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NO TAV/TAC-terza giornata di lotta ...
by notav.info Friday, Dec. 02, 2005 at 11:47 AM mail:

È iniziata con qualche fiocco di neve, a Venaus, la terza giornata di mobilitazione contro l'avvio dei lavori dell'alta velocità della linea ferroviaria Torino-Lione.


Dopo le tensioni della notte scorsa, con una contrapposizione tra la polizia, che ha tentato di guadagnare terreno al di fuori dei confini del cantiere Sidaf e i manifestanti, durata circa mezz'ora e risoltasi con il ritiro delle Forze dell'ordine dopo una mediazione dei sindaci, stamattina i «no-Tav» lanciano un appello al dialogo: «Aspettiamo e speriamo che il presidente della Repubblica Ciampi ci convochi presto», ha detto il sindaco di Venaus, Nilo Durbiano perché «la soluzione deve essere ad alto livello istituzionale».

Secondo il sindaco, si tratta di un atto «necessario perché ci si renda conto che coś non si pụ andare avanti, né da una parte né dall'altra». I manifestanti da giorni, e lo ribadiscono oggi, chiedono che le Forze dell'ordine rimuovano i blocchi stradali che rendono difficili gli spostamenti nei comuni della Val Cenischia interessati ai lavori e pretendono la «certezza che ĺ dentro
(il cantiere, ndr) non ci siano i tecnici incaricati di dare l'avvio ai lavori».

Soltanto a queste due condizioni «possiamo metterci a discutere in modo serio». Secondo Durbiano il confronto deve avvenire «con chi ha potere decisionale: «Dal ministero a tutto l'apparato istituzionale coinvolto: la Regione, la Provincia, l'Unione europea».

I contrari alla costruzione della Tav Torino-Lione mettono al primo posto
«i problemi legati alla salute» e chiedono la nomina di «tecnici superpartes, scelti in maniera condivisa. La De Palacio è d'accordo» ha detto il sindaco di Venaus, secondo cui una soluzione politico diplomatica «diventa sempre più urgente perché la gente qui si organizza: tra un p̣ faremo i turni fino a Pasqua», dice sorridendo. Come a dire "da qui non ce ne andiamo fino a quando si terrà conto delle nostre ragioni".


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