Un gruppo di cittadini prende a pugni e calci un manifestante A Milano guerriglia tra autonomi e polizia Lancio di pietre e macchine incendiate al presidio antifascista non autorizzato. Alle 16 partirà un corteo della Fiamma Tricolore
MILANO - Nel centro di Milano è in corso una manifestazione organizzata dai centri sociali in risposta al corteo della Fiamma Tricolore, che partirà alle 16 da piazza Oberdan a San Babila. Il «presidio antifascista» è partito alle 12 da Porta Venezia con un fitto lancio di pietre e di petardi da parte degli autonomi verso la polizia. I manifestanti, circa duecento, molti con i caschi e il volto coperto da passamontagna, hanno anche incendiato cataste di legno e bidoni della spazzatura. La polizia è in assetto antisommossa, gli agenti continuano ad essere bersagliati da pezzi di pietra e di metallo. Il fumo ha invaso la parte terminale di corso Buenos Aires, un'edicola è andata a fuoco. La manifestazione antifascista non era stata autorizzata. CARICA DELLA POLIZIA - Polizia e carabinieri hanno iniziato la carica di alleggerimento ma sono poi dovuti arretrare e hanno indossato le maschere antigas. È una scena di battaglia, nel centro di Milano. Volute di fumo nerastro si stanno innalzando per una trentina di metri in aria, mentre le fiamme si stanno espandendo. Proprio per questo motivo le forze dell'ordine sono dovute arretrare per consentire l'arrivo dei Vigili del fuoco. L'incendio dell'edicola è stato innescato da un motorino a sua volta bruciato, mentre dieci metri prima è stata data a fuoco una macchina. I residenti di un palazzo di tre piani prospiciente all'incendio saranno evacuati per ragioni di sicurezza. LACRIMOGENI - Le forze dell'ordine hanno quindi cominciato a lanciare lacrimogeni, mentre i pompieri sono riusciti a spegnere il fuoco del motorino e dell'edicola incendiati; i vigili del fuoco non sono invece riusciti ad avvicinarsi ad alcune auto a cui si è esteso il rogo. Il fumo dei fumogeni, dell'incendio e dei primi lacrimogeni lanciati investe anche la folla che si tiene sempre più a distanza dalla zona degli incidenti. Il clima è molto teso, alcuni cittadini incitano le forze dell'ordine a caricare i manifestanti. CALCI E PUGNI A UN MANIFESTANTE - Un gruppo di cittadini che hanno assistito agli incidenti di Porta Venezia hanno preso a pugni e calci un giovane manifestante bloccato dai carabinieri, mentre veniva condotto nel cellulare. È stato necessario l'intervento di altri agenti per portare in salvo il ragazzo. Dal gruppo, composto da circa una trentina di persone, un signore anziano che ha partecipato all’aggressione ha motivato così la rabbia: «Hai visto che cosa hanno fatto? Stanno distruggendo tutto. Se avessi avuto un coltello l’avrei usato». TRAFFICO IN TILT - Le Forze dell’ordine hanno blindato il passaggio in direzione corso Venezia mentre le linee di superficie dei mezzi pubblici sono completamente bloccate. La Linea 1 della metropolitana ha soppresso le fermate di Porta Venezia e Palestro. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/03_Marzo/11/milano.shtml
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