Sabato 18 Febbraio 2006 più di un centinaio di studenti sono scesi per le strade di Como contro le politiche discriminatorie della giunta comunale,del vescovo Alessandro Maggiolini, e contro il riemergere delle nuove destre.
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Nonostante la pioggia insistente, il corteo è partito alle 14.30 davanti all’istituto Pessina e si è snodato senza particolari problemi fino a Piazza del Popolo, dove, in seguito ad una pressione per percorrere via dei Partigiani (in cui si trova la sede della Fiamma Tricolore), i manifestanti hanno scelto deliberatamente di occupare, per una buona mezz’ora, la piazza causando la paralisi del traffico del principale girone cittadino.
Il corteo, poi, è proseguito fino a Piazza Matteotti e qui si è concluso, dopo una breve contestazione alle telecamere installate recentemente dal comune, per il controllo dei bar della zona. Una volta sciolta la manifestazione, una buona parte dei partecipanti si è diretta a piedi verso la stazione di Como Borghi. All’altezza di viale Cesare Battisti, in una zona di mercato e di grande transito, da una Twingo grigia sono scesi due dei quattro fasci a bordo, di cui uno armato di coltello. La reazione dei compagni è stata immediata con lo schieramento di alcuni e lancio di oggetti da parte di altri. Contemporaneamente anche alcuni agenti della Digos sono intervenuti in difesa dei quattro fasci, permettendone la fuga.
Il tutto si è concluso con il ferimento di uno degli agenti, trasportato in ospedale per accertamenti, e quello presunto di uno dei fasci, colpiti entrambi da un’asta usata in precedenza per reggere lo striscione.
Arrivati in stazione, siamo stati circondati e rinchiusi all’interno dalla Ps che ha tentato l’identificazione di tutti i presenti. Dopo una ventina di minuti, qualche documento estratto e data l’inutilità del procedimento, hanno desistito e i compagni rimasti sono riusciti a raggiungere la sede del collettivo.
STUDENTI AUTORGANIZZATI COMASCHI
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