Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2006/01/973943.php Nascondi i commenti.

"Leoncavallo, rischio sgombero"- Unità 5 ott
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 4:59 PM mail:

TORNA L’INCUBO sgombero per il Leoncavallo, storico centro sociale milanese. Il 18 la forza pubblica potrebbe usare la forza per scacciare gli occupanti. Matteo Cabassi, l’amministratore delegato di Bastogi Spa, che controlla il 57% di Brioschi, la società che ha in portafoglio l’area di via Watteau occupata dal centro sociale dal 1994, rivuole l’immobile. La famiglia Cabassi dal 1999 si è rivolta ai giudici per tornare in possesso del proprio immobile al quartiere Greco. Lo sgombero è stato evitato in extremis già per due volte, ma la situazione adesso sembra molto più difficile, anche se dal punto di vista giuridico l’uso della forza potrebbe anche non essere un atto dovuto. «La sentenza del Tribunale di Milano» spiega Daniele Farina, leader del Leonka e consigliere comunale nelle fila di Rifondazione «è stata appellata in Cassazione e non è una sentenza definitiva. Inoltre riguarda la sola Associazione delle Mamme del Leoncavallo. Se si vorrà procedere allo sgombero, programmato per il 18 ottobre, si compirà una forzatura giuridica e un’evidente speculazione politica». L’aspetto pi incredibile di questa vicenda che si trascina ormai da anni è la totale assenza da parte della giunta comunale, nonostante la maggioranza dei milanesi siano a favore di una soluzione pacifica che permetta al Leoncavallo, ormai un simbolo della città, di continuare a vivere. Significativo sotto questo punto di vista l’atteggiamento di Aldo Brandirali, ex leader di Servire il popolo (movimento maoista) poi folgorato sulla via di Arcore, attualmente assessore comunale ai Giovani. L’unico intervento di Brandirali sull’argomento è stato fatto per polemizzare con il presidente della Provincia, Filippo Penati. Di proposte però neanche l’ombra. «Le promesse del Comune si sono perse nel nulla - spiega ancora Daniele Farina - e la Provincia ha compiuto qualche passo sì, ma troppo timidamente. In questo modo la città rimane indietro e spreca una grande occasione. Albertini, Brandirali e gli altri dovrebbe prendere esempio dal Comune di Napoli, che di recente ha comprato la sede al centro sociale Officina 99». Dal Leoncavallo intanto fanno sapere che per il 17 ottobre, il giorno prima del possibile sgombero, saranno effettuate «esercitazioni pubbliche antisgombero, sul modello di quelle di Pisanu». La speranza è che non ce ne sia bisogno.

G.Caruso

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

delinquenti
by Jesus Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:08 PM mail:

se vogliono restare la soluzione c'è: facciano un muto e acquistino l'immobile

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
"Al Leoncavallo le primarie antiproibizioniste" - Corriere della Sera 5 gen
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:09 PM mail:

Annunciata la nuova data dello sgombero, il 27 gennaio Al Leoncavallo le «primarie antiproibizioniste» Appello al presidente della Provincia da parte dei rappresentanti di via Watteau. Il 26 «votazione» allargata a chi non ha documenti

Contro il nuovo annuncio di sgombero, fissato per il 27 gennaio, il centro sociale Leoncavallo annuncia diverse iniziative, a partire dal doppio turno di primarie per il candidato sindaco di Milano: uno ufficiale, il 29 gennaio, e uno ufficioso, «non proibizionista», il 26, allargato anche a chi non ha documenti o permesso di soggiorno. La stessa modalità seguita dal centro per le scorse primarie dell’Unione. «Il 27 gennaio - fanno sapere da via Watteau - scade l’ennesimo ultimatum a lasciare libero l’immobile da persone e cose, contro una delle nostre associazioni, la più rappresentativa, quella delle Mamme Antifasciste. A Milano - si legge nel comunicato - è l’attacco dalla destra in campagna elettorale, per cercare di distogliere l’attenzione dal totale fallimento di 13 anni di governo della città e delle politiche di governo». Con la parola d’ordine «Qui siamo. Qui restiamo», il centro sociale ha preparato un fitto calendario di iniziative. Il primo appuntamento è per la sera del 26 gennaio, con un concerto che, per ora, vede tra gli headliners lo storico gruppo hip hop romano degli Assalti Frontali guidato da Militant A, la formazione varesina dei Punkreas e i torinesi Linea 77, freschi di pubblicazione dell’album «Available for propaganda», registrato a Los Angeles. Durante la serata, alla quale sono invitati tutti i candidati alle Primarie, «raccoglieremo le indicazioni della città che - spiegano dal centro - sarà qui, nelle primarie non proibizioniste. Una consultazione allargata, senza documenti, permessi di soggiorno o altro, perché al di là delle votazioni ufficiali, è un’occasione per far emergere il vissuto quotidiano, è la città reale che prende parola». Il 29 gennaio, poi, gli spazi occupati di via Watteau ospiteranno le primarie ufficiali dell’Unione per decidere il futuro candidato sindaco di Milano, anche se «non abbiamo ancora capito - scrivono i militanti del centro sociale - cosa, nel concreto, Fo, Ferrante, Milly Moratti e Corritore intendono fare quando governeranno la città». Oltre alle primarie, al concerto del 26 e al mini «festival antisgombero» che si terrà nel weekend del 20 e 21 gennaio, il Leoncavallo si è mosso anche a livello politico per evitare lo sfratto, con un appello al presidente della Provincia Penati e all’assessore alle politiche giovanili Irma Dioli. I volontari del Laboratorio di Comunicazione, la scuola di italiano per migranti del Leoncavallo, hanno scritto una lettera a Penati e all’assessore per ricordare loro che «il progetto "Non solo italiano", presentato dall’associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo per i Centri Sociali Autogestiti, ha ottenuto l’approvazione della Provincia e il finanziamento richiesto. È in corso di realizzazione e si concluderà a settembre». «Crediamo che un’attività come la nostra - scrivono gli insegnanti, tutti volontari - vada al di là delle contese proprietarie e sia, nella realtà di tutti i giorni, uno strumento per la difesa e lo sviluppo di un modello di convivenza civile, egualitaria e democratica. La scuola, nata per una precisa volontà dell’associazione delle Mamme, è anche citata - ricordano - tra le motivazioni all’assegnazione del premio Isimbardi. Anche per questo, crediamo sia nello spirito e nell’interesse di questa amministrazione provinciale fare in modo che questa realtà, e l’associazione che l’ha ispirata, non venga cancellata».

© Corriere della Sera

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
"Leonka, sgombero previsto per il 27" - Il Giornale 5 gen
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:09 PM mail:

Conto alla rovescia per lo «sfratto» del Leoncavallo: la data fissata è per il 27 gennaio prossimo. Contro il nuovo annuncio di sgombero il centro sociale ha annunciato diverse iniziative, a partire dal doppio turno di primarie per il candidato sindaco di Milano; uno ufficiale il 29 del mese, e uno ufficioso, «non proibizionista»,allargato anche a chi non ha documenti o permesso di soggiorno. La modalità scelta dagli autonomi è la stessa delle primarie dell’Unione. «Il 27 - fanno sapere da via Watteau - scade l’ennesimo ultimatum a lasciare libero l’immobile da persone e cose contro una delle nostre associazioni, la più rappresentativa, quella delle Mamme antifasciste.A Milano - si legge nel comunicato diffuso sul web - è l’attacco della destra in compagnia elettorale, per cercare di distogliere l’attenzione dal totale fallimento di 13 anni di governo della città e delle politiche di governo».

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
"Leonka, nuovo appello per fermare lo sgombero" - Corriere della Sera 11 gen
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:11 PM mail:

Tra le iniziative verso la scadenza del 27 gennaio anche le «primarie» allargate ai clandestini

Leonka, nuovo appello per fermare lo sfratto

Allo sgombero non ci stanno. Così, mentre si avvicina la data dello sfratto dal centro sociale Leoncavallo, previsto per il 27 gennaio, i rappresentanti del Leonka hanno deciso di organizzare un appello sul web per difendere lo stabile di via Watteau. «Alcuni di noi sono nati nel Leoncavallo e in altri centri sociali - si legge nel comunicato - tutti li abbiamo attraversati negli anni». L’appello è già stato firmato da gruppi musicali, centri sociali e scrittori. «Ricordiamo che Milano ha, ogni volta, riconsegnato questo spazio - dicono al Leoncavallo - agli usi sociali e collettivi, e non temiamo che questa volta andrà diversamente». Contro lo sgombero sono state organizzate molte manifestazioni: si parte con il festival del weekend del 20 e del 21 per finire il 26 gennaio con le primarie «ufficiose», allargate anche a chi non ha documenti. In serata è previsto un grande concerto che ha già registrato l’adesione di Assalti Frontali, Punkreas e Linea 77 «che rischia di bloccare via Watteau e dintorni come successe pochi anni fa per il live di Carmen Consoli e quello dei Subsonica». Il 29, invece, lo stabile ospiterà le primarie ufficiali per scegliere il candidato sindaco dell’Unione.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
"Brandirali chiede lo sgombero del Leoncavallo" - Il Giorno 12 gen
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:11 PM mail:

Lo sfratto del centro sociale è in programma il 27

Brandirali chiede lo sgombero del Leoncavallo: "Magistratura e Prefettura facciano il loro dovere"

"Questa volta mi auguro che magistratura e prefettura facciano il loro dovere. Da anni c’è un proprietario privato che non può godere del suo bene e questa la trovo una cosa molto ingiusta". E’ quanto afferma l’assessore comunale allo Sport e ai Giovani, Aldo Brandirali, in merito allo sgombero del centro sociale Leoncavallo previsto il 27 gennaio, a margine della presentazione a Palazzo Marino dell’iniziativa "Swimming pool Xpo". "Credo che il Leoncavallo abbia diritto a un proprio spazio - spiega l’assessore - ma l’argomento va trattato con una lettura di normalizzazione e non di contrasto istituzionale". "La Provincia - ha aggiunto Brandirali in merito al premio consegnato lo scorso anno da Palazzo Isimbardi alle Mamme del Leoncavallo - ha codificato questo diritto a essere in contrasto con le istituzioni senza essere capaci di una propria proposta".

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Il 27 gennaio previsto lo sfratto
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:18 PM mail:

Leoncavallo: il 27 gennaio previsto lo sfratto

Presidio antisgombero dalle 7.00

C'è una leggenda che racconta di come fu per la prima volta sfondata la porta di un centro sociale milanese, nel 1975. Se tutti quelli che ne hanno rivendicato la paternità, da Bruno Brancher in poi, si riunissero, ne risulterebbe un corteo moltidudinario. E della stessa misura fu il movimento in quegli anni che pose la questione dello spazio pubblico, dell'aggregazione, della fuoriuscita dagli strumenti di presenza territoriale tipici dei partiti organizzati, le sezioni; di molte altre vicende, inoltre, che per comodit` raccogliamo nellassalto al cielo. A Milano fu movimento di circoli del proletariato, prima che in tutta Italia prendesse dopo pochi mesi il nome dell'anno corrente: '77. Sei milioni , allora, i metriquadrati di aree abbandonate dallattivit` industriale sotto la sola madonnina. I figli di una generazione operaia, fuori la fabbrica, occupavano il luogo di lavoro dei padri e dei nonni lungo un percorso che sarebbe durato anni: Innocenti, Magneti Marelli, Om... Una gigantesca riappropriazione di cir che la cooperazione conflittuale tra capitale e lavoro voleva pubblico e che il carattere privato dellappropriazione negava. Crateri, come li ha chiamati Marco Revelli, aperti nel tessuto urbano e nei rapporti sociali, in larghissima parte oggi ormai chiusi a tutto svantaggio degli usi sociali ed occasione invece di ridisegno residenziale e dei servizi privati. Sei milioni di occasioni regalate alla rendita immobiliare e finanziaria, puntello materiale nellevaporare della new economy, garanzia creditizia, deposito transitorio di capitali condonati e in rientro dallestero, di cui si h palesemente avvantaggiata una schiera di furbetti passati e recenti. Scommessa persa un po ovunque con buona pace del colore delle amministrazioni, a testimonianza di un processo forte di consumo del territorio. Ma vicenda ancora viva nel corso della nostra seconda deindustrializzazione. Altri crateri si sono infatti aperti proprio dove la delocalizzazione produttiva aveva in un primo tempo ricollocato i suoi impianti, ai margini estremi delle piastre urbanizzate, lungo le direttrici di collegamento. Impianti che scompaiono dalla nostra contabilit` industriale per riapparire in paesi lontani anni luce: dinamica del mercato globalizzato e conferma del vecchio adagio per il quale ch sempre un luogo nel mondo dove il lavoro costa meno. Decine di province italiane rose da unemorragia continua in cui si evidenzia perr, contemporaneamente,una seconda possibilit` di ridisegnare i territori a misura dei bisogni dei suoi abitanti; lungo una continuit` di insediamento umano che ridicolizza le partizioni amministrative. Ma non ch motivo di pensare che andr` diversamente da quanto accaduto nei decenni precedenti, a meno che... A meno che non si voglia leggere in positivo la Francia illuminata dalle banlieus, schermo sul quale abbiamo visto proiettata la possibilit` di non ripetere gli errori, di usare il tempo residuo che abbiamo prima che il degrado delle condizioni sociali giunga anche da noi al punto di non ritorno. Manovra complicata bisognosa di politiche sociali e del lavoro e in generale di contrasto della precariet`, politiche dellabitare quanto culturali. Cogliere dunque la parte positiva contenuta in ogni rivolta anche distruttiva: la non rassegnazione, lessere -con cosciente provocazione- forma di cittadinanza attiva laddove altre sono impossibili. Un enorme potenziale del fare se le politiche pubbliche riuscissero ad essere tali e non mute e complici testimoni della cieca appropriazione privata con il suo carico di progressive diseguaglianze. Se riuscissimo a far partire il treno di un nuovo welfare piuttosto che accodarci agli sgangherati blindati della sicurezza che paiono la tentazione nostrana di politiche fallite ovunque. Fino ad allora i centri commerciali rimarranno i principali distributori di servizi e cultura. Simulacri di spazi pubblici nelle nostre citt` morte. Ecco che il governo del territorio dovrebbe avere con i centri, sociali in questo caso, accumulati dai movimenti negli anni, l'atteggiamento di chi riceve un dono; a fronte di problemi giganteschi, di improbabile rapida soluzione, prendere le risorse esistenti, favorire il sorgere di nuove, considerarle strutture di intervento assai prossime al mix sociale ed etnico in tumultuosa modificazione. Ma pare invece che in questo ultimo scampolo di governo dimissionato dagli italiani l'idea di spostare il consenso attraverso lo scontro sia prevalente. Dalle cose serie, la Val di Susa ad esempio, a quelle minori. A Milano, temo, di queste ultime rischiamo di vederne non poche e siccome non abbiamo trafori da fare, non restano che i cari vecchi e nuovi centri sociali, gli immigrati, i nomadi . Per i centri vale la constatazione che sono divenuti spazi pubblici per tutta la citt` tranne per chi la governa. Ci vediamo il 27 di gennaio 2006 quando al portone di quel centro sociale di cui sopra, Leoncavallo, per sfratto-sgombero piy volte rimandato, rischiamo di non trovare Bruno e gli altri ma truppa tanta, chiamata dalle elezioni imminenti. Poco male, come altre volte, ci riconsegniamo alla citt` e Milano decide.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Il 26 gennaio le primarie antiproibizioniste ...
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:20 PM mail:

29 gennaio 2006: primarie dell'Unione per decidere il futuro sindaco di Milano. Non abbiamo ancora capito cosa, nel concreto, Fo, Ferrante, Moratti (Milly) e Corridore intendono fare quando governeranno la citt`. Problema non piccolo dato che il 26 costruiamo le primarie ufficiose, non proibizioniste, al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito, che, per il suo, vede il 27 mattina un nuovo tentativo di sfratto.

Quale edilizia residenziale pubblica dopo 13 anni di dolosa latitanza, se e quale sanatoria per gli occupanti per necessit` (5000 famiglie). Quale piano straordinario per riassorbire le decine di migliaia di domande giacenti.

Sar` Milano finalmente all'altezza dei 150.000 migranti che vi abitano, citt` deCPTzzata, al lavoro per chiudere la vergogna di via Corelli. Città capace di strutturare servizi e cittadinanza.

Riusciremo a fare Milano meglio di Amsterdam con nuove politiche municipali in materia di droghe e strategie alternative per la sicurezza dei cittadini nel fallimento, tragico e palese, della tolleranza zero in salsa meneghina.

Moriremo recintati e videosorvegliati o potremo fare una grande bonifica metropolitana verso la liberazione del suolo pubblico, dei parchi e delle piazze.

Quale soluzione per i centri sociali e quali politiche verso i giovani dove poco o nulla h stato fatto, sprecando oceani di energie, creatività, soggettiva e collettiva messa a disposizione.

Quali politiche culturali dopo un decennio di torrenziale denaro versato nelle casseforme della cultura come opera edile, la Scala come gli Arcimboldi. Verso innovazione, contemporaneità, sperimentazione.

Quale parziale risarcimento h possibile per la grande occasione sprecata nelle aree ex industriali dimesse e luso speculativo delle superfici come del sottosuolo.

Che welfare municipale costruiremo a tutela del lavoro nella precarietà, degli anziani, dei senza fissa dimora. Mentre la legge 30 ha invaso anche la pubblica amministrazione.

Continueremo a soffocare nel traffico e in caso contrario h proprio necessario Ken Livingston dato che Londra non h proprio Milano.

Domande senza punto interrogativo che giriamo ai candidati: invitati, tutti, il 26 gennaio. Le nostre risposte emergono dalle parole chiave, ma siamo i non proibizionisti, i solidali, gli antifascisti, i precari....

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Lettera alla Provincia
by info Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:23 PM mail:

Alla cortese attenzione del Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati

e dell' Assessore alle politiche giovanili Irma Dioli

e p.c.

*L'Orologio srl

*Sig. Sindaco del Comune di Milano Dott. Gabriele Albertini

*Egregio Sig. Prefetto di Milano Dott. Gian Valerio Lombardi

*Egregio Sig. Questore di Milano Dott. Paolo Scarpis

Milano dicembre 2005

Il Laboratorio di Comunicazione, scuola di italiano per migranti del Leoncavallo SpA, h da anni quotidianamente impegnato nell'agevolare l'apprendimento della lingua ai migranti del territorio milanese, particolarmente ai residenti delle grandi aree di Loreto-V.le Padova-V.le Monza, di Maciachini-Bovisa e di Greco-Centrale.

Gestito esclusivamente da volontari in formazione permanente, vuol essere uno spazio di sperimentazione di relazioni sociali, di reciprocit` culturale e di riferimento nelle diverse fasi del percorso migratorio personale, grazie anche alla presenza di persone qualificate dal punto di vista dellorientamento sociale e della consulenza legale.

Il progetto "Non solo italiano", presentato dallassociazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo per i Centri Sociali Autogestiti, ha ottenuto l'approvazione della Provincia ed il finanziamento richiesto. E' in corso di realizzazione ed h da concludersi entro il settembre 2006.

Il Laboratorio di comunicazione si ha fatto promotore di una rete di scuole simbolicamente denominata "Scuole Senza Permesso", dichiarando in tal modo la propria "identificazione" con i senza diritti ed affermando cir che ha negato assieme al permesso di soggiorno: il diritto allo studio, alla socialit`, alla cittadinanza attiva per i migranti. Le scuole aderenti, consapevoli della propria funzione di mediazione sociale, hanno realizzato uno strumento informatico: http://scuolesenzapermesso.blogspot.com, per favorire lo scambio di esperienze con le variegate realt` operanti a diretto contatto con i migranti.

Noi insegnanti volontari del Laboratorio di Comunicazione, crediamo che unattivit` come la nostra vada al di là delle contese proprietarie e sia nella realt` di tutti i giorni uno strumento per la difesa e lo sviluppo di un modello di convivenza civile, egualitaria e democratica.

La scuola, nata per una precisa volont` dell'Associazione delle Mamme, h anche citata tra le motivazioni all'assegnazione del premio Isimbardi. Anche per questo crediamo sia nello spirito e nell'interesse di questa amministrazione provinciale fare in modo che questa realt`, e l'associazione che l'ha ispirata, non venga cancellata trovando una soluzione alla sentenza di sfratto che tenga conto dei valori sociali e son solo di quelli economici e legali.

Qui siamo, qui restiamo. Distinti saluti.

I volontari che hanno reso possibile la scuola: Alice, Ambra, Anna, Antonella, Brunetta, Chiara, Davide, Fabio, Francesca, Gianluca, Houda, Katia, Irene, Marianna, Micaela, Nicola, Paola, Rossella, Serena, Stefano, Valentina,

Laboratorio di Comunicazione Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito Via Watteau, 7 - Milano lablin@leoncavallo.org

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
suca
by suca Tuesday, Jan. 24, 2006 at 7:32 PM mail:

suca
pirla!

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
27 gennaio PRESIDIO ANTISGOMBERO
by info Wednesday, Jan. 25, 2006 at 4:12 PM mail:

7.00 PRESIDIO ANTISGOMBERO

Il 27 gennaio un ultimatum della magistratura all’Associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo, impone di “lasciare l’immobile libero da persone e cose”.

Invece saremo qui, in tanti, a presidiare questo pezzo di città, indisponibili a che venga cancellato.

Siamo le Mamme Antifasciste, in una città dove i poteri forti vorrebbero noi sgomberate, e i fascisti della Fiamma liberi invece di manifestare per le vie del centro.

Siamo i precari, i giovani, i non proibizionisti, i migranti. Siamo gli occupanti di case e di spazi. Siamo gli studenti. Siamo quelli che cercano di ridisegnare le mappe di una città che sogniamo diversa, consapevoli che questo si può fare.

Siamo quelli che vogliono Milano città de-CPTzzata, accogliente, capace di strutturare servizi e cittadinanza.

Siamo quelli che non vogliono telecamere, recinzioni nei parchi e controllo militare del territorio, convinti che una reale politica della sicurezza non possa prescindere da una partecipazione alla vita sociale e da un territorio disponibile a farsi attraversare e riempire da chi lo abita.

Siamo i non proibizionisti, quelli che vogliono “Milano meglio di Amsterdam”, con nuove politiche municipali in materia di droghe e strategie alternative della sicurezza, dopo il fallimento totale di 13 anni di centro-destra e di tolleranza zero.

Tante volte, in questi anni, siamo stati chiamati a presidiare e difendere spazi che le amministrazioni si ostinano a consegnare alla precarietà. L’abbiamo fatto e continueremo a farlo quando necessario, convinti però che la pubblica amministrazione si debba fare carico di una soluzione generale che non consegni anche le future generazioni alla precarietà.

Convinti che c’è qualcosa che proprio non quadra, se tutta la città percepisce questi luoghi una ricchezza e solo chi la governa si ostina a ignorarli.

Venerdì 27 gennaio PRESIDIO ANTISGOMBERO dalle h. 7.00

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
sgomberi Leo
by info Wednesday, Jan. 25, 2006 at 4:15 PM mail:

<ul><li>

Sgombero 89</li></ul>

<li>Sgombero del 94</li>

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.