediata con Colombia.

Los retos de la política exterior del primer gobierno de Bush estuvieron determinados por sus necesidades relacionadas con la guerra global contra el terrorismo y la salvaguarda de la seguridad del territorio estadounidense, estableciendo una simplificación de su agenda internacional. Dicha simplificación no ha significado la desaparición de la región en la agenda estadounidense, en la medida que muchos de los temas están relacionados con las prioridades de Washington, sino una reclasificación determinada por la gravedad de cada amenaza contra sus intereses dentro y fuera de los EEUU.

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MDP se prepara para la Cumbre de las Américas
by CLARIN Friday, Jul. 08, 2005 at 1:08 AM mail:

CLARIN, lunes 20 de junio de 2005.
EXTREMAS MEDIDAS DE SEGURIDAD PARA LA REUNION DE PRESIDENTES DE AMERICA EN
NOVIEMBRE
Mar del Plata espera una cumbre con hoteles tomados y 7.500 guardias
Habrá 5.000 efectivos de Argentina y 2.500 custodios de los presidentes.
Bush traerá 2.000 personas. Ocuparán hoteles enteros con personal propio.
Daniel Miguez.
dmiguez@clarin.com
Mar del Plata sabe lo que es recibir visitas. Tres millones de turistas la
desborda cada verano. Pero este año espera un grupo especial que la desvela:
son diez mil personas que llegarán para la Cumbre de las Américas y que por
cinco días, del 1º al 6 de noviembre, le cambiarán la cara y el ritmo de la
ciudad, con autos blindados, helicópteros, aviones gigantes y guardias de
seguridad armados hasta los dientes en cada rincón.
De esos diez mil visitantes, se destacan los 34 presidentes que se reunirán
el 4 y 5 de noviembre y que vendrán acompañados por 4.000 funcionarios y
2.500 custodios. Además habrá 2.500 periodistas y unos 1.000 militantes
globalifóbicos que harán su anticumbre.
Con ello convivirán 5.000 efectivos de seguridad que pondrá el gobierno
argentino, entre Policía Federal, Prefectura, Gendarmería y la SIDE.
Como en cada cumbre el despliegue más espectacular lo hará Estados Unidos,
que ya envió algunas misiones de la CIA y el FBI a inspeccionar el terreno.
El presidente George W. Bush y los principales funcionarios se alojarán en
Sheraton, que será copado por la delegación con sus propios mucamos,
cocineros y personal de mantenimiento. Los empleados del hotel quedarán
limitados en su radio de acción a las áreas del hotel por donde nunca
pasarán Bush y su gabinete. "Igual, a esos empleados ya les deben estar
averiguando hasta el ADN", bromeó una fuente de la organización marplatense
de la Cumbre. El resto de los 2.000 estadounidenses que componen la
delegación (la más numerosa, seguida por la de Venezuela, con 1.200) se
repartirán en otros tres o cuatro hoteles también ocupados por ellos en su
totalidad.
Pero no todos los problemas operativos ya están resueltos para la comitiva
estadounidense. Un trastorno lo ocasionan las dimensiones de sus aviones o
la capacidad del aeropuerto de Camet, según de qué lado sea visto el asunto.
El avión presidencial Air Force One y los cinco Galaxy que lo acompañan no
podrán permanecer cargados en el mismo lugar más de 15 minutos. Como ya
ocurrió en la Cumbre de Quebec, Canadá, en 2001, su peso podría hacer hundir
la pista. Por eso, mientras los descargan tienen que ir moviéndolos.
El otro problema que se les presenta es que no pueden quedar estacionados
allí por falta de espacio. La Fuerza Aérea ya ofreció la base de Tandil para
alojarnos cuando no son usados, algo que, según fuentes de la organización,
no convence del todo a los estadounidenses que quieren tenerlos lo más a
mano posible. Un inconveniente adicional es que cuando termine la Cumbre no
podrán despegar con el mismo peso que aterrizaron.
Por suerte para los organizadores, solo 19 de los 34 presidentes llegarán a
Mar del Plata con aviones propios.
Otro problema que puede presentar el tránsito aéreo es el de los
helicópteros, que llevarán a los presidentes del aeropuerto al hotel, ya que
todos confluirán en el helipuerto ubicado al lado del hotel Hermitage, donde
se realizará la reunión de los presidentes.
Para el transporte terrestre la cosa está ya resuelta. El Gobierno argentino
aportará dos autos oficiales por delegación. El resto los contratará cada
país. Con la previsión que casi siempre asombra en esta parte del mundo, los
estadounidenses ya alquilaron los vehículos: 120 entre autos, camionetas y
ómnibus.
"Como dijo el presidente Kirchner, Mar del Plata va a ser Argentina. Y
nosotros vamos a demostrar la voluntad y la capacidad de los marplatenses",
dijo a Clarín el intendente de General Pueyrredón, Daniel Katz. La
municipalidad integra, junto a la Provincia de Buenos Aires y la
Cancillería, la comisión organizadora, creada en noviembre de 2004 y
presidida por el vicecanciller Jorge Taiana.
Con un presupuesto de 90 millones de pesos, la ciudad está siendo
embellecida, porque con su infraestructura veraniega y lo que aportó la
organización de los Juegos Panamericanos de 1995, no hacen falta obras de
envergadura.
La empresas de electricidad, de gas y agua "sobre garantizan el servicio",
por lo que ahora todos los esfuerzos están puestos en mejorar las
telecomunicacio nes, sobre todo en cuestiones de conectividad.
El Hermitage será la sede principal, pero no la única. En el hotel Costa
Galana se hará la cumbre de cancilleres y en el teatro Auditorium la
apertura de las sesiones.
Quienes tendrán un lugar de trabajo privilegiado serán los periodistas. El
centro de prensa se montará sobre la playa en vez de la tradicional carpa
que los suele amparar en las cumbres. Se armará una estructura metálica con
paredes de vidrio a orillas del mar. Tratándose de Mar del Plata alfajores
no les van a faltan y tampoco abrigados souvenirs: la industria textil local
ya donó 3.000 pulóveres para que los periodistas se lleven como recuerdo.

***********************************************************
CUMBRE EXTRAORDINARIA DE LAS AMÉRICAS

ALBA, ALCA Y… OCASO


El mecanismo de la llamada Cumbre de las Américas fue iniciado por el entonces Presidente de Estados Unidos, William Clinton, en diciembre de 1994. Inspirada en la Empresa para la Iniciativa de las Américas anunciada por George Bush padre en 1990, la Cumbre de las Américas busca el desarrollo de nuevos mecanismos de concertación política y económica entre Estados Unidos y los países del continente americano (con la excepción de Cuba). El fin de la guerra fría fue un factor que sin duda influyó en el nacimiento de la Cumbre de las Américas. Sin embargo, hay otros acontecimientos que probaron ser relevantes, por ejemplo, los procesos de democratización vividos por las naciones latinoamericanas en los 80; el estancamiento económico que derivó en una “década perdida” en ese mismo período; las crisis en América Central; y las reformas económicas de corte neoliberal que a distintos niveles y velocidades fueron aplicadas por las naciones del área.

http://www.prodigyweb.net.mx/mcrosas/alba.htm

***********************************************************

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Campaña Continental contra el ALCA
by rss Friday, Jul. 08, 2005 at 1:09 AM mail:

Campaña Continental contra el ALCAOMC: DECLARACIÓN DE LOS MOVIMIENTOS SOCIALESEnviado por Lomje el 7 Julio, 2005 - 12:52pmCampaña Continental contra el ALCANosotros, trabajadores y trabajadoras, luchadores y luchadoras de
movimientos sociales del campo y de la ciudad, miembros de la
Vía Campesina (Brasil, Uruguay, Chile, Argentina y Paraguay) y de
la Campaña Brasilera contra el ALCA (Área de Libre Comercio de
las Américas) nos reunimos los días 30/6 y 1/7 en Brasilia, para
discutir los impactos de las políticas de la Organización Mundial
del Comercio (OMC) y el estado actual de las negociaciones hacia
la 6ta Reunión Ministerial, que será realizada en Hong Kong, en
diciembre de 2005.
agregar nuevo comentario | leer más | 7 lecturasMDP se prepara para la Cumbre de las AméricasEnviado por Lomje el 25 Junio, 2005 - 4:14pmCampaña Continental contra el ALCACLARIN, lunes 20 de junio de 2005.
EXTREMAS MEDIDAS DE SEGURIDAD PARA LA REUNION DE PRESIDENTES DE AMERICA EN
NOVIEMBRE
Mar del Plata espera una cumbre con hoteles tomados y 7.500 guardias
Habrá 5.000 efectivos de Argentina y 2.500 custodios de los presidentes.
agregar nuevo comentario | leer más | 37 lecturasIII Cumbre de los PueblosEnviado por Lomje el 15 Junio, 2005 - 6:34pmCampaña Continental contra el ALCA | De acáSe realizará la III Cumbre de los Pueblos
en noviembre en Mar del Plata
Será del 1 al 5 de Noviembre en oposición a la IV Cumbre de las
Américas, que organiza la OEA. Se espera una masiva
participación de representantes de organizaciones populares y
ciudadano/as de Argentina y el resto del hemisferio.
agregar nuevo comentario | leer más | 75 lecturasManifiesto Andino de GuayaquilEnviado por Lomje el 15 Junio, 2005 - 6:33pmCampaña Continental contra el ALCA | De más allaJunio 9 de 2005
La décima ronda de negociaciones del TLC andino culminó
lánguidamente sin que los gobiernos andinos hayan podido
anunciar algún avance en las mismas. Estados Unidos no hizo

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cerca in Google.es
by chi cerca trova ... e legge Friday, Jul. 08, 2005 at 1:11 AM mail:

La Web Resultados 1 - 10 de aproximadamente 51.100 páginas en español de cumbre de las americas 2005 seguridad. (0,30 segundos)

cumbre de las americas 2005 seguridad

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se non ho capito male ci sarà una specie di G-8 delle Amerike ?
by ho capito bene ? Friday, Jul. 08, 2005 at 5:34 PM mail:

e perchè qualcuno "insinua" mica poi velatamente un parallelo tra i G-8 e questo Meeting del Nuovo Mondo ? e che cazz~ c'entra Gaetano Saya adesso in tutto ciò?

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mapa Mar del Plata
by english Friday, Jul. 08, 2005 at 6:47 PM mail:

mapa Mar del Plata...
mapa_mar_del_plata.gif, image/gif, 401x383

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Mapa Mar del Plata
by cartografo Friday, Jul. 08, 2005 at 6:49 PM mail:

Haga Click en las flechas o en el mapa general para desplazarse por el mapa, tambien puede seleccionar una letra para buscar una calle por nombre y altura.

http://www.mardelplata.com/mapa/index.asp

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Where you can find Mar del Plata City
by mapista Friday, Jul. 08, 2005 at 6:53 PM mail:

Where you can find M...
where_it_is_mar_del_plata.jpg, image/jpeg, 203x270

En el siguiente mapa podemos observar la ubicación geográfica de la República Argentina y la ciudad de Mar del Plata sobre la costa atlántica en Sudamérica.

Mapa de Sudamérica


El Hotel Punta del Este, está estratégicamente localizado en el centro de la ciudad de Mar del Plata, gracias a ello se puede acceder en escasos minutos al centro comercial / financiero, oficinas de organismos oficiales, playas, cines, museos y variados lugares de esparcimiento. Está ubicado a 400 mts. de la Playa Bristol y Casino Central, a 300 mts. de la Peatonal San Martín, a 400 mts. del Shopping Los Gallegos y Paseo Diagonal.



Plano de Mar del Plata

Distancias interurbanas desde las terminales Distancia
Costo Aprox. en Taxi

Aeropuerto
Se llega en tan sólo 15' en automóvil 10 Km.. $ 10.-

Terminal de Ómnibus
Se llega en tan sólo 5' en automóvil 1,5 Km.. $ 3.-

Terminal de Trenes
Se llega en tan sólo 10' en automóvil 2 Km.. $ 4.-

Hotel Punta del Este - Moreno 2563
Tel/Fax (54-223) 494-2400
(7600) Mar del PLata, Buenos Aires, Argentina


Subir l Home <home.htm> l Servicios <servicios.htm> l Habitaciones <habitaciones.htm> l Ubicación <ubicacion.htm> l Entorno <entorno.htm>
Tarifas <tarifas.htm> l Promociones <promociones.htm> l Reservas <reservas.htm> l Contacto <email.htm>
Desarrollado por Cybermar <http://www.cybermar.com.ar> Servicios Web

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JURISDICCION FEDERAL MAR DEL PLATA
by plOMERO Friday, Jul. 08, 2005 at 6:58 PM mail:

JURISDICCION FEDERAL...
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JURISDICCION FEDERAL MAR DEL PLATA



Mapas I y II. Fiscalías Generales y de Primera Instancia

En el primer mapa se observa el área jurisdiccional comprendida en la región que responde a la Fiscalía General ante la Cámara Federal de Apelaciones de Mar del Plata. La misma está compuesta por treinta y cinco departamentos contenidos en la provincia de Buenos Aires.
El asiento de la Fiscalía General ante la Cámara Federal de Apelaciones de Mar del Plata se encuentra ubicado en el departamento General Pueyrredón, así como el de la Fiscalía ante el Tribunal Oral.
En el segundo mapa se identifica la ubicación de las Fiscalías Federales de Primera Instancia. Ente ellas se encuentran las siguientes dependencias:
Fiscalías Federales nº1 y nº2 de Mar del Plata, con asiento en el departamento General Pueyrredón; Fiscalía Federal de Dolores, con asiento en el departamento del mismo nombre y la Fiscalía Federal de Azul, con asiento en el departamento del mismo nombre.
En cada caso se verán delimitas sus competencias e identificados gráficamente sus asientos.
En un cuadro ampliatorio se especifican qué departamentos están comprendidos en el radio de cada Fiscalía a fin de que puedan ser ubicados fácilmente.

MAPA I / MAPA II


--------------------------------------------------------------------------------
Anexo I. Competencia Material y Territorial y Anexo II. Demográfico
El Anexo I consta de un cuadro en el que se evidencia el conjunto de las Fiscalías que componen la Jurisdicción, el Titular a cargo de cada dependencia, los departamentos que definen la competencia territorial como así también la subdivisión en las pedanías respectivas en el caso que sea oportuno, la competencia material y las leyes relativas a la creación y competencia para cada caso.

En el Anexo II se puede observar la cantidad de habitantes que al año 2000 se registran en la superficie constituida por la suma de departamentos correspondientes a cada dependencia, con lo cual se logra la densidad de población efectiva para cada Fiscalía. Dentro de la Jurisdicción Federal de Mar del Plata, la competencia de las Fiscalías Federales nº1 y nº2 de Mar del Plata cuenta con la mayor densidad poblacional, cuyo valor asciende a 36,1 hab/Km2. Mientras que el total de la jurisdicción acusa 13,2 hab/Km2. Un gráfico de barras plantea las asimetrías en cuanto al cuadro propuesto.

ANEXO I / ANEXO II


--------------------------------------------------------------------------------
Anexo III. Recursos Humanos y Anexo IV. Distribución del Gasto
En el Anexo III se verifica la cantidad de cargos asignados a cada Fiscalía, efectivos y contratados según corresponda, y un gráfico en el que se da cuenta de la distribución porcentual de los mismos.
En este caso se puede ver por ejemplo que la Fiscalía ante la Cámara Federal de Apelaciones de Mar del Plata cuenta con siete agentes, incluyendo al titular, lo cual conforma un 21% sobre un total de 34 empleados, funcionarios y magistrados que prestan funciones en la Jurisdicción.

En cuanto al Anexo IV es oportuno destacar que el desglose del gasto por jurisdicción solo se realiza tomando en cuenta los ítem más representativos. Se emplean al efecto para la totalidad de la Jurisdicción: el gasto en concepto de liquidación de haberes, el gasto denominado en el anexo regímenes (compuesto por los rubros de descentralización del gasto, gastos de funcionamiento y gastos de habilitación para aquellas dependencias que posean habilitado) y el gasto en concepto de locaciones de inmuebles y servicios que hubiere en la jurisdicción.
Para la discriminación del gasto dentro de la Jurisdicción, se toma el gasto en concepto de liquidación de haberes ya que asume en todos los casos mas del 90 % del total. Con ello se proporciona, salvando las diferencias que existen y que es necesario evaluar en cada caso, un elemento que al momento de realizar comparaciones entre las distintas dependencias sirva de ponderador. Esto es posible ya que no se pretende un análisis exhaustivo que distinga pormenores del gasto sino solo un parámetro comparativo a nivel porcentual.

ANEXO III / ANEXO IV


--------------------------------------------------------------------------------
Anexo V. Movimiento de causas y Anexo VI. Delitos investigados
El Anexo V presenta tres cuadros en los que se distingue respectivamente el movimiento de causas para las Fiscalías de Primera Instancia, las Fiscalías ante lo T.O. y la Fiscalía ante la Cámara Federal de Apelaciones respectiva.
Para las Fiscalías de Primera Instancia se aclara el volumen de causas no delegadas, delegadas (por art.196 C.P.P.N. y por art. 353 bis del C.P.P.N.) y elevadas a juicio. En el caso de las Fiscalías ante los Tribunales Orales se especifica el total de causas ingresadas, la cantidad de juicios abreviados, el total de debates, y el total de causas en las que se aplicó suspensión del proceso a prueba. y para la Fiscalía General se menciona el total de intervenciones en causas penales por recursos del Ministerio Público Fiscal, el total de intervenciones en causas no penales y el total de causas representando al Estado. Todo ello en el período señalado en los cuadros pertinentes.
A efectos solo ilustrativos se presenta a continuación un cuadro en el que se puede observar la cantidad de causas ingresadas por cada 10.000 habitantes en las Fiscalías Federales de primera instancia de la jurisdicción que conforma el índice de delincuencia de la región.
Asimismo se podrá observar un detalle del tipo de delitos que se comete en la jurisdicción analizada, pudiendo destacar que el más alto porcentaje corresponde a los delitos contra la fe pública e infracciones a la Ley de estupefacientes. Al tiempo que también se podrá observar cuales son los delitos que en mayor medida son elevados a juicio y que reciben condena. En este aspecto se observa que los delitos relativos a infracciones a la Ley de estupefacientes ocupan el 81% de las elevaciones a juicio, mientras que representan el 50% de las condenas que se imponen en la región.

ANEXO V / ANEXO VI



Indice de litigiosidad para las Fiscalías Federales de primera instancia de la Jurisdicción Federal Mar del Plata, año 2000.


Dependencia Causas ingresadas
Año 2000 Cantidad de habitantes en la jurisdicción al año 2000 Causas ingresadas por
cada 10.000 habitantes
Fiscalía Federal nº1 de Mar del Plata 1521 824.130 18
Fiscalía Federal nº2 de Mar del Plata 1292 824.130 16
Fiscalía Federal de Dolores 621 212.573 29
Fiscalía Federal de Azul 712 515.675 14
Total 4146 1.552.378 26,7

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DISTRUGGI IL SISTEMA !!!!!!!!
by DISTRUGGI TUTTO, DISTRUGGI IL SISTEMA ! Saturday, Jul. 09, 2005 at 6:22 PM mail: comites_resistencia@yahoo.com.br

Vertice dei Popoli delle Americhe, a Mar del Plata, Argentina, novembre 2005:a questo 3°incontro,parteciperanno oltre 400 compagn* delle seguenti organizzazioni:

URUGUAY
Centro Social El Galpón de Corrales
Espacio de Solidaridad

BRASILE
Comité de Resistencia Popular – Porto Alegre
Comité de Resistencia Popular – Sao Paulo

BOLIVIA
Red Tinku

CHILE
Biblioteca Popular Puel Mapu
Frente de Estudiantes Libertarios
Comité de Allegados Lucha y Vivienda

ARGENTINA
Frente Popular Darío Santillán
MUP, Movimiento de Unidad Popular
MTD Aníbal Verón
MTD La Verdad
MDO, Movimiento de Desocupados y Ocupados
UTL Sur
MRV26, Movimiento Resistir y Vencer 26 de Junio
Centro Popular Agustín Tosco
CTD Trabajo y Dignidad
Aguanegra
FAEA
Santiago Pampillón
Barrios Unidos (Mar del Plata)
Tinta Roja (Mar del Plata)
Unión de Vecinos Organizados (Mar del Plata)
Centro de Derechos Humanos Zaragoza (La Plata)
Equipo de Educación Popular de la Universidad de
Madres de Plaza de Mayo (Bs. As)
Equipo de Psicología Social de la Universidad de Madres de Plaza de Mayo (Bs. As.)
Comisión Techo y Trabajo (Bs. As)
Gran Parlamento Indígena
Grupo Humanidad (La Plata)
Asamblea Angel Gallardo (Cap. Federal)
Proyecto 19/20 (Bs. As)
Libres del Sur (Bs. As)
COPA La Plata (Bs. As)
Colectivo Desalambrando (Bs. As)
Defensorías Populares Autónomas ASE (Bs. As.)
Cimientos (Bs. As.)
Asamblea Juan B. Justo y Corrientes (Cap. Federal)
Repique (Bs. As.)
Nexos, Universidad Nacional de Quilmes (Bs. As.)
MTD 1º de Mayo (Bs. As.)
Foro Social de Salud (Bs. As.)
Izquierda Gay Lésbica, Transexual, transexual y
bisexual (Bs. As.)
Fábrica Recuperada Tucuy Paj (Bs. As.)
Organización Barrial Juanito Laguna (Bs. As.)
Asamblea de Bajo Belgrano (Cap. Federal)
Grupo de Reflexión Rural (Bs. As.)
Comisión Independiente del Puente Pueyrredón (Bs. As)
Colectivo de Trabajo de Periodismo (Bs. As)
Indymedia (Bs. As.)
Hoy no se fía (Bs. As.)
CIAJ (Bs. As.)
Centro Cultural Kichari (Bs. As.)
Asamblea por el derecho al aborto libre gratuito y despenalizado (Bs. As.)
Comunidad Originaria Kilmes (Bs. As.)
Asamblea de Wilde (Bs. As.)
Coordinadora Libertaria (Córdoba)

CLAC (Canada)
La Boatella (Spagna)
CNT (Francia)


Traduzione a cura di FdCA - Ufficio relazioni internazionali

NON LASCIATECI ANCORA UNA VOLTA SOLI - VI ASPETTIAMO !-
http://www.fdca.it/paesi/argentina/3inc_orgpop.htm

http://italy.indymedia.org/news/2005/07/830358_comment.php#831023

http://italy.indymedia.org/news/2005/07/829722_comment.php#830449

http://italy.indymedia.org/news/2005/07/830358_comment.php#831023

http://india.indymedia.org/en/2005/07/210787.shtml

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In Indymedia_India scrivono
by ed io ricopio ! Saturday, Jul. 09, 2005 at 6:24 PM mail:

Illuminati: Saya adepto italiota di Adam Weisaupt ?


“The main features of the Weishaupt plan of operation required his Illuminati to do the following things to help them to accomplish their purpose:

1. Monetary and sex bribery was to be used to obtain control of men already in high places in the various levels of all governments and other fields of endeavor. Once influential persons had fallen for the lies, deceits, and temptations of the Illuminati, they were to be held in bondage by application of political and other forms of blackmail, threats of financial ruin, public exposure, and physical harm, even death to themselves and loved members of their families.

2. The Illuminati who were on the faculty of colleges and universities were to cultivate students possessing exceptional mental ability and who belonged to well-bred families with international leanings, and recommend them for special training in Internationalism. Such training was to be provided by granting scholarships, like the Rhodes Scholarship, to those selected by the Illuminati. All such scholars were to be first persuaded and then convinced that men of special talent and brains had the right to rule those less gifted on the grounds that the masses do not know what is best for them physically, mentally, and spiritually.

3. All influential people who were trapped to come under the control of the Illuminati, plus the students who had been specially educated and trained, were to be used as agents and placed behind the scenes of all governments as experts and specialists. They would advise the top executives to adopt policies which would, in the long run, serve the secret plans of the Illuminati's one world conspiracy, and bring about the destruction of the governments and religions they were elected or appointed to serve.

4. They were to obtain absolute control of the press so that all news and information could be slanted to convince the masses that a one world government is the only solution to our many and varied problems. They were also to own and control all the national radio and TV channels.

After reading these four points of strategy, we have to admit that our mass communications media is controlled at all levels, and that at all levels our governments are also infiltrated and controlled, just like Weishaupt had planned back in the 1700's. Unfortunately, few people are aware of this fact, which is why they make little sense out of many of the world events that take place today.”

http://www.conspiracyarchive.com/

Read too:
A Freemason's 33rd Degree Initiation
http://www.conspiracyarchive.com/NWO/33rd_Initiation.htm

The Vril Society, the Luminous Lodge and the Realization of the Great Work
http://www.conspiracyarchive.com/NWO/Vril_Society.htm

Brotherhood of the Bell: Black Arts & Black Sciences

The History And Development Of Secret Societies In The Western Tradition
http://www.conspiracyarchive.com/NWO/Secret_Societies.htm

Tombs and Taps: An inside look at Yale's Fraternities, Sororities and Societies
http://www.yale.edu/lt/archives/v8n1/v8n1tombs.htm
http://www.conspiracyarchive.com/NWO/Tombs_and_Taps.htm

Perchè la C.I.A. creò Osama Bin Laden ?
http://italy.indymedia.org/news/2005/07/825656_comment.php#825984
http://www.conspiracyarchive.com/NWO/CIA_Created_Osama.htm

Saya sul suo sito lodava se stesso e Bush
http://www.nwo.it/dssa_saya.html

DSSA rapporti con Nato e Gladio
http://www.nwo.it/dssa.html

Gruppi controllati dagli Illuminati
http://www.nwo.it/gruppi.html

http://italy.indymedia.org/news/2005/07/825656_comment.php#825984

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Meeting de las Americas
by Va bene così Sunday, Jul. 10, 2005 at 11:09 PM mail:

Basta ho capito finalmente: in questo cazz* di meeting panamericANO ci sarà con TUTTA probabilità anche quel nazifascista stalinista/repressore statolatra di George Walker Bush Junior; ho capito bene?

Cosa possiamo farci?

Chi per lui comunque ci doveva andare già ne è stato informato, credo!

Noi seguiremmo alla distanza, perchè il biglietto arereo C O S T A assai, sai?
Mar Del Plata non è Edimburg, meta mondiale del turismo studentesco per imparare inglese, chi va a Mar Del Plata x imparare lo Spagnolo?

Bhhooo ...?

L' Argentina è più isolata che le Isole del Regno Unito dal resto del mondo, dovute le distanze sapete voi tutti che avete postato questa miriade di articoli ed articoletti, magari poco letti per tutta indy Italia?

Vi suggerirei di provare a postare questo materiale nei vari Indy in AMERICA LATINA !!!!! che è più vicina .... ha ha ha

ciao a tutti
compagni

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Bush starà in Mar del Plata, città Argentina nel Novembre 2005 ?
by barzellettiere gotico te le racconta Monday, Jul. 11, 2005 at 12:13 AM mail:

Bush starà in Mar del Plata, città Argentina nel Novembre 2005 ?

E per far cosa poi?

Che forse qualche serVIZIO segreto deviato in puro stile P2 e Saya ci riprovi a fare quello che hanno saputo combinare in sua presenza al Meeting G-8 scozzese, a Londra ?

Hai Hai Hai poveri loro, poveri argentini dico ....

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RESPONSABILIDAD DE TODOS Y TODAS DIFUNDIRLO PARA QUE NO SIGAN ENTREGANDO NUESTRAS TIERRAS
by Miguel Marquez Tuesday, Jul. 12, 2005 at 11:11 PM mail: "Miguel Marquez"

Asunto: [mCai] Fw: para comunicar a otros



ESTO ESTÁ PASANDO HOY EN NUESTRO PAÍS, PARA EL QUE NO LO SABE, ES
RESPONSABILIDAD DE TODOS Y TODAS DIFUNDIRLO PARA QUE NO SIGAN ENTREGANDO
NUESTRAS TIERRAS.

A todos los que puedan escuchar: Esto nos llega de Tilcara.- Por
favor, reenvíenlo a todas las direcciones de mail que puedan, para hacer el
suficiente barullo que quite la impunidad que las distancias y el
olvido dan a todos esto salteadores y colonizadores".-

"Estimados Amigos de Red Latina Sin Fronteras:

Mi nombre es Luis Fernando Cabrera, soy tilcareño y estoy muy
preocupado por lo que nos está pasando, desde que se declaró Patrimonio
de la Humanidad,
Tilcara está sometida a este despojo de tierra, ya nada es como antes.
En estos últimos días aparecieron Gringos, Hippies con Tatuajes (Perdón
por la Expresión), con papeles de compra y venta de Tierras, están
usurpando Canchas de Fútbol, Quintas, Cercando lugares que siempre nos
pertenecieron, aduciendo a que son de ellos, sacando a gente humilde sin
piedad, son tierras con historia, con más de 500 años que fueron
nuestras. Hoy todos extraños están ocupando Tilcara, Construyendo Hoteles, la
inseguridad está creciendo, ya no podemos salir a la calle, no podemos
dejar las puertas abiertas, como siempre lo hacíamos.... Gente que vivió
toda su vida, sembrando, criando ovejas hoy están siendo desalojada por
estos Gringos con plata que con un Papel de Compra y Venta Falso, nos
quieren quitar lo poco que nos pertenece. Los Tilcareños necesitamos
ayuda, que se investigue todo esto, ya no aguantamos más, queremos que se
vayan toda esta gente extraña. Les pido encarecidamente y con el
corázón humilde que tenemos, nos ayuden, nosotros no podemos hacer nada
contra
este aparato más poderoso que nuestra simpleza de ser tilcareños.
Estos son algunos de los datos graves y preocupantes:
Sabina Gregorio, Albina Gregorio, Leonarda Gregorio de Alfarcito,
Terrazas de Cultivo legada por los incas, están siendo depojadas por la
Familia Alvarez Prado (Terratenientes).
Calle Sorpresa de Tilcara Familia Flores Olmos, despojada por Alvarez
Prado después de 85 Años de Mantener una Tierra.
Comunidad Aborigen de Villa Florida están siendo despojados por
Zambrano(Gente Extraña)
Comunidad del Huasamayo ya fueron despojadas varias familias y hoy nos
quitan la Cacha de Fütbol donde juegan 600 deportistas del pueblo.
Club Atlético Terry despojado de una tierra para el deporte por
personas desconocida que compraron en esta semana estas tierras quien sabe a
quien y hoy lunes 09 de mayo fueron alambradas y cercadas.
Barrio Usina Familias enteras que están siendo despojadas de sus
tierras por terceros. Todos estos vienen con papeles de la ciudad.
¿Qué podemos hacer?, ya no hay justicia para nosotros, que pasará
mañana en Tilcara?, toda esta gente nos maltrata con palabras tales como:
Coyas, Negros sucios, etc. Palabras improducibles.
Gracias por Difundir esta grave preocupación.
Un Abrazo enorme y un sincero saludo desde Tilcara - Jujuy -
Argentina


MIGUEL ANGEL




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Si por allá llueve por aqui no escampa
by LibrosG Tuesday, Jul. 12, 2005 at 11:14 PM mail:

Scriveteci, per scambiare opinioni circa le strategie anti global ed anti G-8 da adottare ...

"maria teresa molina" , "Alfredo Naranjo Márquez" , "Natalia Naranjo Márquez" , "Maria Beatriz Otero Nader" , "Rv.Lc.Alicia Petkiewicz Brooks" , "Lic. Graciela E. Prepelitchi" , "Jorge Pérez" , "victoria rozo" , "GUSTAVO SANDOBAL" , "Chave Sanjuanelo" , "sol" , "VictoR" , "Andrés Ernesto Villa Márquez" , "Yadith" , "libros de humor" , "Maria Isabel Bohorquez" , "Jairo Camayo" , "paola carco" , "Martha Chruszcz" , conspiradores_del_cambio@yahoogroups.com, "crije_2" , "Maria Ines Davis" , dinastiamegatrones@yahoogroups.com, "Carlos Garcia" , "virginia garcia salamanca" , "Gina Margarita" , guiadelbuscador@yahoogroups.com, "Jaime Wilson Hurtado" , "José" , lacalleelm@yahoogrupos.com.mx, librosgratis@gruposyahoo.com.ar, "Luisma" , "MaiaJustiniano" , "Martín" , "Maria del Pilar Mayor Varela"

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segue
by e-mails x il dialogo (oi epistolagoi) Tuesday, Jul. 12, 2005 at 11:20 PM mail:

Seguito:
e-mails x il dialogo (oi epistolagoi)

A: "maria teresa molina" <maria.teresa.molina@undp.org>, "Alfredo Naranjo Márquez" <alfnar@wmconnect.com>, "Natalia Naranjo Márquez" <mona_naranjo@hotmail.com>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Maria Beatriz Otero Nader" <motero669@yahoo.com>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Rv.Lc.Alicia Petkiewicz Brooks" <centroamor1@yahoo.com.ar>, "Lic. Graciela E. Prepelitchi" <gprepe@fibertel.com.ar>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Jorge Pérez" <jper99@yahoo.com>, "victoria rozo" <toyaroz@msn.com>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"GUSTAVO SANDOBAL" <gustavoluissand@yahoo.com.ar>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Chave Sanjuanelo" <isanjuanelo@yahoo.com>, "sol" <solkohan2003@hotmail.com>, "VictoR" <huva@ubbi.com>, "Andrés Ernesto Villa Márquez" <choladoav@hotmail.com>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Yadith" <yagoal@yahoo.com>, "libros de humor" <librosdehumor@yahoogroups.com>, "Maria Isabel Bohorquez" <mariaisabel965@hotmail.com>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Jairo Camayo" <jairocamayo@yahoo.com.mx>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"paola carco" <profesora2001200@yahoo.com.ar>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Martha Chruszcz" <marthafashion2001@yahoo.es>, conspiradores_del_cambio@yahoogroups.com, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"crije_2" <crije_2@yahoo.es>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Maria Ines Davis" <mid1304@yahoo.com.ar>, dinastiamegatrones@yahoogroups.com, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Carlos Garcia" <cggarciap02@yahoo.com>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"virginia garcia salamanca" <yesv_99@yahoo.com.mx>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Gina Margarita" <ginamargarita4@yahoo.es>, guiadelbuscador@yahoogroups.com, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Jaime Wilson Hurtado" <wiljai@yahoo.com>, "José" <el_he_li_cop_te_ro@hotmail.com>, lacalleelm@yahoogrupos.com.mx, librosgratis@gruposyahoo.com.ar, "Luisma" <l-benede@uniandes.edu.co>, "MaiaJustiniano" <maiaa@speedy.com.ar>, "Martín" <martind@montevideo.com.uy>, < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html> < http://messenger.yahoo.com/messenger/download/index.html>"Maria del Pilar Mayor Varela" <mpmayorv@yahoo.com>

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troppo forte
by gagliarda sta roba Tuesday, Jul. 26, 2005 at 1:09 AM mail:

sul serio sai?

fortissimo !

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Io vado a manifestare contro la GLOBALIZAZIONE ed il F.M.I. in Mar del Plata, Argentina
by questo novembre 2005 ci vado anche io Thursday, Jul. 28, 2005 at 8:11 PM mail:

Cari compagni, uniamoci anche noi al Sud del Mondo nella protesta contro la GLOBALIZAZIONE.

Uniamoci agli argentini ed a tutti i latinoamericani questo novembre 2005 nella protesta contro la dominazione neo liberale, neo colonialistika ...

Perchè io ci andrò in Mar del Plata !
Cercate mappe e carte geografiche e topografiche in INTERNET: ARGENTINA, MAR DEL PLATA.

Ciao.

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ma noi di indymedia siamo poi cosí responsabili ?
by io sì voi non sò mica Thursday, Jul. 28, 2005 at 8:31 PM mail:

Qual'è il valore morale di una protesta ?
Qual'è il valore sociale di una manifestazione ?

Voi me lo sapreste dire ?

Vale la pena andare a 15.ooo miglia latine per partecipare ad una manifestazione di protesta anti global ?

Per manifestare la propria solidarietà alla resistenza civile e pacifica delle comunità autogestite e della gente comune contro le corporazioni, multinazionali, banche armate, monopoli ed oligopoli, gruppi imprenditoriali che come benetton derubano gli indios delle loro terre ancestrali ecc ........ ?

Se avete coraggio venite a scoprirlo con me !
Perchè io a Mar del Plata, città che per di più ignoro, ci andrò !




O socialismo
O MORTE !

Ernesto Che Guevara.

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O.T. Modelos para presentar Amparos contra la Visita de Bush a la Argentina
by "Modelos de Amparo" Wednesday, Aug. 03, 2005 at 6:54 PM mail: webmaster@ayudaslibrosg.8k.com

Revisando un poco mejor la página del Partido Humanista, encontré que
hay modelos para presentar amparos contra la visita de Bush (Jorge
Arbusto) a la Argentina, hay modelos individuales y colectivos.

Entren en:

http://www.partidohumanista.deargentina.org/

Fíjense donde dice:

Recurso de Amparo Individual
Lo presenta 1 (una) sola persona con el patrocinio de un abogado. La
presentación se hace por triplicado: dos quedan en el juzgado y una
copia nos llevamos nosotros con el sello y fecha que pone el juzgado
(esto se llama cargo)

Y también está el colectivo:

Recurso de Amparo Múltiple
Lo presentan varias personas con el patrocinio de un abogado. La
presentación se hace también por triplicado.

_______________

Son archivos zip que contienen el modelo en word.

Se tiene que presentar en el juzgado con el patrocinio de un abogado.
No se qué validez tendría que lo hicieramos nosotros como LG,
(quienes quisieran presentarlo), tenemos abogados en la lista, pero
no se si querrán hacer algo.

Les dejo la inquietud y los modelos, no se también si hay que pagar
algo, pero sinceramente me da mucho miedo tan solemne visita en
nuestro castigado país, creo que habría que hacer algo.

Si hay abogados que quieran apoyar un Amparo y se puede hacer algo
virtual, creo que es una acción colectiva que deberíamos realizar.

Piensen que Bush no irá sólo a la Argentina, es posible que visite
otros países de la región, así que el problema no será sólo de la
Argentina....

Si hay algún abogado/a cerca que quiera hacer algo....






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En noviembre viene Bush a la Argentina
by "Es un peligro Mr. Arbusto en la Argent Wednesday, Aug. 03, 2005 at 6:56 PM mail:

En noviembre viene Bush a la Argentina, más allá de todas las
cuestiones morales que uno puede tener existe también el temor de que
se puedan producir ataques en el país por esta visita.

Lo malo de los posibles ataques es que seguramente a Bush no lo van a
matar, pero si a quien pasé por ahí y que seguramente no tenga nada
que ver con el tema.

Sería bueno que se hiciera una campaña virtual para oponerse a la
visita de Bush a la Argentina, si alguien sabe de algún lugar donde
pueda firmarse una eventual solicitada para oponerse a tan solemne
visita, dígalo por favor.

Recuerden que mandar e-mails no sirve para nada, tiene que ser algo
realizado por alguna institución que sea más o menos reconocida, del
tipo de Amnesty, Greenpeace, algún partido o algo así.

El Partido Humanista (de quien no tengo nada que ver) está presentando
amparos contra la visita, entré en la página del Partido pero no hay
nada virtual.

Les digo que me da mucho temor que Mr. Arbusto esté en mi país, con
los antecedentes de la AMIA, Embajada de Israel, etc. etc. es un gran
riesgo.

Si saben de algún lugar, envíen la información a:

webmaster@ayudaslibrosg.8k.com (webmaster#ayudaslibrosg.8k.com) y lo
divulgamos.

Si quieren saber algo más sobre campañas virtuales, fíjense en:

http://www.rompecadenas.com.ar/cadena.htm

Donde explica cómo reconocer una verdadera cadena virtual (entre otras
cosas que se firme a través de una página web).

Más información sobre Mr. Arbusto en la Argentina:

http://www.lanacion.com.ar/politica/nota.asp?nota_id=r4301&origen==ranking

Debate el Congreso por la custodia de Bush

http://www.diariolau.com.ar/weblau/ampliarIFS.asp?idCbl=E8851

"LA ARGENTINA NO ESTÁ EN CONDICIONES DE GARANTIZAR LA SEGURIDAD CON LA
PRESENCIA DE GEORGE BUSH"
>>>>>>>Habría que aclarar que no estamos en condiciones de garantizar
la seguridad de nadie...

Sobre los amparos presentados por el P.H.:

http://www.partidohumanista.deargentina.org/

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a morte l' ALCA
by abbasso bush Thursday, Aug. 04, 2005 at 1:12 AM mail:

a morte i servi dell'IMPERO !

que se vayan todos, que no quede ni uno solo

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El PH presenta amparos en todo el país para impedir la llegada de Bush a la Argentina
by PARTIDO HUMANISTA Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:22 PM mail:

Los humanistas alertan sobre la entrada del Presidente de los EE.UU. George W. Bush a nuestro país (con motivo de la Cumbre de las Américas a realizarse en noviembre en Mar del Plata) puesto que su presencia pone en serio peligro a nuestra población.
Bush representa una amenaza que pone en peligro la vida de inocentes, como sucedió en Londres recientemente. Argentina ya ha sido objeto de atentados terroristas en dos oportunidades y no sería descabellado prever que esto vuelva a suceder. Estamos totalmente desprotegidos. Nuestra seguridad no está garantizada.


Recurso de Amparo presentado por el PH

Recurso de Amparo Individual
Lo presenta 1 (una) sola persona con el patrocinio de un abogado. La presentación se hace por triplicado: dos quedan en el juzgado y una copia nos llevamos nosotros con el sello y fecha que pone el juzgado (esto se llama cargo)

Recurso de Amparo Múltiple
Lo presentan varias personas con el patrocinio de un abogado. La presentación se hace también por triplicado.


1000 Amparos Contra Bush
El Partido Humanista y ciudadanos indignados de todo el país están presentando, durante esta semana, más de mil amparos exigiendo que el gobierno retire la invitación a participar de la IV Cumbre de las Américas al Presidente Bush. Se prevé que se seguirán haciendo estas presentaciones hasta obtener una decisión judicial favorable.

Mañana, miércoles 3 de agosto a partir de las 11 hs. se presentarán en la Cámara Federal en lo Contencioso Administrativo nuevos amparos y se hará difusión del pedido frente al Palacio de Justicia, en Talcahuano 550.

“El gobierno está exponiendo a la población de todo el país a una situación de riesgo innecesario. El gobierno está poniendo en una situación de humillación a los ciudadanos marplatenses al ser tratados como delincuentes, y además, para ingresar a sus domicilios tendrán que presentar “salvoconductos”. El gobierno está generando más desproporción e injusticia gastando millones de dólares para dar seguridad a una persona, mientras abandona a su suerte a la mayor parte de argentinos. Este gobierno nos da vergüenza”, expresó Lía Méndez, vocera de esta campaña.

Se han hecho presentaciones de amparos en juzgados de las provincias de Salta, Jujuy, Tucumán, Santa Fe, Entre Ríos, Buenos Aires (Mar del Plata, Morón, La Plata, San Isidro, Lomas de Zamora, Berazategui), La Pampa, Córdoba y en breve en Río Negro, Neuquén y Chubut.

Secretaría de Prensa
CONSEJO NACIONAL


Chancillería impide Web antibush
Uuuuu… ¡Cuidado!... No ofendamos a Bush
Los humanistas denunciamos que la solicitud de registro de un dominio (http://www.humanistasantibush.org.ar), por parte de simpatizantes de la campaña de amparos para impedir la entrada de Bush a la Argentina, fue denegada por Cancillería a través de NIC.AR (Network Information Center Argentina). El motivo es que según ellos, temen generar problemas diplomáticos por este registro, que puede resultar ofensivo.

Lía Méndez dijo al respecto: “El gobierno tiene temor que Bush se ofenda, pero no le conmueve la ofensa que significa para el pueblo Argentino y en particular para los marplatenses, el humillante avasallamiento de las libertades individuales que se está produciendo por los operativos para garantizar su seguridad, mientras que simultáneamente se está poniendo en peligro a toda la población”

Nota: NIC.Ar hace los registros de dominio de modo gratuito. Finalmente está en trámite el registro de http://www.humanistasantibush.org (sin el “ar”) en los EE.UU., por supuesto, pagando.

Secretaría de Prensa
CONSEJO NACIONAL

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Lluvia de amparos contra bush en todo el país ¡Cuanto mas lejos de Argentina........mejor!
by Secretaría de Prensa CONSEJO NACIONAL Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:25 PM mail:

Lluvia de amparos contra bush en todo el país
¡Cuanto mas lejos de argentina… mejor!
El Partido Humanista, acompañó las presentaciones de amparo de más de un centenar de ciudadanos que se sienten amenazados por la venida del Presidente Bush, con motivo de la IV Cumbre de las Américas, y exigen al gobierno que le retire la invitación a participar de ese evento.

“Si quieren hacer la cumbre, la pueden hacer por video conferencia con Bush, sentado en la casa blanca, lo mas lejos posible de Argentina”, dijo indignado uno de los ciudadanos que hizo la presentación.

Simultáneamente, se están presentando amparos en todo el país.

“Hasta ahora tenemos conocimiento que se han presentado amparos en las provincias de La Pampa, Santa Fe, Entre Ríos, Córdoba, Buenos Aires, Tucumán, Jujuy, y se espera que en los próximos días se haga en todo el país. La presencia de Bush pone en peligro, no solo a la ciudad de Mar del Plata donde se haría la Cumbre, sino que también a todo el territorio nacional. Consideramos además que este peligro se puede extender a los países limítrofes”, comentó Lía Méndez.


http://www.partidohumanista.deargentina.org/comu.asp?gace=p2005072701.txt

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Formas de participación
by partido humanista Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:27 PM mail:

La participación comienza con la afiliación. Para ser afiliado se requiere (exigencia de la ley) tener 18 años y ser argentino.
Quien se afilia entra en contacto con un militante que se desempeña en algún nivel del partido, pero no ingresa a ese nivel sino que lo hace a un Consejo de Base , formado o en formación. Si no existiese Consejo de base, siguiendo las sugerencias de la Carta Orgánica conviene que genere -solo, en compañía de quien lo afilió o de otros- un Consejo de Base con arraigo.

El arraigo puede ser en un barrio, en la universidad, en su lugar de trabajo, etc.

En el Consejo de Base la actividad principal, en los momentos iniciales, es la difusión y la afiliación de nuevos miembros para que el Consejo se consolide y crezca. Desde los Consejos de Base arraigados en diferentes barrios surgen los Consejos de Ciudad, los Departamentales si fuera el caso y, a medida que se va creciendo, se conforman los Consejos Provinciales.

En estos momentos se dan situaciones diferentes a las planteadas en este esquema. Ello se debe a que, con militancia del Movimiento Humanista hemos creado los Consejos Provinciales exigidos por la ley y, en muchos casos, no tenemos Consejos de Ciudad ni de Base. Esto no quiere decir que un afiliado nuevo debe incluirse directamente en el Consejo Provincial. Debe ingresar a un Consejo de Base y desde allí ayudar a construir los escalones intermedios.

La Carta Orgánica Nacional en su artículo 17, establece que se constituye un Consejo de Base cuando hay cinco militantes, como mínimo, desempeñando funciones en secretarías (Por ejemplo: General, Prensa, Acción Política, Relaciones, Organización) y un número de afiliados fijado por el Consejo Provincial o de Distrito que debería aproximarse –mientras está en formación- o ser el fijado en Carta Orgánica (2 por mil de los electores con domicilio en el circuito electoral que opera) para que se considere formado.

Los Consejos de Ciudad se constituyen cuando hay por los menos tres Consejos de Base y el número de afiliados fijado por la Carta Orgánica (2 por mil del total de electores de la ciudad, según las provincias de que se trate).

En algunos Distritos hay Consejos Departamentales que se constituyen con los mismos criterios, creciendo desde la base partidaria.

Los Consejos de Distrito o Provinciales se constituyen cuando se cumplen los requisitos legales (número de afiliaciones y documentación exigidas aprobadas) lo que otorga la personería jurídico política. Se conforma con un número mínimo de 8 secretarías y debe tener sede partidaria y una publicación.

El Consejo Nacional se conforma cuando hay cinco distritos provinciales . Está compuesto por 12 secretarios titulares como mínimo y 24 como máximo; puede crear comisiones ad hoc ; tiene una sede partidaria y una publicación .

El anterior es un esquema simplificado. Hay casos, por ejemplo, ciudad y provincia de Buenos Aires donde las denominaciones varían respecto del resto de las provincias.

La situación a la que aspiramos es que la representación en los organismos de mayor decisión surja desde las bases, en forma progresiva y a que los organismos de mayor decisión capaciten y faciliten ese acceso y la movilidad en los cargos partidarios.

En síntesis, los Consejos de Base son imprescindibles . A ellos ingresan los afiliados y comienzan su militancia para hacer crecer ese Consejo y multiplicar la forma. También son necesarios, en términos legales y de realidad ante el medio, los Consejos Provinciales. Las instancias intermedias varían de una provincia a otra y también sus denominaciones (de ciudad, departamentales, etc.) Pongamos un ejemplo: en la provincia de Córdoba hay varias ciudades importantes en los departamentos que cubren el 80 por ciento del electorado. Lo primero que conviene hacer en un caso como ese, es abrir un Consejo de Base e imbuirlo de la necesidad de que sus miembros generen otros Consejos de Base para llegar luego al Consejo de Ciudad. En el caso de la provincia de Buenos Aires, puede repetirse ese esquema porque nos interesa tener Consejos de Base y de Ciudad en toda la provincia. Pero en este caso, los Consejos de Ciudad no equivalen a Municipales, como en Córdoba, sino que se denominan Departamentales o de Partido, porque un Partido (Ejemplo: Partido de Morón) incluye a varias ciudades (Castelar, Morón, Haedo, Ituzaingó).

Fortunato Morrone y Luis Ammann
Consejo Nacional
Buenos Aires, 04.03.04

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Participación de grupos
by comunismo oggi = comunismo globale antiyankee Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:28 PM mail:

Participación de grupos

Los casos anteriores se refieren a personas individuales, que se interesan o son interesadas y se incorporan a la militancia en un Consejo de Base. Veamos el caso de grupos de personas organizadas.

Un caso muy interesante que se puede presentar es éste: una organización se acerca al partido a través de uno o más directivos y solicitan ingresar. Se les explica entonces que deben afiliarse ellos –los dirigentes- y luego afiliar al mayor número posible de sus asociados. Hecho esto, podrán distribuir su gente –la que esté afiliada- en Consejos de Base y, si el número lo permite, crear la instancia siguiente.

La participación de estos nuevos afiliados no tiene límites dentro del encuadre de la Carta Orgánica.

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Sedes del partido humanista de argentina
by militante Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:30 PM mail:

Sede Nacional

Domicilio: Callao 152 (1022), Ciudad Autónoma de Buenos Aires
Teléfono: (54)(011) 4371 3122
Tel/Fax: (54)(011) 4371 3130




Ciudad de Buenos Aires

Domicilio: Montevideo 280 piso 2º, (1019) Capital Federal
Telefax: (54)(01) 383-0825
Referencias: Montevideo entre Juan D. Peron y Sarmiento
Altura de calles transversales: 1600-1700
E-mail: info@phcaba.org.ar
Sitio Web: http://www.phcaba.org.ar




Córdoba

Dirección: San Jerónimo 384, Ciudad de Córdoba
Teléfono: (0351) 4550022 / 4645054
E-mail: info@phcordoba.org.ar
Sitio Web: http://www.phcordoba.org.ar




La Pampa

Dirección: Emilio Civit 843 (6300) Santa Rosa, La Pampa
E-mail: opcionh@infovia.com.ar
Sitio Web: http://usuarios.advance.com.ar/opcionh/




Neuquén

Dirección: José Rosa 243, Neuquén
Teléfonos: (0299) 4424847
Celular: (0299) 15-5804373



Río Negro

Dirección: Buenos Aires 1464, Gral. Roca
Tele/Fax: (02941) 431199



Salta

Dirección: Alberdi 409, Local B2, Ciudad de Salta
Teléfono: (0387) 4252902
Fax: (0387) 4282235



Santa Fe

Dirección: Maipu 1531 (2000) Rosario
Teléfono: (0341) 4262469
Móviles: (0341) 155-205889 (Sebastian Grosso)
(0341) 155-464501 (Gabriel Parnisari)
E-mail: phsantafe@arnet.com.ar




Tucumán

Dirección: Lavalle 915 (4000) Tucumán
Teléfono: (0381) 4243610
E-mail: partidohumanista@detucuman.org.ar
Sitio Web: partidohumanista.detucuman.org.ar

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Concejo Nacional :: Periodo 2003/2005
by Silvia Gómez Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:31 PM mail:

Concejo Nacional :: Periodo 2003/2005

Secretaría General
Silvia Gómez

Acción Política
Liliana Ambrosio

Organización
Jano Arrechea

Relaciones
Celia Latuf

Prensa
Fortunato Morrone

Capacitación Política
Luis Ammann

Administración y Finanzas
Gerardo Falconi

Actas
Nélida Rey
Políticas Sociales
Raúl Gil Romero

Políticas Regionales
Carlos Herrando

Asuntos Internacionales
Jorge D’Alesio

Desarrollos Institucionales
Guillermo Sullings

Ecología
Gustavo Goren

Trabajo y Recursos
Alfredo Andújar

Derechos Humanos
José Luis Rigazzio

Información y Propaganda
Damián Würschmidt


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Descargas
by anti global-e Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:33 PM mail:

PROPUESTAS

• Libro Naranja Nacional
• Plan de Acción Municipal
• Libro Naranja Comunal




APORTES

• Las formas de participación en el PH
• Proyecto Político 2001-2003




EL HUMANISTA

• Febrero.05
• Noviembre.03
• Agosto.03




DOCUMENTOS FUNDACIONALES E IDEOLOGICOS

• Declaración de Principios
• Tesis
• Bases de acción política
• Carta Orgánica




SImbolos

• PH
• El Humanista
• Banderas




GRAFICA

• Folleto 20 años

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¡Que Nos Amparen de BUSH!
by buenos aires: 25.07.2005 Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:34 PM mail:

buenos aires: 25.07.2005
¡Que Nos Amparen de BUSH!
Representantes legales del Partido Humanista presentarán hoy en la Cámara Federal de Talcahuano 550 a las 11:30 hs. un recurso de amparo para que se impida la entrada del Presidente de los EE.UU. George W. Bush a nuestro país (con motivo de la Cumbre de las Américas a realizarse en noviembre en Mar del Plata) puesto que su presencia pone en serio peligro a nuestra población.

Bush representa una amenaza que pone en peligro la vida de inocentes, como sucedió en Londres recientemente. Argentina ya ha sido objeto de atentados terroristas en dos oportunidades y no sería descabellado prever que esto vuelva a suceder. Estamos totalmente desprotegidos. Nuestra seguridad no está garantizada.

Los últimos atentados terroristas en Europa (Londres), coincidieron con la visita de Bush al Reino Unido con motivo de una reunión Cumbre de presidentes - G8. Hay una escalada de violencia a nivel mundial y existen anuncios expresos de que los atentados se repetirán, como ya sucedió hace pocos días otra vez en Londres.

Bush y su política es el destinatario y el responsable de los atentados. La población civil, inocente, son el blanco elegido para generar terror.

El gobierno nos desampara, que la justicia nos proteja. El recurso de amparo es el único mecanismo legal que tenemos los ciudadanos para obligar a los gobernantes a respetar nuestros derechos constitucionales.



Secretaría de Prensa
CONSEJO NACIONAL

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Manifestazione anti Bu$h in Argentina
by piquetero Thursday, Aug. 04, 2005 at 6:43 PM mail:

Manifestazione anti ...
que_no_entre_bush_en_nuestra_argentina.jpg, image/jpeg, 376x280

Migliaia di persone manifestano ogni giorno in TUTTA la Agrentina contro la visita di Bush Walker George Figliastro Bamboccio che sará fonte di attentati terroristici ed altre insanezze ...

A Novembre si terrá La Cumbre delle Amerike con la presenza di TUTTI i diplomatici presidenti e politici di TUTTI i paesi del NUOVO MONDO, eccezion fatta per Cuba, come riportato più sopra, a Mar del Plata, città littorea dell' Atlantiko Meridionale: manifesteranno contro la globa in MIGLIAIA da tutte le amerike: voi antiglobal, anti g8 tute bianke ecc... ci sarete ?

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e basta con questi argi
by a che rivogliono? Friday, Aug. 12, 2005 at 11:32 PM mail:

hanno straperso la guerra delle falkland?

e mo che vogliono ?

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ritiro da GAZA
by riusciranno? Wednesday, Aug. 17, 2005 at 12:05 AM mail:

ritiro da GAZA...
gerusalemme_statistiche.jpg, image/jpeg, 396x405

riusciranno mai a convivere?

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spiegatemi
by che non capisco Wednesday, Aug. 17, 2005 at 4:17 PM mail:

che c'entra il finto ritiro dalla striscia di Gaza (primo è da 30 anni che li debbono ritirare lo dicevano anche le ingiunzioni ONU - secondo i coloni li mandano in Cisgiordania dandogli 400.000 dollari u$a e nuovi insediamenti !) con quello che avverrà a ... Mar Del Plata - Argentina ??????????

EEhhhhhhhhh?

vaffaà!

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il capitalismo neoliberale continua nel debilitamento degli Stati
by anti G-OTTO Saturday, Sep. 17, 2005 at 8:23 PM mail:

http://italia.attac.org/spip/article.php3?id_article=529

http://www.comitatomst.it/pa05b.htm

http://www.radiochango.com/italiano/koscienza/articoli.php3?tipo=continente&continente=7

http://italy.indymedia.org/news/2005/07/829722_comment.php#853420

http://esteri.rifondazione.co.uk/Notizie05/02febbraio05/05M0226.htm

http://www.ainfos.ca/05/mar/ainfos00025.html

http://www.abruzzosocialforum.org/gruppo-informatico/articoli/2005/332005681786.html

http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=5008

http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=58600&STAMPA=S

http://www.universitadelledonne.it/ghezziforum.htm

http://www.anarkismo.net/newswire.php?story_id=56

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bella prova
by provolone Monday, Sep. 19, 2005 at 8:25 PM mail:

e noi che dobbiamo fare?
e che ce ne puo fregare dimeno?

Cipressi
Eur.

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stop the war
by ? Thursday, Sep. 29, 2005 at 7:35 PM mail:

kill the power

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Cumbre de las Américas: más fondos para seguridad
by Natasha Niebieskikwiat Thursday, Sep. 29, 2005 at 7:49 PM mail: natashan@clarin.com

SE SUMAN A 19 MILLONES YA AFECTADOS

Cumbre de las Américas: más fondos para seguridad


Se asignaron más de $ 25 millones para ser administrados por el Ministerio del Interior.
--------------------------------------------------------------------------------

Sin más anuncio que un escueto aviso en el Boletín Oficial, el Gobierno informó ayer que el Ministerio del Interior recibirá 25,76 millones de pesos del Presupuesto de la administración nacional para los gastos de la IV Cumbre de las Américas, de Mar del Plata.

Allí se reunirán entre el 4 y el 5 de noviembre 34 presidentes, entre ellos el estadounidense George W. Bush, pero la ciudad espera a más de 13.000 personas entre funcionarios, agentes de seguridad, manifestantes "contracumbre" y periodistas.

Altas fuentes de la Cancillería aclararon que esta nueva partida —formalizada a través de la decisión administrativa 607/2005, que modifica el Presupuesto— forma parte del dinero que hasta ahora no había asignado Interior a su trabajo en la cumbre, coordinada en realidad desde el Ministerio de Relaciones Exteriores.

Lo cierto es que desde la Cancillería ya se había destinado otra partida distinta de 19 millones de pesos, que estuvieron y están en uso para los gastos de dicha cartera en la reciente cumbre del Grupo Río, de Bariloche, y la próxima de las Américas.

Por otra parte, como informó Clarín recientemente, desde la oficina del intendente marplatense, Daniel Katz, estimaron en 100 millones de pesos los gastos de inversión en obras de infraestructura ligados directa e indirectamente a la IV Cumbre.

Sumergidos en un hermético silencio, los hombres de Interior que están destinados al megaencuentro de Mar del Plata permanecían anoche reunidos con el vicecanciller Jorge Taiana, que es quien coordina a nivel nacional la IV Cumbre.

Pero nada trascendió de la reunión que sobrepasara las líneas publicadas por el Boletín Oficial.

A nivel oficial, el operativo involucrará a unos 7.500 efectivos de las Policías Federal y Bonaerense, más hombres de Prefectura y Gendarmería, más otro tanto de los infaltables e incontables agentes de la SIDE. Al equipo se sumarán los 2.500 custodios que traerán los jefes de Estado. Los más celosos son, coincidentemente, los de Bush —la semana pasada viajó a Mar del Plata otra de las ya habituales avanzadas estadounidenses para reconocer y reconfirmar el terreno— y los del venezolano Hugo Chávez. Pero éstas son cuentas que no correrán en su totalidad desde las arcas nacionales.

En los anexos se desprenden algunos detalles de cómo se asignarán los dineros: gastos corrientes (17,2 millones de pesos); bienes de consumo (10,3 millones); textiles, vestuario y prendas de vestir (500.000), alquileres y derechos de edificios, locales y transporte, pasajes y viáticos (5 millones).

Una fuente consultada comentó que una buena porción del dinero se invertirá en pagar los gastos de flete por barco (de la Marina) de toneladas de equipamiento de seguridad, tales como vallas, equipos de elevación y de comunicaciones.

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CUARTA CUMBRE DE LAS AMÉRICAS
by Sitio Oficial Thursday, Sep. 29, 2005 at 8:11 PM mail:

CUARTA CUMBRE DE LAS AMÉRICAS Mar del Plata, ARGENTINA 4 - 5 de noviembre, 2005 "Crear Trabajo para Enfrentar la Pobreza y Fortalecer la Gobernabilidad Democrática"

XL Reunión del GRIC
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
7-9 de septiembre de 2005
Buenos Aires, Argentina
 
§          Agenda del GRIC
English-rev1 | Español-rev1 | Português | Français
 
§          Comentarios de Canadá referentes al Proyecto de Declaración de Mar del Plata
English  | Français
 
§          Recomendaciones de la Sociedad Civil
 

 

XXXIX Reunión del GRIC
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
14-15 de julio de 2005
Washington DC, USA
 
§          Agenda del GRIC
English | Español | Português | Français
 
§          Proyecto de Declaración de Mar del Plata
English | Español | Português | Français

 
 

 

XXXVIII Reunión del GRIC
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
8 de junio de 2005
Fort Lauderdale, USA

 

§          Agenda del GRIC
English | Español | Português | Français
 
§          Presentación de la Organización Internacional de Trabajo / 8 de Junio de 2005
 
§          Comentarios referentes a los Documentos de la Cuarta Cumbre de las Américas

 

§          Comentarios de Canadá referentes al Proyecto de Declaración de Mar del Plata, IV Cumbre de las Américas
English | Español | Français  (03 de mayo de 2005)
 
§          Comentarios de Canadá referentes al Proyecto de Lineamientos para el Plan de Acción, IV Cumbre de las Américas
English | Español | Français  (03  de mayo de 2005)
 
XXXVIII Reunión Ministerial del GRIC
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
6 de junio de 2005
Fort Lauderdale, USA
§          Agenda del GRIC
English | Español | Português | Français
 
§          Discursos, Intervenciones
·                    Discurso del Canciller de Argentina, Rafael Bielsa / 6 de Junio, 2005
 
·                    Discurso del Embajador de Los Estados Unidos, John F. Maisto (Ingles) 6 de Junio, 2005
 
·                    Discurso del Secretario Luis Ernesto Derbez Bautista / 6 de Junio, 2005
 
·                    Discurso del Canciller Pierre S. Pettigrew / 6 de Junio, 2005 (Ingles, Frances
XXXVII Reunión del GRIC
 
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
9 - 10 de marzo de 2005
Buenos Aires, Argentina

 

§          Agenda del GRIC
English | Español | Português | Français
 
§          Proyecto de Declaración de Mar del Plata
English | Español | Português | Français
 
§          Proyecto de Lineamientos para el Plan de Acción
English | Español | Português | Français
 
§          Ampliación de las Recomendaciones de la Reunión con la Sociedad Civil (XXXVII GRIC)
§          Recomendaciones de la Sociedad Civil sobre el Papel Fundamental de la Ciencia, Tecnología, Ingeniería, Innovación y Educación en Ciencias dentro del Marco de Discusión de la Cuarta Cumbre de las Américas
 
§          Propuestas de los Representantes de Centrales Sindicales y Organizaciones Empresariales en COSATE Y CEATAL, Participantes del Taller sobre “Innovación y Trabajo Decente”
 
§          Resumen de Propuestas de los Representantes de la Sociedad Civil (Mesa Redonda con la Sociedad Civil / Sesión Especial CISC)
§          Comentarios referentes al Documento Base “Crear trabajo para enfrentar la pobreza y fortalecer la gobernabilidad democrática” presentado por Argentina en preparación de la Cuarta Cumbre de las Américas

 

§Colombia  Español (9 de marzo de 2005)
 
§Los Estados Unidos General Comments | Comentarios Generales (26 de enero de 2005)
 
§Canadá English | Español | French (1 de diciembre de 2004)
 
§Carta del Subsecretario de Canadá para las Américas, Marc Lortie, al Presidente del GRIC, Jorge Taiana (Inglés únicamente) (1 de diciembre de 2004)
 
XXXVI Reunión del GRIC
 
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
19 - 20 de octubre de 2004
OEA - Washington DC
 
§          Acta de la XXXVI Reunión del Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres (GRIC)
 
§          Documento de Base - Lema de la IV Cumbre de las Américas "Crear Trabajo para Enfrentar la Pobreza y Fortalecer la Gobernabilidad Democrática" (Español, Inglés, Francés y Portugués)
 
§          Calendario de Reuniones (2004 – 2005)
 
§          Agenda
 
§          Hoja Informativa: "Crecimiento Económico con Equidad para Reducir la Pobreza"
 
§          Documento de Trabajo: "Remesas a América Latina y el Caribe", Manuel Orozco
 
§          Discursos, Intervenciones
·          Discursos del Embajador de Argentina, Jorge Taiana
1.           19 de octubre de 2004
2.           20 de octubre de 2004
·          Intervenciones del Embajador de Los Estados Unidos, John F. Maisto (Coordinador Nacional de Cumbres)
1.          “Creating Jobs to Fight Poverty and Strengthen Democratic Governance”
2.          "Follow-Up to Commitments related to Economic Growth with Equity to Reduce Poverty"
3.          Statement During the Dialogue with Civil Society Representatives
§          Presentaciones

   “Economic Growth with Equity to Reduce Poverty” How to measure progress? (sólo en inglés) - Jane Thery, Oficina del Proceso de Cumbres

Versión OriginalVersión para Impresión

    Acciones del Banco Interamericano de Desarrollo para apoyar a la Micro, Pequeña y Mediana Empresa - Alvaro R. Ramírez Jefe de División, División de Micro, Pequeña y Mediana Empresa

    La Micro, Pequeña y Mediana Empresa (MIPYME) de Centroamérica: “La escasa oferta de financiamiento que las atiende” - Lic. Eugenio Sánchez, Banco Centroamericano de Integración Económica

    Competitividad, crecimiento económico y reducción de la pobreza - Bernardo Requena,  Director de Desarrollo Social, CAF

   Presentación Virgilio Levaggi - Oficina Internacional del Trabajo

 
XXXV SIRG Meeting
 
Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres
 
7 de Junio de 2004
Quito, Ecuador

 

§         Acta de la XXXV Reunión del GRIC - (Nivel Ministerial)
English
| Español
 

§         La Lucha Contra la Corrupción
English
| Español
 

§          Discurso del Canciller Bielsa en la XXXV Reunión del GRIC
Haga Clic aquí para consultar las reuniones anteriores del GRIC

 

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alcuni link a informazioni prossimo meeting mondialistico globalizzante !
by ricerca tore Thursday, Sep. 29, 2005 at 8:21 PM mail:

Se volete informarvi sul prossimo meeting pan americano eccovi alcune preziose informazioni: La Web Resultados 1 - 100 de aproximadamente 81.400 de cumbre mar del plata 2005 noviembre. (0,44 segundos)

La Web 

Resultados 1 - 100 de aproximadamente 81.400 de cumbre mar del plata 2005 noviembre. (0,44 segundos) 

 

Resultados de noticias que contienen cumbre mar del plata 2005 noviembre - Vea las últimas noticias de hoy

Cumbre de las Américas: más fondos para seguridad - Clarín.com - 27 Sep 2005

IV Cumbre de las Américas - Argentina, Noviembre 2005
Mar del Plata inicia las obras para la Cumbre de las Américas ... El Embajador
consideró que la IV Cumbre en Mar del Plata es "el principal evento en ...
www.summit-americas.org/ Documents%20for%20Argentina%20Summit%202005/Mar_del_Plata_Inicia_Obras.htm - 49k - En caché - Páginas similares

IV Summit of the Americas - Argentina, November 2005
CUARTA CUMBRE DE LAS AMÉRICAS. Mar del Plata, ARGENTINA. 4 - 5 de noviembre,
2005 "Crear Trabajo para Enfrentar la Pobreza y Fortalecer la Gobernabilidad ...
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... Entre el 4 y 5 de noviembre, Mar del Plata albergará a casi 10.000 ...
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... sobre la cumbre de las americas a realizarse en Noviembre de 2005 ...
Consultas hechas en Mar del Plata dicen que la mayor preocupación surge de la ...
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MAR DEL PLATA / BARILOCHE primer semana de noviembre 2005 ... 19, 2005 at 2:12 PM.
Tod@sa Mar del Plata, hagamos mierda la Cumbre, hagamos mierda a los ...
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Se realizará la III Cumbre de los Pueblos en noviembre en Mar del ...
Se realizará la III Cumbre de los Pueblos en noviembre en Mar del Plata, ...
16-junio-2005. Se empantana la negociación del TLC Andino. 16-junio-2005 ...
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Lanzamiento y convocatoria: III Cumbre de los pueblos un espacio ...
Se lanzó hoy en conferencia de prensa la III Cumbre de los Pueblos de América,
que tendrá lugar del 1 al 5 de noviembre en la ciudad de Mar del Plata.
www.bilaterals.org/article.php3?id_article=2411 - 56k - En caché - Páginas similares
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Llacta! - La III Cumbre de los Pueblos se celebrará en noviembre ...
Recordatorio de la celebración del 1 al 5 de noviembre de 2005 en Mar del Plata,
Argentina, de la III Cumbre Continental de los Pueblos de América, ...
www.llacta.org/organiz/coms/2005/com0296.htm - 8k - En caché - Páginas similares

Llacta! - Llamamiento a la IIIº Cumbre de los Pueblos y las ...
Frente a esta Cumbre, donde el gobierno estadounidense y los que concuerdan con
... Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.llacta.org/organiz/coms/2005/com0209.htm - 8k - En caché - Páginas similares
[ Más resultados de www.llacta.org ]

A-Infos (ca) 30 , 31 de Oct. – 01º de Noviembre 2005. Mar del ...
(ca) 30 , 31 de Oct. – 01º de Noviembre 2005. Mar del Plata. Argentina.
CUMBRE CONTINENTAL DE PUEBLOS Y ORGANIZACIONES. Date Thu, 4 Aug 2005 11:55:01 +0200 ...
www.ainfos.ca/ca/ainfos06587.html - 18k - En caché - Páginas similares

A-Infos (ca) 30 , 31 de Oct. ? 01º de Noviembre 2005. Mar del ...
01º de Noviembre 2005. Mar del Plata. Argentina. CUMBRE CONTINENTAL DE PUEBLOS
Y ORGANIZACIONES. Date Thu, 4 Aug 2005 11:55:01 +0200 (CEST) ...
www.ainfos.ca/05/aug/ainfos00045.html - 17k - En caché - Páginas similares
[ Más resultados de www.ainfos.ca ]

Choike - IV Cumbre de las Américas
22 de Agosto de 2005. IV Cumbre de las Américas: la agenda de las mujeres ...
Se realizará en Mar del Plata del 30 de octubre al 1º de noviembre. ...
www.choike.org/nuevo/informes/3209.html - 39k - En caché - Páginas similares

Rebelion. Llamamiento a la IIIº Cumbre de los Pueblos y las ...
(La Habana, 30 de abril de 2005, IV Encuentro Hemisférico de Lucha contra el ...
Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.rebelion.org/noticia.php?id=14985 - 7k - En caché - Páginas similares

Rebelion. Cumbre borrascosa en Mar del Plata
14-09-2005. IV Cumbre de las Américas. Cumbre borrascosa en Mar del Plata ...
a celebrarse los días 4 y 5 de noviembre en Mar del Plata, Argentina, ...
www.rebelion.org/noticia.php?id=20063 - 9k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares
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III CUMBRE DE LOS PUEBLOS
III CUMBRE DE LOS PUEBLOS. Martes 16 de agosto de 2005 por Alianza Social ...
Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.asc-hsa.org/article.php3?id_article=276 - 21k - En caché - Páginas similares

III Cumbre de los Pueblos de las Américas
Viernes 20 de mayo de 2005. Llamamiento a la IIIº Cumbre de los Pueblos y las
... Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.asc-hsa.org/breve.php3?id_breve=17 - 19k - En caché - Páginas similares
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El Mundo al revés / Artículos / Hacia la IIIª Cumbre de los Pueblos
1 al 5 de noviembre, Polideportivo- Estadio Mundialista, Mar del Plata: IIIª
Cumbre de los Pueblos de América. 4 de noviembre: movilizaciones continentales ...
www.elmundoalreves.org/Article.do?id=5907 - 39k - En caché - Páginas similares

RED MEXICANA DE ACCION FRENTE AL LIBRE COMERCIO
... hacia la III Cumbre de los Pueblos de América en Mar del Plata 3-4 de junio
de 2005 ... 1 al 5 de NOVIEMBRE: IIIº Cumbre de los PUEBLOS, Mar del Plata. ...
www.rmalc.org.mx/eventos/3cumbre/mar_del_plata.php - 22k - En caché - Páginas similares

RED MEXICANA DE ACCION FRENTE AL LIBRE COMERCIO
Llamamiento a la III Cumbre de los Pueblos y las movilizaciones en Mar del ...
Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.rmalc.org.mx/eventos/3cumbre/index.php - 17k - En caché - Páginas similares

abc.es: LA CUMBRE DE LAS AMERICAS - Mar del Plata, Argentina ...
Latinoamérica » Cuando salí de Cuba » LA CUMBRE DE LAS AMERICAS - Mar del Plata,
Argentina, Noviembre 4-6 de 2005, después el tema más antiguo · después el ...
foros.abc.es/cgi-local/forosabc/ ultimatebb.cgi?ubb=get_topic;f=14;t=003802 - 47k - En caché - Páginas similares

- Opciones - Cumbre borrascosa en Mar del Plata
... Cumbre de las Américas, que se celebrará los días 4 y 5 de noviembre en Mar
del Plata, ... Cumbre borrascosa en Mar del Plata. 10 de Septiembre del 2005 ...
www.opciones.cubaweb.cu/leer.asp?idnuevo=1536 - 24k - 28 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

El Nuevo Herald | 09/25/2005 | Afirman que Bush asistirá a Cumbre ...
... Bush venga a la Cumbre'', dijo el embajador tras una visita a Mar del Plata,
ciudad que recibirá el 4 y 5 de noviembre a 34 mandatarios del continente, ...
www.miami.com/mld/elnuevo/ news/world/americas/12734025.htm - 28k - En caché - Páginas similares

FeTERA - Federacion de Trabajadores de la Energia de la Republica ...
[15/08/2005 - FeTERA] 3 DE NOVIEMBRE DE 2005 MAR DEL PLATA / ARGENTINA. ...
al 5 de noviembre, la ciudad de Mar del Plata, será escenario de la IV CUMBRE DE ...
www.cta.org.ar/NewsVer/ Stories/2005/08/15/11241152909.shtml - 8k - En caché - Páginas similares

FeTERA - Federacion de Trabajadores de la Energia de la Republica ...
... al 5 de noviembre, la ciudad de Mar del Plata, será escenario de la IV CUMBRE
... Llamado de la FeTERA: 3 DE NOVIEMBRE DE 2005 MAR DEL PLATA / ARGENTINA ...
www.cta.org.ar/NewsVer/Stories/ 2005/08/09/112360274610.shtml - 8k - En caché - Páginas similares

REUNIÓN INFORMATIVA SOBRE CUMBRE DE LAS AMÉRICAS
... la Cumbre de las Américas, a realizarse el 4 y 5 de noviembre de 2005 en ...
Ambos hoteles están situados en el centro de Mar del Plata a 15 cuadras de ...
www.presidencia.gub.uy/ _Web/noticias/2005/08/2005082408.htm - 12k - En caché - Páginas similares

Yahoo! Grupos : PronunArgentina Mensajes : Mensaje 2072 de 2073
... la III Cumbre de los Pueblos: Mar del Plata, Argentina, 1- 5 noviembre 2005
... Mar del Plata, del 1º al 5 de noviembre de 2005. Compañer@s/amig@s: ...
espanol.groups.yahoo.com/ group/PronunArgentina/message/2072 - 35k - En caché - Páginas similares

IIIª Cumbre de los Pueblos de América - Aclaración
... en la ciudad de Mar del Plata del 1 al 5 de noviembre de 2005. ... se reunirán
en torno a la Cumbre de los Pueblos en el Polideportivo de Mar del Plata. ...
www.ecoportal.net/content/view/full/51207 - 51k - En caché - Páginas similares

CUMBRES DE LAS AMERICAS
Nov 4-5,2005 Mar del Plata, Argentina Faltan 49 Días ... Gobierno en la IV Cumbre
de las Américas en Mar del Plata, Argentina el 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
www.cumbresdelasamericas.org/defaults.htm - 107k - En caché - Páginas similares

mardelplata.com - Noticias y Eventos
... NACIONAL DE LA IV CUMBRE DE LAS AMÉRICAS, QUE SE DESARROLLARA EN MAR DEL PLATA
... “EL VINO Y EL MAR”. 08/11/2005 - 10/11/2005. Del 8 al 10 de noviembre ...
www.mardelplata.com/eventos/ - 22k - En caché - Páginas similares

TOTALNEWS.Com.Ar 23/09/2005 Traducir a inglés Cumbre de Mar del ...
Ar 23/09/2005 Traducir a inglés Cumbre de Mar del Plata: Bielsa pide "rogar a Dios"
... Entre el 4 y 5 de noviembre, Mar del Plata albergará a casi 10.000 ...
www.brujula.net/noticias/totalnews/www.totalnews.com.ar/ detalle_noticia.aspcod_noticia=5288.html - 8k - En caché - Páginas similares

hacia la Cumbre de los Pueblos... | Kolgados
ciudad de Mar del Plata, del 1º al 5 de noviembre de 2005 y repasar junt@s las
... Mar del Plata: IIIª. Cumbre de los Pueblos de América*. *4 de noviembre: ...
www.kolgados.com.ar/?q=hacia_la_cumbre_de_los_pueblos - 31k - En caché - Páginas similares

Campaña Continental contra el ALCA | Kolgados
en Mar del Plata, Argentina del 1 al 5 de noviembre del 2005: ... Se realizará
la III Cumbre de los Pueblos en noviembre en Mar del Plata ...
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Preparativos de la IV Cumbre de las Américas ... Cumbre de las Américas, en la
Ciudad del Mar del Plata, Argentina, la primera semana de noviembre de 2005. ...
www.sre.gob.mx/dgomra/camericas/camericas4.htm - 7k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Universidad FASTA
Mar del Plata - 2005. Globalización e Integración regional ... que se tratarán
en la Cumbre a realizarse en Mar del Plata en noviembre de 2005. ...
www.ufasta.edu.ar/oai/curso_globalizacion2005.asp - 86k - En caché - Páginas similares

1 AL 5 DE NOVIEMBRE DE 2005
1 AL 5 DE NOVIEMBRE DE 2005 Cumbre de los Pueblos. Debido a que los días 4 y 5
de noviembre próximo se realizará en Mar del Plata la 4ª Cumbre de las ...
www.pca.org.ar/Numerosanteriores/ 725/1%20AL%205%20DE%20NOVIEMBRE%20DE%202005.htm - 5k - En caché - Páginas similares

Adital - Cumbre independiente
... que se llevara a cabo en Mar del Plata, Argentina, el 4 y 5 de noviembre de 2005.
La primera Cumbre de los Pueblos Indígenas bajo el lema "Los Pueblos ...
www.adital.org.br/site/ noticia.asp?lang=ES&cod=18103 - 59k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Declaraciones del Intendente Katz 06/06/2005
En Argentina se habla de Mar del Plata como la ciudad capital del turismo, ...
vino a Mar del Plata, ratificó su confianza, que la cumbre se hace aquí. ...
www.mardelplata.gov.ar/ Calendario/ShowNoticia.asp?ID=2138 - 11k - En caché - Páginas similares

Calendario - ENLACE CONTINENTAL DE MUJERES INDIGENAS
... al 1º de Noviembre de 2005, en la Ciudad de Mar del Plata, Buenos Aires,
Argentina. ... Nota Cumbre Continental De Pueblos Indigenas-Mar del Plata- 2005 ...
enlace.mywowbb.com/calendar. php?date=2005-10-22&view=month - 27k - En caché - Páginas similares

Foro para la participación de la sociedad civil - IV Cumbre de las ...
... el día 3 de noviembre en Mar del Plata, finalizará el 10 de octubre próximo.
... El borrador de Mar de Plata para la Cumbre de los Estados Americanos. ...
www.mrecic.gov.ar/seree/ - 22k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

INFOBAE - Mar del Plata inicia las obras para la Cumbre de las ...
... de la IV Cumbre de las Américas, que se desarrollará en noviembre y contará
con la ... El Embajador consideró que la IV Cumbre en Mar del Plata es "el ...
www.infobae.com/notas/nota. php?Idx=161486&IdxSeccion=100478 - 37k - En caché - Páginas similares

ETNIAS DE COLOMBIA
La Cumbre se realizará del 1 al 5 de Noviembre del 2005, en Mar de Plata, Argentina.
El próximo 4 y 5 de noviembre se desarrollará en Mar del Plata, ...
www.etniasdecolombia.org/periodico_detalle.asp?cid=2839 - 73k - En caché - Páginas similares

ETNIAS DE COLOMBIA
Redacción Actualidad Étnica. Mar del Plata (Argentina). Agosto 5 de 2005 ...
04 y 05 de noviembre en la ciudad de Mar del Plata, Argentina, en la IVª Cumbre ...
www.etniasdecolombia.org/periodico_detalle.asp?cid=2727 - 58k - En caché - Páginas similares
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USAID Español: EE.UU. y OEA respaldan foro sociedad civil en ...
... a tener lugar en noviembre de 2005 en Mar del Plata, Argentina. ... La cumbre
en Argentina se reunirá en noviembre con el tema general de "Creación de ...
www.usaid.gov/espanol/tempas/sn050111_sp.html - 14k - En caché - Páginas similares

Bolpress: La manipulación tras la Cumbre Indígena de las Américas ...
El próximo 4 y 5 de noviembre se desarrollará en Mar del Plata, Argentina, ...
20-09-2005: Presentación de la Sociedad Civil Global a la Cumbre del Milenio ...
www.bolpress.com/opinion.php?Cod=2005002518 - 36k - En caché - Páginas similares

ALCA CMI::FTAA IMC
... que se realizará en noviembre de 2005 en la ciudad de Mar del Plata. ...
La propuesta argentina para que la Cuarta Cumbre de las Américas examine temas ...
ftaaimc.org/or/2004/12/6376.shtml - 28k - En caché - Páginas similares

ALCA CMI::FTAA IMC
... que se realizará en noviembre de 2005 en la ciudad de Mar del Plata. ...
El tema que se abordará en esta Cuarta Cumbre será "Crear trabajo para ...
ftaaimc.org/pt/2004/12/6376.shtml - 28k - En caché - Páginas similares

ATE www.ateargentina.org.ar ||| Internacionales
... HACIA LA III CUMBRE DE LOS PUEBLOS DE AMÉRICA. MAR DEL PLATA, 3-4 DE JUNIO DE
2005 ... •1 al 5 de NOVIEMBRE: IIIº Cumbre de los PUEBLOS, Mar del Plata. ...
www.ateargentina.org.ar/internacionales/ 2005juniomardelplata.htm - 29k - En caché - Páginas similares

moviplataforma
Abril 2, 2005. Llamamiento a la IIIº Cumbre de los Pueblos y las movilizaciones
... Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.masbolivia.org/movilizaciones/llamamiento.htm - 14k - En caché - Páginas similares

moviplataforma
Julio 22, 2005 jubileosur@wamani.apc.org. Llamamiento a la IIIº Cumbre de los
... Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para ...
www.masbolivia.org/movilizaciones/IIIcumbre.htm - 15k - En caché - Páginas similares
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Para la cumbre de Mar del Plata, Chávez y Bush llegan con miles de ...
Para la cumbre de Mar del Plata, Chávez y Bush llegan con miles de custodios ...
La intención de traer a la Argentina en noviembre próximo esa cantidad de ...
www.derf.com.ar/despachos.asp?cod_des=39827 - 58k - En caché - Páginas similares

Argentina rumbo a la Cumbre: “Nos están vigilando” :: Radio Mundo ...
Mar del Plata será sede de la cumbre y su población lo vive de distintas maneras
... noviembre en Mar del Plata, paralelamente a la Cumbre de las Américas. ...
www.radiomundoreal.fm/modules.php?op=modload& name=News&file=article&sid=6895 - 23k - En caché - Páginas similares

“En general es difícil que la gente participe” :: Radio Mundo Real ...
Nuestra entrevistada dijo: “Conversamos con una persona de Mar del Plata, ...
De hecho nuestro intendente –Daniel Katz– peleó para que la cumbre se hiciera ...
www.radiomundoreal.fm/modules.php?op=modload& name=News&file=article&sid=6767 - 22k - En caché - Páginas similares

UNI : OIT: "El empleo es el motor del desarrollo"
Recordó que la Cumbre de 2005 estaba predestinada a ser aquella en que se iba a
... en noviembre en Ginebra, justo después de la Cumbre de Mar del Plata. ...
www.union-network.org/uniindep.nsf/ 0/11ab0c58fc6a7aa1c125702e00495ee0?OpenDocument - 8k - En caché - Páginas similares

CUMBRE MUNDIAL DE LA SOCIEDAD DE LA INFORMACION - Noticias
CUMBRE MUNDIAL SOBRE LA SOCIEDAD DE LA INFORMACION ... la IV Cumbre de las Américas
que tendrá lugar en Mar del Plata, los días 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
lac.derechos.apc.org/wsis/cnoticias.shtml - 24k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

events_s
IV Cumbre de las Américas, Noviembre 4-5, Mar del Plata, Argentina ... Primer
encuentro la Cumbre en Perspectiva-FOCAL, 18 Enero, 2005, Ottawa, Canadá ...
www.icamericas.net/index.php?module=htmlpages& func=display&pid=20&print=1 - 60k - En caché - Páginas similares

Aborigen Argentino - CUMBRE MAR DEL PLATA llamado a los Pueblos ...
30, 31 de Oct. – 01º de Noviembre 2005. Mar del Plata. ... de noviembre en la
ciudad de Mar del Plata, Argentina, en la IVª Cumbre de las América organizada ...
www.aborigenargentino.com.ar/modules. php?name=News&file=print&sid=110 - 13k - En caché - Páginas similares

Nexos
30, 31 de Oct. – 01º de Noviembre 2005. Mar del Plata. Argentina ... de noviembre
en la ciudad de Mar del Plata, Argentina, en la IVª Cumbre de las América ...
nexos.unq.edu.ar/index.php?option=content& task=view&id=797&Itemid=26 - 26k - En caché - Páginas similares

[PDF] Cumbre Continental de Pueblos y Organizaciones Indígenas
Formato de archivo: PDF/Adobe Acrobat - Versión en HTML
30, 31 de Oct. – 01º de Noviembre 2005. Mar del Plata. Argentina ... En este
contexto, el gobierno canadiense esta patrocinando una “Cumbre Indigena en ...
nexos.unq.edu.ar/ index2.php?option=content&do_pdf=1&id=797 - Páginas similares
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AHCIET : Actualidad : Relaciones Internancionales : Cumbre de las ...
... que tendrá lugar en Mar del Plata, los días 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
Nacionales de Cumbres en preparación para la Cumbre de Mar del Plata." ...
www.ahciet.net/actualidad/noticias/ nnoticia.asp?idc=10058&idcc=44&idnotic=12408 - 26k - En caché - Páginas similares

CREFAL - Centro especializado en educación de adultos
menú noticias ]. IV Cumbre de las Américas. choike.org. 2005-09-12. Mar del
Plata - 4 y 5 de Noviembre, 2005 La Cumbre de las Américas es una reunión de ...
tariacuri.crefal.edu.mx/crefal/noticias_eventos/ noticia1.php?usuario=&pagina=&id=55 - 14k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

CREFAL - Centro especializado en educación de adultos
La IV Cumbre de las Américas se realizará en la Ciudad del Mar del Plata, Argentina,
durante la primera semana de noviembre de 2005. ...
tariacuri.crefal.edu.mx/crefal/noticias_eventos/ noticia2.php?mes=mayo&usuario=&pagina=&id=4 - 13k - En caché - Páginas similares

Inscripciones abiertas para traslado a la III Cumbre de los ...
La III Cumbre de los Pueblos se llevará a cabo en la ciudad de Mar del
Plata -Argentina- entre el 1º y el 5 de noviembre próximos, organizada por la Alianza ...
www.redes.org.uy/modules.php?op=modload& name=News&file=article&sid=105 - 24k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Diario La Capital de Mar del Plata
Mar del Plata: sede de la IV cumbre de las Americas. ... y asesores de la IV
Cumbre de las Américas, que se realizará en Mar del Plata en noviembre. ...
www.lacapitalnet.com.ar/hoy/ laciudad/noticias/260905230159.html - 26k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Pueblo en linea
... con la próxima Cumbre a celebrarse los días 4 y 5 de noviembre en la ciudad
... El documento que se emitirá en Mar del Plata podría destacar el discurso ...
spanish.people.com.cn/31619/3567376.html - 18k - En caché - Páginas similares

enREDando.org.ar ::: Comunidades en Red
2- III Cumbre de los Pueblos en Mar del Plata 3- Acciones hacia el PARO ACTIVO
NACIONAL del 4 de noviembre En la primera semana de noviembre tendrá lugar la ...
www.enredando.org.ar/agenda.shtml?vid=14& cmd%5B14%5D=c-1-1126234800-2-1126148400&month=9&year... - 34k - En caché - Páginas similares

enREDando.org.ar ::: Comunidades en Red
Globalizacion Noticia, III Cumbre de los Pueblos, 05/08/2005 ... Globalizacion
Documento, Mar del Plata, sábado 4 de junio de 2005. 10/06/2005 ...
www.enredando.org.ar/noticias_listado. shtml?conds%5B0%5D%5Bcategory.......6%5D=Globalizacion - 53k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares
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Documento sin título
CUMBRE DE LAS AMÉRICAS 2005[1]. (Mar del Plata, Argentina, 4 y 5 de Noviembre de
2005). ¿Qué son las Cumbres de las Américas? ...
www.cladem.org/espanol/regionales/ desc_globalizacion/Docs/Cumbreamericas05.asp - 58k - En caché - Páginas similares

INSTRAW review news ticker: IV Cumbre de las Américas: negocian
martes, 06 de septiembre de 2005 *Año 2. Número 414* IV Cumbre de las Américas:
... tendrá lugar en Mar del Plata, Argentina, los días 4 y 5 de noviembre de ...
www.un-instraw.org/revista/ hypermail/alltickers/en/0798.html - 11k - En caché - Páginas similares

Cadena 3 Argentina - Noticias
Afirman que Bush vendrá a Mar del Plata en noviembre ... George W. Bush asista
a la Cumbre de las Américas que se llevará a cabo en Mar del Plata. ...
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DiarioHOY.NET | Personal del servicio secreto estadounidense ...
La Plata, Argentina | 23 de Septiembre de 2005, Actualizado: 18:15 hs. ...
Bush en su llegada a la ciudad balnearia para la cumbre del 4 y 5 de noviembre. ...
www1.diariohoy.net/notas/verNoticia.phtml/html/194965/ - 22k - En caché - Páginas similares

ITAGÜÍ PARTICIPA EN IV CUMBRE DE LAS AMÉRICAS
... los Jefes de Estado y de Gobierno en la IV Cumbre de las Américas que tendrá
lugar en Mar del Plata, Argentina los días 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
www.fcm.org.co/es/noticia.php?uid=0& todo=0&det=3502&leng=es - 56k - En caché - Páginas similares

Tercer Mundo Online
06 Sep 2005. Autor: CTA Rosario. En la primera semana de noviembre tendrá lugar
la IV Cumbre de las ... 2- III Cumbre de los Pueblos en Mar del Plata ...
www.tercermundonline.com.ar/index. php?option=news&task=viewarticle&sid=5707 - 29k - En caché - Páginas similares

[Foro Social Caribe] [JubileoSur] Pedimos adhesiones: Avanzando ...
>Aunque la cumbre se realizará en Mar del Plata, la propuesta es que a > >lo largo
... en Mar > >del Plata, > > >Argentina del 1 al 5 de noviembre del 2005 ...
lists.opencontent.it/pipermail/ forosocialcaribe/2005-July/000449.html - 20k - En caché - Páginas similares

Terra | Actualidad › Cumbre: aseguran un operativo para evitar ...
Buenos Aires, 21 de septiembre de 2005 - 12:41 hs. Última actualización 15:46
Mar del Plata Cumbre: aseguran un operativo para evitar atentados ...
www.terra.com.ar/canales/politica/123/123315.html - 33k - En caché - Páginas similares

News Archive - Spanish Site
... se lanzó hoy la Convocatoria a la III Cumbre de los Pueblos a realizarse del
1 al 5 de noviembre en Mar del Plata. ...
Date Created: 8/3/2005 1:24:17 PM ...
spanish.millenniumcampaign.org/site/apps/ nl/content3.asp?c=8nJBLNNnGhF&b=308322&ct=1263135 - 31k - En caché - Páginas similares

HABRA-CUMBRE-RECTORES-MAR-PLATA
30/06/2005. Habrá una cumbre de rectores en Mar del Plata. A tono con la la IV
Cumbre de las Américas que se realizará en noviembre próximo, ...
www.universia.com.ar/portada/actualidad/ noticia_actualidad.jsp?noticia=15473 - 33k - En caché - Páginas similares

SUSPENDIERON-CUMBRE-RECTORES-AMERICANOS-MAR-PLATA
SUSPENDIERON LA CUMBRE DE RECTORES AMERICANOS DE MAR DEL PLATA. ... en el marco
de IV Cumbre de las Américas que se llevará a cabo en noviembre próximo. ...
www.universia.com.ar/portada/actualidad/ noticia_actualidad.jsp?noticia=16103 - 32k - En caché - Páginas similares

La Jornada > Refuerzo de 8.5 mdd para seguridad de Cumbre en Argentina
Más breves de hoy... Martes 27 de septiembre de 2005 - 21:45 ... argentino para
la seguridad de la Cumbre de las Américas de noviembre en Mar del Plata, ...
www.jornada.unam.mx/ultimas/ index.php?id=mundo1127863588.xml - Páginas similares

Biodiversidad en América Latina | Preparativos hacia la III ...
Mar del Plata, Argentina, del 1º al 5 de noviembre de 2005 ... Mar del Plata:
IIIª Cumbre de los Pueblos de América. 4 de noviembre: movilizaciones ...
www.biodiversidadla.org/content/view/full/18889 - 24k - En caché - Páginas similares

liberalismo.org: Foros: cumbre de las americas en Mar del Plata ...
(este noviembre con motivo de las deliberaciones de la cumbre de las americas,
... Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: cumbre de las americas en Mar del Plata ...
www.liberalismo.org/foros/4/0/176993/ - 30k - En caché - Páginas similares

Noviembre 2005... Cumbre de las Américas
Cumbre de las Américas. Mar del Plata, 3 al 5 de noviembre 2005. ¿y dónde estás
vos? Diez razones para luchar contra el ALCA ...
contracumbre.entodaspartes.org/ - 3k - En caché - Páginas similares

Cumbre de los Pueblos de América
del 1 al 5 de noviembre, Mar del Plata 2005. (Fecha: 9 de junio de 2005) ...
mes de noviembre se realizará en Mar del Plata, Argentina, la III Cumbre de los ...
www.babels.org/a289.html - 9k - En caché - Páginas similares

Adelantos/ EE.UU. admite preocupaciones por la cumbre en Mar del ...
Lunes 18 de julio de 2005-Actualizado a las 12:23 ... del Grupo Río con vistas
a la Cumbre de las Américas, a celebrarse en Mar del Plata en noviembre. ...
rionegro.com.ar/arch200507/17/adelantos/cumbre.php - 29k - En caché - Páginas similares

Julio-Agosto-Septiembre 2005
La Cuarta Cumbre de las Américas se realizará el 4 y 5 de noviembre de este año
en la ciudad de Mar del Plata, Argentina. En este evento participará George ...
www.iwgia.org/sw5638.asp - 67k - En caché - Páginas similares

El Basquet y sus Protagonistas
CUARTA CUMBRE DE LAS AMÉRICAS Mar del Plata, ARGENTINA ... para la IV Cumbre de
las Américas que tendrá a Mar del Plata como sede en noviembre venidero. ...
www.ebpi.com.ar/cumbre/cumbre_100705.htm - 27k - En caché - Páginas similares

CAMPAÑA GLOBAL POR LA EDUCACIÓN
ü Participación en la Cumbre de los Pueblos, en Mar del Plata (provincia de ...
la ciudad de Mar del Plata durante la primera semana de noviembre del 2005. ...
www.repem.org.uy/GLOBAL%20POR%20LA%20EDUCACIN.htm - 38k - En caché - Páginas similares

indígenas
Se llevara a cabo en Mar del Plata, Argentina, el 4 y 5 de noviembre de 2005.
... Todas ellas han hecho un llamado para reunirse en Mar del Plata junto a ...
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::Grupo de Río debate IV Cumbre de las Américas ::
Grupo de Río debate IV Cumbre de las Américas. 24.07.2005 Actualizado a las
14:57:33 ... El documento que se emitirá en Mar del Plata podría destacar el ...
www.spanish.xinhuanet.com/ spanish/2005-07/24/content_142709.htm - 13k - En caché - Páginas similares

Cumbre Continental de Pueblos y Organizaciones Indígenas
... INDIGENAS 30 de Oct. – 1º de Noviembre 2005. Mar del Plata. Argentina ...
05 de noviembre en la ciudad de Mar del Plata, Argentina, en la IVª Cumbre de ...
enlace.nativeweb.org/Pronunciamiento.htm - 32k - En caché - Páginas similares

ATTAC-Argentina Work Plan
... de la Cumbre de los Pueblos, noviembre de 2005, Mar del Plata, Argentina.
La primera semana de noviembre de 2005, 34 presidentes de los países ...
www.argentina.attac.org/Plan_de_trabajo.html - 6k - En caché - Páginas similares

[PDF] Cuarta Asamblea Plenaria
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Américas (Mar del Plata, Argentina, 4 y 5 de noviembre de 2005). ... asistirán a
la Cumbre de las Américas en Mar del Plata, Argentina, en noviembre de 2005 ...
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[DOC] DRAFT AGENDA AND WORKING GROUPS
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... hará recomendaciones a los Jefes de Estado y de Gobierno que asistirán a la
Cumbre de las Américas en Mar del Plata, Argentina, en noviembre de 2005. ...
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[fsm-arg] Fw: [NOALCA] Punteo Plan de Acción, Encuentro Nacional ...
Mar Mar 29 00:58:47 ART 2005. Mensaje anterior: [fsm-arg] INTENTARON MATAR AL
... 3ra ETAPA: 1ra semana de noviembre, Mar del Plata: Cumbre de los Pueblos. ...
listas.lunix.com.ar/pipermail/ fsmargentina/2005-March/001650.html - 11k - En caché - Páginas similares

[PDF] Cuarta Cumbre de las Américas Proyecto de Declaración de Mar del Plata
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Cuarta Cumbre de las Américas. Proyecto de Declaración de Mar del Plata. Mar del
Plata, 4 y 5 de noviembre del 2005. Crear Trabajo para Enfrentar la Pobreza ...
www.resdal.org/experiencias/ cumbre-mardel-proy-decla.pdf - Páginas similares

Translation Tool: Cumbre de las Americas 2005 en Mar del Plata
... en Noviembre de 2005 + Me contaron... sobre la cumbre en Mar del Plata + Se
realizará la III Cumbre de los Pueblos + (mp3) III Cumbre de los Pueblos, ...
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Forum de Radios :: Um otro mundo é possível || Otro mundo es ...
del 1 al 5 de noviembre de 2005 - en Mar del Plata, Argentina ... en noviembre
en la ciudad argentina de Mar del Plata la Tercera Cumbre de los Pueblos. ...
forumderadios.fm/index.php?newlang=spa - 46k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Fundación Solón Blog :: Recibirán con un paro a la Cumbre de las ...
by Info at 08:33AM (BOT) on August 10, 2005 | Permanent Link | Cosmos ...
hoy esperar la IV Cumbre de las Américas, el 4 de noviembre en Mar del Plata, ...
funsolon.civiblog.org/blog/ _archives/2005/8/10/1125150.html - 27k - En caché - Páginas similares

La Web 

Resultados 101 - 200 de aproximadamente 81.400 de cumbre mar del plata 2005 noviembre. (0,38 segundos) 

Onpi
3 y 4 de noviembre de 2005. IV CUMBRE DE LAS AMERICAS, MAR DEL PLATA, ARGENTINA.
Mar del Plata, Argentina. 4 y 5 de noviembre de 2005 ...
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Top Inmobiliario - El portal Top en propiedades
En noviembre próximo se realizará aquí la Cumbre de las Américas, ... Darío Palavecino,
Corresponsal en Mar del Plata, 2 de junio de 2005 ...
www.topinmobiliario.com/barrios/default.asp?nro=282 - 48k - En caché - Páginas similares

Encuentro Nacional hacia la Cumbre de los Pueblos. Mar del Plata ...
Mar del Plata, sábado 4 de junio de 2005. La Cumbre de los Pueblos fue adoptada por
... En la primera semana de noviembre tendrá lugar la IV Cumbre de las ...
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Choike: Todas las noticias
Declaración Sindical a la Cumbre Mundial 2005 de la Asamblea General de la ...
se realizará en Mar del Plata del 30 de octubre al 1º de noviembre de 2005. ...
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Alejandro A. Tagliavini - Proxima cumbre de las Américas ...
... en la ciudad argentina de Mar del Plata, el 4 y 5 de noviembre, ... Bajo este
ambiente, fracasará Mar del Plata, como fracasó la cumbre de Monterrey. ...
www.libertaddigital.com/php3/opi_ desa.php3?fecha_edi_on=2005-07-28&cpn=26303 - 37k - En caché - Páginas similares

[PDF] Presentación
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Mar del Plata, 4 y 5 de. noviembre del 2005. Cuarta Cumbre de las. Américas.
“Fortalecimiento de la Incidencia del Movimiento ...
www.aciamericas.coop/prica/boletin5.pdf - Páginas similares

Chávez y Bush llegan con miles de custodios | LA NACION LINE
Para la cumbre de Mar del Plata. El presidente venezolano, Hugo Chávez, ...
La intención de traer a la Argentina en noviembre próximo esa cantidad de ...
www.lanacion.com.ar/politica/ nota.asp?nota_id=737895&origen=ranking - Páginas similares

Bush, a un paso de Mar del Plata | LA NACION LINE
La IV Cumbre de las Américas. Bush, a un paso de Mar del Plata Agregar a mi carpeta
... que se celebrará en Mar del Plata el 4 y el 5 de noviembre próximo. ...
www.lanacion.com.ar/edicionimpresa/ politica/Nota.asp?nota_id=741761 - Páginas similares

Fundación Centro de Derechos Humanos y Medio Ambiente: Página de ...
Hacia la IV Cumbre de las Américas, Mar del Plata 2005 ... próxima Cumbre de las
Américas a realizarse en la ciudad de Mar del Plata en Noviembre de 2005, ...
www.cedha.org.ar/es/ - 17k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Reconquista-Popular message, [RP] Cumbre de las Amèricas en Mar ...
El impacto que podrían tener en la cumbre del 4 y 5 de noviembre la lucha ...
de las Amèricas en Mar del Plata, ana graciela real Sun 31 Jul 2005, 21:27 GMT ...
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FSM 2005 declaracion final
... del 10 al 17 Abril, en la Cumbre de los Pueblos de las Américas, en Mar del
Plata, Argentina, en Noviembre 2005; y frente a la VI Reunión Ministerial de ...
www.globalizacion.org/fsm2005/Fsm2005Declaracion.htm - 19k - En caché - Páginas similares

CABASE Y LACNIC ORGANIZAN SEMINARIO DE IPV6 El 26 de Agosto del ...
EMPRESA ASOCIADA A CABASE ES PREMIADA POR LA CUMBRE DE LA SOCIEDAD DE LA ...
Para participar en ICANN Mar del Plata 2005 se inscribieron 604 personas, ...
www.cabase.org.ar/cabase. asp?sys=CABASE&xid=root/home - 38k - En caché - Páginas similares

EL DIA: Opinión - Bush vendrá para la Cumbre de las Américas
... que se realizará en noviembre de 2005 en la ciudad de Mar del Plata. ...
otras ciudades candidatas para desarrollar la Cumbre, junto con Mar del Plata, ...
www.eldia.com.ar/ediciones/20041112/opinion3.asp - 13k - En caché - Páginas similares

Pizarrín de Avisos - Inca Culture
Fecha: 30, 31 de Oct. – 01º de Noviembre 2005. Mar del Plata. Argentina ...
Se realizará la III Cumbre de los Pueblos en noviembre en Mar del Plata. ...
www.quechuanetwork.org/willana_template.cfm?lang=s - 88k - En caché - Páginas similares

Plebiscito oficial é prioridade para Campanha A 11
y las movilizaciones en Mar del Plata, Argentina del 1 al 5 de noviembre del 2005.
(La Habana, 30 de abril de 2005, IV Encuentro Hemisférico de Lucha contra ...
www.jubileubrasil.org.br/alca/convocacupulapovos.htm - 8k - En caché - Páginas similares

..:: cries ::..
... se reiteró que la IV Cumbre (Mar de Plata, 4 y 5 de noviembre de 2005) girará
... Reunión de la Secretaría del GRIC (Mar de Plata, 1 y 2 de noviembre). ...
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Página/12 Web :: Buenos Aires, Argentina
país|Domingo, 11 de Septiembre de 2005 ... argentinos y norteamericanos discutiesen
el documento de la Cumbre de las Américas de noviembre en Mar del Plata. ...
www.pagina12.com.ar/imprimir/ diario/elpais/1-56352-2005-09-11.html - Páginas similares

Página/12 Web :: Buenos Aires, Argentina
... una semana después de que argentinos y norteamericanos discutiesen el documento
de la Cumbre de las Américas de noviembre en Mar del Plata. ...
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Cuba - Contra la guerra y el terrorismo mediático. Noticias ...
Chávez plantea exigir la presencia de Cuba en IV Cumbre de las Américas en Mar
del Plata, del 1 al 5 de Noviembre del 2005 'O va Cuba, o no va nadie' ...
www.cubadebate.cu/index.php?tpl=forum& action=show&fid=20&id=1114 - 15k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Bienvenidos a World Data Research Center
WORLD DATA SERVICE, 3/8/2005.- Mar del Plata, una bucólica playa ... los asistentes
a la Cumbre de Las Américas -el próximo noviembre- y cuya figura "clave" ...
wdrc.cubaresearch.info/vnot.php?idnoticias=4945 - 16k - En caché - Páginas similares

Adital - Cumbre de los pueblos
... de los Pueblos a realizarse del 1 al 5 de noviembre en Mar del Plata. ...
en torno a la Cumbre de los Pueblos en el Polideportivo de Mar del Plata". ...
www.adital.com.br/site/noticias/ 18011.asp?lang=ES&cod=18011 - 59k - En caché - Páginas similares

Empresarios elevarán propuestas a la Cumbre de las Américas
08 de septiembre de 2005 (NA), Fecha Actual: 21/09/2005 17:21:38 ... 5 de noviembre
en la IV Cumbre de las Américas que se llevará a cabo en Mar del Plata". ...
www.derf.com.ar/despachos.asp?cod_des=39490 - 53k - En caché - Páginas similares
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Servicio de artículos - "El empleo es el motor del desarrollo ...
... presidida por Tomada se realizará en noviembre en Ginebra, justo después de
la Cumbre de Mar del Plata. Última actualización: 28 de junio de 2005.
www-ilo-mirror.cornell.edu/public/ spanish/bureau/inf/features/05/gb_chairman.htm - 8k - En caché - Páginas similares

CTA Provincia de Buenos Aires
III Cumbre de los Pueblos de América. [9/09/2005] La Central de Trabajadores ...
en Mar del Plata entre primero y el cinco de Noviembre de dos mil cinco. ...
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Inclusion International
La cuarta Cumbre del as Américas tendrá lugar en Noviembre del 2005 in Mar de
Plata, Argentina. El tema del a Cumbre ... Location:: Mar del Plata, Argentina ...
ii.tomekklas.com/sp/calendar/2005/11/04/details.html - 6k - En caché - Páginas similares

[IIIº Cumbre de los Pueblos de América. Mar del Plata 1 al 5 de ...
Mar del Plata, 1 al 5 de noviembre de 2005. Sábado 30 de julio de 2005 ...
Nacional hacia la Cumbre de los Pueblos, Mar del Plata 3 y 4 de junio de 2005 ...
www.cumbredelospueblos.org/rubrique.php3?id_rubrique=1 - 23k - En caché - Páginas similares

[IIIº Cumbre de los Pueblos de América. Mar del Plata 1 al 5 de ...
Mar del Plata, del 1º al 5 de noviembre de 2005 ... III Cumbre de los Pueblos:
un espacio de reflexión y construcción de alternativas ...
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Adital - III Cumbre de los Pueblos
La III Cumbre de los Pueblos tendrá lugar del 1 al 5 de Noviembre en Mar del
Plata, Argentina, frente a la IV Cumbre de las Américas, que organizada por la ...
www.adital.org.br/site/ noticia.asp?lang=ES&cod=17161 - 54k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Obras adjudicadas para la Cumbre 13/05/2005
... con la IV Cumbre de las Américas que tendrá lugar en noviembre próximo en ...
En declaraciones a LU9 Radio Mar del Plata, Katz remarcó que "hoy es un ...
www.mardelplata.gov.ar/ Calendario/ShowNoticia.asp?ID=2121 - 30k - En caché - Páginas similares

PUCP | Palestra - Portal de Asuntos Públicos
4 y 5 de noviembre Cuarta Cumbre de las Américas ... los Jefes de Estado y de
Gobierno del Hemisferio occidental se reunirán en Mar de Plata, Argentina, ...
palestra.pucp.edu.pe/index. php?pag=agendainternacional.htm - 37k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

HoustonChronicle.com - Canciller argentino garantiza seguridad en ...
... para que la IV Cumbre de las Américas transcurra el 4 y 5 de noviembre sin
... La prensa informó el jueves que en la víspera llegó a Mar del Plata, ...
www.chron.com/cs/CDA/story.es.hts/sp/nws/3365005 - 28k - En caché - Páginas similares

MDP.com.ar | Mar del Plata
Dieron detalles del trabajo de la prensa en la Cumbre, a través de un instructivo
... en la ciudad de Mar del Plata en el mes de noviembre del 2005. ...
www.mdp.com.ar/noticias/ dieron_detalles_del_trabajo_de_la_prensa_en_la_cumbre_a_traves_de_un_instructivo/ - 27k - En caché - Páginas similares

MDP.com.ar | Mar del Plata
... IV Cumbre de las Américas que se desarrollará en noviembre en Mar del Plata.
... La ciudad de Mar del Plata va a quedar mucho mejor después de la Cumbre ...
www.mdp.com.ar/.../ - 23k - En caché - Páginas similares

[PDF] "Campaña de Acción contra la Pobreza y en pro del ejercicio de los
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o Participación en la Cumbre de los Pueblos, en Mar del Plata (provincia de ...
la ciudad de Mar del Plata durante la primera semana. de noviembre del 2005. ...
www.whiteband.org/national/arg/gcap_argentina.pdf - Páginas similares

Argentina — gcap
... la “Cumbre de los Pueblos”, que se realizará en Mar del Plata, en noviembre del
... Del 1º al 5 de noviembre del 2005 participaremos en la Cumbre de los ...
www.whiteband.org/national/ arg/Country/switchLanguage?set_language=es - 48k - En caché - Páginas similares

Punto de Noticias
99,99% de posibilidades de que Bush esté en Cumbre de Américas (embajador) ...
una visita a Mar del Plata, ciudad que recibirá el 4 y 5 de noviembre a 34 ...
www.mipunto.com/punto_noticias/ noticia_latin.jsp?tipo=ARGENTINA&archivo=050924150938.n7il92hi.txt - 27k - En caché - Páginas similares

::: Diario UNO :::
MAR DEL PLATA– El embajador de Estados Unidos en la Argentina, ... de la Cumbre
de las Américas, que se realizará a comienzos de noviembre próximo; ...
www.diariouno.net.ar/tools/imp_not.php?Not_id=96414 - 9k - En caché - Páginas similares

[DOC] DELARACION DE LAS ORGANIZACIONES DE LA SOCIEDAD CIVIL SOBRE LA IV ...
Formato de archivo: Microsoft Word 2000 - Versión en HTML
SOBRE LA IV CUMBRE DE LAS AMERICAS (MAR DEL PLATA, ARGENTINA) ... Cumbre de las
Américas a realizarse en el mes de noviembre en la ciudad de Mar del Plata, ...
www.aidisar.org/Declaracion_Final.doc - Páginas similares

ATTAC Argentina
Ingresar al sitio de la Cumbre de los Pueblos. Noviembre, Mar del Plata, Argentina
... Marzo de 2005 Comité de Coordinación de Attac Argentina. ...
www.argentina.attac.org/attac-ar-area-central.html - 7k - En caché - Páginas similares

CONVOCATORIAS
Cumbre de las Américas ” Mar del Plata, 2005 ... Del 9 al 13 de noviembre de 2005
se desarrollará en Parque Avellaneda, segundo pulmón verde de la ciudad de ...
www.bambalinasteatro.com.ar/convocatorias.htm - 26k - En caché - Páginas similares

revista.serindigena.cl - Cumbre de las Américas y Derechos de ...
... y 5 de Noviembre, la IV Cumbre de las Américas, que reunirá en Mar del Plata
... Y este año (2005) acordó instituir el II Decenio Internacional a fin de ...
revista.serindigena.cl/props/public_html/ ?module=displaystory&story_id=769&format=html - 23k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Campaña contra la pobreza
Participación en la Cumbre de los Pueblos, en Mar del Plata (provincia de ...
en la ciudad de Mar del Plata durante la primera semana de noviembre de 2005 ...
www.ceve.org.ar/campaniapobreza.htm - 21k - En caché - Páginas similares

Convocatorias Enero 2005
... que se llevará cabo en Mar del Plata, Argentina, del 14 al 17 de junio de 2005.
y ... V Congreso Nacional de Jóvenes Mexicanos 2005, sobre la Cumbre del ...
www.sre.gob.mx/uaos/convocatoriasenero2005.htm - 25k - En caché - Páginas similares

Todo Mar del Plata - Cumbre: delimitaron las zonas para el ...
Quedan comprendidos la Base Naval, el Mar del Plata Golf Club de Playa ...
IV Cumbre de las Américas que se hará en la primera semana de noviembre fue con ...
www.todomardelplata.com/notas/notascomp/C_18445.asp - 70k - En caché - Páginas similares

Todo Mar del Plata - Dieron detalles del trabajo de la prensa en ...
La Organización de la IV Cumbre de las Américas informó que el 21 de octubre
cierra la ... en la ciudad de Mar del Plata en el mes de noviembre del 2005. ...
www.todomardelplata.com/notas/notascomp/C_18344.asp - 56k - En caché - Páginas similares
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Librínsula: La Isla de los libros
Mar del Plata será la cara de Argentina, el Presidente confirmó a la ciudad ...
que se realizará en la primera quincena de noviembre de 2005 bajo el lema ...
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cimacnoticias.com | Imposible soslayar a las mujeres en la Cumbre ...
lunes 11 de abril de 2005 ... y discusión con miras a las dos próximas reuniones
previas a la Cumbre: en junio en Miami, y en septiembre en Mar del Plata. ...
www.cimacnoticias.com/noticias/05abr/05041106.html - 14k - En caché - Páginas similares

ACREDITACIÓN DE PERIODISTAS PARA LA IV CUMBRE DE LAS AMÉRICAS
... el 4 y 5 de noviembre en la ciudad de Mar del Plata, República Argentina.
En el sitio oficial de la Cumbre (www.ivcumbreamericas.gov.ar) en el apartado ...
www.presidencia.gub.uy/ _Web/noticias/2005/09/2005092606.htm - 9k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares
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YOCORROYVOS- la pàgina del corredor de calle
3 km cross en familia - 9 de Octubre de 2005. Mar del Plata - 11/9 - 10 KM ...
noviembre la Cumbre de las Américas que obligará múltiples medidas de ...
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Año IX
Mar del Plata, sede de la IV Cumbre de las Américas, Noviembre 2005 Año X -
Septiembre 2005 - Nº 438. EL SÁBADO, A LAS 16.30, A TRAVÉS DEL PROGRAMA “VISTA ...
www.yocorroyvos.com.ar/noticias/ SEPTIEMBRE%202005/NotiEmtur%20438.htm - 34k - En caché - Páginas similares

ARGENPRESS . info - Cumbre de las Américas: neoliberalismo versus ...
Por: Eduardo Rodríguez-Baz (PL) (Fecha publicación:23/09/2005) ... puntualizó el
también coordinador venezolano para la Cumbre de Mar del Plata. ...
argenpress.info/nota.asp?num=024236 - 36k - En caché - Páginas similares

Agenda Social 2005
Agenda Social 2005 de los pueblos de América ... NOVIEMBRE. 1 al 5 (Mar de Plata,
Argentina): III Cumbre de los Pueblos de las Américas. ...
www.sitiocompa.org/compa/agendasocial/2005.html - 23k - En caché - Páginas similares

Rets - Edição Especial Fórum Social Mundial 2005
... en Mar del Plata, Argentina, en Noviembre 2005; y frente a la VI Reunión ...
Copyleft Copyleft 2005 É autorizada a reprodução do conteúdo desta página ...
fsm2005.rits.org.br/apc-aa-fsm2005/ fsm2005/sexto_dia_conteudo.shtml?x=167 - 32k - En caché - Páginas similares

Calendario Corporativo
Cumbre Mundial Milenio 5+ 2005 Millenium 5+, Nueva York, EEUU, ... Cuarta Cumbre
de las Américas, Mar del Plata, Argentina, 4 - 5 noviembre de 2005. ...
www.jussemper.org/Inicio/Recursos/calendariocorpor.html - 28k - En caché - Páginas similares

Cumbre Mundial sobre la Sociedad de la Información - [ Traduzca esta página ]
WSIS-2005 Fundraising Campaign. 3 842 390 CHF recaudados ... ICANN meeting, Mar
del Plata, Argentina. go, 11 Abr 2005 - 13 Abr 2005 ...
www.itu.int/wsis/preparatory/events_ calendar.asp?lang=es&year=2005&month=0 - 62k - En caché - Páginas similares

Agencia de Noticias Cívicas de las Américas
martes, 06 de septiembre de 2005. IV Cumbre de las Américas: negocian su ...
tendrá lugar en Mar del Plata, Argentina, los días 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
www.redinter.org/InfoRID/44599 - 20k - En caché - Páginas similares

World Association for Christian Communication
Lugar: Mar del Plata, Argentina Fecha: Octubre 30-31 y Noviembre 1. En la
organización de la Cumbre Independiente están involucradas alrededor de veinte ...
www.wacc.org.uk/.../latin_america/latin_american_blog/ ii_cumbre_de_los_pueblos_ind_genas_de_las_am_ricas - 14k - 27 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Assembly of First Nations - International Cooperation - [ Traduzca esta página ]
... Cumbre de las Americas, en Mar del Plata del 4 al 5 de noviembre de 2005.
La Cumbre de los Estados se enfocara en “Creando Empleo par Enfrentar la ...
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Foros de www.jmserrat.com :: Ver tema - Cumbre serratiana en ...
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Acá se vá a hacer la Cumbre de las Americas en Noviembre...yo espero la ...
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El Nuevo Herald | 09/25/2005 | Afirman que Bush asistirá a Cumbre ...
... de que el presidente de su país, George W. Bush, asista en noviembre a la IV
Cumbre de las Américas, que se realizará en la ciudad de Mar del Plata. ...
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RosarioNet
12/01/2005 - La Cancillería comenzó los preparativos de la IV Cumbre de las
Américas a realizarse en Mar del Plata en noviembre próximo, durante la cual el ...
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AGMnews
Argentina: Obras de Soldi conformaran muestra oficial de la IV Cumbre de Presidentes
de ... BUENOS AIRES-Llegarán a Mar del Plata, en noviembre próximo, ...
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AGMnews
... Cumbre de las Américas que se realizará en noviembre en la ciudad de Mar del
Plata. ... "Si la contra de la Cumbre va a consistir en encender cubiertas, ...
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Aborigen Argentino - La manipulación tras la Cumbre Indígena de ...
El próximo 4 y 5 de noviembre se desarrollará en Mar del Plata, ... En un informe
del 2005, Amnistía Internacional declara que : "la guerra contra el ...
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Universidad Ameriocana
... a participar en la IV Cumbre de las Américas que reunirá en Mar del Plata,
... de Estado y de Gobierno de la región los días 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
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[PDF] Reuniones regionales futuras 2 semestre 2005 - espanol
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IV Cumbre de las Américas. Mar del Plata. 4 y 5 de noviembre de 2005. V Comité
Ejecutivo Estadística de las Américas. Ciudad de México ...
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En las reuniones previas a la IV Cumbre de las Américas EEUU se ...
Sábado 10 septiembre 2005 En las reuniones previas a la IV Cumbre de las Américas
... para la Cumbre de las Américas que se desarrollará en Mar del Plata, ...
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Adelantos/ Preocupación por la Cumbre que se realizará en Mar del ...
Martes 12 de julio de 2005-Actualizado a las 19:50 ... la seguridad en la Cumbre
de las Américas que sesionará en noviembre en Mar del Plata (400 km al sur) ...
rionegro.com.ar/arch200507/12/adelantos/cumbre.php - 25k - En caché - Páginas similares

El Mundo al revés / Artículos / Tabaré Vázquez: podríamos firmar ...
... firmar el tratado con el presidente George Bush en la próxima Cumbre de Mar
del Plata. ... 16.09.2005. América. Hacia la IIIª Cumbre de los Pueblos ...
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Infobae
Taiana vaticinó que en Cumbre reaparecerán las diferencias con otros países en torno
... que se realizará el 4 y 5 de noviembre próximos en Mar del Plata, ...
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IAF > Noticias y eventos > Comunicados de prensa > 7/28/2005 ...
Segunda cumbre sobre descentralización Comunicados de prensa - 28/7/2005 ...
a realizarse en Mar del Plata, Argentina, entre el 4 y el 5 de noviembre, ...
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TOTALNEWS.Com.Ar 23/09/2005 Traducir a inglés Una misión de los EE ...
... de la primera semana de noviembre, cuando se lleve a cabo la cumbre. ...
Se estima que la próxima Cumbre de las Américas dejará en Mar del Plata más de ...
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Venezuela defiende agenda social de Cumbre de las Américas - Irna
... la IV Cumbre hemisférica, fijada para el 4 y 5 de noviembre en la ciudad de
Mar del Plata. ... Enviar Noticia: 01:20 Tuesday September 13, 2005 Imprimir ...
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2005-2006. III Cumbre Social de los Pueblos Mar del Plata-Argentina, 1 al 5 de
noviembre del 2005. El proceso de la Cumbre de los Pueblos ha venido ...
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Autosuficiencia.com.ar
america_dientes.jpg, Campaña Continental contra el ALCA, 6/9/2005 ... IIIº Cumbre
de los Pueblos de América. Mar del Plata 1 al 5 de noviembre de 2005 ...
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Comunicación Intercultural para un mundo más humano y diverso ...
Se llevara a cabo en Mar del Plata, Argentina, el 4 y 5 de noviembre de 2005.
... Todas ellashan hecho un llamado para reunirse en Mar del Plata junto a ...
www.servindi.org/antiguo/sp/ Cumbre%20Indigena%20en%20Argentina/Nilo.htm - 27k - En caché - Páginas similares

Comunicación Intercultural para un mundo más humano y diverso ...
Cumbre Continental de Pueblos y Organizaciones Indígenas 30, 31 de Oct. – 01º de
Noviembre 2005 en Mar del Plata - Argentina ...
www.servindi.org/antiguo/sp/ noticias/Noticias_2005/actualidad_259.htm - 26k - En caché - Páginas similares

Convocatorias Iberoamericanas sobre Educación, Ciencia y Cultura
(Mar del Plata, Argentina, del 12 al 14 de octubre de 2005) ... (Internet, 10 de
noviembre de 2005 a 22 de diciembre de 2006) ...
www.oei.es/eventos.htm - 70k - En caché - Páginas similares

Autoconvocatoria NO AL ALCA | Argentina
En la primera semana de noviembre tendrá lugar la IV Cumbre de las Américas ...
que se llevará a cabo en la ciudad de Mar del Plata el 4 de junio de 2005, ...
www.noalalca.org.ar/cumbre.htm - 10k - En caché - Páginas similares

Caminos plagados de obstáculos hacia Cumbre de las Américas en Mar ...
... los días 4 y 5 de noviembre venidero en la ciudad argentina de Mar del Plata.
... Sin embargo, el delegado estadounidense para la Cumbre, John Maisto, ...
www.paginadigital.com.ar/articulos/ 2005/2005terc/noticias3/fidel-castro-160905.asp - 111k - En caché - Páginas similares

FARN - Boletín Informativo Nº 27
FORO DELIBERATIVO EN LÍNEA DE CARA A LA CUMBRE DE LAS AMÉRICAS A CELEBRARSE EN
MAR DEL PLATA EN NOVIEMBRE DE 2005 ...
www.farn.org.ar/docs/boletin/boletin027.html - 25k - En caché - Páginas similares

weblog.com.ar: La verdad sobre la Cumbre de las Américas
A la cumbre de Mar del Plata en noviembre van a venir muchos políticos pero más
habrá en diciembre cuando comience la temporada con Nito Artaza, Moria, ...
www.weblog.com.ar/001066.html - 7k - En caché - Páginas similares

[PDF] Convocatoria
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Cumbre de los Pueblos: 1 al 5 de Noviembre 2005. Mar del Plata, Argentina.
III Simposio Internacional para la Globalización de la. Solidaridad ...
fairtrade.socioeco.org/es/documents/pdf/convo_final.pdf - Páginas similares

DERECHOS EN INTERNET EN AMERICA LATINA Y EL CARIBE - Noticias - Acceso
... la Cumbre mundial de las Naciones Unidas que se celebrará en Nueva York. ...
que tendrá lugar en Mar del Plata, los días 4 y 5 de noviembre de 2005. ...
lac.derechos.apc.org/noticias.shtml?-1-Acceso - 21k - En caché - Páginas similares

eluniversal.com
... que se celebrará en noviembre en la ciudad argentina de Mar del Plata, ...
central de la cumbre de la ciudad balnearia de Mar del Plata (400 km al sur), ...
economia.eluniversal.com/ 2005/03/11/imp_eco_ava_11A540415.shtml - 5k - En caché - Páginas similares

ANIA - Agencia de Noticias e Información Alternaiva - URCM
... las movilizaciones en Mar del Plata, Argentina. Del 1 al 5 de noviembre del 2005.
... ciudad de Mar del Plata, Argentina, la IVº Cumbre de las Américas ...
ania.eurosur.org/noticia.php3?id=13506 - 15k - En caché - Páginas similares

Lucha Antiimperialista 14/09/2005 Un solo grito que unió a todo el ...
... Argentina en la próxima Cumbre de las Américas a realizarse en Mar del Plata
a partir ... Marchas antiimperialistas en Capital Federal y Mar del Plata. ...
pcr-arg.com.ar/titulos.asp?sec=Lucha%20Antiimperialista - 43k - En caché - Páginas similares

CICOP.ORG.AR - Nº 26/2005
... tuvo lugar en Mar del Plata una movilización para repudiar la Cumbre de ...
El 4 de noviembre CTA ya ha anunciado un Paro Nacional para repudiar la ...
www.cicop.org.ar/ modules.php?name=News&file=article&sid=117 - 30k - En caché - Páginas similares

china radio international
Canciller Bielsa asegura que Bush vendrá a Cumbre de las Américas ... que se
llevará a cabo entre los días 4 y 5 de noviembre en la ciudad de Mar del Plata, ...
espanol.chinabroadcast.cn/107/2005/09/16/1@71357.htm - 15k - En caché - Páginas similares

Ministros de Salud y de Ambiente Se Reúnen en Mar del Plata
... de Gobierno que se realizará también en Mar del Plata, en noviembre de 2005.
... y una propuesta para ser presentada a la Cumbre de Jefes de Estado. ...
www.paho.org/Spanish/DD/PIN/ps050615.htm - 14k - En caché - Páginas similares

[PDF] XIII CONFERENCIA INTERAMERICANA DE MINISTROS DE TRABAJO (CIMT) DE ...
Formato de archivo: PDF/Adobe Acrobat - Versión en HTML
2005. Mar del Plata,. Argentina. La IV Cumbre de las Américas, a realizarse en
noviembre 2005 en Argentina, tiene. como lema “Crear Trabajo para Enfrentar ...
www.mte.gov.br/internacional/ conteudo/Calendario2005ESPMar05.pdf - Páginas similares

Foro Social Mundial Llamamiento de los Movimientos Sociales
... en la Cumbre de los Pueblos de las Américas, en Mar de Plata, Argentina, en
noviembre de 2005; y frente a la VI Reunión Ministerial de la Organización ...
www.memoria.com.mx/193/foro.htm - 24k - En caché - Páginas similares

Novedades
La Cuarta Cumbre de las Américas tendrá lugar en Mar del Plata en noviembre de
2005, dicha Cumbre se realiza en un momento crítico para el hemisferio donde ...
www.oea-uruguay.org.uy/NOV_notmasrecientes.html - 32k - En caché - Páginas similares

La Razón
Bielsa pide "rogarle a Dios" por la seguridad en Mar del Plata ... Cumbre de las
Américas, que se realizará los primeros días de noviembre en Mar del Plata. ...
www.larazon.com.ar/diario_lr/hoy/3-1057462.htm - 19k - En caché - Páginas similares

[Movimiento Barrios de Pie]
III Cumbre de los pueblos un espacio de reflexión y construcción de alternativas
... que tendrá lugar del 1 al 5 de noviembre en la ciudad de Mar del Plata. ...
www.barriosdepie.org.ar/article.php3?id_article=316 - 19k - En caché - Páginas similares

Canciller argentino garantiza seguridad en cumbre americana
Mar del Plata tiene una población permanente de 600.000 personas, que se triplica
durante los meses del ... Derechos reservados 2005, The Associated Press. ...
www.lapalmainteractivo.com/noticias/content/ gen/ap/Politica/AMS_POL_CUMBRE_ARGENTINA_SEGURIDAD.html - 26k - En caché - Páginas similares

BIENVENIDOS AL CONSEJO LATINOAMERICANO DE CIENCIAS SOCIALES - CLACSO
Cali, Colombia, del 23 al 25 de noviembre de 2005 Pobreza y exclusión social en un
... 1 al 5 de noviembre. Cumbre de los Pueblos, Mar del Plata, Argentina ...
www.clacso.org/wwwclacso/espanol/html/home.html - 72k - En caché - Páginas similares

[Fzln-l] Llamamiento de los movimientos sociales en el FSM 2005
... del 10 al 17 Abril; en la Cumbre de los Pueblos de las Américas, en Mar del
Plata, Argentina, en Noviembre 2005; y frente a la VI Reunión Ministerial de ...
mail.fzln.org.mx/pipermail/fzln-l_ fzln.org.mx/2005-February/000053.html - 19k - En caché - Páginas similares

Fórum Social Mundial
Fecha: 10 de septiembre de 2005 NOVIEMBRE III Cumbre de los Pueblos de América
Fecha: del 1 al 5 de noviembre de 2005 Local: Mar del Plata, Argentina ...
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OEA y OIT acuerdan cooperar en promover el trabajo decente
... Plan de Acción de Mar del Plata, sede de la Cumbre de las Américas en noviembre
próximo. ... Comunicado c-187-05 Washington DC, 7 de setiembre de 2005. ...
www.ilo.org/public/spanish/region/ ampro/cinterfor/newsroom/hechos/oeaoit.htm - 24k - 28 Sep 2005 - En caché - Páginas similares


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manca un mese
by aspetta e spera Friday, Sep. 30, 2005 at 5:34 PM mail:

che la Cina si avvicina ...

IJDHF588 RU 48FJ 856RJHGT FUGH856 RUHT8457

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Cuarta Cumbre de las Américas
by NO AL ALCA. Saturday, Oct. 01, 2005 at 6:18 PM mail:

Cuarta Cumbre de las Américas
Proyecto de Declaración de Mar del Plata
Mar del Plata, 4 y 5 de noviembre del 2005

Crear Trabajo para Enfrentar la Pobreza y Fortalecer la Gobernabilidad Democrática


Nosotros, los Jefes de Estado y de Gobierno de las Américas elegidos democráticamente, reunidos en la ciudad de Mar del Plata en ocasión de nuestra Cuarta Cumbre, a fin de continuar reforzando la gobernabilidad de nuestras democracias reafirmamos nuestro compromiso de combatir la desigualdad, el hambre y la pobreza a través de la creación y promoción del trabajo. Por ello, otorgamos al trabajo un lugar central en la agenda hemisférica, vinculándolo con los principios de libertad, justicia, seguridad, protección e igualdad de género, habida cuenta de su carácter de instrumento de integración social y la promoción del desarrollo económico y los múltiples aspectos de la seguridad humana. Aprobamos el Plan de Acción anexo, comprometiendo nuestro esfuerzo para ponerlo en práctica.


Reafirmamos nuestro firme compromiso de continuar impulsando los mandatos y compromisos asumidos en las Cumbres de las Américas, la Cumbre del Milenio y la Conferencia Internacional sobre la Financiación del Desarrollo (Consenso de Monterrey) para impulsar el bienestar, la distribución más equitativa del crecimiento económico, generar nuevas oportunidades de empleo, promover el trabajo decente, eliminar el hambre y elevar los niveles de vida del hemisferio, tomando como base la Declaración de la OIT sobre los Principios Fundamentales del Trabajo y la Carta de la Organización de Estados Americanos.


El crecimiento económico es una condición indispensable y necesaria pero no suficiente para enfrentar las elevadas tasas de desocupación, informalidad y precariedad laboral que aquejan a nuestras sociedades. Durante el pasado reciente vivimos períodos de alto crecimiento, coexistiendo con bajas tasas de generación de empleo, alta concentración del ingreso y un significativo aumento de los índices de pobreza e indigencia.


Los problemas vinculados con la desigualdad y la pobreza no pueden resolverse con políticas sociales sólo de carácter asistencial. Si bien los planes y programas de asistencia constituyen un recurso necesario, nos esforzaremos en evitar la consolidación de sociedades divididas entre quienes tienen trabajo y quienes son asistidos.


Con la finalidad de consolidar la democracia y combatir la exclusión social, el desempleo y el crecimiento de los sectores informales, asumimos el compromiso de instaurar las condiciones propicias para la generación de empleo decente, como un Estado eficaz para cumplir la ley; instituciones judiciales independientes, imparciales y accesibles; acciones efectivas de combate a la corrupción y el crimen organizado y administración fiscal prudente.


Nos comprometemos a articular políticas activas que propicien el desarrollo de los negocios y la inversión productiva, que tengan como objetivo prioritario la generación de trabajo decente, especialmente en el respeto de los derechos fundamentales del trabajo, el empleo, brindando protección social y fomentando el diálogo social, en el marco de un nuevo paradigma que dote a las transformaciones económicas de un fuerte contenido ético.


Párrafo resultante de la XIV Conferencia Interamericana de Ministros de Trabajo (CIMT- 18 y 19 de octubre del 2005)


Párrafo de la Reunión Ministerial de Desarrollo Sostenible que tendrá lugar en Santa Cruz el 8 y 9 de septiembre del 2005 (Bolivia)


Creemos que en gran medida las democracias del futuro deberán tener una mayor capacidad para generar empleos productivos y de calidad, los cuales constituyen aspectos fundamentales para la cohesión social y la prosperidad.


El objetivo de creación de más y mejor empleo requiere la instrumentación de políticas de Estado, basadas en el trabajo decente, con el objetivo de generar empleos de calidad, promoviendo las condiciones de protección social, la distribución del ingreso, y los derechos de sindicalización, evaluando su impacto ocupacional y sus consecuencias en el mercado de trabajo.


Reconocemos la importancia de integrar las políticas macroeconómicas, microeconómicas, comerciales, productivas, de infraestructura, laborales y sociales, migratorias, educativas y de previsión social centradas en objetivos de empleo de calidad y productividad. Asimismo, nos comprometemos a crear mayores oportunidades para nuestros pueblos en los sectores de educación, seguridad, servicios de salud, vivienda y desarrollo social e infraestructura y a reforzar las políticas de desarrollo territorial y el fortalecimiento de la gestión local.


Impulsaremos políticas industriales que fortalezcan al mercado, eviten prácticas desleales de comercio y desarrollen redes o tramas productivas cuya expansión, densificación y mayor competitividad contribuirán al crecimiento de la inversión privada y del empleo y aplicaremos programas específicos para las pequeñas y medianas empresas, de modo de proveerles servicios de asistencia técnica, micro-crédito, formación e intermediación laboral. Esos programas deberán tender al desarrollo empresarial, la integración de los sistemas de capacitación, la calificación para obtención de crédito, el acceso al mercado financiero y facilitar la participación en el comercio internacional. La trasparencia de los bancos multilaterales y de las instituciones financieras, como la expansión de la asistencia financiera y técnica son fundamentales para la pequeña y mediana empresa.


Promoveremos nuestro crecimiento económico a través de la eliminación de los obstáculos para el acceso al mercado de bienes y servicios del hemisferio a fin de promover nuestro crecimiento económico. La apertura del comercio y la inversión, sin barreras, sin subsidios, sin prácticas desleales y con un creciente flujo de inversiones productivas constituyen una clave para la prosperidad.


Reorientaremos las políticas de protección al desempleado según criterios de ingreso mínimo garantizado, reinserción laboral de los trabajadores desocupados y mejora de sus condiciones de empleabilidad.


Formularemos sistemas y servicios de formación profesional eficientes y de formación profesional de calidad, articulados con las políticas económicas, educativas y de empleo, mediante un incremento de la inversión en formación profesional –tanto por parte del sector público como del sector privado- con el objeto de impulsar la productividad de las empresas y la empleabilidad de las personas.


Reduciremos sustancialmente la brecha de género, promoviendo la disminución de las disparidades existentes entre hombres y mujeres en el mundo del trabajo a través de un enfoque integrado que incorpore la perspectiva de género en las políticas de empleo. Complementariamente exploraremos la manera de reconocer de modo efectivo la contribución económica y social del trabajo no remunerado efectuado principalmente por las mujeres en el hogar. La ampliación de las oportunidades de empleo para todos, debe tener una atención especial para los grupos vulnerables, como los pueblos indígenas, las minorías y las personas con discapacidades, así como las desigualdades en el trabajo por razones de origen social, raza, género, edad o cualquier otro tipo de discriminación.


Nos comprometemos a promover políticas de Estado tendientes a la erradicación del trabajo infantil.


En un marco de desarrollo sostenible e inclusivo, identificamos una serie de rasgos característicos de un marco institucional adecuado para la generación de empleos en un ambiente favorable de negocios e inversión, como:


a) La seguridad jurídica, fundamental para atraer inversiones y generar empleos de calidad, para lo cual consideramos necesario un Estado eficaz para hacer cumplir la ley; instituciones judiciales independientes, imparciales y accesibles; acciones efectivas de combate a la corrupción y al crimen organizado; Instituciones eficaces que apliquen las leyes laborales y protecciones sociales; incremento en la transparencia de las políticas oficiales, todas ellas sin corrupción y coherentes con el buen gobierno, y eficiencia, accesibilidad (e-government) y conectividad.


b) En el marco macroeconómico implementaremos políticas económicas racionales y administración fiscal prudente; procuraremos aumentar la competitividad y mejorar el entorno de la inversión; elevar la productividad de las empresas y reducir los costos de transacción que limitan la competitividad; promoveremos la inversión extranjera directa que genere impactos positivos en el mercado de trabajo; fomentaremos mercados de capitales eficaces y líquidos que ofrezcan acceso a las pequeñas y medianas empresas; impulsaremos políticas que estimulen el desarrollo de la ciencia y la tecnología; un sistema tributario equitativo que asegure los recursos necesarios para mantener la solvencia fiscal.


c) En el mercado laboral reafirmamos el respeto de los derechos fundamentales proclamados por la OIT; e implementaremos políticas y programas que ayuden a que los mercados laborales funcionen bien, lo cual a su vez reducirá la proporción del trabajo informal (no estructurado).


d) Otorgaremos especial atención a las áreas rurales y campesinas y desarrollaremos la infraestructura económica en ellas, especialmente en lo relativo a las vías de comunicación, a fin de lograr mercados locales más dinámicos y competitivos para que puedan responder a las exigencias de una economía globalizada y superar los problemas de financiamiento, de comercialización, así como el limitado acceso a la información sobre los mercados.


La colaboración con la sociedad civil e interlocutores relevantes del sector privado para actuar como socios en el debate y elaboración de estrategias tendientes a la creación de empleos.


Más allá de los problemas internos de cada país, nuestros propósitos de integración, solidaridad y seguridad hemisféricas, reclaman no sólo la disminución de la desigualdad al interior de los países sino también entre los países. En consecuencia, la Cumbre de las Américas abre una oportunidad para llegar a consensos hemisféricos sobre los temas trascendentes tanto a nivel interno como del entorno internacional que permitirán que nuestros países se beneficien de la globalización.


La capacidad de los gobiernos democráticos para dar respuesta a los legítimos reclamos de generación de empleo por parte de la sociedad, se ven condicionados por las medidas proteccionistas que limitan el intercambio comercial, especialmente en el sector agrícola, el excesivo peso del endeudamiento externo, los insuficiencia de flujos de inversión externa y el actual diseño de la arquitectura financiera internacional y el papel de los organismos multilaterales de crédito.


Mantenemos nuestro compromiso con la Ronda de Doha para el Desarrollo de la OMC, a fin de lograr mayor acceso a los mercados para nuestras exportaciones, la eliminación de los subsidios a la exportación de productos agrícolas, en todas sus formas y una reducción sustancial de las medidas de ayuda interna a la producción agropecuaria –con vistas a su eliminación-.


Párrafo sobre la evaluación de progreso realizado en cuanto al libre comercio en el hemisferio e indicar la manera de seguir adelante, incluyendo el ALCA.


Estas circunstancias operan, en muchos países, como fuertes limitaciones para el desarrollo de una política de inversión en infraestructura generadora de empleo y de mayor competitividad.


Los esfuerzos nacionales para la creación de empleo decente se complementan con la solidaridad internacional, con la cooperación internacional para superar los obstáculos internos y externos.



Con esta Declaración y el Plan de Acción anexo, los Jefes de Estado y de Gobierno del hemisferio reafirmamos la trascendencia fundamental del trabajo como actividad organizadora de la vida del hombre, como ámbito de interacción social, como medio para la participación en las realizaciones de la sociedad y para alcanzar una más plena dignidad

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IV Cumbre de las Américas
by Secretaría de Cumbres de las Américas Saturday, Oct. 01, 2005 at 6:32 PM mail: summit-info@oas.org

Lo Nuevo La 14ª Conferencia Interamericana de Ministros de Trabajo de las Américas se llevó a cabo el 26 y el 27 de septiembre de 2005 en la Ciudad de México. Los ministros aprobaron la Declaración y Plan de Acción de México, los cuales serán puestos a consideración de los Jefes de Estado y de Gobierno de la región en la IV Cumbre de las Américas, que se realizará en Mar del Plata, Argentina, el 4 y 5 noviembre de 2005, con el lema “Crear trabajo para enfrentar la pobreza y fortalecer la gobernabilidad democrática”. Cita de la Semana José Miguel Insulza Secretario General de la OEA “Esta Conferencia Interamericana de Ministros del Trabajo brinda el marco ideal para compartir experiencias nacionales exitosas y, a partir de esa reflexión, desarrollar una visión hemisférica de los desafíos y prioridades laborales que deben orientar los esfuerzos de la cooperación regional. La Declaración y Plan de Acción que ustedes aprobarán en la Ciudad de México están llamados a convertirse, conjuntamente con los mandatos que emanen de la Cumbre de Mar del Plata, en la hoja de ruta para enfrentar el desafío de crear empleos decentes para los ciudadanos y ciudadanas de las Américas”. Secretaría de Cumbres de las Américas Organización de los Estados Americanos 1889 F St. N.W. Washington, DC 20006 e-mail: summit-info@oas.org teléfono: (202) 458-3127 fax: (202) 458-3665

         <br>

 

          1.-  Democracia

   Procesos y procedimientos electorales
   Transparencia y buena gestión gubernamental
   Medios de comunicación
   Lucha contra la corrupción
   Fortalecimiento de los gobiernos locales

          2.-  Derechos Humanos

   Cumplimiento de obligaciones internacionales y
     respeto de las normas internacionales    
   Fortalecimiento de los sistemas de derechos humanos
   Migración
   Derechos humanos de la mujer
   Derechos Humanos de la Niñez y la Adolescencia
   Libertad de opinión y de expresión

          3.-  Justicia

   Acceso a la justicia
   Independencia del poder judicial
   Reuniones hemisféricas de ministros de justicia
   Combate al problema de las drogas
   Delincuencia organizada transnacional
   Prevención de la violencia

          4.-  Seguridad Hemisférica

   Fortalecimiento de la confianza mutua
   Lucha contra el Terrorismo

          5.-  Sociedad Civil

   Fortalecimiento de la participación en los procesos
     hemisféricos y nacionales

          6.-  Comercio y Finanzas

   Comercio e inversión
   Estabilidad económica y financiera
   Responsabilidad social de las empresas

          7.-  Infraestructura

   Telecomunicaciones
   Transportes
   Energía

          8.-  Manejo de Desastres

 

          9.-  Desarrollo Sostenible

   Medio ambiente y gestión de recursos naturales

        10.-  Agricultura

 

        11.-  Trabajo

 

        12.-  Crecimiento con Equidad

   Financiamiento para el desarrollo
   Ambiente económico favorable
   Migración
   Mejoramiento de la estabilidad y movilidad social

        13.-  Educación

   Ciencia y Tecnología

        14.-  Salud

   Reforma del sector de la salud
   Enfermedades transmisibles
   Enfermedades no transmisibles
   Conectividad

        15.-  Igualdad de Género

 

        16.-  Pueblos Indígenas

 

        17.-  Diversidad Cultural

 

        18.-  La Juventud y la Infancia

 

        19.-  Seguimiento de las
             Cumbres
   Gestión de la Cumbre
   Implementación y financiación

        20.-  Conectividad

 

 

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Bush vendrá para la Cumbre de las Américas
by Lo reenvio de indymedia Saturday, Oct. 01, 2005 at 6:38 PM mail:

Los presidentes de Estados Unidos, George W. Bush; de Brasil, Luiz Inácio Lula Da Silva; y de Chile; Ricardo Lagos, entre otros confirmaron ya su asistencia a la Cuarta Cumbre de las Américas, que se realizará en noviembre de 2005 en la ciudad de Mar del Plata.

El canciller Rafael Bielsa, también se espera la presencia del presidente de Venezuela, Hugo Chávez, y la de Tabaré Vázquez, quien en marzo asumirá como presidente de Uruguay.

El tema que se abordará en esta Cuarta Cumbre será "Crear trabajo para enfrentar la pobreza y fortalecer la gobernabilidad democrática", cuestión decidida durante una reunión realizada en octubre pasado en la sede de la OEA, donde los representantes de los 34 gobiernos democráticamente elegidos del hemisferio manifestaron su aceptación.

La propuesta argentina para que la Cuarta Cumbre de las Américas examine temas vinculados a la creación de empleos y el combate a la pobreza fue recibida con "gran aceptación" por parte de los países de la región, dijo en la oportunidad el secretario de Relaciones Exteriores, Jorge Taiana.

LAS OTRAS CUMBRES

En la Tercera Cumbre de las Américas, que se desarrolló en 2001 en Québec, Canadá, los jefes de Estado se comprometieron a reducir la pobreza extrema en un 50 por ciento para el 2015, y reafirmaron la determinación de poner en marcha un Area de Libre Comercio a partir del 2005.

También durante este encuentro, cuyo correlato fueron manifestaciones callejeras en contra de la globalización, los líderes del hemisferio pusieron gran énfasis en la necesidad de afirmar y defender los procesos democráticos de la región.

En tanto, en la Segunda Cumbre desarrollada en Santiago de Chile en abril de 1998, se acordó iniciar las negociaciones para la creación del ALCA y además hubo avances en el financiamiento y cooperación para reformas sociales en salud, educación y justicia.

La Primera Cumbre de las Américas se realizó en 1994 en la ciudad estadounidense de Miami, y allí los jefes de Estado proclamaron el Area de Libre Comercio de las Américas, que comenzaría a funcionar a partir del 2005.

En enero pasado se realizó en Monterrey, México, una Cumbre Extraordinaria de las Américas en la que los mandatarios reconocieron la importancia de la propuesta argentina para el pago de la deuda ligada al crecimiento y mencionan al ALCA, pero sin fechas taxativas para su inicio.

MAR DEL PLATA, LA SEDE

Por otra parte, el Gobierno formalizó que Mar del Plata será la sede de la cumbre, luego de una reunión que el presidente Néstor Kirchner y el canciller Rafael Bielsa mantuvieron con el intendente de General Pueyrredón, Daniel Katz.

El anuncio oficial fue realizado por Bielsa y Katz durante una conferencia de prensa en Casa de Gobierno en la que el canciller destacó que "esta elección implica para Mar del Plata una distinción y un desafío, porque las condiciones para hacer una reunión de esta naturaleza son muy específicas en cuanto a infraestructura, seguridad y acceso".

Las otras ciudades candidatas para desarrollar la Cumbre, junto con Mar del Plata, eran la rionegrina Bariloche, la misionera Iguazú, la chubutense El Calafate, y Buenos Aires misma, pero finalmente el Ejecutivo se decidió por la principal ciudad balnearia argentina.

En este marco, tanto el ministro de Relaciones Exteriores como el jefe comunal (radical) de Mar del Plata celebraron la decisión y subrayaron que la Nación y la intendencia trabajarán "mancomunadamente" en lo que hace al mejoramiento de la infraestructura y a la definición de la agenda del encuentro.

"Vamos a tener el orgullo de mostrar hemisféricamente una ciudad maravillosa", sostuvo Bielsa y reveló que se trabaja en la planificación de la Cumbre, que analizará como tema central el empleo en la región, con un grupo de funcionarios de la Cancillería y sus pares de la OEA.

APOYO PARA LAS OBRAS

Katz confió que el presidente Kirchner comprometió el apoyo de la Nación a los trabajos que se llevarán a cabo en materia de infraestructura, comunicaciones y en el Hotel Provincial, que será destinado al centro de prensa y alojamiento de acompañantes de las delegaciones asistentes, así como las vías de acceso y a mejorar las instalaciones del aeropuerto y la terminal de trenes.

Sobre este último tema, reveló que funcionarios del ministerio de Planificación Federal analizan siete ofertas efectuadas por grupos de "vanguardia nacional y extranjeros", para cubrir la distancia entre Buenos Aires y Mar del Plata, en tres horas.


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cumbre de las americas NO PASARAN !!
by pasaremos, contra el Estado Y el fascismo Saturday, Oct. 01, 2005 at 6:39 PM mail:

...QUE ES LA MISMA MIERDA....


A ORGANIZARSE QUE VIENE BUSH, REVOLUCIONARIOS DEL CONO SUR !!!!

FUEGO A LA CUMBRE !!!
FUEGO AL CAPITAL Y AL ESTADO !!!

PD: CHE, ALL BOYS TODO BIEN ?

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tengo dos bolas de cristal
by tetirolascartas@hotmail.com Saturday, Oct. 01, 2005 at 6:40 PM mail:

segun mi bola se va a armar un bardo impresionante. Y los tipos no van a solucionar nada. si quieren saber que les sucedera en los proximos siete años llamame al 0800 111 adivino. te enteraras todo: lo bueno y lo malo y sabras que decidir. es muy economico: solo cobro $o,50 el minuto. ¡no te lo podes perder!

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BUSH EVALUÓ BOMBARDEAR Y OCUPAR ARGENTINA
by Luis F. Zamora Saturday, Oct. 01, 2005 at 6:54 PM mail: ayl@ayl.org.ar

25-01-2005

BUSH EVBUSH EVALUÓ BOMBARDEAR Y OCUPAR ARGENTINA

PROYECTOS
La Cámara de Diputados de la Nación DECLARA

1.-Su oposición a que ingrese a la República Argentina el presidente de los EE.UU, George W. Bush, invitado a participar de la Cuarta Cumbre de las Américas a realizarse en nuestro país en la ciudad de Mar del Plata en noviembre del 2005.

2.- Convocar a todo el pueblo argentino y a los pueblos latinoamericanos a expresar su rechazo y repugnancia a que se concrete la presencia en Argentina y a impedir el ingreso de Bush, quien representa un sistema inmoral de invasiones, ocupaciones, guerras y autoritarismos imperiales, represión, concentración y apoderamiento de las riquezas, explotación, hambre y desnutrición, miseria y enfermedades, desprecio por la autodeterminación y la democracia, destrucción de la naturaleza, muerte y barbarie por todas partes.

Luis F. Zamora

AUTODETERMINACIÓN Y LIBERTAD
Presentado en enero de 2005.-

(Expte. 8019 – D – 05)


FUNDAMENTOS

Kirchner, Bush y la “Cumbre de las Américas”

En la tercer Cumbre de las Américas se fijó a la Argentina como lugar para la próxima. El gobierno argentino ya ha anunciado que será en la ciudad de Mar del Plata en el mes de noviembre del 2005.

Ello ha sido aprovechado por el presidente Kirchner para invitar a que concurra a la Argentina el presidente de los EE.UU. George W. Bush.

Nosotros consideramos que las llamadas “Cumbre de las Américas” son de por sí reuniones de gobernantes –algunos elegidos, otros no por sus pueblos- que dicen representar a las poblaciones americanas. En realidad se juntan para decidir a espaldas de los pueblos medidas que benefician a las grandes corporaciones económicas y especialmente los intereses norteamericanos. Pero nuestro rechazo se acrecienta cualitativamente con la invitación que Kirchner le ha realizado a Bush.

Lo que Bush y EE.UU. representan en el mundo


Bush representa a la principal potencia responsable de las grandes atrocidades que hoy se cometen en el mundo.

Si bien comparte esa responsabilidad –por lo menos- con los representantes del Grupo de los Siete (G-7) y los gobernantes cómplices y serviles que abundan por todas partes no es casual que Bush sea identificado como un símbolo de lo peor que hoy enfrenta la humanidad.

Como lo hemos sostenido reiteradamente desde Autodeterminación y Libertad no pensamos que para defender una vida digna y democrática debamos alinearnos detrás de EE.UU. como supuesto adalid en la lucha por un mundo mejor.

Nosotros sostenemos, en cambio, que la humanidad está sometida por un sistema de brutal concentración de las riquezas en pocas manos a costa de la desigualdad y la injusticia en que vive la mayoría, y que quien defiende ese mundo de barbarie, muchas veces a sangre y fuego, son precisamente los EE.UU y los principales países de Europa.
Como dice el intelectual norteamericano Noam Chomsky, EE.UU es el Estado terrorista número uno del mundo. (ver Noam Chomsky, “El Terror como política exterior de Estados Unidos” – Libros del Zorzal). No ha dudado en borrar dos ciudades enteras del planeta como Hiroshima y Nagasaki. Durante años bombardeó con armas químicas al pueblo vietnamita. Sus soldados actuaron como carniceros en Laos y Camboya. Le robó la mitad de su territorio a México, creó artificialmente el Estado de Panamá robándole territorio a Colombia y luego apropiándose del canal en ese país. No contento con ello terminó invadiendo Panamá y ocupándolo.

En defensa de sus ganancias y no de principios democráticos ha invadido países, apoyado los más feroces dictadores, como Videla o Pinochet. Documentos del Departamento de Estado norteamericano, desclasificados el año pasado, y divulgados en una investigación del diario “The Washington Post”, confirman irrefutablemente que EE.UU, a través de Henry Kisssinger, dio luz verde a los métodos genocidas de la dictadura en Argentina así como revelan la forma en que la CIA estadounidense organizó el golpe pinochetista.

Ha respaldado a narcotraficantes como el gobernante de Panamá, Noriega, a quien luego derrocó cuando dejó de servirle e invadió, con aquélla excusa, ese país. EE.UU. también ha sido condenado por terrorismo internacional por la Corte Internacional en el caso Nicaragua, ha sostenido a emperadores y jeques deleznables en África o Asia, etc. Allí está su vigente apoyo a los reyes de Arabia Saudita. Su ayuda para derribar gobiernos democráticamente elegidos por sus pueblos como el de Allende en Chile o su reiterada agresión a países que enfrentan sus políticas como el inescrupulosos bloqueo a Cuba y los atentados a Fidel Castro. Cuando la Sudáfrica racista invadió Namibia y fue condenada por las Naciones Unidas, EE.UU. volvió a callar y eligió el camino de la diplomacia discreta. No hubo allí embargos ni inspecciones ni sanciones de ningún tipo a Sudáfrica. Durante veinte años las administraciones de Reagan y Bush, padre, avalaron el asesinato por parte del gobierno racista de Sudáfrica de más de un millón y medio de personas en las zonas limítrofes de ese país. Apoyados por los EE.UU el ejército de Indonesia invadió Timor Oriental y masacró a 200.000 personas. EE.UU. todavía hoy presta apoyo político y da ayuda económica, diplomática y militar al régimen genocida de Indonesia. (ver “Brecha”, conferencia de Noam Chomsky, 7 de febrero de 2003.) Apoyó el golpe del actual dictador en Pakistán y el que depuso a Aristide en Haití en el 2003.

Ha sido cómplice de cada una de las masacres israelíes en Palestina y de la política de exterminio del pueblo palestino. Respaldó siempre la usurpación del territorio palestino. Hoy apoya al genocida Sharon, el mismo responsable de las masacres de Sabra y Chatila cometidas durante la invasión sionista a El Líbano en 1982. También allí hubo condenas de la Naciones Unidas a Israel que nunca provocaron sanciones concretas de ningún tipo.

Sharon, Israel y EE.UU. los autores de las más recientes masacres sionistas en Jenin, Ramallah, en Rafah.

Clinton avaló con Francia el genocidio en Ruanda, los bombardeos de la OTAN en Kosovo y la invasión a Somalía en la década del 90.


El mismo EE.UU. que mientras reclama apoyo político-militar sigue extorsionando a los pueblos con la deuda externa obligando a priorizar su pago de ajuste en ajuste por sobre el haber de jubilados o el trabajo que le falta a tantos millones y millones en el mundo. No garantiza ni siquiera la subsistencia de la Tierra misma ya que el capitalismo depredador prioriza cada vez más sus ganancias aun a costa de la naturaleza misma. Por ello Bush tampoco firmó Kyoto.

Teniendo conciencia que gran parte de la humanidad lo ubica como su principal enemigo y que su accionar provoca rechazos cada vez más activos, luchas y movilizaciones, EE.UU. con Bush a la cabeza, no ratificó el Tratado de Roma por el que se crea la Corte Penal Internacional. Más aún extorsiona países adonde concurren tropas norteamericanas para que esa presencia esté amparada por convenios de inmunidad. Trata así de evitar que una eventual denuncia de sus crímenes no provoque que algún Juzgado en el mundo solicite la detención de algún o algunos soldados u oficiales estadounidenses mientras se halla fuera de EE.UU. y sea extraditado o incluso eventualmente juzgado por la propia Corte Internacional. Es EE.UU. con este proceder el primero en confesar su carácter terrorista. No aceptó ya más la competencia permanente –sino caso por caso- de la Corte Internacional de Justicia de la Haya, luego del caso Nicaragua, tribunal con competencia para enjuiciar Estados.

Tampoco acepta la competencia de la Corte Penal Internacional donde se puede enjuiciar gobernantes. Marginó a las Asamblea General de las Naciones Unidas y usa y abusa del Consejo de Seguridad donde el derecho de veto le asegura la defensa de sus intereses. “Lo que hemos hecho en Afganistán e Irak es un crimen contra la paz” declaró Ramsey Clark, ex – Procurador general de los EE.UU. durante el gobierno de Johnson. (“La Jornada”, 26 de octubre del 2003.) Allí están Abu Ghraib, Fallujah, Guantánamo, Mazar – i- Sharif.

Bush encabeza un régimen que se sostiene robando, mintiendo, corrompiendo, torturando y matando.

Todo indica ya que los EE.UU estuvieron involucrados de alguna forma en el brutal atentado de las Torres Gemelas del 11 de septiembre de 2001. O tuvieron que ver con ese atentado o estaban en aviso y lo dejaron perpetrar o algún sector estatal lo llevó directamente adelante. (Ver en especial Thierry Meyssan; “ La Terrible Impostura ” , Editorial El Ateneo, 2003). Ya habían planificado algo similar para atacar a Cuba. La llamada Operación Northwoods que consistía en atacarse a sí mismo por parte de los EE.UU para justificar una agresión definitiva a Cuba. La operación está documentada. (Ver Thierry Meyssan, obra citada).

Pero aunque no hubiera sido así como se está conociendo ahora igual son hechos que se incluyen en las sangrientas consecuencias de lo que siembra por el mundo. Es el resultado de la barbarie que nos impone el capitalismo globalizado. Al propio Bin Laden lo apoyó en su momento para enfrentar a los soviéticos y lo denominó "combatiente de la libertad". Luego lo mostró como el nuevo "enemigo de la civilización". Luego lo olvidó para sacar a la palestra a Hussein. Luego vinculó a Hussein con Bin Laden y ahora necesitado de explicar la resistencia tenaz iraquí y de descalificarla vuelve a utilizarlo. Todo para reforzar lo injustificable: la masacre que preparó contra el pueblo iraquí y justificar que a pesar de ella no logró todavía derrotarlo. La resistencia del pueblo iraquí –al contrario- crece y crece.

La barbarie del capitalismo.

¿ARMAS O ALIMENTOS? Defiende un sistema que enriquece a pocos, mata a doce millones de niños por año de hambre o enfermedades, deja al 70% de la población mundial en el analfabetismo y a sectores enormes sin trabajo. Según la UNICEF con sólo tres mil millones de dólares se evitarían las muertes de esos niños en los próximos años.

Sin embargo, el "paladín de la democracia", acaba de votar cuarenta mil millones de aumento al presupuesto militar al que le destina ya 450.000 millones al año, que es superior al gasto conjunto de los quince países que le siguen en la lista de inescrupulosos gobiernos que priorizan fabricar armas a paliar el hambre de millones y millones.

A través de los organismos financieros internacionales como el FMI, el Banco Mundial o el BID y ahora dándole un rol cada vez más importante a la Organización Mundial del Comercio (OMC) impone, con la complicidad de numeroso gobiernos, condiciones inmorales de vida a miles de millones en el planeta.

¿Este es el "mundo civilizado y democrático" que hay que defender o es el mundo que hay que cambiar? Para defender condiciones de vida dignas para la humanidad, incluso para defender las posibilidades de que la propia humanidad sobreviva ¿Hay que alinearse detrás de los EE.UU como exige Bush, o enfrentar sus políticas de explotación, hambre y muerte? ¿Cuál es la amenaza para el planeta y la humanidad sino este sistema de violencia y desigualdad que se nos impone?

América Latina .

La barbarie del capitalismo se expresa brutalmente. El documento “Desigualdad en América Latina y el Caribe: ¿Ruptura con la historia?”, del Banco Mundial (BID) establece que en los últimos seis años 23 millones de latinoamericanos de clase media se convirtieron

en pobres y la Argentina, que aparecía como el país más equitativo de América Latina en término de renta resulta ser ahora comparable con algunas zonas del Africa más pobre.

Según el BID la proliferación de la violencia está asociada al aumento de la miseria y de la indigencia en el continente. Uno de cada tres niños tiene hambre y el sesenta por ciento de ellos son pobres en América Latina a pesar de la enorme capacidad del continente para producir alimentos. Cada año 190 mil niños latinoamericanos mueren por males ligados a la pobreza, que podrían ser evitados”. ( Stella Calloni -La dictadura terrorista mundial y América Latina en el siglo XXI).

“Hay records mundiales que el libro Guinness no registra. Por ejemplo: el gasto militar de los EE.UU. para el año fiscal 2004 – 2005 ascenderá a 500.000 millones de dólares, es decir, 136 millones por día, 56,6 millones por hora, mas de 940.000 dólares por minuto y casi 16.000 por segundo. En julio pasado, G. W. Bush aprobó una partida de 417.000 millones de dólares para el Pentágono, a los que hay que sumar otros 10.000 millones que se invertirán en construcciones militares, unos 20.000 millones de los programas que en este ámbito ejecuta el Departamento de Energía y alrededor de 60.000 millones que insumen la guerra y la ocupación de Irak y Afganistán. Como gasto, es gasto. El planeta alberga –o padece, según – a 6.000 millones de habitantes de los cuales 2.800 millones tienen un ingreso inferior a dos dólares diarios (Banco Mundial).” (Militarismo. Las cifras del escándalo. Juan Gelman, reproducido por Lamgen – Patagonia, 5/9/04.)


Bush evaluó bombardear y ocupar Argentina .

Por otra parte el riesgo que señalamos precedentemente no son alertas infundados. Hace poco, precisamente se informó que después del atentado a las Torres Gemelas, EE.UU. evaluó la posibilidad de bombardear la Triple Frontera. (Informe del Congreso norteamericano). “El 18 de septiembre de 2001, una semana después del ataque a las Torres gemelas y al Pentágono, el viceministro de defensa de Estados Unidos (Douglas Feith) le presentó al presidente George Bush un plan de respuesta norteamericana que incluía el bombardeo e incluso la invasión de la zona de la Triple Frontera , es decir la región limítrofe en la que están Foz de Iguazú (Brasil), Ciudad del Este (Paraguay) y Puerto Iguazú (Argentina). (Página 12, 5 de agosto de 2004.)

Por su parte la revista Newsweek asegura que el plan sugería “golpear objetivos fuera de Medio Oriente” u “objetivos que no sean de Al Qaeda como Irak” . (Clarín, 7 de agosto de 2004.)

Se recuerda acertadamente en el artículo que “sectores críticos a la política exterior de los EE.UU., ..... dicen que el objetivo de Washington es forzar la presencia de bases militares norteamericanas en el Cono Sur con objetivos de control social y de recursos naturales, sobre todo, del Acuífero guaraní, una de las fuentes de agua dulce más importantes del mundo. El acuífero recorre desde el sur de Amazonas hasta bien entrado territorio argentino, pasando en el medio exactamente por la zona de la Triple Frontera”).

Es decir, el presidente Kirchner esta invitando a quien estuvo evaluando bombardear y ocupar territorio argentino y latinoamericano.

Las llamadas “Cumbre de las Américas”
¿Qué significa la Cumbre de las Américas para los pueblos de América Latina y para el mundo?

La Cumbre de las Américas, donde se reúnen los presidentes de este continente para discutir supuestamente los temas que más preocupan a la región, es uno de los símbolos de la antidemocracia (o la denominada democracia representativa) en la que estamos sumergidos todos los pueblos latinoamericanos. Estas reuniones sirven para ocultar los verdaderos problemas y para decidir, e implementar las políticas sin ningún tipo de consulta a quienes sufren aquellos problemas. Sin embargo, los organizadores de éstas las promocionan como “reuniones democráticas, es decir, transparentes y consensuadas”. Estas reuniones presidenciales como otras del mismo tipo muestran claramente la hipocresía que caracteriza hoy en día a los representantes del poder económico. “...La última Conferencia Regional sobre la Pobreza, que congregó en Ecuador a los gobiernos de América Latina, reveló que ya se ha logrado condenar a la pobreza a un 62,3 por ciento de la población latinoamericana. La Conferencia celebró la eficacia del nuevo Método Integrado de Medición de la Pobreza (MIMP)” ( Galeano, E. “Ser como ellos” Ed. Catálogos 2001)

Hubo dos claros antecedentes de las Cumbres de las Américas realizados en Miami: el primero, en 1956 cuando en la ciudad de Panamá se realiza una Cumbre presidencial apoyada por la OEA. En la misma se organizó la creación del BID y años más tarde surgió de ella la nefasta “Alianza para el Progreso” ideada por Kennedy, el entonces presidente de los Estados Unidos. El segundo antecedente fue la cumbre llevada a cabo en Uruguay en 1967. Tanto la primera como la segunda legitimaron la política imperialista que los Estados Unidos llevaría a cabo en los países de América Latina. Éste presionará a todos los países de la región para que lleven a cabo la Política de Seguridad Nacional y apoyará ( y organizará a varios ) los golpes de Estado que desde entonces se repetirían en América Latina.

La primera “Cumbre de las Américas” fue iniciada por Clinton en Diciembre de 1994, la Cumbre tiene estrecha relación con el llamado Consenso de Washington (1990) y con las consecuencias del mismo. En la página oficial de la Cumbre de las Américas explica que “ Uno de los objetivos fundamentales del Proceso de Cumbres moderno que se inició en Miami en 1994, fue reorganizar las relaciones Interamericanas adaptando las discusiones y los procedimientos a las nuevas condiciones políticas, económicas y sociales del mundo y de la región. La existencia de nuevos participantes y un entendimiento general sobre principios políticos y económicos basados en las doctrinas de democracia y economía de mercado hicieron posible una cooperación política e integración económica sin precedentes en el Hemisferio, desde Canadá hasta Argentina y Chile.” (Página web: http://www.summit-americas.org ).

Se entiende cual es el fin de estas Cumbres, fortalecer las ideas que la potencia hegemónica hoy nos quiere vender. Entre ellas que los principios de “ economía de mercado ” y democracia van juntas. En realidad es la cara que hoy exhibe el sistema capitalista.

La primera Cumbre de las Américas, realizada en Miami en 1994, tocó varios temas, pero el más importante entre ellos es el de la propuesta estadounidense de crear una zona de Libre Comercio. De donde salieron los “planes de anexión económicos” como el ALCA y el NAFTA o TLCNA. De este último conocemos las terribles consecuencias que tuvo sobre las condiciones de vida de miles de mexicanos.

En 1998 tuvo lugar la Segunda Cumbre en Santiago de Chile. La tercera se realizó en Québec (abril de 2001), Canadá. En esta última se fijó que Buenos Aires sería el lugar en el cual se llevaría a cabo la IV Cumbre de las Américas.

Las “Cumbres” sirven hoy para “defender la democracia” como ayer sirvieron para defender y preparar golpes de Estado. Depende con qué instrumentos los EE.UU. y los gobiernos serviles de América implementan mejor lo que sirve al capitalismo y sus políticas económicas. Por eso hoy dominan los temas relacionados con el ALCA, la deuda externa y la militarización de la región con el argumento de la “guerra al terrorismo”. Esa es la preocupación de los grandes grupos económicos trasnacionales.

El repudio en Santiago de Chile
Miremos qué pasó en Santiago los días 19 y 20 de Noviembre último. Se realizó en la Capital chilena la “Cumbre de líderes de la Región Asía-Pacífico”, a la cual asistió el presidente norteamericano. Más de 30 mil personas se movilizaron contra Bush y su política terrorista. Hubo 500 detenidos porque el gobierno Chileno no pudo soportar la expresión de un pueblo que grita contra las atrocidades cometidas en Afganistán, Irak, Guantánamo,...contra el constante sometimiento al que llevan los países como EEUU y los organismos internacionales mediante la deuda externa. Deuda que se utiliza como instrumento de dominación sobre las poblaciones latinoamericanas.

Un sentimiento de legítima repugnancia a Bush y a EE.UU. recorre Latinoamérica y el mundo

Es hora de rebelarnos en defensa de nosotros mismos, de los pueblos del mundo, de la humanidad.

Sin embargo el gobierno de Kirchner ha tenido una actitud de apoyo a la política norteamericana descripta enviando por ej. tropas a Haití tal como lo reclamaba el gobierno norteamericano para que este no se distrajera con tropas en América Latina de los duros enfrentamientos que crecen en Irak y que lo dejen terminar su criminal faena.

Las medidas que proponemos tienden a promover un lucha internacional que tienda a aislar al “Estado Criminal o Terrorista”.

La bestia imperial que hemos descripto tiene que ser enfrentada. Es EE.UU y sus aliados imperialistas.

Las protestas contra la agresión al pueblo iraquí.

Protestas populares contra los EE.UU. recorrieron el mundo cuando EE.UU., Gran Bretaña, España y los demás aliados decidieron invadir Irak y ocupar ese país a sangre y fuego. Pocas veces se vió tanta protesta como pocas veces se vio tanta resistencia.

En América Latina y Europa. En Asia y Africa. En Estados Unidos a pesar del clima macartista, la censura, las amenazas a los opositores a la guerra. Sin embargo también allí se levantan voces de oposición a la máquina de guerra . Argentina es uno de los países donde la oposición a la guerra y a los EE.UU. es mayor. Un sentimiento antinorteamericano que se ha recreado en los últimos tiempos en la convicción de la responsabilidad de los EE.UU , sus gobiernos, sus empresas, sus bancos, el FMI en la crisis y los problemas que sacuden a nuestro país ha tomado más fuerza aún contra la política guerrerista descripta. Es tarea de los pueblos hacer frente a esta guerra que la barbarie capitalista y su principal exponente le declaró a la humanidad.

“Tenemos que sentir odio –no comprensión ni inteligencia- sino simplemente odio que nos contagie el odio frente a la prepotencia de este Hitler del Espacio Vital. Todavía creo que no tenemos el suficiente odio necesario frente a uno de los crímenes más grandes de la humanidad. Y cuando juntemos el odio se propagará por todo el planeta y también por los Estados Unidos. Ya llegará el momento, pero el momento llegará cuando realmente comencemos a sentir un odio insoportable y nos juntemos todos con el odio juntos”. (Eduardo Pavlovsky, “La Voz del Cuerpo”, Editorial Astralib, 2004).

Bush no debe entrar a territorio argentino ni latinoamericano . Bush representa un sistema inmoral de guerras y autoritarismo imperiales, represión, concentración y apoderamiento de las riquezas, explotación, hambre y desnutrición, miseria y enfermedades, desprecio por la autodeterminación y la democracia, destrucción de la naturaleza y muerte por todas partes. Además de propiciar esta medida y exhortar al pueblo argentino a que la lleve adelante, proponemos dirigirnos a los pueblos latinoamericanos para que exijan de sus gobiernos igual medida. Que le exijan a Fox, a Lula, a Tabaré Vazquez (especialmente cuando asuma), a Chávez, a Lagos, a todos los gobernantes de América Latina.

Latinoamérica se pondría de pie para enfrentar la barbarie y la dependencia que simboliza Bush. Lo vemos como un accionar fundacional . Bases de una Argentina y una América Latina autónoma que empiece a buscar desde las necesidades y reclamos populares proyectos comunes para satisfacerlos. Expresión viva de la autodeterminación de los pueblos.

Nada se puede esperar del gobierno nacional, propulsor de la invitación, ni del Congreso Nacional, que la comparte. Tampoco de los demás gobernantes.

Tenemos que ser nosotros, como pueblo, los que llevemos a cabo esta tarea. Es nuestro el desafío por recorrer caminos de autodeterminación y autoorganización. Desafío que guarda relación con poder decidir sobre cómo distribuir la riqueza que el pueblo produce, acompañadas con las posibilidades de trabajar, crecer, mejorar salarios, estudiar, acceder a la salud o a una vivienda digna, tener una jubilación que nos permita vivir con decoro luego de una vida de trabajo. Guarda relación también con empezar a construir desde abajo un proyecto de país y continente autónomos que sean ámbitos donde los criterios imperantes sean los que nos ayuden a satisfacer lo que necesitamos como pueblo para vivir desarrollándonos en todos los aspectos reemplazando a las actuales pautas que tienden a asegurar las ganancias de unos pocos. Los de “arriba” no lo harán por nosotros.

Es un desafío que peleemos por hacernos cargo, autodeterminarnos como pueblo.

El nuevo país y la nueva América Latina que tenemos que construir surgirá de pueblos autodeterminados, no de las dirigencias, ni de los gobernantes, ni de las clases dominantes que saquearon la región mientras se enriquecían escandalosamente .

Al servicio de esta pelea presentamos este proyecto.

Luis F. Zamora
AUTODETERMINACION Y LIBERTAD
Presentado en enero de 2005.-
(Expte. 8019 – D – 05).

Autor: Luis Zamora

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Cumbre de Mar del Plata: Bielsa pide "rogar a Dios" que no haya un ataque
by Natasha Niebieskikwiat Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:04 PM mail: natashan@clarin.com

Cumbre de Mar del Pl...
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PREOCUPACION POR LA SEGURIDAD EN LA REUNION DE PRESIDENTES DE AMERICA, EN NOVIEMBRE

Cumbre de Mar del Plata: Bielsa pide "rogar a Dios" que no haya un ataque ...


Dijo que no habrá "negligencias" de organización. Pero agregó que en este tipo de encuentros "ninguna precaución es suficiente". Y que no puede descartar un episodio como los de "Londres o Nueva York".

No va a haber ningún episodio grave por negligencia en la organización argentina. Obviamente, hay que rogarle a Dios que no suceda, porque sucedió en Londres, sucedió en Nueva York, puede suceder en la Argentina, pero no va a ser por negligencia organizativa, sino porque a veces las cosas suceden", manifestó ayer a una radio el canciller Rafael Bielsa.

Fue en el marco de la serie de notas que el ministro viene dando en virtud del frenesí de la campaña (ayer estuvo en Rosario) para las elecciones de octubre. Y también en medio de los múltiples rumores que opinan a diestra y siniestra sobre la seguridad y logística de la IV Cumbre de las Américas, de Mar del Plata, que está organizando el Gobierno para noviembre y que reunirá aquí a 34 presidentes, entre ellos el estadounidense George W. Bush.

Sobre lo mismo le consultó radio Continental ayer temprano, a lo que el Canciller respondió que "las grandes oportunidades (la de Mar del Plata) siempre son un peligro".

Y claro, sus dichos cayeron literalmente como una bomba en un tema tan sensible como el terrorismo. Pero los mismos quedaron despejados con el correr de la tarde y con el diálogo que el propio canciller tuvo con Clarín

De hecho, puestas en su contexto, las palabras de Bielsa aludían a los días previos a los atentados en Londres, del 7 de julio, que dejaron un tendal de 56 muertos. Entonces hasta el mismo primer ministro Tony Blair, que festejaba la elección de la capital británica como sede de los Juegos Olímpicos 2012, la consideraba una de las ciudades "más seguras" del mundo.

Por ello, indicó Bielsa a este diario que buscando "no ser soberbio" considera que "ninguna precaución es suficiente", pero que en la Argentina "hemos tomado todas" para la cumbre de Mar del Plata. "Ningún episodio desagradable va a suceder por negligencia en la organización de la seguridad argentina", que está a cargo de la cumbre de Mar del Plata, manifestó una vez más.

Y siguió con sus anteriores dichos en el sentido de que la Argentina guarda un "compromiso internacional" en torno a la preparación y el desenlace de la Cumbre de Mar del Plata "que asumió el gobierno de (el ex presidente Fernando) De la Rúa".

"La Argentina no podía no honrar ese compromiso internacional. La ciudad de Mar del Plata va a quedar mucho mejor después de la Cumbre que antes", agregó.

Entre el 4 y 5 de noviembre, Mar del Plata albergará a casi 10.000 personas, contando presidentes, funcionarios y periodistas. También los miles de manifestantes que se congregarán allí para sesionar en la III Cumbre de los Pueblos, que actuará de hecho como la contracumbre. La misma contempla, el día 4, una marcha de repudio a Bush y un reclamo de medidas políticas, sociales y económicas que subsanen décadas de recetas neoliberales. Sin embargo, todo ocurrirá en un marco de extrema seguridad con una batería de efectivos que seguirán por tierra y aire cada movimiento.

Fin de la búsqueda



Familiares de las víctimas del atentado contra la AMIA se quejaron ante Cancillería porque Interpol ratificó que no es prioridad la captura de doce iraníes reclamados por la Justicia por la presunta planificación del ataque.






Formalmente, Bush viene



En una comunicación escrita de la Casa Blanca al Gobierno, fechada 18 de julio pasado, la presidencia de EE.UU. confirmó la presencia de George W. Bush en Mar del Plata. Dicha confirmación es de carácter formal, pero no para ser difundida, según pudo averiguar Clarín a través de fuentes oficiales.

La presencia de George Bush en la cumbre de los presidentes de América —con excepción de Cuba que desde 1962 está excluída del sistema OEA— es un tema recurrente en la prensa argentina.

Hasta ahora Washington no ha confirmado pública y oficialmente el viaje de Bush a la IV Cumbre de Mar del Plata, aunque sus funcionarios han dicho el mandatario vendrá. Pero siempre hay lugar para las dudas. Recientemente, el embajador de EE.UU. en la Argentina, Lino Gutiérrez, expresó que aunque la intención es que su presidente "participe" del encuentro, "nunca hay un ciento por ciento de seguridad en cuanto al presidente de EE.UU, como lo ha hecho antes, por que "tenemos responsabilidades mundiales".

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ah bè allora tutto a posto !
by mica no Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:13 PM mail:

allora abbiamo capito tutto, se quei due della foto sopra, quei due ministri dell'interno e della sicurezza diciamo ... certi BIELSA Y AGUSTIN ROSSI, dichiarano di dover pregare per poter garantire la sicurezza in Argentina in occasione di questo vertice bè allora sì che stanno proprio messi bene: HANNO TOCCATO IL FONDO !!!

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¿CÓMO CUIDAR A BUSH EN LAS LEJANAS PAMPAS ARGENTINAS?
by de Pravda-to mentale Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:18 PM mail:

Claro que por mucho que se esmeren, a veces quedan con alguna parte del cuerpo al aire, cuando atentan contra los presidentes que cuidan, sea el "Nadador" GERALD FORD o el "Actor de Quinta Clase", RONALD REAGAN.



¡Y a veces se los asesinan, como ocurrió en 1963, en DALLAS, con el carismático JOHN F. KENNEDY!



Muchos aficionados coinciden que entre las numerosas películas que se filmaron sobre este presidente supuestamente vinculado de manera sentimental con MARILYN MONROE, sobresale "JFK", del "Vietnamita" OLIVER STONE, en la que se sugirió una conspiración, aventando la hipótesis de que hubo un solo tirador allá arriba, en el depósito de libros, que se convirtió rápidamente en una atracción turística.



¿Qué por qué les rememoro estos trágicos acontecimientos, cuando aún estamos sobresaltados por los recientes ataques terroristas en EGIPTO, LONDRES, y los anteriores en MADRID y las TORRES GEMELAS de NUEVA YORK?



Es que he sido contactado por aquellos espías de LANGLEY, VIRGINIA y de WASHINGTON DC, para que colabore con ideas cinematográficas sobre un posible atentado contra GEORGE W. BUSH, en MAR DEL PLATA, cuando se encuentre allá en noviembre con sus colegas del continente, en un nuevo capítulo de la CUMBRE DE LAS AMÉRICAS.



"Mi nombre es "John Smith", pero puedes llamarme "Jack", como Kennedy", comenzó diciendo el agente que cruzó del ATLÁNTICO al PACÍFICO para "apalabrarme" .



No se parecía ni a KEVIN KOSNER ni a ANDY GARCÍA en "Los intocables", principalmente, por las ropas que usaba y porque era muy desabrido al compararlo con el protagonista de "Danza con lobos" o con el cubano que quedó como "Capo di Tuti" en el último capítulo de "El padrino".



"No queremos coaccionarte, Ben, pero si te niegas a cooperar, te advierto que tenemos filmaciones de algunas "escapadas" tuyas en Mar del Plata, cuando asististe a los festivales de cine. Además, en una grabación telefónica que le hicimos a BEN GAZZARA, tu compañero en un par de "correrías nocturnas", quedó al descubierto que apostaste fuerte en un casino...¡y eso que tus ingresos legales no son grandes!...¿ en qué andas Ben? ¿Copiando el argumento de "Contacto en Francia" o tienes "familiares" en COLOMBIA?"



Habíamos doblado en una esquina de mi boulevard y entrábamos a la CALLE VINE, rumbo a las palmeras de SUNSET BOULEVARD, y yo no sabía si sentirme halagado o no, en medio del susto que me estaba dando este "Juan Pérez" con el cuello del impermeable levantado, parodiando a HUMPHREY BOGART, en las últimas escenas de "Casablanca", cuando la pierde definitamente a INGRID BERGMAN.



"¿Entonces Ben? ¿Cuándo comenzamos a recibir tus informes con posibles escenarios peligrosos para el "Jefe" en el lejano sur? ¡Ahórramos trabajo! ¿Quieres? Creemos que te conviene informarnos sobre lo que sabes de aquellos fríos y desconocidos territorios...".



¿Qué podía responder? Además, el día anterior, a mi casera la habían "demorado" unos desconocidos en la CALLE WILCOX, al salir del correo del HOLLYWOOD, para preguntarle sobre mis hábitos e intimidades. Al regresar, me "disparó": "¿Qué, están filmando otra de HITHCOCK o te metiste de nuevo en líos? Mira Ben: mejor págame por adelantado el mes que viene...¿Sí, cariño? !Nunca se sabe con estos hombres! ¡Hay que asegurarse!"



De manera que, al mejor estilo de "Deep Throat" y ROBERT REDFORD, en "Todos los hombres del presidente", sobre el CASO WATERGATE, que hundió a RICHARD NIXON, con "Jack"convenimos que le dejaría un papel rojo, en el hueco de un muro del TEATRO CHINO, en un día y hora que me especificarían por e-mail...¡nada de mover plantas en un balcón, para coordinar encuentros en medio de la noche, como hacía REDFORD!



Ahora les cuento lo que les sugerí a los sabuesos de la COSTA ESTE, para evitar que Bush pasé un mal momento tan lejos de la CASA BLANCA:



A) Que no acepte tomar una verde bebida sudamericana que se llama mate, porque el agua o la yerba podrían estar envenenadas o la bombilla o el recipiente, de metal o de calabaza, ¡ llenos de explosivos!



B) Que no acepte, si se le da por aparecer con sus gastados "blue jeans", montar ningún caballo, porque los gauchos argentinos aprendieron de los indios, cómo hacer que esos amigos del hombre se vuelvan enemigos que te voltean, patean y te mandan a una silla de ruedas o a un ataud.



C) Que no toque ningún micrófono, ni en la calle ni en la sala de reuniones en el HOTEL HERMITAGE, sede de la cumbre, porque pueden estar electrificados y, en una de esas, nuestra PRIMERA DAMA...¡se queda viuda! No queremos otra JACQUELINE BOUVIER...¡ que después se nos va con un magnate griego!



D) Que no se ponga a besar niños porque, ¿cómo estar seguros que no son suicidas, como algunos desconocidos en IRAK y LONDRES y, en vez de pañales, están envueltos con dinamita?



E) Que no se vaya de noche con alguna morena argentina, al promediar esa primavera sureña, a las playas cercanas, porque seguramente lo estarán filmando desde un submarino custodio o de un helicóptero...¡y después lo extorsionarán... como a mí!



F) Que no se largue a hablar en español para hacerse el simpático, porque se expone a que le arrojen huevos podridos, ya que entienden bastante inglés, debido a que la cultura anglo-sajona también penetró en aquella llanuras que sirvieron de telón de fondo a ROBERT TAYLOR en el film "Pampa Salvaje".



G) Que los enviados de la CIA, del FBI y del SERVICIO SECRETO, revisen bien a todos los periodistas gráficos, porque por allá también vieron la película "Corresponsal Extranjero", del "gordiflón" ALFRED, en la que un asesino a sueldo se hace pasar por fotógrafo y, con un arma disimulada en la cámara, mata a un diplomático en HOLANDA, enfrente de JOEL MCCREA, el protagonista.



H) Y que, por favor, no aproveche su viaje para anunciar otra ocupación o invasión estadounidense, ya que con las concretadas estos últimos años hay diversión para rato, y están aportando suficiente material para los argumentos de millares de películas, las que redituarán excelentes ganancias en todo el mundo.



Si me olvido de alguna recomendación, y todo termina como en la película de Errol Flynn "Murieron con las botas puestas", mi casera tendrá que poner un cartelito en la ventana que diga: "Se renta habitación" ¡ Uy, Uy, Uy !



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LA FRASE.- Anotada por KEVIN KLINE, que encarnó a COLE PORTER, en el film "De-Lovely": "Sé amable con la gente mientras vayas subiendo, porque cuando estés en bajada, los volverás a encontrar".



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MARCACIÓN. A cargo de SEAN PENN, en una recopilación de pequeñas biografías: "El miedo es natural en el prudente, y el vencerlo es lo valiente". ¡Como hiciste tú, muchacho, cuidando a NICOLE KIDMAN en la "movidita""La intérprete"!

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que el Sr. Bush se quede en su casa
by The Undersigned - PetitionOnline Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:21 PM mail:

Cambien YA la sede de la IV Cumbre de las Américas o que el Sr. Bush se quede en su casa

To:
Entre el 4 y 5 de noviembre de este año, en la ciudad de Mar del Plata, Provincia de Buenos Aires, República Argentina, esta prevista: la IV Cumbre de las Américas (1) con el lema: Crear Trabajo para Enfrentar la Pobreza y Fortalecer la Gobernabilidad Democrática.


Más allá de los objetivos (que no son tema de discusión de la esta petición), entiéndase bien, no estamos a favor o en contra de los contenidos, motivaciones, etc., si estamos en contra de otra cosa: la concreción de esa Cumbre en nuestro país, por lo que:





Nuestra petición concreta es:


1.- No realizar la IV Cumbre de las Américas en Argentina, encargándose los responsables de la misma de seleccionar otro lugar más adecuado.


2.- En el supuesto de que sea realmente imposible tal cancelación, solicitar la no presencia del Sr. Presidente de los Estados Unidos de América George W. Bush en dicha reunión, pudiendo participar en forma remota (2).





Explicamos sintéticamente algunos motivos, sabiendo que cada peticionante podría agregar los suyos:


1. En Gran Bretaña se gastaron cerca de 145 millones de euros para la organización de la Cumbre G8, nuestro país dispone de aproximadamente 5 millones de pesos para todo el evento. Estos recursos son insignificantemente inútiles (3).


2. No podemos garantizar la seguridad cotidiana, menos aún la del Sr. Bush y su comitiva.


3. De estar planificado un ataque o atentado seguramente el Sr. Presidente y su comitiva saldrían ilesos y las víctimas serían los inocentes de siempre (como en todo el mundo). De estar equivocados al respecto, no queremos un magnicidio en nuestro país, tenemos suficientes problemas como para sumar uno de esta magnitud.


4. Seguramente es “sumar”, dado que en virtud de nuestras anteriores experiencias (Embajada de Israel y AMIA), no estamos en condiciones de “resolver” el problema.


5. Si geopolíticamente o estratégicamente es importante para Argentina ser país anfitrión de este importante evento, no lo discutimos, lo que si decimos enfáticamente: No estamos en condiciones de organizarlo con la seguridad requerida ni para con los habitantes de Mar del Plata ni para los habitantes del país ni para los ilustres invitados (4).


6. No estamos haciendo un planteo respecto a cuestiones como la guerra en Irak, el hambre en África, el calentamiento global, el terrorismo, cómo comportarse ante el mismo, por qué en Londres pasó lo que pasó, etc. Sólo tratamos de pensar con sentido común (el menos común de los sentidos?) qué debemos hacer o evitar y creemos que en este caso lo mejor es cortar por lo sano, por lo que:





Te pedimos que te sumes a nuestra petición: “.....por favor por la seguridad de todos, cambien YA la sede de la IV Cumbre de las Américas o que el Sr. Bush se quede en su casa...”.





PD: por favor no pierdas tu derecho a expresar tu opinión con respeto y responsabilidad.


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(1)http://www.ivcumbreamericas.gov.ar/, http://www.summit-americas.org/NextSummit-esp.htm


(2)Aprovechando la tecnología existente, ¿para qué hacer un viaje tan largo por dos días si existe la videoconferencia?.


(3)No entramos en discusión sobre qué haríamos con los 145 millones de euros (si los tuviésemos porque no es el caso). Mar del Plata estará literalmente invadida por los servicios secretos, inteligencia, etc. que según estimaciones superan los 5.000 individuos.


(4)Se podrían sumar problemas menores como: “..aparentemente el Air Force One y los 3 o 4 Galaxy que lo acompañan, no sólo no tienen una pista de aterrizaje como corresponde sino que además no soportaría más de quince minutos el peso de cada uno de esos gigantes, sin hundirse, debiendo mantenerse en “movimiento..” y otros que el lector puede imaginar.


Entra en la pagina y pedí en linea QUE BU$H SE QUEDE EN CASA !!!

Sincerely,
The Undersigned http://www.petitiononline.com/mod_perl/signed.cgi?melle05

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¿Qué se esconde detrás de los “presuntos escapes de gas” en los subterráneos?
by antiterrorismo yankee Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:39 PM mail:

¿Qué se esconde detr...
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¿Qué se esconde detrás de los “presuntos escapes de gas” en los subterráneos?



Sin querer ser alarmistas, nos vemos en la obligación de hacer pública una información que teníamos desde hace un par de meses sobre la acción de Al Qaeda en la Argentina.



Durante al menos dos días hubo un fuerte olor a gas. La primera vez dijeron que era un pasajero que transportaba una garrafa, pero al ocurrir lo mismo al segundo día “un comisario habló de unos bromistas”.



La línea "A" de subterráneos permaneció interrumpida ayer por la tarde algo más de una hora a raíz de un fuerte olor a gas detectado en la estación Plaza Miserere, pero inspecciones de los bomberos y de personal de la empresa Metrogás determinaron que no se produjo ningún escape del fluido.

Los expertos revisaron los túneles del subterráneo, en las estaciones Plaza Miserere, Loria y Alberti para medir el grado de toxicidad en el aire ante una eventual pérdida de gas, con resultado negativo.



Así fue que a las 16.30 se decidió evacuar preventivamente la estación Miserere y Metrovías interrumpió la totalidad del servicio en la línea que va desde Plaza Mayo hasta Primera Junta.



Martes:



Ayer, por segundo día consecutivo, un fuerte olor a gas generó temor, obligando a cortar el servicio en el subterráneo y evacuar a los pasajeros. Esta vez sucedió en tres estaciones de la línea C, pero, al igual que el lunes en la línea A, se trató de una falsa alarma.

Todo comenzó a las 16.50 en la estación San Martín. Juan Ordóñez, vocero de la concesionaria Metrovías, explicó: "Los pasajeros y nuestro personal empezaron a sentir un fuerte olor a gas. Para prevenir accidentes, a las 17.20 se cortó el servicio en toda la línea, por orden de la Policía y los Bomberos. Luego, el olor apareció en las estaciones Retiro y Diagonal Norte. A las 18.57 se retomó el servicio".

Para tener en cuenta, la semana pasada “ hubo un fuerte escape de gas”, en Palermo. El detalle es que el mismo fue en la Mezquita más importante de América latina. (21-09-2005)

El miércoles pasado, la rotura de un caño maestro de gas obligó a evacuar varias manzanas de Palermo, incluidos un sanatorio, un hipermercado y la mezquita del barrio. (Archivo Clarín 21/09/2005).



Casualmente también hubo una denuncia sobre un auto con explosivos en Palermo que finalmente resultó ser una falsa alarma. Era un automóvil que estaba adentro de la mezquita.

Lo que no se dijo es que el perro del escuadrón de explosivos detectó Tolueno, pero no en la rueda, sino en el guardabarros trasero… Eso no trascendió a la prensa. El tolueno es un solvente usado en explosivos (Trinito Tolueno,TNT).

Todos estos hechos se relacionan con la información que teníamos desde hace un par de meses sobre la muy factible posibilidad de atentados de la Red Al Qaeda en Buenos Aires.



Uno de los objetivos que los servicios de inteligencia argentinos pudieron determinar fue la posibilidad de un atentado en Buenos Aires y uno de los blancos potenciales eran precisamente los subterráneos.

No fue la primera vez, tambien ocurrió en Japón con gas Sarín. O mas reciemtemente el los subtes de Londres.

En marzo de 1995 en Japón se producen una serie de atentados terroristas con gases neurotóxicos en los subterraneos. Los ataques fueron realizados por una secta local denominada Verdad Suprema cuyo lider fue posteriormente detenido. El movil de los ataques y sus reivindicaciones fueron escasamente esclarecidos.



Imagínese: no podíamos dar a conocer esta información, sino a partir de un hecho como éste.

Se presume que no fue gas sino “mercaptano”, una sustancia que se usa para darle olor al gas…Ya que el gas no tiene olor. Se trata de un agregado industrial que sirve como advertencia ante la pérdida de gas.

Por eso un comisario de la PF aseguró que se trató de un bromista.

La otra versión, ya que la de la “garrafa” de un pasajero del lunes no cierra, es que se trató de un sabotaje del gremio… Puede ser. Pero no olvide que el gremio ya arregló con Metrovías.



Otros de los temas es que se descubrió por escuchas telefónicas que cuatro personas de origen “árabe” estaban planeando un atentado en Mar del Plata. Los mismos estaban operando en zonas cercanas a Mar del Plata (Balcarce, Necochea, Loberia…). Y los están buscando ya que no pudieron capturarlos.

En esto está trabajando la Policía Federal y la SIDE (SI).

Por otro lado… La gente de Fuerza Aérea cree que uno de los objetivos pueden ser los aviones… O los aeropuertos.

Estos últimos párrafos son información altamente clasificada.

En Mar del Plata están todos “FBI, CIA, SIDE, Ejército, SIN, PFA, Bonaerense etc…), todos los servicios de inteligencia.



Por otra parte, hay graves vulnerabilidades de seguridad en Mar del Plata. Pero se cree que de haber un atentado podría ser en Buenos Aires.



Las posibilidades son casi infinitas y los terroristas de Al Qaeda están en la Argentina : eso ya está probado y los servicios de inteligencia lo saben.



No podemos dar más información que esta, ya que afectaría la investigación. Pero es suficientemente preocupante como para que hagamos esta nota de advertencia.



No tenemos nada contra Metrovías, pero entre octubre y mediados de noviembre trate de evitar los subtes, si puede, y las zonas de mayor concentración u horas pico…

De hecho, la acción psicológica de los subtes ocurrió en horas pico en zonas superpobladas… Y puede ser una medición (ejercicio) de la capacidad de reacción que busca medir las respuestas de las fuerzas de seguridad, o bien una acción psicológica de advertencia como retribución de la semana pasada en la Mezquita.



Antes de terminar este informe, tenga en cuenta que el terrorismo debe su nombre a acciones de terror y están íntimamente relacionados con la acción psicológica sobre la población. Esto significa que su modus operandi genera terror e intranquilidad para torcer decisiones de los gobernantes (por ejemplo, el atentado de Atocha en España el cual sirvió para la derrota de Aznar y para el retiro de las tropas españolas de Irak).

Fuentes:

Prensa Clarin -Infobae

Seprin- Inteligencia.

ADVERTENCIA : LA SIGUIENTE INFORMACION ES EXCLUSIVA DE SEPRIN EL USO DE LA MISMA IMPLICA LA MENCION DELA FUENTE





INTERNATIONAL PARLIAMENT FOR SAFETY AND PEACE

Mercosur Delegation



ESTRICTAMENTE RESERVADO Y CONFIDENCIAL

Intelligence Unit





Buenos Aires, 23 de marzo de 2005



A los Señores Miembros

Del Parlamento Mundial de Seguridad y Paz

Delegaciones Americanas

Vía E mail



De mi mayor consideración:



Me dirijo a ustedes a los efectos de poner en vuestro conocimiento algunos temas que pueden afectar la seguridad de la Cuarta Cumbre de las Américas , el informe solo tiene el propósito de que cada uno de ustedes actúen, si lo consideran conveniente, ante las autoridades y organismos que están dentro de vuestra jurisdicción.



Los mandatarios de 34 países americanos celebrarán la Cuarta Cumbre de las Américas en noviembre de 2005 en Argentina, y el país anfitrión ha propuesto que el lema sea “Crear trabajo para enfrentar la pobreza y fortalecer la gobernabilidad democrática”. El problema es que vemos con gran preocupación, la poca seguridad que existe en la zona para atender semejante evento.



Para vuestro conocimiento, los participantes de las Cumbres de las Américas son los Jefes de Estado y de Gobierno de los treinta y cuatro países miembros de la OEA y sus delegaciones. Adicionalmente, también participan como observa-dores los jefes de las instituciones miembros del Grupo de Trabajo Conjunto para las Cumbres que son: Organización de Estados Americanos (OEA), Banco Interamericano de Desarrollo (BID), Comisión Económica de Naciones Unidas para América Latina y el Caribe (CEPAL), Organización Panamericana de la Salud (OPS), Banco Mundial (BM), Instituto Interamericano de Cooperación para la Agricultura (IICA), Corporación Andina de Fomento (CAF), Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE), Banco de Desarrollo del Caribe (BDC), Organización Internacional de Migraciones (OIM) y Organización Internacional del Trabajo (OIT), además de invitados especiales, privados y estatales como así también al periodismo.



Para poder arribar a un País anfitrión, existe un movimiento logístico previo de Aeronaves y personal que necesita un apoyo incondicional por parte de los Organizadores de la Cumbre designados sin importar la hora o el día al que arriben.



Es muy importante considerar que la sede de la cumbre se realizara en la ciudad de Mar del Plata, y no parece que estén en condiciones de coordinar la logística a desarrollar al arribar las delegaciones a la Argentina ya sea al aeropuerto Internacional de Ezeiza o al de Mar del Plata.

En este último hay que tener muy presente algunas serias limitaciones, es un aeropuerto regional y las dimensiones de la pista (2200 Mts. por 60Mts.) limitan mucho el arribo de aeronaves del tipo Jumbo 747 como es el caso del Air Force One de los Estados Unidos y sus escoltas los C5 Galaxy.

Por otro lado no existe espacio para que los mismos puedan permanecer mucho tiempo estacionados sin entorpecer el arribo de las otras aeronaves que concurran al evento, se van a movilizar muchos periodistas acreditados y muchas cadenas televisivas del exterior que concurren con sus propias aeronaves, por lo que se va a requerir afectar mucho transporte terrestre (que no lo hay) para transportar a los acreditados y las delegaciones.

Otro de los aspectos fundamentales a considerar es que las aeronaves necesariamente deben reabastecer sus tanques de combustible en el lugar, lo que se hace muy difícil porque el aeropuerto de Mar del Plata opera con un solo Camión cisterna el que posee una escasa capacidad para cargar aviones de gran porte, como el de los aviones citados precedentemente, cabe señalar que para cargar tan solo 1 avión C5 Galaxy se necesitan aproximadamente 3 camiones completos de JP1 lo que insume 1 hora de carga (20´por camión).



Probablemente el Señor Presidente de los Estados Unidos George W. Bush deba hacer una suerte de escala vía alguno de los portaviones de su flota normalmente estacionado a la altura de las costas del Brasil, para arribar luego a la Argentina.



Otro de los aspectos es la Hotelería Internacional , en efecto Mar del Plata no posee muchos hoteles 5 estrellas a los cuales están acostumbrados a pernoctar los miembros, se podrían enumerar un sin fin de problemas que habría que contemplar y no vemos como lo puedan solucionar.



Del estudio realizado se han detectado graves falencias, a la seguridad personal de los participantes en la mencionada reunión.



Graves falencias:



1. Arribo de las aeronaves ( Mar del Plata no sirve)



2. Logística no hay.



3. Los taxis promedio tienen entre 13 y 15 años de antigüedad y muy pocos poseen Aire acondicionado y su estado es de regular a malo.



4. Los remises no son oficiales son de particulares y son antiguos y no hay antecedentes personales de los conductores de los mismos.



5. No existen colectivos modernos en cantidad suficiente para el traslado de todas las delegaciones (estimamos que el Presidente Bush trae de 3000 a 4000 personas.)



6. No existen Helipuertos Habilitados, el único que funciona es una terraza de un estacionamiento sobre el casino del Hermitage, el mismo no fue construido para ese fin y por lo tanto no existen en el Municipio de General Pueyrredon documentación que avale que el mismo esta habilitado. Además y como si esto fuera poco no posee luces de aproximación, ni manga, ni sistema de desembarco, ni radio, vale recordar que al Vice-Presidente de la República Argentina Daniel Scioli en su visita a la Ciudad de Mar del Plata al descender del helicóptero tuvo que pasar por un tablón para poder bajar de la rampa y al Presidente de la Nación Dr. Néstor Kirchner al margen de hacerlo aterrizar en un ese Helipuerto no habilitado por la autoridad de aplicación con todo el riesgo que ello implica, le tuvieron que construir un puente con andamios para que pueda bajar. Según comentarios de fuente autorizada, los pilotos arrancaron el helicóptero presidencial, cuando los pasajeros estuvieron abordo y partieron rápidamente ya que detectaron que el edificio no resistía las vibraciones, para esperar con los motores encendidos, tal como regularmente se operan estas aeronaves.





7. Mar del Plata esta encajonada tiene una sola autopista y son prácticamente nulas las salidas de emergencia, lo mismo ocurre con el aeropuerto con una sola salida habilitada.





8. No existen salones aptos para albergar a tanta gente.





9. Se estima que no será suficiente el servicio que Telefónica de Argentina pueda prestar para la salida vía satélite por la estación terrena de Balcarce, porque estará saturada con las comunicaciones. Problema este que también hace a la seguridad.



Por eso en un momento tan difícil para la humanidad con el terrorismo, el narcotráfico y la delincuencia organizada internacional asolando a los distintos países del mundo, debemos colaborar alertando a las autoridades respectivas de estos inconvenientes.



Sin otro particular saludo a ustedes con mi mas distinguida consideración.





Dr. Julio Cesar Lascano Badaracco

Embajador At Large para el Mercosur


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La cumbre de los pueblos
by Movimientos Sociales / Declaración Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:41 PM mail:

El siguiente es el texto del llamamiento a la IIIº Cumbre de los Pueblos de América y a las movilizaciones en Mar del Plata, Argentina, del 1 al 5 de noviembre del 2005. Allí se congregarán diferentes movimientos sociales –también entidades religiosas- en el marco de la búsqueda de alternativas al modelo económico neoliberal.

Los movimientos populares de América hemos protagonizado en los últimos años extraordinarias y diversas luchas contra el modelo neoliberal en todo el continente. La profundización y coordinación de estas resistencias -que han generado otras condiciones político-sociales en la región- se enfrentan hoy con las iniciativas que pretenden sostener y acentuar la recolonización de nuestras sociedades, planteándonos nuevos desafíos en el camino de la construcción de las alternativas.

La lucha contra el Acuerdo de Libre Comercio de las Américas (ALCA) ha sido fructífera hasta ahora porque ha impedido establecer este proyecto anexionista en la fecha que estaba prevista y también porque han crecido vigorosamente las luchas y la conciencia de nuestros pueblos de que la verdadera democracia, la soberanía popular y la igualdad social únicamente podrán conquistarse en el proceso de construir una integración solidaria de los pueblos. Sin embargo, el ALCA no está definitivamente muerto y las criminales políticas neoliberales se expresan ahora en los renovados y permanentes intentos de avanzar con el libre comercio –en la Organización Mundial del Comercio (OMC), los diversos Tratados de Libre Comercio (TLCs) plurilaterales y los esfuerzos de proseguir con el ALCA-,en las presiones por el pago de la ilegítima y fraudulenta deuda externa, la promoción de políticas de militarización social con el fin de contener y reprimir las resistencias y aquellas orientadas a continuar con el saqueo de nuestras riquezas y recursos naturales, las privatizaciones y el incremento de la inequidad social y la pobreza en el seno de nuestras sociedades.

Los días 4 y 5 de noviembre próximo habrá de realizarse en la ciudad de Mar del Plata, Argentina, la IVº Cumbre de las Américas que organizada por la OEA reunirá a 34 presidentes del continente –con la exclusión expresa de Cuba.

Frente a esta Cumbre, donde el gobierno de los EEUU y los que concuerdan con élpretenden imponer el proyecto imperial de dominación y saqueo del continente –más allá de los gobiernos que expresan voluntad de distanciarse de la hegemoníaestadounidense- y continuando con la experiencia de movilización y construcción de las Cumbres de los Pueblos que tuvieron lugar en Santiago de Chile y Québec uniremos nuestras voces y nuestras luchas para hacer realidad nuestra IIIº Cumbre de los Pueblos. Para decir no al libre comercio, no al pago de la deuda externa, no a la militarización y la guerra, no a la pobreza y la exclusión de millones dehermanas y hermanos de nuestra América. Para converger y fortalecer todas lasluchas y resistencias que los movimientos populares vienen forjando en todo el continente. Nos reuniremos también para debatir y avanzar en la construcción de las alternativas al neoliberalismo y la guerra, recogiendo todas las experiencias y propuestas que vienen siendo construidas en nuestra región. Porque creemos que otra integración soberana de los Pueblos es tan necesaria como posible, en defensa de la vida y la paz, por que somos acreedores y no deudores, por que exigimos una efectiva redistribución de la riqueza. (...)

Del 1 al 5 de noviembre los esperamos en la ciudad de Mar del Plata para avanzar en el camino de hacer posible nuestra América. La América de los pueblos, de las invenciones populares y las resistencias, de las alternativas al neoliberalismo y la guerra, la de los pueblos originarios, las mujeres en lucha, los campesinos, los trabajadores, la de los jóvenes, la de la diversidad sexual, de las culturas y creencias religiosas, la de todas y todos, nosotros seres humanos dignos defendiendo lo que nos pertenece.

¡Fuera Bush de nuestro territorio!
¡Construyamos tod@s la Cumbre de los Pueblos!
¡NO al ALCA, la Deuda, la Militarización y la Pobreza!
¡NO al Libre Comercio. Si a la Integración de los Pueblos!
¡Otra América es Posible!
IV Encuentro Hemisférico de Lucha contra el ALCA

La Habana, Cuba, 30 de abril de 2005

AGENDA

17 de septiembre
SEMINARIO “DESAFÍOS DE LOS
COMUNICADORES POPULARES
EN EL CONTEXTO ACTUAL”
Casa Nazaret, Ciudad de Buenos Aires
Informes en el Centro Nueva Tierra
(011) 4345-4774 – 4342-0869 bnt@nuevatierra.org.ar

7,8 y 9 de octubre
ESPACIO FREIRE 2005
“Construir la palabra, pronunciar el mundo: claves y tareas
de la educación popular”
Casa Nazaret, Ciudad de Buenos Aires
Informes en el Centro Nueva Tierra
(011) 4345-4774 – 4342-0869 info@nuevatierra.org.ar

info@nuevatierra.org.ar

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El fracaso de la guerra de Bush
by Raúl Zibechi Saturday, Oct. 01, 2005 at 7:43 PM mail:

Los atentados del jueves 7 en Londres, coincidiendo con la realización de la cumbre del G8, ponen de relieve el fracaso de la estrategia de la administración de George W Bush -acelerada luego de los atentados del 11 de septiembre de 2001- para combatir el terrorismo, disuadir a los potenciales adversarios y revertir el declive de la superpotencia.

Aunque Londres era un objetivo largamente anunciado por los terroristas, la brutalidad de los atentados y su coincidencia con la cumbre de los países más desarrollados pone en negro sobre blanco que el camino elegido por la administración republicana no es capaz de desalentar a los terroristas. Este nuevo sacudón llega en un momento delicado para la política exterior de la Casa Blanca, cuando a sus fracasos para estabilizar la situación en Irak y Afganistán debe sumarse el resonante triunfo del ala más radical y antiestadounidense en las recientes elecciones en Irán, y luego el acuerdo de cooperación estratégica entre Rusia y China firmado hace apenas unos días en Moscú por Hu Jintao y Vladimir Putin. (...)

Cartuchos quemados

Cuando luego de los atentados a las Torres Gemelas en Nueva York y a la sede del Pentágono en Washington, la Casa Blanca anunció su guerra total contra el terrorismo, estaba dando un paso en falso. Si bien tenía la imperiosa necesidad de dar una respuesta contundente, dirigida tanto al terrorismo y a sus eventuales desafiantes como a la opinión pública nacional, el despliegue militar en Afganistán y luego en Irak implicaba quemar en un par de jugadas todos los cartuchos de que dispone la primera potencia militar del mundo.(...)

Ningún objetivo cumplido

Entre los principales objetivos de la guerra contra el terrorismo figuraban: poner orden en Oriente Medio y reconfigurar el mapa político de la región; controlar las existencias mundiales de petróleo y asegurar que no se interrumpiera el suministro; instalar un gobierno estable y amigo en Irak; evitar la proliferación nuclear; y rodear el poderío militar de Estados Unidos de aliados sólidos de modo que no pueda ser desafiado por potencias emergentes.(...)
Un buen ejemplo del cúmulo de problemas que enfrenta Bush es la situación por la que atraviesa en América Latina. En los cuatro últimos años se ha registrado un vuelco espectacular, ya que surgieron o se consolidaron gobiernos críticos hacia Washington;
sus aliados se debilitan, y fracasan dos de los proyectos estrella de la Casa Blanca en su ex patio trasero: el ALCA y el Plan Colombia. (...)
El desembarco en Paraguay y la probable instalación de una gran base militar en el Chaco (a 200 quilómetros de la frontera con Bolivia), ataca dos problemas del Comando Sur del ejército estadounidense: ubicar tropas en una zona evaluada como caliente y en la que hay grandes reservas de hidrocarburos (norte argentino y Bolivia) y la mayor reserva de agua dulce del mundo (Acuífero Guaraní), a la vez que le abre a Brasil, primer problema de Washington en la región, un "segundo frente" en el suroeste
cuando el gigante sudamericano está desplazando tropas hacia el noroeste para cerrar su frontera al derrame de la guerra colombiana sobre la Amazonia. "Distraer" a Brasilia es uno de los objetivos primordiales de Bush, ya sea debilitando al gobierno de Luiz Inácio
Lula da Silva o mellando su política exterior, que acaba de hacer naufragar sus planes andinos en Ecuador (véase BRECHA, 27-V-05).

El precio del militarismo

(...) Al hilo de los recientes atentados en Londres, puede leerse el fracaso de Washington en los términos con los que Immanuel Wallerstein recibía, a comienzos de este año, el segundo mandato de Bush: "Estados Unidos ya era una potencia hegemónica en declive cuando Bush llegó al poder en 2001.
Buscando restaurar la posición mundial estadounidense durante sus primeros cuatro años en el cargo, Bush agravó, de hecho, la situación. En este segundo período, Estados Unidos (y Bush) cosecharán la locura que sembraron".

Fuente: ALAI-AMLATINA. Extracto de la nota publicada no revisado por el autor.
* Periodista uruguayo. Editor de la revista Brecha.<< http://www.nuevatierra.org.ar/noticias_08-05#fracaso

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LA CASA ROSADA "EN COMA"...Y VIENE BUSH!
by Pravda.RU Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:01 PM mail:

En vísperas de la llegada del presidente de los Estados Unidos, George W. Bush, y todos sus colegas continentales, para asistir, la primera semana de noviembre, a la Cumbre de las Américas, la "oficina" del primer mandatario argentino, Néstor Kirchner, tiene numerosas deficiencias que arreglar, se informó aquí.

La "Casa Rosada", ámbito en el que, supuestamente, reside el Poder Argentino, necesita varios cuidados, internos y externos, según nacionales y extranjeros que la recorrieron últimamente.

Igualmente, cualquier peatón que transite por las calles Rivadavia, Balcarce o Hipólito Yrigoyen, que la circundan, puede observar que muchas persianas de antigua madera, están deterioradas o necesitan pintura. Y el color rosa está bastante desteñido.

Otro asunto que afea la fachada de la casa de gobierno es que, al ser retirados algunos aparatos de aire acondicionado, se taparon los agujeros con materiales que, de lejos, parecen pedazos de madera o de cartón.

Con respecto al interior, se habla de humedad en las paredes, goteras, problemas con los cables eléctricos, roturas en algunos pisos de madera y de baldosas, cerraduras oxidadas, vidrios rotos, etc.

Por supuesto, estos son problemas que aquejan a numerosos edificios, mansiones, casas, hoteles, estadios teatros y cines de esta "Reina del Plata", monarca en sostenida decadencia desde hace décadas, y no sólo a partir del comienzó del avergonzante "default" en este nuevo siglo.

Pero, tratándose del lugar donde trabaja diariamente el presidente Kirchner, la cosa se pone más seria. Y más ahora, cuando se acerca la visita de Bush para asistir a la reunión hemisférica en el "Hotel Hermitage", en el balneario atlántico de Mar de Plata,
ciudad que ya comenzó a convertirse en una "fortaleza", a unos 400
kilómetros al sur de esta Capital Federal.

! Y con más rigurosidad, luego de los atentados terroristas en Londres, el 7 de julio pasado!

Un humorista "porteño" ironizó: "Parece que el "patrón" de la Casa Blanca, aparte de los 7.000 vigilantes que lo cuidarán principalmente a él, quiere contratar al detective de "Duro de Matar", Bruce Willis, para que se sume y, con su experiencia, espantar malvados y liquidar a terroristas, como lo hace en las películas..."

Una visitante señaló: "Menos mal que Bush aterrizará directamente en "Mardel" y no pasará por aquí primero, para viajar acompañadito por Kirchner hasta el mar si no....! qué papelón!"

Claro que otro "papelón" podría ser que se hunda allá el piso del Aeropuerto Internacional, debido al gran peso del avión Air Force One que transportará a Bush y su numerosa comitiva desde Washington DC.

Afortunadamente, cuando vino su antecesor, Bill Clinton, para pedirle -mejor dicho "exigirle" - al entonces presidente Carlos Saúl Ménem, que suspendiera la fabricación de los misiles "Condor" para no "desestabilizar" la región, el pavimiento del cercano
Aeropuerto Internacional de Ezeiza resistió el golpe de los neumáticos y el carreteo y estacionamiento del vehículo aereo más importante del mundo.

La Casa Rosada es legendaria, mitológica y, lógicamente, deseada. Vio pasar casi toda la historia de la Repúbica Argentina, la que este 9 de julio cumplió 189 años de Independencia de España. Claro que parece cada día más dependiente, justamente, de los capitales españoles, los que hicieron pie a caballo de empresas privatizadas, las principales: petróleo, teléfonos, agua, gas, parte de la minería...

Todas las mañanas pueden verse grupos de turistas que, después de visitar la tumba del Libertador General José de San Martín, en la Catedral Metropolitana, caminan unos pocos pasos por la Plaza de Mayo, para observar el balcón de donde el presidente Juan Domingo Perón arengaba a sus "descamisados" o Eva Duarte de Perón,"Evita", enviaba mensajes esperanzadores a sus "cabecitas negras" de las provincias del norte, los que siguen tan pobres y desprotejidos como entonces....

La Casa Rosada, tal como se la ve hoy, se remonta a 1898 y, si se accede al edificio por Balcarce 24, se encuentra un típico patio del Renacimiento Italiano, también conocido como Patio de las Palmeras.

Se dice que sólo un presidente vivió en este edificio, aunque Perón, que llegaba todos los días a las 6.30, dormía ahí su siesta. Fue Roque Sáenz Peña, gobernante que hizo colocar vitraux rosados con motivos florales - los que fueron dañados con los bombardeos en 1955, cuando fue derrocado Perón- y radiadores para calefacción, que funcionan un día de invierno sí, y al siguiente no.

Y faltan retoques en el elegante Salón Sur, en el que se destaca el piso armado por artesanos belgas en marquetería con diversas maderas, predominando el roble de eslavonia.

Por supuesto, la atracción principal de la Casa Rosada es el Salón Blanco, donde prestan juramento los presidentes electos y los ministros.

Sus columnas lucen arabescos de láminas de bronce, en tanto que la araña, con 192 luminarias y un peso de 1.250 kilogramos, tiene un baño de oro de 24 kilates.

En sus fondos, el Salón Blanco tiene a la República en figura de mujer y el Escudo Nacional sobre el cual se encuentran dos ángeles que simbolizan la Gloria.

En sus esquinas, se pueden apreciar sendos bustos de San Martín y del General Manuel Belgrano, creador de la bandera nacional blanquiceleste con un sol al medio.

Todos estos adornos vieron pasar presidentes crueles, torpes, mentirosos, cobardes, demagogos, tramposos, ladrones, dictatoriales, hipócritas y farsantes, pero también carismáticos, eficientes, ingenuos, patriotas, honrados, educadores, buenos administradores y defensores del pueblo...

!Pero fueron los menos!

Henry Giacomelli
INPA

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Preocupa la posible visita de Bush al país
by Fuente: DyN Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:03 PM mail:

Cumbre de las Américas
Preocupa la posible visita de Bush al país

13/07/2005 - "Sí, claro. Para nosotros es obviamente una gran preocupación", sostuvo Arslanian al referirse a la organización del cónclave que sesionará en Mar del Plata a comienzos de noviembre, y a la luz de los últimos atentados terroristas en Londres.

Arslanian dijo en declaraciones radiales que se viene trabajando "desde hace muchos meses" con organismos de seguridad de Estados Unidos y precisó que entre los anuncios que hará esta tarde figura la creación de un comando único sobre la costa, que además de Mar del Plata abarcará a la departamentales de Dolores y Necochea.

"Consideramos toda la costa como una unidad política a los fines de establecer un esquema de defensa. Tenemos mucho personal de inteligencia trabajando allí", indicó.

Además, comentó que se están coordinando tareas con las autoridades nacionales: "SIDE, por un lado, y por otro Gendarmería, Prefectura y Policía Federal".

En otro orden y ante una pregunta, aclaró: "yo no tengo registrado, por lo menos en el área de la seguridad" que la gobernabilidad se vea afectada por la interna peronista, aunque pidió a los legisladores duhaldistas que le den "tratamiento rápido" a los proyectos del Ejecutivo provincial.

"Mi idea, y seguramente será el de toda la dirigencia política, es de algún modo poner un paraguas al tema de la seguridad y que ésta no sufra ningún tipo de tropiezo, dado el carácter más que sensible que tiene la cuestión", señaló Arslanian.

En cuanto a la interna en sí, el ministro se pronunció en favor de la "unidad", pero confió que si no fuera así, las distancias "se resolverán razonablemente".

Aclaró que "en lo que a mí concierne, me he cuidado de no tener ningún tipo de intervención en este tipo de discusiones porque me parece que es la mejor manera de proteger el área que tengo a mi cargo, que es de mucha conflictividad".

Dijo que "hasta donde pueda" se mantendrá al margen de la interna, ya que, insistió, "es el mejor servicio que se le puede hacer a la tan delicada responsabilidad que me han confiado".

Fuente: DyN

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Tema de seguridad en Cumbre de las Américas es cortina de humo
by Roberto Molina Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:04 PM mail:

Buenos Aires, 22 sep (PL) La insistencia en el tema de la seguridad de la IV Cumbre de las Américas de Mar del Plata en noviembre se erige como la mejor cortina de humo ante los problemas concretos de cara a ese foro.


Las autoridades argentinas se empeñan en subrayar, en primer lugar, que el país no es un objetivo para un ataque terrorista, y en segundo lugar, que tiene adoptadas las medidas para preservar la integridad de los 34 mandatarios que se supone asistan.



Pero la postura más drámatica y menos esperada sobre la cuestión provino de quien menos se espera en un gobierno responsable por la organización de una reunión de esa importancia, en este caso, el canciller.



En declaraciones a la emisora Radio Continental que hoy amplifican todos los medios con grandes titulares, el ministro de Relaciones Exteriores, Rafael Bielsa, reiteró las garantías del país sede a todos los participantes.



Pero abrió un gran paréntesis de duda al añadir que "no va a haber ningún episodio grave por negligencia en la organización argentina".



"Hay que rogarle a Dios que no suceda (un acto terrorista durante la IV Cumbre) porque pasó en Londres, en Nueva York y puede suceder en la Argentina, pero no va a ser por negligencia organizativa, sino porque a veces las cosas suceden", expresó.



De acuerdo con la emisora, el canciller dijo que la grandes oportunidades siempre son un peligro de ser objetivo de actos de este tipo e indicó que la Cumbre no queda fuera de esa hipótesis.



Empero, todo el énfasis de los medios recayó en el modo en que Bielsa se encomendó a la denominada Providencia Divina, algo poco compatible con la misión del conductor de la política exterior.



En su encuentro con la emisora- tal vez porque no se lo preguntaron- el ministro no se refirió a las diferencias no superadas entre los países participantes y que hacen que menos de la mitad de los artículos del proyecto de Declaración Final aún no se hayan discutido.



En la recién celebrada reunión del Grupo de Revisión de la Implementación de Cumbres (GRIC, Buenos Aires, 7-9 de septiembre) prevaleció el enfrentamiento entre los defensores del llamado Consenso de Washington y quienes propugnan por una reforma del sistema financiero internacional.



En el primer bando, muy reducido, se encuentran el omnipotente Estados Unidos, con respaldo de Canadá y, en parte, Chile, abogados del modelo neoliberal de mayor desregulación, apertura y preeminencia del sector privado.



En el otro están Argentina y prácticamente el resto de los gobiernos del subcontinente, que quieren incorporar una crítica a las políticas aplicadas en los 90, rfesponsables del aumento de la pobreza y la inequidad en la llamada década perdida.



El país anfitrión propuso como lema de la Cumbre "Crear trabajo decente para enfrentar la pobreza y defender la gobernabilidad democrática", que ganó mayoritario apoyo como vía para avanzar hacia un desarrollo sustentable y a un orden con justicia social.



Pero esa no es la visión de Washington, favorable a un pronunciamiento positivo sobre esas fracasadas políticas e insiste además en introducir un párrafo sobre el Area de Libre Comercio de las Américas (ALCA) que fue, en definitiva, lo que estuvo en el origen de estos foros (Miami, 1994).



Otro asunto del que poco se habla es la convocatoria masiva y multinacional para la llamada Cumbre de los Pueblos, que sesionará también en Mar del Plata simultáneamente con la reunión de jefes de estado, cuyos preparativos marchan a todo tren, de acuerdo con las organizaciones no gubernamentales argentinas.



Son precisamente éstas, así como varios partidos políticos y movimientos populares del país, quienes prácticamente cada semana demandan del gobierno que se abstenga de recibir al presidente de Estados Unidos, George W. Bush, en suelo argentino en noviembre.



La consigna "Bush, ni un pie en la Argentina" gana adeptos y está gráficamente expresada en aceras, pavimento, paredes y los más insospechados lugares del ámbito capitalino y nacional.



En tanto, los poderosos medios de difusión, en manos de una oligarquía proclive a los mandatos de la mayor superpotencia del planeta, evitan abordar estos asuntos de fuerte connotación política.



Sin embargo, dedican abundante espacio al tema de la seguridad, que con su enfoque tremendista sobre la posibilidad de un atentado se aviene totalmente a los pretextos esgrimidos por la Casa Blanca para silenciar todo disenso: la llamada lucha contra el terrorismo.

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Sudamérica: una cumbre con segundo turno
by Abel Sardiña Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:05 PM mail:

Río de Janeiro, 1 oct (PL) La cumbre de la Comunidad Sudamericana de Naciones celebrada en Brasilia, será quizás la primera en la historia con un segundo turno, para efectuar un debate político sobre la integración reclamado por el presidente venezolano Hugo Chávez.


Chávez se negó en un inicio a firmar la declaración final, porque les fue entregada para su aprobación por los cancilleres reunidos el día antes, y no hubo tiempo para un debate político profundo de los diversos temas.



Igualmente cuestionó que en muchos aspectos se fijan objetivos vagos, sin plazos para su cumplimiento.



También que no se consideró una propuesta formulada por él junto con el presidente uruguayo Tabaré Vázquez, para crear una Comisión del Sur que definiría un plan estratégico 2005-2010, enfocada a una verdadera integración.



Ante una solicitud del canciller brasileño Celso Amorim, y la propuesta de Lula de hacer ese debate en la cumbre del Mercosur en diciembre, que será abierta a todos los países sudamericanos, Chávez accedió a firmar.



Lula acotó que sería ideal si todos pudieran disponer de dos días, porque, "realmente, necesitamos hacer un debate político como sugiere Chávez".



Fue significativo que luego ambos primeros mandatarios almorzaron juntos, mientras que los demás participantes en la cumbre iban abandonando Brasilia.



Antes Chávez había dicho que la Comunidad Sudamericana estaría condenada al fracaso si adoptaba los mismos esquemas neoliberales de integración del Mercosur y la Comunidad Andina de Naciones.



Y el viernes propuso a sus colegas, en un concepto distinto de integración, adoptar un plan conjunto de tratamiento médico gratuito, otro contra el analfabetismo y crear un Banco de Desarrollo del Sur.



Acotó que el 28 de octubre su país será declarado libre de analfabetismo, gracias a la colaboración de Cuba, agregó que "un problema de 200 años fue erradicado en un año y medio", y opinó que antes de hacer carreteras y gasoductos, los gobiernos debían resolver la cuestión del analfabetismo.



También propuso un plan latinoamericano para tratamiento de la salud, igualmente con la cooperación de su país y Cuba, y afirmó que ambas naciones pueden ayudar a la región a desarrollar la medicina gratuita.



Ejemplificó la asociación entre Cuba y Venezuela en esta área, con un plan para formar 200 mil médicos latinoamericanos de 2005 a 2015.



La otra propuesta fue la creación de un Banco de Desarrollo del Sur, mediante una decisión política de usar en el proyecto una parte de las reservas monetarias de cada país. "Parece una estupidez que la mayor parte de nuestras reservas estén en bancos del Norte", remarcó.



Los 12 dignatarios o sus representantes decidieron trabajar por una zona de libre comercio en la región, buscar mecanismos alternativos de financiamiento y promover la exención de visas entre sus países.



Una declaración al respecto considera fundamental alcanzar esa meta con la participación de los países miembros del Mercosur y de la Comunidad Andina de Naciones, más Chile, Guyana y Surinam.



La cita seleccionó como áreas de acción prioritaria de la Comunidad el diálogo político, la integración física y energética, medio ambiente, mecanismos financieros intrínsecos a la región, telecomunicaciones, asimetrías, promoción de la cohesión, inclusión y justicia social.



Otro resultado importante de la Cumbre fue resultó el marco para la firma de importantes acuerdos de Venezuela con Argentina y en especial con Brasil, cuya importancia para la integración sudamericana coincidieron en resaltar Lula y Chávez.



Los documentos firmados por las estatales Petrobrás y PDVSA prevén inversiones de cuatro mil 700 millones de dólares, dos mil 500 millones de ellos para construir una refinería en el estado brasileño de Pernambuco.



La refinería garantizará autonomía en combustibles a todo el Nordeste brasileño y generará 230 mil empleos durante los cuatro años de su construcción. Ambas compañías dividirán a partes iguales las inversiones y los 200 mil barriles de petróleo pesado que esta procesará por día.



También fue firmado un pre-acuerdo de creación de una "Joint Venture" para desarrollar campos petrolíferos en Venezuela con reservas estimadas en 11 billones de pies cúbicos y cuya explotación demanda inversiones de dos mil 200 millones de dólares.



Otra asociación es para ejecutar estudios de cuantificación y certificación de las reservas del campo Carabobo 1 de la franja del Orinoco, también en Venezuela, con el objetivo de explotarlo con una participación de PDVSA con 51 por ciento y Petrobrás con 49.



Chávez indicó que estos y otros acuerdos firmados contribuyen a la creación de modelos, pues se apartan del neoliberalismo, del dominio de las transnacionales y debilitan los mecanismos de explotación de los pueblos sudamericanos.



Reiteró la voluntad de Venezuela de compartir su potencial energético con los países latinoamericanos, lo que asusta a los países desarrollados.



Lula, por su lado, precisó que estos acuerdos significan "la concretización de un sueño, como dice Chávez, alimentado por muchos combatientes que a lo largo de siglos marcaron la historia de América Latina. El sueño de la integración".



Agregó que el cambio de política y la lucha por la integración molesta a quienes "estaban habituados a decidir y nosotros a decir amén", y ahora perciben que "nos respetamos y queremos ser oídos en cuanto países soberanos, dueños de las soluciones para los problemas".



El presidente brasileño concluyó afirmando que, con este paso, ambos gobiernos están diciendo a sus pueblos, a América Latina y al mundo "que la integración no es más un deseo, es una realidad".

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Denuncia Cuba posible magnicidio contra el presidente Chávez
by comunista vero Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:07 PM mail:

Santiago de Chile, 1 oct (PL) Cuba denunció aquí el peligro de un magnicidio contra el presidente Hugo Chávez y llamo a la solidaridad internacional con Venezuela en su lucha por la independencia y la soberanía nacional.


En una exposición ante cientos de personas que asistieron al seminario Socialismo del Siglo XXI, auspiciado por el semanario Punto Final, el delegado cubano Tubal Páez advirtió que, "en su desesperación", las autoridades norteamericanas son capaces de todo".



"Venezuela necesita de la solidaridad de todos, de los que respetan la democracia y la autodeterminación, y los que desean que esa nación logre la justicia no conquistada todavía por el pueblo que libró las primeras batallas por la independencia de América Latina", afirmó.



El parlamentario y presidente de Unión de Periodistas de Cuba (UPEC) remarcó que "el nerviosismo y la torpeza" del gobierno norteamericano pueden conducirlo "a una locura con el propósito de apoderarse del petróleo de los venezolanos".



"No es difícil imaginar las consecuencias de una agresión a ese país y por eso apuestan al magnicidio", subrayó tras recordar la exhortación pública al asesinato de Chávez hecha recientemente "por un fanático" muy allegado al circulo político de (George W.) Bush".



El seminario, en el cual participaron también delegados de Brasil, Venezuela y Chile, tuvo como finalidad analizar las perspectivas del socialismo a la luz del renaciente interés por esa corriente política en América Latina y otras partes del mundo.



En su intervención, Páez hizo un recuento de la grave situación que enfrenta la humanidad en nuestros días, amenazada por fenómenos naturales derivados del cambio ambiental, el agotamiento de sus recursos naturales y la agresividad de Estados Unidos.



Tras resaltar que más de mil millones de habitantes poblarán el planeta cuando la era del petróleo haya concluido, el delegado cubano se preguntó: "¿Como seremos gobernados u organizados socialmente para producir alimentos, viviendas, salud, educación y transporte?".



Dijo que obviamente la solución entonces no podrá venir del modelo que el Fondo Monetario Internacional, el Banco Mundial y otros organismos financieros pretenden imponer para asegurar la sobrevivencia y dominación del capitalismo.



No hay posibilidades de mantener ese orden que provoca sufrimientos, acumulados durante siglos, a millones de habitantes del planeta y los lleva a la desesperación, apuntó.



Destacó que Cuba ha demostrado, en condiciones muy difíciles, que se puede llevar adelante un genuino proyecto social donde los intereses más sagrados del hombre, la salud, la educación, la vivienda, el trabajo, una jubilación digna, están garantizado.



En su intervención, largamente aplaudida, el parlamentario cubano se refirió en este contexto a la alianza estratégica de colaboración entre Cuba y Venezuela con recursos propios, en el marco de la Alternativa Bolivariana para las Américas (ALBA).



Aseveró que los beneficios económico y social en los terrenos de la salud, la educación y la energía, hechos posibles a través de este mecanismo, han tenido un gran impacto en los pueblos de la región.



Dijo que en el Siglo XXI cada pueblo hará lo que pueda de acuerdo a sus posibilidades, "pero solo el socialismo, por la organización, las motivaciones y fuerzas que desencadena, está en condiciones de salvar a la humanidad".

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Declaraciones del Intendente Katz con respecto a diversos temas de la actualidad
by Intendente di Mar del Plata Katz Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:12 PM mail:

El Intendente Municipal Daniel Katz destacó este lunes -en declaraciones vertidas a FM Premium- la posición de los diferentes bloques partidarios en referencia a la gestión de gobierno y consideró que los mismos no han bloqueado "las posibilidades de gobernar", al mismo tiempo que reiteró su preocupación sobre los índices de desempleo en la ciudad, a pesar de la disminución de los porcentuales según las estadísticas dadas a conocer por el INDEC. Por otra parte, el titular del Ejecutivo Municipal criticó las versiones que desacreditan la realización de la IV Cumbre de las Américas y destacó los dichos del Embajador de los Estados Unidos, Lino Gutierrez en una diario de tirada nacional el pasado domingo.

Con respecto a la situación socio económica en el Partido de General Puyeyrredon, Katz subrayó que "lo veo mejor, no lo veo estructuralmente bien, pero creo que básicamente Mar del Plata como marca con reconocimiento a nivel regional y nacional, de algo que está asociado a estándares de calidad, ha recuperado su espacio perdido. En Argentina se habla de Mar del Plata como la ciudad capital del turismo, el espectáculo se traslada en el verano, es una ciudad que este año ha cerrado primera en organizar sede de congresos y convenciones del interior del país. El Hotel 13 de Julio es el segundo hotel del país en organizar este tipo de eventos. La pesca se reactivó, la industria textil se reactivó. Pero también hay mucha gente que todavía tiene problemas serios de trabajo, que lucha contra el trabajo en negro, y todo lo que implica eso en materia social y económica. La pesca la veo bien, pero la veo con algunas incertidumbres a corto plazo. La industria textil siempre con la amenaza de la modificación de la paridad cambiaria, pero sin que termine de conformarse paraguas ante una importación masiva. Estamos mejor pero hay que consolidar un montón de cosas. La industria de la construcción ha tenido una reactivación muy importante. Tenemos que trabajar en las cosas que uno percibe que están amenazadas".

El Plan de Obras para la IV Cumbre y los trabajos en los barrios marplatenses

En referencia al equilibrio entre los trabajos relacionados con la IV Cumbre de las Américas y las tareas en los diferentes barrios de Mar del Plata, el Intendente dejó en claro que no se verán afectados: "De ninguna manera, al contrario. Hace quince días inauguramos la iluminación en Mario Bravo, una obra netamente barrial. Lo mismo hacemos en barrios como Libertad, Belgrano, Autódromo. Licitamos obras en calles en el barrio del Puerto, Padre Dutto, 12 de Octrubre, Juramento, por contribución por mejoras. Estamos por construir la planta de reciclado de residuos. La semana pasada se comenzó a construir el centro de contención de menores. Buscamos el financiamiento para el Emisario Submarino, la construcción de la Ferroautomotora contra viento y marea. Estamos licitando la instalación de la torre para retransmitir Canal 7 en la ciudad. Seguimos trabajando en los barrios de la ciudad".

La Cumbre de los Pueblos: "Hay una integración. No vienen en contra de nada"

Con respecto a la realización de la Cumbre de los Pueblos, que será paralela al encuentro de los presidentes de toda América, el titular del Ejecutivo local explicó que "en todas las cumbres hay una contracumbre. Por un lado se reúnen los presidentes y la cumbre de los pueblos, que son aquellos que tienen una visión distinta a la de los gobiernos nacionales y que se reúnen en forma simultánea. Tenemos que conocer cómo es el tema de la cumbre de los pueblos. El 4 de noviembre, en la reunión de todos los 34 cancilleres de América habrá 10 representantes de la cumbre de los pueblos, para incorporar lo que ellos decidieron en la agenda de los presidentes. Pasa en todas las cumbres. Hay una integración, los he recibido. No vienen en contra de nada, sí a decir que tienen otra visión distinta que se manifestará. Se está organizando una marcha multitudinaria de apoyo a lo que esta cumbre de los pueblos resuelva".

Operaciones de prensa con respecto a la Cumbre: "Me da bronca perder tiempo y energía en estas operaciones bastante berretas"

"Me da bronca perder tiempo y energía en estas operaciones bastante berretas. Tres cosas: desde que apareció esa operación de prensa en algún medio nacional. La esposa del presidente vino a Mar del Plata, ratificó su confianza, que la cumbre se hace aquí. La cancillería vino y firmó el contrato de bloqueo de vacantes de los hoteles congelando 9200 camas para la cumbre. Ayer en La Nación hubo una nota al embajador de Estados Unidos en Argentina, dice en un recuadro que nunca dudó de la capacidad de Mar del Plata para organizar la Cumbre. No hay 200 efectivos de la CIA trabajando en Mar del Plata, el presidente Bush dormirá en un hotel y no en un portaviones como circula por ahí. Hoy ya puedo decir con más credibilidad en la gente, porque las máquinas están trabajando, la semana que viene comienzan las obras en la Autovía 2 para ensancharla hasta Luro. Tenemos un apasionante desafío que es organizar la Cumbre, que no es poco problema, así que no inventemos que se hace o no se hace. La cumbre hace a la imagen de un país. Ayer en CNN transmitían en directo al nuevo secretario de la Organización de Estados Americanos (OEA), y le dedicó varios minutos de su discurso a hablar del encuentro en Mar del Plata, creo que se empiezan a redondear ciertas cuestiones. Seré un marplatense feliz cuando 30 días antes de la cumbre recorramos todos los canales nacionales y americanos y se esté hablando de Mar del Plata. Vamos a ver imágenes de Mar del Plata y estamos cerrando la difusión previa de qué es Mar del Plata, con imágenes promocionales del puerto y la ciudad" indicó el Intendente Municipal.

Katz y los índices de desempleo en la ciudad: "Si pudiera pedir un deseo a alguien, pediría que cada marplatense tuviera un trabajo decente"

En otro pasaje de la entrevista, el funcionario se refirió a la disminución de los índices de desempleo en Mar del Plata y manifestó su preocupación por el trabajo en negro: "Trabajo, que no hubiera un marplatense sin trabajo. Sé que no es una tarea exclusiva del Intendente, pero si pudiera pedir un deseo a alguien y me lo concediera, pediría que cada marplatense tuviera un trabajo decente, después nos arreglamos solos. El nivel de desempleo en la ciudad bajó un puntito, según el INDEC, con respecto a la desocupación que teníamos hace tres años estamos en menos de la mitad, está bien. El día que asumí había 24,1% primero en el ranking del país. Hoy estamos hablando del 10 y algo. Fenómeno, pero seguimos con el 10%, pero si a eso le sumamos a la gente que tiene un trabajo precario, en negro, la preocupación es esa".

"La oposición no me ha bloqueado las posibilidades de gobernar"

Por otra parte, Katz dejó en claro su opinión con resepcto a la posición de los diferentes bloques opositores: "La oposición no me ha bloqueado las posibilidades de gobernar. A veces tienen que criticar, marcar errores, diferenciarse. No estoy disgustado de cómo se mueve la cosa política en Mar del Plata. Hay madurez, no en todos los sectores, pero la oposición como concepto, sí lo hay. No creo en los partidos políticos y sí en las personas. No creo que los decentes y capaces estén en un solo lado y los delincuentes e incapaces estén en otro. En ambos están repartidos. El desafío que tiene argentina para pegar el salto cualitativo es incorporar cada día más a la gente común con capacidad, ganas y sin vicios para administrar la cosa pública. Es duro porque cuando curzás el umbral, recibís de algunos sectores una andanada nada grata".

El respeto a su persona y su futuro político

"Siento que el marplatense y batanense tienen respeto. A mi me enseñaron que lo que uno quiere recibir en la vida es lo mismo que tiene que dar en la vida. Puedo no dar respuesta en un montón de cosas, por distintos motivos, pero lo que nunca le niego es respeto. Trato a todos por igual y lo siento de esa manera. No espero fervor ni amor. Sí seguir sintiendo el mismo respeto de siempre. Quizás porque sea un tipo normal, común. Trabajo de intendente, no soy Intendente y tengo en claro que el 11 de diciembre de 2007, cuando vuelva a mi casa, seguiré siendo el mismo tipo. Mis amigos seguirán siendo los mismos y no los que ahora pretenden ser amigos del Intendente" manifestó el Jefe Comunal al destacar el respeto que recibe del vecino marplatense. Asimismo, Katz ratificó su decisión de no presentarse en elecciones del 2007 y las posibilidades de aceptar un cargo fuera de la ciudad: "Lo que es seguro es que no voy a ser candidato a Intendente seguro. Tengo otras cosas, prioridades en mi vida. A mi no me gusta fallar en nada y para eso tenes que dejar todo: tenes que poner tiempo, esfuerzo. Ofertas y posibilidades no me faltarían, pero tengo chicos chicos, jamás me iría a vivir lejos de Mar del Plata. Me gusta que se críen acá y no me voy a ir a vivir a La Plata".

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CAMPO DE CONCENTRACION EN MAR DEL PLATA
by Sudestada / Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:17 PM mail: argentex@no-log.org

CAMPO DE CONCENTRACI...
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Gigantesco plan de seguridad para recibir a Bush


Espías de EE.UU. se instalaron en la ciudad y la Policía define el lugar de los francotiradores. Prevén una custodia de 7.500 hombres y aviones de combate. Ya evacuan comercios. Y censan a los vecinos

Túneles secretos, espías disfrazados, francotiradores apostados en las torres más altas, vecinos censados por la Policía, obreros por todas partes y mucho, mucho miedo. Tres meses antes de la IV Cumbre de las Américas, que entre el 4 y 5 de noviembre traerá a esta ciudad al presidente de Estados Unidos, George Bush, y otros 34 mandatarios del continente, Mar del Plata amanece cada mañana envuelta en osados rumores, que se mezclan con sorprendentes datos sobre el operativo de seguridad que se está poniendo en marcha.

Los cálculos previos dicen que para la Cumbre, cuyas reuniones de cancilleres y ministros comenzarán el 1º de noviembre, llegarán unos 10.000 visitantes y 2.500 periodistas. Para protegerlos, el Ministerio del Interior diseñó un operativo de seguridad que involucrará a 7.500 efectivos de las Policías Federal y Bonaerense, Prefectura y Gendarmería, con sus grupos comando para control de objetivos fijos -como los hoteles- y todas las unidades especializadas en explosivos. Además de una cantidad indeterminada de agentes de la SIDE.

Este equipo será reforzado por los casi 2.500 custodios que traerán los presidentes extranjeros más sus servicios de inteligencia, con el protagonismo de la CIA y el FBI estadounidenses. Que no sólo se moverán por donde lo haga Bush. Las reuniones centrales del evento se llevarán a cabo en el hotel Hermitage, y los encuentros de ministros se realizarán en el hotel Costa Galana y el teatro Auditorium.

La presencia de Bush está rodeada de un aura de secreto que alienta fantasías, aunque no todos son fantasmas: después de cinco disimuladas visitas para reconocer el hotel Sheraton, donde se alojará la mayoría de los 2.000 hombres que integrarán la delegación, hace unas tres semanas ya se instaló un grupo fijo de espías, para controlar la operatoria habitual del hotel y aprender cada una de las tareas que implica manejar el edificio. Una fuente de inteligencia y dos empleados del Sheraton confirman a Clarín que el hotel será completamente desalojado durante la Cumbre; su personal tendrá licencia y será reemplazado por estadounidenses, desde cocineros hasta conserjes y mucamas. "Vinieron a poner cámaras y ya cubren algunos turnos de vigilancia", revela un empleado.

Pero lo más probable es que Bush no duerma en el Sheraton, sino en un portaaviones que permanecería anclado a unos kilómetros de la costa. Se ahorraría así los 920 dólares más IVA diarios que cuesta la suite presidencial, pero tampoco podría disfrutar de la agitada movida nocturna de los boliches de la calle Alem. ¿O sí?

Un empleado de la base naval de Mar del Plata y otro del Sheraton son las fuentes más cercanas a una de las leyendas más taquilleras de la Cumbre: afirma que desde hace meses comenzó a construirse un túnel que parte del segundo subsuelo del hotel, pasa por debajo del campo de golf y la avenida costanera y termina dentro de la base militar, que está a 380 metros en línea recta, para garantizar un escape veloz en caso de emergencias. Nadie pudo confirmar el dato. Nadie se atreve a desmentirlo.

Mar del Plata está atiborrada de policías que pinzan las calles con operativos candado. Clarín fue interceptado por uno de ellos, durante el cual fueron tomados todos los datos del auto y los de sus ocupantes y se revisó el vehículo con un detector de metales. Fuentes de la Policía Federal admitieron además que ya están eligiendo departamentos altos para apostar francotiradores, y que piensan alquilar o vigilar los que estén vacíos y ofrezcan buenas perspectivas para atentar contra los presidentes.

El operativo también contempla el aire. Desde un radar de tres dimensiones instalado en la base de la Fuerza Aérea de Tandil para detectar naves intrusas, hasta aviones de combate, se habla de los Mirage, surcando los cielos por encima de los helicópteros de la Policía bonaerense.

La torre Demetrio Elíades es más conocida como "edificio Havanna" por la publicidad que corona su terraza. Con 39 pisos y a 300 metros del Hermitage, es una de las tres construcciones sobresalientes que rodean al hotel y que preocupan a los organizadores. "Pero qué seguridad pueden dar, por favor. Este país no está preparado para este evento. Tengo terror", dice Elena, una locuaz vecina de la torre.

La municipalidad no hace mucho por despejar la incertidumbre de los marplatenses. Atado a los tiempos que el Ministerio del Interior establezca para dar a conocer detalles del operativo, el intendente Daniel Katz sólo anunció que en los próximos diez días va a comenzar un exhaustivo censo de vecinos del área involucrada en el operativo. Dividida en cuatro sectores, esa zona será recorrida por policías, que harán listados de las personas que viven y extenderán credenciales que funcionarán como único argumento para circular: los parientes y amigos que no estén censados quedarán afuera de la "zona de exclusión".

Frente al Hermitage, en el Casino, el promedio de edad de los jugadores supera largamente los 65 años, con nutrida presencia femenina. Hace frío, y el rechinar de las fichas no alcanza para vaciar de silencio el inmenso salón del primer piso. Don Daniel Pane no desentona con el público que puebla las mesas de juego y decidió creer en el rumor que dice que el casino estará cerrado durante el evento. "No sé si toda la semana o tres días, pero nos cierran", se queja.

La clausura de los negocios aledaños a los hoteles es el tema más polémico. Los comerciantes temen que si tienen que cerrar, nadie les pague esos días. Y no hay buenas noticias para ellos: "No hay ningún plan de contemplar el lucro cesante de los comerciantes", admite el subsecretario de Relaciones Institucionales de la ciudad, Aníbal Drago.

Pero por supuesto, la Cumbre también tendrá sus ganadores. Los dueños de las propiedades caras y céntricas de la ciudad ya pueden poner el champán en la heladera. "Los precios de los alquileres para esa fecha se fueron a las nubes", dice Alejandro Acámpora, agente inmobiliario. "La Cancillería nos pidió que buscáramos departamentos y casas con nivel de cuatro y cinco estrellas, que tengan servicio de mucama, para alojar a la tercera línea de funcionarios", continúa. Buscan propiedades en el centro, La Perla, Plaza Colón, Playa Grande y el barrio Los Troncos. ¿Las tarifas? Por un dos ambientes se están haciendo reservas a 100 dólares por día; las casas, a partir de los 500 dólares. Si tienen pileta y quincho, ninguna se alquilará por menos de mil dólares por día. Un detalle: es frecuente el pedido para que las casas tengan "dispensers" de agua mineral. Los suspicaces dicen que es por miedo a un ataque químico en la red de agua.

Mar del Plata está destripada: camiones, grúas y excavadoras la descosieron por todas partes, bajo la promesa de dejarla resplandeciente en tres meses. Las barrancas de Playa Grande y las veredas de Punta Iglesia, Plaza Colón -regada esta semana con unas inexplicables palmeras caribeñas- y la diagonal Alberdi están intervenidas por obreros que trabajan a destajo para gastar los 90 millones de pesos que los gobiernos nacional y provincial le acercaron al intendente Katz para que maquillara la ciudad.

El Hotel Provincial es otro de los campos de batalla pre Cumbre. Abandonado desde hace siete años, prometen que las obras de restauración de la fachada comenzarán mañana. El último escollo para iniciarlas fue removido de manera violenta este fin de semana, cuando la Policía desalojó a los empujones a seis de los locales de la recova del hotel que da a la rambla. "Es un atropello, en lugar de pedir que arreglen los locales, están dejando a unas 600 familias sin trabajo. Usan a la Cumbre para hacer un negocio inmobiliario", dicen las abogadas de los negocios concesionados, Betina Leites y Sandra Pérez.

El aeropuerto de Camet también está revuelto por los obreros. Los trabajos, que triplicarán las medidas del salón VIP y reacondicionarán el resto de las instalaciones, "comenzaron un poquito tarde", según reconoce uno de los responsables. Para recuperar el tiempo, desde mañana trabajarán unas 150 personas durante las 24 horas. Fuentes de la concesionaria Aeropuertos Argentina 2000, desmintieron ante Clarín otro de los mitos que ya dejó esta Cumbre: "El Air Force One, el avión del presidente Bush, aterrizará perfectamente en nuestra pista, y como el resto de los aviones oficiales después partirá hacia la base de la Fuerza Aérea de Tandil". El Air Force One será custodiado como siempre por cinco aviones Galaxy. Pero no es cierto que el avión de Bush tendrá prohibido estacionar para que la pista no se hunda, como se estuvodiciendo,como dijo otra leyenda. ¿Será esa la última?

- por Claudio Savoia (Clarin)
De Rebelion - El Reino del revès -05-08-2005
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Mar del Plata ya empieza a "blindarse"

Habrá 7.000 policías, aunque la cifra todavía puede aumentar. Ya hay misiones norteamericanas de avanzada.


(...) No quedará detalle librado al azar (...) La organización y seguridad del evento están a cargo del Ministerio del Interior y de la Cancillería. Hace menos de tres meses, el 27 de abril, el comisario general de la Policía Federal Carlos Pardal fue nombrado jefe del comando unificado encargado del operativo.
Junto a él trabajará un delegado coordinador, que será quien dirija a todos los efectivos destacados en Mar del Plata por la Federal, la Policía bonaerense, la Gendarmería y la Prefectura, aunque también participarán del operativo muchos agentes de la SIDE. Altos oficiales de cada una de estas fuerzas y un representante del municipio de General Pueyrredón conformarán, a su vez, el Gabinete de Coordinación.

Los aspectos relacionados con la seguridad que se brindará a los 10.000 visitantes que llegarán para el encuentro se mantienen en estricta reserva, (...). Hasta el jueves, se sabía que entre hombres de todas las fuerzas trabajarán unos 5.000 efectivos; la mitad de ellos de la Policía Federal. Pero tras los últimos atentados el subsecretario Drago afirmó que el operativo tendrá "7.000 efectivos". Es muy probable que esta cifra siga creciendo con el correr de los meses. A su vez, se calcula que los presidentes traerán otros 2.500 custodios.

Un anticipo de las medidas de seguridad que se implementarán en noviembre pudo verse a mediados de junio, cuando Mar del Plata fue sede de la Cumbre de Ministros de Salud. En esa ocasión, hubo un helicóptero frente al Hermitage listo para evacuaciones de emergencia, y en el hotel se montó un quirófano. En Mar del Plata dicen que "se está aprendiendo de algunos errores cometidos" en esos días.
Por ejemplo, los vecinos que viven cerca del hotel se quejaron por la falta de información: de un momento a otro aparecieron vallados en las calles, el tránsito fue desviado y los comerciantes pusieron el grito en el cielo. Dicen que sus ventas cayeron hasta en un 50 por ciento.

Para la Cumbre de las Américas ya fueron advertidos. Habrá controles rigurosos: serán censados uno a uno y acreditados. Sólo exhibiendo la credencial ante los guardias podrán volver a sus casas. Se estima que los vallados dejarán cercadas unas 150 manzanas, y los medios de transporte público también tendrán estrictos controles programados y sorpresivos, aunque todavía no se conoce a través de qué medidas específicas se espera evitar sor presas desagradables. Tampoco trascendieron aún detalles sobre la protección del hotel Costa Galana, donde se reunirán los cancilleres, ni del operativo que debería garantizar la seguridad de los 34 presidentes cuando se saquen la tradicional foto del evento frente al abandonado Hotel Provincial.

Se sabe que los organizadores argentinos recibieron asesoramiento de los expertos canadienses que "protegieron" la Cumbre realizada en Quebec en 2001, y también de los italianos que condujeron el más reciente operativo montado para los funerales de Juan Pablo II en Roma. (...)
Mientras, los preparativos para la Cumbre no cesan. Mar del Plata está siendo "maquillada" con obras de iluminación, repavimentación y ornamentación de puntos turísticos. Así como las obras encaradas en la ciudad son seguidas de cerca por el Gobierno nacional, que aportó unos 90 millones de pesos, los hombres de seguridad norteamericanos no pierden de vista ningún detalle de la organización local: según fuentes oficiales consultadas por Clarín, ya hubo al menos cinco visitas de agentes de la CIA y del FBI a Mar del Plata.

El presidente George Bush y su delegación de 2.000 hombres, entre los que se incluyen mucamos y cocineros, tomarán por completo el Sheraton y otros tres hoteles. Bush (también otros 18 presidentes) llegará a la ciudad por aire. Lo hará en el Air Force One, escoltado por cinco aviones Galaxy que no tendrían inconvenientes para operar en el aeropuerto de Mar del Plata.
En cambio, el Air Force One, por su peso, podría hundir la pista. Por eso, cuando el enorme avión sea descargado, tendría que estar en movimiento. La Fuerza Aérea propuso como alternativa la base de Tandil, oferta que no convence a la delegación estadounidense porque pretende "tener las na ves lo más a mano posible".P

-por Guillermo Villarreal - Corresponsal mar del Plata
De Clarin, 10/07/05

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CUMBRE DEL ALCA ¡TODOS A MAR DEL PLATA!
by sudestada - Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:23 PM mail: argentex@no-log.org

CUMBRE DEL ALCA ¡TOD...
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¡Todos a reventar la cumbre !

La pròxima reuniòn ministerial del ALCA que tendrà lugar en Noviembre 2005 y al dictador Georges Bush por "estrella" principal, es ya motivo de serias divergencias en el seno mismo del campo popular.

Agrupaciones afines al gobierno de Kirchner promueven un perfil de movilizaciòn Anti Bush exclusivamente y no en contra del Proyecto de Tratado Totalitario (ALCA) proponiendo para ello una serie de protestas en Buenos Aires.... ¡a 500 kilòmetros de Mar del Plata!. Lo que plantearia de hecho una ruptura con el conjunto de la izquierda, los frentes sociales en lucha y los sectores màs alternativos que defienden la idea de una movilizaciòn general, de condena al imperialismo sin duda, pero centrada en la lucha contra el ALCA y ante las narices de los encumbrados jerarcas internacionales Es decir en Mar del Plata.

Desde el gobierno se ha lanzado ya la gran ofensiva recuperadora, promoviendo sin pèrdida de tiempo, una serie de grandes eventos artisticos y culturales (concursos, recitales, debates abiertos con la llamada "sociedad civil", etc.) con jugosos premios, dàdivas y subsidios a sus felices participantes.

Plantado de caras a la movilizaciòn internacional que respaldarà dichas protestas, el movimiento social Argentino tendrà que pasar un gran exàmen de madurez politica proponiendo iniciativas masivas y unitarias de repudio independientes del gobierno, sin ceder a ningùn tipo de presiòn oficialista.
Tanto màs sabiendo que del èxito de dichas protestas dependerà la dinàmica movilizadora a escasas semanas de la Jornada International de acciòn contra la Organizaciòn Mundial De Comercio (OMC) prevista para el Domingo 11 de décembre.

Saludos de sudestada.



IV CUMBRE DE LAS AMERICAS
CALENDARIO DE FARSAS PUBLICAS 2005

REUNION LUGAR Y FECHA - AGENDA PUBLICA PARA LA GILADA

XXXVII GRIC
XIII Consejo Ejecutivo - BUENOS AIRES, ARGENTINA
9 y 10 de marzo de 2005-
Preparativos IV Cumbre - Seguimiento de los Mandatos
Consultas con la Sociedad Civil

XXXVIII GRIC Ministerial
XIV Consejo Ejecutivo - EEUU
Junio del 2005 - Preparativos IV Cumbre
Seguimiento de los Mandatos

XXXIX GRIC - XV Consejo Ejecutivo
BUENOS AIRES, ARGENTINA
Septiembre del 2005
Preparativos IV Cumbre
Seguimiento de los Mandatos Consultas con la Sociedad -

IV Cumbre de las Américas
MAR DEL PLATA / BARILOCHE
primer semana de noviembre 2005
Diálogo con la Sociedad Civil - Diálogo con el Sector Privado
Diálogo con los Jefes de Estado y de Gobierno
Adopción de la Declaración y Plan de Acción

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La Agenda oculta para América Latina
by Fernando Gudoias Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:33 PM mail: adelante@caonao.cmw.inf.cu

Jueves 15 de septiembre del 2005

Estados Unidos

La Agenda oculta para América Latina

Fernando Gudoias Analista en Política a Internacional)

La administración Bush mantiene permanentemente abiertas las puertas para entrar en colisión en los lugares en donde ellos consideran que son gobernados “por enemigos”.
Es notable la facilidad y la ligereza con que utilizan este denominador en sus relaciones exteriores. Para Washington no hay términos medio: Un país es “amigo” mientras haga y obedezca lo que el imperio le ordena y cuando alguien pretende tener su soberanía política y económica, ya no es “amigo” y ni siquiera “neutro”, directamente es enemigo.
Esta división que hace Washington no es de ahora, pero coincidamos que se ha endurecido para América Latina a partir de dos hechos: El resplandeciente gobierno bolivariano que lidera el presidente Hugo Chávez en Venezuela y la creación del MERCOSUR.
Estos dos hechos son los que más preocupan a la Casa Blanca, aunque haya otros países que también le sacan el sueño a más de un funcionario estadounidense como el caso de Nicaragua, Ecuador y Bolivia.
Con la ayuda y colaboración de los gobiernos apátridas de Colombia y con el pretexto de luchar contra el narcotráfico, el imperialismo estadounidense logró poner sus tropas y a otros grupos llamados “contratistas” –eufemismo de mercenarios -, en la tierra en que cuando los movimientos libertarios de América del Sur echaron a los españoles, llegó a ser Presidente el mismísimo General Bolívar.
Es evidente que el tema urticante para los yanquis no es el narcotráfico –que además esos contratistas lo llevan a cabo -, sino la existencia casi legendaria de las FARC, que luchan contra los gobiernos corruptos de Colombia.
Ya he publicado en este mismo periódico el genocidio del que fue víctima el partido que representaba a las FARC.
Pero como nada apetece a las garras del norte, ahora, con la complacencia del Presidente paraguayo, se ha firmado no solo “la inmunidad” para las tropas estadounidenses, sino el acuerdo de instalar una base en ese territorio golpeado por la inestabilidad institucional.
El asunto es gravísimo, ya se han emitido los comunicados de Brasil y Argentina en donde repudian este desembarco pero están limitados a eso solo, pues no existen normas para evitar este tipo de injerencias, porque el desembarco de tropas en Paraguay es, sin duda, una “injerencia grave en la región”.
Tuvieron que crear otro “enemigo”, y tratar de instalar en la opinión pública y en la de los gobiernos la idea de que Chávez y Fidel Castro tienen injerencia en Bolivia especialmente con Evo Morales.
Este acontecimiento no ha caído nada bien en los sectores políticos de la oposición paraguaya y mucho menos en las fuerzas armadas de dicho país.
Varios militares retirados han advertido que ese desembarco es lisa y llanamente una intromisión en Paraguay y una base destinada a monitorear a Bolivia, Argentina y Brasil y especialmente a la cuenca de agua demasiada rica que tiene el Paraguay en su zona norte.
El MERCOSUR para los Estados Unidos es una espina y es por eso que en la próxima cumbre americana a llevarse a cabo en noviembre en Mar del Plata, Argentina, el gobierno de Estados Unidos está trabajando incansablemente sobre el ALCA, es decir, la política de globalización que tan bien le viene a ese país que entró como lo estamos viendo en una debacle económico y social.
No hay duda de que los objetivos del imperialismo para el futuro o para el presente inmediato son el combustible y el agua. El gas también está dentro de sus objetivos.
El huracán Katrina como ya dije, desvistió la realidad estadounidense y hoy por hoy, la caída de la popularidad de Bush a solo un 35% se debe entre otras causas, además del desgobierno del “Mesías” a la cuestión de la falta de combustible y de gas.
Pero que al imperio le quede claro, varios son los países que no le otorgarán esas inmunidades y tampoco permitirán el ingreso de tropas.
Es que de la mano de varios Presidentes como Fidel Castro, Hugo Chávez, Lula, Kirchner y otros, América Latina está despertando.

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Bush rodeado por su propio ejército CIA y FBI dicen que son unos 2 mil hombres.
by Guido Braslavsky Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:41 PM mail: gbraslavsky@clarin.com

PLAN DEL MINISTERIO DE DEFENSA Y LAS FUERZAS ARMADAS

Cumbre de Mar del Plata: aviones caza y radares para garantizar la seguridad


Hay un plan para vigilar el espacio aéreo, con bombarderos A-4 Fightinghawk. También se utilizará un radar móvil en 3 dimensiones, en las afueras de la ciudad.
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Guido Braslavsky.
gbraslavsky@clarin.com

Como parte del megaoperativo de seguridad que se montará en torno a la Cumbre de las Américas de noviembre en Mar del Plata, el Ministerio de Defensa empezó a diseñar un plan para controlar el espacio aéreo, que incluiría el despliegue de un radar móvil y de aviones de combate de la Fuerza Aérea.

Esta semana, el ministro de Defensa José Pampuro se reunió con el jefe del Estado Mayor Conjunto de las Fuerzas Armadas, brigadier general Jorge Chevalier, quien le presentó un esquema de su iniciativa.

Según pudo saber Clarín de fuentes castrenses, el plan es desplegar un radar móvil del tipo 3D (tres dimensiones) en las afueras de la ciudad. Este es un radar de uso bélico, de 400 kilómetros de alcance, con capacidad para detectar aeronaves intrusas o ilegales aun sin su colaboración, como precisan los radares civiles. La Fuerza Aérea tiene hace tiempo en funciones un radar 3D en Resistencia, apuntando a la frontera norte del país, la más caliente en términos de vuelos ilegales del narcotráfico y el contrabando.

Como el país no está radarizado —hay un plan nacional en marcha, pero recién en su primera fase de construcción de radares de uso civil— se precisa acudir a estos radares móviles, que datan de la guerra de Malvinas.

La otra pata del plan será el despliegue de aviones cazabombarderos A-4 Fightinghawk de su base en la V Brigada Aérea de Villa Reynolds, San Luis, a la VI Brigada de Tandil, muy próxima a Mar del Plata. Los A-4 son los aviones de combate más modernos de la Fuerza Aérea, dotados de un instrumental equiparable al de los poderosos F-16 norteamericanos, y equipados con radares de avanzada tecnología.

Así, los A-4 se sumarían a los Mirage basados en Tandil, más antiguos, que se emplearon en la guerra de Malvinas. Los Mirage son interceptores, supersónicos, equipados con misiles aire-aire.

El trabajo integrado de los aviones y el radar, dirigido desde un "centro de información y control" a crearse mientras dure la Cumbre de mandatarios del continente, garantizaría la seguridad del espacio aéreo, dijeron las fuentes consultadas. Sostuvieron además que no sería necesaria una partida de dinero extra para lo que, calculan, implicará "unos diez días de operaciones", ya que el plan "sería parte del adiestramiento periódico" aeronáutico.

La seguridad de la Cumbre del 4 y 5 de noviembre, a la que asistirá el presidente George Bush, viene levantando alguna polvareda por la inquietud que genera entre los organizadores. Como señaló Clarín el domingo pasado, Mar del Plata se ha ido "blindando" a medida que se acerca la fecha. Cientos de agentes de seguridad e inteligencia argentinos y extranjeros trabajan desde hace meses para garantizar que todo transcurra con normalidad.

Esta semana, el ministro de Seguridad bonaerense León Arslanian admitió la "gran preocupación" oficial por el asunto, sobre todo después de los atentados terroristas de Londres. El vicecanciller Jorge Taiana dijo que la seguridad implicaba "un desafío", pero confió en que se va a lograr con éxito.

Al respecto, el embajador Lino Gutiérrez también manifestó "toda la confianza" en que el gobierno tomará las medidas necesarias. Bush, se sabe, se manejará como siempre amparado bajo estrictas medidas de seguridad y rodeado por su propio ejército de custodios de la CIA y el FBI. Se dice que son unos 2 mil hombres.

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OBRAS.
by Obrero arabe Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:46 PM mail:

OBRAS....
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OBRAS. LA ZONA DE PUNTA IGLESIAS, EN MAR DEL PLATA, SE PREPARA PARA RECIBIR A LOS PRESIDENTES EN NOVIEMBRE. (Foto: Fabián Gastiarena) EE.UU. no está preocupado El embajador de EE.UU., Lino Gutiérrez, explicó que su país tiene el convencimiento de que el gobierno bonaerense y el nacional "van a proporcionar la seguridad necesaria para que sea exitosa" la IV Cumbre de las Américas en Mar del Plata. "No hay preocupación ninguna", sostuvo en La Plata. Gutiérrez declaró que el presidente George W. Bush, "siempre viaja con gente que se ocupa de su seguridad y sus comunicaciones". Un contingente del FBI y de la CIA ya está desarrollando ta reas específicas en la ciudad balnearias, en coordinación con fuerzas federales. ------------------------------------------------------------ Argentina, con la oportunidad de ser articulador de posiciones encontradas Video | "Habrá 7 mil efectivos extras para la cumbre", dijo uno de los organizadores.(TN) javascript:Popup('http://www.tn.com.ar/popupclarin.asp?Id_Nota=44202','TN','710','496','no','no'); CUMBRE DE LAS AMERICAS Argentina, con la oportunidad de ser articulador de posiciones encontradas -------------------------------------------------------------------------------- La primera vez que los presidentes Néstor Kirchner y George Bush se encontraron, en julio de 2003, el argentino comentó al norteamericano que podía entenderse tan bien con él como con su colega izquierdista brasileño Luis Inácio Lula da Silva. "Como yo soy peronista, me siento muy cómodo al hablar con los dos", dijo Kirchner en la Casa Blanca. A dos años de ese encuentro, la preparación de la cumbre de presidentes americanos de noviembre en Mar del Plata comenzó a poner a prueba aquellas palabras de Kirchner y la capacidad de su gobierno de articular posiciones en un hemisferio que vive una fuerte polarización entre el norte y el sur, dijeron analistas y fuentes diplomáticas. "Como anfitrión, Argentina tiene oportunidad de hacer de esta cumbre una fuerza para la integración interamericana, y debería sacar ventaja de eso", dijo Peter Hakim, presidente de Diálogo Interamericano, a Clarín. Durante una charla en la sede de ese centro de análisis, en Washington, el vicecanciller argentino Jorge Taiana confió el martes que pueden alcanzarse acuerdos, pese a la "tendencia a una polarización" en los debates hemisféricos. "Por un lado están los que ponen el acento en que los problemas de la falta de trabajo se deben esencialmente a la falta de desarrollo institucional, corrupción, y falta de un sólido Estado de derecho", dijo en alusión a Estados Unidos y otros países del norte. Agregó que el otro enfoque pone énfasis en "estructuras de inequidad que impiden que la riqueza generada se distribuya de una manera equitativa". Cuestionó particularmente al sistema financiero internacional y los subsidios a la producción de los países ricos. "Nosotros ponemos acento en lo estructural", dijo Taiana a Clarín, más cercano a la posición de Venezuela o Brasil. Y señaló que "hay que evitar la polarización" porque no son visiones excluyentes. Gerardo Lissardy. WASHINGTON

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Chi cerca trova
by trovatore Saturday, Oct. 01, 2005 at 8:59 PM mail:

Cercate in internet cia in mar del plata e ne troverete delle "belle".

Firmato
un antiglobal come voi !

<p>  <br>

La Web 

Resultados 1 - 100 de aproximadamente 629 páginas en español de cia espias en mar del plata. (0,22 segundos) 

 

CUMBRE DEL ALCA ¡TODOS A MAR DEL PLATA! : Argentina Indymedia (( i ))

Soy de Mar del Plata y estoy en contra del ALCA y por ende de la Cumbre pero ... Espías de EE.UU. se instalaron en la ciudad y la Policía define el lugar de ...
argentina.indymedia.org/news/2005/05/292729.php - 53k - En caché - Páginas similares

Pravda.RU ¿CÓMO CUIDAR A BUSH EN LAS LEJANAS PAMPAS ARGENTINAS?

<b>Por: Ben Hamilton</b><br> ¡Estos muchachos de la CIA , del FBI y del SERVICIO ... tuyas en Mar del Plata, cuando asististe a los festivales de cine. ...
port.pravda.ru/culture/2005/07/25/8348.html - 49k - En caché - Páginas similares

Rebelion. Arranca el gigantesco plan de seguridad para recibir a Bush

Espías de EE.UU. se instalaron en la ciudad y la Policía define el lugar de ... Un empleado de la base naval de Mar del Plata y otro del Sheraton son las ...
www.rebelion.org/noticia.php?id=18548 - 12k - En caché - Páginas similares

Las nuevas tonterías del republicano Bill Mc Collum con respecto a ...

Al respecto proclama que todo cubano detenido en alta mar sea ingresado ... la propuesta de Mc Collum sobre en el envío de espías a Cuba mientras se condena ...
www.rebelion.org/cuba/040326pa.htm - 12k - En caché - Páginas similares

Arranca el gigantesco plan de seguridad para recibir a Bush

MAR DEL PLATA. ENVIADO ESPECIAL Túneles secretos, espías disfrazados, ... servicios de inteligencia, con el protagonismo de la CIA y el FBI estadounidenses. ...
www.clarin.com/suplementos/zona/2005/07/31/z-03615.htm - 37k - En caché - Páginas similares

Ahora la CIA apunta a las guerras comerciales

FINANCIAL TIMES: LOS ESPIAS Y LAS REUNIONES MULTILATERALES Ahora la CIA ... Esperan cien mil turistas en Mar del Plata · Ochocientos micros más · Cronologìa ...
www.clarin.com/diario/99/08/14/ - 61k - En caché - Páginas similares
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RosarioNet

04/08/2005 - Espías de EE.UU. se instalaron en la ciudad y la Policía define ... Un empleado de la base naval de Mar del Plata y otro del Sheraton son las ...
www.rosarionet.com.ar/ rnet/nacionales/notas.vsp?nid=21694 - 222k - En caché - Páginas similares

MARGEN - Revista de Trabajo Social

... en común con la CIA y el FBI, han puesto a la ciudad de Mar del Plata bajo un ... que además llegará acompañado de más de 3000 espías y marines. ...
www.margen.org/comunica/nobush1.html - 5k - En caché - Páginas similares

Partido de Trabajadores por el Socialismo

... en común con la CIA y el FBI, han puesto a la ciudad de Mar del Plata bajo un verdadero estado de ... Pero Bush quizás no llegue a pisar Mar del Plata. ...
www.pts.org.ar/notas.asp?id=4836 - 17k - En caché - Páginas similares

[PDF] lvo 74

Formato de archivo: PDF/Adobe Acrobat - Versión en HTML
Pero Bush quizás no llegue a pisar Mar del Plata. ... además, en común con la CIA y el FBI,. han puesto a la ciudad de Mar del Plata ...
www.pts.org.ar/Database/pdf/lvo-168%20final%20web.pdf - Páginas similares

Yahoo! Grupos : sierrajaguar Mensajes : 7001-7100 de 27349

7007, RESPONDEN A LA CIA DE LISTAS BOLIVARIANAS, POR RECIBIR PLATA- Re: (CA ... MUJERES DE NEGRO Mar del Plata ARGENTINA E-mail: mujeresdenegromdp@...... ...
es.groups.yahoo.com/group/ sierrajaguar/messages/7001?viscount=100 - 113k - En caché - Páginas similares

Yahoo! Grupos : aguanteelgourbi Mensajes : Mensaje 62 de 190

ESPIAS. Película de 50 minutos de Alemania de 1927 que anticipa segùn la página ... La Asociación Mar del Plata Forum y Grupo La Raya invitan a todos los ...
ar.groups.yahoo.com/group/aguanteelgourbi/message/62 - 92k - En caché - Páginas similares

Loquesomos. Impedir que el asesino Bush pise suelo Argentino

... decenas de espías y agentes de inteligencia que pululan en nuestra ciudad. ... ¡NO PERMITAMOS QUE BUSH PISE LA ARGENTINA EN LA CUMBRE DE MAR DEL PLATA! ...
www.loquesomos.org/lacalle/tuopinion/ImpedirBush.htm - 20k - En caché - Páginas similares

Sección Futuros Posibles de Axxón: Universo de Korzan

El barrio de la Boca en Buenos Aires, la ciudad de Mar del Plata, y la ciudad de ... de los llamados "misiles crucero" se trasladan a los aviones espías, ...
axxon.com.ar/c-futuroskorzan.htm - 82k - En caché - Páginas similares

BOLÍVAR Y LOS ESPÍAS

Impresionante mole pétrea a 3600 metros sobre el nivel del mar, ... Bolívar tiene otros planes para los espías… Uno de sus colaboradores insiste: “…le ...
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LA IDEA FIJA - Lo Fatal - Leonardo Longhi

... fueran los ángeles espías de Wenders financiados por la CIA y con anteojos negros, ... expuesto para mi deleite en un cajón de fruta de Mar del Plata, ...
www.laideafija.com.ar/especiales/sanchez/1fatal.html - 31k - En caché - Páginas similares

:::::: SEPRIN :::::::::

La Capital - Diario de la ciudad Mar del Plata, Buenos Aires. Presenta noticias locales e ... El web militar (milícias, espias, Inteligencia, etc) ...
www.seprin.com/diariosnacionles.htm - 41k - En caché - Páginas similares

[ SEPRIN ARGENTINA ]

PIQUETEROS HARÁN MAÑANA SU CONGRESO EN MAR DEL PLATA. ... EL GOBIERNO Y EL CONGRESO ACEPTÓ LA INSTALACION DE 8 BASES ESPIAS EN LA ARGENTINA ...
www.seprin.com/menu/menu27-02-04.htm - 118k - En caché - Páginas similares
[ Más resultados de www.seprin.com ]

Los MateClubes

... de Trenque Lauquen; ESPIAS SIN LIMITES (4203), de LA RIOJA; ftf (5029), ... PINKY Y CEREBRO Y CIA (4176), de MAR DEL PLATA; PINTI DELIVERY (4347), ...
www.oma.org.ar/mateclubes/clubes/index2004.php3 - 132k - En caché - Páginas similares

Los MateClubes

Las espías (4126), de Helvecia (Pcia de Santa Fe), 1-, 0, 0, 1, NO ... PINKY Y CEREBRO Y CIA (4176), de MAR DEL PLATA, 1-, 0, 0, 1, NO ...
www.oma.org.ar/mateclubes/ competencias/7ma/7ma1ra-puntajes4.htm - 163k - En caché - Páginas similares

Página de Liberacion

... hay que seguir camino a Mar del Plata para confrontar con el enemigo ... Los espías policiales y los empresarios filmaron, pagaron y difundieron el ...
www.pl.org.ar/libera/208.htm - 73k - En caché - Páginas similares

Nota de La Union Digital

El 8 de agosto se anunció la captura en Mar del Plata de un egipcio, ... A las advertencias de los espías ignotos no tardaron en sumarse nombres y apellidos ...
www.launion.com.ar/250916/250916net00opi01.htm - 34k - En caché - Páginas similares

Rubro Negocios Vol. 5 Nro. 022

ALQUILER - ALIANZA DE CENTRO DE INTERNET CAP-ARGENTIN Mar 20-Feb-2001 21:41 protech online ... #66729 - TEXTILES Mie 21-Feb-2001 18:11 texline cia. ltda. ...
clasificados.grippo.com.ar/negocios/vol5n022.htm - 63k - En caché - Páginas similares

Rubro Negocios Vol. 7 Nro. 101

200797 - (206709) RE: FABRICAMOS MICROFONOS ESPIAS ... 0223-475-1273 / mar del plata / eduardomarchi@cybertech.com.ar [arriba] #206582 - VENTA DE MAQUINAS ...
clasificados.grippo.com.ar/negocios/vol7n101.htm - 139k - En caché - Páginas similares
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Boletín Argentino

... que enterró a dos mujeres en la zona de Mar de Cobo, cerca de Mar del Plata. ... Y la CIA lo perdió. Esta semana, la comisión armada por la propia ...
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Submarinosnazis

Al arribar a Mar del Plata, el U-530 estaba despintado y corroído; ... Estaban muy lejos de ello, (ver, la primera red de espías, de Niebhur; la segunda red ...
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Cantv.net - Foros: Katrina e Irak: cambia el panorama

Y si no tenes plata no sos nadie. Siento disentir contigo pero en Venezuela ... El mar le dará una oportunidad a cada hombre como el dormir le dara sueños ...
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Cantv.net - Foros: Katrina e Irak: cambia el panorama

El mar le dará una oportunidad a cada hombre como el dormir le dara ... Nosotros eramos la perla del plata! Eramos el modelo para latinoamerica ¿recuerda? ...
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indice por edicion

La vida secreta de San Martín / Los espías de San Martín / Los herederos del odio a ... Sangre en San Juan / El Mar del Plata de los humoristas de 1907/ Los ...
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Liberación 145 - Junio 1999

En vez de procesar a los espías por «asociación ilícita», les imputó un cargo ... El aspecto principal del reciente congreso del CTA en Mar del Plata fue ...
www.geocities.com/CapitolHill/1872/Lib145.htm - 68k - En caché - Páginas similares

Liberación 144 - Mayo 1999

Quizás el Congreso del CTA en Mar del Plata arrime un poco de apoyo gremial a De ... Militares espías ¿QUIEN ES EL JEFE? Las Fuerzas Armadas siguen haciendo ...
www.geocities.com/CapitolHill/1872/Lib144.htm - 68k - En caché - Páginas similares
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europa

Pero detrás de esa máscara existe un mundo calcado de la CIA y el FBI ... es que velan por la seguridad de la Cumbre de las Américas de Mar del Plata. ...
www.socialismo-o-barbarie.org/ europa/050731_a_cincotirosychau.htm - 17k - En caché - Páginas similares

::: Edición Agosto 2005 :::

... hace unas tres semanas ya se instaló un grupo fijo de espías, ... Un empleado de la base naval de Mar del Plata afirma que desde hace meses comenzó a ...
www.contracultural.com.ar/edanteriores/ago05.htm - 103k - En caché - Páginas similares

VIOLACIONES A LOS DERECHOS HUMANOS EN INGLATERRA En caso de duda ...

Los espías del MI5 y sus colegas del MI6, orientados hacia el extranjero, tampoco. ... velan por la seguridad de la Cumbre de las Américas de Mar del Plata. ...
www.maximaonline.com.ar/ portal/especial_derechoshumanos.php - 23k - En caché - Páginas similares

BIP News en Español, por Ted Córdova Claure

... que está convirtiendo a la sede del encuentro, Mar del Plata, en una fortaleza y dentro de ... Misil antiaviones une a espías de Rusia y Estados Unidos ...
www.tedcor.com/esp.htm - 136k - En caché - Páginas similares

[PDF] Si ellos lo dicen... Si ellos lo dicen...

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CIA y el FBI. Mar del Plata ya esta siendo recorri- ... “Túneles secretos, espías disfrazados,. francotiradores apostados en las torres más ...
www.mst.org.ar/web2004/periodicos/as410ago10/410.pdf - Páginas similares

[PDF] Importante logro del plan de lucha

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02245-441695 • MAR DEL PLATA: Dorrego 2207 Tel. 0223-15.4218116 •. Antártida Argentina 4123, Bo. ... cia. Varios magistrados, entre ellos el juez de ...
www.mst.org.ar/web2004/periodicos/As369mar04/as369.pdf - Páginas similares

[PDF] LECTURA 31 2005

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continente, Mar del Plata amanece cada mañana envuelta en osados rumores, que se ... Los agentes de la CIA que interrogaban a los talibanes rendidos tras la ...
www.insumisos.com/lecturas/ LECTURA%2031%20DEL%202005.pdf - Páginas similares

[PDF] LECTURAS 08 DEL 2005

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noviembre en Mar del Plata). También hemos entrado en contacto con la gente que ... Todos los agentes secretos sean espías, policías, de la CIA, DEA, ...
www.insumisos.com/lecturas/ LECTURA%2008%20DEL%202005.pdf - Páginas similares

Interlink Headline News

social de Mar del Plata y defendió los principios del partido Socialista. ... tratadas como espías, capaces de la peor traición, hasta que ...
www.ilhn.com/ediciones/3599.php - 69k - En caché - Páginas similares

INTERLINK HEADLINE NEWS No 3594

del diario La Nación, el Jockey Club, la Mar del Plata de los años 50/60, y ... usuarios con programas espías y publicidad no solicitada. ...
www.ilhn.com/ediciones/3594.html - 55k - En caché - Páginas similares
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Las nuevas tonterías del republicano Bill Mc Collum con respecto a ...

Al respecto proclama que todo cubano detenido en alta mar sea ingresado ... Torpe al fin, como sus socios de correrías, olvidan que sus espías disfrazados ...
www.trabajadores.cubaweb.cu/ fijos/cuba/cuba-en-el-kolimador/tonterias.htm - 27k - En caché - Páginas similares

Librería de Avila - Catálogo

Patricias costureras, Espías agitadoras y guerrilleras, Divisas para el patriotismo ... 2974 NICCHI, Ubaldo: " MAR DEL PLATA " Crónica de una audacia. ...
www.servisur.com/libreriadeavila/cat89.htm - 161k - En caché - Páginas similares

2 agosto 2005

Mas noticias sobre el "campo de concentración" Mar del Plata ... El recién designado gobernador Caleb McCary, es miembro de la CIA y amigo de ...
www.italia-cuba.it/informazione/resume/resume_22.htm - 265k - En caché - Páginas similares

28 luglio 2005

Sobre el futuro campo de concentración de Mar del Plata ... CIA o los medios no hacen de nuevo otro macrabro montaje como aquel del "collar bomba". ...
www.italia-cuba.it/informazione/resume/resume_21.htm - 301k - En caché - Páginas similares
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Total News.com.ar

Cumbre de Mar del Plata: Bielsa pide "rogar a Dios" que no haya un ataque ... Investigan si son espías del gobierno de Beijing ...
www.brujula.net/noticias/totalnews/ www.totalnews.com.ar/magazine.asp - 517k - En caché - Páginas similares

cannabiscafe - Noticias de incautaciones, corrupción, detenciones ...

Recordemos los grupos de tareas de la CIA en el secuestro de un opositor en Italia, ... Buenos Aires, 8 ago (PL) Los perros callejeros de Mar del Plata se ...
www.cannabiscafe.net/foros/showthread. php?t=23738&page=28&pp=15 - 244k - En caché - Páginas similares

SOCIEDAD

"Juego de espías". (Galería, p55) Fte. : Búsqueda. 27/06/02 Ruffino. ... En el de Mar del Plata, realizado en marzo, Brecha pudo conversar con Bertrand ...
www.uc.org.uy/rs270602.htm - 64k - En caché - Páginas similares

Cantautores del mundo | ESPECIAL "Dímelo en la calle", lo nuevo de ...

la canción de las babas del mar, del relámpago en vena, ... con un lingote de Pepsi-Cola. Sin kagebés, en la CIA sobran espías y por consiguientes ...
www.cantautoresdelmundo.com/espesabina_letras.htm - 67k - En caché - Páginas similares

DIMELO EN LA CALLE " 1. " No permita la virgen " (4:12) 2 ...

Nunca pude cantar de un tirón la canción de las babas del mar, del relámpago ... Sin kagebés, en la CIA sobran espías y por consiguientes James Bond se ve ...
www.inicia.es/de/francist/ caniconero/JSabinaDimeloenlacalle.txt - 23k - En caché - Páginas similares

la decadencia del ingenio: Adenauer

"Quise pedirle a mi hermano que me disparara una bala de plata, pero sin apuntar a ninguna ... Qué poco sospechan estos conspiranoicos que la Cia no existe. ...
jaime.antville.org/topics/Adenauer - 59k - 29 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

[PDF] Untitled

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ESPIAS. LOS MIL OJOS DEL DR. MABUSE. EL TESTAMENTO DEL DR. MABUSE ... cula Festival de Mar del Plata. [1]. Octubre 4 a 6, martes a jueves. ...
www.cinemateca.org.uy/369.pdf - Páginas similares

Total News.com.ar

La seguridad en Mar del Plata sigue preocupando a los Estados Unidos. Un artículo del diario Washington ... Investigan si son espías del gobierno de Beijing ...
www.totalnews.com.ar/magazine.asp - 517k - En caché - Páginas similares

Total News.com.ar

La seguridad en Mar del Plata sigue preocupando a los Estados Unidos (16/09/2005) ... La CIA en Paraguay fue más rápida que Barakat (23/08/2005). No parece. ...
www.totalnews.com.ar/detalle_ noticia_mag.asp?cod_noticia=4829 - 132k - En caché - Páginas similares

La estrategia del gobierno oclto.

Almorzaba con Allen Foster Dulles, jefe de la CIA en el momento del ... Pero se procura un contrato de perforación en una parte del mar de Bahrein, ...
www.proyectopv.org/1-verdad/estratgobiernooculto.htm - 38k - En caché - Páginas similares

Joaquín Sabina Dimelo en la calle letras de canciones

la canción de las babas del mar, del relámpago en vena, ... de Pepsi-Cola. Sin kagebés, en la CIA sobran espías y por consiguientes ...
www.pagaelpato.com/standby/ joaqu%EDn-sabina-dimelo-en-la-calle-letras-canciones.htm - 27k - En caché - Páginas similares

casa en alquiler reservas de hotel

RATammone & Cía. Mar del Plata - Buenos Aires RII Red Inmobiliaria Internet Rajovitzky Rosario - Santa Fe. Inmobiliaria rural, dedicada a la compra y venta ...
www.paisfull.com/base_web.php - 518k - En caché - Páginas similares

La Redó: noviembre 2004

Filmás una película de espías en Hollywood. Te encamaste a Cameron Diaz. ... incognito) la ciudad de Mar del Plata. Ávido de sexo y diversión, ...
laredonda.blogspot.com/ 2004_11_01_laredonda_archive.html - 149k - En caché - Páginas similares

EDM - El Diario de Mañana - Carlos Clerici

... y atento a la posible presencia de espías financiados por la CIA. ... RÉCORD DE TURISTAS DE MAR DEL PLATA. La Feliz alcanzó este fin de semana el récord ...
www.edmaltax.com.ar/edmanteriores/edm20050124.htm - 68k - En caché - Páginas similares

Escuela de Periodismo UC

La campaña obtuvo una medalla de oro, una de plata y una de bronce en el Festival ... La CIA busca espías. La Cuarta Publicó en Internet un aviso de trabajo ...
www.per.puc.cl/fcom/publicac/cuaderno/14/14clave.html - 93k - En caché - Páginas similares

Asociación Cultural DisidenciaS

Los hombres y mujeres de la CIA no son héroes ni están identificados con los ... de la CIA y desde allí se destinan a los agentes-espías-terroristas, ...
www.red-vertice.com/disidencias/textosdisi23.html - 49k - En caché - Páginas similares

weblog.com.ar: Categoría al margen

El agente le informó a Roque de todas las averiguaciones que la CIA había realizado en ... de 16 años, fue detenido el 2 de marzo de 1996 en Mar del Plata, ...
www.weblog.com.ar/cat_al_margen.html - 262k - En caché - Páginas similares

Joaquin Sabina .NET | Letras de Dimelo en la Calle - Joaquin Sabina

la canción de las babas del mar, del relámpago en vena, ... de pepsi cola. Sin kagebés, en la CIA sobran espías y por consiguientes ...
www.joaquinsabina.net/joaquin_sabina_dimelo_calle.html - 37k - En caché - Páginas similares

Noticias de Cuba / El Nuevo Herald - Cuba News / Noticias ...

... que asistieron un centenar de personas'', dijo Silvia Iriondo, presidenta de MAR por Cuba. ... La KGB tenía instrucciones para la defensa de los espías ...
www.cubanet.org/CNews/y01/apr01/09o1.htm - 71k - En caché - Páginas similares

DsD - Diario Sobre Diarios - En un diario todos los diarios

... Neuquen, 1.500; Mar del Plata, 1.500; Mendoza, 1000 y Rosario, 1.000. ... Para aquellos lectores que no hayan leído aún la nota "Juegos de espías", ...
www.diariosobrediarios.com.ar/dsd/ asi_construyen/Politica_editorial/series/index02.htm - 201k - En caché - Páginas similares

La Habana Elegante - La Azotea de Reina

Pero el mar y los gestos precisos de la pesca los invisten, en este mediodía, ... Jardín de maricones y de espías, aquí viene a buscar quien se la meta ...
www.habanaelegante.com/Fall2001/Azotea.html - 81k - En caché - Páginas similares

La Argentina no puede proteger a George Bush

INTERNACIONALES | LA CUMBRE DE LAS AMERICAS DE MAR DEL PLATA ... la Fundación Ford americana, un verdadero ícono de la CIA y sus fachadas en todo el mundo. ...
www.elojodigital.com/politica/2005/08/15/609.html - 15k - En caché - Páginas similares

La Fogata - Europa

Los espías del MI5 y sus colegas del MI6, orientados hacia el extranjero, tampoco. ... Pero detrás de esa máscara existe un mundo calcado de la CIA y el FBI ...
www.lafogata.org/05euro/euro7/eur30_6.htm - 14k - En caché - Páginas similares

La Fogata - Argentina

El jefe de la base de Mar del Plata, capitán de fragata Julio César Mallea, ... la Office of Strategic Services en base a la cual se creo la CIA en 1947) ...
www.lafogata.org/003arg/arg5/ar_defensa.htm - 85k - En caché - Páginas similares
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[PDF] Marzo-mayo 2005

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El ejercito, CIA, de espías del go-. bierno las mató en un supuesto accidente de ... Plata a Saucedo como bien describe el escritor Mario Vargas Llosa en su ...
spainemb.org/laboral/pdf/centros/CEPNbolprim.pdf - Páginas similares

www.20minutos.es - Amnistía considera ´crueles e inhumanas´ las ...

... constante y sonante de la CIA se les llama ESPIAS y no 'presos de conciencia'; ... Sobre supervivencia en el mar a decir verdad conocía muy poco, ...
www.20minutos.es/noticia/12012/0/CUBA/AMNISTIA/ - 53k - En caché - Páginas similares

Pagina nueva 4

Sin embargo, el hombre que vino del mar tiene su música por dentro. ... "Recién había dejado atrás la ciudad de La Plata, cuando el comandante del MD11 de ...
rosarioeduca.com.ar/nuevostiempos/Noticias_Actuales.htm - 279k - En caché - Páginas similares

La Sintesis, miércoles 15 de junio de 2005

En octubre de 1962, aviones espías norteamericanos U2 detectaron la construcción ... Chabán libre / Otra protesta paraliza ahora el puerto de Mar del Plata ...
www.lasintesis.com.ar/anteriores03/dia050615.html - 59k - 29 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

La Sintesis, sábado 2 de julio de 2005

... intendente de Mar del Plata Daniel Katz, quien designó a su secretario de Gobierno, ... los servicios de informaciones y los espías de cualquier cuño. ...
www.lasintesis.com.ar/anteriores03/dia050702.html - 69k - En caché - Páginas similares

Uranio para una invasión - por Carlos Vicente Torrealba ...

Venezuela en un mar de contradicciones ... Para los diversos servicios de inteligencia como la CIA y el Mossad, estos advierten que existen alrededor de mil ...
luisdelion.free.fr/cvt200506082032.html - 55k - En caché - Páginas similares

[PDF] Contenido

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Nacional de Mar del Plata. Ha publicado numerosas crónicas, entrevistas y artículos en diferentes ... oficio de espías disfrazados de traficantes. ...
sitio.lag.uia.mx/publico/publicaciones/revistaselectronicas/ editorial/acequias/acequias31/Acequias31.pdf - Páginas similares

[DOC] Discovery Channel Guía de Programación España Discovery Channel ...

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La CIA permite que espías profesionales también comenten sobre el impacto de la ... Olas de Oro y Plata. Hace mucho tiempo, Rua Hatu, el dios del mar, ...
www.liderdigital.com/documentos/aug02dchspain.doc - Páginas similares

Cultura

Iñaki Urlezaga, comenzó sus estudios en La Plata ya los 10 años ingresó como alumno regular al Instituto ... Lugar: Centro Cultural Lalo & Cía. Colón 670. ...
www.grupopayne.com.ar/archivo/ 01/0107/010720/cultura/cultura.html - 25k - En caché - Páginas similares

trucoswindows.net - ELINKS - ESTRENOS DE PELICULAS Y JUEGOS - SOFTWARE

Juego De Espias [DVD-RIP] [CVCD]. Fuente: www.cvcdgo.com. Gordon Patrick, joven analista de la CIA, ha de investigar la misteriosa muerte de un importante ...
www.trucoswindows.net/elinks1-990-titleA-15.html - 112k - En caché - Páginas similares

La Capital ::: on line

El ex agente de la CIA, Jason Bourne, vive un retiro tranquilo, ... Luego de su temporada en Mar del Plata, vuelven con su espectáculo de humor y un popurrí ...
www.lacapital.com.ar/2004/ 10/23/escenario/cartelera.shtml - 59k - En caché - Páginas similares

Boletín Informático PUCPR

Se hace buzo recreativo, buzo profesional, buzo de mar abierto, ... Según escribía ayer el BT, hombres de la CIA, bajo el código secreto «Operación Bob», ...
www.pionet.org/Boletines/Boletin_25_marzo_2003.htm - 53k - En caché - Páginas similares

[PDF] UCA “SMBA ”

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bombardearon la destilería del petróleo en Mar del Plata. ... octubre de 1962, aviones espías norteamericanos fotografiaron las bases de lanzamiento ...
www2.uca.edu.ar/.../docs-investigacion2/ sec-observatorio/docs-informes/docs/001/CSOC%2012-2003.pdf - Páginas similares

El Guerrero de las Sombras entrevista con Felix Ismael Rodriguez ...

Desembarcaron 200 cerca del área de Puerto Plata y eso los mismos cubanos que ... La mayor parte de los tines de infiltración entramos por mar en forma ...
canf.org/2005/1es/ensayos/ 2005-ago-19-el-guerrero-de-las-sombras.htm - 120k - En caché - Páginas similares

Hello Diplomatic

En una grabación sonora autenticada por la CIA y difundida el jueves por la ... Hoy llega a Chile Evo Morales, el gran agitador de una salida al mar para ...
www.hellodiplomatic.com/ - 101k - 29 Sep 2005 - En caché - Páginas similares

Rafael Poch: Tres preguntas sobre Rusia (III)

Ames había tenido acceso a las operaciones más secretas de la CIA. ... "Localizamos auténticas obras de arte, hilos microscópicos de plata instalados dentro ...
www.lainsignia.org/2000/noviembre/int_059.htm - 80k - En caché - Páginas similares

Reconquista-Popular message, RE: [RP] De cocaína y balcones ...

¿Cuántos negocios dejarían de funcionar y cuánta plata en el mundo se ... Fw: [RP] De cocaína y balcones- Att.: Jorge Cuello, Ana Fri 05 Mar 2004, 17:50 GMT ...
archives.econ.utah.edu/archives/ reconquista-popular/2004w09/msg00259.htm - 38k - En caché - Páginas similares

Reconquista-Popular message, RE: [RP] De cocaína y balcones ...

Pregúntele a su amigo cura sabio si lo que defienden la CIA, ... ¿Cuántos negocios dejarían de funcionar y cuánta plata en el mundo se > > podría ...
archives.econ.utah.edu/archives/ reconquista-popular/2004w09/msg00277.htm - 39k - En caché - Páginas similares

[PDF] La guerra del Pacífico

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El 16 de mayo de 1879, la escuadra chilena se hizo a la mar en dirección de ... Habiéndole advertido sus espías sobre la presencia de navíos chilenos frente ...
www.istor.cide.edu/archivos/ num_21/coincidencias%20y%20divergencias.pdf - Páginas similares

Messages from soc.culture.uruguay

UU. han arrestado a muchos diplomáticos cubanos que actuaban como espías los que fueron ... Lidia Braunstein de la Universidad de Mar del Plata, Argentina, ...
www.news2mail.com/soc/culture/uruguay_messages.html - 513k - En caché - Páginas similares

Expedición contra Ardila...

Si Melo creía que la plata era sangre y que el medio mejor de mover a los pueblos ... Como esta manifestación pare­cía ser el resultado de unas cartas que ...
www.banrep.gov.co/blaavirtual/ letra-h/histrevo/histre9a.htm - 97k - En caché - Páginas similares

educ.ar : Biblioteca

Cabeza de Vaca solicita el Adelantazgo del Plata, el que se le concede. ... Publicada por: JL Rosso y Cía, Buenos Aires, 1910. ...
www.educ.ar/.../HISTO-C7.HTM& contexto=superior/biblioteca_digital/ - 41k - En caché - Páginas similares

educ.ar : Biblioteca

Cada cual formaba su bando, y escuchaba las delaciones de sus espías. No podían menos sus ánimos que ... Publicada por: JL Rosso y Cía, Buenos Aires, 1910. ...
www.educ.ar/.../biblioteca_digital/verdocbiblio1. jsp?url=S_BD_PROYECTOAMEGHINO/HISTOR-C3.HTM&Padre= - 39k - En caché - Páginas similares

De la noche insomne

De la criptografía de los espías. Del aurinegro estiércol de los diablos. ... De que se desate la noche de la guerra o se zafe el curricán del mar. ...
www.fut.es/~mpl/pablo/pablo7.htm - 96k - En caché - Páginas similares

Jorge Amado Group

... confesiones inesperadas, espías, testigos, protagonistas-, ¿Quién mató a ... FIRMA DEL CONTRATO PARA LA TEMPORADA MAR DEL PLATA 2005-2006 DE NICOLE ...
fotonewmen.com.ar/informe/index.php?m=200509 - 281k - En caché - Páginas similares

[DOC] 901-RELATOS HIST

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0377 AMOR EN ALTA MAR HUNEEUS, PABLO 5 ... 0130 EL CORDON DE PLATA TOMO 3 RAMPA, LOBSANG 10 ... 2560 LAS ESPIAS MAS FAMOSAS DEL MUN SINGER, KURT 8 ...
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[DOC] 901-RELATOS HIST

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3426 LOS AMANTES DEL MAR NEGRO KONSALIK, HEINZ G. 10. 2824 LUNA DE INVIERNO KOONTZ, DEAN R. 11 ... 2922 TRAFICANTE DE ESPIAS WHITNEY, CRAIG R. 18 ...
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Comunidad Virtual Psicofxp.com

... junto a la cía. de este compositor, a actuar en Mar del Plata (zona ... De repente, dios advirtió su presencia y le preguntó: - Iris ¿porqué nos espías? ...
www.psicofxp.com/forums/historial/topic/155038-1.html - 324k - En caché - Páginas similares

Cinemania

Michael Douglas está muy bueno burlándose de los espías y de los agentes de la ... Capitán de mar y guerra Genial, simplemente genial, es una película larga ...
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NET FOR CUBA INTERNATIONAL

... área de Constanza y fueron alrededor de 800 y muchos murieron en el mar. Desembarcaron 200 cerca del área de Puerto Plata y eso los mismos cubanos que ...
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I CRIMINI DELLA GLOBALIZZAZIONE
by FRANCO CENERELLI Monday, Oct. 03, 2005 at 8:55 PM mail:

I CRIMINI DELLA GLOB...
globalizzazione.jpg, image/jpeg, 764x767

(…)Esulta, o cielo, su di essa, e voi, santi, apostoli, profeti, perché condannando Babilonia Dio vi ha reso giustizia!".
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra; perché tutte le nazioni dalle tue malìe furon sedotte. (…)
In essa fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che furono uccisi sulla terra".
Dopo ciò, udii come una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva:
"Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; perché veri e giusti sono i suoi giudizi,
egli ha condannato la grande meretrice che corrompeva la terra con la sua prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!".
E per la seconda volta dissero:
"Alleluia! Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!".

Apocalisse 18:20






Il "regresso" come idea politica


All’interno dell’incubo, prossimo alla sua realizzazione planetaria, che vede la produzione, il consumo, la crescita, assumere valore sacro ed assoluto, il "regresso" è una bestemmia, ma è anche l’unica possibilità di spaccare il motore a questa macchina full optional che ad alta velocità sta conducendoci verso il baratro con le cinture ben allacciate.
Negli ultimi mesi molte maschere sono cadute e solo un cieco può non avere scorto il volto mostruoso che si nasconde dietro la promessa di benessere e democrazia per tutti.
Quello che noi chiamiamo benessere, e che altro non è se non un disastroso modello culturale, non vuole e non può essere per tutti. Quello a cui si sta alacremente lavorando è altresì un mondo in cui una minoranza potrà, attraverso un regime poliziesco planetario, difendere i propri privilegi dal pressare delle masse affamate, che la strategia della morte (il grande arcano del disegno massonico mondiale) con le sue guerre, carestie, pestilenze, aborto e contraccezione non è riuscita sufficientemente a decimare.
In questo contesto non è facile pensare ancora un’arte disimpegnata, totalmente estranea al politico ed al sociale: l’impotenza è un male contagioso e considerare ineluttabile il proprio degrado non può che portare ad uno stile decadente ed un’espressività vana, totalmente assorbita da quelle logiche mercantili che un artista dovrebbe invece naturalmente avversare.
"Regresso" dunque, per concepire quel "medioevo sostenibile" a metà strada tra Pasolini e il Mullah Omar, entrambi eroi tragici, artisti, che osarono contrapporre la propria anima e finanche il proprio corpo a quell’inesorabile "ordine orrendo" che tutto distrugge o digerisce.
Il ruolo dell’Artista può essere dunque colto nelle parole rivolte da Krsna ad Arjuna nella Bhagavadgita:

"A te spettano le azioni, non il loro frutto"


E cos’è l’arte se non azione?


Franco Cenerelli

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Cos'è la Commissione Trilaterale
by Mario Di Giovanni Monday, Oct. 03, 2005 at 9:02 PM mail:

LA «TRILATERAL COMMISSION» by "Daca" (da: it.politica.destra)

Cos'è la Commissione Trilaterale

La Commissione Trilaterale è un "potere forte", o per dir meglio: la somma dei poteri forti dell'Occidente. E' un'organizzazione semi-ufficiale (le notizie fornite dalla pubblica informazione sono sempre state rare e discontinue) creata nel 1973, che riunisce altissime personalità della finanza e della politica, docenti universitari, esponenti sindacali e giornalisti. Questi personaggi provengono da Stati Uniti, Europa e Giappone.
Il nome rimanda all'idea di un'azione comune delle élites (ma non elette dal popolo) delle tre grandi aree del mondo industrializzato in vista di un "nuovo ordine": né più e né meno che un governo del mondo in seduta permanente. Ispiratore e creatore dell'organizzazione è stato David Rockefeller.
Nel 1973, all'atto della fondazione, il direttore operativo era Zbigniew Brzezinski, che sarebbe poi divenuto consigliere speciale per la sicurezza degli Stati Uniti sotto la presidenza di Carter. Quest'ultimo personaggio è il simbolo vivente di cosa sia e come operi la Trilateral: Carter - la cosa era del tutto risaputa, al tempo - era letteralmente una "creatura" del gruppo Rockefeller, un servitore docile e puntuale dei progetti della Commissione.
Naturalmente non è il solo. Una decina d'anni fa il periodico americano F.R.E.E. pubblicò l'organigramma degli uomini del CFR e della Trilateral operanti all'interno delle istituzioni americane. Sotto il titolo "1992 Presidential Candidates" figura Bill Clinton, uomo sia del CFR che della Trilateral.
In economia, la divisa della Trilateral è la globalizzazione, cui essa mira riunendo soggetti "privati"- finanzieri, banche e multinazionali - che rappresentano da soli più della metà del potenziale economico dell'intero pianeta.
In politica, la divisa del potentato è quella "liberal": anglofila, massonica, cosmopolita.
La logica d'azione è quella, classica, dei "poteri forti": una conduzione discreta e silenziosa dell'economia e della politica occidentali.

La nascita della Trilateral Commission

Nel 1972, nell'ambito del Council on Foreign Relations (CFR), David Rockefeller abbozzò l'idea di una nuova organizzazione, che avrebbe dovuto perpetuare la staffetta dei poteri forti cosmopoliti che dall'inizio del secolo avevano eletto gli Stati Uniti come "patria".
L'anno successivo l'organizzazione fu ufficialmente presentata in Giappone.
Nel 1975 contava circa 200 membri.
La nascita della Trilaterale ebbe una funzionalità ben precisa. Gli altri potentati, CFR e Bilderberg, erano stati strumenti di un'egemonia americana che fino agli anni sessanta appariva incontrastata. Ma gli anni 70 segnarono la fine della ledaership economico-militare, non meno che "morale" degli Stati Uniti d'America.
Non solo la sconfitta in Vietnam e lo scandalo Watergate avevano fortemente agito in tal senso, ma il crescente sviluppo economico-finanziario di Europa e Giappone indicavano chiaramente che gli Stati Uniti non sarebbero mai più stati i soli padroni del mondo. La Trilateral servì quindi a riqualificare il potere statunitense, che strinse alleanza con quelle aree che non era più in grado di controllare.
Ma i progetti della Trilateral, andavano al di là dell'economia, fino ad un orizzonte "globale" del potere.
Sin dalla fondazione la Trilateral ha esteso il suo controllo a segmenti della pubblica informazione americana (CBS, Time Magazine, Foreign Policy), giapponese (Japan Broadcasting Incorporated), italiana (Arrigo Levi della Stampa), tedesca ( Die Ziet), del mondo sindacale (United Steelworkers of America, United Automobile workers, AFL-CIO ), della politica, della ricerca scientifica.
Scriveva Gianni Agnelli, della "Trilateral": " Un gruppo di privati cittadini, studiosi, imprenditori, politici, sindacalisti, delle tre aree del mondo industrializzato...che si riuniscono per studiare e proporre soluzioni equilibrate a problemi di scottante attualità internazionale e di comune interesse".
Forse sfugge, all'avvocato Agnelli, che il "comune interesse", nel mondo industrializzato è già rappresentato e garantito dai governi eletti dal popolo. In quale veste i "privati" di cui egli parla si affiancano all'azione economica e politica dei poteri legittimamente costituiti attraverso elezioni?
Osserviamo le direttrici di marcia di questo potere "privato", che con grande evidenza altro obiettivo non si prefigge se non quello di sostituire i poteri "pubblici".
La Trilateral mostra una divisa economica, una divisa politica e una divisa culturale.

La Trilateral in economia

La Commissione Trilaterale è il centro motore della globalizzazione.
Richard Falk ( dal periodico Monthly Review di New York, gennaio 1978): "Le idee della Commissione Trilaterale possono essere sintetizzate come l'orientamento ideologico che incarna il punto di vista sovranazionale delle società multinazionali, che cerca di subordinare le politiche territoriali a fini economici non territoriali".
Un ordine di idee, quello dei fini economici "non territoriali", che ha avuto modo di esprimersi pienamente attraverso l'operato delle due grandi istituzioni che presiedono alla globalizzazione: la Banca Mondiale e il Fondo Monetario, entrambi sotto lo stretto controllo, come è noto, del "Sistema" liberal della Costa Orientale americana. Entrambe le istituzioni agiscono a tutto campo nell'emisfero meridionale del pianeta, impegnate nella conduzione e nella "assistenza" economica ai paesi in via di sviluppo.
Ebbene, la logica del "mercato unico" mondiale, della movimentazione delle merci regolate dal solo criterio della "competitività" dei prezzi, hanno indotto Banca Mondiale e Fondo Monetario a orientare interamente all'esportazione la produzione alimentare del Sud, facendo leva sul ricatto del debito contratto dai paesi poveri col Nord ( la Banca Mondiale ai paesi in via di sviluppo: noi teniamo sotto controllo il vostro debito e voi accettate di "ristrutturare" le vostre economie secondo le nostre direttive) Il primo risultato è stato - il fenomeno dura ormai da decenni - la distruzione delle economie agricole di sussistenza, interamente sacrificate alle esportazioni verso il Nord, sotto il rigoroso controllo delle multinazionali.
Ecco perché, ormai, la remissione del debito del Terzo Mondo non basterebbe più per risollevarne le sorti. E' dalla dittatura delle multinazionali, del Fondo Monetario e della Banca Mondiale che il Sud del mondo deve liberarsi.
Diversamente, con le sue economie alla catena, non potrà che perpetuarsi una situazione che il più recente rapporto FAO ha indicato con sufficiente chiarezza: nel 1998 30 milioni di esseri umani morti per fame nell'emisfero meridionale del pianeta.
Le più importanti multinazionali legate alla Trilateral: Coca Cola, IBM, Pan American, Hewlett Packard, FIAT, Sony, Toyota, Exxon ( già Standard Oil, la capostipite delle compagnie petrolifere americane, di personale proprietà Rockfeller), Mobil, Dunlop, Texas Istruments, Mitsubishi.

La Trilateral in politica

La "Trilateral" colloca i suoi uomini nei governi occidentali per realizzare i suoi programmi.
Da una rassegna stampa, qualche nome dei suoi emissari italiani.
"il Giorno", 16 aprile 1983: "Per la prima volta a Roma la misteriosa Trilateral: 320 big dell'economia mondiale". Sottotitolo: "Tra essi Kissinger, Rockefeller, Agnelli e i potenti del Giappone" Da "il Giornale", 18 aprile 1983: "..il professor Romano Prodi, presidente dell'Iri e membro della Trilaterale...".
Non sarà inutile gettare uno sguardo anche sul sodalizio che ha generato la Trilaterale, e che tuttavia continua a vivere di vita propria (è caratteristica la doppia o tripla appartenenza, per i personaggi più influenti del "Sistema", tra CFR, Bilderberg e Trilateral.).
"il Giorno" del 24 aprile 1987, nel servizio su una riunione del Bilderberg che si era tenuto presso la Villa d'Este di Cernobbio, registrò, tra gli altri, la presenza di Carlo Azeglio Ciampi.
La vita organizzativa del sodalizio è scandita da riunioni plenarie, da gruppi di studio condotti dai responsabili delle tre aree, da "rapporti" che di volta in volta palesano il pensiero dell'organizzazione su questioni di particolare rilevanza.
Nel 1975 il Rapporto di Kyoto presentava un titolo ammiccante, ricco di promesse per il futuro: "La crisi della democrazia", pubblicato in Italia con la prefazione di Gianni Agnelli.
Lo studio denunciava una debolezza strutturale delle democrazie uscite dagli anni sessanta (cioè dalle crisi, a partire dal 68, organizzate e dirette dai poteri forti): debolezza degli esecutivi, perdita di credibilità e di autorità. La Trilaterale auspicava , come rimedio, una maggiore dose di autorità.
Una maggiore autorità dei governi controllati da "loro". Gianni Agnelli, da un'intervista rilasciata al "Corriere della Sera" il 30 gennaio 1975.
"Probabilmente dovremo avere dei governi molto forti, che siano in grado di far rispettare i piani cui avranno contribuito altre forze oltre a quelle rappresentate in parlamento; probabilmente il potere si sposterà dalle forze politiche tradizionali a quelle che gestiranno la macchina economica; probabilmente i regimi tecnocratici di domani ridurranno lo spazio delle libertà personali. Ma non sempre tutto ciò sarà un male. La tecnologia metterà a nostra disposizione un maggior numero di beni e più a buon mercato".

Le radici culturali della Trilateral

Brzezinski, direttore della Trilateral e contestualmente alto dirigente del CFR, definì l'organizzazione: "Il gruppo delle potenze intellettuali e finanziarie più forti che il mondo abbia mai conosciuto". Una società di pensiero, prima che una società per azioni.
Il 17 maggio 1997, in seconda serata, un'inchiesta televisiva condotta da tre giornalisti definì la Trilaterale, "organizzazione massonica" impegnata in un'azione neo-colonialista nei paesi dell'America Latina.
Erano presenti i tre Gran Maestri delle principali comunioni massoniche italiane, che nulla ebbero da ridire né sulla definizione della Trilateral né sulla sostanza del suo impegno in Sudamerica. Dunque, la massoneria.
Tesa sin dalla sua fondazione alla distruzione della civiltà cristiano-cattolica, in vista di un "nuovo ordine". Scriveva Leone XIII, nel 1884, nella sua enciclica "Humanum genus" contro la massoneria: " L'ultimo e il principale dei suoi intenti è (...) distruggere dalle fondamenta tutto l'ordine religioso e sociale nato dalle istituzioni cristiane e creare un nuovo ordine".
E' il nuovo ordine disegnato da Gianni Agnelli: un popolo concepito come una grande mandria di vacche, da gestire quindi secondo le regole dell'allevamento animale e non secondo quelle che stanno a fondamento di una società di uomini.
Un popolo sradicato dalla sua fede e tradizioni, e quindi trasformato in massa, inebetita da sport di massa, dall'erotismo di massa e, più recentemente, da programmi televisivi di una tale idiozia da garantire un autentico colpo di grazia agli intelletti già indeboliti degli utenti.
Una massa di "profani" governati da un vertice di "iniziati" cui spetti un superiore ordine di idee e di decisioni.
Decisioni che riguarderanno le "ingegnerie sociali" che sono già sotto i nostri occhi: quanti uomini far nascere, quanti farne morire per mezzo dell'aborto.
Il gruppo Rockefeller, attraverso l'omonima Fondazione, ha generato una cultura abortista sin dagli anni 20 e successivamente finanziato e diretto le campagne abortiste in tutto il mondo (lo apprendiamo dalle organizzazioni anti-abortiste francesi che sin dagli anni 70 avvertivano che l'operazione andava ricondotta alla massoneria in genere e al gruppo Rockefeller in particolare).
A questo riguardo non parliamo di ipotesi ma di certezze, sulla base di documentazioni originali, massoniche e trilateraliste, del tutto esplicite.
Decisioni dei "vertici" che riguarderanno quanti uomini far morire,attraverso l'eutanasia e quanti farne vivere, attraverso un'oculata distribuzione delle risorse alimentari, come accade, con i risultati che conosciamo, presso i paesi in via di sviluppo.
Decisioni che riguarderanno l'ingegneria genetica, per "intervenire" nella nuova umanità.
Decisioni sulla famiglia da distruggere e sulla transessualità da esaltare.
In una parola, tutto ciò che definitivamente distrugga il "vecchio" ordine sociale, cristiano, per la creazione di un nuovo ordine. Ma tutto questo senza particolari scossoni. Non vi sarà bisogno di dittature, visto che le democrazie laiche e progressiste, condotte da governi di "centro-sinistra", servono già così efficacemente allo scopo.
Governi che riproducono una formula già sperimentata lungo l'intero corso del XX secolo, e plasticamente rappresentata dal passato governo Prodi-d'Alema: l'alleanza tra la borghesia massonica e la sinistra, rivoluzionaria o meno. Un comune sistema di pensiero: il materialismo assoluto. E un comune nemico, da sempre: il cattolicesimo.
Chi comprende questo, comprenderà tutto del mondo in cui oggi vive. Ma chi non comprende questo, non capirà mai nulla. Scriveva sin dagli anni sessanta un docente universitario americano, Kenneth Bouldin: "Si può perfettamente concepire un mondo dominato da una dittatura invisibile nel quale tuttavia siano state mantenute le forme esteriori del governo democratico".

Mario Di Giovanni

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E' il capitalismo, < bellezza ? >
by Rina Gagliardi ed Autori Varii Monday, Oct. 03, 2005 at 9:05 PM mail:

"E' il capitalismo, bellezza."
di Rina Gagliardi - "Liberazione" 28 novembre 2000.




Toccate, per un momento, il golf carino che avete addosso: porta un'etichetta famosa, una griffe , e l'avete comprato a un prezzo conveniente, nel negozio sotto casa. Quasi certamente, quel golf l'hanno prodotto, lavorando in condizioni di sfruttamento selvaggio e insicurezza totale, i bambini e le donne operaie del Bangladesh o del Sud est asiatico, o di uno dei tanti paesi poveri, dove i padroni hanno trovato "convenientissimo" spostare la produzione. Lì la forza lavoro non costa quasi nulla: soprattutto i bambini e le donne costretti a lavorare in capannoni chiusi ermeticamente dall'esterno. Qualche volta,certo, accadono delle "disgrazie": come quella di qualche notte fa, a Shibbur. Cinquanta operai, donne e bambini, sono morti nell'incendio di un maglificio del Bangladesh: morti bruciati, o soffocati dal fumo, o sfracellati sul selciato nel disperato tentativo di salvarsi dal fuoco. Ce ne sono, che lavorano in queste condizioni, almeno un milione e mezzo solo nel bangladesh: e qualcuno potrebbe dirvi che sono fortunati, relativamente, rispetto a tanti loro concittadini che possono solo mendicare nelle strade un piatto di minestra. Chi li ha uccisi, queste nuove schiave del lavoro salariato, questi piccoli proletari che confezionano golf per il nostro benessere? Non solo la spietatezza dei loro padroni-carnefici, e neppure soltanto l'inettitudine servile dei loro governanti: questa strage - non è la prima e purtroppo non sarà l'ultima - è l'esito di un meccanismo che si chiama "ECONOMIA GLOBALE". Dove funziona una legge ferrea: l'inseguimento del massimo profitto, cioè dell'acquisto di forza lavoro al suo prezzo più basso, e alle condizioni migliori per il padrone (e per i consumatori del ricco occidente). Ora, forse, è un po più chiaro che cosa vuol dire davvero globalizzazione : non una parola magica, ma solo la forma concreta e feroce del nuovo capitalismo."

Rina Gagliardi


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Globalizzare è produrre di meno
di Massimo Fini - "Il Resto del Carlino" 27 maggio 2001




Secondo il rapporto annuale del Worldwatch Instìtute, organismo legato all'Onu, nel 2000 l'economia globale è cresciuta del 4,7%.
Negli Stati Uniti il 27% della popolazione è obesa, il 61% è in sovrappeso. Peccato che a petto di questa continua crescita della produzione, anche alimentare, aumenti il numero della gente che muore di fame, un miliardo, o che è ai limiti della sopravvivenza, un miliardo e 200 milioni.
La cosa può sorprendere solo chi ignori la storia economica. Si ripete oggi a livello planetario ciò che accadde in Europa all'epoca della Rivoluzione industriale quando i processi di accumulazione di capitali, necessari allo sviluppo secondo la classica teoria liberale, arricchirono in modo smisurato i pochi rendendo miserabili tutti gli altri, creando fenomeni fino ad allora sconosciuti come la disoccupazione, l'emarginazione sociale e la 'miseria' che è cosa diversa dalla 'povertà'.

Una forbice di miseria

Oggi le popolazioni del Terzo Mondo sono povere come non lo erano mai state, non solo in senso relativo, rispetto ai Paesi sviluppati nei confronti dei quali la forbice non fa che allargarsi (come, peraltro, si allarga all'interno di questi stessi Paesi dove una soubrettina televisiva guadagna in una mezza stagione quanto un impiegato non mette da parte in una vita), ma in senso assoluto, cioè un africano, un indiano, un messicano, un venezuelano — a meno che non appartenga alle ristrettissime élites del suo Paese — vive oggi molto peggio di uno, due, tre secoli fa.

Una storia vecchia.

La ragione di questo ulteriore impoverimento dei già poveri risiede nella globalizzazione economica che non è un fenomeno di oggi, poiché ha inizio con la Rivoluzione industriale, ma che oggi arriva alla sua maturazione planetaria. Che cosa è infatti la globalizzazione allo stadio 'maturo'? E' l'integrazione dei Paesi del Terzo Mondo nell'economia mondiale ottenuta attraverso l'omologazione di quelle popolazioni agli usi, ai costumi, ai consumi, alla socialità del modello occidentale e industriale che di quei mercati ha assoluta necessità, pena l'implosione, avendo saturato i propri.

Economia di sussistenza

Le popolazioni del Terzo Mondo quindi si inurbano, abbandonando le economìe di sussistenza su cui avevano vissuto per secoli e millenni, che garantivano loro l'autosufficienza alimentare negandogli il superfluo, ed entrano nel mercato globale. Adesso quei Paesi esportano, cosa che prima non facevano, ma il ricavato di tali esportazioni non è sufficiente a colmare il deficit alimentare che si è così venuto a creare. In altri termini, perduta l'autosufficienza questi Paesi sono costretti ad acquistare fuori parte del cibo, ma non hanno i soldi per farlo. Quando si esce dall'autosufficienza e si entra nel mercato si sottosta alle sue ineluttabili leggi: il cibo non va là dove ce n'è bisogno ma dove c'è il denaro per comprarlo, non va agli affamati dèi Terzo Mondo ma ai maiali dei ricchi americani perché sono più ricchi o quantomeno lo sono i loro padroni. Questo spiega perché nonostante la produzione di cereali di base, riso, grano e mais, sia vertiginosamente aumentata in questi anni, rispettivamente del 30,40 e 50%, quasi un terzo della popolazione mondiale muoia di fame.

Mirare all'essenziale

Visto in termini planetari il problema non è quindi di produrre ancora di più, cosa che ci sta portando al collasso ambientale, ma di meno, di selezionare ciò che produciamo mirando all'essenziale invece che al superfluo e all'eccessivo (l'obesità degli americani è in questo senso emblematica) e di redistribuirlo infinitamente meglio. Altrimenti andiamo incontro, fatalmente, a migrazioni bibliche e devastanti, al famoso 'scontro mortale' fra Nord e Sud del mondo, sempre che il pianeta non crolli prima sotto il nostro eccesso di peso.

Massimo Fini

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"NE' FRONTE ROSSO NE' REAZIONE, TERZA POSIZIONE"
by no comment Monday, Oct. 03, 2005 at 9:12 PM mail:


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<br> "NE' FRONTE ROSSO NE' REAZIONE, TERZA POSIZIONE"

 


La necessità della rivoluzione nasce dal rifiuto sia del sistema capitalistico che di quello marxista, governati, secondo TERZA POSIZIONE, da ideologie massificanti che soffocano gli impulsi creativi individuali corrompendo l’uomo e allontanandolo da se stesso.
L’obiettivo di Terza Posizione sul piano internazionale è la lotta contro gli imperialismi degli USA e dell’URSS, contro il mercantilismo e il sionismo: "Né Usa, né URSS: Terza Posizione".
Ne consegue il pieno appoggio a tutti i movimenti di liberazione nazionale, che si battono per la salvaguardia delle proprie tradizioni e contro le aggressioni militari e le infiltrazioni economiche delle superpotenze: è il caso dei Baschi, degli Irlandesi, degli Afgani, degli Iraniani, dei nazionalisti Libici di Gheddafi, dei Sandinisti del Nicaragua, ecc.
Nel settembre del 1980 la magistratura romana ordina un blitz contro Terza Posizione, assestandole un colpo quasi mortale. Risultato: 150 perquisizioni, 10 arresti, otto ordini di cattura notificati in carcere
.

 

NE' FRONTE ROSSO NE' REAZIONE

AUTONOMIA TOTALE

LA FINE DI UN'ERA

ALTERNATIVA DI POPOLO

IL DOMANI CI APPARTIENE

STARE IN GUARDIA

FUORI DAI PARTITI, OLTRE GLI SCHEMI, CONTRO IL POTERE

OBIETTIVO RIVOLUZIONARIO

OLTRE GLI SCHEMI

FARE FRONTE

LOTTA E VITTORIA

CONTROMETROPOLI

ESSERE ESEMPIO

CONTRO TUTTI I PARTITI CONTRO TUTTI I CORROTTI

LA RIVOLUZIONE E' COME IL VENTO

E' L'ORA DELL'AZIONE

PASSI SICURI, PASSI PESANTI E LENTI


Né fronte rosso né reazione

Il 25 aprile come ogni anno l'Italia si raccoglierà attorno alle più alte cariche dello Stato per la celebrazione della resistenza.
E più che mai quest'anno i discorsi commemorativi saranno un momento in cui si inviterà il popolo italiano all'unità nella libertà e nella democrazia, e a respingere l'attacco « fascista » continuamente portato alle istituzioni.
Ma coloro che realmente RESISTONO da anni a prezzo del proprio sangue e della propria libertà all'ingiustizia del sistema, sanno bene che la celebrazione della caduta del fascismo e gli appelli contro il «persistente pericoloso eversivo» spesso rappresentano solo il pretesto grazie al quale le forze del fronte rosso e della reazione ogni anno consolidano il potere.
Ma il gioco degli equilibristi «democratici» e «antifascisti» si fa sempre più difficile se si pensa all'insoddisfazione presente in tutti gli strati sociali, alle continue esplosioni di rivolte, agli scandali, sintomo di un governo corrotto che tutti sono stanchi di avallare.
Lo stesso fronte rosso che aveva in questi trent'anni dato prova di monoliticità, di saldezza e di unità, evidenzia oggi la spaccatura di un mondo in continua contraddizione che vuole stare al potere e all'opposizione o che perlomeno tenta di raccogliere i frutti del potere e dell'opposizione.
Lama è contestato, il P.C.I. viene ormai identificato nella corruzione del potere, gli extraparlamentari sono definiti infantili, gli autonomi provocatori. In questa lotta intestina il fronte rosso si sta disgregando ed emerge inequivocabile che se il potere comunista si farà ancora più palese, lo scontro fra P.C.I. e forze ribelli sarà inevitabile.
La reazione tenta disperatamente di non cedere alla violenza dei tempi; ma è in ogni momento costretta a venire a patti.
Tenta di difendere i Rumor, i Gui e i Tanassi ma viene battuta; riesce a dilaniare l'estrema appendice di destra per poter avere quei venti voti in più al parlamento che le consentano di tenere alla meno peggio.
Ma, come una barca che sta per essere sommersa dalle onde, spostandosi ora a sinistra ora a destra, non riesce a salvarsi dalla furia che la investe. E quei patetici politicanti che ci appaiono sorridenti al televisore per dirci che la situazione, in fondo, non è disperata, ma "occorrono sacrifici", non incantano più nessuno, e appaiono il segno più tangibile della cancrena del potere. Una cancrena che le forze migliori del popolo, le avanguardie di un futuro che incomincia a delinearsi, hanno la volontà di combattere fino in fondo. Noi, che a trent'anni dalla resistenza che ancora si celebra, oggi resistiamo compatti contro tutto ciò che ci circonda, abbiamo la presunzione di dire che la loro epoca è ormai morta e noi saremo gli artefici del domani.
La profonda notte in cui è stato immerso il mondo mostra già i primi segni dell'aurora; e la nostra sarà quanto mai bella.

IL DOMANI CI APPARTIENE!


AUTONOMIA TOTALE

A meno di un anno dal patto governativo PCI-DC, le università italiane sono esplose in una protesta rabbiosa che ha avuto come obiettivi non solo i consueti gruppi politici della reazione ma anche la classe dirigente del fronte rosso da Berlinguer a Lama.
La protesta si è poi estesa sanguinosamente nelle piazze ma è risultata inconcludente per mancanza di contenuti.
Gli studenti proclamatisi autonomi, eluso il tentativo di totale recupero agli schemi della sinistra perpetuato da Lotta Continua, hanno urlato e manifestato la propria rabbia contro coloro che da nove anni ipocritamente strumentalizzano in larga parte la rabbia giovanile.
Ma da una ribellione che è risultata nichilista e apparentemente senza sbocchi si ricava una necessità vitale sentita dall'intero mondo studentesco: la necessità dell'autonomia. Ma l'autonomia si costruisce intorno ad un centro ideale e politico.
Si è autonomi se si posseggono idee chiare e valori precisi da difendere ed affermare in una società che tende alla disintegrazione. Si è autonomi quando la protesta possiede contenuti reali, quando si hanno programmi politici.
Dunque se si vuole attualizzare una reale autonomia, bisogna che questa autonomia si definisca. Ottenere l'autonomia dallo strapotere dei partiti da sempre volto in funzione e a vantaggio dei gruppi dirigenti degli stessi, significa opporre una partecipazione diretta. Significa organizzarsi nei quartieri, nelle circoscrizioni, nei paesi, isolando i politicanti ed esprìmendo realtà unitarie alla faccia delle divisioni artificiali (dogmatiche, partitiche). Significa fare dei consigli di quartiere e di circoscrizione, delle giunte comunali, un'espressione diretta di ogni realtà locale protesa verso la realizzazione delle proprie necessità civiche, urbanistiche, ecologiche, in perfetta armonia con le realtà delle altre circoscrizioni, degli altri quartieri, delle altre giunte. Significa lottare perché queste realtà influiscono direttamente sulle scelte del paese insieme a quelle espresse dalle categorie sindacali, dalle cooperative aziendali, dalle rappresentanze militari. Significa svuotare la «triplice» che vive in funzione del proprio apparato dirigente sulle spalle dei lavoratori e rilanciare un'alternativa sindacale che esprima globalmente le rivendicazioni e dirima già nel seno stesso del sindacato le contraddizioni delle varie categorie del mondo del lavoro e delle singole cooperative di azienda. Significa possedere il controllo diretto sull'operato delle industrie perché non esista mai più un'altra Seveso. Significa avere il controllo sull'impostazione della nostra economia, perché non si debbano più distruggere i pomodori e le arancie del meridione, per importare gli agrumi di Israele ed esportare Italiani sotto la voce: mano d'opera. Signifìca permettere ad ogni campagna italiana di essere autonoma e produttiva. Significa concedere ad ogni famiglia l'opportunità di possedere una casa e non di vivere in un formicaio con il cancro sempre in agguato. Significa specializzare e volontarizzare l'esercito. Significa costruire una scuola educativa e non addestrativa, perché ne escano degli uomini e non solo dei tecnici, peraltro spesso squalificati.
Significa essere padroni di un'etica con la quale vivere e da insegnare e sulla quale rieducare e non emarginare. E, dunque, significa anche rivoluzionare i concetti detentivi e penali che, cosi strutturati, sono assurdi.
E perché tutto questo si attui bisogna essere autonomi dalle ingerenze economiche, politiche, militari.
Dobbiamo, dunque, affermare l'autonomia esterna insieme a quella interna. Dare all'Italia un suo ruolo autonomo nell'Europa e nel Mediterraneo e all'Europa la sua autonomia respingendo ogni tentativo imperialista sovietico, americano, o di qualunque tipo.
Tutto questo si chiama autonomia. Perché l'autonomia, per definizione, o è totale, o non è.


LA FINE DI UN'ERA

La nuova struttura del potere conseguente all'accordo a sei ha già dato i propri frutti.
La repressione camuffata in depenalizzazione, il confino allargato ai reati politici, la nuova strategia della tensione con allegata la teoria degli opposti estremismi periodicamente emergente, sono le ultime trovate del sistema borghese.
Il potere non nasconde più il suo volto di dittatura, di oligarchia, di stato poliziesco, manovrato da pochi uomini che saltando continuamente dalla sinistra alla destra del proprio schieramento, contraddicendo oggi ciò che dicevano ieri, dimostrano di essere solamente obbedienti agli ordini del Cremlino e della Casa Bianca.
L'opposizione, quella libertaria e superficiale dei radicali, quella sempre più perdente dei missini, quella confusa delle frange autonome, a noi non interessa.
Esiste per noi l'opposizione politica, sociale, ideologica ed esistenziale, quindi totale, al sistema, che nella ristrettezza dei movimenti concessi e nella dura lotta di conquista di spazio dà i suoi tangibili segni di vita.
Non solo in Italia e nell'occidente, ma anche nell'oriente tanto forte nella sua struttura poliziesca e repressiva, nascono i focolai delle rivolte di popolo.
Berlino, città che per posizione geografica e significato storico è il cuore d'Europa, ha mostrato nella sua parte più martoriata, volontà di esistere ed anche di combattere per la propria libertà.
La Berlino del muro, dei «vopos», della schiavitù all'URSS, è stata per un giorno la città che ha lottato per sé e per l'Europa. Ma il suo grido è destinato a perdersi nella notte se non saremo tutti noi Europei a raccoglierlo.
Siano perciò spezzate le vecchie contraddizioni, le antiche incertezze, le perenni attese; agire, sia ben chiaro, non significa agitarsi né distruggere; non significa nemmeno fingere adesioni e continuare a vivere chiusi nel fango del proprio egoismo.
L'azione è lotta perenne ai di là dei partiti, nella più assoluta mancanza di mezzi; è forza di continuare quando la repressione non ti permette di esistere; è esempio militante, coraggio e abnegazione, volontà di resistere e vincere.
Il confronto sarà decisivo solo se di fronte all'attuale tradimento dì tutte le forze politiche mostreremo la volontà di stare ancora una volta avanti a tutti.
L'angoscia dei popoli in schiavitù, la disperazione degli uomini sfruttati, le grida di rabbia di tante illusioni ferite, finalmente si scateneranno.
La Berlino che a ottobre ha fatto tremare l'est è il presagio di un'Europa che combatterà per il futuro, di un terzo mondo e di un'America latina che lotteranno per il proprio ruolo, di una umanità che non sarà più in ginocchio.
Solo allora quel fantasma che oggi turba le notti di chi governa il mondo e che gira braccato e combattuto nelle città della terra, trovata finalmente la strada, prenderà forma e sarà protagonista del nostro domani.
Quel fantasma è il nostro ideale.


Alternativa di popolo

Da anni la «triplice» sindacale rappresenta un'entità uniforme. Da mesi la DC e il PCI hanno raggiunto un'intesa di collaborazione che si manifesta negli interventi unitari nella vita pubblica. Anche gli enti parastatali, stanno gradualmente diventando un unico massiccio organismo.
In pratica è in atto, favorito dalle leggi per la sicurezza interna, il consolidamento di un unico colosso articolato, amministratore del potere multinazionale, garante dei privilegi e delle lottizzazioni. Ma mentre il potere va amalgamandosi ed organizzandosi si evidenziano sempre più l'estraneità dei suoi detentori alle aspirazioni del paese, e l'ostilità nutrita ogni giorno di più nei loro confronti da tutti.
Dovunque nelle scuole si allarga l'area dell'opposizione e del rifiuto sempre più qualificati idealmente e politicamente. E su quest'area non attecchisce il recupero intellettuale ai filoni filosofici interni alla logica del sistema. Recupero intellettuale che riuscì a sconfiggere il 68. Contemporaneamente l'opposizione dilaga nelle campagne dove solo la difficoltà d'organizzazione ha permesso la neutralizzazione degli effetti.
Nel mondo del lavoro dove la «triplice» perde sempre più colpi e vede le sue tessere strappate a migliaia, avanzano le ali libere e spregiudicate dei sindacati autonomi, dei CUB, della Cisnal. E talvolta combattono fianco a fianco. Da questa pedana di lancio è vitale sviluppare un vero e proprio sindacalismo rivoluzionario che combatta il monopolio filocapitalista di CGIL-CISL-UIL e la «tregua sociale» basata sulle sperequazioni e sull'ingiustizia. E bisogna integrare questo processo rivoluzionario alla crescita politica nelle scuole, nelle università, nei quartieri, nelle campagne. Così da imporre definitivamente la nostra alternativa.
Quest'alternativa cresce giorno dopo giorno con l'allargamento della lotta in ogni angolo del paese, nel suo coordinamento, nelle sue vittorie. E in questo processo incalzante si forma il popolo che trova coscienza di sé, identità, unità. E ognuno da e darà sempre più il suo contributo nel ruolo che ogni istante riveste. Lo da e lo darà come studente, come operaio, come contadino, come soldato, in relazione alle sue capacità, alle sue competenze, alla sua esperienza, al suo valore, alle sue molteplici condizioni contingenti. Così prendono organicamente forma la Nazione e lo Stato. Così prende forma il nostro futuro. Noi ne saremo i protagonisti!


IL DOMANI CI APPARTIENE!

Due anni or sono le avanguardie rivoluzionarie sostennero, sole contro tutti, che fronte rosso e reazione si sarebbero di lì a poco tempo trovati in crisi profondissima e avrebbero scelto come ultima possibilità di salvezza l'alleanza oggi comunemente definita compromesso storico.
Non si poteva sospettare però che anche le potenziali opposizioni al sistema, e cioè MSI ed extraparlamentari di sinistra, già da allora legati alla logica della reazione e del fronte rosso, avrebbero esaurito il loro ruolo e sarebbero rimasti coinvolti in un declino di strutture e di ideali che ne avrebbero minato definitivamente unità e forza. Gli avvenimenti di questi ultimi tempi hanno quindi chiarito ma reso contemporaneamente più arduo il nostro compito, in quanto se allora la situazione concedeva lo spazio anche alla riflessione e alla maturazione, oggi l'impetuoso volgere degli eventi porta ognuno di noi a conoscere duramente la vastità della lotta al sistema borghese.
La trasformazione dell'assetto politico ha posto lo steccato (che prima si trovava tra fascismo e antifascismo) fra sistema borghese retto da DC e PCI e forze d'opposizione.
E se 36 soli voti in parlamento si sono opposti al compromesso nascosto sotto il velo dell'emergenza, oggi è quanto mai chiaro che l'opposizione è ovunque: nei posti di lavoro, nei quartieri, nelle scuole, nelle zone povere, ovunque i partiti con le loro strutture non arrivano con false promesse e clientelismi a mutare la logica della lotta politica.
La divisione netta fra interessi del paese ed interessi del potere apre oggi uno spazio enorme ad un'opposizione di popolo al sistema.
Noi che siamo coscienti di come la crisi non sia un fatto momentaneo o dovuto solo a scelte politiche errate, ma sia conseguente ad un modo di pensare in termini politici e di Intendere la vita, che impera da trent'anni trasformeremo quello che oggi è ridotto a semplice gioco di formule in una battaglia fra concezioni del mondo.
Le lotte che le forze rivoluzionarie hanno sostenuto ovunque sotto diversi nomi ma con un'unica ferma volontà sono prova di questo: l'essersi opposte in tante occasioni agli estremisti di sinistra, ai partiti del sistema, agli sgherri della reazione, il sacrificio di militanti, sconfitte e vittorie rappresentano il preludio a quella che sarà la fase successiva e decisiva dell'azione. La Terza Posizione ne sarà lo strumento ed il polo intorno a cui si raccoglieranno le forze antimarxiste e anticapitaliste, socialiste nazionali e rivoluzionarie; Terza Posizione sarà volontà di liberazione dei popoli dall' imperialismo Usa-Urss per un nuovo ordine europeo; sarà parola d'ordine per coloro che vorranno la morte dello sfruttamento e delle dittature borghesi e marxiste in nome della lotta per la vita e per la riconquista del nostro domani.
E' infine già oggi il veicolo con il quale si fa largo una rivoluzione culturale, politica e sociale che trasforma lentamente ma decisamente le masse di uomini chiuse nell'egoismo personale e nella logica del profitto in un popolo compatto, consapevole della propria missione nell'Europa e nel mondo.
La potenza di questi ideali spinge oggi i militanti per la Terza Posizione a combattere nelle situazioni più disperate con un ardore che può apparire fanatico; ma ben presto ai loro fianco marceranno tutti i popoli in lotta. Allora a Roma, a Londra, a Mosca, a Berlino, in ogni piazza d'Europa dove prima regnava la schiavitù splenderà il sole di una nuova era.

OVUNQUE SVENTOLERANNO LE NOSTRE BANDIERE!


STARE IN GUARDIA

Tanto clamore ha suscitato il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.
E' la prima volta in oltre trent'anni che un'organizzazione armata colpisce un alto esponente del potere parlamentare.
Finora era stata colpita solo la magistratura. E' dunque comprensibile la agitazione che questa azione di guerriglia ha provocato nel paese.
Con sentimenti diversi, tutti si attendono nuove mosse dei brigatisti.
E non c'è calma da parte degli esponenti del potere che si scoprono vulnerabili e mal protetti.
D'altronde il momento è delicato. O il potere consolida spaventosamente le sue posizioni e sbaraglia o imbavaglia il terrorismo, oppure la guerriglia degenera definitivamente coinvolgendo tutti i santoni della politica e le frange più esasperate dell'opposizione. In questa situazione delicata, dai cui effetti si dovrebbe poter comprendere senza dubbio se le Br sono realmente autonome o legate a centrali di potere, molte cose stanno accadendo.
E' nostro compito in simili frangenti lasciare agli ingenui e ai presuntuosi prendere posizioni sull'accaduto e spergiurare che le Br sono il braccio armalo del Pci, o che sono strumento della Dc, o che sono provocatori di Almirante, o che sono al soldo di servizi segreti (russo, cecoslovacco, tedesco occidentale) o che sono il prodotto spontaneo e naturale di una protesta generalizzata.
E' inutile cercare di stabilire con sicurezza chi siano e di giudicare cosa esattamente vogliano i brigatisti. E' sterile e stupido perdersi in discussioni da salotto scordando le cose più importanti. Scordando cioè che se esistono gruppi di guerriglia c'è una ragione a monte, siano essi completamente liberi o pagati. Scordando che se nel paese esiste chi spara ai governanti con il risultato di spaccare in due l'opinione pubblica, vuol dire che gran parte del paese è esasperata. Scordando che se si arriva ai ferri corti è perché necessariamente un fuoco cova sotto la cenere. Scordando che se lo scontro politico si cristallizza è anche perché questo scontro è rabbia. Scordando che se vi è rabbia è perché tanti, troppi, tutti, sono stanchi. Stanchi di vivere in formicai di cemento, senza un lavoro, senza una prospettiva, senza un avvenire, e soprattutto senza un senso, senza una dignità, senza un fine, senza un valore. Senza la gioia di essere e di vivere in una società. E stanchi di essere angariati, vilipesi, oppressi dallo strapotere di una burocrazia così salda e imperturbabile che vive e spadroneggia da anni senza che se ne veda mai una alternativa concreta, fattibile, prossima se non immediata.
Il nostro compito non è dunque giudicare ma costruire nelle fabbriche, nelle campagne, nelle scuole, nei quartieri, nelle città, ed ovunque, delle realtà emergenti che si esprimano politicamente e formino da sé l'alternativa automatica, viva, indistruttibile, al potere gestito dal democristiani, dai comunisti e da tutti gli alleati che costoro hanno in parlamento, nei sindacati e ovunque nei posti che contano. E nostro compito è stare in guardia e smascherare l'obiettivo del «caso Moro».
Non l'obiettivo delie BR ma quello della DC, del Pci e dei lori simili.
Si è approfittato dell'azione dei brigatisti per instaurare una serie di leggi repressive che aumentano il potere della polizia e diminuiscono la libertà, già troppo esigua, dei cittadini.
Per porre per la prima volta il ministro degli interni a capo anche di corpi militari, per varare un sistema poliziesco che poco ha da invidiare al Cile o ai paesi dell'est, tranne la serietà.
E l'obiettivo, è palese a tutti, non possono essere le BR che non vengono certo infastidite dalle misure eccezionali, ma è il popolo. Si vuole che il popolo non si organizzi e non trovi un'identità politica che nel rifiuto del fronte rosso e della reazione, (sempre più a braccetto tra i banchi del parlamento) sappia affermare le sue esigenze. E per prevenire tale inevitabile processo si cercano la repressione delle avanguardie, la mobilitazione mentale, la spaccatura teorica del paese. Spaccatura fomentata per sfruttarne la reazione, per accelerare la «criminalizzazione» e giustificare di diritto un potere che si è affermato solamente con le manovre di sottobanco.
Il tutto per scaricare su pochi, deformata e criminalizzata, la speranza di tutti.
Per sconfiggere mentre deve ancora formarsi, prima che compia i suoi primi decisivi passi, l'unità del popolo che è il vero fantasma che terrorizza le notti dei «nostri» ministri e del loro sostenitori.
Molto più delle Brigate Rosse.


FUORI DAI PARTITI, OLTRE GLI SCHEMI, CONTRO IL POTERE LA NOSTRA LOTTA

Militare nell'area della Terza Posizione vuol dire combattere l'imperialismo russo-americano, osteggiare e scardinare i due schieramenti politici, commerciali, militari, legati al Cremlino e alla Casa Bianca.
Significa agire perché quest'area si allarghi e si qualifichi sempre più.
Significa agire all'interno ed al fianco di quei movimenti, di quei governi che stanno cercando e trovando la propria via d'indipendenza nazionale e realizzando nella teoria e nella pratica la giustizia sociale.
Significa liberare gli schieramenti potenziali ed emergenti da tutte quelle figure chiaramente controrivoluzionarie, come Castro e Tito, che cercano di fuorviarli dai reali obiettivi.
Significa opporsi al blocco occidentale e a quello sovietico, al fronte rosso ed alla frastagliata e articolata reazione, nella consapevolezza che questi due poli, propagandisticamente contrapposti, sono i due volti di un solo monolite, le due teorie di una stessa mentalità, di una medesima logica.
La doppia garanzia degli interessi del colosso multinazionale che agisce alle spalle o a fianco del governi delle superpotenze.
Significa permeare sempre più profondamente quest'area di un ideale, di una concezione del mondo comune e sviluppare insieme le affinità contingenti, teoriche, politiche.
Significa guardare agli avvenimenti politici mondiali con interesse e spregiudicatezza sapendo che, qualora si esista come forza ideale e come blocco strategico, si può beneficiare dell'azione di movimenti e di stati a noi profondamente estranei ma che hanno, nell'immediato, intenti comuni. Nella consapevolezza che la indubbia concordanza di interessi tra la Cina, il reazionario Brasile, taluni paesi dell'Africa e del Medio Oriente, possono rappresentare ottime garanzie per trasformazioni nelle quali inserirsi. Trasformazioni favorite ancora più nettamente dal probabile riavvicinamento graduale delle «due» Germanie, dal possibile affrancamento del Giappone.
Significa sapere tutto questo, lottare per esistere come forza influente e decisiva nelle vicende mondiali. E lottare vuol dire essere consci della propria funzione di avanguardia rivoluzionaria. Avanguardia che, come tale, deve ancora trovare un rapporto compiuto con il popolo che cerca l'identità, la dignità, l'indipendenza. E quindi vuol dire impegnarsi a stabilire questo rapporto complesso e articolato ma vivace e schietto. Senza scoraggiarsi a dover ripetere più volte e in più maniere il tentativo. E senza giustificare la propria incapacità con l'alibi di essere migliori e, come tali, incomprensibili.
Significa quindi non concepire idee astruse che portano ad agire nell'ombra, a ideare azioni dietro le quinte.
Significa immergersi nei tessuti sociali, nei luoghi di lavoro, nei quartieri.
Significa partecipare a tutti gli incontri possibili con la gente arrabbiata e in protesta che, in-formata, ri-educata, organizzata, acquisterà personalità e diventerà popolo.
Significa battersi nelle fabbriche, nelle campagne, in ogni angolo delle città per propagandare le nostre idee e le nostre tesi, per sconfiggere gli scherani del potere, per realizzare direttamente la giustizia sociale, il sistema politico, i rapporti comunitari, le relazioni ambientali che sono congeniali all'uomo e al nostro popolo.


Obiettivo rivoluzionario

Le tappe neccessarie al movimento per raggiungere l'obiettivo rivoluzionario sono essenzialmente due: organizzazione e costituzione dello Stato di popolo.

PRIMA FASE: ORGANIZZAZIONE

La fisionomia del sistema borghese presenta oggi un compatto schieramento di partiti, forze industriali, nazionali e multinazionali, ecc. ecc.. Ciò non esclude che all'interno dello stesso sistema operino potenzialità positive inserite in strutture negative.
E' sintomatico che oggi in movimenti sia di destra che di sinistra come persino in forze collocate al centro, ci sia un'ansia di cambiamento anche se generica e parziale.
Obiettivo nostro è dunque potenziare la sensibilizzazione degli strati popolari e coagulare quei numerosi giovani che non hanno ancora fatto il salto da posizioni riformiste e ribelli a posizioni rivoluzionarie.
Costruire quindi di conseguenza uno schieramento di lotta al sistema isolando definitivamente tutte le forze di pseudo-opposizione.
L'adesione va fatta sempre su basi di omogeneità e mai di eterogeneità: sarà perciò impossibile che a un tale disegno aderisca un individuo che abbia in sé tare reazionarie, marxiste o democratico-borghesi.
Altro fattore indispensabile per la conquista dello spazio politico è che il movimento abbia un trampolino di lancio per sostituirsi al sistema, e quindi abbia concretamente in mano realtà organizzate in senso rivoluzionario.
A questo proposito è necessario coinvolgere più strati possibili di popolazione anche se a livelli diversi. Il militante e il dirigente politico creeranno all'interno di scuole, quartieri, fabbriche e campagne, le strutture necessarie affinchè un discorso di opposizione si trasformi in affermazione integrale.
Per affermazione integrale si intende trasportare valori e rapporti in quel contesto: dei veri e propri piccoli stati. Con questi strumenti si inizia l'opera di rivoluzione culturale e politica del popolo il cui motore rimane l'avanguardia.
Costruito ciò sarà impossibile da parte del sistema annientare quest'isola rivoluzionaria per lo spontaneo ricambio che si creerà.
Più isole organizzate fra loro formeranno un polo organizzato che avrà a quel punto un'ampia risonanza a livello nazionale. Ognuno è tenuto a contribuire al massimo delle proprie capacità, al conseguimento di tale obiettivo.


OLTRE GLI SCHEMI

Ci hanno divisi in partiti per poterci dominare meglio. Ci hanno suddivisi in classi per poterci distogliere dai nostri comuni problemi. Ci hanno schierati a destra, a sinistra, al centro, inventando teorie a compartimenti stagni, assicurando l'assurda inconciliabilità del nazionale e del sociale, del personale e del comunitario. Ci hanno spinti l'uno contro l'altro in nome di falsi miti, infettandoci con le ideologie. Hanno fatto in modo che il sangue della migliore gioventù bagnasse il selciato e loro, i mandanti, hanno portato a braccia le bare.
E mentre tutto questo accadeva, l'oligarchia mercantile che detiene il potere in accordo con l' imperialismo straniero ingrassava distruggendo la nostra economia, le nostre libertà, la nostra dignità nazionale.
Ma il meccanismo si è inceppato. Il referendum, le elezioni amministrative, l'azione svolta da forze autonome in campo sindacale, l'azione intrapresa in quartieri, scuole, campagne, dalle avanguardie rivoluzionarie, dimostrano oggi inequivocabilmente la volontà di rigetto da parte del popolo di coloro che pretenderebbero di rappresentarlo.
I grandi mezzi di informazione, ciechi o in mala fede, hanno minimizzato e minimizzano i fatti, non collegano l'emergere di tante situazioni, di tante realtà.
Ma il popolo deve conquistare l'autonomia, la libertà, l'indipendenza.
Dobbiamo rifiutare gli schemi. Tutti gli schemi che il potere ci impone.
Fuggire le classificazioni artificiali, le divisioni inesistenti.
Non più di destra, non più di centro. Non più di sinistra. Fuori dalle sedi dei partiti.
Disertando le loro iniziative. Non più borghesi, non più proletari. Ma uomini. Uomini liberi che, organizzandosi e battendosi nelle fabbriche, negli uffici, sui mercati, nelle città, scoprono un senso nuovo, da tempo smarrito. Il senso di unità, il senso di creatività che farà e che già sta facendo di questi uomini liberi un popolo.
E questo popolo, isolati e travolti i rappresentanti dell'odierno potere, porrà se stesso alla guida dei propri destini.
Realizzerà una diversa qualità della vita.
Darà corpo ad una cultura propria, schietta, genuina.
Renderà la nostra una nazione libera e ben governata alla quale saremo lieti di appartenere.
Una nazione che sarà di esempio per i popoli mediterranei ed europei in lotta, anch'essi, per riscattare un vergognoso presente.


FARE FRONTE

Nell'epoca in cui l'automa che uno Stato esprime non si riferisce a principi che superino il piano materiale della vita — le leggi non interpretano la verità e la giustizia della logica naturale della vita, nella quale tutti gli uomini possano identificarsi — le istituzioni non danno modo agli uomini di realizzare la più intima e sincera personalità nello svolgersi del proprio ruolo sociale ed esistenziale quotidiano — la rivolta diviene DOVEROSA.

Nell'epoca in cui la politica italiana si è appiattita in forme tanto vuote e monotone quanto false e violente nei confronti delle reali esigenze del popolo, assoggettate ad avidi poteri di anonime società economìche o a interessi di centri di potere tesi a imporre le proprie disumane ideologie, molti sono coloro che non condizionati dalla logica del sistema, né tantomeno corrotti da teorie pseudo rivoluzionarie irrigidite in schemi ormai privi di significato, volgono i propri nobili intenti a una lucida lotta che si inserisce nell'ambito della Terza Posizione.
Questa forza, dapprima quasi impalpabile, prende forma e si fa movimento politico, privo di dogmi ideologici, estraneo a fazioni e partiti. La sua voce sprezzante va dilagando, il suo aspetto prende organicità, il fenomeno da isolato si estende in tutta Italia.
E' un fronte che si è costituito. Né rosso, né reazionario!
L'identità comune è la lotta, non fondata sull'ossessione di distruggere con odio e criticare con animosità ma dettata dalla serena chiarezza di quella parte sana del popolo che sente l'esigenza e ha la volontà di creare i valori etici della società, il suo giusto equilibrio sociale ed economico, la sua integrità di nazione.
E soprattutto di dare un significato alla vita, nel rapporto con gli uomini, col mestiere, con la natura. Si va avanti nelle scuole, nelle piazze, nei quartieri, nelle città, nelle campagne, si affrontano le difficoltà, si superano gli ostacoli con la fredda fermezza e la spietata decisione di chi lotta per amore del giusto.
Il nostro è un invito a unirsi a questo fronte che si sta aggregando per affinità intorno a quanti, prendendo coscienza delle evidenti disfunzioni sociali, culturali, spirituali, si sono accorti della superficialità o addirittura della falsità di molte prese di posizione, create dalla violenta massificazione che il sistema attua nel campo umano, in tutto il popolo.
E quindi anche in coloro che gli si oppongono.
Un fronte che contrappone ai compromessi, alle sottomissioni, ai metodi occulti e oscuri, al rinchiudersi in forme intellettualistiche e dialettiche la chiara e responsabile scelta politica dell'azione.
Una scelta che ha un solo esito finale: la vittoria!


LOTTA E VITTORIA

Aumenti indiscriminati di generi alimentari, della benzina e dei beni di consumo primario.
Quasi un morto al giorno causato dalla droga.
Due sintomi questi di una situazione politica, sociale e spirituale che non perdona alcuno, dal giovane alla massaia al cittadino qualsiasi.
Una realtà che richiederebbe un'adeguata risposta dalle opposizioni.
Ma le opposizioni storiche di destra e di sinistra hanno esaurito la carica e piangono sui loro errori, sulle loro beghe interne, sul disfacimento politico evidenziato da chiusure di giornali, calo elettorale, assenza di militanza.
A tanta debolezza dei partiti d'opposizione corrisponde una grande forza d'opposizione nel paese.
Una spinta che nessuno raccoglie ma che investe chiaramente tutti gli aspetti del sistema borghese.
Terza Posizione rimuove le stagnanti acque della rassegnazione e si manifesta come polo per tutti coloro che vogliano disegnare con noi il futuro del nostro popolo.
Dalle scuole, dai quartieri, dalle borgate, dalle campagne, si delineano rapidamente e decisamente le caratteristiche dell'opposizione rivoluzionaria.
Rifiuto dei partiti, delle ideologie marxiste e capitaliste, del mondo borghese che ha come simboli discoteche e droga; rifiuto delle metropoli soffocanti e della «civiltà» senza volto.
Affermazione di un nuovo popolo che ritrovi la volontà di essere unito e di avere degli obiettivi non solo economici ma di civiltà; di una nuova legione che sia avanguardia ed esempio nella militanza e nella vita e che marci con un unico fine rivoluzionario.
Affermazione infine di giustizia che non vede più né parassiti né sfruttatori, non più abili parlatori o ideologhi al potere ma piuttosto, una schiera di uomini migliori a guidare il popolo verso la libertà.
Le scelte isolate e lo spontaneismo possono avere tutt'oggi il fascino dell'ultima battaglia ma costituiscono indubbiamente una perdita di tempo per la rivoluzione.
Si abbia il coraggio dunque di abbandonare personalismi e particolarismi e di raggiungere e integrarsi a chi sta avanti, conquistandosi il proprio ruolo giorno per giorno attraverso la lotta.
D'altronde sappiamo che in questo sistema non crede più nessuno.
Nemmeno il borghese che vede naufragare nella noia e nell'inconsistenza la propria vita.
Nemmeno il seguace del partito che attende dai suoi dirigenti impossibili ritorni di fiamma.
Da loro non ci attendiamo nulla; forse il ripensamento dell'ultima ora.
Dagli uomini che amano lottare ci attendiamo invece una scelta di azione.
Solo dall'assoluta radicalità di questa scelta può nascere la possibilità di forgiare i tempi e di marciare verso la vittoria.


CONTROMETROPOLI

Sulle nostre pagine ci siamo più volte definiti rivoluzionari, e più volte nei quartieri e nelle scuole lo abbiamo dimostrato e lo dimostriamo con la pratica e la militanza politica. Ma l'auto definirci rivoluzionari non si ferma solo sul piano strettamente politico o sociale. Rivoluzionare non significa infatti ribaltare solamente la struttura sociale e instaurare un nuovo ordinamento politico; rivoluzionare significa innanzitutto ribaltare l'attuale mentalità. Noi, che abbiamo la presunzione di sentirci avanguardia rivoluzionaria, ci dobbiamo assumere coerentemente la responsabilità di esserlo. E' per questo che dobbiamo proporre un diverso modello mentale, un diverso modo di entrare in relazione con chi ci sta intorno, con le istituzioni politiche, con l'ambiente in cui viviamo.
Proporre un modello mentale significa fornire nella pratica strumenti ed esempi affinchè l'uomo-massa, l'individuo che oggi ragiona e vive in termini egoistici, si annulli e si trasformi in uomo-membro del popolo che deve nascere e forgiarsi nella rivoluzione.
Noi col nostro esempio di milizia politica intendiamo fornire tale modello. Quando infatti denunciamo e prendiamo posizione contro le ingiustizie che governano l'attuale società, sappiamo e affermiamo che queste ingiustizie sono la manifestazione di quella maniera di pensare che noi dobbiamo e vogliamo sradicare.
I temi che ci danno l'esatta misura di quanto scriviamo sono innumerevoli. Uno dei più eclatanti è quello della casa-formicaio. L'ideologia che ha potuto concepire questa mostruosità è quella mercantilistica del dare e avere, è quella che si è concretata storicamente nella città intesa e vissuta come mercato economico, in cui gli unici rapporti considerati fra gli uomini sono quelli basati su valori che degradano l'uomo.
La casa-formicaio, cioè i grattacieli, i «casermoni» fatti solo per razionalizzare lo sfruttamento dello spazio evidenziano il disprezzo di tutti quei valori che costituiscono la nervatura della persona; se oltre a ciò consideriamo il fatto che tali costruzioni vengono patrocinate e compiute per un fine economico si intuisce quale sia la stima che nell'attuale ordinamento politico si ha dell'uomo. Questi edifici iniziano a trovare la loro collocazione anche in ambienti rurali: anche là, in spregio al formativo e qualificante contatto con la natura, si tenta di sradicare sempre di più l'uomo dal suo «paesaggio» originario; e questo viene salutato come l'arrivo del «progresso».
Il tema di cui stiamo trattando a mo' di esempio diventa un vero e proprio problema sociale quando la domanda e l'offerta dell'alloggio — imprescindibile necessità e punto di riferimento dell'uomo — creano la situazione che permette manovre speculative; si viene cioè ad assistere ad una delle più macroscopiche ingiustizie, quella del lucro su un bene di prima necessità: la casa. Ma, si dirà, l'esperienza comune ci fa notare oltre agli squallidi dormitori di borgata anche gli splendidi e impeccabili grattacieli di lusso con moquette e tripli servizi. Ebbene questi ultimi, in sostanza, non differiscono affatto dai primi, in quanto la concezione, ossia il modello mentale che li ha partoriti è lo stesso: i primi costituiscono la merce scadente, i secondi quella di prima qualità, entrambi restano merce.
Inoltre i «casermoni» di lusso acuiscono l'edonismo, la vanità dell'uomo-individuo che trova la sua possibilità di vita solo in questo sistema. L'adesione a valori come la frivolezza, l'edonismo si esprime in quei villaggi residenziali pieni di tutti i comfort: cioè in grattacieli tagliati a fette e disposti in pianura.
Quindi riassumendo, noi notiamo che dall'osservazione di un'ingiustizia sociale perveniamo a considerazioni che la superano di gran lunga. Giungiamo così a capire che i problemi generati e irrisolti da questa società sono il riflesso se non la conseguenza della maniera con cui la stessa si pone di fronte alla vita.
E' dalla radicale opposizione di vedute con l'attuale sistema che nasce lo scontro con questo ultimo. Proprio per il fatto che non si vuole vivere da automi o peggio ancora senza una propria dignità si arriva alla determinazione di lottare e contrastare, fin dove è possibile, l'attuale modo di vivere e pensare. Questo scontro, o antiteticità di valori, si esplica esteriormente e in modo lampante come ribellione, insofferenza, sciopero, rivolta.
Quindi attraverso la lotta nasce l'uomo-membro del popolo e la cultura di cui esso è portatore. E' ovvio che l'essere pervenuti a tali considerazioni ci allarga l'orizzonte, il senso e il peso dei vari fatti che intervengono nel rifiuto dell'attuale società. Infatti rileviamo ad esempio che il lottare solamente contro l'ingiustizia sociale è un'azione inconcludente, dispersiva, che possiamo definire controrivoluzionaria e questo per il fatto che la coscienza di lotta ci impegna in un'opera radicale, che abbisogna quindi del puntello di una vera e propria rivoluzione culturale.
Ma tutto questo appartiene al livello più appariscente e in un certo senso meno essenziale e più inconcludente quando — ed è l'esperienza comune a rilevarlo — reagendo in questo modo si viene facilmente riassorbiti e reinseriti nel sistema. Infatti il linguaggio con il quale in questi casi sì risponde è dialettico proprio rispetto all'ordinamento contro cui in quel momento ci si pone. Tuttavia questi momenti di scontro celano anche altre possibilità che emergono in particolare quando attraverso la lotta si viene a manifestare la volontà dì cambiare la situazione esistente e si realizza che il cambiarla radicalmente significa possedere una prassi la quale è originata da un modello mentale irriducibile a quello della base del sistema che si vuoi abbattere.
Se civiltà altissime, ivi compresa quella romana, hanno trovato pane per i loro denti quando si sono scontrate con l'afflusso alle città e con lo squilibrio tra vita rurale e vita urbana, è immaginabile quali disastrose conseguenze un simile fenomeno possa provocare in un agglomerato quale quello in cui oggi viviamo, agglomerato che, ben lontano da una qualsiasi forma di civiltà, necessita già di una notevole forzatura per vedersi attribuito l'appellativo di società.
In primo luogo in altre epoche l'esodo verso la città è dipeso o da carestie o da condizioni improvvisamente divenute impossibili per il lavoro agrario, o dal fascino che esercitava non tanto la città quanto l'essere cittadino, un titolo più che ambito.
Oggi l'urbanesimo è generato da cause diverse.
La non convenienza di lavorare la terra, considerato il pressoché inesistente guadagno nel rivendere i prodotti. Il miraggio d'un lavoro sicuro con una paga fissa e con una fatica minore. Un continuo richiamo pubblicitario effettuato tramite simboli, miti, luoghi comuni.
In pratica mentre l'urbanesimo in passato era generalmente effetto di cause non generate volontariamente. oggi non è così.
Non si può parlare di sola inettitudine di fronte al problema agricolo e all'intermediariato. Si deve invece parlare di volontà criminale che costringe l'Italia a un ruolo preciso nell'economia occidentale. Ruolo nel quale l'agricoltura non trova posto.
A questo va aggiunto anche lo svilupparsi spontaneo di un modello di vita imposto dalla natura e dalla mentalità del mercante che è il dominatore o per lo meno il cardine della vita moderna.
In secondo luogo va detto che mentre le civiltà, proprio in quanto tali, avevano la forza di reagire agli squilibri, l'Italia contemporanea li patisce oltre ogni ragionevole limite.
E dunque la metropoli. confuso crogiuolo di tipi, di culture, di razze, di costumi, soffoca, succhia, sterilizza, uccide l'uomo e la donna, l'anziano e l'adolescente. Offre pigramente e maliziosamente lussuose voluttà nei quartieri residenziali dove il ricco, passando dal tennis alla piscina, dall'amichetta allo spinello, si isola sempre di più e sempre più si inaridisce in un'esistenza che i più fortunati sopportano con semplici sbalzi d'umore, solo perché non dotati di una buona intelligenza.
Confonde e disperde nell'ibridismo del quartiere popolare dei benestanti, nel quale il collettivo e l'individuale sono sfumati, ma regna sovrana l'ipocrisia ad uccidere ogni slancio umano e le fa corona la poca disponibilità economica per potersi organizzare una vita sensata.
Compie poi il suo ultimo crimine nei quartieri della periferia.
Nelle borgate romane, nell'interland milanese, nei bassi napoletani, nei cosiddetti quartieri-dormitorio, negli anelli suburbani delle città industriali e portuali.
Qui il disagio è grande e il senso di ribellione cova sotto la cenere. E unito a rapporti umani ben più sinceri che nelle altre componenti il tessuto metropolitano, tutto ciò potrebbe essere pericoloso per il potere.
Ma qui esso interviene con il veleno del mito propagandato. E il ghetto si sfoga in rapine, in scippi per procurarsi i mezzi da quartiere residenziale. In droga per sentirsi più forti ed ingannare le delusioni. In galera ripetuta. In impotenza.
Questa è la realtà della metropoli.
A questa realtà noi opponiamo il mito della vita naturale, della civiltà.
Di una realtà organizzata in borghi e villaggi di campagna, di montagna, di mare. In borghi e villaggi dove la vita si svolge serenamente senza l'ipocrisia e l'ostilità che accompagnano la folle esistenza metropolitana.
Di una realtà nella quale le città trovano un'altra dimensione e un altro valore.
Siano porti, siano centri industriali, siano punti di riferimento politico ed amministrativo, esse dovranno essere organici centri di vita. Ristrutturate secondo concetti urbanistici ed ecologici radicalmente diversi, sviluppate intorno ad un centro spirituale e politico, caratterizzate culturalmente, abitate da un numero di abitanti di parecchio inferiore alle cifre odierne, le città saranno organizzate secondo criteri diversi.
Non più caotiche jungle di asfalto e cemento in cui si muore vivendo e si è sempre soli. In cui il nucleo familiare è disperso e disintegrato. Ma insieme di comunità organizzate e legate spontaneamente.
Ed a questa realtà opponiamo anche e soprattutto la gioia della lotta, che è sinonimo di vita.


Essere esempio!

«Non si può voltare il capo dinanzi al marasma di iniquità che sommerge la nostra terra. E' dunque tempo di dare una radicale soluzione. Ognuno è tenuto a non tirarsi indietro»

E' compito di tutti coloro che non sono vigliacchi o corrotti e posseggono il senso della dignità, unire gli intenti per costituire una grande forza rivoluzionaria in Italia.
Siamo giunti al punto di apparire banali quando si elencano i sintomi dell incurabile male della repubblica.
Malcostume, corruzione, iniquità, clientelismo sono i pilastri sui quali il sistema politico oggi si regge.
Droga, abbrutimento, nihilismo, individualismo esasperato, infamia, isterismo, rabbia, crudeltà emergono dai tessuti dilacerati di una collettività senza orizzonti e senza speranze.
C'è chi, stanco di ogni angheria e di ogni ingiustizia, prova un'amara soddisfazione dicendosi che intorno affonda la barca con i suoi timonieri.
Ma sono atteggiamenti errati, sintomi di impotenza.
Non si giustifica la propria resa con un «cosa ci vuoi fare?».
Ne c'è da essere soddisfatti della misera condizione dell'Italia dei Tanassi, degli Andreotti, dei Berlinguer.
Essi stanno a galla e sono sempre più forti mentre quel che rimane di un popolo asservito e diviso va in disperata decomposizione.
E' dunque tempo di dare una radicale soluzione.
Un esempio che con la sola forza dell'esempio evochi un nuovo credere ed un nuovo agire, che non è frutto di agguati alle spalle, di rabbia e di vendetta.
Che è un'azione di vita e dunque di lotta e di civiltà. Una rivoluzione che si dispiega e si esaurisce in poche ma significative parole: responsabilità, chiarezza, onestà, sacrificio, giustizia.
In questa rivoluzione fatta da uomini e non da fogli di carta, da combattenti e non da sicari o agenti degli interessi senza volto, si formerà la nuova Italia, dalla quale le infezioni che ci affliggono, ideologie o interessi di parte, saranno definitivamente messe al bando. Ognuno è tenuto a non tirarsi indietro.


CONTRO TUTTI I PARTITI CONTRO TUTTI I CORROTTI

Oggi non ci si riconosce più. Non ci si riconosce nel governo delle supertasse e delle leggi speciali, nei dirigenti politici degli scandali e delle corruzioni, nelle opposizioni partitiche e sindacali che mal hanno agito in profondità proponendo un diverso modello di vita.
Non ci si riconosce nelle culture importate: nel jazz, nella disco-music, nei modelli dei "guerrieri della notte" e dei borghesi annoiati.
Non ci si riconosce nella gioventù che si buca ed è già vecchia a quindici anni. Non ci si riconosce nelle teste di cuoio di Cossiga e Dalla Chiesa ne' nei brigatisti rossi di ieri, di oggi, di domani.
Non ci si riconosce in un governo di schiavi che accetta supinamente di servire la Casa Bianca nel Braccio di ferro con il popolo iraniano.
Non ci si riconosce con chi viceversa a parole appoggia Teheran ma tace sull'oppressione sovietica contro il popolo afgano.
Non ci si riconosce in un sistema che insegna a delegare e a non partecipare creativamente alla vita sociale, in un sistema che ritualmente propone i suoi pescicani multicolori agli appuntamenti elettorali.
Non ci si riconosce nelle fiere preelettorali, nelle parole vuote, nelle figure meschine, nelle maschere e nei volti del burocrati al soldo dei mercanti che vengono ipocritamente ad elemosinare il proprio lauto stipendio.
Non ci si riconosce negli organismi amministrativi e nella logica clientelare nella quale questi agiscono.
Non ci si riconosce negli amministratori di ogni colore, di ogni fazione che sempre e comunque hanno tradito le aspirazioni del popolo.
Vi è oggi, ovunque, crisi di identità.
Noi vogliamo trovarla questa identità che è la principale tappa verso la libertà e l'autodeterminazione.
Vogliamo recuperare la nostra antica, nuova, attuale cultura, le radici che collegano le nostre genti con il passato più antico e con il futuro prossimo e lontano.
Vogliamo dare vita ad una comunità normale regolata secondo natura e quindi secondo giustizia.
Non ci rivolgiamo a sterili intellettuali in grado di schematizzare società perfette ma incapaci di educare i propri figli.
Non ci rivolgiamo a masse diseredate per affondare demagogicamente nella disperazione e stimolare gli istinti più bassi al fine di facili ma caduche vittorie.
Non ci rivolgiamo ad emarginati impotenti per offrire in cambio di manovalanza un qualsiasi inserimento sociale.
Ci rivolgiamo ad ogni uomo, ad ogni donna, ad ogni ragazzo della nostra terra e non offriamo loro promesse ma li poniamo di fronte ad una scelta, assoluta.
O spegnere i propri giorni tra comode critiche e deleghe sbiadite lasciando morire ogni speranza di risveglio di un popolo oppresso, sbandato, lacerato neIl'anima, o incendiare la propria vita in una lotta lunga, difficile, ma sacrosanta, la cui bellezza è già una vittoria.


LA RIVOLUZIONE E' COME IL VENTO .... !

Nello scorso agosto l'oligarchia dei mercanti, dei politicanti, degli aguzzini in toga e in divisa ha sferrato la sua grande offensiva.
Massacrate ottantacinque parsone alla stazione dì Bologna, dilaniate e smembrate decine e decine di famiglie con cinica noncuranza, ha dato subito vita alla mossa seguente: la persecuzione.
Ha colpito a destra chiunque potesse alzare una voce non addomesticata dall'Msi, si è poi scagliata a sinistra contro i resti dell'Autonomia.
In capo ad un mese il potere ha preparato il suo ulteriore, più duro, massiccio, brutale attacco.
Si è scagliato contro le forze rivoluzionarie.
Ha ucciso il combattente Francesco Mangiameli, ha perseguito, arrestato, ricercato decine e decine di militanti.
Il suo attacco è proseguito capeggiato ia giudici asserviti ed intolleranti, fiancheggiato da sgherri ignobili con metodi da sbirraglia sudamericana.
I nostri migliori militanti seno stati catturati, pestati, imprigionati senza prove, senza indizi, con accuse false, vaghe e pretestuose.
II combattente Nanni de Angelis è stato sequestrato e linciato da infidi omuncoli senza onore.
A questo punto il potere ha cantato vittoria.
Si è illuso di aver sgomberato il campo.
E in effetti le avanguardie rivoluzionarle non si sono poste alla testa della popolazione nella crisi di autunno.
Mentre alla Fiat cadeva nella polvere il falso mito sindacale dei baroni Lama e Berlinguer, non boicottaggio, non sindacalismo rivoluzionario ma marcia di dissenso era la risposta.
Nessuno si ergeva a travolgere i ladri in borghese e in divisa, petrolieri e finanzieri, della banda-Moro mentre crollava il rancido mito di quest'individuo mettendo in evidenza non un martire ma un ladro tra i ladri, rinnegato, falso e traffichino.
Noi non eravamo alla testa della nostra gente martoriata, massacrata, umiliata e sfruttata a Napoli, a Potenza, ad Avellino, a dare vita ad una nuova "epopea dei briganti" contro gli eredi legittimi e reificati dei predoni e dei massacratori al soldo delle logge piemontesi.
Ma la loro vittoria è tutt'altro che definitiva, la disfatta è solo rimandata.
Le avanguardie rivoluzionarie sono state colpite ma non abbattute, incalzate ma non disperse.
Dove sapevamo di avere dieci militanti ne abbiamo trovati cento, dove sapevamo di avere cento amici ne abbiamo scoperti mille.
Ovunque le nostre idee e le nostre parole d'ordine echeggiano e sono ripetute di bocca in bocca.
Ovunque le fila si riassestano pronte alla battaglia.
Per quattro anni abbiamo attaccato e colpito zona per zona i nemici del nostro popolo.
Oggi questi hanno sferrato un attacco massiccio, sleale, spietato, ma non hanno saputo nè piegarci, nè sbaragliarci, nè metterci paura.
La fase della resistenza ad oltranza è incominciata.
E mentre l'impeto bestiale del nemico va scemando, la nostre fila si rinforzano e crescono ogni istante di più.
Organizziamo nel nostro paese la lotta, portiamo in ogni angolo la rivoluzione.
Rinsaldiamo l'unità con il nostro popolo.
Quando essa sarà piena e definitiva non vi sarà più nè spazio, nè tempo, nè indulgenza per gli odierni tiranni.
Articoliamo ovunque, in Europa e nel mondo la nostra battaglia.
Avanguardie ed avanguardie ci riconosciamo negli ideali, nell'azione, nella lotta per la libertà e per la dignità.
Ovunque è un fermento rivoluzionario.
La vittoria non è forse immediata e forse neppure vicina ma è sicura ed inesorabile.
Il nostro vessillo intriso nel sangue dei nostri caduti saremo alla testa del popolo: un popolo contro i tiranni.
Ogni tentativo di piegarci e di privare ancora la nostra gente della dignità, della libertà, del proprio destino è uno sforzo ultimo che merita ironia e compassione e che non riveste alcuna speranza: la rivoluzione è come il vento, non la si può fermare, le si può solo far perdere tempo... Il domani appartiene a noi.

"cadrò una volta due volte mille volte ancora, ma ogni volta mi rialzerò per tornare all'assalto! da uomo libero"
NANNI


E' L'ORA DELL'AZIONE !

20 Marzo, Catanzaro. Processo d'appello per la strage di Piazza Fontana, 1969, Banca Nazionale dell'Agricoltura, Milano.
Imputato di primissimo piano, Giorgio Freda, il «pedagogo della rivoluzione» come preferisce definirsi. Verdetto : ASSOLUZIONE.
I dieci anni già scontati tra carcere, confino, domicilio coatto sembrano non averlo sconfitto.
Ha il viso di chi per dieci anni non ha cambiato una virgola alle sue affermazioni, di chi oggi vede riconoscersi la sua innocenza.
Non è un caso umano questo verdetto, è il più importante avvenimento politico dell'ultimo decennio, almeno.
Crollata la montatura di Catanzaro, si sgretola la pietra di paragone di dieci anni di storia giudiziaria italiana, la radice, la motivazione necessaria e sufficiente di 10 anni di persecuzioni politiche, fino al 28 agosto, fino al 23 settembre.
Crolla rovinosamente nel ridicolo quella «costante storica» che servì a Cossiga, la mattina stessa dopo la strage di Bologna, per parlare di «bomba fascista» ed indirizzare così le indagini dove più conveniva al delicato momento politico, che bastò a Persico & co per spiccare decine di mandati di cattura e centinaia di comunicazioni giudiziarie e di mandati di perquisizione.
Niente più giustificazioni storiche, morali, giuridiche, logiche a dieci anni di violenze, torture, vessazioni, accuse e montature.
E' una certezza di vittoria leggere su giornali come «La Repubblica» lo sdegno e la rabbia di chi si è visto togliere da sotto al naso il più comodo dei colpevoli, il più «ben costruito» dei carnefici.
«Quanto lavoro sprecato!» possiamo leggere sul suo editoriale, e che di fatica ne era stata fatta per costruire sulla stampa, giorno per giorno, una pista nera abbastanza affascinante da tirar fuori dai guai sia Valpreda sia una sinistra che, a quel tempo, non aveva ancora scoperto le comodità del «compromesso storico» o delle «convergenze parallele».
Il «pedagogo» sarà libero. Per quelli del 28 agosto neanche un indizio, ed i termini sono ormai scaduti.
Anche per i rivoluzionari «terceristi» la libertà è tutt'altro che lontana, scadenza termini, mancanza di indizi, assoluzioni in istruttoria.
Le montature crollano sotto la spinta di un vento potente.... E la rivoluzione è come il vento, non la si può fermare, le si può solo far perdere tempo!


PASSI SICURI, PASSI PESANTI E LENTI

Ed eccoci ancora qui.
Non abbiamo mollato.
Un anno è passato da quando, con la bomba del 2 agosto, a Bologna, il potere sferrò il più deciso e spregiudicato attacco al movimento rivoluzionario.
Il potere ha innescato la bomba, come sempre d'altronde, ma chissà che questa non gli scoppi fra le mani.
Ci hanno dati per morti, ci hanno dati per spacciati, eppure siamo qui.
Ci hanno perseguitati, incarcerati, uccisi; hanno disperso le nostre famiglie.
Hanno versato su di noi fiumi di inchiostro velenoso.
«Calunniate, calunniate: qualcosa resterà...».
E qualcosa è rimasto, perché noi siamo qua.
Non un giornale, non solo carta stampata.
A Bologna, il 2 agosto, i nostri slogan erano li su muri e volantini, ed altrove ancora.
Ma quel che più conta, dietro quei fogli e quei pennelli c'erano uomini, c'erano quadri, c'erano militanti, c'eravamo noi: c'era il movimento, il movimento.
Nanni è caduto, Francesco è caduto, ma solo un momento ci siamo fermati a giurare Giustizia.
Abbiamo perduto case e famiglie, chi temporaneamente, chi forse per sempre, ma non abbiamo mollato.
Ora un anno è passato, ora l'istruttoria chiude, ora il potere è al bivio, o la libertà o il processo: in entrambi i casi il verdetto sarà nostro.

 

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I NUOVI DITTATORI
by Franco Cenerelli Monday, Oct. 03, 2005 at 9:14 PM mail:

*** APPELLO ***

Da: "Letteratura - Tradizione"

Con questo appello, che ripeteremo fino a quando avrà vita la rivista, intendiamo dire alcune parole chiare, con estrema concisione, su quello che riteniamo sia il dovere di intellettuali, scrittori poeti artisti, orientati tradizionalmente, su ciò che ci riguarda come esseri viventi, in un contesto politico. Non interessandoci gli schieramenti partitici, che sono ormai a nostro avviso perlopiù sclerotizzati in una dinamica allucinata e forzata, siamo invece interessati al grande dibattito delle idee, legato agli archetipi ed agli interessi, che è quello che muove il mondo e che determinerà il destino dei nostri figli. L'Europa che si sta costruendo è viziata da una minorità politica che non si riempirà con improbabili mitologie resistenzialiste ed antifasciste, con proskinesis al sionismo, con esclusioni di idee forti in favore di un mondialismo finanziarista, di un radicalismo libertinista, di una morale da servi pasciuti ed ottusi, privi di ogni orizzonte ideale che non sia la pappa liofilizzata distribuita dalle centrali del pensiero radical-progressista, sempre più in difetto di idee originali e quindi necessitato a vivere di vita saprofitica ed a lanciare, nella nebbia dell'inconsistenza ideale, parole d'ordine virtualistiche e geneticamente modificate. La forzatura che in questi ultimi anni si manifesta con una virulenza proporzionale al degrado di ogni struttura normalmente orientata a pervicace favore delle degenerazioni di ogni specie grado e livello, necessita di una risposta forte che intellettualmente impegni ogni pensante attivo in una lotta senza quartiere e senza coperture o vigliaccherie di sorta. Questa con o senza prospettive di successo. A significare uno stile di vita che vada al di là della semplice testimonianza e divenga lievito per il futuro. La rivista contiene un pensiero che, comunque si declini all'intemo di un ampio sentire, che ormai si protrebbe definire ancor prima che politico (per il piano culturale ove siamo costretti a vivere) e ancor più che metapolitico, prepolitico, non può pensare di arrendersi ai demoni che circolano, a rischio di impossibilitare ogni autentica vocazione oltre che ogni legittima espressione.
Con questo semplice appello, che non richiede altri livelli mediativi, affidandosi alla sensibilità naturale (se c'è) di ogni pensante attivo degno di questo indirizzo, intendiamo impegnarci, sempre e costantemente, per testimoniare senza fraintendimenti e senza ipocrisie il nostro sentire, anche responsabilmente chiaro a fronte delle nuove generazioni.

20.III.2000

Sandro Giovannini, Gianni Bertuccioli, Andrea Marcigliano, Paolo Silvestri.






I NUOVI DITTATORI - Ida Magli, Da il Giorno Online Ven. 4/ feb.


L'aspetto più sconvolgente di quello che sta avvenendo intorno alla vicenda austriaca è la sicurezza con la quale si affermano come assoluti i cosiddetti "valori dell'Europa".
Un'Europa costruita sul mercato, sul denaro, che ha posto a garanzia dell'osservanza delle sue regole delle "multe" (sarebbe divertente sapere a quanti euro verrebbero eventualmente quantificati gli "sgarri" dell'Austria in fatto di libertà di governarsi o di sentirsi nazione), scopriamo adesso che aveva come suo vero scopo una politica di potenza: l'imposizione a tutti della sua volontà.
(...)
E' questo il vero volto dell'Unione Europea; adesso lo sappiamo. Chi possiede il potere non può fare a meno di volerne sempre di più. Che si chiamino Imperatori, che si chiamino Papi, che si chiamino Presidenti, che si chiamino Capi di Stato o di Governo, quello che perseguono è sempre la stessa cosa: potere, potere, potere!
La storia non ha mai insegnato nulla, è vero; ma mai è stato così vero come in questa nuova versione dell'imperialismo: quello democratico.
Riflettiamo un momento a quanto è successo nel giro di un anno. Guidati da economisti e banchieri, incapaci di fare previsioni attendibili neanche a brevissimo termine, la potente moneta unica, quella che doveva far tremare l'America, ci ha tolto dalle tasche il 17 per cento dei nostri soldi. (...)
I capitali se ne vanno (parola del Governatore Fazio) perché nell'indistinto mare europeo si sono persi tutti i caratteri che facevano la forza delle singole nazioni. Guardate cosa ha fatto l'Unione della Germania e del marco: si è inabissata la fiducia che soltanto l'immagine tedesca suscitava. (...)
Infine, la domanda a viso aperto: nessuno potrà più dunque difendere la propria PATRIA, i propri confini, la propria lingua, la propria religione, la propria civiltà, senza essere accusato di nazismo? E visto che Haider è stato votato da una buona percentuale di Austriaci, si sta forse accusando gli Austriaci di oggi, che Hitler non l'hanno mai conosciuto, di essere "geneticamente" nazisti? Il razzismo è appunto questo: assegnare a un gruppo delle caratteristiche comportamentali genetiche, ereditarie, inevitabili. Proprio quello che pensava Hitler degli Ebrei.


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MAI PIU' NAZIFASCISMO - di Franco Cenerelli

"Rispettiamo tutti, tranne quelli che non la pensano come noi.
Certo, vi sono stati aspetti negativi nel comunismo, dovuti più che altro all'errore umano, ma i "compagni che sbagliavano" nel momento in cui sbagliavano erano come "posseduti" dal demone del nazifascismo.
L'Armata Rossa è l'esempio di un popolo che, armato, ha combattuto per la libertà, per il comunismo, per "liberare" il mondo intero dalla schiavitù del capitalismo..."

Come avrete intuito, queste non sono parole di Haider, son parole uscite per gioco dalla mia tastiera, ma potrebbero essere uscite dalla bocca di un Bertinotti, di un Cossutta o di un intellettuale di sinistra qualsiasi.
Haider ha detto cose enormemente più gravi!
Ha detto che tra le SS vi furono dei valorosi combattenti!... dimenticandosi che "quelli vestiti di nero con il teschio sul cappello" sono i cattivi! Forse non ha mai visto un film sulla seconda guerra mondiale... o sui pirati.
In genere sono films americani, quindi originariamente con dialoghi in lingua inglese.
Ora, nel doppiaggio, perchè gli americani parlano italiano e i tedeschi in tedesco?
Perchè non conta quello che dicono, non hanno voce, abbaiano, e quando incidentalmente parlano...

...La Sinistra giovanile scende in piazza contro Haider (dal Carlino del 16/12/00)

PESARO - "Mai più nazifascismo": sarà questo il motto del presidio organizzato dalla Sinistra Giovanile della nostra provincia, che domani alle ore 14.00 campeggerà su Piazza del Popolo per dimostrare contro la visita del leader dell'estrema destra Haider in Vaticano. E non a caso la Sinistra Giovanile della Federazione di Pesaro e Urbino ha scelto di gemellarsi con la Verband Sozialistischer Studentinnen di Vienna, dal momento che è proprio dall'Austria che proviene il movimento di Haider, contro il quale la manifestazione di domani è organizzata. Sarà, quella di domani, una campagna contro le nuove forme di intolleranza, che con la mostra "Lo sterminio in Europa" organizzata dall'Associazione Nazionale Ex-Deportati, mirerà a sensibilizzare l'opinione pubblica sul pericolo grave e allarmante rappresentato dai recenti movimenti neonazisti.

Dice bene il Cardinale Biffi:

"La nostra società occidentale ha subito, fortunatamente in maniera decisiva, l'influsso della dottrina di Gesù. Ce ne rendiamo conto quando guardiamo a qualche area del mondo non cristiano dove la diseguaglianza, la schiavitù, la condizione avvilente della donna sono ancora sancite da leggi. Tuttavia anche da noi, quando i valori evangelici si oscurano e la testimonianza dei battezzati si sbiadisce, compaiono talvolta deplorevoli manifestazioni di razzismo e di sopraffazione di un gruppo sull'altro, di una classe sull'altra;
non di rado si incontra altresì qualche forma di razzismo culturale e ideologico in cui capita che si distinguano particolarmente proprio coloro che a gran voce si conclamano antirazzisti".


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La memoria... ha le gambe corte, ma le si prospetta un lungo cammino! Simpatica però l'immagine dei "futuri rappresentanti politici dei DS".
Implumi e con il becco spalancato, sembra di vedere le testine glabre spuntare dal nido... fanno quasi tenerezza!
Per un movimento che dice di volersi distinguere nel modo di far politica... come inizio non c'è male!

da "Il Resto del Carlino" 26/01/2001

Cagli: una mostra sui campi di sterminio "contro gli ideali neonazisti e fascisti"

CAGLI — "Io non dimentico: mai più nazifascismo". E' questo il titolo di una mostra fotografica sui campi di concentramento che il movimento provinciale della sinistra giovanile organizzerà a Cagli domani. Iniziativa che secondo il segretario dei DS cagliesi, Ciabocchi, si pone come obiettivo..."quello di contrastare l'avanzata di ideali neonazisti e fascisti, che alcune forze politiche stanno cercando di radicare nel nostro territorio". Nei giorni scorsi si è costituita nel Catria e Nerone la sinistra giovanile. Aggiunge Ciabocchi: "Si vuol distinguere nel modo di far politica con e per i giovani, quella politica pura, non intaccata dai problemi amministrativi, cercando di porsi in maniera critica o propositiva a seconda delle situazioni e sui temi che li coinvolgono. Lavoro, scuola ed aggregazione in testa. Non va dimenticato che la sinistra giovanile si fa carico anche di far crescere e preparare quelli che saranno i futuri rappresentanti politici dei DS".

Mario Carnali






(...) Le tendenze che oggi mirano ad indebolire l' Italia sono negative per l'Europa stessa e nascono anche sullo sfondo della negazione del cristianesimo. In una tale prospettiva si vorrebbe creare un' Europa, e in essa anche un' Italia, che siano apparentemente "neutrali" sul piano dei valori, ma che in realtà collaborino alla diffusione di un modello postilluministico di vita. Ciò si può vedere anche in alcune tendenze operanti nel funzionamento di istituzioni europee (...)

(Giovanni Paolo II, Lettera ai vescovi italiani, 6 gennaio 1994)






(...) Noi abbiamo propugnato l'egemonia europea, rivolgendoci a un'Europa che era stata ormai americanizzata o sovietizzata, senza considerare che questa Europa era diventata serva degli Usa o dell'Urss perché i popoli e le nazioni europee avevano assorbite-successivamente, ma non conseguentemente, alla sconfìtta militare - le esportazioni ideologiche degli Usa e dell'Urss...
E' giunto il momento di terminare di baloccarci col fantoccio Europa o di fare gargarismi colla sua espressione vocale.
Con l'Europa illuminista noi non abbiamo nulla a che fare.
Con l'Europa democratica noi non abbiamo nulla a che vedere.
Con l'Europa mercantilistica, con l'Europa del colonialismo plutocratico: nulla da spartire.
(...)
L'Europa è una vecchia baldracca che ha puttaneggiato in tutti i bordelli e che ha contratto tutte le infezioni ideologiche - da quelle delle rivolte medievali dei Comuni a quelle delle monarchie nazionali antimperiali; dall'illuminismo al giacobinismo, alla massoneria, al giudaismo, al sionismo, al liberalismo, al marxismo.
Una baldracca, il cui ventre ha concepito e generato la rivoluzione borghese e la rivolta proletaria; la cui anima è stata posseduta dalla violenza dei mercanti e della ribellione degli schiavi. E noi, a questo punto vorremmo redimerla, sussurrandole parole magiche, dicendole, per esempio, che essa deve concedersi esclusivamente agli 'europei'... da Brest a Bucarest??! ! !...Noi abbiamo alzata la bandiera dell'Europa senza comprendere che questa non poteva rappresentare per noi alcun significato valido ed omogeneo: senza osservare quanti fossero i fili e i lacci da cui era composto il suo tessuto stracciato e quanto sterco esso nascondeva! (...)

Franco Freda

tratto da: "La disintegrazione del sistema" - 1969





di: ANDREA DI TOMA

L'indipendenza Nazionale è oggi qualcosa di sconosciuto per la maggior parte degli Italiani, le cause di tutti i mali devono andarsi a cercare in anni lontani, il 25 Aprile è una data da dimenticare! E' l'inizio ufficiale della tirannia u.s.a. sulla Nazione, tirannia che si è poi allargata a tutta l'Europa, rimangono libere poche Nazioni come Austria (che ha recentemente subito la minaccia di sanzioni e la condanna della maggior parte dei governi delle "nazioni" asservite....) e Serbia (che ha addirittura combattuto una guerra contro la dittatura americo-sionista...). Nelle Nazioni in cui vige il servilismo filo americo-sionista sono spesso però organizzate buone forme di resistenza a questo tipo di dittatura (una dittatura che si mostra tramite il continuo lavaggio del cervello mass-mediatico...) ma una resistenza passiva ormai non basta più! Occorre avere mezzi che possano contrastare l'invasore su suolo Europeo almeno alla pari, se ciò non è possibile allora bisogna "riparare" con una militanza decisa e risoluta che riesca a colmare le lacune dovute alla scarsezza di mezzi finanziari e di propaganda....La rete in questo senso può e deve essere considerata la nostra piccola "radio londra" in questo spazio devono sorgere iniziative che possano fare una buona controinformazione, non si raggiungeranno tutti i cittadini, ma con il tempo e l'espansione di internet sempre più gente potrà accedere alla rete e le possibilità di informazione non asservita saranno maggiori.. Non vanno criminalizzate le iniziative regionaliste che contrastano il mondialismo e il suo criminale "disegno" da un punto di vista regionale, ma dobbiamo stare attenti a "personaggi" che "infiltrandosi" nelle organizzazioni regionaliste provocano con discorsi ad arte malumori e contrasti non contro il governo centrale di Roma, ma contro i cittadini di altre regioni, anche questo è studiato! Roma è la capitale del potere è vero, ma è strumentale dire che il potere che governa la Nazione e ogni singola regione è di stampo Romano, è una menzogna! Di diritto Romano non c'è nulla nel potere che ha sede a Roma, e non potrebbe esserci visto che non si tratta di un potere Romano ma di un potere in mano alla peggior gente straniera (straniera per cultura storia tradizione e religione..). La gente rimbambita dal pacifismo e dalle idiozie che la rendono schiava non si rende conto di quale immane tragedia ha subito la Nazione dal 1945 a oggi, tutto ciò che oggi avviene ci deve far riflettere su come e perchè è scoppiato il secondo conflitto mondiale, pensate che le sanzioni contro la Serbia, l'Austria, e l'Irak siano avvenute per caso? Quelle sanzioni sono il copione di fatti già avvenuti, e lo scoppio della guerra mondiale non può imputarsi nè a Mussolini nè a Hitler, i fatti di fronte ai nostri occhi dimostrano che quella guerra era inevitabile, in quella guerra si scontrarono idee opposte, l'uomo contro la schiavitù del profitto, ecco cosa accadde! L'uomo ha perso quella guerra e il profitto oggi lo rende sempre più schiavo, oggi ci troviamo di fronte la realtà contro cui milioni dei migliori Europei (e Italiani...) hanno combattuto, loro sono morti perchè non volevano lo scempio in cui oggi noi viviamo! Come è possibile che la gente non capisca che quella guerra era inevitabile e quindi sacrosanta? Questo lavaggio del cervello mediatico impedisce a chi lo subisce di ragionare con la propria testa! Oggi si apprende la notizia che Gard Lerner è il nuovo direttore del tg1, la sua nomina non è casuale, come non lo è stata quella di Mimun a direttore del tg2......!!!!

andrea di toma




Il Mein Kampf torna nelle librerie italiane. Grazie a un editore cossuttiano

(...)"Nell’Europa degli Haider - aggiunge l’editore -, la gente deve conoscere quanto assurdo e stupido sia questo libro, che comunque si apre con una introduzione redazionale antinazista e presenta in appendice venti fotografie dei Lager senza commento.(...)



di Cesare Medail, da il Corriere della Sera 6/05/2000
Il vangelo politico di Adolf Hitler è ritornato dopo trent’anni nelle librerie italiane: Mein Kampf (La mia battaglia) nacque nel carcere di Landsberg, dove il futuro tiranno ne dettò le linee a Rudolf Hess dopo il fallito putsch del 1923. In Italia arrivò solo nel 1934, quando un professore ebreo, Angelo Treves, propose la sua traduzione a Valentino Bompiani allo scopo di "far conoscere chi era veramente Hitler" col suo programma razzista e pangermanico. Bompiani ristampò il libro fino al ‘43 (negli anni ‘30 ci fu anche una polemica, perché Mussolini fece togliere alcuni passi che non gli andavano a genio). Poi, nell’Italia della Liberazione, nessuno si prese più la briga di ristamparlo fino al ‘70, quando il libro uscì presso le edizioni Pegaso, dopo che un tentativo di impedirne la pubblicazione da parte del Land di Baviera (per una questione di diritti) fu bocciato dal Tribunale di Bologna. In questi trent’anni le pagine di Hitler sono state riproposte in modo frammentario e incompleto da edizioni per così dire "alternative". Altre opere del dittatore (Idee sul destino del mondo, Discorsi sull’arte nazionalsocialista, Ultimi discorsi) furono pubblicate in questi anni dalle Edizioni di Ar, vicine a Franco Freda, lo stesso gruppo che in questo periodo stava preparando un’ampia edizione critica proprio di Mein Kampf. Le Edizioni di Ar, però, sono state precedute dalle Edizioni Riforma dello Stato, che ripropongono la stessa traduzione uscita da Pegaso nel ‘70. Viene da chiedersi se questa corsa a ristampare quelle farneticazioni agli albori nel nuovo millennio non rispecchi certe nostalgie riaffioranti dal ventre oscuro dell’Europa. Ma qui sta la sorpresa. Dietro le sigle "Pegaso" e "Riforma dello Stato" non figura la destra radicale alla Franco Freda, ma un noto comunista tutt’altro che pentito, le cui idee hanno retto al crollo dei Muri e dell’Urss: l’editore Roberto Napoleone, che ha battuto sul tempo l’estrema destra nella corsa a pubblicare Hitler. Napoleone, che ora si definisce cossuttiano, è presidente del comitato internazionale "Lenin", ha pubblicato i diari di Olga Uljanova, nipote dello stesso Lenin, le memorie di Ligaciov, Lukjanov e di Gromiko, del quale era buon amico ("Avevo stabilito un buon rapporto anche con Eltsin - ricorda l’editore – per salvare i monumenti e gli archivi dell’Urss"). Se è vero che Napoleone ha riesumato pagine aberranti sparite dalle librerie, le sue intenzioni sono limpide: esibire il mostro in tutto il suo orrore. Anzi, "in tutta la sua stupidità". "Nell’Europa degli Haider - aggiunge l’editore -, la gente deve conoscere quanto assurdo e stupido sia questo libro, che comunque si apre con una introduzione redazionale antinazista e presenta in appendice venti fotografie dei Lager senza commento. Se i nazisti bruciavano i libri, gli editori li pubblicano". A chiarimento dello scopo editoriale e politico, in quarta di copertina si legge: "Questo libro viene ripubblicato oggi affinché l’uomo rifletta, giudichi e non dimentichi gli orrori che da esso scaturirono". E per chi non avesse capito viene anche citata un frase di Indro Montanelli: "La lettura del Mein Kampf io la renderei, per legge, obbligatoria. Fuori dal contesto in cui fu concepito e scritto, quel libro è un caciucco di coglionerie". Le intenzioni di Napoleone, ripetiamo, sono limpide, ma c’è chi la pensa altrimenti. Lo scorso marzo, infatti, Amazon. com, la grande azienda di vendite on line americana, ha deciso di bloccare la distribuzione di Mein Kampf ai clienti residenti in Germania in seguito a una richiesta del Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles. La vendita del "vangelo" di Hitler e di altri scritti razzisti e antisemiti viola, infatti, le leggi della Repubblica federale. E l’editore tedesco Bertelsmann, che detiene il 40 per cento della Bames and Noble (editore di Mein Kampf in lingua inglese), è stato il primo a reagire obbligando la sua filiale americana a rispettare le norme, in modo che Amazon.com non potesse più spedire quei libri in Germania. La scorsa estate, infatti, una versione inglese del libro di Hitler era entrata fra i primi dieci bestseller tedeschi. Da noi è probabile che vada diversamente, anche se la prima edizione (cinquemila copie del Mein Kampf messa in libreria da Napoleone è andata esaurita in quindici giorni. E’ ovvio che in un Paese libero non vada chiesta la carta d’identità ideologica ai lettori, ma sarebbe curioso sapere quanti di essi non abbiano tatuata una svastica, sulla pelle o nell’anima.

Cesare Medail

Il libro: "Mein Kampf" di Adolf Hitler,

Edizioni Riforma dello Stato, pagine 274, lire 30.000







I FONDAMENTALISTI DELL'OCCIDENTE
di Franco Cardini da: "Il Resto del Carlino" del 17/12/00
Le plateali proteste leghiste e cattointegraliste contro il diritto dei musulmani a pregare e a riunirsi, le strumentalizzazioni ideologiche della polemica sui libri scolastici, le recenti esternazioni di Norberto Bobbio a proposito del "pericolo-Berlusconi" e ancor più i recentissimi fatti legati alla breve visita romana di Haider, m'impongono ohimè alcune malinconiche e impopolari riflessioni. Mi chiedo in che mondo stiamo vivendo, mi domando verso che tipo di società si stia andando. E comincio purtroppo a sospettare di averlo capito.
"Non sono in nulla d'accordo con te; odio le tue idee; ma sono disposto a farmi uccidere pur di difendere il tuo diritto ad esprimerle liberamente".
A dir la verità, non so chi abbia davvero mai pronunziato o scritto questa frase o una molto simile. Essa viene citata spesso come di Voltaire; altri l'attribuiscono a Diderot o a D'Alembert. E' una specie di motto di tutti coloro che si considerano autenticamente e integralmente liberali. A me è sempre molto piaciuta: non sono né liberale né liberista, ma di questa massima apprezzo il carattere leale, generoso, cavalleresco. Sarò un romantico. Una massima liberale', attenzione: non liberal. Tale termine sta piuttosto a qualificare qualcosa come radicale' o come ben ha tradotto di recente Indro Montanelli azionista'. E i liberal, checché pensino di se stessi, non sono né generosi, né aperti, né fautori di alcuna libertà che non coincida con quel ch'essi pensano essere appunto la libertà. I liberal sono in realtà dei giacobini. Come l'amico Paolo Flores d'Arcais, che dalle autorevolissime colonne di Repubblica' dichiara che l'Islam non ha diritto a definirsi 'cultura' in quanto ignora la dimensione dell'individualismo. Insomma, si ha diritto ad essere rispettati solo a patto di accettare l'ideologia dell'individualismo, del razionalismo, del laicismo e del progressismo. Se non si crede in tutti e tre questi valori, o non si accetta il loro primato, si ha al massimo diritto di venir tollerati come specie in via d'estinzione.
Dico la verità: pur non avendo nulla di personale contro di loro, temo il modo di ragionare di persone come Flores d'Arcais, o Galante Garrone, o Margherita Hack. Li temo perché mi paiono portatori di una nemmeno troppo nuova, ma senza dubbio chiusa e rigida forma di clericalismo intellettuale: non dubito ch'essi siano in buona fede nel considerarsi integralmente democratici, ma mi chiedo come tale loro sicurezza si concili con la certezza di essere anche detentori di una verità definitiva, assoluta, incontrovertibile. Una verità che può presentarsi finché vuole come laica', ma la struttura intima della quale è al contrario del tutto dogmatica.
Siamo ormai da tempo minacciati da una mostruosità morale e concettuale: quella perfettamente individuata in un prezioso libro di Robert Hugues, "La cultura del piagnisteo" (Adelphi), che dovrebbe sul serio esser obbligatoriamente letto nelle scuole. Siamo minacciati da una devastazione mentale fondamentalista; da un ottuso bigottismo pacifista-mondialista-progressista che, partendo dall'istanza (sacrosanta ma ohimè impossibile a fissarsi per legge) del rispetto verso tutte le forme di vivere e di pensare, ha finito in realtà col creare un'infinità demenziale di barriere anche linguistiche, di proibizioni, d'interdizioni. Si cominciò con l'ossimorico Vietato vietare', che oltre che una contraddizione in termini era già un araldo di future infamie. Ormai, il 'politically correctc'impone una serie sterminata di divieti. Sta diventando un crimine contro l'umanità qualsiasi forma di critica o di riserva contro il diverso' (sbrigativamente equiparata al razzismo); sta diventando impossibile esprimere qualsiasi tipo di dubbio dinanzi a una serie di nuovi dogmi che fra l'altro unica caratteristica che li distingue da quelli religiosi tradizionali non sono neppur chiaramente definiti, ma restano in un nebuloso limbo fatto di ecologismo, di pacifismo, di mistica democratica.
E' quindi ormai vietato portar pellicce, assistere a una corrida, fumare, esprimer giudizi storici che in qualche modo comportino riserve rispetto a una bignamesca linea interpretativa risorgimental-resistenziale, palesar scetticismo nei confronti della verità assoluta delle conquiste' tecnologico-scientifiche e delle loro necessarie' applicazioni (sto pensando alle nuove frontiere' dell'ingegneria biologica). Il fondamentalismo occidentocentrico, che per molti decenni si è educatamente nascosto dietro gli ideali del progresso e della tolleranza, ora che si sente minacciato forse dagli esiti ultimi della sua stessa evoluzione, certo comunque dal confronto ormai palese con culture e modi di pensare diversi dai suoi ha gettato definitivamente la maschera. E i suoi sacerdoti perdono le staffe e distribuiscono scomuniche con sempre maggior frequenza. E' la logica di tutti gli inquisitori per vocazione: se li metti alle strette, smettono di essere educati e passano alle minacce e alla maledizioni.
In Francia, il 13 luglio del 1990, venne promulgata la legge Gayssot' che col pretesto di equiparare la propaganda filonazista al crimine d'istigazione all'odio e alla discriminazione razziale rende possibile il perseguimento per legge della ricerca storca: e quindi, camuffandosi da paladina della libertà, tenta di fissare per legge la verità storica e palesa con ciò il suo intento liberticida. Da noi c'è chi vuol impedire libertà di culto e di associazione ai musulmani, giustificando l'aspirazione al liberticidio con l'alibi d'un Islam aprioristicamente dichiarato nemico della libertà e del progresso' in blocco e senza sentir il bisogno di verifica.
Il caso Haider (che non esisteva quando, alcuni anni orsono, il suo partito appoggiava i socialisti austriaci al governo) è stato dall'unilaterale violenza dei mass media ridotto a un caso di neonazismo: ci si è serviti a tale scopo di qualunque mezzo, perfino di siti internet' utilizzati senza i necessari riscontri o addirittura truccati; il governatore della Carinzia è stato accusato di aver partecipato a raduni di Ss (quanti ne sopravvivono?), mentre si è taciuto il fatto che tra i suoi più stretti collaboratori ci sono degli ebrei; a proposito della sua recentissima visita a Roma se ne sono sottolineati gli atteggiamenti sprezzanti' o provocatori', passando allegramente sul fatto che si tratta di un uomo politico d'un paese membro dell'Unione Europea, democraticamente eletto, al quale s'impedisce di circolar liberamente per una città europea e le dichiarazioni del quale vengono regolarmente stralciate e distorte.
Un uomo politico l'operato del quale è stato oggetto di speciale osservazione da parte dell'Unione Europea che è stata costretta a denti stretti ad ammettere che non c'era nulla di scorretto da segnalare ma che continua ad additare genericamente in lui un pericolo, senza tuttavia mai specificare in che cosa tale pericolo consista. Si è giunti in occasione del pietoso episodio romano a stigmatizzare alcune opinioni da Haider espresse sulla politica italiana. Indebite ingerenze, si è detto: e lo hanno detto leaders politici di entrambi gli schieramenti. Lodevole esempio di dignità nazionale, perdinci: peccato solo che, qualche mese fa, quei medesimi leaders si siano inghiottiti lo schiaffo americano sulla faccenda del Cermis senza batter ciglio.
Mi spiace dirlo, ma l'unico a comportarsi da vero e sincero democratico, in tale circostanza, è stato Marco Pannella, fedele alla lettera all'aforisma liberale dal quale sono partito su queste colonne. Siamo sotto Natale, e mi tocca portarvi Pannella ad esempio. E volete che non mi arrabbi?

Franco Cardini

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VERSO LA RESISTENZA GLOBALE
by Eduard Alexander Crowley Monday, Oct. 03, 2005 at 9:55 PM mail:

VERSO LA RESISTENZA GLOBALE

L’intera umanità è vittima di un gigantesco inganno, perpetrato da millenni, da una logica di sopraffazione che si tramanda e si rinnova.
I regni, i governi, gli imperialismi della storia antica e moderna sono la risultante umana di un potere oppressivo che trascende l’umana comprensione, gli snodi logistici e repressivi dell’impero globale.
Le religioni sono gli istituti di controllo, manipolatori della mente umana, inquisitori del libero pensiero, carcerieri della coscienza.
I colossi finanziari e gli istituti bancari gli esecutori del ricatto, i guardiani della sottomissione, i sicari assassini dei popoli.
Gli eserciti il ruggito della follia imperialista, la feroce masturbazione del più idiota degli dei.
Le democrazie sono gli istituti di pena, dove si consuma per l’intera esistenza la condanna dell’originale "peccato".
Dove si annichilisce la libertà e la verità con il sopruso e la menzogna.
Le tirannie sono le valvole di sfogo su cui consolidare la globalizzazione democratica. Una enorme quantità di esseri umani vivono privi dei più elementari diritti civili e politici. Alla logica della globalizzazione vengono assoggettate una quantità di minoranze etniche che subiscono la privazione del diritto alla propria libertà ed alla auto-affermazione della propria sovranità. In questo momento, più che in altri, queste minoranze costituiscono una carica esplosiva ed eversiva per la costituzione dell’ordine globale. E come tali vengono sistematicamente represse o schiacciate da ingranaggi di guerre internazionali.
E’ un meccanismo che regge, e tutti noi, donne e uomini di questo pianeta, conosciamo la solidità e l’aspra durezza di questa prigione.
La realtà è che la nostra terra così rigogliosa di vita, il nostro pianeta incantato di bellezza e magia è stato occupato da una forza ostile alla bellezza, alla vita.
E questa umanità così forte, passionale, eroica colonia di enzimi nell’universo, è stata assoggettata da una forza tremenda, antichissima e feroce.
Una forza che ha occupato la sua coscienza, ha posseduto la sua genetica e la sua mente.
E che ha costruito un mondo di oppressione e schiavitù, nel quale sembra mantenersi in vita e autoriprodursi.
Come se in casa nostra vivesse un intruso, a nostra insaputa, e la facesse da padrone.
In questo senso, in quanto uomini privati della libertà e della sovranità, abbiamo il diritto e il dovere di resistere a chi ci opprime, e lottare per riconquistare la nostra sovranità, di individuo, di popolo, di umanità nella nostra terra.
Sulla base di questo ragionamento tutti gli uomini sul pianeta sono privati della libertà e tutti gli uomini, prendendo coscienza di questa condizione, hanno il diritto di lottare, con i mezzi loro concessi dalle condizioni storiche, ambientali e dal grado di coscienza che essi hanno sviluppato.
Come del resto infinite varianti può assumere il processo di oppressione, di negazione dei loro fondamentali diritti.
Ma "questa" lotta si inserisce in un contesto "virtuale", una realtà illusoria che la nostra stessa mente produce. Il conflitto non troverà una risoluzione senza considerare che il proprio personale conflitto di individuo e di popolo è solo un’espressione del conflitto globale e del grande inganno. La lotta per qualsiasi libertà non troverà vittoria senza la consapevolezza che la globalizzazione scaturisce da un’unica logica occulta, e che essa mantiene e sviluppa il proprio programma di dominazione da millenni, e che ha totalmente deformato la nostra esistenza, non solo la nostra società ma prima di tutto la nostra mente, la nostra coscienza.
Ha alterato geneticamente i codici mentali della dimensione nella quale l’uomo ha coscienza di esistere, senza essere cosciente che per tutti gli uomini, è in realtà, una prigione. L’essere umano stesso è un’immagine virtuale del suo vero sé e la stragrande maggioranza delle componenti della nostra psiche, della nostra conoscenza e della nostra coscienza sono illusorie, virtuali.
Su questa base la resistenza diviene un atto risolutivo, azione singola e collettiva di cosciente ribellione agli occulti registi ed al loro inganno globale.
Con le armi della consapevolezza si possono scardinare i recinti della nostra mente che impongono limiti, ricatti e condizioni alla nostra libertà, che si traducono nei recinti imposti dall’oppressione e dalla repressione dei governi imperialisti. Da qui formulare delle linee di azione consapevole ad alto potenziale risolutivo.
Azioni che sviluppando la carica umana rivoluzionaria non siano cieche, inconsapevoli, vittime cioè delle prime portanti di condizionamento, quelle che si trovano nella nostra mente e che definiscono per noi i connotati del "reale".
E se da una parte la lotta si traduce in azioni di popolo, in militanza politica di opposizione, resistenza e proposta alternativa, dall’altra si esprime nel raggiungimento di stati di coscienza tali da sfidare le stessi leggi del "reale" su cui questa esistenza di uomini schiavi è costruita.
Su questo potere sembra costituirsi l’azione di resistenza globale di una rete internazionale di uomini e donne che operano per mezzo di facoltà mentali e poteri della coscienza. Nonché di una particolare tecnologia a dir poco avveniristica.
Un magico collettivo di iniziati dall’origine misteriosa che genera, coordina e connette le singole realtà di resistenza e di lotta sul pianeta.
Che opera con la massima autorevolezza e con la più incisiva decisione per determinare la liberazione dell’umanità.
Essi sono l’origine e la meta di tutte le rivendicazioni, di tutte le istanze di libertà, di indipendenza, di sovranità di ogni popolo sulla terra.
La loro operazione mira a determinare le cause storiche di una resistenza globale fondata sulla consapevolezza della realtà e sulla attenta comprensione degli inganni virtuali nei quali la coscienza degli uomini è prigioniera. Nonché a determinare negli individui e nelle masse le condizioni interiori di ribellione, e quelle sociali di resistenza, che permettano al più elevato numero di uomini e donne di sottrarsi al condizionamento del controllo globale e di generare focolai di liberazione e di autodeterminazione.
Entrare in relazione con questo nucleo operativo ad alto potenziale significa spingersi oltre il confine del "reale", in quella "terra di mezzo" nella quale essi vivono, una parte di loro immersi coscientemente nella dimensione virtuale, l’altra priva di limiti e prigionie, presente e viva al di fuori da questo spazio e da questo tempo. Nella dimensione delle nostre potenzialità di uomini liberi e coscienti, verso la quale la nostra coscienza deve emigrare, abbandonando per sempre l’illusione, la schiavitù e la morte.



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w la resistence
by antimperialista Tuesday, Oct. 04, 2005 at 7:24 PM mail:

contro i barbari occupanti
contro ogni imperialismo
contro il 3° Reich
contro l' UNIONE SOVIETICA,
contro ogni fascio al governo riformaleggi
contro le obbedienti greggi

ANARCHIA ORA E SEMPRE

No states no religions
(e manco partiti politici!)

Jhon Lennon.

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Meeting zone on mar del plata inside red line
by araphao anti global (indio urbano) Saturday, Oct. 15, 2005 at 4:47 PM mail:

Meeting zone on mar ...
mar_del_plata_and_it_coordinates.jpg, image/jpeg, 632x418

Take this look of Mar del Plata, Argentina city of next Global American Meeting, from the air and study it coordinates please

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mamma mia
by aiuto si salvi chi pollo Tuesday, Oct. 25, 2005 at 5:05 PM mail:

ma che dico?
ho giá la febbrrrre avicola?
i terroristi e bin laden useranno una variante potentizzata alchemika mente di quel morbo?


bhooooh?

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