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Ancora un barbaro assassinio nella parte molisana del PNALM !!
by Alexpalladio Monday, Oct. 28, 2002 at 2:35 PM mail:

Dopo l'orsa uccisa dai bracconieri nel Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise ora č toccato a un camoscio!

dal quotidiano "Nuovo Molise"


ANCORA bracconaggio nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Dopo il controverso caso dell'orsa marsicana uccisa (ancora non chiarito del tutto, n.d.r.) sul versante molisano del Parco, venerdė, le guardie del Pnalm durante una perlustrazione nella zona, sulla Statate 83, hanno scoperto tracce di sangue e peli di un camoscio. Erano circa le 5 del mattino; seguendo queste tracce, al confine tra Opi e Villetta Barrea si sono trovati di fronte un bellissimo esemplare di camoscio d'Abruzzo, braccato e ammazzato. La localita citata é una delle zone a pių alto valore naturalistico. Ricade nel comune di Civitella Alfedena, proprio ai confini della provincia di Isernia, vicino Montenero Val Cocchiara. Il camoscio, un maschio di circa 10 anni, sarebbe stato ammazzato con due colpi di fucile rilevabili sulla pelle. La mano assassina ha scuoiato l'animale asportando le parti mangiabili. Con alcuni teli sono state trasportate le carni. La testa era incastrata tra i rami di un albero, quasi in attesa di essere presa in un secondo momento. Forse il bracconiere é stato disturbato da qualche rumore e si é affrettato a portare via la parte pių importante del corpo dell'animale. Sono in corso le indagini sulla vicenda degli uomini dell'Arma dei carabinieri di Villetta Barrea guidati dal comandante della stazione che, subito dopo l'allarme, sono intervenuti sul posto. Il camoscio d'Abruzzo, insieme all'orso bruno, rappresenta il fiore all'occhiello del Pnalm. Nonostante i costanti controlli, resta tuttavia difficile evitare quesi accadimenti. All'inizio del secolo, i camosci prossimi all'estinzione sono stati salvati grazie all'intuizione di poche persone e all'asprezza delle montagne. Oggi, i camosci che vivono in queste zone sono circa 700 di cui 50 ospitati a scopo riproduttivo in 5 diverse aree faunistiche. I bracconieri rappresentano una vera minaccia per la proliferazione della fauna del Parco.

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