Il testo della reuters sulla conferenza stampa di stamane a Palazzo Nuovo
TORINO (Reuters) - Giovani dei centri sociali, movimenti "antagonisti", ma anche precari e disoccupati annunciano una serie di proteste contro le Olimpiadi invernali di Torino, incluse contestazioni alla visita della first lady Usa Laura Bush, attesa a Torino, e un presidio con un "maxi-spinello" il 9 febbraio. Problemi in vista anche per i trasporti il 10 febbraio, giorno di apertura dei Giochi, con uno sciopero dei ferrotranvieri, aderenti a una sigla dei sindacati di base, in violazione della tregua olimpica.
"Il nostro intento è dare visibilità al dissenso", ha detto Andrea Bonadonna, rappresentante dell'area antagonista, durante una conferenza stampa svoltasi stamattina in una sede universitaria torinese.
La violenza non è la parola d'ordine dei movimenti antiolimpici, ma i manifestanti non escludono "gesti dimostrativi", soprattutto se incalzati dalle forze dell'ordine che massicciamente sorvegliano la città e i siti olimpici.
Se ci saranno o meno violenze "dipenderà dal contesto", spiega Bonadonna. "Se sarà necessario fare gesti dimostrativi lo faremo".
Il primo presidio antiolimpico è per il 9 febbraio, in piazza Sabotino, un quartiere che ospita un centro di accoglienza temporanea per immigrati, dove è previsto il passaggio della torcia olimpica.
In quella occasione, i manifestanti promettono di esporre uno "spinello" gigante come protesta contro le nuove misure antidroga, contenute in un decreto legge che ha ottenuto oggi la fiducia della Camera.
Seguirà il 10 febbraio un nuovo presidio in palazzo Nuovo, sede delle Facoltà umanistiche, in via Sant'Ottavio, sul quale oggi sventolava un grande striscione con su scritto "Contro le Olimpiadi".
A Palazzo Nuovo si terranno seminari, dibattiti, a scopo pacifico, ma i giovani annunciano "contestazioni" non meglio precisate, nel caso in cui Laura Bush accetterà l'invito del Rettore dell'Università di Torino a visitare l'Ateneo.
Autoferrotranviari e lavoratori socialmente utili aderenti al Cub hanno annunciato uno sciopero il 10 febbraio (senza indicare la durata), con una manifestazione alla quale saranno presenti alcuni lavoratori vestiti da "tedofori alternativi", nei panni di un "tranviere olimpico" o di un "cassaintegrato olimpico".
Al centro delle proteste vi sono tematiche più vaste delle sole Olimpiadi: la disoccupazione, il progetto della linea ad alta velocità in Val di Susa, la nuova legge sulla droga, fino alla contestazione delle multinazionali sponsor dei Giochi, dicono i manifestanti.
