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Assalto al centro sociale La Torre
by l'unità - cronaca di roma Friday, Feb. 24, 2006 at 12:47 PM mail:

prima pagina dell'unità - cronaca di roma di oggi (24 febbraio 2006)

24 Febbraio 2006

Assalto al centro sociale «La Torre»

Prima è stato imbrattato il murales che ricorda Valerio Verbano poi, raccontano i ragazzi, il raid fascista contro il Csa: una quindicina di macchine con cinquanta persone a bordo

di Eduardo Di Blasi

ERANO LE 23 E 30. I ragazzi del centro sociale stavano tornando da una manifestazione che ricordava il ragazzo ucciso nel 1980. Una telefonata li avvisa che qualcuno sta imbrattando il murales di Verbano, ma mentre escono dal Csa, attaccano in cinquanta

Il clima volge al brutto. A diverse settimane dalle competizioni elettorali, a pochi giorni dall’intitolazione di una strada a Valerio Verbano, ragazzo dell’Autonomia Operaia vittima dell’odio politico nell’anno 1980, la cronaca ci restituisce un’azione violenta che ha le sue basi nell’odio politico. Un’azione violenta che non ha fatto vittime, ma solo per un caso.
Mancava una mezz’ora alla mezzanotte. Gli animatori del centro sociale «La Torre» di Casal de’ Pazzi erano appena tornati dalla commemorazione di Valerio Verbano. «Qualcuno ci ha telefonato per avvertirci che i fascisti stavano imbrattando il murales di viale Jonio dedicato a Valerio», racconta Giangiacomo, uno dei ragazzi del centro sociale. Viale Jonio dista circa 3 chilometri da via Carlo Giuseppe Bertero, sede del Csa. In macchina, a quell’ora, si raggiunge in dieci minuti. Così alcuni hanno deciso di andare a vedere cosa succedeva. «Appena voltato l’angolo - racconta il ragazzo - ci hanno chiamato da La Torre per avvertirci che una cinquantina di persone, a bordo di una quindicina di automobili, stava assaltando il centro sociale. Siamo rientrati in qualche modo, abbiamo fatto appena in tempo a barricarci nel casale interno alla struttura che sono cominciati subito a piovere sassi e mattoni contro i vetri di alcune finestre». Un raid durato pochi minuti. Gli assalitori si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce. Un’auto bruciata, alcuni motorini danneggiati e lo sfregio al murales dedicato a Valerio Verbano. La condanna del gesto è unanime. Il presidente dell’XI Municipio Massimiliano Smeriglio attacca: «Nei giorni scorsi il ministro Alemanno, in conferenza stampa, individuava nei centri sociali, e in particolare nel centro sociale La Strada, i responsabili della violenza nella nostra città, esponendoli quindi alle ritorsioni delle frange fasciste romane. Poteva sembrare soltanto una boutade elettorale del candidato Sindaco per qualcuno invece è stato considerato un appello».
segue a pagina III

24 Febbraio 2006

Condanna unanime
per l’aggressione
al centro sociale

Con l’inizio della campagna elettorale si moltiplicano
i segnali preoccupanti, Montesacro, Garbatella, Albano


di Eduardo Di Blasi / Segue dalla prima


UN PROBLEMA POLITICO esiste. Domani, alle 12 e mezza, Veltroni inaugurerà una strada alla memoria di Valerio, ucciso 26 anni fa. Domani, ad Albano Laziale la Fiamma Tricolore, candidata con la Casa delle Libertà alla guida d’Italia, sfilerà per le vie del paese. Mario Michelangeli, assessore regionale alla Tutela dei Consumatori ha scritto al Prefetto Serra per chiedere di non autorizzare la manifestazione. La motivazione: «Da circa una ventina di giorni, i muri degli edifici del Comune di Albano sono stati imbrattati da scritte inneggianti il fascismo e il nazismo. Nello stesso periodo veniva dato alle fiamme nel Comune di Marino un Centro Sociale denominato Ipo il cui presidente, esponente di estrema sinistra, è nativo di Albano. È notorio che il vicesegretario politico del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Albano è il “capo” dei naziskin locali».
«Non è più un singolo episodio, non solo un atto intimidatorio, ma un vero e proprio crescendo di violenza che potrebbe avvelenare la campagna elettorale», afferma Pino Battaglia, presidente della Commissione comunale Sicurezza chiedendo al Prefetto «di convocare tutte le parti perché si ripristini un clima meno aspro». E mentre Smeriglio rinvia il dibattito XI, il dibattito con Ferdinando Imposimato e alcuni protagonisti della stagione in cui si consumò l’omicidio di Verbano, per solidarietà con i ragazzi de «La Torre», Veltroni sottolinea come «l’amarezza è tanto più profonda in quanto l’aggressione ha preso di mira dei giovani che avevano appena commemorato Valerio».
«La più ferma condanna», arriva da Marrazzo e dal ministro Alemanno, che, tirato in ballo da Smeriglio, afferma come sia «quantomai necessario ed urgente che si adottino misure molto decise sul piano della sicurezza per evitare un progressivo inasprimento dei toni della campagna elettorale». Ieri, al corteo di solidarietà per il Csoa «La Strada» per le vie della Garbatella si è sentita la voce: «Domani ci vediamo alle 18 a Viale Jonio per tornare sul muro, dedicato all’amico Valerio Verbano». Domani è oggi.

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