Che la mensa abbia prezzi differenziati a seconda del reddito, come sostiene la cara prorettrice, č del tutto falso.
(ER) BOLOGNA. STUDENTI DENUNCIATI, ATENEO: SERVE RISPETTO REGOLE
(DIRE) Bologna, 19 apr - "L'espressione del proprio pensiero politico, anche proposta in maniera forte, non deve essere confusa con azioni che vanno contro il vivere civile di una citta'". Paola Monari, prorettore agli studenti dell'Ateneo di Bologna, risponde cosi' a chi oggi le chiede un commento sui nove studenti accusati di violenza privata e l'aggravante di eversione, dopo che in una manifestazione si sono autoridotti il prezzo alla mensa universitaria. Monari non entra nel merito delle accuse, che stamane Valerio Monteventi (consigliere comunale indipendente del Prc per il quale "si fa uso politico dell'aggravante dell'eversione"), ma parla piuttosto di "un sistema di convivenza civile che ha bisogno di regole, il che non implica la rinuncia alla dialettica politica anche forte". Il prorettore, che sottolinea che l'Ateneo non fu informato dell'azione dei nove giovani a suo tempo, aggiunge: "prendiamo atto che se ci sono stati dei comportamenti che vanno contro il vivere civile della cittadinanza si sono prese delle misure". Infine il prorettore agli studenti ricorda che la mensa "ha una gestione ed e' un servizio al quale accedono tutti gli studenti con modelli differenziati a seconda del reddito".
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