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contro ogni fondamentalismo
by oz Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:18 AM mail:

Ogni religione rappresenta una provocazione per le altre religioni. La vita è piena di provocazioni, la stessa esistenza dei due sessi è una provocazione. Il modo per affrontare le provocazioni è superarle, non censurarle.

«Cercano d'imporre la
sharia in Europa: è come se fossimo ripiombati nel Medioevo». Lo scrittore israeliano Amos Oz, sostenitore della necessità di dialogare col mondo arabo, difende «la libertà di ironizzare sulle religioni, compresa quella musulmana... La dignità di Maometto non c'entra. È un attacco del fanatismo. Io pubblicherei quelle vignette: all'ironia si risponde con l'ironia».
«Cercano di imporre la sharia in Europa! Assurdo, pensavamo che almeno tra noi occidentali la guerra di religione fosse stata sepolta ben prima del XX secolo, ma ci siamo ritrovati all'alba del XXI come se fossimo ripiombati nell'XI. Una caduta a ritroso nel buio del profondo Medioevo di 900 anni fa». È battagliero Amos Oz. Scrittore, difensore a oltranza della libertà di pensiero, fondatore di «Pace adesso» ai tempi dell'invasione israeliana del Libano nel 1982, non esita a mostrare lo stesso entusiasmo sia per il dialogo con il mondo arabo che nel difendere quella che chiama «la libertà di ironizzare sulle religioni, compresa quella musulmana».
Lei pubblicherebbe le vignette danesi «incriminate»?
«Non ci vedo alcun problema. A questo punto dobbiamo stare attenti alle conseguenze della censura. Anche perché tutta questa faccenda non riguarda affatto la santità della religione o la dignità del profeta Maometto. Piuttosto, è un attacco intollerante del fanatismo e della violenza. Siamo tutti vittime di un ultimatum lanciato dai fanatici».
Un altro scrittore israeliano, Avraham Yehoshua, ha criticato in un'intervista al Corriere la pubblicazione delle vignette in nome della pacifica coesistenza. Cosa risponde?
«Vorrei chiedere al mio amico Yehoshua se allora vogliamo censurare qui in Israele tutto ciò che urta i sentimenti degli ebrei ortodossi. Ma non è solo una questione di sensibilità religiose, perché ci sono valori sacri al di fuori della fede. Per esempio, per un laico liberale la libertà di parola è santa quanto per un musulmano la figura di Maometto. E ancora, per una femminista il corpo di una donna è sacro e dunque ogni pubblicazione di nudi femminili rappresenta una sorta di sacrilegio. Lo stesso vale per un vegetariano radicale, pronto a contestare la pubblicazione di una foto di una bistecca. Insomma, i fanatici non solo vogliono proteggere i loro santi, ma pretendono di imporre al resto del mondo i loro criteri di santità. È la logica delle dittature, il trionfo dei totalitarismi».
Dunque niente censure?
«Se si decidesse di fare un giornale che non offenda nessuno, ci si dovrebbe limitare alle previsioni del tempo. E qualcuno avrebbe sempre da ridire».
La Santa Sede ha definito le vignette «provocazioni inaccettabili».
«La storia della crocifissione del Cristo è vista da molti ebrei come semplice provocazione, che ha alimentato un antisemitismo bimillenario. Il fatto che molti ebrei guardino a Gesù come a un semplice uomo figlio di uomini è una provocazione per molti cristiani. E allora, dobbiamo riscrivere il Nuovo Testamento, rivedere i testi rabbinici?

Ogni religione rappresenta una provocazione per le altre religioni. La vita è piena di provocazioni, la stessa esistenza dei due sessi è una provocazione. Il modo per affrontare le provocazioni è superarle, non censurarle.


E se qualcuno ride di te, dei tuoi valori, dei tuoi santi, fai lo stesso con lui. Si può rispondere all'ironia con l'ironia».
La sua non è un'utopia liberale che non esiste? I leader religiosi palestinesi accusano l'Occidente di ipocrisia. Dicono: «Vi arrogate il diritto di ironizzare su Maometto, ma incriminate chi mette in dubbio l'Olocausto».
«Non è vero. In Israele ci sono centinaia di barzellette sull'Olocausto, un humour nero che apparve sin dal 1945. Io per esempio considero il film di Benigni, "La vita è bella", una sorta di ridicolizzazione dell'Olocausto. Ma certo non lo metto all'indice».
Ma chi nega l'Olocausto è perseguibile per legge.
«La negazione di un crimine è considerata un crimine dalla maggioranza dei codici penali. Invece le vignette danesi non negano un crimine. E non prendono in giro Maometto, ma piuttosto i fanatici che perseguono la violenza in suo nome».


HAI CAPITO BIP?
by CHE BELLA LA LIBERTA' Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:24 AM mail:

"E ancora, per una femminista il corpo di una donna è sacro e dunque ogni pubblicazione di nudi femminili rappresenta una sorta di sacrilegio."


Quindi, cara bip, d'ora in poi
quando ti incazzerai perchè vendono
Espresso e Panorama con i culi di
donne in copertina, anzi solo grazie a
quelli, dico quando ti incazzerai per
questo ricorda che sei solo una
fondamentalista che urla contro la
libertà di espressione.
E voi, animalisti, quando combatterete
contro la vivisezione sarete solo degli
oscurantisti che cercano di frenare il
progresso.
Straordinario 'sto Amos Oz, un vero coglione.
Mi da più argomenti lui in dieci righe.
Lo devo leggere più spesso...
Che spasso
LuDD

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contro il fanatismo
by oz Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:25 AM mail:

Contro il fanatismo
http://www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000241

"Come curare un fanatico? Inseguire un pugno di fanatici su per le montagne dell’Afganistan è una cosa. Lottare contro il fanatismo è un’altra. Completamente diversa. L’attuale crisi mondiale in Medio Oriente o in Israele/Palestina non discende dai valori dell’Islam. Non è da imputarsi, come dicono certi razzisti, alla mentalità araba. Assolutamente no. Ha invece a che fare con l’antica lotta fra fanatismo e pragmatismo. Fra fanatismo e pluralismo. Fra fanatismo e tolleranza.
Il fanatismo nasce molto prima dell’Islam, del cristianesimo, del giudaismo. Viene prima di qualsiasi stato, governo o sistema politico. Viene prima di qualsiasi ideologia o credo. Disgraziatamente, il fanatismo è una componente sempre presente nella natura umana, è, se così si può dire, un gene del male."
Amos Oz

Le tre lezioni che Amos Oz ha tenuto a Tubinga in Germania. Un tema: il fanatismo. Una domanda: come curarlo? Una risposta: l’esercizio salutare del compromesso.

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QUINDI
by PER QUESTO TIZIO Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:27 AM mail:

Ad esempio, quelli dell'ALF
quando irrompono nei laboratori
lager in cui si massacrano e torturano
gli animali non stanno, giustamente,
cercando di liberare il mondo da una
barbarie vergognosa basata su un
presuntuoso antropocentrismo.
Nooooo, sono solo terroristi,
vero Amos Oz?
Io aprirei il tuo cervellino per vedere
cosa c'è dentro, come fanno gli SCIENZIATI (PUAH!)
con delle povere scimmiette.
LuDD

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ludludlud
by dul Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:31 AM mail:

caro lud, corri a giocare, non t'incazzare, o, se proprio lo devi, scegli meglio i tuoi obiettivi

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fucking ludd
by x Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:40 AM mail:

io condivido il testo di oz.

x luddd; se tu fossi progredito, come essere con qche sentimento (no) ti si rivolterebbe lo stomaco acconsentire a lagers di molti esseri viventi torturati tagliati bruciati.
ma tu non hai immedesimazione ne empatia.
sei come quel nazi il + scemo che non sa contare, ma si crede superior.
vivisezioni x caso? sei sadichello furbetto?
se tu fossi progredito, sapresti che ci sono altri modi per progredire senza tagliare animali: computers simulations, cellule staminali (ma non ti dico niente, non meriti di informarti da nessuna parte)

in quanto al tuo sessismo,6 patetico. no sense. sick.
comunque sei luriddo.
fottiti scemo

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GUARDA
by LuDD Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:42 AM mail:

Leggilo bene.
Dice che il mondo è pieno di provocazioni
per cui andrebbero ignorate.
Ma questa è ipocrisia.
E' vero che il mondo è pieno
di provocazioni ma è altrettanto
vero che tutti ci incazziamo e lo
faremo sempre perchè questa è la vita.
Personalmente, quando dopo Genova gli
sbirri irrompevano in Indy divertendosi
ad insultare e a dileggiare Carlo, se avessi
potuto ne avrei preso uno e lo avrei squartato
da capo a piedi.
Sono violento?
Forse.
Ma la violenza è il motore della storia e
della società.
Basta co' 'sto pacifismo stupido che fa solo
gli interessi del dominio capitalista.
LuDD

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Oh
by LuDD Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:44 AM mail:

MA COME CAZZO PARLI, FUCKING....
PRIMA IMPARA A METTERE DUE
PENSIERI UNO DOPO L'ALTRO E
POI POTRO' DEGNARMI DI RISPONDERTI.
ADESSO MI ABBASSEREI TROPPO.

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oz
by consiglio Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:46 AM mail:

1 leggere con molta attenzione ilsuo libretto sull'intolleranza: ce n'0''è per tutti: infatti fu criticato dalla solita enclave di deborah ecc

2 per gli animalisti: è uscito un libro favola di Oz proprio sul disastro provocato dagli umani nei confronti della natura e degli animali: è semplice e molto istruttivo

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oz
by a difesa degli animali Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:50 AM mail:

http://www.feltrinelli.it/SchedaAutore?id_autore=186099

http://www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000511

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Evidentemente
by LuDD Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:55 AM mail:

Il suo cervello non è connesso.
Infatti dice che di fronte alle
provocazioni non bisogna reagire
perchè fanno parte della libertà
di espressione, ricerca ecc.
Io dico il contrario: alle provocazioni
bisogna rispondere perchè nulla è più
importante di ciò in cui credi.
La democrazia è una puttanata inventata
per i polli che devono imparare a servire
contenti.
Ad esempio, per me a gente come il berluska
non dovrebbe essere consentito non solo di parlare
ma neanchedi vivere.
Questo è il mio concetto di democrazia.
LuDD

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penso
by x lud Sunday, Feb. 05, 2006 at 11:56 AM mail:

credo che l'obiettivo sia tra vincere e perdere: la ribellione anche giusta è facilmente repressa, la denuncia intelligente ,l'organizzazione lo è molto meno: sotto certi aspetti la vittoria di hamas lega anche israele e gli usa: per questo la destra oltranzista auspica un attentato, ma è anche vero che mai hamas è stato così intervistato da tutti i media, compreso sky. Il che è tutto dire.... accettaRE LA PROVOCAZIONE VUOL DIRE fare come sempre il gioco dell'avversario e hamas si è sempre mosso in funzione di Israele spostando a destra le elezioni: marzo sarà un mese esplosivo temo

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Articolo nascosto e inserito nel POST RIASSUNTIVO
by indyan* Monday, Feb. 06, 2006 at 3:06 AM mail:

prima di pubblicare un articolo, controllate se il newswire ne contiene altri
sul medesimo argomento. se e' cosi', commentatelo e pubblicate li' il vostro
argomento.

il post segnalato e' stato spostato in un post che ne aggregava diversi sullo
stesso argomento: http://italy.indymedia.org/news/2006/02/983900.php

se non si facesse cosi', quando venti persone pubblicano
contemporaneamente sullo stesso argomento, il newswire sarebbe monopolizzato da un solo tema.

questa pratica ha pero' alcune controindicazioni: gli articoli nascosti e raggruppati appaiono come se fossero fuori policy; non appare un link al post riassuntivo; la gente non capisce a volte reagisce male etc.

quando abbiamo il tempo apponiamo un commento a ogni articolo nascosto-e-raggruppato, ma spesso non ce la facciamo perche' non abbastanza persone partecipano alle mailing list, e non abbastanza di quelle che sono iscritte si danno da fare, e quindi molte cose le fanno poche persone sovraccariche di lavoro.

purtroppo il software che usiamo per gestire il sito per ora non ci da' la possibilita' di evitare questi problemi se non lavorando a mano aggiungendo commenti e spiegazioni, per cui gli admin perdono un bel po' di tempo per commentare, nascondere, e raggruppare gli articoli.

non e' possibile cambiare software con facilita' perche' l'importazione di centinaia di migliaia di vecchi articoli e commenti e' un'operazione difficile da realizzare in un nuovo software.

potete dare un grande aiuto comunque spiegando queste cose a chi ancora non le sa, magari copiando e incollando questo testo e indicandolo alle persone che la prossima volta si chiederanno "dove sono finiti gli articoli?". comunque e' sempre bene dare un'occhiata al newswire prima di arrabbiarsi pensando "alla censura degli admin"...

per chi ancora si chiede come diventare admin: basta partecipare a Indymedia iscrivendosi alle liste e facendo un po' di esperienza sul campo, magari contattando un IMC locale.

ciao

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