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http://italy.indymedia.org/news/2006/03/1016577.php Invia anche i commenti.

LA VERA CAUSA DI QUELLO CHE E' SUCCESSO
by per i compagni uccisi Sunday, Mar. 12, 2006 at 11:33 AM mail:

QUELLO CHE VERAMENTE E’ SUCCESSO L’ 11 MARZO A MILANO
A PROPOSITO DI ANTIFASCISMO

Come si è arrivati alla giornata dell’ 11 marzo, agli scontri e all’ arresto di piu’ di 40 giovani compagni dei centri sociali ?

Milano medaglia d’ oro alla resistenza, città simbolo per le lotte operaie e per la sua anima profondamente antifascista, in decine di anni ha dovuto subire sia la violenza dello stato sia quella delle bande di neofascisti.
Basta ricordarsi della strage di piazza Fontana e la morte dei compagni Gaetano Amoroso,Alberto Brasili , Claudio Varalli , Fausto e Iaio , Dax per capire che permettere una manifestazione di un migliaio di neofascisti della Fiamma tricolore, sia una vera e propria provocazione. Milano non ha mai dato agibilità politica ai fascisti , ma gli apparati dello stato gli hanno permesso in tutti questi anni l’ agibilità di uccidere. Apparati dello stato che anche in questi mesi hanno permesso centinaia di aggressioni squadristiche in tutto il paese.

LE RESPONSABILITA’ POLITICHE DELL’ UNIONE SONO ENORMI :

Un silenzio assordante ha accompagnato i giorni precedenti all’ 11 Marzo. Invece di lanciare in forze la mobilitazione contro questa giornata fascista, si sono rinchiusi nell’ indifferenza. Gravissima la posizione del candidato sindaco per l’ Unione, l’ ex prefetto Ferrante che nella sua posizione avrebbe dovuto muoversi politicamente per impedire che
1000 neofascisti arrivassero a Milano e poter sfilare protetti dalle forze dell’ ordine.

Non solo questo, ma mettere sullo stesso piano i Partigiani con i repubblichini di Salo’ come scrivono Pansa e Violante o annullare la resistenza come teorizza Bertinotti , ha dato ampio respiro politico alle forze di estrema destra.


In questo silenzio assordante alcuni centri sociali hanno lanciato la mobilitazione, preceduta da assemblee e discussioni all’ interno del movimento.
Questo è quello che si legge nel volantino di convocazione :

Marzo per il movimento milanese è un mese intriso di sangue e di ricordi dolorosi, come l’assassinio di Fausto e Iaio, il vile agguato mortale a Dax e i pestaggi dei compagni accorsi all’ospedale San Paolo.
In coincidenza con le giornate dedicate a questi tristi eventi i fascisti vogliono marciare su Milano. Non possiamo permettere che nel mese della memoria del movimento milanese questi putridi soggetti riempiano Milano con i loro vomitevoli rigurgiti xenofobi e intolleranti.
Per capire la loro pericolosità politico/ideologica si potrebbe citare la recentissima aggressione al corteo romano che ricordava Valerio Verbano o le dichiarazioni negazioniste di Romagnoli sui forni crematori nei lager, ma non basta.
Un primo appuntamento pubblico sarà domattina alle 12 a Porta Venezia, dove avrà luogo una conferenza stampa – presidio proprio per denunciare cos'è la Fiamma tricolore, alleata alle prossime elezioni con la Casa delle libertà. Proprio in porta Venezia dovrebbero arrivare i militanti della Fiamma attorno alle 16,30; l'intenzione dei movimenti è quella di prendere la piazza e non lasciarla nelle mani dei fascisti.

Certamente i centri sociali che hanno manifestato e si sono scontrati con la Polizia,
nel loro isolamento e nel loro spontaneismo sono caduti in una trappola politica.
Trappola che non solo è costata l’ arresto per 43 giovani antifascisti, ma che dimostra come il movimento sia lasciato completamente allo sbando da quelle forze in primis Rifondazione Comunista, che ne è stata portavoce e lo ha cavalcato strumentalmente fino a quando è servito. Ora alle soglie governative , anche un simbolo storico come l’ antifascismo viene gettato al vento.

VEDERE SFILARE PER MILANO1000 NEOFASCISTI INNEGGIANTI IL DUCE, NELLA PIENA LEGITTIMITA’ DI AGIRE E’ UN INSULTO PER CHI HA DATO LA VITA PER LIBERARLA DAL NAZI-FASCISMO.


Quello che bisogna ricostruire è un tessuto comune di opposizione nelle fabbriche, nei quartieri delle megalopoli, nei luoghi di studio e dare un respiro ideale alla vita di tanti giovani compagni che non vogliono farsi omologare e cancellare dai programmi filo capitalistici dell’ Unione.


Quello che è successo a Milano è l’ impotenza di un movimento la cui causa principale è il voltafaccia di Bertinotti e delle sue attuali scelte governative.

IL NOSTRO IMPEGNO PRIORITARIO DEVE ESSERE QUELLO DI FARE USCIRE SUBITO DAL CARCERE I 43 GIOVANI COMPAGNI DI MILANO.
NON POSSIAMO PERMETTERE CHE PER UN CALCOLO OPPORTUNISTA ELETTORALE
SIA CANCELLATO L’ ANTIFASCISMO .
NON POSSIAMO PERMETTERE CHE A VENT’ ANNI SI FINISCA IN CARCERE PER ANTIFASCISMO.


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