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VIOLENTI CHI ?
by COBAS INPDAP Tuesday, Mar. 14, 2006 at 11:47 AM mail:

L'ANTIFASCISMO NON SI VENDE PER UN VOTO IN PIù



Violenti chi ?

Tre anni fa…
a Milano, si sono vissuti giorni di terrore, giorni percorsi da un’ondata di rigurgito fascista che non è stata la prima né l’ultima di questi ultimi anni; anni in cui il tentativo di “riabilitare” il fascismo, di dargli una “dignità” è stato insistente e martellante: si ricordi, un esempio per tutti, a livello istituzionale, l’incredibile proposta di legge che prevede di equiparare i “combattenti” della R.S.I. con i partigiani antifascisti.
Tutta una sequenza di interventi tesi a revisionare la storia, trascurando, come se fosse possibile, le indicibili tragedie umane e sociali che quel periodo e quel regime hanno prodotto.
Tre anni fa, dicevamo, proprio in quella Milano medaglia d’oro della lotta antifascista, veniva perpetrano l’ennesimo omicidio politico ai danni di un giovane di quei centri sociali che oggi vengono additati, in maniera unanime da tutte le forze politiche “accreditate”, come covi di violenti e facinorosi.
In occasione dell’anniversario di quel tragico evento, le formazioni di estrema destra hanno convocato una manifestazione proprio in quella città, con intenti fin troppo evidentemente provocatori; le autorità, da parte loro, hanno pensato bene che non ci fosse nulla di male in questa sciagurata concomitanza ( forse se lo erano dimenticato – ma forse no, visto il ruolo giocato anche allora dalle forze dell’ ”ordine” contro chi era stato vittima della violenza fascista) ed hanno molto accortamente autorizzato il corteo dell’estrema destra.
È stato come accendere un cerino in una polveriera già surriscaldata ed il risultato non sarebbe potuto essere diverso da quello che è stato. La sfida lanciata dai provocatori fascisti è stata prontamente raccolta, in maniera quantomeno ingenua, da chi si preparava a ricordare il compagno ucciso e si è visto offeso ed ingiuriato dalla presenza in piazza di chi aveva perpetrato quel delitto.
Atteggiamento sicuramente da condannare, perché fa cadere in pieno tutto il movimento nella trappola della destra, che in questo momento tenta con tutti i mezzi di recuperare consensi elettorali con operazioni mass-mediatiche raffinate come queste, che rilanciano la vetusta ma sempre efficace, per l’opinione pubblica più superficiale, teoria degli “opposti estremismi”
Sorprende però, su questi fatti, anche l’atteggiamento della sinistra politica, che si è caratterizzata per una condanna generalizzata ed esageratamente “legalitaria” dei fatti di Milano, interpretati, anche da parte loro, evidentemente, solo in chiave elettoralistica, con molti “noi con quelli non c’entriamo”, “è solo delinquenza”, “sono da arrestare”.
Ora, su questo, ci pare opportuna almeno una riflessione: è giusto, pur di raggranellare qualche voto in più (ma di chi poi ?), abiurare un valore – l’antifascismo - che dovrebbe essere elemento caratteristico e costante della sinistra ? È politicamente accettabile che solo perché si è in campagna elettorale, la sinistra si debba appiattire sull’ esame superficiale dei fatti, bollando, in modo semplicistico, questi atti come “criminali”, disconoscendo il fatto che essi nascono, per reazione, da un clima di violenza preesistente e costruito da coloro (i fascisti – per l’appunto) che, per definizione, concepiscono l’azione politica come violenza ed intimidazione ? E si può disconoscere, come si fa, il ruolo distorto ed anch’esso para-fascista che in questi anni hanno assunto le forze di polizia, molto lontane dall’essere forze dell’ “ordine” in senso letterale e sempre molto ben disposte, esse stesse, alla violenza gratuita ed alla repressione indiscriminata ?

COBAS INPDAP

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