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La Vetreria Sciarra a San Lorenzo
by aa.vv. Wednesday, Jul. 13, 2005 at 12:43 PM mail:

La Sapienza di Roma è il più grande ateneo d’Europa. Una sorta di pachiderma prestigioso ed ingessato che fatica a seguire i passi dell’innovazione. Meglio, le riforme di questi anni hanno reso drammaticamente inagibili gli spazi, moltiplicando corsi e lezioni (in buona parte si tratta di corsi inutili in alcuni casi dannosi). La Sapienza non assomiglia neanche un pò a Parigi o a Berlino, La Sapienza non ha spazi e il decentramento è arrivato tardi.

Tardi o in tempo utile a Roma sono nate altre università e La Sapienza ha cominciato a comprare nuovi edifici nella città. La vetreria Sciarra è uno di questi. Spazio abbandonato all’interno del quartiere sanlorenzino, la vetreria si trova a due passi da un altro enorme "mostro" (il fungo, la palafitta, ognuno nel quartiere sceglie il nome più appropriato), ricordo ingombrante delle speculazioni e della "tangentopoli universitaria".

E’ indubbio che l’università, soprattutto negli ultimi anni, ha contribuito a trasformare radicalmente San Lorenzo: mercato degli affitti alle stelle, vita notturna, carovita più elevato. Questi elementi con troppo facilità inducono una contrapposizione tra interessi del quartiere e quelli degli studenti che lo abitano o lo attraversano, vittime soprattutto loro, occorre ricordarlo, al pari del quartiere, delle speculazioni esercitate nei “loro” confronti in primo luogo. L’estensione dell’università è ad esempio passaggio obbligato per garantire strutture adeguate agli studenti e a chi fa ricerca, ma questo non può accadere al di fuori da una relazione con i territori, a volte già congestionati, entro i quali questa estensione si determina.

Chi decide il futuro della Sciarra? Per molto tempo, con le riforme degli ultimi anni, si è insistito sul rapporto tra università e territorio, intendendo però per territorio solo quello composto dagli attori economici e imprenditoriali. Potrebbe essere la Sciarra occasione per aprire una relazione diversa tra territorio e università? Se l’università si estende nella città, possiamo far si che la città con le sue attività, il proprio tessuto associativo e autogestionario, con i suoi bisogni di accesso alla formazione gratuita e alle tecnologie si estenda nell’università? Possiamo immaginare che alcuni luoghi della Sciarra siano co-gestiti dall’università e dalla società civile, dai soggetti sociali che animano quotidianamente il quartiere sanlorenzino?

SapienzaPirata, Centro Sociale 32, AulaDodiciDappertutto (Scienze Politiche), De Lollis Occupato (Action)

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èèèèèèèèèèèh?
by io Thursday, Jul. 14, 2005 at 3:15 PM mail:

complimenti!
peccato che quanto hai scritto lo rivendichi a nome di collettivi che non ti appartengono o che, addirittura, nemmeno esistono.
a questo punto potevi firmare anche a nome della radio, del 32 e di esc, già che ce stavi.
ridicolo/a sei e frustrato rimani.
ciao

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e' un volantino distribuito tempo fa
by google Friday, Jul. 15, 2005 at 8:28 PM mail:

clicca su:

http://www.globalproject.info/art-1206.html

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LA VERIT-
by A Wednesday, Jul. 20, 2005 at 6:38 AM mail:

SI DAI RICOMINCIATE CON LA LAGNA
" CASA E REDDITO GRATIS PER GLI UNIVERSITARI"....

EGGIà proprio i più bisognosi.....


tornate a farvi la seghina in bagno e/o a mandare il messaggino per trovarvi ragazzino/a che poi sennò siete troppo vecchi quando uscite de là..

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