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La fiaccola è un flop, vincono le proteste. Oggi a Bologna
by comunicato stampa REBOC Friday, Jan. 13, 2006 at 5:43 PM mail:

TORINO 2006, REBOC: “LA FIACCOLA E’ UN FLOP, VINCONO LE PROTESTE CONTRO COCA-COLA. OGGI A BO LOGNA VENTISETTESIMA CONTESTAZIONE”

COMUNICATO STAMPA DELLA REBOC – RETE BOICOTTAGGIO COCA-COLA

ROMA, 13 GEN 05 – In concomitanza con il viaggio della fiaccola olimpica, la REBOC ha indetto dall’8 Dicembre al 10 febbraio una mobilitazione nazionale contro Coca-Cola, sponsor della fiaccola olimpica e allo stesso tempo sotto boicottaggio internazionale perché accusata di gravi violazioni dei diritti umani e sindacali in Colombia, con l’assassinio di 8 sindacalisti del SINALTRAINAL.

Sono già 26 le città italiane che si sono mobilitate per boicottare la Coca-Cola (Roma, Ciampino, Siena, Cecina, Empoli, Firenze, S. Giuliano Terme, Livorno, Pisa, Genova, Nuoro, Ragusa, Agrigento, Palermo, Cosenza, Potenza, Ercolano, Torre Del Greco, Portici, Casarano, Bari, Termoli, Campobasso, L'Aquila, Ascoli Piceno, Citta' di Castello). Dovunque striscioni di protesta e volantinaggi, fino ad arrivare agli interventi sui palchi ufficiali delle cerimonie e allo spegnimento della fiaccola, come è accaduto a Firenze e a Genova.

In diversi casi gli attivisti hanno scelto il teatro di strada per com unicare la loro protesta, utilizzando finti tedofori anti-Coca-Cola o inscenando sul percorso della fiaccola l’omicidio di 8 sindacalisti colombiani su mandato della multinazionale.

“La protesta si diffonde a macchia d’olio – dichiara la REBOC - Ci risultano addirittura casi di ragazzi che avevano vinto il concorso per correre come tedofori e che poi hanno rinunciato per aderire al boicottaggio. Purtroppo la stampa italiana per lo più tace, mentre gli organi di informazione internazionali registrano un flop completo: pochi biglietti venduti, pochi gadget acquistati, ma soprattutto contestazioni contro la multinazionale di Atlanta in tutta Italia”.

La stessa REUTERS lo scorso 10 Gennaio ha titolato “Più proteste che applausi ad un mese dai Giochi di Torino”, rilevando che “laddove le campagne pro-Olimpiadi hanno fallito nel suscitare emozioni, le proteste dei critici hanno avuto maggior successo. Gli attivisti che portano avanti la campagna per il boicottaggio della Coca-Cola, sponsor ufficiale delle Olimpiadi, hanno cercato di bloccare la torcia olimpica nelle città, dalla settentrionale Genova alla meridionale Potenza”.

“Abb iamo chiesto al Comitato Olimpico di cancellare Coca-Cola dagli sponsor – prosegue la REBOC - finché non dimostri di essere diventata degna di rappresentare i valori che la fiaccola vorrebbe proporre. Per tutta risposta il contratto di sponsorizzazione è stato prolungato fino al 2020, mentre alle accuse di comportamento antisindacale provenienti dalla Colombia si aggiungono quelle provenienti dalla Turchia, con la presentazione di un’altra azione legale negli Stati Uniti”.

Alle proteste italiane legate alla sponsorizzazione olimpica, si vanno aggiungendo in questi giorni quelle degli atenei statunitensi. Solo nel mese di Dicembre hanno annullato i loro contratti i n esclusiva con Coca-Cola altre due tra le università più importanti del paese, quella di New York, prima università privata a livello nazionale, e quella del Michigan, che conta 50.000 studenti divisi in 3 campus, portando le adesioni delle università a quota 22, di cui 14 negli USA e 8 tra Canada ed Inghilterra.

“Sembra impossibile che Coca-Cola non comprenda che negare l’evidenza è una tattica perdente, che ha portato la campagna di boicottaggio a moltiplicarsi in tutto il mondo in questi 2 anni. Finché i lavoratori colombiani ed il sindacato SINALTRAINAL non otterranno verità, giustizia e riparazione integrale dei danni, il boicottaggio andrà avanti in Italia come nel resto del mondo. Per quanto ci riguarda possiamo ann unciare sin da ora che la Coca-Cola sarà contestata anche oggi a Bologna. Non ci piace rovinare la festa, quindi speriamo ci sia qualche novità positiva dalla Coca-Cola prima dell’inizio delle Olimpiadi, previsto a Torino per il 10 Febbraio”.


Per info: SITO WEB http://www.nococacola.info - E-MAIL no_cocacola_it@yahoo.it

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Bloccata la fiamma a Bologna; fatto!
by roadrunner Thursday, Feb. 09, 2006 at 11:43 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2006/01/966387.php
Bunuel ci fa una pippa.



Oggi ho partecipato al blocco della torcia che passava a Bologna

Il piano era elementare: volantinare in piazza Malpighi, pronti a risalirla per chiudere Via Barberia quando la fiamma olimpica fosse stata segnalata in arrivo.

A quel punto quelli che erano a volantinare sul percorso in una posizione sfigatissima, praticamente in mezzo a una piazza, sarebbero corsi incontro al grosso cero per bloccarlo prima che sbucasse da una via strettissima.
L'operazione è riuscita e la via strettissima è stata bloccata.

Il clamoroso anticipo con il quale siamo arrivati sul posto ci ha procurato un paio di imprevisti: un freddo cane testimoniato dal display del cellulare ghiacciato al momento topico, e divertenti scambi con la gente in attesa
del passaggio già da un'ora prima (follie, vabbe').

In particolare con un'anziana signora con la bandierina della Samsung, ci siamo detti:
io-(infido, dopo averne carpito la confidenza, tutto il dialogo in bolognese): Ma dove l'ha presa la bandierina?
Signora: me l'ha data una ragazzuola
io- ma non è mica la bandiera delle olimpiadi! (stupito) Signora, le han dato la pubblicità!
s.: Oi, ma è vero, che strano, ma che roba
Dopo di che ha buttato la bandierina in un cestino dei rifiuti.

Lo sforzo del marketing samsung, che -copre- il baraccone, mentre la coke ha solo il marchietto sul simbolo, è composto da:
-alcuni riscio' a pedali che in mattinata hanno percorso le vie del centro distribuendo volantini, bandierine, gadget e sorrisi delle hostess, solo personale femminile.

- un palchetto con contropalco per le riprese tv
- Un tir con cose strane ed elettroniche dentro (e proprio lì dovean volare gli uselin della samsung-comare )
- impianto hi-fi e luci

Gente lungo la strada, in centro, ce n'era da fare una fila discontinua, ma evidente; sono comunque strade molto trafficate alle 19, c'era evidente curiosità e anche qualche bambino.

Il blocco della strada stretta ha tenuto una mezz'oretta abbondante, poi senza particolare animosità, funzionari in borghese hanno -spinto-il blocco verso sinistra facendo sfilare i mezzi e il tedoforo a destra verso la piazza, quella di prima.
(se vi guardate una mappa da v. Barberia, la strada stretta, attraverso p.zza Malpighi. Il tedoforo ha poi proseguito per il largo rettilineo di v. Marconi, svoltato a dx in v. dei Mille e infine a sx in v. Indipendenza alla fine della quale lo aspettava il braciere).
La cosa si è svolta senza particolari animosità previo chiarimento delle rispettive intenzioni.
Da piazza Malpighi, dove il corteo olimpico ha provato a riorganizzarsi è cominciata una corsa bellissima, quanto imprevista.

Ad aprirla due moto + due auto della polizia, poi una macchina con un cartello sopra con scritto -manifestazione autorizzata- trasversalmente, con una scritta rossa su fondo giallo, felliniano.

Poi un camper, con a bordo staffette e gente dell'organizzazione. A 10 cm. (al massimo) dal retro del camper il tedoforo, con la fiaccola protetto dalla
finestra posteriore del camper aperta verso l'alto, come una verandina.
Evidentemente temevano lanci di oggetti che non erano nella mente di nessuno,tipico.
Gli (ai sig. dell'ordine pubblico) era anche stato detto che nessuno voleva far male al tedoforo, o rubargli il cero.
Ci bastava ritardare il passaggio; l'opzione-corsa, per
esempio, non era prevista.

Dietro il tedoforo, poi, una cinquantina di poliziotti in tenuta antisommossa, casco e scudo a correre compatti a meno di un passo da quello poi abbiamo scoperto essere un giornalista del Carlino (Che si è divertito tantissimo e ha portato la fiaccola più a lungo del previsto, dall'articolo che ha scritto, lui è rimasto contento del fuori-programma).

Molto particolare il quadretto del tedoforo schiacciato tra la parete del camper e il cordone che lo inseguiva fiato sul collo, anche se la fiaccola è orrenda, sembra di plastica.

Poi gente che era al blocco (io pure) a 2/3 metri, una trentina, prima compatti poi più sfilacciati; poi altri poliziotti, funzionari compresi, mescolati a movimentisti, per un totale di 4/500 persone. Poi un altro camper di appoggio, altre auto altra gente che dai lati si è messa a al seguito prendendola per una cosa divertente.

Il bello è che, complice la strada in leggera discesa, tutta questa carovana ha cominciato a correre dietro il tedoforo al quale evidentemente hanno consigliato lo sprint e di evitare i previsti cambi con altri e fermate inopportune.
Una corsa senza soste fino alla stazione.

Durante il primo sprint almeno due di quelli con lo scudo e il casco sono caduti a pelle di leone, uno di fianco a me l'ho visto, di un altro ho riconosciuto il rumore identico; doveva essere poco dietro.

Sicuramente quelli che erano al primo incrocio e in via Marconi ad attendere la fiaccola si sono divertiti.

A noi, dove ero io, sembrava di inseguire i poliziotti che scappavano, e quando questa carovana ha attraversato l'incrocio di corsa, abbiamo cominciato a gridare in parecchi: "hop-hop-hop"
Per un centinaio di metri l'hop-hop-hop ha letteralmente rimbombato nella via priva di traffico.

Il passaggio di corsa di una mandria del genere ha donato il
sorriso a grandi e piccini, di certo io mi sono divertito un sacco, anche se avrei voluto avere più tempo per guardarmi intorno.
Abbiamo incalzato i baldi giovani con il ritmo per almeno metà di via Marconi. Poi siamo tornati al no-coke.

Il tedoforo sbloccato ha continuato a corricchiare fino alla meta, giunti alla quale mi sono trovato a gridare "co-ca-co-la-as-sas-si-na" solo con altri tre simpatici podisti (sempre tra due alucce di folla e un
pò di gente ad aspettare), a quel punto abbiamo smesso :D

Tutti gli altri erano sfilati troppo e la Ps dietro di noi li aveva stoppati.
Loro,lungi dall'aggirarli repentinamente hanno aspettato di compattarsi e decidere che fare

Giunti alla meta il tedoforo è salito sul palco
Un tizio ha presentato un tedoforo del Burundi
Che ha detto 4 parole edificanti
Hanno acceso il calderone (fatto con lo stesso orrendo materiale bluette della fiaccola).
Il tizio ha detto: "grazie bologna"
Noi 4: "coca cola vergogna"

Fine dello spettacolo.

5 minuti 5 su un palchetto supertransennato e 200 persone intirizzite, alcune con le bandierine Samsung, una ragazza con quella dell'Italia
Delusione sulle facce dei pochi che erano riusciti ad arrivare in vista del palchetto, che si sono fatti almeno un'ora di musica del dj del sansumg-tir, e freddo per una sveltina davvero inconsistente. Difficilmente avranno capito perchè il tedoforo è arrivato a razzo seguito dai poliziotti che sembravano bersaglieri.

Tutto Fatto in fretta per paura dei feroci no-global?
Macchè, dei feroci no-global bloccati, ne sono arrivati alcuni quando già avevano spento le luci, gli altri nemmeno si sono degnati. in effetti non era nel programma. Più probabilmente si era fuori tempo massimo per il Tg3 regionale, e star lì per quattrro sfigati non era nell'interesse degli organizzatori.

Nella piazzetta che si svuotava rimaneva solo un gruppetto di digossini che con una telecamerina riprendeva chi arrivava, ce ne siamo andati.

Fine della manifestazione contro la coca cola, non perchè fa fare i rutti, ma perchè sfrutta gli operai e uccide i sindacalisti (e molto altro) in giro per il mondo.

La sfilata della fiaccola è diventata una buffonata, e parecchi commentatori non hanno potuto fare meno di notarlo, anche se si sono ben guardati dal citare il motivo delle proteste e le responsabilità (ma anche il nome) dell'azienda assassina, ma sponsor.
In fin dei conti è giusto che una tale pagliacciata figlia del marketing sia finita nel ridicolo, dai gadget pietosi, fino agli svolazzi dell'elicottero sul centro cittadino, il layout previsto era davvero pietoso.

Il bello è che secondo qualcuno la cerimonia sarebbe stata rovinata da chi non ha rispetto per lo spirito olimpico!
leggere le numerose edizioni locali per credere.

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