18/12/05
17/12/05: UNA GRANDE VITTORIA DEL MOVIMENTO NO TAV 18/12/2005
Sabato 17 dicembre più 50mila persone hanno attraversato la città di Torino,quella giornata è il risultato di lunghi e intensi anni di lotta in Valsusa, che hanno formato un movimento di massa che rifiuta la devastazione ambientale del proprio territorio e,di conseguenza, lo sviluppo a tutti i costi; quello "sviluppo" basato sull'ingente spreco di denaro pubblico,la devastazione ambientale,e l'impoverimento delle fasce più deboli (lavoratori,precari ecc...), Questo movimento si forma in un paese fortemente colpito dalla delocalizzazzione dell'industria,dal carovita,dalla disoccupazione o,in alternativa,dalla precarietà delle condizioni di lavoro.
Non a Caso, secondo la classe dirigente, Tav e Olimpiadi 2006 dovrebbero assicurare il rilancio della Valsusa e assicurare a tutti un radioso futuro di prosperità e ricchezza. Fino ad ora tutte le promesse fatte si sono tradotte in una valanga di cemento e nella militarizzazzione veterocoloniale della Valle,in cantieri che utilizzano dubbie imprese in triplo-sub-appalto,magari in nero,con conseguenti morti sul lavoro (di cui nessuno degli zelanti pennivendoli nostrani si occupa).Tutto ciò non deve stupire,d'altronde tra i fautori della TAV c'è anche chi non si preoccupa di accoppare migliaia di persone per i prori interessi (magari in Bosnia o in Irak),figuriamoci nella propria azienda! Sono molti gli interessi che ruotano attorno al TAV, riguardano esponenti del ceto politico locale e nazionale sia del centrodestra che del centrosinistra,dai DS ad An attraverso sindacati e Lega delle cooperative. La TAV serve solo a riempire le tasche di politici,padroni e papponi vari, L'alta velocità serve a rendere più efficente il processo di delocalizzazzione delle imprese, permettendo l'organizzazzione e la crealizzazione di luoghi di produzione in quei paesi (magari dell'est Europa) dove i diritti dei lavoratori sono pari a zero, e che costituiscono un enorme serbatoio di manodopera a bassissimo costo. A questo servirà la TAV,a far circolare più rapidamente le merci e la forza-lavoro in Europa.
Non è solo chi,oggi,siede al governo a opporsi a questo movimento di lotta contro la Tav,più si avvicinano le elezioni e più i dirigenti dell' "opposizione di sinistra" precisano il loro programma di governo consistente nel ridare competitività al "sistema italia" e perpetuare tutte le misure sociali del governo Berlusconi (limando,magari,le più estreme). Con la "battaglia di Venaus" ,che ha vistol'8 dicembre, la mobilitazione di decine di migliaia di persone, e con il corteo nazionale di sabato 17 dicembre, questo movimento ha saputo dimostrare che nessun aiuto potrà venire dai tavoli di concertazione e che a poco servono i tentativi di spaccatura tra "buoni" e "cattivi",o la benzina sul fuoco gettata dal ministero degli interni. La paura che questo movimento suscita nel ceto istizionale è la sua capacità di raccogliere attorno a se tutte le istanze di lotta della classe lavoratrice,gli slogan del corteo erano gli slogan contro il sindaco-polizziotto Sergio KKKiamparino,contro quel "pozzo senza fondo" che si chiama Olimpiadi Invernali,contro un governo assassino e guerrafondaio.
ORA E SEMPRE: NO TAV !!!
Collettivo Mondodisotto BRA
www.mondodisotto.it
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