A due giorni dallo sciopero
generale della Valle di Susa contro l'alta velocita', e'
cominciata l'attivita' nel cantiere di Mompantero
TAV:CANTIERE APRE MENTRE VAL SUSA PREPARA MOBILITAZIONE/ANSA SINDACATI DIVISI, CISL PROPONE UN ACCORDO TREGUA DOPO SCIOPERO (ANSA) - TORINO, 14 NOV - A due giorni dallo sciopero generale della Valle di Susa contro l'alta velocita', e' cominciata l'attivita' nel cantiere di Mompantero. Non si e' trattato ancora di scavo, pero' i tecnici incaricati dalla societa' Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) hanno attrezzato la trivella che nei prossimi giorni iniziera' a perforare il suolo per i carotaggi. La formale partenza dei lavori nel cantiere e' avvenuta - senza tensioni particolari, a quanto risulta - mentre sindaci, comitati e associazioni del fronte 'No tav' ultimano i preparativi per la mobilitazione di mercoledi'. E proprio oggi giovani del movimento 'No Tav' hanno distribuito volantini agli studenti del Politecnico di Torino per invitarli ad aderire alla manifestazione di dopodomani in Valle Susa. A Bussoleno, dove partita' il corteo diretto a Mompantero, sono previste, secondo gli organizzatori, 40-50 mila persone: al fianco degli abitanti della Valle ci saranno persone provenienti da molte altre regioni italiane, Sud compreso. Intanto, continuano le polemiche all'interno del sindacato. Il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, sostiene che ''opporsi a un'infrastruttura importante come l'alta velocita' Torino-Lione e' una grande follia. Sbaglia chi protesta''. Fiom del Piemonte e di Torino, al contrario, sono in prima linea nella mobilitazione: ''Non e' sostenibile - afferma Laura Spezia, segretaria generale della Fiom piemontese - che scelte come la Tav vengano decise con imperio. Occorre sospendere i lavori, perche' e' necessario capire l'effettiva utilita' dell'opera e le conseguenze sulla salute di coloro che vivono e lavorano nella valle. E' un problema democratico di grande rilevanza''. Nanni Tosco, segretario generale della Cisl di Torino, propone un ''accordo tregua'' dopo lo sciopero generale, ''da concordare fra sindaci della Valle, presidenti delle Comunita' montane, Regione, Provincia e Comune, Cgil-Cisl e Uil''. ''Non sciopereremo - ha spiegato Tosco ai delegati valsusini della Cisl - perche' non condividiamo la contrapposizione totale alla realizzazione dell'opera. Ma dal 17 novembre e' necessario riprendere il dialogo''. Anche la Cgil, che pure non aderira' allo sciopero, ha ricevuto i rappresentanti delle Rsu delle fabbriche della valle. Sulla mobilitazione e' intervenuta anche la commissione di garanzia per il diritto allo sciopero nei servizi pubblici essenziali che ha imposto ai Cub (comitati unitari di base) di revocare la protesta, perche' la data e' troppo vicina a quella dello sciopero generale contro la Finanziaria, previsto il 25 novembre. ''La richiesta della commissione di garanzia e' una provocazione contro il movimento: si vuole impedire che si possano esercitare proteste collettive'', ha detto Cosimo Scarinzi, membro dell'esecutivo nazionale della Cub, che ha anche fatto presente l'impossibilita', a questo punto, di revocare lo sciopero Della Tav ha parlato il segretario Ds Piero Fassino, chiudendo i lavori del consiglio nazionale della Quercia: ''La Torino-Lione e' un'opera strategica, decisiva per l'Italia e non solo. Va fatta, ma costruendo intorno ad essa il consenso. Non possiamo accettare che qualsiasi iniziativa di investimento possa essere bloccata. Per questo la questione del consenso e' centrale e va affrontata e risolta: una societa' si governa se si danno ai cittadini tutele, diritti e garanzie''. Secondo la Lega Nord del Piemonte, la questione dell'alta velocita' va risolta accordando una ''speciale autonomia'' ai Comuni della Valle di Susa: lo chiede il segretario Roberto Cota: ''Nei prossimi giorni - spiega - il nostro partito presentera' una proposta di legge regionale in questa direzione''.(ANSA).
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