qundo gli F16 israeliani volano su Gaza e rompono il muro del suono

*Urgent Appeal from Gaza***

* *

*A Call for the protection of Palestinian civilians in Gaza from
damaging, high-decibel sound attacks by Israeli F-16 fighter jets*

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September 28, 2005

Since September 23, the Gaza Strip has been subjected to several Israeli
military attacks, including 21 sound attacks by F-16 fighter jets. These
attacks involve low-flying planes causing shattering sound explosions in
the air that terrify the population and have been reported to cause
hearing loss. Attacks are carried out day and night and have a seriously
damaging impact on the mental health of all Gazan civilians, especially
children and the elderly.

Ear pain, hearing loss, the development of uncontrollable phobias,
especially among children, and many other problems have been reported.
The most deleterious attacks take place at night while residents are
sleeping, causing severe stress and terror.

While we are unable to precisely measure the decibel level of the sound
attacks, reports indicate that they are seriously damaging to Gaza
residents. As health professionals living and working in Gaza who
experienced three such attacks on the day when this appeal was written,
we can testify that they push the limits of human tolerance.

These actions are a savage form of collective punishment directed at the
civilian population of the Gaza Strip. Such attacks were not known
before the disengagement took place, while settlers still lived in the
Strip and might have been affected if Israel had attacked at that time.

The right of a civilian population to protection from bodily and
psychological harm under military occupation are enshrined in the Geneva
Conventions, to which Israel is a signatory and of which Israel is in
clear violation.

We call on you to place every possible pressure on the Israeli
government to put an end to Israel’s military aggression against
civilians in the Gaza Strip and to withhold from using collective
punishment as an instrument of political control.

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*ACT NOW! VOICE YOUR PROTEST*!

* *

*Call the nearest Israeli Embassy in your area *


*Send your protests to the Israeli Government*


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*Tayseer Abu Morad, MPH Gaza


*Samir Radi, MPH, Gaza

Si dice bang sonico l'esplosione percepita al passaggio di un aereo a velocità soniche o più elevate, determinata dalle onde di pressione da questo provocate (vedi aerodinamica). Un osservatore avverte il bang sonico quando la componente della velocità dell'aereo, secondo la direzione che va dall'aereo stesso all'osservatore, è pari alla velocità del suono, dato che solo in questo caso tutte le onde di pressione generate dal velivolo giungono al suo orecchio simultaneamente . Il verificarsi di più bang al passaggio di un aereo può essere determinato dal fatto che l'aereo, dopo una fase d'accelerazione, successivamente decelera, in modo che in due istanti successivi la sua velocità venga ad avere una componente, nella direzione aereo-osservatore, pari alla velocità del suono; oppure al verificarsi sul medesimo velivolo di più onde d'urto, causate per esempio dal suo muso, dall'ala e dagli impennaggi. I fenomeni legati al bang sonico, pur attenuandosi col crescere della quota di volo dell'aereo che li produce, possono essere caratterizzati da variazioni di pressione sufficienti a determinare rotture di vetri e anche lesioni in edifici; essi risultano in ogni caso considerevolmente fastidiosi sotto l'aspetto puramente acustico. La distanza a cui può essere percepito il bang prodotto da un velivolo cresce col crescere delle dimensioni di questo per tale motivo è stato istituito il divieto di sorvolo a velocità supersonica dei centri abitati e trova numerosi ostacoli la diffusione degli aviogetti commerciali supersonici.

PER RILANCIARE LA MOBILITAZIONE
A FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE


SABATO 8 OTTOBRE 2005
ORE 10.00
A FIRENZE

Sala Dopolavoro ferroviario, via Alemanni 4
(stazione centrale di Firenze)


INCONTRO NAZIONALE
CON LA DELEGAZIONE DI RITORNO DAL LIBANO
PER IL VENTITREESIMO ANNIVERSARIO
DEL MASSACRO DI SABRA E CHATILA



Un momento di confronto sulla situazione dei campi profughi e la volontà dei palestinesi di rivendicare la loro storia e il loro diritto al ritorno.

Una occasione di dibattito per i compagni/e e tutte le organizzazioni della solidarietà con la Palestina dopo il ritiro da Gaza e la ripresa dell’offensiva militare israeliana.

Per preparare la mobilitazione di novembre contro il muro dell’apartheid e per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi.


COMITATO PER NON DIMENTICARE SABRA E CHATILA


Per le informazioni e la partecipazione:

schiarin@tiscali.it ;
forumpalestina@libero.it ;
segreteria@radiocittaperta.it

barghouti è in carcere con 5 ergastoli per omicidio.
è un delinquente comune, non un prigioniero politico.